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lunedì 13 marzo 2017

Commento all'Indy GP di St.Petersburg (Indycar 2017 #1)

Un cordiale saluto da Milly Sunshine, altresì nota come l'Autrice(C). Manca ancora un po' alla fine del mese, che sancirà l'inizio del campionato di Formula 1, ma nel frattempo ci possiamo consolare con un po' di motorsport Made in USA. In realtà la NASCAR è iniziata già un paio di settimane fa e, per il momento, ha fatto parlare di sé molto più della Indycar, ma penso di non avere mai nascosto che sono molto più appassionata di open wheel che di tutto il resto.
La Indycar, inoltre, era assente ormai da mesi e mesi, essendo il campionato scorso terminato in largo anticipo rispetto a quello di Formula 1, e iniziavo a sentirne la mancanza. C'è qualche soggetto di cui sento ancora la mancanza, in particolare un certo colombiano brizzolato e sovrappeso (che contro tutti i pronostici, grazie alla sua partecipazione alla Race of Champions, ha riscosso molto successo tra le Tumblrere, che ovviamente prima della sua partecipazione alla ROC non erano minimamente al corrente della sua esistenza). Per rivedere JPM dovremmo aspettare il "month of May", quando parteciperà alla Indy 500 e anche alla gara precedente che si svolge sul circuito ricavato dall'ovale. Nel frattempo il mio idolo supremo ha compiuto quarant'anni lo scorso gennaio e si è accasato al team Andretti. Ammetto che, se tra i team di Indycar ce n'è uno che mi è sempre stato un po' sulle scatole così, a pelle, si è trattato proprio del team Andretti, ma per il Piccolo Samurai si è trattato senza ombra di dubbio di un salto di qualità. Adesso porta il numero 26, che se non vado errata in passato fu di Marco Sonniferetti, che adesso porta il numero 27.

Il Gran Premio di St. Petersburg si è svolto nel weekend del 12 Marzo ed è iniziato quando qui erano più o meno le sei di sera. Di ritorno da un centro commerciale in cui ero stata insieme a mia mamma, mi sono messa a guardarla quando era già iniziata, ma per fortuna sono riuscita a recuperare gli eventi che mi ero persa.
Questa era la griglia di partenza:
1^ fila: 1. Power (Penske), 2. Dixon (Ganassi)
2^ fila: 3. Hinchcliffe (Schmidt), 4. Newgarden (Penske)
3^ fila: 5. Sato (Andretti), 6. Kanaan (Ganassi)
4^ fila: 7. Chilton (Ganassi), 8. Rossi (Andretti/Herta)
5^ fila: 9. Kimball (Ganassi), 10. Rahal (Ganassi)
6^ fila: 11. Muñoz (Foyt), 12. Hunter-Reay (Andretti)
7^ fila: 13. Pigot (Carpenter), 14. Pagenaud (Penske)
8^ fila: 15. Andretti (Andretti), 16. Castroneves (Penske)
9^ fila: 17. Aleshin (Schmidt), 18. Jones (Coyne)
10^ fila: 19. Hildebrand (Carpenter), 20. Daly (Foyt)
11^ fila: 21. Bourdais (Coyne)

Pare che ci sia stato un contatto al via. In quel contatto Aleshin ha danneggiato la vettura ed è precipitato verosimilmente nelle retrovie.
Pare che ci sia stata una safety car che ha scombinato le carte in tavola. Se non ho capito male, pare che tale safety car che ha scombinato le carte in tavola fosse entrata dopo un contatto tra Aleshin e il sosia di Vin Diesel, o almeno questo è quanto ho capito dal profilo twitter della Indycar.
L'Autrice(C): "Wait, wait, wait... ma Aleshin non era precipitato nelle retrovie? E Vin Diesel non era molto più avanti in quei momenti?"
Voce fuori campo: "Va beh, questi sono dettagli. Che cosa vuoi che importi ricostruire esattamente la dinamica dei fatti? È chiaro ed evidente che non scopriremo mai com'è andata davvero. C'è la soluzione A: mentre Aleshin strappava via le piume di pavone che Vin Diesel teneva in testa, i due sono entrati in collisione. Poi c'è la soluzione B: mentre Vin Diesel pensava all'amorevole gesto d'affetto fatto nei suoi confronti da H3lio, che gli aveva ceduto una delle sue piume color porpora da abbinare alle sue fucsia, per abbellire il suo copricapo carnevalesco, gli sono usciti tanti one-one-one dagli occhi."
Vin Diesel: "AAAAAAAAWWWWWWW, H3LIO! <3 My L0V3!!111!!111!!1"
Aleshin: "Ehi, così non vale. Non solo sei venuto sulla mia strada, ma hai anche osato sbattermi in faccia il tuo successo. Il mondo è ingiusto. Io non ce l'ho un amichetto che mi regala le piume di pavone e che mi regala mazzi di fiori o scatole di cioccolatini nelle fan fiction bromance."
Vin Diesel: "Se non sai cosa fare, puoi sempre scrivere una fan fiction bromance self-insert."
Aleshin: "AAAAAWWWWWW! Scriverò sicuramente una fan fiction in cui mi struscio contro Sebby."
Sebby: "No, grazie. Me ne basta uno, di pilota russo che si struscia contro di me."
Il Kiwi: "Ma adesso siamo troppo lontani. Che si struscia contro di te c'è solo Verstappino."
Aleshin: "Ma chi è tutta questa gente?! Io stavo parlando del Real & Only Sebby della Indycar, altresì noto come Burdeeeeeyyyyy."
L'altro Sebby: "E tu dovresti strusciarti contro di me?! No, grazie."
Pare che i piloti che partivano dietro e che avevano in mente di fare una sosta in più siano riusciti in qualche modo a fare lo stesso numero di soste degli altri e che siano riusciti a recuperare un bel po' di posizioni. Uno di questi era proprio l'altro Sebby (passato nel frattempo al team Coyne, mentre il team KV è nel frattempo fallito proprio dopo che si era parlato di un ipotetico approdo di Pastorone Maldonado di là dall'oceano) partito ultimo, che si è installato in seconda posizione dietro al connazionale Sàimon.
*Sigla di "Chi l'ha visto."
"Buonasera ai nostri telespettatori. Oggi ci occuperemo del caso di Hinchy, che risulta attualmente scomparso e caduto nel dimenticatoio. Una leggenda metropolitana narra che avesse preso la leadership al via, mentre tutti erano impegnati a guardare i graffi sulle fiancate di Aleshin. Allo stesso modo è scomparso anche Powaahhhhh, pluricampione del mondo di sventolamento del dito medio, che pare essersi conquistato un drive through per avere urtato qualcosa durante il pit-stop."
Intorno al 35°/40° giro, dopo uno dei tanti interminabili stacchi pubblicitari, quando eravamo circa a un terzo di gara, la scena è andata sul leader della gara: ERA BURDEEEEYYYYYYY! *________* Non mi è chiaro che cosa fosse accaduto esattamente tra lui e Sàimon, perché come al solito nei momenti più interessanti c'era la pubblicità, ma quello che conta è che l'Altro Sebby era in testa e che questo rendeva il momento memorabile. Dietro di lui c'era appunto Sàimon, mentre terzo c'era il debuttante Ed Jones (che se non sbaglio è il pilota che superò il Piccolo Chilliiii per alcuni giri in quella gara di Indylights che poi il Piccolo Chilliiii vinse, e di cui avevo seguito il live-timing), mentre quarto...
...
...
...
...[Standing ovation]
...
...
...OMG!!!11!!!111!11!!! SONNIFERETTI QUARTO! o_______O Dietro di lui c'era H3lio e ciò avrebbe dovuto rendermi in automatico molto più felice, però ero troppo impegnata a spalancare gli occhi per via della presenza di Sonniferetti che non ho dato a H3lio tutta l'importanza che meritava. Sorpresa: nel frattempo c'era Powahhhhhh sesto, riemerso dal dimenticatoio, mentre dietro di lui c'era il Piccolo Samurai. Mi sono fatta quattro risate ripensando alla Indy 500 del 2011 leggendo chi ci fosse subito dietro al Piccolo Samurai. C'era Hildebrand, che tra parentesi lo scorso 3 gennaio in occasione del suo compleanno ha messo un like ai miei auguri che gli ho scritto su Twitter. Curiosità: al momento Hinchy era nono, mentre completava la top-ten Hunter-Reay. Ho dato un'occhiata a come procedesse lo scontro tra ex piloti Marussia: al di là del fatto che le posizioni di entrambi erano abbastanza deprimenti, purtroppo il Piccolo Chilli era qualche posizione più indietro rispetto ad Alex Non Sono Valentino Rossi.
Ci sono stati altri due giri di pit-stop: uno è avvenuto intorno al 50/55° e uno avvenuto intorno all'80/85°. Nel primo dei due giri il Piccolo Samurai è rientrato per ultimo, ritrovandosi quarto dietro a Sebby, Sàimon e Powaaaahhhhh. Jones si trovava al momento in quinta posizione, mentre sesto c'era Sonnniferetti. Dietro di lui H3lio e il Detersivo: quest'ultimo ha recuperato varie posizioni nel frattempo, compresa quella sul Samurai in occasione del pit-stop successivo, quando il Samurai ha avuto un problema ai box, con una sosta che è perdurata più del dovuto. NOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHH!
Nonostante Powaaahhhhh abbia avuto un problema che gli ha fatto perdere posizioni a 18 giri dalla fine e che alcuni giri più tardi ne ha sancito il ritiro, il Samurai non è riuscito a risalire oltre la quinta posizione, perché alla fine della gara HR gli è finito davanti. Negli ultimi giri di gara, quando ormai avevo capito che aria tirava perché un certo nerd francese nessuno sembrava più in grado di schiodarlo da dov'era, mi sono nuovamente concentrata sul duello Made in Marussia. Mi sono anche lamentata in un apposito post su Tumblahhhh del fatto che il Piccolo Chilliiii fosse soltanto 12° mentre NSVR era ben 11°... e non l'avessi mai fatto. Un nanosecondo più tardi ho visto che il Piccolo Chilliiii risultava 16° e doppiato. Anche NSVR è stato doppiato, in occasione dell'ultimo giro di gara. #JustMarussiaDriversThings. Tra l'altro, a proposito di Marussia, ho sentito profondamente anche la mancanza di Rodolfo Gonzalez, conto sulla speranza che un giorno o l'altro possa ricomparire in Indycar.
Parlando di cose che contano (come se l'arrivo di NSVR in 11^ posizione, in 16^ per Chilliiii e soprattutto le congetture su un ipotetico ritorno di Gonzalez, ritorno che per ora esiste soltanto nella mia mente non fossero tutte quante cose che contano e che meritano un notevole spazio) Sàimon e il Detersivo hanno chiuso sul podio, mentre BURDEEEEEYYYYYYYYY! BURDEEEEEEEEEEYYYYYYYYY! BUUUUURDEEEEEYYYYYYYYY FOR THE WIN! NERD POWAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!
IL RISULTATO: 1. Sebastien Bourdais (Coyne), 2. Simon Pagenaud (Penske), 3. Scott Dixon (Ganassi), 4. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 5. Takuma Sato (Andretti), 6. Helio Castroneves (Penske), 7. Marco Andretti (Andretti), 8. Josef Newgarden (Penske), 9. James Hinchcliffe (Schmidt), 10. Ed Jones (Coyne), 11. Alexander Rossi (Andretti/Herta), 12. Tony Kanaan (Ganassi), 13. J.R. Hildebrand (Carpenter), 14. Mikhael Aleshin (Schmidt), 15. Conor Daly (Foyt), 16. Max Chilton (Ganassi), 17. Graham Rahal (Rahal), 18. Charlie Kimball (Ganassi), 19. Will Power (Penske), 20. Spencer Pigot (Carpenter), 21. Carlos Muñoz (Foyt).

Quanto accaduto di là dall'oceano non aveva molte chance di essere accuratamente pubblicizzato di qua dall'oceano. Va bene che l'Altro Sebby è un ex pilota della Toro Rosso e che, in quanto tale, FORSE qualcuno che si ricorda di lui esiste ancora. Il problema, però, è che alcune ore più tardi, in NASCAR, è accaduto qualcosa che, per impatto mediatico, ha indubbiamente avuto più possibilità di arrivare di qua dall'oceano: dopo un incidente tra Kyle Busch e Joey Logano c'è stata una maxi-rissa ai box, Busch contro la pit-crew di Logano, e Busch è stato inquadrato con un vistoso taglio sanguinante sulla fronte (segno evidente che i piloti di NASCAR sono ulteriormente regrediti, perché almeno in certe occasioni passate quantomeno evitavano di togliersi il casco, prima di infilarsi in certe situazioni). Insomma, #JustNascarThings. Da quelle parti perfino un soggetto come JPM non avrebbe difficoltà a spacciarsi per un santo, vista la gente con cui avrebbe a che fare.

martedì 23 agosto 2016

Indycar 2016: #13(?) Pocono (21/08... anzi, 22/08)

Dopo tre settimane ci ritroviamo con la Indycar, con l'ABC Supply ecc... ecc... ecc... prevista per Domenica 21/08... se non fosse che anziché un rain delay lungo secoli si passa direttamente a rimandare la gara al giorno seguente, ovvero lunedì, quando da noi erano più o meno le 18.00. La legge del caso ha anche voluto che si trattasse del mio primo giorno di lavoro dopo le ferie quindi, come si suol dire in questi casi, per fortuna c'è Youtube ed è possibile andare a ripescare le gare di Indycar che non è stato possibile guardare in diretta. Tra parentesi, visto che la gara era stata rimandata di un giorno, non saprei nemmeno dire se esistesse la possibilità di vederla in streaming in diretta.
Sul tubo l'ho trovata con telecronaca americana (non è così scontato, il canale su cui l'ho trovata di solito pubblica anche gare con telecronache in russo). Tra i telecronisti c'era Townsend Bell. Purtroppo non c'era Paul Tracy. :-(

Forse a qualcuno interesserà anche una griglia di partenza da Aleshin > Bourdais elevato alla massima potenza, quindi direi di elencarla:
1^ fila: Aleshin - Newgarden
2^ fila: Sato - Castroneves
3^ fila: Muñoz - Hinchcliffe
4^ fila: Rossi - Power
5^ fila: Kanaan - Carpenter
6^ fila: Rahal - Hawskworth
7^ fila: Andretti - Pagenaud
8^ fila: Montoya - Kimball
9^ fila: Chilton - Bourdais
10^ fila: Dixon - Daly
11^ fila: Mann - Hunter-Reay

Adesso direi che possiamo immergerci a pieno nei 200 giri che si sono susseguiti a Pocono. Andiamo quindi con il race recap.
> Aleshin ottiene la pole, è la sua prima pole ed è il primo russo a partire dalla pole.
> Aleshin e Newgarden non sono allineati nel modo giusto quando la gara si appresta a partire, quindi c'è una falsa partenza.
> Finalmente si parte e Newgarden supera Aleshin.
> Dopo avere percorso qualcosa come un giro in terza posizione, Sato va a stamparsi platealmente contro un muro.
> Dietro la safety car non rientra ai box nessuno che stia in posizioni significative.
> Dopo il restart Aleshin si riprende la prima posizione.
> Pochi giri dopo il trentesimo tutti vanno ai box e Aleshin ne ritorna fuori in testa davanti a Hunter-Reay, che tra parentesi è partito ultimo. Dietro di loro ci sono Muñoz, Newgarden e Rossi.
> Carpenter si ritira(?) ai box e a nessuno importa un fico secco.
> Poco dopo il sessantesimo giro, quando Aleshin è in testa (precedentemente superato da Hunter-Reay l'ha ripassato), tutti rientrano ai box e Aleshin rimane davanti.
> Big mess nella corsia dei box! Rossi abbandona la propria piazzola dopo la sosta, Kimball sopraggiunge e gli va addosso, la vettura di Rossi si alza da terra e finisce per di sopra a quella di Castroneves.
> Quando la safety car si leva di torno, Aleshin è in testa davanti a Hunter-Reay; dietro di loro Muñoz e Newgarden in lotta per il tezo posto e a completare la top-5 Kanaan.
> Si ritorna ai box poco dopo il novantesimo e Aleshin recupera la leadership che gli è stata recentemente strappata da un sorpasso di Hunter-Reay.
> Un'altra trentina di giri e si torna ai box, con Aleshin e Hunter-Reay in lotta per la posizione al ritorno in pista: per il momento la spunta Aleshin... Per il momento, appunto.
> Aleshin sprofonda: dopo essere stato superato da Hunter-Reay, viene superato anche da Newgarden e Power.
> Di nuovo tutti ai box al centocinquantesimo o giù di lì: in testa c'è Power davanti a Hunter-Reay, Newgarden e Aleshin.
> Pagenaud finisce a muro e dopo un lungo periodo di assenza ritorna in pista la afety car.
> Al restart Hunter-Reay va di nuovo in testa, ma... plot-twist! ha una perdita di potenza, rientra nella pitlane, ci passa soltanto perché la vettura riprende a girare normalmente, poi torna in pista doppiato di un giro.
> Power è in testa davanti a Newgarden, che però perde una posizione a vantaggio di Aleshin.
> Guess what? per non farci mancare niente, a ventiquattro giri dalla fine c'è anche una caution per "debris" a causa di qualcosa di piccolo e blu che sembra essersi staccato dalla vettura di Kanaan.
> Tutti vanno ai box: Power ne esce in testa davanti a Bourdais (che ha recuperato cinque posizioni), Newgarden, Aleshin e Kanaan, con quest'ultimo che si porta secondo al restart, mentre Bourdais sprofonda dietro ad Aleshin.
> Il momento di gloria di Kanaan dura poco: Newgarden e Aleshin lo passano.
> Aleshin supera Newgarden ed è secondo!
> Hunter-Reay, ritornato nel lead lap evitando di fermarsi ai box, sta superando tutti, ma durante un duello ruota contro ruota con Montoya, Dixon supera entrambi.
> Poco dopo Hunter-Reay supera Montoya ed è settimo! ...e non è finita! mi distraggo un attimo e me lo ritrovo in top-5.
> Hunter-Reay supera Bourdais ed è quarto!
> Al penultimo giro Hunter-Reay asfalta Newgarden ed è terzo.
> Niente da fare per Aleshin, che negli ultimi giri è stato piuttosto vicino a Power; deve accontentarsi del secondo posto.

RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Mikhail Aleshin (Schmidt), 3. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 4. Josef Newgarden (Carpenter), 5. Sebastien Bourdais (KV), 6. Scott Dixon (Ganassi), 7. Carlos Muñoz (Andretti), 8. Juan Pablo Montoya (Penske), 9. Tony Kanaan (Ganassi), 10. James Hinchcliffe (Schmidt), 11. Graham Rahal (Rahal), 12. Marco Andretti (Andretti), 13. Max Chilton (Ganassi), 14. Jack Hawskworth (Foyt), 15. Charlie Kimball (Ganassi), 16. Conor Daly (Coyne), 17. Pippa Mann (Coyne), 18. Simon Pagenaud (Penske), 19. Helio Castroneves (Penske), 20. Alexander Rossi (Andretti), 21. Ed Carpenter (Carpenter), 22. Takuma Sato (Foyt).

OSSERVAZIONI RANDOM:
> Aleshin > Bourdais.
> Il duello Hunter-Reay vs Montoya è stato epico.
> C'era Pippa Mann, ma nessuno se l'è filata.
> C'era anche Marco Andretti, o almeno così si dice.
> Power si sta avvicinando a Pagenaud in classifica, e se continua di questo passo potrebbe essere Pagenaud a perseguire quest'anno la filosofia australo-asturiana del perdere il titolo all'ultima gara stagionale.

domenica 3 aprile 2016

Indycar 2016: #2 Phoenix (02/04/2016)

Sabato 2 Aprile: è tornata la Indycar e stavolta è stato il turno di Phoenix. La cosa che mi fa più effetto è che il secondo appuntamento stagionale si svolga su un ovale. Non accadeva da... mhm... secoli fa, in linea di massima.
La gara è svolta quando da noi è la notte tra sabato e domenica... e tutto sommato non è stato un male, altrimenti come giornata quella di domenica sarebbe stata fin troppo impegnativa dal punto di vista motoristico! Il tutto sarebbe stato meno impegnativo se fossi nel frattempo riuscita a trovare anche l'eprix di Lungaspiaggia, ma non si può avere tutto dalla vita e intanto occupiamoci della Indycar, la prima cosa che sono riuscita a recuperare... e recuperarla è stato molto intrigante, avrei potuto addirittura proclamare il momento "festino brasiliano" e, vista la presenza dei Brazilian Bros in prima fila, tutto sommato il momento festino brasilano era più che adatto all'occasione.

Soffermiamoci un attimo sulla griglia di partenza, in modo da capirci qualcosa... e la griglia di partenza era questa:
1. Castroneves - Penske, 2. Kanaan - Ganassi
3. Montoya - Penske, 4. Kimball - Ganassi
5. Carpenter - Carpenter, 6. Dixon - Ganassi
7. Newgarden - Carpenter, 8. Chilton - Ganassi
9. Power - Penske, 10. Pagenaud - Penske
11. Andretti - Andretti, 12. Hunter-Reay - Andretti
13. Aleshin - Schmidt, 14. Rossi - Andretti
15. Bourdais - KV, 16. Filippi - Coyne
17. Hawksworth - Foyt, 18. Daly - Coyne
19. Rahal - Rahal, 20. Sato - Foyt
21. Muñoz - Andretti, 22. Hinchcliffe - Schmidt

La gara, che prevedeva 250 giri, è partita alle... mhm... effettivamente non so l'orario, probabilmente quando l'orario finiva per .07 o .37, conoscendo il classico stile murricano.
H3lio: "C'è poco da dire, se non che sono figo."
Vin Diesel: "Sì, però le piume turchesi sono stonate."
H3lio: "è da vent'anni che adorno il mio casco con piume color porpora e ho pensato che fosse venuto il momento di cambiare un po'. Anche tu sei passato dal fucsia al giallo canarino."
Vin Diesel: "Il giallo canarino è stylish."
H3lio: "Sarà anche stylish, ma il turchese è il segreto del successo e infatti credo che questo sia il mio giorno positivo. Per quanto riguarda te, invece, scommetto che entro dieci minuti il mio glorioso collega Juan Pablo Tombino ti asfalterà. A quel punto le mie piume turchesi si piegheranno in due dalle risate."
Vin Diesel: "Okay, va bene, sono felice di cederti la bellissima sensazione di avere Juan Pablo Tombino armato di katana attaccato al posteriore."
H3lio: "A proposito, come si è procurato la katana?"
Juan Pablo Tombino: "L'ho sottratta a un kamikaze che sta tra le ultime posizioni. Quando gli ho detto che intendevo infilartela su per il cu*o ne è stato molto soddisfatto."
H3lio: "OH MY FELIIII CRY!"
La gomma anteriore destra: "Feliiii... Feliiii... l'aura dei diciannove gatti neri incombe, inebriata dalla visione del numero 13 di Maldonado."
H3lio: "Giusto per curiosità, che cosa sta succedendo?"
La gomma anteriore destra: "Succede che sono stata invitata a un festino a luci rosse insieme al kers di Webber e al Drs di Schumacher."
Per H3lio non c'è stato niente da fare: si è rifugiato ai box intorno al 40° giro con una gomma a terra e ne è uscito doppiato di due giri e insindacabilmente ultimo, mentre Juanpablinho, che aveva superato Vin Diesel al 27°, era tranquillamente in testa, destinato a incontrare anche lui un branco di diciannove gatti neri. Questo però è un altro discorso: prima dobbiamo concentrarci su Feeeeeeellllllllipi, che al 50° giro si è immedesimato nel ruolo di una trottola facendo entrare la safety car.

Tutti ai box!
Juan Pablo Tombino non pensa ai tombini ed esce regolarmente.
Vin Diesel si fa aggiustare le piume e se ne fa aggiungere una rosa shocking, perché dalle retrovie H3lio sostiene che comunque le sue sono più belle e il vero latinlover brasiliano di Phoenix è lui.
Il detersivo Dixan ne approfitta e si piazza in seconda posizione.
Vin Diesel guarda le piume nello specchietto. Ora ha charme... ha perso una posizione ma ha charme.

Al 65° giro la gara è ripartita e per trenta giri buoni tutto è stato tranquillo, senza colpi di scena di ogni sorta... e poi è accaduto il plot-twist che tutti, a parte Juanpablinho, desideravano fortemente.
Juanpablinho: "OH MY H3LIO DANCE! La gomma anteriore destra si sta sciogliendo come il gelato di Raikkonen lasciato al sole! T.T Non sono nemmeno saltato su un tombino, il mondo è ingiusto!"
Bye bye, Juanpablinho...
Anche lui ha fatto la fine di H3lio: box e smarrimento da qualche parte intorno alle ultime posizioni con la vaga possibilità di recuperare terreno solo se fosse accaduto un altro plot-twist, poi un altro, un altro ancora e così a seguire per almeno tre o quattro ore; peccato che la gara non durasse tre o quattro ore.
Nel frattempo il detersivo Dixan era passato in testa, mentre dietro c'era Vin Diesel ancora tutto preso a rimirare le sue piume da ballerina del carnevale di Rio (il carnevale di Rio de Janeiro, intendo, non una festa in maschera organizzata da Haryanto... però sarebbe intrigante una festa in maschera organizzata da Haryanto). Terzo c'era HR, che nelle primissime fasi di gara aveva asfaltato un po' di gente e che era stabilmente terzo dal momento del precedente pit-stop.
A proposito, si avvicinavano anche i pit-stop in regime di "green flag", quindi HR si è avviato verso la corsia dei box. Poco dopo, al 119°(?) giro, Carlitooooo ne ha approfittato per andare a sfiorare un muro. È stato il primo dei ritirati ma, ancora più importante, è entrata di nuovo la safety car!

Tutti gli altri ai box!
Il detersivo Dixan lava le lenzuona e torna in pista primo.
Vin Diesel si fa aggiungere un'altra piuma, stavolta verde pisello.
Si guarda allo specchio: sì, ora è decisamente più affascinante.
Passa il detersivo Powaaaaaa, sostenendo che le sue lenzuola sono venute lavate meglio di quelle dell'altro detersivo.

La gara è ripartita al 133°.
Kimbyyyy: "Okay, là davanti ci sono due detersivi, ma questo non significa che possiamo darci da fare anche qua dietro. Ora vado in giardino a raccogliere un po' di margherite."
Nuovo Giardino: "Non ci pensare nemmeno! Le margherite mi abbelliscono e mi fanno apparire molto più attraente di entrambi i Brazilian Bros messi insieme."
Vin Diesel: "Oh, finalmente qualcuno che ammette che sono attraente."
Nuovo Giardino: "Non come me."
Kimbyyyy: "Io, però, sono deciso a fumare un trito di margherite e la tua presunta figaggine non ti salverà, piccolo biondino brufoloso con l'aria da Raikkonen 13enne!"
Nuovo Giardino: "Non ho tredici anni. Sono grande abbastanza per fumare io le margherite!"
Kimbyyyy: "Ecco, lo sapevo, è un altro che fuma roba strana. Adesso lo asfalto."
*Rissa.*
Nuovo Giardino: "Sì, ma se devi asfaltarmi, almeno fallo bene. Adesso tu stai girando come una trottola, la mia ala anteriore è rotta e soprattutto abbiamo perso tutte le margherite, che sono state schiacciate dalle ruote della safety car."
Safety-car: nessuno ai box.
Kimbyyyyy viene penalizzato con un drive through per "avoidable contact".
Si riparte al 143°.
Sebbiiii improvvisa un numero da giocoliere con le baguette, lanciandole contro al muro. Gli arrivano addosso tipo boomerang: di nuovo safety car, fino al 152°. Si riparte e tutto va bene.

La gara è proseguita in modo indolore (a parte un pittoresco "this is ridicolous" pronunciato via radio da Grammo Reale mentre era in scia a HR, che mi ha suscitato ricordi di un passato ormai dimenticato) almeno fino a quanto al 196°, mentre vari piloti stavano rientrando ai box, il Carpentiere è andato a ballare contro un muro poco dopo avere tentato di superare Powaaaaa, provocando un nuovo ingresso della safety car.
Tutti ai box.
Il Detersivo Dixan lava altre lenzuola ed esce primo.
Pagyyyy sorpassa l'altro detersivo a colpi di baguette.
Aleshiiiiinnnnn, che stavolta si è comportato bene e non ha litigato con Sebbiiii, decide che può fare di più e diventare eroe della giornata: va in testacoda nella pit-lane.
Sebbiiii: "Che dilettante! Io l'avrei fatto con molta più classe."
Aleshiiiiinnnnn: "Nobody loves me."
Sebbiiii: "Io no di sicuro."
Si riparte al 210°, senza che nessuno sia andato a consolare Aleshiiiinnnnn per via dell'affronto appena subito.

Gli ultimi quaranta giri sono stati caratterizzati da una certa staticità, in cui però ho iniziato a vedere farfalle dalle ali rosse che giravano in tondo come nel bel mezzo di un trip allucinogeno.
No, non ero io ad essere nel bel mezzo di un trip allucinogeno, né tantomeno avevo fumato le margherite di Nuovo Giardino, era solo una metafora dello stato d'animo che provavo nel vedere Chilliiiii in top-5 e i telecronisti made in USA che parlavano delle sue performance, del fatto che sia un pilota promettente e bla bla bla.
CHILLIIIII! *-*
Il Piccolo Chilliiii! <3
A proposito del piccolo Chilliiiii, notizia di spicco che ho appreso grazie al suo profilo Twitter, da una decina di giorni si è fidanzato ufficialmente con la Chloe. Non è ancora chiaro quando si sposeranno, ma sono estremamente soddisfatta di ciò.
Tornando alla gara, il Piccolo Chilliiii ha perso un paio di posizioni nelle fasi finali di gara, ma è arrivato 7° vincendo di gran lunga il confronto ex Marussia Boyssss con una facilità ancora maggiore di quella con cui Sebbiiiii ha vinto lo scontro a distanza con il suo amichetto russo.

Poi, al 248° giro, quando la gara ormai si apprestava a finire e le posizioni erano già stabili, è accaduto quello che non ti aspetti mai, ma che accade quasi sempre: la "caution for debris", con la safety car che ha preceduto il Detersivo sulla linea del traguardo.

RISULTATO:
1. Scott Dixon - Chip Ganassi Racing Dallara/Chevrolet 1h49m38.3855s
Sì, lo ammetto, le lenzuola erano lavate bene.
2. Simon Pagenaud - Team Penske Dallara/Chevrolet 0.6825s
Anche la tovaglia su cui è stata appoggiata la baguette, però...
3. Will Power - Team Penske Dallara/Chevrolet 1.7264s
Non c'è storia, quest'altro detersivo non è sbiancante come l'altro.
4. Tony Kanaan - Chip Ganassi Racing Dallara/Chevrolet 1.9589s
Una piuma azzurra sarebbe stata benissimo.
5. Graham Rahal - Rahal Letterman Lanigan Dallara/Honda 2.5272s
Non ho ancora capito cosa fosse ridicolo.
6. Josef Newgarden - Ed Carpenter Racing Dallara/Chevrolet 2.7457s
Non ho ancora capito come sia arrivato ai margini della top-5...
7. Max Chilton - Chip Ganassi Racing Dallara/Chevrolet 2.9914s
IL PICCOLO CHILLIIIII! <3
8. Sebastien Bourdais - KVSH Racing Dallara/Chevrolet 3.9491s
Mi auspico uno scontro con Aleshiiiiinnnn a breve!
9. Juan Pablo Montoya - Team Penske Dallara/Chevrolet 4.4548s
Questo invece di sicuro ha evitato i tombini...
10. Ryan Hunter-Reay - Andretti Autosport Dallara/Honda 5.2143s
Chissà se lui ha capito cosa fosse ridicolo.
11. Helio Castroneves - Team Penske Dallara/Chevrolet 8.0324s
Ha recuperato anche lui, però ha perso il confronto con Juanpablinho.
12. Charlie Kimball - Chip Ganassi Racing Dallara/Chevrolet 9.3366s
Avrà recuperato almeno una margherita?
13. Marco Andretti - Andretti Autosport Dallara/Honda 10.0918s
Che emozione! *-* Esiste davvero!
14. Alexander Rossi - Andretti Herta Dallara/Honda 13.0555s
Ur a lozer!!111!!!!11! chili wins!!!111!!!!11!! *pernacchia*
15. Takuma Sato - AJ Foyt Enterprises Dallara/Honda 1 Lap
Quando gareggia senza katana, gli effetti sono questi. Strano che oggi non solo abbia evitato i casini, ma non ci sia neanche finito vicino.
16. Conor Daly - Dale Coyne Racing Dallara/Honda 1 Lap
Esiste davvero anche lui?
17. Mikhail Aleshin - Schmidt Peterson Motorsports Dallara/Honda 2 Laps
Eroe del giorno. u.u
18. James Hinchcliffe - Schmidt Peterson Motorsports Dallara/Honda 2 Laps
Anche questo esiste?
19. Jack Hawksworth - AJ Foyt Enterprises Dallara/Honda 4 Laps
Ma a maggior ragione... quest'altro?
20. Luca Filippi - Dale Coyne Racing Dallara/Honda 7 Laps
Feeeeeeeeelllllipi ha finito la gara senza eccessivi ulteriori problemi, quindi.
21. Ed Carpenter - Ed Carpenter Racing Dallara/Chevrolet Contact
Bel balletto.
22. Carlos Muñoz - Andretti Autosport Dallara/Honda Contact
Anche questo non era male, però il balletto di Carpy è stato più pittoresco.

domenica 13 marzo 2016

Indycar 2016: #1 St. Petersburg (13/03/2016)

INVERNO 2015/2016: EVENTI SALIENTI
> Un po' di matrimoni:
1) Graham Rahal si è sposato con Courtney Force, pilota NHRA... almeno spero di avere azzeccato quella giusta, tra le sorelle Force!
2) Parlando di ex piloti Indycar, Ana Beatriz Figueiredo si è sposata con il suo fidanzato storico, con il quale era stata fidanzata nell'epoca precedente alla Indycar e con cui si è rimessa insieme successivamente.
3) Sempre parlando di ex piloti Indycar (anche se questo ci è stato per un battito di ciglia), in uno dei rari momenti in cui Stef Wilson non era impegnato a twittare qualcosa a proposito di pannelli solari, anche lui si è sposato.
> Un po' di cambiamenti nei team:
1) Sarah Fisher se n'è andata, quindi il team Carpenter Fisher Hartman o come si chiamava, adesso è solo team Carpenter;
2) Bryan Herta ha venduto o ceduto il proprio team al team Andretti, che l'ha inglobato, mettendo al volante....... no, questo ve lo dico tra un po'.
> Un po' di ritorni:
1) finalmente si rivede in scena James Hinchcliffe al team Schmidt;
2) Michael Aleshin è tornato e anche lui è nel team Schmidt.
> Un po' di debutti:
1) Spencer Pigot, campione Indylights 2015, si è accasato al team Rahal - lo considero un po' il nuovo Sage Karam, perché anche lui me lo immaginavo con lineamenti da mediorientale invece ho scoperto che è biondo;
2) Max Chilton, ingaggiato dal team Ganassi... c'è davvero bisogno di aggiungere qualcosa sul Piccolo Chilliiii, il bambino a cui tutti vorrebbero pizzicare le guance?;
3) sulla vettura Andretti-Herta-quel che è, invece, vedremo in scena nientemeno che Alexander Rossi. Non è roba da poco, eh?

Matrimoni e debutti a parte, comunque, quello che conta, alla fine, è che la stagione sia iniziata... ed è iniziata in grande stile, con Sebbiiiii che, nelle prove libere, si è ritrovato Aleshin sulla sua strada.
Una volta che sono scesi dalle vetture, Sebbiiii si è messo alla sua ricerca nella pitlane, un po' come Fisichella con Villeneuve quella volta, ma senza avere bisogno del filo di Arianna per orientarsi, e un po' come se Aleshin fosse stato un Paul Tracy qualsiasi.
La cosa è andata più o meno così:
Sebbiiii: "Leave the space! Leave the space! Poi tu sei russo, quindi sei scarso a prescindere!!!11!!!11!!! tutti i fanboy lo dicono!!!111!!!11!!"
Aleshinnnn: "Senti, ho promesso a mia nonna, che si trova da qualche parte vicino a Sanpietroburgo, che le avrei telefonato dopo le prove libere per parlarle del clima di St. Petersburg, non ho tempo da perdere!"
Sebbiiii: "Sei uno scarso!!!111!!11!!! Leave the space! Leave the space!!!11!! Leave the..."
Aleshinnnn se n'è andato, o almeno ci ha provato, perché Sebbiiii l'ha afferrato per un braccio, sempre come se Aleshinnnn fosse stato un Paul Tracy qualsiasi, al che Aleshinnnn ha replicato con un "don't touch me".
Prevedo che, se Sebbiiii non si darà una calmata, entro la fine della stagione qualcuno gli romperà gli occhiali.

Le qualifiche sono iniziate con un quartetto di Penske nelle prime quattro posizioni, con Will Power detentore della pole position... ma c'era un grosso problema!
Powaaaaa: "OMG! ho la nausea! ora le fangirl scriveranno fanfic m-preg in cui vengo ingravidato da Sebbiiii! Oppure penseranno che ho mangiato al ristorante singaporese... che comunque sarebbe meno terribile che se pensassero che ho una relazione con Sebbiiii! La verità è che la nausea mi è venuta a pensare a Sebbiii!"
Powaaaaaaaa non è partito, Serviàààà ha preso il suo posto ed è partito dall'ultima posizione. Su Twitter ho letto che, siccome pensava che a St. Pete sarebbe stato tutto il tempo a cazzeggiare, ha dovuto farsi prestare una tuta da Montoya perché non ne ava nessuna a disposizione.

Di fatto, questa è stata la griglia di partenza:
1^ fila: 1. Pagenaud Penske - 2. Castroneves Penske
2^ fila: 3. Montoya Penske - 4. Dixon Ganassi
3^ fila: 5. Hunter-Reay Andretti - 6. Rahal Rahal
4^ fila: 7. Bourdais KV - 8. Hinchcliffe Schmidt
5^ fila: 9. Hawksworth Foyt - 10. Sato Foyt
6^ fila: 11. Newgarden Carpenter - 12. Muñoz Andretti
7^ fila: 13. Kimball Ganassi - 14. Andretti Andretti
8^ fila: 15. Filippi Coyne - 16. Chilton Ganassi
9^ fila: 17. Aleshin Schmidt - 18. Rossi Andretti
10^ fila: 19. Kanaan Ganassi - 20. Daly Coyne
11^ fila: 21. Pigot Rahal - 22. Servià Penske

La gara era prevista per le 12.52 ora locale (davvero, questi orari sono spettacolari, però ho una certa curiosità, perché le 12.52 e non le 12.47 o le 12.57? in indycar amano così tanto il numero sette...) per un totale di 110 giri, perché sappiamo tutti che il gran premio di St. Pete è piuttosto lungo... insomma, qualcosa che se fosse Formula 1 anziché Indycar, i fanboy direbbero: "questa gara è troppo lunga!!!11!! vogliamo gare brevi, quindi boicottiamo la Formula 1!!111!!11! e seguiamo l'endurance!!!111!!!!1!"

Comunque... here we go!
La gara è partita senza che davanti accadesse nulla di particolarmente prorompente: Pagy, che aveva ereditato la pole da Powaaaaaaa, in testa era e in testa è rimasto, con H3lio e Montyyyy al seguito... nel senso che, mentre cercava di fuggire come il Redbull!Vettel della situazione, gli altri interpretavano la parte dei Webber della situazione perdendo terreno.
Dietro accadeva qualcosa di più pittoresco: il Grande Samurai Takuuuu ha deciso che doveva essere il primo pilota a esibirsi in un testacoda in gara nel 2016, record che ha strappato a Hinchy che a sua volta si è dato da fare, anche più dello stesso Takuuuu.
La legge del caso ha voluto che riuscissimo a risparmiarci la safety car.

Il primo stint di gara è stato piuttosto tranquillo: mentre dietro c'era chi rientrava un po' prima del solito, davanti è stato H3lio il primo a rientrare.
Voce fuori campo: "ehiiii! questo è revisionismo storico."
L'Autrice(C): "Ma quale revisionismo, sei tu che non mi lasci il tempo di finire. Volevo dire che, dopo dieci giri contati, H3lio è stato superato da Montyyyy, che l'ha ridicolizzato strappandogli una delle sue piume fucsia."
H3lio: "Sicura che fossero fucsia? Di solito ce le ho color porpora. Quelle fucsia ce le ha il mio Brazilian Bros Vin Diesel. A proposito, Vin Diesel, dove sei?"
...
...
...Nessuna risposta.
L'Autrice(C): "Ricapitolando, dopo essere stato privato di una delle sue piume di pavone, H3lio ci è rimasto talmente male che si è lasciato superare anche dal Detersivo, da HR e..."
H3lio: "zzz... che sonno... mi sto addormentando al volante. Cos'è successo?"
L'Autrice(C): "Niente, sei stato superato anche da Marco Sonniferetti."
H3lio: "Okay, adesso corro ai box, mentre mi superano anche altri, e vado a farmi iniettare un po' di caffeina nelle piume, solo in questo modo posso riprendermi e tenere gli occhi aperti."

Procediamo: a pit-stop ultimati c'era Pagy davanti, c'era Montyyyy dietro di lui che non era neanche tanto lontano, c'era il Detersivo e poi.......
...
...
...cosa, cosa, cosa???!!! Da dov'erano sbucati fuori Dalyyyyy quarto e Feeeeeeeeeellllllipi quinto? #Mistero.
Poi, in un secondo momento, Dalyyyy è sparito di scena (pitstop?) e ci siamo ritrovati con HR quarto davanti a Feeeeeeeelllllllipi.

Primo ritirato: Nuovogiardino al 36°(?) giro, che era rimasto precedentemente (verso l'inizio della gara) coinvolto in una collisione con qualcun altro, collisione che non aveva provocato l'ingresso né della safety car standard né di una safety car "for debris".
Voce fuori campo: "Non disperarti, Autrice(C), che stasera c'è anche la NASCAR."
Mentre Nuovogiardino veniva intervistato dopo il ritiro, Sonniferetti ha cercato di animare la gara... il che è già comunque qualcosa che va contro le aspettative collettive: Sonniferetti di solito non anima le gare, è un po' il Paul Di Siesta della Indycar.
Al 46° giro, comunque, dopo avere lievemente cozzato contro il retrotreno di un'altra vettura, se ne stava impantanato fuori pista, così è entrata la safety car con tanto di rientro in massa nella pitlane, tranne per Dalyyyy e Vin Diesel, che evidentemente si erano fermati di recente e sono rimasti fuori.
Tra quelli che rientravano è stato duello intestino Made in Penske, con Pagy che è rimasto davanti a Montyyyy, con a seguire il Detersivo, HR e H3lio.
Tutti si preparavano per il restart al 54° giro quando c'è stato un plot-twist: Marco Sonniferetti era di nuovo fermo! ...Non mi è ben chiaro che cosa gli fosse accaduto, ma direi che è il momento di passare oltre.

Al 57° c'è stato finalmente il restart. Ho visto Dalyyyy e Vin Diesel in lotta per la leadership, poi ho battuto le ciglia e ho visto qualcosa come un ingorgo con una dozzina di vetture indicentate. WHAT THE.................
Da quanto ho capito, Grammo Reale si era toccato con qualcuno (Muñoooz, si sarebbe scoperto in un secondo momento, e in un terzo momento sarebbe stato penalizzato per "avoidable contact") ed era finito in testacoda, per poi rimanere fermo a gesticolare contro quelli che gli andavano addosso, che erano parecchi, praticamente quasi tutti quelli che si sono ritrovati lì.
Bilancio delle vetture danneggiate: Grammo Reale, Muñoz, Alex Non Sono Valentino Rossi, Kimbiiii, Hawskwskwskwskwskw, Sebbiiii e Serviàààà.
Dietro la safety car Vin Diesel è andato a rifornire e di conseguenza Dalyyyy è saltato dalla padella alla brace perché adesso dietro di lui c'era Montyyyy, che a quanto pare nel confuso restart aveva superato Pagyyyy prima di perdere d'importanza perché dietro c'era il big mess.
Top ten dietro la SC: Dalyyyy, Montyyyy, Pagyyyy, il Detersivo, H3lio, HR, Aleshinnnn, Feeeeeeeeelipi, Pigotttt e... CHILLIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!11!!!11! che fino a quel momento aveva vagato per la 13/14/15esima piazza. Al momento del restart, comunque, il povero Chilliiiii è stato asfaltato da Vin Diesel, intenzionato ad asfaltare anche le vetture che aveva davanti. Il suo destino successivamente è ulteriormente peggiorato, perché si è ritrovato il Grande Samurai col fiato sul collo. Non è stato inquadrato in quel momento, ma credo che l'istinto di conservazione gli abbia suggerito di farsi educatamente da parte.
Oh e Dalyyyyy... bye bye, baby... tempo un giro e gli serviva il binocolo per vedere Montyyyy. Oh, e poi il detersivo lo stava prendendo in quel posto (metaforicamente, non ci sono stati tamponamenti) da H3lio. #PenskePowaaaaaa!

L'Autrice(C): "OH MY FELYYYY CRYYYYY! Che cosa incredibile vedono i miei occhi!"
Le posizioni passavano in sovrimpressione e c'era scritto "11. Rossi, 12. Chilton".
In assenza di immagini del sorpasso, non mi restava altro che viaggiare di fantasia:
Chilliiii: "Aaaaaawwww! Vin Diesel e Takuuuu se ne sono andati, adesso mi metto tranquillo e porto la macchina al traguardo. *-* I'm the mini-boss!"
NSVR: "Oh, c'è un bambino a cui pizzicare le guance mentre lo asfalto!"
Chilliiii: "E tu chi sei?"
NSVR: "Non sono Valentino Rossi."
Chilliiii: "Oh my Pastor Crash! Il mio compagno di squadra della gloriosa epoca in cui siamo rimasti a piedi perché il team è fallito, guarda caso quando sei arrivato tu! Tu, l'ex pilota di riserva della USf1, team fallito prima ancora di progettare una monoposto!"
Voce fuori campo: "Tempo sei mesi e nemmeno il team Andretti esisterà più." *Inquadratura dei membri del team mentre si grattano freneticamente le parti intime.*
NSVR: "Comunque ora ti sto superando like a boss!"
Chilliiii: "Un giorno mi vendicherò ingaggiando un esercito di bodyguard spagnoli più bassi di Who's That Guy!"
NSVR: "E io sono in top-ten! Cos'è successo?! O.O"
L'Autrice(C): "Niente di che, il Detersivo è rientrato ai box e, mentre lavava tutto il box, il suo pitstop è durato mezzo minuto."
Il Detersivo: "Nobody loves me. Io precipito indietro e l'Autrice(C) pensa a questi due ragazzini."

Intorno all'80/85esimo giro tutti sono rientrati, con pochi giri di differenza, per un ennesimo pit-stop, anche Vin Diesel, evidentemente per problemi di surriscaldamento proprio come il Detersivo, visto il tempo in cui è rimasto lì fermo.
Alex Non Sono Valentino Rossi è rimasto in pista un po' più lungo a fare il figo, in quinta posizione dietro a Montyyyy, Pagyyyy, H3lio e HR.
E Dalyyyy?
Prima era secondo!
L'Autrice(C): "Confesso di non essere molto preoccupata dalla sorte di Dalyyyy, però questo è un commento completo e sarebbe opportuno se capissi che fine ha fatto. Okay, non lo so, va bene così. Bye bye baby, ancora una volta."
Bye anche a NSRV, che è uscito dalla pitlane 10°, davanti a Vin Diesel che a sua volta era davanti a Chilliiii.
A proposito di quest'ultimo, un po' di tempo dopo l'ho visto 14° e ciò non mi ha soddisfatta particolarmente. Non ho capito perché, perché ABC ha deciso, a gara in corso e in regime di bandiera verde, che era più che opportuno trasmettere un breve revival della vittoria di Montyyyyy alla Indy 500 dell'anno scorso.
Comunque stessero andando le cose, Chilliiii ha perso ulteriori posizioni, quindi tutto sommato è stato meglio non saperlo. Per parcondicio a cinque giri dalla fine anche NSVR ha perso varie posizioni, mentre sembrava ci fosse un plot-twist imminente.
Montyyyy si lamentava via radio di qualche generica "issue", ma Montyyyy è un po' generico in termini di "issue". Avesse detto che i doppiati non gli stavano aprendo la strada con il tappeto rosso, l'avrei trovato più comprensibile fin dal primo momento.

Mentre HR superava H3lio facendogli una pernacchia e impedendo una tripletta Penske, Montyyyy è andato verso il traguardo like a boss e ha conquistato la vittora, segno che l'"issue" di poco prima era stata tranquillamente risolta.

IL RISULTATO:
1. Juan Pablo Montoya - Penske (Oh my Monty fight, vedere un quarantenne vincere la gara inaugurale non ha prezzo... fangirl, rosicate!!!11!!!!1!! a parte le monty-fangirls, ovviamente, che esistono dato che l'Autrice è suo malgrado una di loro...)
2. Simon Pagenaud - Penske (a volte avere una baguette da agitare non è sufficiente per conquistare la vittoria)
3. Ryan Hunter-Reay - Andretti (va bene, va bene, niente tripletta Penske stavolta)
4. Helio Castroneves (che arrivi terzo, quarto o ventesimo, non mi dispiacerebbe ballarci insieme una lambada, devo confessarlo)
5. Mikhail Aleshin - Schmidt (per ora il duello Sebbiiii/Aleshin è vinto a pieni titoli da Aleshin... e Sebbiii rosica! u.u)
6. Takuma Sato - Foyt (okay, questo è più che sufficiente per dare senso a una giornata, considerando che nei primi momenti della gara era nientemeno che penultimo)
7. Scott Dixon - Ganassi (l'avevo perso di vista, evidentemente è ricomparso)
8. Carlos Muñoz - Andretti (ogni tanto bisogna vedere anche qualche ammucchiata, direi che grazie a lui oggi non ci siamo fatti mancare niente)
9. Tony Kanaan - Andretti (in un primo momento l'avevo dato per spacciato, ma a quanto pare ha finito in top-10, diversamente da Alex Rossi)
10. Charlie Kimball - Ganassi (è arrivato doppiato, come quasi tutti quelli coinvolti nel big mess, a parte Muñoz)
11. Jack Hawskworth - Foyt (anche lui era coinvolto nel caos... prendendo il posto del compagno di squadra, a quanto pare, dato che quest'ultimo si è salvato da quel triste destino)
12. Alexander Rossi - Andretti (mi scoccia ammetterlo, ma il duello tra Marussia Boys l'ha vinto lui)
13. Conor Daly - Coyne (devo essermi persa qualche passaggio o qualche pit-stop, altrimenti non mi spiego come sia finito così indietro)
14. Spencer Pigot - Rahal (ha battuto il figlio del titolare del team... sarebbe un risultato epocale, se non fosse quello che fanno regolarmente tutti i piloti del team Andretti)
15. Marco Andretti - Andretti (l'ho già criticato abbastanza, per oggi, quindi passiamo oltre)
16. Graham Rahal - Rahal (però mentre gesticolava aveva stile!)
17. Max Chilton - Ganassi (male, male, male... viaggiava nella top-ten ed è scomparso nel nulla... speriamo che Tom lo punisca stritolandogli le guance u.u)
18. Oriol Servià - Penske (se ha indossato la tuta di Montoya i casi sono due: o è uno skater tipo Jacques Villeneuve o è in sovrappeso)
19. James Hinchcliffe - Schmidt (questo pensa di potere aprire le danze del 2016... ha sottovalutato Taku Boss!)
20. Luca Filippi - Coyne (ad un tratto l'ho perso di vista)
21. Sebastien Bourdais - KV (è arrivato a 23 giri di distacco dal leader quindi presumo che sia ritirato, ma non saprei dire perché; sono certa, comunque, che abbia trovato modo di incazzarsi con qualcuno anche oggi)
22. Josef Newgarden - Carpenter (Eddai Josef, va bene, Sarah se n'è andata, ma non è il caso di prenderla così male!)
ASSENTE: Will Power - Penske (pare che la nausea sia stata causata dagli strascichi di un incidente avvenuto nelle prove libere...)

martedì 2 settembre 2014

#15 Indycar: FONTANA MAVTV500, 31 agosto 2014

La stagione di Indycar è finita sull’ovale di Fontana, un po’ prematuramente dato che siamo solo al 31 di agosto e l’anno scorso il campionato era finito in ottobre...
Soltanto 21 vetture saranno presenti al via, a causa dell’infortunio di Aleshin in un bruttissimo schianto nelle prove.

Griglia di partenza: Castroneves (Penske), Montoya (Penske), Newgarden (Fisher), Sato (Foyt), Dixon (Ganassi), Kimball (Ganassi), Kanaan (Ganassi), Hunter-Reay (Andretti), Rahal (Rahal), Hinchcliffe (Andretti), Briscoe (Ganassi), Pagenaud (Schmidt), Carpenter (Carpenter), Bourdais (KVSH), Wilson (Coyne), Hawskworth (Herta), Andretti (Andretti), Muñoz (Andretti), Saavedra (KVSH), Power (Penske), Huertas (Coyne).

GARA: l’inizio è un susseguirsi di Castroneves e Montoya che si alternano in testa alla gara, con il colombiano che poi si piazza stabilmente in testa e il brasiliano che scende in terza posizione superato da Dixon; il leader del campionato Power nel frattempo si trova nelle retrovie. Montoya rimane in testa per una trentina di giri, finché non si ferma ai box e, dopo le soste degli altri piloti, si trova di nuovo in prima posizione, mentre Castroneves ne ha persa una: i primi cinque sono infatti Montoya, Dixon, Hinchcliffe, Castroneves e Kanaan. Power è al momento 12°.
Dopo un quinto di gara (50° giro) Hinchcliffe supera Dixon per la seconda posizione si avvicina a Montoya con il quale, qualche giro più tardi, ci sarà un acceso duello per la leadership che vedrà il pilota del team Penske mantenere la posizione, mentre più indietro Hunter-Reay supera non senza difficoltà Kanaan per il quinto posto. Hinchcliffe si avvicinerà successivamente di nuovo a Montoya e lo supererà prendendo la leadership al 58°. A centro gruppo, intanto, Power è in lotta con Rahal per l’11^(?) posizione.
Intorno al 70-75° c’è il secondo giro di pit-stop, Hinchcliffe è uno degli ultimi a rientrare e perde posizioni (si ritrova 8°) mentre Power risale finalmente in 10^ posizione. I primi cinque al momento sono Montoya, Castroneves (staccato di vari secondi dal compagno di squadra), Carpenter, Dixon e Hunter-Reay, con Castroneves che verrà superato da tutti e tre prima della terza sosta (il primo a rientrare, tra i piloti di testa, è proprio il leader Montoya dopo 100 giri di gara).
Dopo la seconda sosta Montoya è ancora in testa, davanti ancora una volta a Castroneves, con Hunter-Reay, Kanaan e Newgarden a completare i primi cinque, con quest’ultimo che poco dopo verrà superato da Dixon, mentre intanto Power è 9°. Hunter-Reay è il più veloce dei primi e risale fino ad arrivare a strappare la testa della gara a Montoya al 120°, dove resterà fino al momento del quarto giro di pit-stop, durante la quale il telecronista colombiano dice che Sato gli sta simpatico... deve essere per questo che lo prendono sempre per i fondelli! Nel frattempo Hinchcliffe (che nel frattempo deve essersi perso nelle posizioni basse della top-10) viene penalizzato per eccesso di velocità nella pit-lane.
Nel frattempo Castroneves è in testa (ma i telecronisti se ne accorgono a scoppio ritardato) davanti a Kanaan, Hunter-Reay, Montoya e Dixon (che poi supererà il colombiano), mentre Power è 7° per il momento, ma successivamente risalirà in 6^ posizione.
Al 175° giro Hunter-Reay finisce a muro facendo entrare la safety-car. Tutti ai box: Kanaan esce in testa davanti al compagno di squadra Dixon e alle tre Penske di Castroneves, Power e Montoya, con un acceso duello tra i due contendenti al titolo non appena viene esposta bandiera verde. Dopo avere superato il compagno di squadra, Power supera addirittura le due Ganassi in un colpo solo e si porta in prima posizione! Mancano una sessantina di giri alla fine della gara e intanto Carpenter recupera posizioni superando prima Montoya e poi Castroneves.
Kanaan riprenderà la testa della gara pochi giri più tardi, dove rimarrà anche dopo la successiva sosta (circa 220° giro). Castroneves intanto viene penalizzato per un’irregolarità nell’entrata nella pit-lane. Precipita nelle retrovie, mentre Power è in quarta posizione e, anche se quest’ultimo perderà alcune posizioni nei giri successivi, riuscirà comunque senza difficoltà a conquistare il titolo.
Kanaan rimane in testa fino alla fine e ottiene l’unica vittoria stagionale, sua prima vittoria dopo il passaggio al team Ganassi, davanti al compagno di squadra Dixon e a Carpenter.

Risultato
1. Tony Kanaan   Ganassi   2:32:58.465  
2. Scott Dixon   Ganassi   +3.675  
3. Ed Carpenter   Carpenter   +7.305
4. J.P. Montoya   Penske   +7.923  
5. James Hinchcliffe   Andretti   +11.885  
6. Takuma Sato   Foyt   +12.688
7. Ryan Briscoe   Ganassi   +16.511  
8. Carlos Muñoz   Andretti   +23.280  
9. Will Power   Penske   +28.345  
10. Josef Newgarden   Fisher   +32.185  
11. Marco Andretti   Andretti   +1 Lap  
12. Charlie Kimball   Ganassi   +1 Lap  
13. Justin Wilson   Coyne   +1 Lap  
14. Helio Castroneves   Penske   +1 Lap  
15. James Hawksworth   Herta   +1 Lap  
16. Ryan Hunter-Reay   Andretti   +2 Laps  
17. Sebastian Saavedra   KVSH   +2 Laps  
18. Sebastien Bourdais   KVSH   +5 Laps  
19. Graham Rahal   Rahal Letterman   +6 Laps  
20. Simon Pagenaud   Schmidt   +7 Laps  
21. Carlos Huertas   Coyne   +229 Laps  
DNS. Mikhael Aleshin   Schmidt   +250 Laps  


lunedì 21 luglio 2014

#11 INDY GP TORONTO: 20 luglio 2014 [GARA 2]

Il maltempo di sabato è soltanto un ricordo... fino a un certo punto: la pista è umida, ma almeno non diluvia, il che è già un passo avanti notevole. Altri 65 giri ci attendono...

Griglia di partenza: Castroneves, Power, Pagenaud, Hunter-Reay, Montoya, Muñoz, Dixon, Andretti, Kanaan, Bourdais, Conway, Briscoe, Hinchcliffe, Aleshin, Wilson, Kimball, Newgarden, Hawksworth, Rahal, Huertas, Saavedra, Sato, Filippi.

Cronaca
Si parte con una partenza da fermi, con pista umida e senza incidenti, il che è già una novità di un certo livello. Non fa in tempo a finire il primo giro che Kanaan va a sbattere, entra quindi la rituale safety car che rimane in pista per due giri.
Si riparte al quarto giro e tutto fila liscio con Castroneves in testa davanti a Power, Pagenaud, Hunter-Reay e Montoya.
Pagenaud rimane terzo fino al sesto giro, quando ha dei problemi e rallenta, venendo sfilato da chiunque. Montoya intanto supera Hunter-Reay per la terza piazza, ma dura poco: al 12° giro infatti lo troviamo contro le barriere, con vari piloti che deviano per le vie di fuga e Aleshin che gli va addosso. La vettura di Montoya si solleva e quella del russo si incastra sotto la sua. Entra la seconda safety car.

La maggior parte dei piloti approfittano della neutralizzazione per rientrare ai box; Newgarden e Bourdais rimangono fuori e si portano 1° e 2°, davanti a Castroneves che è terzo quando si riparte alcuni giri dopo.
Si susseguono vari testacoda ed escursioni nelle vie di fuga (a quanto mi pare di capire anche Newgarden), ma tutti riescono a ripartire regolarmente e la safety car non si vede.
...
...
...
OK, come non detto, ce la ritroviamo al 24°, per dei detriti rimasti in pista dopo i vari problemi appena citati.
Bandiera verde al 28° giro: i primi tre sono Castroneves, Power e Kanaan, e tra i primi due si accende un intenso duello per la leadership, con Kanaan, Dixon e Filippi a completare la top-5 almeno finché quest’ultimo non va a sbattere al 33° facendo entrare la safety car.
Quando si riparte è di nuovo lotta per la leadership tra Castroneves e Power, con l’australiano che supera il compagno di squadra poco prima che entri di nuovo la safety car dopo che Saavedra è andato a sbattere contro le barriere. Le posizioni rimangono tra loro invariate anche al momento in cui tutti i piloti delle prime posizioni rientrano ai box.

Si accendono i cronometri anziché il conteggio dei giri perché la gara può durare soltanto un’ora e venti. Mancano una decina di minuti quando si riparte. Wilson è in testa davanti a Conway e Newgarden: si erano fermati poco prima della safety car, pare per montare le slick. Bourdais va a sbattere, senza particolari conseguenze. Castroneves perde posizioni. Quello che conta, però, è che Conway supera Wilson.
Mancano sei minuti e non è ancora finita: Huertas e Kimball si toccano e, in perfetto indy-style, si viene a creare un ingorgo da bandiera rossa. Mancano quattro minuti e mezzo alla fine.

...
...
Si riparte con Conway in testa e Kanaan che supera Wilson per la seconda posizione. In realtà Wilson perde varie posizioni e terzo troviamo Kimball, che deve difendersi dall’attacco di Power. Quest’ultimo lo supera e raggiunge il podio. Castroneves, invece, ha perso altre posizioni. Chiuderà 12°, restando comunque in testa alla classifica.

Risultato
1. Mike Conway  Carpenter  1:20:35.542 
2. Tony Kanaan  Ganassi  +3.541 
3. Will Power  Penske  +5.154
4. Charlie Kimball  Ganassi  +5.485
5. Takuma Sato  Foyt  +6.621 
6. Jack Hawksworth  Herta  +7.870
7. Scott Dixon  Ganassi  +7.935
8. Marco Andretti  Andretti  +10.176
9. Sébastien Bourdais  KVSH  +12.021
10. Justin Wilson  Coyne  +15.785
11. Ryan Briscoe  Ganassi  +15.867
12. Helio Castroneves  Penske  +16.220
13. Josef Newgarden  Fisher  +20.912
14. Ryan Hunter-Reay  Andretti  +22.614
15. Carlos Huertas  Coyne  +29.271
16. Luca Filippi  Rahal Letterman  +46.438
17. Carlos Muñoz  Andretti  +4 Laps 
18. James Hinchcliffe  Andretti  +4 Laps 
19. Juan Pablo Montoya  Penske  +4 Laps 
20. Graham Rahal  Rahal Letterman  +6 Laps 
21. Sebastian Saavedra  KVSH  +7 Laps 
22. Simon Pagenaud  Schmidt  +9 Laps 
23. Mikhail Aleshin  Schmidt  +45 Laps 



...
...
TAKU 5°! *-*

lunedì 30 giugno 2014

#8: GRAND PRIX OF HOUSTON - Indycar 2014, Gara 2: Domenica 29 Giugno

L’appuntamento texano (o meglio, l’ennesimo appuntamento texano, sempre ammesso che Houston sia in Texas, e qualche dubbio sta iniziando a venirmi) composto da due diverse gare continua nel corso del weekend del 29 giugno, con una giornata finalmente asciutta.

Griglia di partenza
1^ fila: Helio Castroneves, Mikhail Aleshin
2^ fila: Simon Pagenaud, Graham Rahal
3^ fila: Sebastien Bourdais, Justin Wilson
4^ fila: James Hinchcliffe, Tony Kanaan
5^ fila: Carlos Muñoz, Takuma Sato
6^ fila: Scott Dixon, Luca Filippi
7^ fila: Carlos Huertas, Juan Pablo Montoya
8^ fila: Ryan Briscoe, Marco Andretti
9^ fila: Mike Conway, Will Power
10^ fila: Charlie Kimball, Sebastian Saavedra
11^ fila: Ryan Hunter-Reay, Josef Newgarden
12^ fila: Jack Hawskworth

Gara
Al via Castroneves mantiene la prima posizione in quella che, in un primo momento, sembra una gara piuttosto tranquilla.
Dura poco la gara di Huertas, vincitore ieri: si ritira appena al 2° giro.

Castroneves mantiene la prima posizione anche dopo la prima sosta e, dopo il primo terzo di gara, è ancora davanti, con Pagenaud e Power in seconda e terza posizione.
Si segnalano, poco dopo, problemi per Rahal, che precipita nelle retrovie perdendo tra l’altro diversi giri.

Al 43° giro Muñoz va a sbattere ed entra in pista la safety-car, dietro la quale i primi tre sono ancora Castroneves, Pagenaud e Bourdais.
Si riparte al 48° giro, con Bourdais scatenato che supera Power.
Un giro più tardi Pagenaud supera Castroneves, che poco dopo ha una collisione con Bourdais e va a sbattere contro le barriere, provocando un nuovo ingresso della safety-car. Castroneves si ritira, Bourdais prosegue con l'ala anteriore danneggiata.

Al 55° giro Montoya supera Power, che subito dopo perderà una posizione anche a vantaggio di Andretti.
Montoya nel frattempo attacca Bourdais che si difende tagliando una chicane e dovrà restituirgli la posizione. Dopo avergliela restituita ne perderà anche altre e, a causa dei danni riportati, rientrerà ai box.
Effettivamente è probabile che fosse comunque il momento di rientrare per lui, dato che anche gli altri piloti rientrano. Nel frattempo Newgarden va a sbattere e al 64° giro entra per la terza volta la safety-car.

Si riparte quando mancano 24 giri al termine, con Pagenaud ancora in testa, davanti ad Aleshin e Hawskworth che non si sono fermati ai box(?). Subito dopo, intanto, Wilson va a sbattere dopo una collisione con Andretti.

Il restart (-18 giri) è piuttosto movimentato, ma non ci sono incidenti. In particolare va in scena un duello piuttosto acceso tra Hawskworth e Montoya, con il colombiano che rimane dietro.
Va avanti così per tre giri poi troviamo Sato contro le barriere e una nuova caution. La safety-car rimane in pista fino a nove giri dalla fine, quando si riparte con Pagenaud ancora in prima posizione, inseguito da Aleshin e da Power. Riuscirà a guadagnare un gap sufficiente da assicurarsi la vittoria.

Hawskwort, Kimball e Montoya sono in lotta per la quarta posizione, con il colombiano che supera Kimball e si lancia all'inseguimento di Hawskworth, per poi essere superato nuovamente da Kimball un giro più tardi.
Quando mancano 5 giri alla fine Bourdais supera Hunter-Reay per la 7^ posizione e si lancia all'inseguimento di Montoya, riuscendo a strappargli la posizione.
L'ultimo giro è abbastanza caotico, con Power che ha evidenti problemi; Hawskworth, che era quarto, risale così in quarta posizione con Bourdais a completare la top-5, seguito da diversi piloti distaccati di pochi centesimi. È da segnalare un incidente di Filippi, che va a sbattere all'ultimo giro mentre era in top-ten.

Risultato
1. S.Pagenaud  Schmidt
2. M.Aleshin  Schmidt  +7.262
3. J.Hawksworth  Herta  +17.020
4. C.Kimball  Ganassi  +18.592
5. S.Bourdais  KVSH  +20.236
6. R.Hunter-Reay  Andretti  +25.392
7. J.P.Montoya  Penske  +30.231
8. R.Briscoe  Ganassi  +30.591
9. M.Andretti  Andretti  +31.325
10. T.Kanaan  Ganassi  +50.309
11. W.Power  Penske  +1:12.773
12. J.Wilson  Coyne  +1 Lap
13. M.Conway  Carpenter  +1 Lap
14. J.Hinchcliffe  Andretti  +1 Lap
15. L.Filippi  Rahal Letterman
16. G.Rahal  Rahal Letterman
17. S.Saavedra  KVSH
18. S.Dixon  Ganassi
19. T.Sato  Foyt
20. J.Newgarden  Fisher
21. H.Castroneves  Penske
22. C.Munoz  Andretti
23. C.Huertas  Coyne

#8: GRAND PRIX OF HOUSTON - Indycar 2014, Gara 1: Sabato 28 Giugno

Sabato a Houston piove, quindi tutto cambia e la gara, anziché avere un numero di giri fisso, viene accorciata alla durata di un’ora e 50 minuti.
Non avendola vista in diretta non so dire se ci sia stato un eventuale ritardo e quanto sia durato.

Griglia di partenza                          
1^ fila: Simon Pagenaud, Helio Castroneves
2^ fila: Scott Dixon, Luca Filippi
3^ fila: James Hinchcliffe, Takuma Sato
4^ fila: Justin Wilson, Ryan Hunter-Reay
5^ fila: Sebastien Bourdais, Mikhail Aleshin
6^ fila: Juan Pablo Montoya, Josef Newgarden
7^ fila: Charlie Kimball, Graham Rahal
8^ fila: Ryan Briscoe, Marco Andretti
9^ fila: Mike Conway, Will Power
10^ fila: Carlos Huertas, Sebastian Saavedra
11^ fila: Jack Hawskworth, Tony Kanaan
12^ fila: Carlos Muñoz

Gara
Pagenaud, scattato dalla pole mantiene la prima posizione al momento della partenza da fermi, davanti a Castroneves, Hinchcliffe, Sato e Filippi a completare la top-5. Un replay mostrerà come Sato allo start sia passato in mezzo a Hinchcliffe e Filippi entrando in collisione con entrambi, collisione da cui tutti e tre usciranno senza danni, il che per uno standing start in Indycar è un miracolo.

Hinchcliffe sembra comunque avere qualche diffiicoltà, ha un lieve fuori pista e perde la posizione a vantaggio di Sato che tra l'altro si porta al secondo posto alle spalle di Pagenaud e, dopo pochi istanti, lo supera portandosi in testa alla gara (è il 4° giro). Seguono Pagenaud, Hinchcliffe, Castroneves e Filippi.
Il giapponese distanzia i due piloti che lo seguono, che sono in lotta tra loro con Hinchcliffe che, quando la gara è partita da circa 10 minuti, si riporta in seconda posizione. Nelle retrovie nel frattempo Andretti finisce in testacoda, ma riesce a raggiungere i box senza mai rendere necessaria l'esposizione delle bandiere gialle.

Sato mette inizialmente una certa distanza tra sé e i suoi inseguitori, ma Hinchcliffe, diversi giri più tardi, gli è praticamente negli scarichi, quando si avvicina il momento della prima sosta. I due rientrano contemporaneamente (montando gomme da asciutto, dato che la pista va asciugandosi) e Hinchcliffe torna in pista davanti al giapponese. I due sono tornati in pista quando, a causa della vettura ferma contro le barriere di Conway, entra la safety-car (quando manca 1 ora e 13 minuti al termine).
Si riparte con Hinchcliffe in testa davanti a Sato e Castroneves, con Aleshin indietro di un giro alle spalle. Poco dopo il restart il russo tampona il giapponese, mandandolo a sbattere contro le barriere: gara finita per entrambi, rientra la safety-car.

Quando si riparte manca circa un’ora di gara e Filippi va immediatamente a sbattere, provocando un ulteriore ingresso della safety-car.
Al restart Hinchcliffe è ancora in testa davanti a Castroneves e a Bourdais, le posizioni davanti sono stabili, mentre nelle retrovie ci sono vari piloti in lotta tra loro.

Quando mancan una quarantina di minuti al termine Dixon va a sbattere e "rimbalza" addosso al compagno di squadra Kimball: entra di nuovo la safety-car.
Al momento del restart manca più o meno una mezz'ora al termine.
Pochi minuti più tardi Power finisce in testacoda e va a sbattere, e la gara viene di nuovo neutralizzata.

Tutti vanno ai box: Hinchcliffe esce di nuovo in testa davanti a Bourdais, Hunter-Reay recupera una posizione nei confronti di Castroneves e Hawksworth completa la top-5.

Quando si riparte mancano una ventina di minuti alla fine... e in testa c'è nientemeno che Wilson! Seguono Huertas, Kanaan, Montoya e Saavedra nelle prime cinque posizioni.
Huertas è staccato di meno di mezzo secondo da Wilson, che a sette minuti dalla fine deve rientrare ai box, lasciando la leadership a Huertas.

Quando mancano quattro minuti al termine Saavedra va a sbattere: entra la safety-car che rimane fino alla fine. Huertas ottiene così la prima vittoria in carriera davanti a Montoya e Rahal, che però verrà penalizzato per avere innescato un incidente nelle fasi finali di gara, e risalirà in terza posizione Muñoz.

Risultato
1. C. Huertas  Coyne  1:51:25.564 
2. J.P. Montoya  Penske  +0.097 
3. C. Munoz  Andretti  +2.343
4. S. Bourdais  KVSH  +3.087
5. J. Hinchcliffe  Andretti  +4.710
6. J. Hawksworth  Herta  +5.512
7. R. Hunter-Reay  Andretti  +6.285
8. M. Andretti  Andretti  +7.163
9. H. Castroneves  Penske  +8.218
10. J. Wilson  Coyne  +9.436
11. G. Rahal  Rahal Letterman  +30.879
12. R. Briscoe  Ganassi  +33.288 9
13. T. Kanaan  Ganassi  +35.078
14. W. Power  Penske  +1 Lap 
15. S. Saavedra  KVSH  +1 Lap 
16. S. Pagenaud  Schmidt  +6 Laps     
17. M. Conway  Carpenter  +25 Laps 
18. C. Kimball  Ganassi  +26 Laps 
19. S. Dixon  Ganassi  +34 Laps 
20. J. Newgarden  Fisher  +39 Laps 
21. L. Filippi  Rahal Letterman  +44 Laps 
22. T. Sato  Foyt  +48 Laps  
23. M. Aleshin  Schmidt  +49 Laps