La stagione di Indycar è finita sull’ovale di Fontana, un
po’ prematuramente dato che siamo solo al 31 di agosto e l’anno scorso il
campionato era finito in ottobre...
Soltanto 21 vetture saranno presenti al via, a causa
dell’infortunio di Aleshin in un bruttissimo schianto nelle prove.
Griglia di
partenza: Castroneves (Penske), Montoya (Penske), Newgarden (Fisher), Sato
(Foyt), Dixon (Ganassi), Kimball (Ganassi), Kanaan (Ganassi), Hunter-Reay
(Andretti), Rahal (Rahal), Hinchcliffe (Andretti), Briscoe (Ganassi), Pagenaud
(Schmidt), Carpenter (Carpenter), Bourdais (KVSH), Wilson (Coyne), Hawskworth
(Herta), Andretti (Andretti), Muñoz (Andretti), Saavedra (KVSH), Power
(Penske), Huertas (Coyne).
GARA: l’inizio
è un susseguirsi di Castroneves e Montoya che si alternano in testa alla gara,
con il colombiano che poi si piazza stabilmente in testa e il brasiliano che
scende in terza posizione superato da Dixon; il leader del campionato Power nel
frattempo si trova nelle retrovie. Montoya rimane in testa per una trentina di
giri, finché non si ferma ai box e, dopo le soste degli altri piloti, si trova
di nuovo in prima posizione, mentre Castroneves ne ha persa una: i primi cinque
sono infatti Montoya, Dixon, Hinchcliffe, Castroneves e Kanaan. Power è al
momento 12°.
Dopo un quinto di gara (50° giro) Hinchcliffe supera
Dixon per la seconda posizione si avvicina a Montoya con il quale, qualche giro
più tardi, ci sarà un acceso duello per la leadership che vedrà il pilota del
team Penske mantenere la posizione, mentre più indietro Hunter-Reay supera non
senza difficoltà Kanaan per il quinto posto. Hinchcliffe si avvicinerà
successivamente di nuovo a Montoya e lo supererà prendendo la leadership al
58°. A centro gruppo, intanto, Power è in lotta con Rahal per l’11^(?) posizione.
Intorno al 70-75° c’è il secondo giro di pit-stop,
Hinchcliffe è uno degli ultimi a rientrare e perde posizioni (si ritrova 8°)
mentre Power risale finalmente in 10^ posizione. I primi cinque al momento sono
Montoya, Castroneves (staccato di vari secondi dal compagno di squadra),
Carpenter, Dixon e Hunter-Reay, con Castroneves che verrà superato da tutti e
tre prima della terza sosta (il primo a rientrare, tra i piloti di testa, è
proprio il leader Montoya dopo 100 giri di gara).
Dopo la seconda sosta Montoya è ancora in testa, davanti
ancora una volta a Castroneves, con Hunter-Reay, Kanaan e Newgarden a
completare i primi cinque, con quest’ultimo che poco dopo verrà superato da
Dixon, mentre intanto Power è 9°. Hunter-Reay è il più veloce dei primi e
risale fino ad arrivare a strappare la testa della gara a Montoya al 120°, dove
resterà fino al momento del quarto giro di pit-stop, durante la quale il
telecronista colombiano dice che Sato gli sta simpatico... deve essere per
questo che lo prendono sempre per i fondelli! Nel frattempo Hinchcliffe (che
nel frattempo deve essersi perso nelle posizioni basse della top-10) viene
penalizzato per eccesso di velocità nella pit-lane.
Nel frattempo Castroneves è in testa (ma i telecronisti
se ne accorgono a scoppio ritardato) davanti a Kanaan, Hunter-Reay, Montoya e
Dixon (che poi supererà il colombiano), mentre Power è 7° per il momento, ma
successivamente risalirà in 6^ posizione.
Al 175° giro Hunter-Reay finisce a muro facendo entrare
la safety-car. Tutti ai box: Kanaan esce in testa davanti al compagno di
squadra Dixon e alle tre Penske di Castroneves, Power e Montoya, con un acceso
duello tra i due contendenti al titolo non appena viene esposta bandiera verde.
Dopo avere superato il compagno di squadra, Power supera addirittura le due
Ganassi in un colpo solo e si porta in prima posizione! Mancano una sessantina
di giri alla fine della gara e intanto Carpenter recupera posizioni superando
prima Montoya e poi Castroneves.
Kanaan riprenderà la testa della gara pochi giri più
tardi, dove rimarrà anche dopo la successiva sosta (circa 220° giro). Castroneves
intanto viene penalizzato per un’irregolarità nell’entrata nella pit-lane. Precipita
nelle retrovie, mentre Power è in quarta posizione e, anche se quest’ultimo
perderà alcune posizioni nei giri successivi, riuscirà comunque senza
difficoltà a conquistare il titolo.
Kanaan rimane in testa fino alla fine e ottiene l’unica
vittoria stagionale, sua prima vittoria dopo il passaggio al team Ganassi,
davanti al compagno di squadra Dixon e a Carpenter.
Risultato
1. Tony Kanaan
Ganassi 2:32:58.465
2. Scott Dixon
Ganassi +3.675
3. Ed Carpenter
Carpenter +7.305
4. J.P. Montoya
Penske +7.923
5. James Hinchcliffe
Andretti +11.885
6. Takuma Sato
Foyt +12.688
7. Ryan Briscoe
Ganassi +16.511
8. Carlos Muñoz
Andretti +23.280
9. Will Power
Penske +28.345
10. Josef Newgarden
Fisher +32.185
11. Marco Andretti
Andretti +1 Lap
12. Charlie Kimball
Ganassi +1 Lap
13. Justin Wilson
Coyne +1 Lap
14. Helio Castroneves
Penske +1 Lap
15. James Hawksworth
Herta +1 Lap
16. Ryan Hunter-Reay
Andretti +2 Laps
17. Sebastian Saavedra
KVSH +2 Laps
18. Sebastien Bourdais
KVSH +5 Laps
19. Graham Rahal Rahal Letterman +6 Laps
20. Simon Pagenaud
Schmidt +7 Laps
21. Carlos Huertas
Coyne +229 Laps
DNS. Mikhael Aleshin
Schmidt +250 Laps
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