giovedì 4 settembre 2014

Hamilton vs Rosberg: su chi vanno le mie speranze? E considero davvero Ricciardo fuori dai giochi?

Da quando è iniziata questa stagione non mi sono mai occupata più di tanto di quello che potrebbe essere un punto scottante e che, effettivamente, dato che nessun pilota della Ferrari è coinvolto, pare che ai più non interessi un granché. Il dubbio esistenziale è Lewis Hamilton o Nico Rosberg? Chi vincerà il titolo? Ma soprattutto, l'Autrice©, da che parte sta?
Vi rivelo un "segreto" che vi lascerà scioccati: grazie a un certo individuo che negli scorsi anni ha raccolto un certo numero di titoli, l'Autrice© è riuscita, nel corso del tempo, a provare indifferenza rispetto al vincitore finale. Certo, esistono l'apprensione, la speranza (potrei dire equamente distribuita, e poi vi spiegherò perché) e la volontà di vedere un finale di stagione esaltante... ma appunto il finale esaltante a mio parere è molto più importante rispetto alla vittoria dell'uno o dell'altro... o del terzo incomodo.

Daniel Ricciardo è il pilota uscito "dal nulla", quello che ha sorpreso tutti quanti fin dall'inizio della stagione. Nessuno se lo filava, negli anni alla Toro Rosso, qualcuno, addirittura, all'inizio sosteneva che era uno scandalo vederlo al posto di Buemi o di Alguersuari, successivamente ricordati come due dei tanti signori nessuno che hanno gareggiato in Formula 1 per troppi pochi anni per lasciare il segno.
Ricciardo era il pilota che, con più probabilità, avrebbe seguito le loro orme, diventando insieme a Vergne un ulteriore signor nessuno. Tra i due il signor nessuno è diventato Vergne. Non sapremo mai cosa sarebbe accaduto se fosse stato lui a "mettere il culo su una Redbull" [Cit. me stessa un anno fa], ma possiamo ipotizzare che non sarebbe andato bene come Ricciardo, il ragazzo sempre sorridente che sta facendo impazzire il 99% degli appassionati di Formula 1.
La mia reazione positiva a un'ipotetica vittoria di Ricciardo: perché? Seppure io faccia parte dell'altro 1% e negli ultimi tempi questo ragazzo stia iniziando a farmi sorgere una lieve orticaria (non posso farci niente, mi dispiace), la sua vittoria del titolo, in caso di una clamorosa debacle della Mercedes in stile McLaren 2007, non mi lascerebbe insoddisfatta. Ricciardo è il "bambino prodigio" di oggi, ha in apparenza un roseo futuro davanti e può fare molta strada. Ricciardo è colui che mi permetterà di farmi quattro risate, per tutti quelli che lo elogeranno per avere vinto il mondiale con la Redbull, se dovesse vincerlo lui. Il 99% dei suoi sostenitori non sarebbero altri che quelli che vedevano la Redbull come un team scorretto e i suoi piloti come una mandria (giusto per stare in tema di tori e di bovini) di approfittatori.
La mia reazione negativa a un'ipotetica vittoria di Ricciardo: perché? L'ho già detto, mi fa venire un po' di orticaria, specie per la reputazione di salvatore della patria che gli è stata cucita addosso. Il suo sorrisetto a lungo andare stanca e inizio a considerarlo un po' fastidioso. Poi, seriamente... sarei davvero disposta a sopportare in silenzio tutti gli elogi dovuti al fatto che, pur vincendo il titolo con un team che non è la Ferrari, ha comunque vinto battendo un team diverso dalla Ferrari che se continua così il prossimo titolo lo vincerà nel 2028? E, no, non ho scritto un anno a caso. Se avete un po' di memoria storica, capirete al perché l'ho scelto.

Veniamo a occuparci dei Mercedes Boyssssss. Lewis Hamilton doveva essere il predestinato, quest'anno, e vincere il mondiale con uno schiocco di dita, cosa che per il momento non si sta avverando a causa di immense sfortune(?), immense fortune altrui(?) e quant'altro. Credo che sia inutile spendere troppe parole su Hamilton: sappiamo qual è stato il suo esordio, sappiamo cosa non ha vinto, sappiamo cos'ha vinto e sappiamo che tutti quelli che ritenevano una follia l'abbandonare la McLaren per la Mercedes si sbagliavano di grosso.
La mia reazione positiva a un'ipotetica vittoria di Hamilton: perché? La vittoria di Hamilton è l'ordine naturale delle cose, che riporta la Formula 1 su quel binario da cui negli ultimi anni, tra vittorie della Brawn GP e della Redbull si è allontanata. Ci riporterebbe ai bei vecchi tempi e ci restituirebbe quello che abbiamo perduto.
La mia reazione negativa a un'ipotetica vittoria di Hamilton: perché? Siamo davvero sicuri che quei bei vecchi tempi fossero davvero meglio di quello che è venuto dopo o di quello che c'era prima? Una parte di me propende per un sì incondizionato, ma l'altra qualche dubbio ce l'ha. Inoltre negli ultimi tempi Hamilton non mi piace per la sua immensa tamarraggine rapper.

Nico Rosberg è stato la scheggia impazzita che, grazie all'immensa fortuna(?) sta tenendo aperto questo campionato. Nessuno, prima dell'inizio della stagione, l'avrebbe mai preso sul serio. Poco dopo le cose hanno iniziato a cambiare. Anche su di lui ormai sappiamo tutto, visto che corre in Formula 1 da parecchi anni, o forse non sappiamo niente perché credo che quest'anno abbia mostrato un lato di sé che non era ancora emerso.
La mia reazione positiva a un'ipotetica vittoria di Rosberg: perché? La vittoria di Rosberg sarebbe un colpo di scena, rispetto alle nostre aspettative iniziali. Si avrebbe una vittoria del pilota meno quotato nei confronti del compagno di squadra, che darebbe speranze al futuro della Formula 1, perché sarebbe un segnale che, di tanto in tanto, le cose non vanno come ci si aspetta e chi ci sembrava lontano dal titolo potrebbe conquistarlo ugualmente. E poi c'è un lato romantico della faccenda: Rosberg è l'unico pilota che può dimostrare, a distanza di qualche anno, che non sempre un ex campione che viene battuto dal compagno di squadra è un pilota bollito che lo prende in quel posto dal primo venuto. Poi va beh, questa dimostrazione non significherebbe più molto, ma questo è un altro discorso.
La mia reazione negativa a un'ipotetica vittoria di Rosberg: perché? Certi piloti non sono nati per vincere mondiali, ma per fare la parte dei buontemponi che prendono le cose un po' alla leggera e che sono disposti a ridere e a scherzare anche nelle occasioni in cui le cose non vanno bene. Il buontempone che vince un mondiale, spesso e volentieri smette di essere il buontempone che era in passato. Nel caso di Nico, forse sta già accadendo...

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