venerdì 29 novembre 2013

Lotus for the crash!

La stagione è ormai finita, e questo è un dato di fatto. Felipe Massa ha passato l'ultima settimana a pubblicare foto su Instagram. Ce ne sono varie di quelle dei festeggiamenti con il team dopo l'ultima gara in Ferrari, per cui sento la necessità di fare i miei vivi complimenti sia al pilota sia al team: hanno dimostrato che ci si può lasciare senza polemiche e senza andare a provare il sedile per il team in cui si gareggerà nel 2013 e il giorno dopo andare a farsi operare perché si hanno problemi che impediscono di sedersi su una monoposto... Poi c'è stata una foto dove sta suonando il violino, o quantomeno facendo finta di suonare il violino.
In tutto questo, però, avevamo perso di vista Maldiiii. Che cosa ne sarebbe stato, infatti, del leader dei talenti messico-venezuelani, sostituito da Feliiii alla Williams?
Oggi abbiamo avuto il responso: MALDIIIII FOR THE LOTUS! <3

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MALDONADO E GROSJEAN COMPAGNI DI SQUADRA... il 2014 sarà una stagione col botto!

mercoledì 27 novembre 2013

INDYCAR: Stagione 2013

NB. Per leggere le cronache, basta cliccare sui link: nella maggior parte dei casi c'è un solo post per ogni gran premio, qualora ce ne siano due - es: qualifiche e gara, oppure gara 1 e gara 2, trovate entrambi i link).

24/03/2013 Honda Grand Prix of St. Petersburg
1) James Hinchcliffe
2) Helio Castroneves
3) Marco Andretti
07/04/2013 Honda Indy Grand Prix of Alabama
1) Ryan Hunter-reay
2) Scott Dixon
3) Helio Castroneves
21/04/2013 39th Toyota Grand Prix of Long Beach
1) Takuma Sato
2) Graham Rahal
3) Justin Wilson
05/05/2013 Itaipava São Paulo Indy 300 presented by Nestlé
1) James Hinchcliffe
2) Takuma Sato
3) Marco Andretti
26/05/2013 97th Indianapolis 500 Mile Race [Qualifiche - Gara]
1) Tony Kanaan
2) Carlos Muños
3) Ryan Hunter-Reay
01-02/06/2013 Chevrolet Indy Dual in Detroit - gara 1
1) Mike Conway
2) Ryan Hunter-Reay
3) Justin Wilson
Gara 2
1) Simon Pagenaud
2) James Jakes
3) Mike Conway
08/06/2013, Firestone 550
1) Helio Castroneves
2) Ryan Hunter-Reay
3) Tony Kanaan
15/06/2013, Milwaukee IndyFest
1) Ryan Hunter-Reay
2) Helio Castroneves
3) Will Power
23/06/2013, Iowa Corn Indy 250
1) James Hinchcliffe
2) Ryan Hunter-Reay
3) Tony Kanaan
07/07/2013, Pocono IndyCar 400
1) Scott Dixon
2) Charlie Kimball
3) Dario Franchitti
13-14/08/2013, Honda Indy Toronto - Gara 1
1) Scott Dixon
2) Sebastien Bourdais
3) Dario Franchitti
Gara 2
1) Scott Dixon
2) Helio Castroneves
3) Sebastien Bourdais
04/08/2013, Honda Indy 200 at Mid-Ohio
1) Charlie Kimball
2) Simon Pagenaud
3) Dario Franchitti
25/08/2013, GoPro Indy Grand Prix of Sonoma
1) Will Power
2) Justin Wilson
3) Dario Franchitti
01/09/2013, Grand Prix of Baltimore
1) Simon Pagenaud
2) Josef Newgarden
3) Sebastien Bourdais
05-06/10/2013, Shell-Pennzoil Grand Prix of Houston - Gara 1
1) Scott Dixon
2) Simona De Silvestro
3) Justin Wilson
Gara 2
1) Scott Dixon
2) Will Power
3) James Hinchcliffe
19/10/2013, American Real TV 500 IndyCar World Championship [Qualifiche - Gara]
1) Will Power
2) Ed Carpenter
3) Tony Kanaan


Il titolo è stato vinto da Scott Dixon (Team Ganassi), che ha battuto in occasione della gara conclusiva il suo principale avversario Helio Castroneves.
E' da segnalare che il 4 volte campione di Indycar, Dario Franchitti a causa dell'infortunio riportato a Houston ha annunciato il ritiro dalle competizioni.

martedì 26 novembre 2013

Formula 1: STAGIONE 2013

In questa pagina potete trovare l'elenco dei gran premi disputati nel 2013, con i primi tre classificati e i link ai post dedicati a ciascun gran premio.
Generalmente trovate tre post: uno con la cronaca delle qualifiche (il cui titolo è generalmente "Il sabato di [NOME CIRCUITO]"), uno con la cronaca della gara (il cui titolo è "La domenica di [NOME CIRCUITO]") e uno con il commento ironico al gran premio ("Commento al gran premio di [NOME CIRCUITO]"). In alcuni casi straordinari troverete linkato anche un post relativo alle prime prove libere o al video-commento (un commento ironico al GP in formato video, con la mia voce che parla con sotto una serie di immagini rappresentative).


ELENCO TEAM E PILOTI: QUI.

17/03/2013 Australia, Melbourne [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Kimi Raikkonen
         2. Fernando Alonso
         3. Sebastian Vettel
24/03/2013 Malesia, Sepang [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Mark Webber
         3. Lewis Hamilton
14/04/2013 Cina, Shanghai [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Fernando Alonso
         2. Kimi Raikkonen
         3. Lewis Hamilton
21/04/2013 Bahrain, Sakhir [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Kimi Raikkonen
         3. Romain Grosjean
12/05/2013 Spagna, Barcellona [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Fernando Alonso
         2. Kimi Raikkonen
         3. Felipe Massa
26/05/2013 Monaco, Montecarlo [LIBERE - QUAL - GARA - COMMENTO - VID]
         1. Nico Rosberg
         2. Sebastian Vettel
         3. Mark Webber
09/06/2013 Canada, Montreal [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Fernando Alonso
         3. Lewis Hamilton
30/06/2013 Gran Bretagna, Silverstone [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Nico Rosberg
         2. Mark Webber
         3. Fernando Alonso
07/07/2013 Germania, Nurburgring [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Kimi Raikkonen
         3. Romain Grosjean
28/07/2013 Ungheria, Hungaroring [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Lewis Hamilton
         2. Kimi Raikkonen
         3. Sebastian Vettel
25/08/2013 Belgio, Spa-Francorchamps [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Fernando Alonso
         3. Lewis Hamilton
08/09/2013 Italia, Monza [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Fernando Alonso
         3. Mark Webber
22/09/2013 Singapore, Marina Bay [QUAL - GARA - COMMENTO - VID]
         1. Sebastian Vettel
         2. Fernando Alonso
         3. Kimi Raikkonen
06/10/2013 Corea, Yeongam [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Kimi Raikkonen
         3. Romain Grosjean
13/10/2013 Giappone, Suzuka [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Mark Webber
         3. Romain Grosjean
27/10/2013 India, Nuova Delhi [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Nico Rosberg
         3. Romain Grosjean
03/11/2013 Abu Dhabi, Yas Marina [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Mark Webber
         3. Nico Rosberg
17/11/2013 USA, Austin [QUAL - GARA - COMMENTO]
         1. Sebastian Vettel
         2. Romain Grosjean
         3. Mark Webber
24/11/2013 Brasile, Interlagos [QUAL - GARA - COMMENTO - VID]
         1. Sebastian Vettel
         2. Mark Webber
         3. Fernando Alonso


Campione del mondo: SEBASTIAN VETTEL
Campione del mondo costruttori: Redbull

domenica 24 novembre 2013

La domenica di Interlagos

Il gran premio del Brasile segna la fine della stagione 2013 e alle 14.00 ora locale (ore 17.00 italiane) prendono il via gli ultimi 71 giri stagionali.

Dopo una qualifica disputata in condizione di bagnato Vettel ha ottenuto la nona pole position stagionale davanti a Rosberg, Alonso e il compagno di squadra.

Griglia di partenza: Vettel, Rosberg, Alonso, Webber, Hamilton, Grosjean, Ricciardo, Vergne, Massa, Hulkenberg, Kovalainen, Di Resta, Bottas, Button, Sutil, Maldonado, Gutierrez, Pic, Perez (retrocesso di 5 posizioni in seguito alla sostituzione del cambio), Van Der Garde, Bianchi, Chilton.

Cronaca della gara
Si parte in condizioni di asciutto, per la prima volta nel weekend. A questo proposito, le gomme slick portate dalla Pirelli in questo weekend a Interlagos sono le medium e le hard. È con le medium che partono i piloti della top-ten.

Al via Rosberg ha un ottimo spunto, supera Vettel e si porta in testa davanti al pilota della Redbull e a Hamilton, autore di un’ottima partenza. Alonso è quarto davanti a Webber e a Massa. La leadership di Rosberg dura appena un giro, poi viene superato da Vettel, mentre dietro di loro Alonso supera Hamilton. A rendere la prima fase di gara ancora più movimentata è il recupero di Webber, che sia avvicina alle vetture che lo precedono e sorpassa Hamilton nel corso del primo giro.
Per quanto riguarda Grosjean, che aveva perso alcune posizioni in partenza, la gara dura appena tre giri: un’inequivocabile fumata bianca esce dalla sua Lotus, indicando la rottura del motore.

Rosberg, in seconda posizione, non riesce a contenere l’assalto dei piloti che lo inseguono: viene superato al 4° giro da Alonso e al 7° anche da Webber.
Il pilota della Mercedes accusa problemi di gestione delle gomme, proprio quando è necessario prolungare il primo stint il più a lungo possibile per il rischio pioggia. Gli viene chiesto, di fatto, di lasciare strada a Hamilton che, dopo averlo superato, si dimostra decisamente più veloce di lui.
Chi non ha problemi invece è Webber: al 13° giro si porta in seconda posizione con un sorpasso su Alonso.

Dopo una qualifica deludente, le McLaren si dimostrano decisamente in forma: mentre Button supera Hulkenberg per la settima posizione, Perez entra in top ten dopo 14 giri di gara. Aveva effettuato una grande rimonta, nella quale aveva avuto anche un leggero contatto con Sutil per il quale era stato messo sotto investigazione, ma non ci sono state penalità.

Proseguono le difficoltà di Rosberg: al 15° giro Massa lo supera conquistando quindi la quinta posizione e rimanendo in pista per cinque ulteriori giri prima di rientrare ai box per montare un altro set di medium. Dopo Massa rientrano, un giro più tardi, anche Button, Hulkenberg e Di Resta. Button, che era partito sulle hard monta le medium.
Alonso e Hamilton rientrano al 22° giro e montano entrambi le hard. Nei due giri successivi rientrano anche Webber e Vettel.
La top-five, a questo punto, è costituita da Vettel, Alonso, Webber, Massa e Hamilton, con Webber e Hamilton che hanno perso entrambi una posizione.

Webber supera Alonso poco dopo, mentre dietro Massa e Hamilton lottano per la quarta posizione, almeno finché, intorno a metà gara, Massa viene penalizzato con un drive-through per essere uscito con tutte e quattro le ruote dalla pista, ritrovandosi sulla linea zebrata che delimita la pista dalla pit-lane. Il brasiliano non reagisce molto bene alla penalità: transitando nella corsia dei box, davanti alla cabina dei commissari alza una mano per mandarli a quel paese.
La penalità fa discutere sia perché ritenuta eccessiva (anche se in realtà il regolamento è molto chiaro su che cosa sia considerato uscire dalla pista e che cosa non lo sia, e non prevede la necessità che il pilota abbia tratto vantaggio dall’uscita di pista per far scattare la penalità) e perché sembra che altri piloti, tra cui Vettel, Webber e Button, abbiano commesso infrazioni simili (ma le prove fotografiche sembrano mostrare che hanno tagliato la zebratura con solo due ruote e la regola di cui sopra prevede che un pilota possa essere penalizzato soltanto se è uscito con tutte e quattro).

Il secondo stint, ancora una volta, sembra dover essere prolungato dall’imminente pioggia, anche se in realtà non cadono più di poche gocce. Al 44° giro infatti Button e Massa (che era tornato in pista 8° dopo la penalità) sono i primi a rientrare ai box. Gli altri piloti della top-ten proseguono ancora per qualche giro. Nel frattempo Hamilton ha un contatto con Bottas, nel quale il finlandese perde una ruota (sarà costretto al ritiro) mentre l’inglese fora la posteriore destra, ma riesce comunque a raggiungere i box.

Al 48° giro accade un colpo di scena. Vettel, che nei giri precedenti aveva proseguito girando su tempi molto superiori alla media, tanto che alcuni doppiati si erano sdoppiati, rientra ai box, decidendo di non aspettare il potenziale arrivo della pioggia. I meccanici della Redbull sono impreparati e nella confusione generale manca una ruota: Vettel perderà 13 secondi. A peggiorare la situazione entra per il pit-stop anche Webber, che perde alcuni secondi nell’attesa.
Fortunatamente per il team austriaco i danni sono contenuti: i due sono ancora primo e secondo, con Alonso che ha effettuato il pit-stop nello stesso giro che torna in pista in terza posizione.

In seguito non accadono altri eventi particolari, se non che Hamilton viene penalizzato per il contatto con Bottas. Torna in pista 12°, ma riuscirà a recuperare alcune posizioni.
Ci sarà una penalità anche per Van Der Garde, per il mancato rispetto delle bandiere blu; il suo compagno di squadra Pic invece si ritirerà al 61° giro per un guasto a una sospensione. La posizione della sua Caterham ferma per un attimo farà pensare al possibile ingresso della safety-car, che comunque non avviene.
L’ultimo momento da ricordare è un contatto tra Vergne e Maldonado al 65° giro: il venezuelano urta la Toro Rosso del francese e finisce in testacoda, riuscendo comunque a riprendere la gara.

Dopo 71 giri la Redbull ottiene la quarta vittoria stagionale, con Alonso che sale nuovamente sul podio, mentre la McLaren ottiene il miglior risultato stagionale, con il quarto posto di Button.
È da segnalare inoltre come Max Chilton divenga il primo pilota, tra quelli che nell’anno del debutto hanno disputato tutto il campionato, a vedere il traguardo in tutte le occasioni.

Il risultato
1. S.Vettel  Red Bull  1:32:36.300 
2. M.Webber  Red Bull  +10.452 
3. F.Alonso  Ferrari  +18.913
4. J.Button  McLaren  +37.360
5. N.Rosberg  Mercedes  +39.048
6. S.Perez  McLaren  +44.051
7. F.Massa  Ferrari  +49.110
8. N.Hulkenberg  Sauber  +1:04.252 
9. L.Hamilton  Mercedes  +1:12.903 
10. D.Ricciardo  Toro Rosso  +1 Lap 
11. P.Di Resta  Force India  +1 Lap 
12. E.Gutiérrez  Sauber  +1 Lap 
13. A.Sutil  Force India  +1 Lap 
14. H.Kovalainen  Lotus  +1 Lap 
15. J.Vergne  Toro Rosso  +1 Lap 
16. P.Maldonado  Williams  +1 Lap 
17. J.Bianchi  Marussia  +2 Laps 
18. G.van der Garde  Caterham  +2 Laps 
19. M.Chilton  Marussia  +2 Laps 
DNF. C.Pic  Caterham  +13 Laps 
DNF. V.Bottas  Williams  +26 Laps 
DNF. R.Grosjean  Lotus  +69 Laps

I top
- Vettel vince per la nona volta consecutiva... dobbiamo ancora arrampicarci sugli specchi?
- Ottimi anche Button e Perez: hanno sicuramente ottenuto di più di quanto ci si potesse aspettare da loro.

I flop
- Kovalainen non avvicina neanche lontanamente la Lotus alla top-ten e peggiora nella posizione d’arrivo rispetto a quella di partenza;
- Hamilton e Bottas: il primo dei due ha praticamente messo fine alla gara di Bottas... ma quest’ultimo cosa stava facendo?! dopotutto era doppiato...
- il pit-stop della Redbull, su cui non penso sia necessario aggiungere altro.

Classifica piloti: 1) Vettel 397, 2) Alonso 242, 3) Webber 199, 4) Hamilton 189, 5) Raikkonen 183, 6) Rosberg 171, 7) Grosjean 132, 8) Massa 112, 9) Button 73, 10) Hulkenberg 51...
Classifica costruttori: 1) Redbull 596, 2) Mercedes 360, 3) Ferrari 354, 4) Lotus 315, 5) McLaren 122...



sabato 23 novembre 2013

Il sabato di Interlagos

Nel weekend del 24 Novembre si chiude il campionato di Formula 1 2013. Fin dal venerdì appare chiaro che sarà un fine settimana bagnato.

Le qualifiche iniziano con pista bagnata, ma che si sta asciugando. Tutti i piloti vanno in pista con le intermedie, con la possibilità di fare un secondo tentativo sulle slick. Questa ipotesi viene meno quando la lieve pioggia inizia a intensificarsi.
Molti piloti rientrano ai box dopo il primo tentativo, dal momento che i tempi stanno iniziando ad alzarsi. Altri invece tornano in pista nel finale, tra questi c’è Vergne, momentaneamente out, che riesce a rientrare tra i primi 16. Sono comunque pochi quelli che si migliorano. Chi non ci riesce è Maldonado, così come Gutierrez: sono i primi degli esclusi, davanti alle solite Caterham e Marussia.
La miglior prestazione della prima manche è stata fatta registrare dalla Mercedes di Rosberg, velocissimo anche nelle libere del venerdì.

In Q2 ancora una volta tutti entrano in pista con le intermedie. È a metà della manche che vengono fatti registrare i tempi migliori.
Risulta essere Kovalainen il primo degli esclusi (mentre il suo compagno di squadra Grosjean fa invece registrare il miglior tempo), soltanto un centesimo più lento di Hulkenberg, classificato in decima posizione. Seguono di Resta e Bottas, e poi le McLaren davanti a Sutil.
Per il team di Woking, che quest’anno non ha mai raggiunto la top-5 in qualifica, è l’ennesima delusione in una stagione non all’altezza delle aspettative. A peggiorare la situazione Perez (14°), ormai prossimo a lasciare il team, ha un forte schianto contro le barriere proprio mentre la Q2 sta per finire.

A causa delle gru in pista per spostare la vettura incidentata di Perez, la Q3 viene rimandata di 10 minuti. La pioggia, nel frattempo, si fa più intensa.
È per questo motivo che la Q3 viene ulteriormente rimandata prima di 10 minuti poi di altri 10, con divieto di utilizzare il DRS per via delle condizioni della pista.

Si parte con le full wet, ma la pioggia sta calando e il secondo tentativo è sulle intermedie. I valori cambiano molto in fretta e il finale è quasi una lotteria... ma anche le lotterie hanno i soliti risultati già visti: Vettel conquista l’ennesima pole position, davanti a Rosberg e Alonso. Webber, al suo ultimo gran premio in carriera è quarto davanti a Hamilton e Grosjean. È da segnalare la quarta fila occupata dalle due Toro Rosso, mentre chiudono la top-ten Massa e Hulkenberg.

Griglia di partenza:
1^ fila: Vettel-Rosberg
2^ fila: Alonso-Webber
3^ fila: Hamilton-Grosjean
4^ fila: Ricciardo-Vergne
5^ fila: Massa-Hulkenberg
6^ fila: Kovalainen-Di Resta
7^ fila: Bottas-Perez
8^ fila: Button-Sutil
9^ fila: Maldonado-Gutierrez
10^ fila: Pic-Van Der Garde
11^ fila: Bianchi-Chilton

venerdì 22 novembre 2013

OOOOOOOOMMMMMMMMGGGGGGGGG!


Ammetto che avevo visto le foto del casco, ma non ancora quelle della tuta! *_____*
Volevo urlare di gioia, non appena l'ho vista!

Dedicato a quel ragazzino col casco rosso che prenderà un'altra strada...

Il primo ricordo è un po' strano. Doveva essere il 2004, seguivo la Formula 1 da più di dieci anni, ma avevo un'idea approssimativa di chi fossero i piloti. Conoscevo i loro nomi, ma ad interessarmi erano soprattutto i più famosi. C'erano i fratelli Schumacher, Coulthard, Montoya, Barrichello e Raikkonen... per me la Formula 1 ruotava più che altro intorno a loro. Gli altri li vedevo un po' come personaggi di contorno. E poi c'era lui, un pilota della Sauber con aria da ragazzino. Ricordo che non sapevo nemmeno la sua nazionalità, dall'accento mi sembrava spagnolo. Fu mio padre a farmi notare che era brasiliano.

Il secondo ricordo è molto più strano. C'era una mia amica che seguiva la Formula 1 da poco, a cui di tanto in tanto (o meglio, spesso) inviavo per email le foto dei piloti che trovato su Google. Era l'estate del 2005. Le mandai una foto di un pilota con l'aria da ragazzino. Le scrissi "questo è Massa, il pilota che il prossimo anno prenderà il posto di Barrichello in Ferrari". Doveva essere finita lì, ma in realtà non andò proprio così.

Felipe Massa arrivò in Ferrari nel 2006. Era un'epoca in cui non avevo più colori, così come non ne ho ora: non ho una squadra del cuore, ho sempre preferito le persone alle etichette con un marchio. Faccio bene, faccio male? non lo so. So solo che chiunque altro, con la stessa tuta addosso, mi farebbe un effetto diverso. Tornando a noi, comunque, per me era solo un pilota come tanti. Era giovanissimo, più giovane di quanto sia io adesso. Aveva un intero futuro davanti e non avevo idea di quanto a lungo sarebbe rimasto in Ferrari. Se devo essere sincera, nemmeno me lo chiedevo.
Poi arrivò quella prima gara. Arrivò quel testacoda in Bahrein. Arrivarono le critiche dei miei parenti, con i quali ero seduta a tavola, a casa dei nonni. Non furono critiche all'episodio in sé. No, si spinsero a dire che, solo perché era successo quella volta, sarebbe successo tutte le altre volte. Se capitasse oggi me ne fregherei: a seconda di chi vince fanno presto a cambiare punti di vista. All'epoca decisi di obiettare che da una gara non si poteva certo stabilire cosa sarebbe successo in futuro.

Poi arrivò il primo podio. C'era un ragazzino dall'aria smarrita che non si allontanava mai dal compagno di squadra, Schumacher che era stato il mio idolo d'infanzia. Fu lì che scattò la scintilla, un altro genere di scintilla.
Seguivo la Formula 1 fin dalla mia prima infanzia, quando per me i piloti erano solo nomi e avevano l'aspetto delle vetture che guidavano. Quel giorno, per la prima volta, un pilota mi colpì per quello che era quando la gara finiva.
"Il mio intuito non sbaglia" dissi quel giorno di agosto in cui, all'Instanbul Park, dopo la prima pole conquistò anche la prima vittoria.
Purtroppo non riesco a ricordarmela come prima vittoria del pilota che tifo. Se ripenso al passato, non mi viene in mente il gran premio di Turchia, ma quello del Brasile.
E' stato un sogno a occhi aperti, per me. Credo anche per lui, che la descrive come la gara più bella della sua carriera.

Poi arrivò il 2007, un susseguirsi di alti e medio-bassi. Ho festeggiato per tre vittorie, ho storto il naso in qualche caso, ci sono rimasta male quando in Brasile non aveva di nuovo la tuta verde-oro. Purtroppo gli sponsor si erano lamentati, un anno prima...
Nel complesso non fu così male come stagione, dal suo punto di vista. Mi dispiacque quando fu chiaro che il mondiale si sarebbe giocato tra il Nightmare Team (Alonso & Hamilton) e Raikkonen.

Se non altro nel 2008 ho provato un certo senso di rivincita. Certo, sono anche stata alquanto infastidita da chi l'aveva sempre snobbato che ora iniziava a sostenere di essere sempre stato convinto delle sue potenzialità. Sono gli stessi che qualche anno più tardi dicevano che i suoi tifosi non erano degni di seguire la F1.
Sei vittorie, alcune più belle, altre meno belle... e quel finale di stagione così spettacolare. Il gran premio del Brasile, di cui ho già parlato più di una volta, è stato uno dei più emozionanti che io abbia mai visto in tutta la mia vita e quei 38 secondi da campione del mondo sono stati i 38 secondi più lunghi della mia vita.
Me lo sono rivista una tarda serata-inizio della notte, nel febbraio del 2012. Ho pianto dall'inizio alla fine, e non sto scherzando. Non ho pianto per il risultato in sé, ma per tutto quello che è venuto dopo.

Infatti arrivò il 2009. Le buone speranze si dissolsero non appena fu chiaro che prima la Brawn GP e poi la Redbull erano destinate ad avere qualcosa in più, la Brawn GP (almeno in linea teorica) per il famoso buco, la Redbull che non aveva né il diffusore né il kers e veniva progettata a mano non si sa bene perché. E poi c'era anche un po' di sana sfiga. Le buone speranze comunque tornarono a intensificarsi qualche tempo dopo: okay, il mondiale era saldamente in tasca a qualcun altro, ma c'era la speranza di qualche risultato positivo. Arrivò il primo podio stagionale. Rimasi in attesa di una prima vittoria stagionale.

Non arrivò mai.

In un giorno di luglio mi accorsi fino in fondo di quanto in un istante tutto possa crollare. Prima di allora non avevo mai pensato che una molla di un chilo potesse quasi uccidere qualcuno. Prima di allora non avevo nemmeno mai pensato che una molla di un chilo potesse staccarsi dal retrotreno di una vettura e impattare sulla visiera del casco di un altro che sopraggiungeva. Penso che nessuno l'avesse mai pensato.
Quelli che seguirono furono giorni bui.
A poco a poco, comunque, tutto riprese a scorrere: Felipe si stava riprendendo e, chissà, forse i danni sarebbero stati addirittura meno gravi rispetto a quanto si pensava all'inizio e sarebbe tornato.

Poi venne il gran premio del Brasile. Ero appena uscita dalla doccia e mi piazzai davanti alla TV con i capelli bagnati all'inizio del collegamento, sulla Rai, per non perdermi nemmeno un istante di ciò che precedeva le qualifiche.
Qualcosa, dentro di me, mi faceva sospettare che si sarebbe fatto vedere. Fu un sogno rivederlo sorridere, sentirlo parlare... Ricordo quasi meglio lui che sventolava la bandiera a scacchi, il giorno dopo, rispetto al vincitore del gran premio.

Gli anni che sono seguiti non sono stati esattamente il meglio del meglio, ma qualche buon risultato c'è stato, di tanto in tanto. In ogni caso, per un vero tifoso, non dovrebbe avere importanza.
Mi spiego meglio: ovviamente è chiaro che una vittoria fa un gran piacere (almeno per quanto mi ricordo è così!), ma un vero tifoso dovrebbe continuare a sostenere, ovviamente con realismo e obiettività, il suo pilota preferito anche quando i risultati non sono in linea con quelli di un tempo.

Che altro dire?
Mhm... quest'anno speravo di nuovo nella tuta verde-oro, ma invece che una tuta del colore del casco stavolta avrà un casco del colore della tuta, per festeggiare il suo ultimo gran premio in Ferrari.
Quello che accadrà alla Williams nel 2014 e nel 2015 ancora non lo sappiamo, ma di per sé adesso non ha così tanta importanza. Quello che conta è vedere che, comunque sia andata in tutti questi anni, ci sia la voglia di ricominciare.
Chissà che laddove c'è meno pressione sui risultati le cose non possano davvero cambiare...

In ogni caso, come diceva Rob Smedley... WELL DONE SUNSHINE! *______*

FAMMI SOGNARE ANCORA! E so per certo che mi farai sognare, Felipe, perché anche solo la certezza che tu sia tornato, nel 2010, dopo tutto quello che era successo, è già di per sé un sogno.

mercoledì 20 novembre 2013

Gran Premio del Brasile: ORARI DIRETTA RAI

Prove libere:
1: Venerdì ore 13.00 (Raisport 1)
2: Venerdì ore 17.00 (Raisport 1)
Sintesi libere 1 e 2: ore 22.35 (Raisport 1)
3: Sabato ore 14.00 (Raisport 1)

Qualifiche: Sabato, ore 17.00 (Raidue e RaiHD)

Gara: Domenica, ore 17.00 (Raiuno e RaiHD)

lunedì 18 novembre 2013

Nel frattempo è finito il campionato di Nascar...

La stagione di Sprint Cup dopo 36 appuntamenti è finita. Si segnala la vittoria del titolo da parte di Jimmy Johnson.

domenica 17 novembre 2013

La domenica di Austin

Numero giri: 56
Condizioni meteo: asciutto
Pole position: Sebastian Vettel (Redbull)

Griglia di partenza: Vettel, Webber, Grosjean, Hulkenberg, Hamilton, Alonso, Perez, Kovalainen, Bottas, Ricciardo, Di Resta, Rosberg, Massa, Vergne, Button (retrocesso di 3 posizioni: sorpasso con bandiere rosse nelle prove libere), Sutil, Maldonado, Van Der Garde, Bianchi, Gutierrez (retrocesso di 10 posizioni: ha tagliato la strada a Maldonado in Q1), Chilton, Pic (retrocesso di “5” posizioni: sostituzione del cambio).

Cronaca
In partenza Vettel ha un buono spunto, mentre Webber viene insidiato da Grosjean che si sbarazza molto in fretta dell’australiano, che viene superato anche da Hamilton. Perde una posizione Hulkenberg, mentre Perez ne guadagna una superando Alonso. Nelle retrovie c’è un po’ di confusione, con una lieve collisione nella quale Button danneggia lievemente l’ala anteriore.
Nel corso del primo giro, dopo un contatto con Maldonado (che proseguirà con l’ala anteriore danneggiata, finché al 9° giro gli verrà esposta bandiera nera con cerchio arancione e sarà costretto a fermarsi per cambiare ala), Sutil impatta contro le barriere: entra in pista la safety-car.
Gutierrez rientra ai box e ne esce in ultima posizione (anche se di lì a poco Chilton si fermerà per scontare un drive through, penalità che gli è stata inflitta per avere ostacolato Maldonado nelle qualifiche), non perché abbia avuto qualche contatto, ma per una decisione strategica: con gomme hard può tentare di andare fino alla fine.

La gara riprende al 6° giro, senza che vi siano particolari stravolgimenti nelle prime posizioni. In top ten troviamo: Vettel, Grosjean, Hamilton, Webber, Hulkenberg, Perez, Alonso, Bottas, Di Resta e Ricciardo.
 Soltanto nel corso del 13° giro davanti cambia qualcosa: Webber supera Hamilton per la terza posizione.

Al 18° giro Kovalainen, che si trovava in 12^ posizione alle spalle di Rosberg ed era davanti a Massa e Button, rientra ai box per montare gomme hard.
Due giri più tardi tra Rosberg e Ricciardo si accende un intenso duello per la decima posizione: è Rosberg a spuntarla ed entra virtualmente in zona punti.
Button si ferma ai box al 21°, sostituisce le gomme montando le hard, ma non cambia l’ala anteriore nonostante il leggero danno riportato al via. Rientra anche Massa un giro più tardi rispetto al pilota della McLaren e torna in pista proprio davanti a lui.

Tra i piloti della top-ten uno dei primi a rientrare è Perez, ma la scelta non paga: si ritroverà alle spalle di Alonso quando quest’ultimo, mentre si avvicina la metà della gara, rientra a sua volta. I due si ritrovano davanti Gutierrez, ma se ne sbarazzano entro pochi giri in quanto il pilota della Sauber, a poco più di metà gara, ha già ormai logorato le gomme.
Alonso e Perez sono 6° e 7°, mentre in top-5 ci sono ancora Vettel, Grosjean, Webber, Hamilton e Hulkenberg.

Kovalainen, che poco prima era stato superato da Rosberg, rientra al 32° giro per un secondo pit-stop, dove cambia il musetto e monta gomme medium. Per quanto riguarda Rosberg, invece, poco dopo supera anche Di Resta.
Anche Gutierrez, alcuni giri dopo, rientrerà ai box per una seconda sosta, non prima di un acceso duello con Bottas tra il 34° e il 35° giro con il finlandese che riesce a superarlo non senza che il pilota della Sauber abbia opposto resistenza.

Altro pilota che effettua due soste è Massa: era 12° quando al 39° giro rientra ai box, uscendo in 16^ posizione davanti a Kovalainen. Di fatto i due sono su una strategia molto simile, che non pagherà per nessuno dei due: riusciranno a superare soltanto Maldonado e a guadagnare una posizione dopo un tardivo pit-stop di Di Resta (rientrerà al 50° giro, dopo avere perso la decima posizione superato da Ricciardo poche tornate prima).

Al 45° giro Alonso riesce a superare Hulkenberg, ottenendo la sesta posizione. Si lancia all’inseguimento di Hamilton, ma non riesce, nella parte conclusiva di gara, ad essere significativamente più veloce del pilota della Mercedes. A proposito di Hamilton, Pic ostacola un suo doppiaggio e per questo il pilota della Caterham verrà penalizzato con un drive through al 49° giro.

L’ultimo giro è più intenso di tutto il resto della gara: si inizia con Button che supera Ricciardo per la decima posizione, si passa a Hulkenberg che tenta il sorpasso su Alonso non riuscendo però a strappargli la posizione e si finisce con Gutierrez che vaga per le vie di fuga dopo un contatto con Vergne e finisce per perdere una posizione.


  
I TOP: Vettel vince senza sbavature l’ottava gara consecutiva, conquistando un significativo record... non notarlo significa avere visto la gara con il paraocchi. Buonissima gara anche per Bottas e Hulkenberg.

I FLOP: i papabili sono più di uno, ma è difficile nella maggior parte dei casi capire fino a che punto la colpa sia stata dei piloti e quanto della strategia o dell’essere rimasti coinvolti in contatti alla partenza... ciò che è facilmente intuibile è che Sutil a muro non ci è finito per colpa di altri. È un risultato pessimo quando non si ha un volante per la stagione successiva e quando Hulkenberg, Maldonado e Perez non si sono ancora ufficialmente accasati in nessun team...

FLOP ONORARIO: la Rai, che taglia le interviste sul podio perché alle 22.00 deve trasmettere un telefilm, dimostra di essere in notevole crisi ogni volta in cui la gara non inizia alle 14.00.


Milù Sunshine per F1GCforum.

GP Austin: griglia di partenza corretta

Oltre alle penalizzazioni di 3 posizioni a Button (sorpasso nelle libere sulla Toro Rosso guidata dal terzo pilota Kvyat) e di "5" posizioni a Pic (sostituzione del cambio) saranno penalizzati anche Gutierrez (10 posizioni: ha ostacolato Maldonado in Q1) e Chilton (drive through da scontare entro 5 giri di gara: ha ostacolato Maldonado e Sutil).

La griglia di partenza corretta risulta essere quindi modificata rispetto a quella che avevo inserito nell'articolo delle qualifiche. E' la seguente:

1^ fila: Vettel - Webber
2^ fila: Grosjean - Hulkenberg
3^ fila: Hamilton - Alonso
4^ fila: Perez - Kovalainen
5^ fila: Bottas - Ricciardo
6^ fila: Di Resta - Rosberg
7^ fila: Massa - Vergne
8^ fila: Button - Sutil
9^ fila: Maldonado - Van Der Garde
10^ fila: Bianchi - Gutierrez
11^ fila: Chilton - Pic

Il sabato di Austin

Siamo giunti ormai al penultimo appuntamento stagionale del campionato 2013 di Formula 1, che in questo weekend si è spostata oltreoceano, in Texas, sul circuito di Austin che fu inaugurato la scorsa stagione, dove le mescole portate dalla Pirelli sono hard e medium.

Nella prima sessione di prove libere del venerdì è Alonso a far registrare il miglior crono, in una sessione che viene ritardata a causa della presenza di una forte nebbia che ostacola la visibilità. Nelle altre due sessioni di prove libere, quelle del venerdì pomeriggio e quelle del sabato, è Vettel a fare il miglior tempo, lasciando presagire un nuovo weekend di dominio Redbull.

Le qualifiche iniziano alle ore 19.00 (fuso orario italiano), con un’ora d’anticipo rispetto all’orario in cui prenderà il via la gara.
La Q1 è abbastanza priva di colpi di scena e vede l’eliminazione di Sutil, che non riesce a completare il suo ultimo giro per un problema al cambio(?), davanti a Maldonado, alle Caterham e alle Marussia.

Se la Q1 è stata priva di colpi di scena non si può dire lo stesso della Q2, in cui alle spalle di Ricciardo (11°) e Di Resta (12°) troviamo una McLaren, una Mercedes e una Ferrari (Button 13° - Rosberg 14° - Massa 15°), davanti a Vergne ultimo degli esclusi.
Gli unici tre team che portano entrambe le vetture in Q3 sono la Redbull, la Lotus e, a grande sorpresa, la Sauber. È da segnalare che tra i piloti che accedono alla Q3 c’è anche Bottas con l’unica Williams superstite dopo la Q1.

Non è particolarmente sorprendente la prima fila tutta Redbull che si delinea alla fine della Q3, con Vettel autore di un’altra pole position. Alle spalle dei due si piazza Grosjean, con Hulkenberg a completare la seconda fila. Seguono Hamilton, Alonso e Perez in 5^, 6^ e 7^ posizione. Kovalainen, tornato come titolare dopo un anno al posto di Raikkonen, dopo avere lasciato la Caterham (dove era terzo pilota) per la Lotus, assente in questo finale di stagione per un intervento chirurgico legato ai suoi problemi alla schiena, si classifica 8°, un risultato sicuramente apprezzabile considerando che è salito per la prima volta in questo weekend su una vettura che non conosceva. Chiudono la top-ten Bottas e Gutierrez.

Il risultato
1. Sebastian Vettel  Red Bull  01:36.338
2. Mark Webber  Red Bull  01:36.441
3. Romain Grosjean  Lotus  01:37.155
4. Nico Hülkenberg  Sauber  01:37.296
5. Lewis Hamilton  Mercedes  01:37.345
6. Fernando Alonso  Ferrari  01:37.376
7. Sergio Perez  McLaren  01:37.452
8. Heikki Kovalainen  Lotus  01:37.715
9. Valtteri Bottas  Williams  01:37.836
10. Esteban Gutiérrez  Sauber  01:38.034
11. Daniel Ricciardo  Toro Rosso  01:38.131
12. Paul di Resta  Force India  01:38.139
13. Jenson Button  McLaren  01:38.217 (+3 posizioni: sorpasso con bandiere rosse nelle libere)
14. Nico Rosberg  Mercedes  01:38.364
15. Felipe Massa  Ferrari  01:38.592
16. Jean-Eric Vergne  Toro Rosso  01:38.696
17. Adrian Sutil  Force India  01:39.250
18. Pastor Maldonado  Williams  01:39.351
19. Giedo van der Garde  Caterham  01:40.491
20. Jules Bianchi  Marussia  01:40.528
21. Charles Pic  Caterham  01:40.596 (+5 posizioni: sostituzione del cambio)
22. Max Chilton  Marussia  01:41.401


Milù Sunshine per F1GC forum.

sabato 16 novembre 2013

Karthi-caìbo!

Quella che segue è una mia personale rivisitazione della canzone "Maracaibo" di Lou Colombo...



Karthi-icaibo, parla col fanboy,
dì qualche cazzata,
za za

Sì, ma le HRT,
sì, ma i "coccodrilli",
era una copertura,
faceva traffico d'erba con Chandy

innamorato, sì di Michael,
ma Michael non c'era
era a Singapore,
era mattina o sera?

Sì, ma c'era Ferniii,
nostro imperatore,
era seduto sulle casse,
sulle casse di erba brasiliana,

tornò Michael, tornò,
lo vide e impallidì,
la vista sua tremò,
su una Toro Rosso si schiantò

Karthi-icaibo,
Vergne s'è incazzato,
fuggire sì ma dove?
za za

Pesce avariato,
una pinna marcia,
nella toilette scura,
dove sarà il water?

Arriva un indiano,
nella pelle bruna
ha sopracciglia folte
come una lupa

Susie-caibo,
non era quella lupa,
e finì col ballar nuda
za za

un gran salotto
ventitré fanboy
sbavano come matti
questo è un piacere per la vista

centrotrenta chili
di erba brasiliana
rum ed erba indiana
za za

se arriverà Chandy
ti farà vedere
nella pelle bruna
sopracciglia folte
come una lupa...

giovedì 14 novembre 2013

Franchitti si ritira dalle competizioni

Dario Franchitti ha annunciato oggi stesso il suo ritiro dalle competizioni, dovuto alle conseguenze dell'incidente di cui è stato protagonista nel gran premio di Houston il mese scorso.

ç_ç

ANGRY BIRDS BACK! u.u

Heikki Kovalainen sostituirà Kimi Raikkonen nel GP di Austin e in quello di Interlagos.
Ancora non si sa nulla su chi prenderà quel volante per il 2014.

Nel frattempo la McLaren ha annunciato l'ingaggio di Kevin Magnussen per il prossimo anno.

mercoledì 13 novembre 2013

Bentornato Kovalainen, sempre che tu possa tornare. Addio, Perez, a qualcuno mancherai.

Rieccomi qui, più acciaccata del solito a causa di una disavventura stradale. Ho passato il giorno in giro per questioni burocratiche e ora finalmente ho un po' di tempo per aggiornarmi su quello che sta succedendo, oltre che sugli ORARI DEL GP DEGLI USA, di cui parlerò in un secondo momento. Prima veniamo alla Lotus, ma anche alla McLaren.

Come ho già detto l'altro giorno, Raikkonen ha dato forfait per gli ultimi due gran premi per sottoporsi a un intervento chirurgico reso necessario dai suoi danni fisici.
Sembrava che la soluzione più scontata fosse affidare la monoposto rimasta sola a Davide Valsecchi ma oggi, a due giorni dall'inizio delle prove libere, non sappiamo tuttora chi salirà su quella vettura. Intanto, però, ci sono due indiscrezioni, una facile da intuire, l'altra che fa moooolto sorridere.

Nicolas Hulkenberg ha rifiutato un posto alla Lotus per gli ultimi due gran premi. La Lotus non lo pagherebbe, la Sauber nemmeno lo sta pagando, quindi se non viene pagato tanto vale disputare gli ultimi due gran premi con una vettura che conosce.
L'altro pilota che ha rifiutato la Lotus è nientemeno che Michael Schumacher. Sì, avete letto bene, pare che la Lotus l'abbia contattato chiedendogli di tornare in F1 per gli ultimi due gran premi. La risposta è stata più o meno "vi attaccate al tram". A proposito, tanti auguri a Michael: 19 anni fa conquistò il suo primo titolo mondiale, forse non nel migliore dei modi, ma in quella stagione non si può negare che abbia guidato da vero fuoriclasse e un episodio controverso non dovrebbe permettere di gettare fango su tutto ciò che aveva fatto prima di quel momento.

Il posto di Raikkonen verrà preso, probabilmente, da Heikki Kovalainen, e non dal terzo pilota Davide Valsecchi.

Passiamo alla McLaren: Perez ha confermato che se ne va. Su dove vada, non ci ha illuminati. Per quanto riguarda la McLaren, l'ingaggio di Kevin Magnussen sembra sempre più vicino. E di nuovo si ricomincia con la storia del nuovo Hamilton. BAAAAASTAAAAAA! Dategli almeno il tempo di debuttare e di mostrare di cos'è capace, invece di iniziare la solita storia. Tra l'altro è anche curioso che ne parlino come un futuro fenomeno, quando è un figlio d'arte e quindi dovrebbe essere snobbato dai fanboy. Ah, già, i fanboy non sanno nemmeno chi sia Kevin Magnussen.

Veniamo agli orari di Austin:
- PROVE LIBERE DEL VENERDÌ: trasmesse in diretta anche dalla Rai alle 16.00 e alle 20.00 su RaiSport1;
- PROVE LIBERE DEL SABATO: trasmesse in diretta anche dalla Rai alle 16.00, su RaiSport1;
- QUALIFICHE: trasmesse in diretta anche dalla Rai alle 19.00, su Raidue e RaiHD;
- GARA: trasmessa in diretta anche dalla Rai alle 20.00, su Raidue e RaiHD.

lunedì 11 novembre 2013

Colpi di mercato, colpi di testa e blogger che perdono colpi...

Iniziamo dalla notizia bomba: ho deciso che dovrete aspettare per i commenti ironici ai gran premi. Con tutta probabilità posterò tutti i quattro commenti mancanti (India e Abu Dhabi, oltre che i due che verranno) alla fine della stagione. Adesso ho troppe news da aggiornare, troppe ore di lavoro giornaliere e troppo tempo libero dedicato al mio pseudo-romanzo. Sì, scrivo, non solo articoli semi-seri (o per-nulla-seri) sulla F1, ma questo non c'entra.

Passiamo a una notizia di poco conto, meno rilevante(?). Si tratta di Raikkonen: ha deciso di anticipare l'intervento alla schiena e di dare forfait per i due prossimi gran premi.
C'è chi lo elogia, c'è qualcuno che insinua che se non ci fossero stati i suoi problemi con la Lotus avrebbe atteso la fine della stagione, c'è qualcuno che addirittura osa insinuare che Hulkenberg, pur non venendo pagato da tempo immemore, non abbia ancora minacciato di dare forfait.
Si dice che il posto di San Kimi Imperatore di Maranello verrà preso da Davide Valsecchi, o addirittura da Hulkenberg se davvero andasse in Lotus il prossimo anno (cosa che non darei proprio così per scontata, dato che c'è ancora Maldiii sul mercato). Io penso che, come Fisichella ha ampiamente dimostrato nel 2009, nessuno dovrebbe essere poi così felice di salire su quella monoposto a stagione ormai terminata. E' anche verò, però, che Kobayashi nel 2009 quando prese il posto di Glock nei due gran premi conclusivi non andò poi così male...

A proposito di problemi alla schiena, mi ero scordata di dire che Alonso dopo lo scorso gran premio era finito in ospedale a causa dei dolori che aveva dopo un salto su un cordolo. Su Answers Yahoo lo davano per un quasi-morto coraggiosamente sopravvissuto a un tremendo incidente.
Senza sminuire i suoi problemi, se gli hanno concesso di arrivare alla bandiera a scacchi, vuole dire che proprio in punto di morte non era...
Comunque la sua presenza ad Austin, che verrà ufficializzata domani, pare non essere messa in discussione. In caso contrario, comunque, si fanno i nomi di De La Rosa e Bianchi. Temo che Ferni speri più in DLR che in Bianchi...
A proposito di Fernii, pare che il suo entourage (si scrive così?) abbia divulgato la foto di Ferni portato via in barella, che alla Ferrari tutto ciò non sia piaciuto e che (tanto per cambiare) ci siano state polemiche e tensioni interne. Almeno stavolta non hanno litigato per mezzo stampa ed è già un passo avanti.

Per quanto riguarda la McLaren, invece, non hanno ancora visto la luce del podio e Perez forse non la vedrà nella prossima stagione: pare che il momento di cacciarlo via a calci sia incombente, anche se sotto sotto un po' mi dispiace. Il fortunato sostituto sarebbe Kevin Magnussen, figlio di Jan Magnussen, nato quando Jan aveva più o meno l'età che ha Siro...quello-là attualmente. C'è già chi ha tirato fuori la storia del "nuovo Hamilton".
Per par-condicio Kvyat (giovane russo di nascita e romano di adozione, futuro pilota della Toro Rosso di cui in telecronaca Rai hanno già toppato la pronuncia), viene già bollato come il "nuovo Vettel".
Sarebbe bello se esistesse ancora la Simtek e se qualcuno bollasse ciascun nuovo giovane pilota come "il nuovo Schiattarella". Ma comunque sarebbe bello se esistesse ancora la Simtek a priori, questo è un dato di fatto.

E per oggi abbiamo finito.
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anzi, no. C'è un'ultima chicca: Feliiii ha dichiarato oggi stesso che il suo sogno d'infanzia era guidare per la Ferrari, la McLaren o la Williams. In McLaren non ci arriverà mai, ma in Williams sì. Farà coppia con Bottas, l'hanno ufficializzato oggi. *_____*

sabato 9 novembre 2013

WEC #7: 6 Ore di Shanghai

RISULTATO COMPLETO

1 1 LMP1 André LOTTERER, Benoit TRÉLUYER, Marcel FÄSSLER Audi R18 e-tron quattro M 190 6:01'33.343   100 1'49.066 179.9
2 7 LMP1 Alexander WURZ, Nicolas LAPIERRE, Toyota TS030 - Hybrid M 190 6:01'48.717 15.374 15.374 106 1'49.383 179.4
3 2 LMP1 Tom KRISTENSEN, Loïc DUVAL, Allan McNISH Audi R18 e-tron quattro M 189 6:03'07.001 1 Laps 1 Laps 76 1'49.439 179.3
4 12 LMP1 Andrea BELICCHI, Mathias BECHE, Nicolas PROST Lola B12/60 Coupé - Toyota M 185 6:02'56.776 5 Laps 4 Laps 65 1'52.721 174.1
5 26 LMP2 Roman RUSINOV, John MARTIN, Mike CONWAY Oreca 03 - Nissan D 177 6:01'41.831 13 Laps 8 Laps 80 1'56.375 168.6
6 24 LMP2 Olivier PLA, David HEINEMEIER HANSSON, Alex BRUNDLE Morgan - Nissan D 177 6:02'16.071 13 Laps 34.240 76 1'57.205 167.4
7 35 LMP2 Bertrand BAGUETTE, Ricardo GONZALEZ, Martin PLOWMAN Morgan - Nissan D 177 6:02'50.620 13 Laps 34.549 161 1'56.937 167.8
8 25 LMP2 Tor GRAVES, Robbie KERR, Craig DOLBY Oreca 03 - Nissan D 176 6:01'56.400 14 Laps 1 Laps 131 1'57.745 166.7
9 41 LMP2 Mark SHULZHITSKIY, Eric LUX, Björn WIRDHEIM Zytek Z11SN - Nissan D 175 6:03'18.566 15 Laps 1 Laps 127 1'57.090 167.6
10 45 LMP2 Jacques NICOLET, Keiko IHARA, David CHENG Morgan - Nissan D 172 6:02'36.540 18 Laps 3 Laps 161 1'59.760 163.9
11 32 LMP2 Thomas HOLZER, Dominik KRAIHAMER, Jan CHAROUZ Lotus T128 D 172 6:03'14.905 18 Laps 38.365 79 1'58.247 166.0
12 97 LMGTE Pro Darren TURNER, Stefan MÜCKE, Aston Martin Vantage V8 M 169 6:03'32.813 21 Laps 3 Laps 3 2'05.490 156.4
13 99 LMGTE Pro Pedro LAMY, Bruno SENNA, Richie STANAWAY Aston Martin Vantage V8 M 169 6:03'33.381 21 Laps 0.568 146 2'04.819 157.2
14 91 LMGTE Pro Jörg BERGMEISTER, Patrick PILET, Porsche 911 RSR M 168 6:02'38.453 22 Laps 1 Laps 142 2'05.188 156.8
15 51 LMGTE Pro Gianmaria BRUNI, Giancarlo FISICHELLA, Ferrari F458 Italia M 168 6:03'32.228 22 Laps 53.775 115 2'06.073 155.7
16 71 LMGTE Pro Kamui KOBAYASHI, Toni VILANDER, Ferrari F458 Italia M 167 6:01'46.410 23 Laps 1 Laps 123 2'05.523 156.3
17 92 LMGTE Pro Marc LIEB, Richard LIETZ, Porsche 911 RSR M 167 6:02'38.799 23 Laps 52.389 144 2'05.038 156.9
18 81 LMGTE Am Vicente POTOLICCHIO, Rui AGUAS, Davide RIGON Ferrari F458 Italia M 166 6:02'37.745 24 Laps 1 Laps 91 2'06.284 155.4
19 76 LMGTE Am Raymond NARAC, Jean-Karl VERNAY, Markus PALTTALA Porsche 911 GT3 RSR M 165 6:02'15.593 25 Laps 1 Laps 87 2'06.631 155.0
20 96 LMGTE Am Jamie CAMPBELL-WALTER, Stuart HALL, Jonathan ADAM Aston Martin Vantage V8 M 165 6:03'20.048 25 Laps 1'04.455 143 2'07.682 153.7
21 88 LMGTE Am Christian RIED, Gianluca RODA, Paolo RUBERTI Porsche 911 GT3 RSR M 165 6:03'36.359 25 Laps 16.311 142 2'06.227 155.5
22 50 LMGTE Am Patrick BORNHAUSER, Julien CANAL, Fernando REES Chevrolet Corvette C6-ZR1 M 164 6:02'28.810 26 Laps 1 Laps 35 2'07.340 154.1
23 61 LMGTE Am Jack GERBER, Matt GRIFFIN, Marco CIOCI Ferrari F458 Italia M 164 6:03'04.100 26 Laps 35.290 139 2'06.928 154.6
24 8 LMP1 Anthony DAVIDSON, Sébastien BUEMI, Stéphane SARRAZIN Toyota TS030 - Hybrid M 143 4:31'45.285 47 Laps 21 Laps 142 1'49.106 179.9
25 57 LMGTE Am Tracy KROHN, Niclas JÖNSSON, Maurizio MEDIANI Ferrari F458 Italia M 139 5:20'31.505 51 Laps 4 Laps 89 2'07.115 154.4
26 95 LMGTE Am Christoffer NYGAARD, Kristian POULSEN, Nicki THIIM Aston Martin Vantage V8 M 100 3:38'27.212 90 Laps 39 Laps 9 2'07.089 154.4
27 31 LMP2 Kevin WEEDA, Vitantonio LIUZZI, Christophe BOUCHUT Lotus T128 D 93 3:23'38.339 97 Laps 7 Laps 91 1'58.156 166.1
28 49 LMP2 Luis PEREZ COMPANC, Nicolas MINASSIAN, Pierre KAFFER Oreca 03 - Nissan M 56 4:27'19.586 134 Laps 37 Laps 55 1'56.876 167.9


RISULTATI PER CATEGORIA

LMP1:
1 1 LMP1 André LOTTERER, Benoit TRÉLUYER, Marcel FÄSSLER Audi R18 e-tron quattro M 190 6:01'33.343   100 1'49.066 179.9
2 7 LMP1 Alexander WURZ, Nicolas LAPIERRE, Toyota TS030 - Hybrid M 190 6:01'48.717 15.374 15.374 106 1'49.383 179.4
3 2 LMP1 Tom KRISTENSEN, Loïc DUVAL, Allan McNISH Audi R18 e-tron quattro M 189 6:03'07.001 1 Laps 1 Laps 76 1'49.439 179.3
4 12 LMP1 Andrea BELICCHI, Mathias BECHE, Nicolas PROST Lola B12/60 Coupé - Toyota M 185 6:02'56.776 5 Laps 4 Laps 65 1'52.721 174.1
5 8 LMP1 Anthony DAVIDSON, Sébastien BUEMI, Stéphane SARRAZIN Toyota TS030 - Hybrid M 143 4:31'45.285 47 Laps 21 Laps 142 1'49.106 179.9

LMP2:
1 26 LMP2 Roman RUSINOV, John MARTIN, Mike CONWAY Oreca 03 - Nissan D 177 6:01'41.831 13 Laps 8 Laps 80 1'56.375 168.6
2 24 LMP2 Olivier PLA, David HEINEMEIER HANSSON, Alex BRUNDLE Morgan - Nissan D 177 6:02'16.071 13 Laps 34.240 76 1'57.205 167.4
3 35 LMP2 Bertrand BAGUETTE, Ricardo GONZALEZ, Martin PLOWMAN Morgan - Nissan D 177 6:02'50.620 13 Laps 34.549 161 1'56.937 167.8
4 25 LMP2 Tor GRAVES, Robbie KERR, Craig DOLBY Oreca 03 - Nissan D 176 6:01'56.400 14 Laps 1 Laps 131 1'57.745 166.7
5 41 LMP2 Mark SHULZHITSKIY, Eric LUX, Björn WIRDHEIM Zytek Z11SN - Nissan D 175 6:03'18.566 15 Laps 1 Laps 127 1'57.090 167.6
6 45 LMP2 Jacques NICOLET, Keiko IHARA, David CHENG Morgan - Nissan D 172 6:02'36.540 18 Laps 3 Laps 161 1'59.760 163.9
7 32 LMP2 Thomas HOLZER, Dominik KRAIHAMER, Jan CHAROUZ Lotus T128 D 172 6:03'14.905 18 Laps 38.365 79 1'58.247 166.0
8 31 LMP2 Kevin WEEDA, Vitantonio LIUZZI, Christophe BOUCHUT Lotus T128 D 93 3:23'38.339 97 Laps 7 Laps 91 1'58.156 166.1
9 49 LMP2 Luis PEREZ COMPANC, Nicolas MINASSIAN, Pierre KAFFER Oreca 03 - Nissan M 56 4:27'19.586 134 Laps 37 Laps 55 1'56.876 167.9

GTEPro:
1 97 LMGTE Pro Darren TURNER, Stefan MÜCKE, Aston Martin Vantage V8 M 169 6:03'32.813 21 Laps 3 Laps 3 2'05.490 156.4
2 99 LMGTE Pro Pedro LAMY, Bruno SENNA, Richie STANAWAY Aston Martin Vantage V8 M 169 6:03'33.381 21 Laps 0.568 146 2'04.819 157.2
3 91 LMGTE Pro Jörg BERGMEISTER, Patrick PILET, Porsche 911 RSR M 168 6:02'38.453 22 Laps 1 Laps 142 2'05.188 156.8
4 51 LMGTE Pro Gianmaria BRUNI, Giancarlo FISICHELLA, Ferrari F458 Italia M 168 6:03'32.228 22 Laps 53.775 115 2'06.073 155.7
5 71 LMGTE Pro Kamui KOBAYASHI, Toni VILANDER, Ferrari F458 Italia M 167 6:01'46.410 23 Laps 1 Laps 123 2'05.523 156.3
6 92 LMGTE Pro Marc LIEB, Richard LIETZ, Porsche 911 RSR M 167 6:02'38.799 23 Laps 52.389 144 2'05.038 156.9

GTEAm:
1 81 LMGTE Am Vicente POTOLICCHIO, Rui AGUAS, Davide RIGON Ferrari F458 Italia M 166 6:02'37.745 24 Laps 1 Laps 91 2'06.284 155.4
2 76 LMGTE Am Raymond NARAC, Jean-Karl VERNAY, Markus PALTTALA Porsche 911 GT3 RSR M 165 6:02'15.593 25 Laps 1 Laps 87 2'06.631 155.0
3 96 LMGTE Am Jamie CAMPBELL-WALTER, Stuart HALL, Jonathan ADAM Aston Martin Vantage V8 M 165 6:03'20.048 25 Laps 1'04.455 143 2'07.682 153.7
4 88 LMGTE Am Christian RIED, Gianluca RODA, Paolo RUBERTI Porsche 911 GT3 RSR M 165 6:03'36.359 25 Laps 16.311 142 2'06.227 155.5
5 50 LMGTE Am Patrick BORNHAUSER, Julien CANAL, Fernando REES Chevrolet Corvette C6-ZR1 M 164 6:02'28.810 26 Laps 1 Laps 35 2'07.340 154.1
6 61 LMGTE Am Jack GERBER, Matt GRIFFIN, Marco CIOCI Ferrari F458 Italia M 164 6:03'04.100 26 Laps 35.290 139 2'06.928 154.6
7 57 LMGTE Am Tracy KROHN, Niclas JÖNSSON, Maurizio MEDIANI Ferrari F458 Italia M 139 5:20'31.505 51 Laps 4 Laps 89 2'07.115 154.4
8 95 LMGTE Am Christoffer NYGAARD, Kristian POULSEN, Nicki THIIM Aston Martin Vantage V8 M 100 3:38'27.212 90 Laps 39 Laps 9 2'07.089

venerdì 8 novembre 2013

K1m1 mY L0v3!!!111!!!111!! à£0n$0 Kù£0n$0!!!11!!!!11!!!

Tutto finisce, prima o poi. Per quanto al momento possa sembrare una prospettiva ancora lontana, qualcosa sta finendo. Per quanto possa sembrare strano, quello che sta terminando è la sindrome della santificazione di Fernando Alonso. Nel migliore dei casi (o peggiore, a seconda dei punti di vista - quando si tratta di FàNb0Y mi è molto difficile stabilire cosa sia più o meno delirante) la situazione si evolverà in una sindrome della santificazione alternata, basata sui risultati. Nel peggiore (o migliore - valgono le stesse considerazioni di cui sopra) Ferni verrà messo da parte per una situazione riassumibile come Kimi-santo-subito.
Le prime avvisaglie sono in quello che sta accadendo di recente.

Sappiamo tutti che da quando Raikkonen ha annunciato il passaggio alla Ferrari i suoi rapporti con la Lotus non sono esattamente idilliaci. Sappiamo tutti anche che, quando un pilota lascia un team, in genere è normale che i rapporti non rimangano esattamente idilliaci, ma che i contratti scadono a fine stagione e che, a meno che non decidano di separarsi in anticipo dopo avere raggiunto un accordo, pilota e team rimarranno insieme fino alla fine della stagione.

In India, però, la situazione è precipitata. Al penultimo giro, mentre era in pista con gomme logore e perdeva un paio di secondi al giro, Kimi è stato protagonista di un’accesa discussione via radio con il team, che gli chiedeva di non ostacolare Grosjean.
La reazione di Kimi? Beh, ha minacciato di boicottare gli ultimi gran premi, pare perché non è ancora stato pagato, oltre che perché la Lotus “lo sfavorisce”.
Naturalmente fioccano i suoi sostenitori che lo difendono e, a dire la verità, fioccano anche alcuni suoi non-sostenitori che lo difendono.

Ora, sia chiaro, ci tengo a precisare che ciascuno ha il diritto di avere il proprio parere. Ma ci tengo anche a chiedere: se Webber (in rotta con la Redbull), Massa (in rotta con la Ferrari), Maldonado (in rotta con la Williams) o chiunque altro avesse minacciato di boicottare gli ultimi gran premi, quale sarebbe stata la reazione di tutti? Credo che sarebbero fioccati commenti del tipo “Webber/ Massa/ Maldonado/ è un gran pagliaccio”, e non “lui è il tH3 b3St d31 tH3 b3$t!!!111!!!!11!!! e quindi può”.

E poi... la Lotus lo sfavorisce? A me pare che in India lui e Grosjean fossero sulla stessa strategia, ma che solo il francese abbia conservato le gomme fino alla fine.
È vero, nella prima parte della stagione a Grosjean è stato imposto più di una volta di cedere la strada a Raikkonen. Ora gli viene permesso di superarlo quando Raikkonen è in crisi e difficilmente riuscirà ad arrivare in fondo senza fermarsi... ed è uno scandalo?! O.O

Provate a immaginarvi questo tipo di situazione: al penultimo giro Alonso ha le gomme logore e non riesce ad arrivare in fondo, Massa che gli è dietro lo supera; per questa ragione Alonso minaccia di boicottare gli ultimi gran premi stagionali. Se siete sostenitori accaniti di Alonso e lo giustifichereste qualunque cosa faccia, immaginatevi Vettel in crisi con le gomme che viene superato da Webber e minaccia di boicottare il finale di stagione. Lo giustifichereste o lo insultereste fino allo sfinimento? Immagino che non lo giustificherete affatto.
Dunque, perché Raikkonen deve essere santificato e tutto quello che fa o dice lui va bene, mentre se lo facessero altri non solo non andrebbe bene, ma andrebbe malissimo?

Perché se è “scandalosa” la disparità di trattamento in Redbull o in Ferrari dovrebbe essere scandaloso che invece in Lotus ci sia un trattamento paritario, specie tenendo conto che il gap di Grosjean nei confronti di Raikkonen è inferiore a quello di Webber e Massa nei confronti di Vettel e Alonso?

Rifletteteci. Io, intanto, mi rimetto il paraocchi, perché se no farei altri commenti che poco hanno a che vedere con Raikkonen (contro cui non ho nulla, anche se devo ancora decidere se ha fatto bene o no a tornare in Ferrari) ma che verrebbero scambiati per commenti contro Raikkonen.

lunedì 4 novembre 2013

NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: AAA Texas 500, Fort Wort (34/36) - 3 novembre

Non sono riuscita a vederla... Ecco comunque com'è andata. ^^

Risultato
1. (3) Jimmie Johnson, Chevrolet, 334, $484211.
2. (7) Dale Earnhardt Jr., Chevrolet, 334, $337810.
3. (12) Joey Logano, Ford, 334, $251193.
4. (6) Matt Kenseth, Toyota, 334, $238776.
5. (11) Kasey Kahne, Chevrolet, 334, $180585.
6. (2) Brad Keselowski, Ford, 334, $204726.
7. (14) Denny Hamlin, Toyota, 334, $160960.
8. (19) Kevin Harvick, Chevrolet, 334, $175621.
9. (13) Ryan Newman, Chevrolet, 334, $161593.
10. (26) Clint Bowyer, Toyota, 334, $160968.
11. (33) Mark Martin, Chevrolet, 334, $161185.
12. (18) Greg Biffle, Ford, 334, $129760.
13. (5) Kyle Busch, Toyota, 334, $153368.
14. (15) Martin Truex Jr., Toyota, 334, $141685.
15. (4) Paul Menard, Chevrolet, 333, $139476.
16. (9) Ricky Stenhouse Jr. #, Ford, 332, $153896.
17. (31) Kurt Busch, Chevrolet, 332, $133505.
18. (23) Parker Kligerman(i), Toyota, 332, $124868.
19. (25) Elliott Sadler(i), Toyota, 331, $114235.
20. (16) Juan Pablo Montoya, Chevrolet, 331, $134199.
21. (10) Marcos Ambrose, Ford, 331, $132674.
22. (21) Austin Dillon(i), Chevrolet, 331, $121243.
23. (36) Kyle Larson(i), Chevrolet, 331, $126943.
24. (20) Jeff Burton, Chevrolet, 331, $112485.
25. (30) Danica Patrick #, Chevrolet, 331, $104735.
26. (28) David Gilliland, Ford, 330, $115543.
27. (17) Aric Almirola, Ford, 330, $140521.
28. (39) David Reutimann, Toyota, 330, $112832.
29. (32) Trevor Bayne(i), Ford, 330, $103085.
30. (43) JJ Yeley, Chevrolet, 329, $103875.
31. (24) Jamie McMurray, Chevrolet, 329, $126005.
32. (38) Travis Kvapil, Toyota, 329, $107435.
33. (27) Casey Mears, Ford, 328, $107235.
34. (37) Landon Cassill(i), Chevrolet, 328, $99010.
35. (42) Dave Blaney, Chevrolet, 326, $98810.
36. (41) Joe Nemechek(i), Toyota, Rear Gear, 190, $98580.
37. (1) Carl Edwards, Ford, Engine, 187, $152951.
38. (8) Jeff Gordon, Chevrolet, 147, $139736.
39. (34) Josh Wise(i), Ford, Vibration, 145, $88800.
40. (22) Bobby Labonte, Toyota, Engine, 144, $92800.
41. (40) Timmy Hill #, Ford, Engine, 125, $80800.
42. (29) David Ragan, Ford, Engine, 81, $84800.
43. (35) Michael McDowell, Ford, Vibration, 27, $73300.

domenica 3 novembre 2013

La domenica di Yas Marina

Numero giri: 55
Condizioni meteo: soleggiato
Pole position: Mark Webber

Griglia di partenza: Webber, Vettel, Rosberg, Hamilton, Hulkenberg, Grosjean, Perez, Massa, Alonso, Di Resta, Button, Vergne, Maldonado, Bottas, Gutierrez, Sutil, Van Der Garde, Bianchi, Pic, Chilton, Raikkonen.

Webber si esibisce in una pessima partenza, facendosi sfilare da Vettel e Rosberg. Grosjean si inserisce in quarta posizione davanti a Hamilton e Hulkenberg, mentre dietro Massa e Perez sono in lotta per la settima posizione, mentre completano la top-ten Alonso e Di Resta, con lo spagnolo che supererà poi Perez nel corso del primo giro. Per quanto riguarda Raikkonen, partito dal fondo, ha una collisione con Pic nella quale danneggia una sospensione ed è costretto al ritiro già alla prima curva. Non gli accadeva fin dal gran premio degli Stati Uniti del 2006, quando finì coinvolto in un incidente al via tra numerose vetture.
Button, partito a metà schieramento, accusa un danno all’ala anteriore, provocato da una collisione alla partenza. Rientrerà ai box per sostituire l’ala.

Il primo a rientrare ai box, tra i piloti della top-ten, è Hamilton, che si ferma all’8° giro, un giro prima rispetto a Webber e Grosjean che effettuano il pit-stop contemporaneamente. Nei giri immediatamente successivi rientrano anche Hulkenberg e Rosberg.
Vettel prosegue fino al 14° giro e quando torna in pista dopo la sosta è ancora primo, davanti a Massa, Alonso e Di Resta che sono ancora sulle soft.
Per quanto riguarda Alonso, rientra in pista in lotta con Perez, dopo il pit-stop, mentre Massa torna alle spalle di Hamilton. Ha recuperato una posizione nei confronti di Hulkenberg, rispetto ai primi giri.

Al 20° giro Webber supera Rosberg, si porta così in seconda posizione. Seguono Rosberg, Grosjean, Sutil (0 pit-stop), Hamilton, Massa, Hulkenberg, Bottas (0 pit-stop) e Alonso, con quest’ultimo che supererà il finlandese pochi giri dopo.
Nelle retrovie, intanto, via radio alla Caterham ordinano a Pic di lasciar passare il compagno di squadra Van Der Garde.

Al 26° giro Sutil, che è ancora in pista sulle gomme con cui ha iniziato la gara, viene superato da Hamilton ma riprende la posizione mentre anche Massa supera Hamilton. Sutil verrà successivamente superato anche da Massa un giro più tardi. Tra i due si sfiora la collisione e Hulkenberg verrà successivamente penalizzato con un drive-through per “unsafe release”.
Hamilton va ai box al 30° giro, mentre rientrano nei giri successivi anche Webber, che era secondo a circa mezzo minuto di gap da Vettel, Grosjean e Vettel.
Anche Sutil rientra ai box e torna in pista in lotta con Perez e Maldonado. A un certo punto supera entrambi tagliando palesemente una chicane, ma non verrà penalizzato per questo.

Massa rientra ai box al 40° giro, tornando in pista alle spalle di Vergne e di Hamilton (quest’ultimo supererà il francese di lì a poco). Alonso rientra invece cinque giri più tardi, mondando un set di soft anziché le medium. Torna in pista davanti a Vergne, ma viene messo sotto investigazione (post-gara) per essere uscito dai limiti della pista e non avere ceduto la posizione al pilota della Toro Rosso. Quest’ultimo viene superato anche da Massa e Sutil nei giri che seguono.
Per quanto riguarda Alonso intorno al 50° giro supera Hamilton e successivamente anche Di Resta, che nei giri finali è in crisi con le gomme, ma che riesce a conservare la sesta posizione dietro a Vettel, Webber, Rosberg, Grosjean e Alonso.
Chiudono la top-10 Hamilton, Massa, Perez e Sutil.



TOP: Vettel va in testa alla partenza e vince con mezzo minuto di vantaggio; è la sua settima vittoria consecutiva. A questo punto sembra inarrestabile.

FLOP: Raikkonen che pasticcia allo start mi fa pensare che ultimamente stia pensando più alle sue controversie con la Lotus che ai risultati; i commissari che chiudono gli occhi mentre Sutil sorpassa DUE VETTURE tagliando palesemente una chicane e non restituisce la posizione a quanto pare dovrebbero dare un’occhiata al regolamento...


FLOP ONORARIO: i fanboy di Twitter, che gridano allo scandalo per il trattamento che ha ricevuto oggi Webber da parte del team, senza rendersi conto che è stato proprio lo stesso Webber che, con una partenza ritardata, si è giocato la leadership fin dal via.


Il sabato di Yas Marina

Il terzultimo appuntamento del campionato 2013, l’ultimo nel continente asiatico, si svolge nel weekend del 3 novembre sul circuito di Yas Marina negli Emirati Arabi Uniti.
Le gomme portate dalla Pirelli per questa occasione sono soft e medium.

Dopo una Q1 priva di veri e propri colpi di scena (fuori Gutierrez e Sutil oltre alle solite Caterham e Marussia) in cui tutti scendono in pista anche sulle soft, si prosegue in una Q2 che invece riserva diverse sorprese. La più importante è senz’altro l’esclusione di Fernando Alonso dalla top-ten: lo spagnolo si classifica soltanto 11° davanti a Di Resta e a Button, a sua volta escluso dopo non avere fatto di meglio di un 13° posto. Seguono Vergne e le due Williams.

Passano in Q3 le due Redbull, le due Mercedes, le due Lotus, la McLaren di Perez, la Ferrari di Massa, la Sauber di Hulkenberg e la Toro Rosso di Ricciardo.
È evidente la supremazia delle Redbull in quest’ultima sessione, anche nei confronti della Mercedes. Webber conquista la pole position davanti a Vettel e alle Mercedes di Rosberg e Hamilton. Quest’ultimo finisce in testacoda, probabilmente a causa di un cedimento, proprio sul finale.
Il 5° tempo viene fatto registrare da Raikkonen, davanti a Hulkenberg, Massa, Grosjean, Ricciardo e Perez, ma il finlandese verrà successivamente squalificato per vettura non conforme.

Il risultato
1. Mark Webber  Red Bull  01:39.957
2. Sebastian Vettel  Red Bull  01:40.075
3. Nico Rosberg  Mercedes  01:40.419
4. Lewis Hamilton  Mercedes  01:40.501
5. Kimi Räikkönen  Lotus  01:40.542 {Retrocesso in ultima posizione}
6. Nico Hülkenberg  Sauber  01:40.576
7. Romain Grosjean  Lotus  01:40.997
8. Felipe Massa  Ferrari  01:41.015
9. Sergio Perez  McLaren  01:41.068
10. Daniel Ricciardo  Toro Rosso  01:41.111
Esclusi in Q2:
11. Fernando Alonso  Ferrari  01:41.093
12. Paul di Resta  Force India  01:41.133
13. Jenson Button  McLaren  01:41.200
14. Jean-Eric Vergne  Toro Rosso  01:41.279
15. Pastor Maldonado  Williams  01:41.395
16. Valtteri Bottas  Williams  01:41.447
Esclusi in Q3:
17. Esteban Gutiérrez  Sauber  01:41.999
18. Adrian Sutil  Force India  01:42.051
19. Giedo van der Garde  Caterham  01:43.252
20. Jules Bianchi  Marussia  01:43.398
21. Charles Pic  Caterham  01:43.528
22. Max Chilton  Marussia  01:44.198



sabato 2 novembre 2013

2 novembre 2008 - 2 novembre 2013: un po' di sano revival 5 anni dopo

Le qualifiche le vedrò in differita stasera sulla Rai (l’articolo in proposito è previsto o per la tarda serata oppure per domani mattina), mentre ora direi di dare spazio a ciò che accadde cinque anni fa, al gran premio del Brasile che si svolse il 2 novembre 2008.
Per l’occasione ho deciso di riprendere in mano il vecchio commento al gran premio, che scrissi per diffusione privata quell’anno. Ovviamente non mancheranno miei commenti (attuali) al commento dell’epoca, opportunamente evidenziati come N.d.A.


INTERLAGOS 2008: REVIVAL 5 ANNI DOPO!

Il cast
Felipe Massa
Lewis Hamilton
Sebastian Vettel
Fernando Alonso
Kimi Raikkonen
...e con la partecipazione straordinaria di Timo Glock

15/11/08: Era una notte buia e tempestosa quando il monitor che usavo dal 2003 si spaccò costringendomi a sostituirlo con questo qui nuovo a cui ancora non mi sono abituata e che comunque mi è arrivato solo stamattina, costringendomi finora al silenzio più totale a proposito del GP del Brasile 2008, avvenuto domenica 2 novembre. Un cordiale saluto, prego di fingersi inconsapevoli del risultato della gara e del campionato, affinché questo commento risulti più entusiasmante. La situazione pre-gara era questa: i giornali si dilungavano in articoli che descrivevano la scaramanzia del concorrente al titolo Felipe Massa, distaccato di 7 punti, che poteva contare sull'utilizzo delle sue mutande portafortuna che indossa durante ogni week-end di gara e che sono quelle che indossava quando vinse per la prima volta. Pare che Massa abbia dichiarato che queste mutande ormai sia come non averle, perché gli elastici non tengono più nulla. Girava inoltre la voce che Hamilton avrebbe cambiato motore per motivi di sicurezza, prima della gara del Brasile, voce che probabilmente aveva solo lo scopo di far vendere qualche giornale in più. Altra notizia: la Honda il prossimo anno verrà sponsorizzata dalla compagnia petrolifera brasiliana Petrobras, che vorrebbe un pilota brasiliano da affiancare a Jenson Button. Ma non c'è già? In effetti sì, ma pare che Barrichello non vada bene, anche se, stando a quando si è visto quest'anno, ha retto più che bene il confronto con Button, mentre Button quel confronto non l'ha retto proprio per niente. Tra i candidati alla sostituzione di Barrichello: Nelsinho Piquet e Bruno Senna, ma dubito che accadrà qualcosa del genere dato che poco tempo fa uno dei due sia stato confermato dalla Renault, mentre pare che l'altro abbia offerto alla Toro Rosso un bel po' di sponsor per disputare la prossima stagione, questa almeno era la versione di qualche settimana data dalla stampa, dato che pare che il pilota in questione abbia smentito la notizia; comunque tutto ciò non ci riguarda, non ci resta altro che sperare che Barrichello venga confermato e che possa vincere la gara inaugurale della prossima stagione [N.d.A.: non ci siamo andati tanto lontani], che si disputerà in Australia, luogo in cui, si spera, Raikkonen eviterà di farsi un ennesimo tatuaggio.
Alle 17,00 di sabato 1 novembre sono iniziate le qualifiche, corredate da cordiali saluti da parte di Gianfranco Mazzoni. Si è visto immediatamente che le Ferrari sembravano in lieve difficoltà (cosa che emerge ogni volta, se si tiene conto solo dei primi tentativi), mentre le McLaren dimostravano una certa competitività. Chi non ne dimostrava affatto erano più o meno i soliti... Poi le McLaren sono state spiazzate da un consistente recupero da parte delle Ferrari, mentre le Force India erano già piazzate in ultima fila. La Q1 sarebbe poi stata fatale anche per la Honda di Button e le due Williams (NB. In Brasile 2004 la Williams vinse per l'ultima volta, con Montoya). La Honda di Barrichello ha avuto accesso alla Q2, come potrai notare, nella totale indifferenza dei fan, che non facevano che urlare ogniqualvolta compariva Massa e intonare dei coretti da stadio con il suo nome. Per giunta c'era buona parte del pubblico che non faceva altro che saltellare, e tutto ciò contribuiva a non farci sentire la mancanza della civetta dell'anno 2007. Piuttosto, chissà che fine ha fatto quella civetta... [N.d.A.: era un gufo, anzi, IL gufo!] Sarebbe proprio bello saperlo! Intanto i telecronisti si sbizzarrivano nel raccontare le strampalerie dei fan di Massa... Pare infatti che alcuni fan abbiano regalato a Hamilton una maglia di una squadra di calcio sudamericana. La ragione di questo regalo? all'insaputa di Hamilton, questa squadra si è distinta per essersi classificata, spesso in extremis, al 2° posto in vari campionati. I fan di Massa si auguravano, quindi, che anche Hamilton facesse quella fine. Altra notizia stramba è l'oscurazione di un sito internet in cui si parlava di Hamilton, di gomme forate e di gatti neri, cosa che non mi è ben chiara, so solo che se fosse comparso in pista un gatto nero (purtroppo non è accaduto) l'avrei dichiarato senza ombra di dubbio vincitore morale della gara. In Q2 sono iniziate le difficoltà di Kubica, escluso da poco dalla lotta per il titolo. Barrichello mi pare sia finito 12° in griglia. E il pubblico era ancora indifferente. Domenica è addirittura venuta fuori la notizia che alcuni tifosi avevano innalzato dei cartelli con delle offese a Barrichello, e alcuni sostenevano che Barrichello non avrebbe dovuto nemmeno stare lì. I brasiliani ora ritengono che Barrichello sia una sorta di incompetente, poco conta il fatto che abbia vinto 9 gare in carriera. Credo proprio che Rubinho non avrebbe potuto fare di meglio e che la sua idea di andare alla Ferrari a fare da numero 2 sia stata ottima: in altro caso, quando mai avrebbe avuto occasione di vincere 9 gare? Guarda solo quello che ha fatto Button: non è mai andato presso una scuderia "grossa" nemmeno in ruolo di numero 2, e il risultato è che è riuscito a ottenere una sola vittoria in carriera, molto meno rispetto a quanto ottenuto da Barrichello [N.d.A: le cose sarebbero cambiate di lì a poco]. E il rendimento di Button, almeno fino a qualche mese fa, sembrava superiore a quello di Barrichello. A proposito di Barrichello, quella che sto commentando potrebbe essere stata la sua ultima gara, mentre all'ultima gara senza dubbio era giunto Coulthard, che per l'occasione guidava una vettura dai colori particolari, mi sembra sul bianco. E, a proposito di novità, Vettel portava un casco su cui (ma non ho visto l'inquadratura) c'era una foto della sua vittoria a Monza. Spero ardentemente in quella foto non ci fosse nessuno con la bocca spalancata, a differenza di come avvenuto in passato sul casco di Valentino Rossi.
Le qualifiche sono finite con Massa che otteneva la pole position, tra il delirio totale del pubblico, Trulli secondo, mentre in seconda fila si piazzavano Raikkonen e Hamilton. Hamilton, a cui sarebbe bastato arrivare 5° per vincere il mondiale senza ombra di dubbio. Dietro c'erano piloti tipo Alonso, Vettel e non so chi altro, non ricordo almeno... Mazzoni ha terminato definendo Massa il "28enne ragazzino di San Paolo"... Ragazzino?! a me non pare... E comunque ha 27 anni, non 28. Soprannome ancora più strano quello che gli è stato fornito al TG5: "piccolo cavallino do Brasil". Un'ulteriore informazione è che hanno parlato (durante le telecronache) per l'ennesima volta dei piloti della Toro Rosso del prossimo anno, senza nominare neanche lontanamente Sato, ma aggiungendo dei nomi ulteriori tipo quello di Lucas Di Grassi (uno che corre in GP2 e che l'anno scorso ha partecipato alla gara di go-kart organizzata da Massa a Florianopolis) e anche Barrichello, ma non si sa, si vedrà. Pare comunque che Bourdais sia abbastanza a rischio.

Domenica 2 novembre. La partenza della gara era alle 18,00, con mio estremo disappunto che la credevo alle 17,00. Una decina di minuti prima di quell'ora è arrivato il cordiale saluto da Gianfranco Mazzoni, che per tutta la durata della gara ha fatto notare a tutti i telespettatori, diverse volte, quanto fosse bella la fidanzata di Hamilton (Nicole delle Pussycat Dolls). Intanto che le vetture erano posizionate sulla griglia (a parte Kubica che partiva dai box) e c'era ancora pieno di gente in zona, è venuto uno scroscio di pioggia di breve durata, che ha contribuito a bagnare notevolmente la camicia indossata da Bernie Ecclestone. La partenza è stata rimandata di 15 minuti, mentre Ecclestone si dichiarava soddisfatto di come si stavano mettendo le cose, dato che la pioggia dà sempre spettacolo. Ma non pensiamo a questo, pensiamo alla presenza di Trulli che si definiva "arbitro neutrale" tra Ferrari e McLaren, per via della sua posizione, era infatti in prima fila accanto a Massa e dietro di lui c'era Raikkonen, terzo. Che novità! Ai box della Ferrari intanto c'era il solito raduno dei familiari di Massa, con suo padre Antonio-Luis detto Titonio (che nei giorni prima era stato ricoverato in ospedale per un problema di calcoli ai reni, e che pare avesse minacciato i vari medici di scappare dalla finestra se non l'avessero dimesso in tempo perché potesse assistere alla gara), sua madre Ana-Elena, suo fratello e sosia Eduardo (ovvero pilota di non so che), sua moglie Ana-Rafaela... In più c'era tra i fan d'eccezione anche Laura Pausini che se ne stava nei pressi di Titonio e di Eduardo.
Alle 18,15 tutti partivano con gomme da pioggia sulla pista ancora umida, ma ormai non pioveva più. La partenza è stata abbastanza regolare, con le posizioni mantenute abbastanza bene, almeno davanti, e con Kovalainen a cui bastavano pochi secondi per diventare totalmente irrilevante nel contesto della gara. E Massa sembrava intenzionato a non schiodarsi dalla prima posizione. Sembrava anche che nessuno fosse rimasto vittima di uscite di pista o incidenti lungo la chicane iniziale, la "S do Senna", tipicamente sede di incidenti. Sembrava, appunto, perché dopo un contatto con una Williams, David Coulthard è andato fuori pista e poi a sbattere, mettendo prematuramente fine alla sua carriera di pilota di F1, carriera che avrebbe dovuto finire qualcosa come un'ora e mezza dopo. Giusto il tempo di dare la notizia, e poi si ritirava anche Nelsinho Piquet, che sembra nuovamente essere diventato un pilota deludente, nonostante il 2° posto del GP di Germania a Hockenheim, località vicina alla città in cui è nato Piquet Jr. A proposito di Nelsinho Piquet, nei giorni precedenti alla gara pare avesse dichiarato che sarebbe stato disposto ad aiutare Massa a vincere il titolo, per motivi di nazionalità [N.d.A.: con un ulteriore crashgate? :D]. Comunque era da giorni che si parlava di "alleati" di Massa, tra cui figuravano Raikkonen, Alonso, Nelsinho... e anche Kubica, volendo, poteva divenire un alleato, in quanto aveva 6 punti di vantaggio su Raikkonen, in classifica, e avrebbe dovuto consolidare il proprio terzo posto... Insomma, perché Massa potesse vincere il mondiale ci voleva che quattro volontari riuscissero a piazzarsi davanti a Hamilton, ferma restando la prima posizione di Massa. In tal caso Hamilton sarebbe arrivato sesto, salutando il titolo. Ma torniamo a noi... C'era Coulthard la cui carriera era già terminata e c'era Piquet Jr. che ormai non poteva più fare niente per farsi notare davanti al pubblico dei suoi connazionali che comunque erano interessati ad altro, più che altro a urlare coretti da stadio (si è sentito prima della gara che c'era gente che urlava: "olè olè olè, Massa, Massa!" a intervalli ripetuti).
Pochi giri (in tutto ne erano previsti una settantina) ed ecco che la pista in mezzo al laghi non era più allagata. Urgeva quindi cambiare le gomme, ma come comportarsi, davanti? Per chi aveva 7 punti da difendere e per chi aveva 7 punti da recuperare, poteva essere un azzardo notevole scegliere di andare a cambiare gomme. Fortunatamente c'erano dei volontari che non avevano nulla da perdere, tipo Fisichella che era partito in ultima fila e che è stato uno dei primi a cambiare gomme (e fare rifornimento, anche), strategia che non gli ha portato molto in totale, ma ha contribuito a dargli dieci minuti di popolarità. Si è scoperto però che l'azzardo notevole era restarsene in pista qualche giro in più... Vettel e Alonso, che avevano una posizione abbastanza stabile dato che, a parte i pochi che stavano davanti a loro, gli altri avevano poche probabilità di impossessarsi di posizioni di spicco, hanno preferito andare subito a cambiare gomme. La strategia è andata alla grande dato che hanno rimontato di qualche posizione: a parte Massa che conservava la leadership, nelle zone di più totale spicco c'erano loro, rispettivamente 2° Vettel e 3° Alonso. Successivamente Raikkonen e Trulli, non ricordo con esattezza se Raikkonen era riuscito a rispettare la buona tradizione del sorpasso tramite pit-stop ma lo ritengo probabile... Subito dopo stava avvenendo un fatto che non avveniva dal tempo degli antichi romani, dato che un romano di oggi, Giancarlo Fisichella, aveva recuperato una quantità industriale di posizioni e resisteva, per il momento, agli attacchi di Hamilton... E subito i telecronisti hanno iniziato a esaltarsi: per Hamilton si rivedono i fantasmi del passato, il titolo sta per sfuggirgli anche stavolta, Fisichella si è fermato prima di tutti, ha una quantità di carburante che gli consentirà di restare in pista come minimo fino a Natale senza mai fermarsi, ci sono due italiani in zona punti, speriamo che appaia in pista così dal nulla Liuzzi e che sorpassi tutti, ci manca solo lui, Fisichella e Trulli dovrebbero andare alla Ferrari, altro che Massa e Raikkonen, Liuzzi può andare alla McLaren al posto di Hamilton, magari portandosi come compagno di squadra Pantano....... Sì, insomma, io ho un po' ingigantito i commenti, ma la situazione era così. È bastato poco perché Trulli facesse un errore e precipitasse nel dimenticatoio, perdendo diverse posizioni e andando a posizionarsi più o meno all'incirca dov’era il suo compagno di squadra Glock, accreditato inizialmente di essere partito con tantissima benzina e quindi accreditato di essere molto avvantaggiato a metà gara... La storia di Glock in Brasile, però, è andata molto diversamente da quanto i telecronisti stavano annunciando, in modo tale da essere ancora piena di punti oscuri di cui parleremo tra un po'.
Vediamo un po' che cosa stava accadendo nella virtualità della situazione... Hamilton: "Come vi permettete di ostacolare il mio cammino verso il titolo? Devo riuscirci, devo diventare il più giovane campione del mondo di tutti i tempi, record che ora appartiene al pilota più insignificante di tutti i tempi!" Alonso: "Chi sarebbe questo fantomatico pilota più insignificante di tutti i tempi? Yamamoto? Guarda che sono io l'attuale più giovane campione del mondo!" Hamilton: "Hai ragione, devo ammetterlo, tu vali molto più di me, lo dimostra chiaramente lo spot della Mercedes che abbiamo fatto un anno fa, dove non stavi a perdere tempo contemplando ragazze che attraversavano la strada... Inoltre ti coprivi la testa con un asciugamano in un modo molto più plateale di come facevo io. Mi arrendo al tuo strapotere, credo che il prossimo anno dovrò vedermela con te per conservare il n°1 che sto per conquistare..." Raikkonen: "Ma cosa dite? Massa conquisterà il titolo, e sarà solo grazie a me! Io sono un gran altruista, sono disposto ad aiutarlo a vincere il titolo, cosa che lui non ha fatto con me!" Alonso: "Se Massa non ti avesse aiutato, l'anno scorso il titolo l'avrei vinto io!" Hamilton: "Eh, no, qui ti sbagli, sarei stato io a vincerlo..." Yamamoto: "Ah ah, non fatemi ridere! Sono io il campione del mondo, e ora sono a Tokyo che convinco mia madre a darmi qualche milione di euro per ricomparire in pista il prossimo anno! [N.d.A: in realtà ne sono passati due, di anni...] Sono il campione del mondo del futuro!"
Torniamo alla realtà... Mentre molti telespettatori si chiedevano se il miglior pilota di tutti i tempi era stato Gilles Villeneuve o suo figlio Jacques [N.d.A.: Ma questa come m’è uscita?! O.O], **** mi ha mandato un sms comunicandomi la sua impossibilità di guardare la gara, chiedendomi aggiornamenti sul risultato. Gli ho scritto com'erano le varie posizioni, dicendogli che Hamilton era sesto dietro Fisichella e che doveva recuperare almeno una posizione per vincere il titolo. Appena il tempo di mandare il messaggio e di riporre il cellulare che ecco che Hamilton è riuscito finalmente a sorpassare Fisichella, costringendo il pilota della Force India a ritornare nel dimenticatoio, zona particolare in cui il suo compagno Sutil era già immerso fino ai capelli, purtroppo ora sprovvisti di quel magnifico ciuffetto decolorato sollevato tipo crestino che aveva all'epoca in cui il suo look quando andava in giro per i box era composto da maglietta attillata, pantaloncini e ciabatte infradito. Insomma, Hamilton si affacciava nuovamente in una zona "calda". Calda perché lo rendeva il campione del mondo virtuale. Ma Massa non era intenzionato ad arrendersi e, prima di tutto, cercava di realizzare il suo obiettivo primario: mantenere la leadership della gara, lasciando che fossero tutti i suoi sostenitori a pregare affinché la McLaren n°22 lasciasse a piedi Hamilton. Ecco però che la leadership di Felipe sembrava essere messa in pericolo da quello che diventerà un idolo della Formula 1 [N.d.A.: quando l’ho detto di Perez, non ha funzionato... ma credo che Perez abbia un po’ meno testa rispetto ad altri...]: Sebastian Vettel, altrimenti detto "pilota della Toro Rosso che il prossimo anno passerà alla Red-Bull, vincitore del gran premio di Monza, il più giovane vincitore di tutti i tempi, rivelazione di questo campionato, che in passato ha gareggiato sulla pista per kart di proprietà della famiglia Schumacher". Sebi, però, non era interessato ad attaccare Massa, dato che aveva poca benzina e doveva fare una sosta in più. Quando è arrivato a ridosso del ferrarista, quindi, il ferrarista del futuro [N.d.A. WHAT. THE. FUCK? Ora i ferraristi del presente, cioè del futuro del 2008, mi inseguono armati di machete...] ha imboccato la via dei box per andare a rifornire. Poco dopo, comunque, hanno rifornito anche tutti gli altri... probabilmente in modo tale da raggiungere la fine della gara. Segnalazione: non ricordo se in questo giro di pit-stop o in quello precedente, i meccanici della Ferrari hanno dimostrato una lieve difficoltà nel far uscire il bocchettone della benzina dall'auto di Raikkonen, segno che si era incastrato. Ciò ha portato senz'altro al sollievo generale, infatti se succede un fatto del genere a un pilota difficilmente nella stessa gara succederà anche al suo compagno di squadra. Comunque anche quel pit-stop è andato per il meglio, in fin dei conti. A proposito di pit-stop, Mazzoni ha segnalato come Hamilton dovesse fare molta attenzione a Timo Glock, che sembrava avere una quantità industriale di benzina sulla propria vettura ed era probabile che facesse una sosta in meno [N.d.A.: sento puzza di aura gufo-mazzoniana].
La gara è proseguita senza colpi di scena per tre quarti d'ora buoni, da quel momento in poi, con la situazione che iniziava a farsi stabile. Gianfranco Mazzoni ha anche comunicato che un'indiscrezione diceva che a sventolare la bandiera a scacchi, a fine gara, sarebbe stato il padre del vincitore del titolo mondiale (cosa non avvenuta). Ciò non lasciava spazio all'immaginazione, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che, nel momento in cui il leader della gara avrebbe tagliato il traguardo, il campionato sarebbe stato ancora aperto. L'unico dato degno di nota è che Sebastian Vettel, nella seconda fase della gara, ha rifornito un'altra volta, arrivando a piazzarsi al 5° posto dietro a Hamilton. Raikkonen, intanto, guadagnata la terza posizione, cercava di guadagnare terreno su Alonso, 2°, il cui ritmo di gara non gli permetteva di raggiungere Massa, che aveva un discreto vantaggio. E Raikkonen spingeva al massimo, cercando di guadagnare sullo spagnolo della Renault.
Quando mancavano una decina di giri alla fine della gara, ed erano in Italia circa le 19,30 o giù di lì, il cielo ha iniziato ad annuvolarsi. I tifosi sulle tribune hanno indossato i loro impermeabili, nella speranza che potesse arrivare uno scroscio di pioggia a rimescolare le carte in tavola, indovina un po' a favore di chi andavano le speranze del pubblico... I telecronisti, ormai rassegnati a quello che sembrava un risultato già scontato, si sono immediatamente esaltati, perché dalle loro posizioni vedevano goccioloni di pioggia che sembravano stravolgere completamente la situazione. Stravolgere completamente? Non si sa, si sa solo che nei minuti successivi quelli che sostengono che la F1 non è spettacolare avrebbero fatto bene a mordersi la lingua.
La pioggia è arrivata quando mancavano pochi giri alla fine della gara. Che cosa fare? Ancora una volta si mostrava il problema delle strategie. Quelli che stavano agli ultimi posti sono andati a cambiare gomme. Anche qualcuno che era tra i primi posti è andato a cambiare gomme, tra cui Alonso. La Ferrari è andata sulla speranza che Hamilton cambiasse le gomme e che la pioggia non fosse in grado di influenzare molto l'asfalto: Kimi Raikkonen si è così avviato verso la corsia dei box, nello stesso giro di Alonso, e ha messo le gomme da pioggia. La McLaren è andata sulla strategia opposta: nessuna prova sulla vettura di Kovalainen, subito Hamilton a cambiare le gomme. E in pista il caos, con piloti che ancora viaggiavano sulle gomme da asciutto. Il pubblico era estasiato, ma avrebbe fatto meglio a pregare perché la pioggia finisse. Se così fosse stato, probabilmente la Ferrari avrebbe dimostrato di avere azzeccato una mossa convincente. Ma la pioggia ha aumentato intensità e un giro dopo è accaduto l'inevitabile: il titolo era quasi andato, e se Massa continuava a stare in pista sulle gomme da asciutto avrebbe rischiato pure la vittoria della gara. Entrato ai box come ritardatario, Massa è tornato in pista da leader. Kovalainen cambiava gomme regolarmente un giro dopo Hamilton. Mi correggo... ci ho riflettuto solo ora: se Massa avesse cambiato gomme subito e Raikkonen fosse rientrato in seguito, avrebbe forse perso una posizione ai favore di Hamilton. Anche questa è una spiegazione plausibile. Ciò comunque non ha importanza, l'unico dato di fatto era che tutti avevano cambiato gomme, a parte i due piloti della Toyota Glock e Trulli.
Massa era rientrato in pista da leader, ho detto, e dietro di lui aveva Alonso e Raikkonen. 4° c'era al momento nientemeno che Glock, che dopo il suo rifornimento dalla durata inspiegabilmente lunga non aveva guadagnato alcuna posizione, mentre adesso era 4°, posizione di netto rilievo (e che rilievo...!). Vettel era ancora 6°... segno evidente che Hamilton era 5°, aveva perso una posizione, ma era ancora il campione del mondo virtuale. Mancavano allora cinque giri alla fine.
A quattro giri dal termine della gara è capitato uno di quei fatti che non possono che soddisfarmi. È sempre bello vedere piloti che al volante di mezzi catorci cercano di tenere testa a personaggi di notevole popolarità e che non si fanno scrupoli nell'attaccarli. Sebastian Vettel, su Toro Rosso, era a pochi decimi di distanza da Lewis Hamilton, su McLaren, principale candidato alla vittoria del titolo. L'ha attaccato e superato, tra il boato del pubblico. Hamilton 6°, virtualmente pari punti con Massa, che avrebbe però potuto contare su 6 vittorie contro 5. Era bastato un attimo perché la situazione fosse totalmente sovvertita, adesso Hamilton non aveva più il titolo tra le mani, adesso lo "sfigato" della Ferrari sembrava essere sul punto di vincere il titolo, davanti al pubblico della sua città d'origine. Ai box della Ferrari se ne stavano col fiato sospeso, sembrava la trama di una fiaba a lieto fine... Ma se da un lato sembrava una fiaba a lieto fine e tutti stavano col fiato sospeso, anche alla McLaren stavano con fiato sospeso... non c'era tempo per trovare una scappatoia, dopo la stagione 2007 che si era conclusa per la McLaren con un risultato degno di Paperissima (Hamilton e Alonso erano riusciti nella memorabile impresa di perdere entrambi il titolo all'ultima gara per un solo punto), il 2008 sembrava non promettere molto di meglio... Hamilton non riusciva più a riprendere Vettel, che stava scappando sulla sua Toro Rosso...
In quel momento era necessario un dettaglio: il silenzio di Mazzoni & Company, che invece preferivano parlare dei fantasmi del passato che tornavano vivi e vegeti nella mente di Hamilton e del risultato schiacciante che stava andando a favore della Ferrari. Nel box della Ferrari, intanto, tutti trattenevano il respiro, ammirando il modo in cui Massa stava per accaparrarsi il titolo, finalmente, dopo tante peripezie. Tre giri alla fine, due giri alla fine, infine un giro alla fine... Mazzoni ha osservato che Glock (che perdeva 12 secondi al giro per via delle gomme da asciutto) aveva 13 secondi di vantaggio su Vettel e che Hamilton ormai non avrebbe più raggiunto Vettel. Nei pochi giri passati dietro a Vettel, c'è da dire che Hamilton aveva tentato il tutto per tutto per non lasciarsi sfuggire quella Toro Rosso che stava cambiando l'esito del mondiale, prendendosi anche certi rischi [N.d.A.: ho sempre avuto l’impressione che se Hamilton due anni più tardi fosse stato dietro a Petrov ad Abu Dhabi avrebbe o vinto il campionato o finito la sua gara contro un muro, ma comunque non gli sarebbe stato dietro per tutto il tempo guidando come un tassista]. Ed era normale che rischiasse, tanto peggio di così non poteva andare... Risultato scontato, ormai, tutto sembrava dire "arrenditi, Lewis, il titolo ti è sfuggito anche quest'anno".
Quando Massa ha tagliato il traguardo, ai box della Ferrari hanno iniziato tutti ad abbracciarsi, perdendo di vista gli schermi che avevano davanti. Il pilota, invece, aveva con tutta probabilità gli occhi puntati sui maxischermi montati davanti alle tribune e si guardava bene dal mettersi a esultare prima di essere matematicamente campione del mondo. Lo staff Rai continuava a osservare la situazione, sui teleschermi delle TV accese centinaia di ferraristi sparsi in tutto il mondo ma prevalentemente in Italia avranno pensato che ormai era ora di spegnere la TV, perché tanto il risultato già lo sapevano. E invece nessuno sapeva un bel niente, mancavano due curve alla fine quando si è notato un sorpasso di una Toro Rosso su una Toyota che procedeva a velocità più scarsa. Un sorpasso di poco conto, si poteva pensare, ma stavolta non era il caso. Poco dopo la stessa Toyota è stata sorpassata da una McLaren, mentre ai box della Ferrari tutti continuavano a esultare senza rendersi conto di nulla, a differenza di Mazzoni che comunicava, in tono sconcertato, che il sorpasso c'era già stato [N.d.A: e Vanzini e Gené no U.U]. Ai box della McLaren intanto la fidanzata di Hamilton scoppiava in lacrime (di felicità) e tutti esultavano a tutto andare...
Ai box della Ferrari, finalmente si sono resi conto che qualcosa non quadrava e che a Massa non bastava essere il primo a passare sotto la bandiera a scacchi per suscitare una simile reazione da parte di tutti quanti. Titonio, il padre del ferrarista, ha finalmente regalato alla regia uno sguardo sconcertato e desolato, segno evidentemente che ai box si erano finalmente resi conto di come Hamilton avesse raggiunto in extremis il 5° posto che lo rendeva vincitore del titolo.

Dopo la pubblicità Felipe Massa ha finalmente parcheggiato la propria vettura, ha sollevato la visiera del casco e si apprestava a scendere, versando più lacrime rispetto a quelle che versava Barrichello in caso di vittoria, degli altri non vi era traccia, ma non venivano neanche considerati dato che subito dopo l'inquadratura si è portata su Hamilton e company che esultavano a tutto andare, mi pare comunque che ci sia stata anche un'inquadratura di Massa che abbracciava la moglie Raffaela. I tre sono poi saliti sul podio, dove Massa ha praticamente sfilato fino a più avanti che poteva, acclamato dal pubblico, intanto con le sue lacrime contribuiva ad incrementare il livello dei laghi che costeggiano la pista di Interlagos. Sul podio con lui c'erano Alonso e Raikkonen, con Domenicali (?) a rappresentare la Ferrari.
Ad un certo punto Raikkonen si è pure avvicinato a Massa e gli ha detto qualcosa, durante gli inni, il che mi ha lasciata totalmente allibita, dato che ho notato alcuni particolari sconcertanti:
1) pensavo che Raikkonen non parlasse con Massa,
2) pensavo che Raikkonen in generale non parlasse,
3) Raikkonen sembrava più felice quest'anno rispetto all'anno scorso, quando vinse il titolo ma sembrava comunque una statua greca di prima categoria.
Invece quest'anno, forse, era tra i tre quello che meno di tutti si stava atteggiando a statua greca. È seguita la consegna dei trofei, con Massa che sfilava per il podio con il trofeo in mano, ancora acclamato dal pubblico, e poi... la fase più interessante. Certo che non c'era molto da festeggiare, tra l'altro Alonso mi pare sia stato ignorato dalle telecamere che non l'hanno neanche ripreso, mentre invece venivano ripresi Massa e Raikkonen che sfogavano i loro dispiaceri portando le rispettive bottiglie alla bocca. Verso le 20,00 intanto il collegamento è passato da Raiuno a Raidue, causa telegiornale.

THE END.

Commento scritto nel mese di novembre del 2008 su un gran premio spettacolare che non ho mai dimenticato (e che tra l’altro ho rivisto circa un anno e mezzo fa piangendo come una fontana, non solo per una mancata vittoria, ma anche e soprattutto per tutto quello che è venuto dopo).