domenica 17 novembre 2013

La domenica di Austin

Numero giri: 56
Condizioni meteo: asciutto
Pole position: Sebastian Vettel (Redbull)

Griglia di partenza: Vettel, Webber, Grosjean, Hulkenberg, Hamilton, Alonso, Perez, Kovalainen, Bottas, Ricciardo, Di Resta, Rosberg, Massa, Vergne, Button (retrocesso di 3 posizioni: sorpasso con bandiere rosse nelle prove libere), Sutil, Maldonado, Van Der Garde, Bianchi, Gutierrez (retrocesso di 10 posizioni: ha tagliato la strada a Maldonado in Q1), Chilton, Pic (retrocesso di “5” posizioni: sostituzione del cambio).

Cronaca
In partenza Vettel ha un buono spunto, mentre Webber viene insidiato da Grosjean che si sbarazza molto in fretta dell’australiano, che viene superato anche da Hamilton. Perde una posizione Hulkenberg, mentre Perez ne guadagna una superando Alonso. Nelle retrovie c’è un po’ di confusione, con una lieve collisione nella quale Button danneggia lievemente l’ala anteriore.
Nel corso del primo giro, dopo un contatto con Maldonado (che proseguirà con l’ala anteriore danneggiata, finché al 9° giro gli verrà esposta bandiera nera con cerchio arancione e sarà costretto a fermarsi per cambiare ala), Sutil impatta contro le barriere: entra in pista la safety-car.
Gutierrez rientra ai box e ne esce in ultima posizione (anche se di lì a poco Chilton si fermerà per scontare un drive through, penalità che gli è stata inflitta per avere ostacolato Maldonado nelle qualifiche), non perché abbia avuto qualche contatto, ma per una decisione strategica: con gomme hard può tentare di andare fino alla fine.

La gara riprende al 6° giro, senza che vi siano particolari stravolgimenti nelle prime posizioni. In top ten troviamo: Vettel, Grosjean, Hamilton, Webber, Hulkenberg, Perez, Alonso, Bottas, Di Resta e Ricciardo.
 Soltanto nel corso del 13° giro davanti cambia qualcosa: Webber supera Hamilton per la terza posizione.

Al 18° giro Kovalainen, che si trovava in 12^ posizione alle spalle di Rosberg ed era davanti a Massa e Button, rientra ai box per montare gomme hard.
Due giri più tardi tra Rosberg e Ricciardo si accende un intenso duello per la decima posizione: è Rosberg a spuntarla ed entra virtualmente in zona punti.
Button si ferma ai box al 21°, sostituisce le gomme montando le hard, ma non cambia l’ala anteriore nonostante il leggero danno riportato al via. Rientra anche Massa un giro più tardi rispetto al pilota della McLaren e torna in pista proprio davanti a lui.

Tra i piloti della top-ten uno dei primi a rientrare è Perez, ma la scelta non paga: si ritroverà alle spalle di Alonso quando quest’ultimo, mentre si avvicina la metà della gara, rientra a sua volta. I due si ritrovano davanti Gutierrez, ma se ne sbarazzano entro pochi giri in quanto il pilota della Sauber, a poco più di metà gara, ha già ormai logorato le gomme.
Alonso e Perez sono 6° e 7°, mentre in top-5 ci sono ancora Vettel, Grosjean, Webber, Hamilton e Hulkenberg.

Kovalainen, che poco prima era stato superato da Rosberg, rientra al 32° giro per un secondo pit-stop, dove cambia il musetto e monta gomme medium. Per quanto riguarda Rosberg, invece, poco dopo supera anche Di Resta.
Anche Gutierrez, alcuni giri dopo, rientrerà ai box per una seconda sosta, non prima di un acceso duello con Bottas tra il 34° e il 35° giro con il finlandese che riesce a superarlo non senza che il pilota della Sauber abbia opposto resistenza.

Altro pilota che effettua due soste è Massa: era 12° quando al 39° giro rientra ai box, uscendo in 16^ posizione davanti a Kovalainen. Di fatto i due sono su una strategia molto simile, che non pagherà per nessuno dei due: riusciranno a superare soltanto Maldonado e a guadagnare una posizione dopo un tardivo pit-stop di Di Resta (rientrerà al 50° giro, dopo avere perso la decima posizione superato da Ricciardo poche tornate prima).

Al 45° giro Alonso riesce a superare Hulkenberg, ottenendo la sesta posizione. Si lancia all’inseguimento di Hamilton, ma non riesce, nella parte conclusiva di gara, ad essere significativamente più veloce del pilota della Mercedes. A proposito di Hamilton, Pic ostacola un suo doppiaggio e per questo il pilota della Caterham verrà penalizzato con un drive through al 49° giro.

L’ultimo giro è più intenso di tutto il resto della gara: si inizia con Button che supera Ricciardo per la decima posizione, si passa a Hulkenberg che tenta il sorpasso su Alonso non riuscendo però a strappargli la posizione e si finisce con Gutierrez che vaga per le vie di fuga dopo un contatto con Vergne e finisce per perdere una posizione.


  
I TOP: Vettel vince senza sbavature l’ottava gara consecutiva, conquistando un significativo record... non notarlo significa avere visto la gara con il paraocchi. Buonissima gara anche per Bottas e Hulkenberg.

I FLOP: i papabili sono più di uno, ma è difficile nella maggior parte dei casi capire fino a che punto la colpa sia stata dei piloti e quanto della strategia o dell’essere rimasti coinvolti in contatti alla partenza... ciò che è facilmente intuibile è che Sutil a muro non ci è finito per colpa di altri. È un risultato pessimo quando non si ha un volante per la stagione successiva e quando Hulkenberg, Maldonado e Perez non si sono ancora ufficialmente accasati in nessun team...

FLOP ONORARIO: la Rai, che taglia le interviste sul podio perché alle 22.00 deve trasmettere un telefilm, dimostra di essere in notevole crisi ogni volta in cui la gara non inizia alle 14.00.


Milù Sunshine per F1GCforum.

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