Numero giri: 55
Condizioni meteo: soleggiato
Pole position: Mark Webber
Griglia di partenza: Webber, Vettel, Rosberg,
Hamilton, Hulkenberg, Grosjean, Perez, Massa, Alonso, Di Resta, Button, Vergne,
Maldonado, Bottas, Gutierrez, Sutil, Van Der Garde, Bianchi, Pic, Chilton,
Raikkonen.
Webber
si esibisce in una pessima partenza, facendosi sfilare da Vettel e Rosberg.
Grosjean si inserisce in quarta posizione davanti a Hamilton e Hulkenberg,
mentre dietro Massa e Perez sono in lotta per la settima posizione, mentre
completano la top-ten Alonso e Di Resta, con lo spagnolo che supererà poi Perez
nel corso del primo giro. Per quanto riguarda Raikkonen, partito dal fondo, ha
una collisione con Pic nella quale danneggia una sospensione ed è costretto al
ritiro già alla prima curva. Non gli accadeva fin dal gran premio degli Stati
Uniti del 2006, quando finì coinvolto in un incidente al via tra numerose
vetture.
Button,
partito a metà schieramento, accusa un danno all’ala anteriore, provocato da
una collisione alla partenza. Rientrerà ai box per sostituire l’ala.
Il
primo a rientrare ai box, tra i piloti della top-ten, è Hamilton, che si ferma
all’8° giro, un giro prima rispetto a Webber e Grosjean che effettuano il
pit-stop contemporaneamente. Nei giri immediatamente successivi rientrano anche
Hulkenberg e Rosberg.
Vettel
prosegue fino al 14° giro e quando torna in pista dopo la sosta è ancora primo,
davanti a Massa, Alonso e Di Resta che sono ancora sulle soft.
Per
quanto riguarda Alonso, rientra in pista in lotta con Perez, dopo il pit-stop,
mentre Massa torna alle spalle di Hamilton. Ha recuperato una posizione nei
confronti di Hulkenberg, rispetto ai primi giri.
Al
20° giro Webber supera Rosberg, si porta così in seconda posizione. Seguono
Rosberg, Grosjean, Sutil (0 pit-stop), Hamilton, Massa, Hulkenberg, Bottas (0
pit-stop) e Alonso, con quest’ultimo che supererà il finlandese pochi giri dopo.
Nelle
retrovie, intanto, via radio alla Caterham ordinano a Pic di lasciar passare il
compagno di squadra Van Der Garde.
Al
26° giro Sutil, che è ancora in pista sulle gomme con cui ha iniziato la gara,
viene superato da Hamilton ma riprende la posizione mentre anche Massa supera
Hamilton. Sutil verrà successivamente superato anche da Massa un giro più
tardi. Tra i due si sfiora la collisione e Hulkenberg verrà successivamente penalizzato
con un drive-through per “unsafe release”.
Hamilton
va ai box al 30° giro, mentre rientrano nei giri successivi anche Webber, che
era secondo a circa mezzo minuto di gap da Vettel, Grosjean e Vettel.
Anche
Sutil rientra ai box e torna in pista in lotta con Perez e Maldonado. A un
certo punto supera entrambi tagliando palesemente una chicane, ma non verrà
penalizzato per questo.
Massa
rientra ai box al 40° giro, tornando in pista alle spalle di Vergne e di
Hamilton (quest’ultimo supererà il francese di lì a poco). Alonso rientra
invece cinque giri più tardi, mondando un set di soft anziché le medium. Torna
in pista davanti a Vergne, ma viene messo sotto investigazione (post-gara) per
essere uscito dai limiti della pista e non avere ceduto la posizione al pilota
della Toro Rosso. Quest’ultimo viene superato anche da Massa e Sutil nei giri
che seguono.
Per
quanto riguarda Alonso intorno al 50° giro supera Hamilton e successivamente
anche Di Resta, che nei giri finali è in crisi con le gomme, ma che riesce a
conservare la sesta posizione dietro a Vettel, Webber, Rosberg, Grosjean e
Alonso.
Chiudono
la top-10 Hamilton, Massa, Perez e Sutil.
TOP: Vettel va in testa alla partenza
e vince con mezzo minuto di vantaggio; è la sua settima vittoria consecutiva. A
questo punto sembra inarrestabile.
FLOP: Raikkonen che pasticcia allo
start mi fa pensare che ultimamente stia pensando più alle sue controversie con
la Lotus che ai risultati; i commissari che chiudono gli occhi mentre Sutil
sorpassa DUE VETTURE tagliando palesemente una chicane e non restituisce la
posizione a quanto pare dovrebbero dare un’occhiata al regolamento...
FLOP ONORARIO: i fanboy di Twitter, che gridano
allo scandalo per il trattamento che ha ricevuto oggi Webber da parte del team,
senza rendersi conto che è stato proprio lo stesso Webber che, con una partenza
ritardata, si è giocato la leadership fin dal via.
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Milly Sunshine