Se gli anni '80/'90 ci hanno riservato la comparsa di team pittoreschi che stavano nei bassifondi dopo essere praticamente apparsi in Formula 1, gli anni 2000 non sono stati altrettanto prolifici. Tuttavia ci sono team che hanno avuto cambi di proprietà e conseguenti rebranding destinati a durare per poco a lungo. È il caso del team che un tempo apparteneva a Eddie Jordan e che in seguito sarebbe appartenuto a Vijay Mallya: la storia della Jordan è terminata nel 2005, quella della Force India è iniziata nel 2008. Oggi andiamo a scoprire cosa sia accaduto nel mezzo, ovvero nel 2006 e 2007, quando si chiamava Midland. O Spyker. Ebbene sì, nel corso di due stagioni ha avuto ben due diverse denominazioni.
Partiamo da Midland: il team Jordan, infatti, è stato acquistato da un certo Alex Shnaider, un uomo d'affari canadese, il quale ha registrato il proprio team con licenza russa, in quanto pur essendo vissuto in Canada fin dall'infanzia, era nato a Sanpietroburgo. Era dal 2004 che Shnaider era intenzionato a entrare in Formula 1 e si era in precedenza vociferato del suo acquisto del team Jaguar, che invece è stato comprato dalla Redbull e penso sappiate come sia andata a finire. Già nel 2005 pare che Shnaider avesse acquistato una quota del team, comunque a partire dal 2006 si è messo in proprio con nuovo nome, nuova livrea (rossa, bianca e nera) e nuova line-up. Anzi, no, non del tutto nuova, perché uno dei piloti era Tiago Monteiro, che aveva disputato la stagione 2005 con la Jordan.
Il pilota portoghese, che aveva costantemente battuto il compagno di squadra Narain Karthikeyan e ottenuto la terza posizione al GP dell'Indy-gate dietro alle Ferrari festeggiando sul podio come se non ci fosse un domani, avrebbe potuto fare coppia con Takuma Sato, ma il pilota giapponese ha preso un'altra strada, quella della Super Aguri di cui ho già parlato nei giorni scorsi. Al suo fianco è stato ingaggiato quindi l'olandese Christijan Albers, proveniente dalla Minardi, che a sua volta aveva ottenuto un quinto posto davanti al compagno di squadra Patrick Friesacher in quel celebre gran premio con sole sei vetture al via. Era anche quello un buon risultato, tutto sommato, dato che una Minardi in una gara con sei vetture difficilmente avrebbe potuto fare meglio del quinto posto.
Prima che tutto ciò accadesse, tuttavia, ai test prestagionali il team si è presentato con al volante nientemeno che Max Biaggi! Oltre ai piloti ufficiali, numerosi altri piloti hanno guidato per il team, in quanto ai tempi gli ultimi team della griglia potevano schierare una terza vettura nella prima sessione di prove libere del venerdì. Questo onore è toccato a Giorgio Mondini e a due nostre vecchie conoscenze, ovvero Markus Winkelhock e Adrian Sutil, entrambi piloti di cui finiremo per parlare in modo più approfondito. In un secondo momento - dopo un cambio di proprietà a fine stagione, ma fate finta che non ve l'abbia detto perché non volevo spoilerarlo ora - è toccato anche ad Alexandre Premat (compagno di squadra di Hamilton in GP2 e in precedenza di Rosberg) ed E.J.Viso.
Torniamo a Monteiro: aveva fatto una buona stagione nel 2005, dove di fatto era saltato all'occhio per non avere mai innescato incidenti e per avere quasi sempre portato la monoposto al traguardo. In più, oltre a Indianapolis, era riuscito a conquistare anche un ulteriore punto, classificandosi ottavo in un secondo momento del campionato. Nel 2006 non si è esattamente ripetuto, rivelandosi decisamente più caotico che nel campionato precedente. Non è andata meglio ad Albers, il cui momento più memorabile è stato il cappottamento subito dopo la collisione con Yuji Ide a Imola. Monteiro e Albers hanno anche completato l'opera arrivando a cozzare l'uno contro l'altro, il tutto mentre la monoposto era stabilmente penultima davanti alla Super Aguri, mai a punti e addirittura capace di conquistarsi una doppia squalifica per irregolarità tecniche al GP di Germania.
Il miglior risultato è arrivato al GP d'Ungheria, in cui Monteiro e Albers hanno chiuso al nono e al decimo posto. Voi adesso penserete: "questo Shnaider non ha fatto un grosso affare a comprarsi una squadra di Formula 1". Invece vi sbagliate di grosso, perché nel frattempo è stato fissato il numero massimo di scuderie a partire dal 2008 per dodici e, con l'ingresso programmato della Prodrive (una sorta di B-Team della McLaren che non ha mai visto la luce, di cui si parlava con insistenza nel 2007), tutti i posti erano occupati. Di conseguenza, non accettando *nuove* iscrizioni, chiunque avesse voluto entrare cn il proprio team in Formula 1 avrebbe dovuto comprarsi una entry già esistente, facendo di conseguenza aumentare la quantità di big money che servivano per comprarsi un team. Già nel corso dell'estate si parlava della vendita del team Midland.
L'acquirente, che ha comprato il team quando c'erano ancora tre gran premi da disputare, era il gruppo olandese Spyker Cars, che non ha apportato grossi cambiamenti al team, solo modificato la livrea che a partire dal 2007 sarebbe diventata arancione, colore nazionale olandese. Il team principal Kolin Colles (quello che poi di lì a qualche anno sarebbe diventato team principal della HRT, di cui ho parlato ugualmente pochi giorni fa) è rimasto al proprio posto, così come Monteiro e Albers, quantomeno fino alla fine della stagione. A stagione terminata, tuttavia, solo uno dei due ha conservato il posto, si tratta di Albers, che è stato ufficializzato sul finire del 2006. È passato un po' di tempo prima che fosse annunciato il pilota che l'avrebbe affiancato e il volante è andato a uno dei piloti che già ho citato prima: Sutil, che faceva così il suo esordio in Formula 1.
I risultati del team non sono migliorati rispetto alla stagione precedente, mentre purtroppo per Spyker il miglioramento c'è stato da parte di Super Aguri, che spesso poteva giocarsela per l'accesso in Q2, occasionalmente addirittura in Q3, e che nella prima metà della stagione ha ottenuto un ottavo e un sesto posto conquistando ben quattro punti. In tutto ciò, il team olandese era non solo a secco di punti, ma anche ben lontano dall'eventualità di potersi avvicinare ai punti stessi. Sutil nel frattempo si stava rivelando un pilota alquanto caotico, ma al suo compagno di squadra le cose stavano andando addirittura peggio: Roel Kooijman, uno dei finanziatori del team, nonché suocero di Albers, ha ritirato la propria sponsorizzazione per difficoltà economiche, così Christijan si è ritrovato senza volante.
Eravamo alla vigilia del GP d'Europa e, in vista dell'evento, Christian Klien è stato chiamato a testare la monoposto. Si pensava che il volante potesse andare all'ex pilota di Jaguar e Redbull, invece no. Come one-off per il Nurburgring è stato ingaggiato Markus Winkelhock... e all'improvviso, per un caso fortuito, si è scritta la storia. Con un rovescio di pioggia imminente, Winkelhock che doveva partire dall'ultima casella della griglia, è stato chiamato ai box al termine del giro di formazione e gli sono state montate gomme da bagnato. Si è accodato ed effettivamente poco dopo è scoppiato un violento acquazzone, che ha costretto a cambiare gomme praticamente tutti i piloti che non erano finiti fuori pista. Diversi sono finiti in aquaplaning, il che ha portato prima all'ingresso della safety car e poi all'esposizione della bandiera rossa.
In tutto ciò, Winkelhock, unico pilota a non avere dovuto effettuare il pitstop dopo l'inizio della gara, si è ritrovato leader e, al momento del restart, è partito dalla casella della pole position, diventando l'unico pilota della storia a partire sia ultimo sia primo in due diverse partenze dello stesso gran premio. Non solo, la gara è ripartita in regime di safety car e, di conseguenza, Markus si è fatto qualche giro in testa alle spalle della vettura di sicurezza, prima di essere superato da tutti quando la safety car è uscita di scena. Si è ritirato dopo tredici giri per un guasto al motore, dopo averne trascorsi cinque in testa: è stato il suo unico gran premio in Formula 1 e, per effetto di ciò, ha percorso da leader oltre il 38% dei suoi giri totali, diventando il pilota con la più alta proporzione di giri in testa.
A partire dall'evento seguente è stato rimpiazzato da Sakon Yamamoto, che già aveva guidato la Super Aguri nella stagione precedente (e che nel 2010 sarebbe passato alla HRT, così come Klien che ho menzionato poco fa). Sutil e Yamamoto hanno fatto coppia fino a fine anno e i risultati hanno continuato ad essere da ultima ruota del carro, con un exploit al GP del Giappone, quando al Fuji Sutil ha chiuso la gara al nono posto, per poi essere promosso ottavo per una penalità inflitta a Vitantonio Liuzzi a causa di un sorpasso in regime di bandiera gialla - proprio su Yamamoto, compagno di squadra di Sutil che in quella gara si è classificato dodicesimo. Fino a quel momento sia Toro Rosso sia Spyker erano a secco in classifica e il punto conquistato poteva significare tantissimo per la classifica costruttori e i relativi big money.
Le cose sono andate diversamente, con un doppio arrivo in zona punti per la Toro Rosso nel seguente evento in Cina, con la Spyker che è precipitata all'ultimo posto della classifica, comunque il decimo, dato che per le vicende dello spy-gate la McLaren era estromessa dalla classifica costruttori. In sintesi, l'ottavo posto di Sutil in Giappone è stato il miglior singolo risultato della stagione, mentre il secondo migliore è stato il dodicesimo di Yamamoto nella stessa gara. Frattanto già da tempo anche Spyker era intenzionata a vendere il team dopo appena una stagione e c'è stato l'effettivo cambio di proprietà per il 2008. Ribattezzato Force India, il team avrebbe ottenuto nel 2009 una pole e un secondo posto in gara, dopodiché sporadici piazzamenti a podio nel decennio a venire e una vittoria nel 2020 con il nome di Racing Point, ma questa è un'altra storia.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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lunedì 28 novembre 2022
sabato 11 aprile 2015
GRAN PREMIO DELLA CINA: qualifiche
Sabato 11 Aprile. Questo weekend si disputa il Gran Premio della Cina, terzo appuntamento del campionato 2015 di Formula 1, sul circuito di Shanghai introdotto nel 2004.
Fin dalle prove libere sembra chiara la supremazia della Mercedes: Hamilton fa registrare il miglior tempo in tutte e tre le sessioni e, anche nella Q1, i due piloti Mercedes hanno qualcosa più degli altri, tanto che sono gli unici a girare soltanto con le medium, mentre tutti gli altri devono montare gomme soft per poter fare un tempo tale per passare alla manche successiva.
La consuetudine di quest’anno sembra ormai chiara: Marussia Manor in ultima fila, come fanalino di coda. Finora, a parte le Marussia, i più lenti erano sempre stati i piloti della McLaren e, anche stavolta, la cosa non viene smentita. Davanti a Stevens 19° e Merhi 20° (entrambi nel 107%) partiranno i due piloti McLaren, con Button che è stato più veloce di Alonso. Il primo degli esclusi è stato Hulkenberg con la Force India, che domani partirà affiancato dal compagno di squadra Perez ultimo in Q2.
A proposito di Q2, si è vista l’uscita di scena di una delle due Redbull: qualificato 12° alle spalle di Maldonado, se non altro Kvyat è stato più veloce delle Toro Rosso.
In Q3 abbiamo assistito a quella che sembra la routine stagionale in caso di asciutto: prima fila tutta Mercedes, con seconda e terza fila occupata dai piloti di Ferrari e Williams in ordine sparso, con poche speranze per gli altri.
Per quanto riguarda gli altri, le Sauber si sono qualificate sul fondo della top-ten, il che è comunque un risultato positivo, in quanto era da tempo immemore che non si vedevano due Sauber in Q2: se non altro il team elvetico si può prendere qualche soddisfazione in pista dato che al di fuori non solo deve sborsare 15 milioni di euro per risarcire Van Der Garde, ma pare che anche Sutil (di recente ingaggiato come riserva dalla Williams) sia intenzionato a fare causa al team che, egualmente a quanto accaduto con VDG, aveva un contratto con lui per questa stagione.
Davanti alle Sauber c’è la Lotus di Grosjean (8°) e leggermente meglio la Redbull superstite, dal momento che Ricciardo ha ottenuto la 7^ posizione.
Finora dominatore di questo weekend Hamilton ha conquistato la pole position, anche se con un margine di una manciata di centesimi sul compagno di squadra, un po’ sottotono fino a quel momento (ammesso che stare secondo davanti anni luce rispetto agli altri possa definirsi sottotono), ma autore di un ottimo tempo proprio all’ultimo tentativo.
Dietro, come già preannunciato, i piloti Ferrari e Williams in ordine random: Vettel è stato il più veloce dei quattro a circa 0,9 dalla vetta della classifica, seguito da Massa a 1,2 dal miglior tempo, dopodiché Bottas e Raikkonen.
1^ fila: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Nico Rosberg (Mercedes)
2^ fila: 3. Sebastian Vettel (Ferrari), 4. Felipe Massa (Williams)
3^ fila: 5. Valtteri Bottas (Williams), 6. Kimi Raikkonen (Ferrari)
4^ fila: 7. Daniel Ricciardo (Redbull), 8. Romain Grosjean (Lotus)
5^ fila: 9. Felipe Nasr (Sauber), 10. Marcus Ericsson (Sauber)
6^ fila: 11. Pastor Maldonado (Lotus), 12. Daniil Kvyat (Redbull)
7^ fila: 13. Max Verstappen (Toro Rosso), 14. Carlos Sainz (Toro Rosso)
8^ fila: 15. Sergio Perez (Sauber), 16. Nico Hulkenberg (Sauber)
9^ fila: 17. Jenson Button (McLaren), 18. Fernando Alonso (McLaren)
10^ fila: 19. Will Stevens (Marussia), 20. Roberto Merhi (Marussia)
Si ricorda che la gara domani partirà con un’ora d’anticipo rispetto a oggi, ovvero alle 8.00 del mattino ora italiana.
Milly Sunshine© per F1GC forum.
Cronaca scritta grazie all’illuminazione che è stata fornita all’Autrice© dal Glorioso Spazzino della Pitlane che in occasione dei gran premi si traveste da lumaca per illuminarci con le sue performance. Stavolta, contro tutte le aspettative, è stato dentro al 107% e questo basta per illuminare la mia giornata. Poi se domani sia lui sia Who’s That Guy fossero in grado di prendere il via, sarebbe ancora meglio...
Fin dalle prove libere sembra chiara la supremazia della Mercedes: Hamilton fa registrare il miglior tempo in tutte e tre le sessioni e, anche nella Q1, i due piloti Mercedes hanno qualcosa più degli altri, tanto che sono gli unici a girare soltanto con le medium, mentre tutti gli altri devono montare gomme soft per poter fare un tempo tale per passare alla manche successiva.
La consuetudine di quest’anno sembra ormai chiara: Marussia Manor in ultima fila, come fanalino di coda. Finora, a parte le Marussia, i più lenti erano sempre stati i piloti della McLaren e, anche stavolta, la cosa non viene smentita. Davanti a Stevens 19° e Merhi 20° (entrambi nel 107%) partiranno i due piloti McLaren, con Button che è stato più veloce di Alonso. Il primo degli esclusi è stato Hulkenberg con la Force India, che domani partirà affiancato dal compagno di squadra Perez ultimo in Q2.
A proposito di Q2, si è vista l’uscita di scena di una delle due Redbull: qualificato 12° alle spalle di Maldonado, se non altro Kvyat è stato più veloce delle Toro Rosso.
In Q3 abbiamo assistito a quella che sembra la routine stagionale in caso di asciutto: prima fila tutta Mercedes, con seconda e terza fila occupata dai piloti di Ferrari e Williams in ordine sparso, con poche speranze per gli altri.
Per quanto riguarda gli altri, le Sauber si sono qualificate sul fondo della top-ten, il che è comunque un risultato positivo, in quanto era da tempo immemore che non si vedevano due Sauber in Q2: se non altro il team elvetico si può prendere qualche soddisfazione in pista dato che al di fuori non solo deve sborsare 15 milioni di euro per risarcire Van Der Garde, ma pare che anche Sutil (di recente ingaggiato come riserva dalla Williams) sia intenzionato a fare causa al team che, egualmente a quanto accaduto con VDG, aveva un contratto con lui per questa stagione.
Davanti alle Sauber c’è la Lotus di Grosjean (8°) e leggermente meglio la Redbull superstite, dal momento che Ricciardo ha ottenuto la 7^ posizione.
Finora dominatore di questo weekend Hamilton ha conquistato la pole position, anche se con un margine di una manciata di centesimi sul compagno di squadra, un po’ sottotono fino a quel momento (ammesso che stare secondo davanti anni luce rispetto agli altri possa definirsi sottotono), ma autore di un ottimo tempo proprio all’ultimo tentativo.
Dietro, come già preannunciato, i piloti Ferrari e Williams in ordine random: Vettel è stato il più veloce dei quattro a circa 0,9 dalla vetta della classifica, seguito da Massa a 1,2 dal miglior tempo, dopodiché Bottas e Raikkonen.
1^ fila: 1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Nico Rosberg (Mercedes)
2^ fila: 3. Sebastian Vettel (Ferrari), 4. Felipe Massa (Williams)
3^ fila: 5. Valtteri Bottas (Williams), 6. Kimi Raikkonen (Ferrari)
4^ fila: 7. Daniel Ricciardo (Redbull), 8. Romain Grosjean (Lotus)
5^ fila: 9. Felipe Nasr (Sauber), 10. Marcus Ericsson (Sauber)
6^ fila: 11. Pastor Maldonado (Lotus), 12. Daniil Kvyat (Redbull)
7^ fila: 13. Max Verstappen (Toro Rosso), 14. Carlos Sainz (Toro Rosso)
8^ fila: 15. Sergio Perez (Sauber), 16. Nico Hulkenberg (Sauber)
9^ fila: 17. Jenson Button (McLaren), 18. Fernando Alonso (McLaren)
10^ fila: 19. Will Stevens (Marussia), 20. Roberto Merhi (Marussia)
Si ricorda che la gara domani partirà con un’ora d’anticipo rispetto a oggi, ovvero alle 8.00 del mattino ora italiana.
Milly Sunshine© per F1GC forum.
Cronaca scritta grazie all’illuminazione che è stata fornita all’Autrice© dal Glorioso Spazzino della Pitlane che in occasione dei gran premi si traveste da lumaca per illuminarci con le sue performance. Stavolta, contro tutte le aspettative, è stato dentro al 107% e questo basta per illuminare la mia giornata. Poi se domani sia lui sia Who’s That Guy fossero in grado di prendere il via, sarebbe ancora meglio...
giovedì 26 marzo 2015
La Williams ha nominato un pilota di riserva ufficiale, ma non ce n'è bisogno, per stavolta...
Valtteri Bottas parteciperà regolarmente al gran premio della Malesia in programma per questo weekend a Sepang.
Intanto in Williams hanno pensato bene di ingaggiare un pilota di riserva, che serva effettivamente come riserva in caso di necessità.
SUTIL RULES!
giovedì 26 febbraio 2015
I social network e le polemiche su Carmen Jordà
Sono reduce da un pomeriggio in cui ho assistito a una certa dose di polemiche, su quel magico luogo che è Tumblr. Per chi non sapesse di cosa sto parlando, non preoccupatevi: è una sorta di blog/ social network dove in genere scrivono quasi solo ragazze che sanno l'inglese (perché il 95% di Tumblr è in inglese) e in cui c'è la possibilità di condividere quello che hanno pubblicato gli altri, oltre che pubblicare cose proprie. Generalmente vengono postate foto e, tra le appassionate di Formula 1, si postano foto connesse all'argomento, oppure screenshot dei tweet di team o piloti. Qualcuno ogni tanto fa commenti. Il commento che va per la maggiore è "oh, che carino che è NOME DEL PILOTA".
Oggi nel fandom della Formula 1 si è sollevato un certo polverone. Il motivo? Carmen Jordà è stata ingaggiata come "development driver" dalla Lotus.
Per chi non avesse ben chiaro il concetto di "development driver" in genere:
- il suo ruolo è quello di posare nelle foto di gruppo del team, indossando i colori e gli sponsor del team stesso;
- nel 90% dei casi non ha la superlicenza, quindi è impossibile vederlo in pista anche nelle prove libere del venerdì;
- in rari casi, se ha buoni sponsor, prende parte ai cosiddetti "test dei giovani piloti", sempre ammesso che il team decida di affidargli la vettura.
In pratica, per fare un paragone, il "development driver" in un team serve tanto quanto il pupazzo di Gatto Silvestro attaccato allo specchietto retrovisore di una Panda.
Il caso di Carmen Jordà, però, ha fatto scalpore. Effettivamente, diversamente dagli altri "development driver" Carmen è una donna. Ed è anche gnocca. Per chi non sapesse di chi si tratta, correva in GP3 negli anni scorsi e i suoi risultati erano sul livello medio-basso per non dire scarso. In ogni caso, ad arrivare davanti all'obiettivo della macchina fotografica e a mettersi in posa, perché sarà questo il suo ruolo, credo che ne sia capace.
Cosa c'è che non va, quindi? Mhm... per il popolo di Tumblr, tutto: hanno criticato Carmen perché è una donna ed è un insulto alle donne pilota, l'hanno criticata perché è gnocca e quindi è un insulto alle donne pilota dall'aspetto meno vistoso.
...
...
...
...per quanto riguarda le sue prestazioni, sempre che qualcuno si degnasse di parlare delle sue prestazioni, cosa che accadeva raramente, il commento medio era "è una merda". E i like fioccavano come se ci si trovasse davanti a commenti di elevatissimo spessore e come se non fosse insultare i piloti, qualunque siano le loro prestazioni, il vero insulto.
Qualcuno l'ha anche paragonata a Susie Wolff, accusando quest'ultima di avere fatto chissà quale cosa per abbassare la reputazione delle donne pilota. Obiettivamente parlando, mi pare che la Wolff vada ad aggiungersi alla collezione dei tanti piloti di cui tra qualche decennio nessuno ricorderà nel bene e nel male. Che poi vada più lenta dei piloti titolari lo sappiamo, ma non mi pare così grave girare un po' più lenta di uno che ha ottenuto 16 pole position o di uno che viene visto come una delle più grandi promesse per il futuro.
Torniamo a noi. Personalmente non me ne frega un cavolo di Carmen Jordà e anch'io sono sul parere espresso da altre che "se dobbiamo avere una donna in Formula 1 sarebbe meglio averne una migliore". Io stessa ci sono rimasta male quando la Sauber ha messo alla porta Simona De Silvestro, che in Indycar andava niente male. Se il discorso fosse "metti la donna che preferisci al volante di una Formula 1", il mio voto andrebbe a Simona, su questo non ho dubbi.
Però lo stesso vale anche per gli uomini e non è detto che quelli che io preferisco siano tutti in Formula 1 e quelli che mi piacciono meno siano tutti fuori. E' stato questo su cui mi sono soffermata, quando ho finalmente deciso di intervenire. Poi mi sono soffermata anche sul fatto che tra l'essere "development driver" e guidare in un gran premio, anche solo nelle prove libere, passa un abisso. Quest'ultimo fatto è stato totalmente ignorato, mentre il fatto che, secondo il mio parere, nessuno avrebbe fatto caso neanche da lontano a un uomo ingaggiato come "development driver" (a meno che non sia un figo e in tal caso nessuno ha niente da dire nemmeno se è il più scarso dei piloti) ho ricevuto una risposta molto ben argomentata che suonava tipo: guarda che a suo tempo ci indignammo quando Bianchi pagò per rubare il volante a Sutil e quando Maldonado pagò per rubare il volante a Hulkenberg.
...
...
...
...wait, wait, wait.
Veniamo al primo caso: Bianchi avrebbe rubato il volante a Sutil. Mhm... si riferiscono per caso al fatto che era terzo pilota della Force India mentre Sutil era rimasto fuori dalla Formula 1 per la piccola sottigliezza che era impegnato in tribunale a difendersi dall'insignificante accusa di avere ferito un altro tizio con un bicchiere rotto? No, perché se si riferiscono all'epoca in cui entrambi stavano testando la Force India nei test prestagionali del 2013, vorrei far notare che alla fine la Force India scelse Sutil.
Piccolo dubbio esistenziale: perché se Sutil è così migliore di Bianchi con una macchina superiore si è classificato dietro di lui in classifica?
Veniamo al secondo caso: Maldonado è stato ingaggiato alla Williams subito dopo avere vinto il titolo in GP2, e tra l'essere nelle retrovie in GP3 ed essere tra i migliori in GP2 passa un abisso che certa gente a quanto pare neanche si immagina. Tra l'altro la scelta della Williams pare non essere neanche stata così azzardata, dato che Maldonado ha vinto un gran premio dopo anni e anni che il team vedeva i gradini più bassi del podio con la stessa frequenza con cui ci saliva Massa.
Piccolo dubbio esistenziale: se l'aspetto di Hulkenberg fosse stato quello di Maldonado e se l'aspetto di Maldonado fosse stato quello di Hulkenberg, qualche fangirl di tumblr si sarebbe per caso lamentata?
Altro piccolo dubbio esistenziale: perché se Hulkenberg è così tanto migliore di Maldonado non è ancora riuscito nemmeno a conquistarsi un podio (cosa che il suo compagno di squadra ha fatto) e, nell'unica occasione in cui aveva la possibilità di vincere un gran premio, diversamente da Maldonado, è andato a sbattere da qualche parte? Sempre per la storia che i numeri contano, ma solo quando bisogna tenere il conto degli incidenti di Maldonado? Mentre per quanto riguarda i risultati di Hulkenberg bisogna sempre chiudere un occhio?
A proposito di chiudere un occhio, quello che ho appreso oggi è che, nel mondo dei social network, se sei una donna spagnola che nelle serie minori non si è mai fatta notare, ingaggiata da un team come riserva della riserva della riserva, meriti di essere insultata da chiunque...
...
...
...
...almeno fino al giorno in cui si schianterà contro il portellone di un camion, dopodiché verrà eletta a donna-immagine delle competizioni motoristiche.
Credo che la mia maestra di vita si stia rivoltando nella tomba.
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lunedì 10 novembre 2014
#18: Commento al Gran Premio del Brasile - Interlagos, 07-08-09 Novembre 2014 (1/2)
“Barrichello deve sconfiggere la maledizione
che lo perseguita su questo tracciato dove lui è cresciuto, da bambino i suoi
nonni abitavano proprio di fronte all'ingresso: undici ritiri su diciotto
partecipazioni.” “Grande Mazzoni.”
- Gianfranco
Mazzoni e l’ingegner Bruno, qualifiche del gran premio del Brasile 2011
Uma saudação de cordialidade a todos os meus leitores por
Sunshine l'Autora©, este é o comentário sobre o grande prémio do Brasil que
ocorreu en Interlagos, próximo a casa da vovó di Rubens Barrichello que é
chamado Rubens como seu pai e seu avô e apelidado Rubinho para distinguilo de
seu pai apelidado Rubão.
Come potete notare sono entrata con il massimo della
partecipazione nell’ordine delle idee che questo è il weekend del gran premio
del Brasile e come tale è il gran premio più importante dell’anno, qualunque
cosa ne pensi Feliiii che nonostante tutte le mie speranze non ha indossato una
tuta verde-oro. Nel caso non abbiate capito un accidente della frase d’esordio,
potete usare un traduttore online o la vostra fantasia e il vostro intuito.
Prima di arrivare al weekend, comunque, c’è altro da ripercorrere, quindi direi
di abbandonare le lamentele sul lascere e di concentrarci su ciò che conta
davvero.
Quella tra il Gran Premio di Austin e il Gran Premio di
Interlagos si è rivelata una settimana fondamentale per il calciomercato... e,
no, non mi sono sbagliata, intendo proprio calciomercato, cioè i piloti che
sono stati cacciati via a calci a causa di movimenti di mercato.
La Sauber ha fatto annunci scioccanti, relativi ai due
piloti giovani e badass che ha ingaggiato per il 2015, uno moro e uno biondo
come le veline... Annunci scioccanti perché, nonostante il team svizzero abbia
passato gli ultimi tempi a far testare la propria monoposto a piloti nati in
paesi dove la Formula 1 la seguono solo loro, sempre ammesso che nel loro paese
natale ci abbiano mai vissuto o l’abbiano visto su una cartina geografica,
tutti erano convinti che nel 2015 non avrebbe messo in pista monoposto ma
tosaerba... infatti c'era qualcuno che si aspettava di ricominciare a guidare
per il giardino, cosa che a quanto pare non accadrà.
Deluso dal fatto che il team abbia preferito altri piloti
a lui, Sutil ha dichiarato che non è detto che quei due effettivamente
metteranno il cu*o su una Sauber il prossimo anno, perché dalla Sauber non si
sa mai cosa aspettarsi... e in questo la Sauber somiglia a Sutil: neanche da
lui si può mai sapere se la sua gara finirà insabbiandosi o andando a sbattere
contro a un muro. Le parole di Sutil sono alquanto sibilline, ma d'altronde
Sutil è l'uomo dei misteri. Nessuno riesce ancora a spiegarsi come mai nel
2011, anziché promuovere Hulkenberg a titolare, la Force India gli abbia dato
un volante. Allo stesso modo è un mistero anche come mai, nel 2013, anziché
promuovere Bianchi, la Force India abbia tornato a dargli un volante. Seguendo
questa scia, non è ben chiaro nemmeno il motivo per cui la Sauber, per il 2014,
si sia sbarazzata tanto alla svelta di Hulkenberg per ingaggiare lui.
Oltre a Sutil rimarrà a piedi anche lo Scoiattolo Nerd,
ma differentemente da Sutil, o non ha fatto commenti in proposito, oppure la
stampa internazionale ritiene che sia al mondo ci siano appena due fan di
Gutierrez (la madre e la nonna, naturalmente) e che quindi non sia essenziale
trascrivere le sue parole. Pare che la sua ragazza su Twitter abbia commentato
il fatto dicendosi dispiaciuta, diversamente da quella di Sutil che tramite il
suddetto social network ha mostrato che a fare polemiche è brava almeno tanto
quanto a farsi inquadrare ai box. Sutil su Twitter non ha commentato niente
perché, probabilmente vista l’impossibilità di picchiare quelli che lo
insultano via tweet, già da tempo ha cancellato il proprio profilo.
Sapevamo già dalla domenica di Austin che il cellulare
Sonyericsson avrebbe fatto il salto di qualità, con grande gioia delle fangirl
che lo trovano sexxxxxy e che apprezzano i suoi lineamenti (ehm... seriamente??
no, perché a me sembra che, tanto quanto Chilton e Pic, Ericsson sembri un
14enne, l'unica differenza è che quantomeno Chilton e Pic come 14enni sarebbero
anche carini, ma proprio Ericsson...). Chi era dunque l'altro pilota pronto a
fare il salto di qualità? Si trattava forse di Guido Per Il Giardino? O magari
di Siro-qualcosa, che doveva diventare il più giovane pilota di F1 di sempre ma
di questo passo quando debutterà avrà già i capelli bianchi? Ebbene, non era
nessuno dei due e le fangirl già sono estasiate perché: 1) la Sauber ha
ingaggiato un pilota attraente (per una volta mi ritrovo a condividere), 2) la
storia si ripete. Ebbene sì, i Maya l'avevano predetto, prevedendo che un
giorno un giovane brasiliano di nome Felipe avrebbe debuttato sulla Sauber e
per tutti noi sarebbe stato l'inizio della fine. Dopo averci trollato facendoci
credere che l'inizio della fine fosse iniziato con Massa, che in realtà altro
non era che la rappresentazione allegorica della sfiga, ci hanno riservato la
sorpresa finale: il vero discendente dei Maya, pronto a dar via al dominio dei
gufi, è in realtà il sosia di Kakà! Tra l'altro, con grande gioia di Mazzoni,
Felipe Nasr nonostante abbia appena 22 anni ha già alle sue spalle una storia
alquanto interessante: è infatti l'ex fidanzato di Julia Piquet, figlia di
Nelson e sorella di Nelsinho.
L’Altro Felipe: “Eu seu muito figu! Le fangirl mi amano
già da tempo, hanno sempre sperato che io prendessi il posto di Feliiii e di
Bo77as.”
Feliiii: “Credo che tu ti stia sbagliando, è da almeno
cinque o sei mesi che nessuna ti sta più cagando...”
Bo77as: “Infatti, noi siamo i più fighi e badassssss di
tutta la F1! Io, in particolare, sono il preferito da molte fangirl perché
pensano che se ho la testa grossa, il collo grosso, le spalle grosse, ecc...
abbia grosso anche qualcos’altro!”
Feliiii: “Secondo me ce l’ha più grosso Kobyyyy, visto
come mi ha buttato fuori agli albori di questa stagione, quando c’era qualcuno
che pensava che il Magnum potesse vincere il titolo con la McLaren!”
L’Altro Felipe: “Ehiiii! Io stavo parlando di me...
perché voi parlate delle appendici aerodinamiche dei nostri colleghi? Eu seu el
mejor!”
Nel frattempo procedono le (dis)avventure di Marussia e
Caterham. La Sacra Cenerentola, proprio quando sembrava sul punto di tornare
per il gran premio finale, con una certa dignità ha ammesso di non poter fare
altro che chiudere la baracca e andare a casa (lo dico e lo ribadisco: secondo
me è Alex Non Sono Valentino Rossi che porta sfortuna). Ancora non è chiaro se
qualcuno ne comprerà la licenza per il 2015, ma secondo un rumour pare che il
team Forza Rossa (sì, quello originario della Romania, che non si sa se sia un
vero team o se sia solo una leggenda metropolitana) e Kolles che vi sembra
connesso potrebbero non rimanere lì a guardare. A proposito di Kolles, sarebbe
interessante vederlo coinvolto anche in questa prodigiosa (dis)avventura, dopo
che ha già impresso il suo nome nella storia della HRT (era team manager o
qualcosa del genere agli albori del team, e lo si ricorda per avere messo a
piedi Gillette Fusion per un gran premio, dopo che il pilota aveva per errore
inviato a lui un'email con degli insulti su di lui che avrebbe dovuto –mandare
a un altro destinatario) e della Caterham (sembra che sia coinvolto nelle varie
polemiche del team relative al fallimento).
Se la Sacra Cenerentola ha chiuso con una certa dignità,
altrettanto non si può dire dei Coccodrilli Rombanti, che per tornare in pista
ad Abu Dhabi hanno organizzato nientemeno che una colletta tra i loro fan,
offrendo in cambio cartoline autografate, poster, magliette e cappellini e, per
chi ha intenzione di sborsare qualche migliaio di sterline, parti aerodinamiche
delle vecchie monoposto. Il loro sito web sembra una vetrina addobbata con le
insegne che pubblicizzano i saldi di fine stagione. Ci mancava solo Kobayashi,
con scritto “il miglior offerente si porterà a casa anche lui”.
Feliiii: “E i migliori offerenti non mancherebbero...”
Kobyyyy: “Sono felice che almeno tu mi apprezzi. Pagherei
qualunque cifra per poter essere a Intergufos ed esibirmi con una mescola
hard!”
Feliiii: “Mi dispiace, ma abbiamo solo la mescola medium!
Infatti siamo tutti qui che parliamo con chi ha lasciato questo mondo...”
Webbiiii: “Io ho lasciato questo mondo [CIT. Mazzoni] un
anno fa. Feliiii, grazie alla tua mescola medium sarai il primo a sapere in
anteprima che ho intenzione di lanciare la mia macumba contro Dani-Smile.”
Dani-Smile: “Tanto per curiosità, perché vorresti farlo?”
Webbiiii: “Per divertirmi.”
Dani-Smile: “Non mi sembra una gran spiegazione.”
Webbiiii: “Perché voler comprare Kobyyyy per la sua
appendice aerodinamica è una gran spiegazione? Siete proprio degli
sprovveduti... soltanto quando lascerete questo mondo capirete che la più
grande forma di appagamento è lanciare macumbe. Altro che girare tutto il
venerdì per rendervi conto di quello che sapete già, ovvero che siete più lenti
di Britney e del Gangster Rapper.”
Ebbene sì, tutta la prima parte del weekend è stata un
susseguirsi di Britney Bitch in testa e del Gangster Rapper secondo, con il
solo diversivo che ogni volta che Feliiii scendeva in pista il pubblico
iniziava a urlare e il rumore dei motori veniva sovrastato. Su come il pubblico
riuscisse a urlare e saltellare per ore intere senza stramazzare a terra
stremato è un mistero, ma d’altronde dato che nessuno fischiava a ogni soffio
di vento ho preferito non farmi domande. Mi sono fatta molte domande sul fatto
che, su Sky UK, l’Uomo Rasoio pur essendo di São Paulo non si degnasse neanche
lontanamente di raccontarci la storia della fondazione della città e, nel non
leggere su Twitter nessuno che si poneva lo stesso dubbio, mi sono resa conto
che ho una visione Mazzoni-centrica della Formula 1 e che mi aspetto che anche
sui canali stranieri ci siano siparietti di venti minuti dedicati alle bellezze
locali e, no, con bellezze locali non intendo le grid girls. Mi sono fatta
molte domande anche su Anthony Boring-son, chiedendomi dove sia andato a finire
nelle ultime settimane, ma non ne ho la più pallida idea.
Bonus del venerdì: un certo Daniel Juncadella,
soprannominato Jucas Casella da Ransie, ha preso parte alle libere 1 al posto
di Checoooo sfasciandogli la macchina. Non sapendo chi fosse costui, ho fatto
qualche ricerca e ne sono emersi dettagli molto interessanti, dato che ho
scoperto, in ordine crescente d’importanza che:
- è il nipote di Luis Perez Sala, ex pilota della Minardi
negli anni ’80 ed ex team principal della HRT nel 2012;
- nel 2013 correva nel DTM in un team in cui uno dei soci
proprietari è Ralf Schumacher;
- Ralf Schumacher è co-proprietario di un team di DTM ed
è stato co-proprietario di un team di GP3 diversi anni fa;
- Ralf Schumacher è ingrassato, porta gli occhiali (il
che in realtà non è una novità, dato che prima di passare alle lenti a contatto
per un certo periodo fu l’unico pilota che portava gli occhiali sotto al casco)
e starebbe per divorziare da Cora (e anche questa non è una novità dato che due
o tre anni fa era uscito un rumour secondo cui lui e la moglie si erano
lasciati e lei si era messa insieme a un cantante rap, un certo Materia, di cui
credo che conosca l’esistenza soltanto lei).
Poi è arrivato il sabato, in cui Mazzoni non ha dato il
meglio di sé, in quanto ci ha semplicemente ricordato che Ayrton Senna era
originario di São Paulo, dettaglio di poco conto considerando che diversamente
dalla nonna di Barrichello non ha mai abitato di fronte alla curva sopraelevata
dell’Arquibancadas (sempre ammesso che si scriva così). Ci ha comunque
deliziati nell’informarci che tra i commissari c’era l’ex pilota di Indycar
Felipe Giaffone che è “imparentato con Barrichello”: per chi volesse dettagli
più precisi, è il cugino di sua moglie.
La terza sessione di prove libere è stata una replica di
quelle precedenti, mentre quando è iniziato il momento delle qualifiche tutto
ha iniziato a farsi più interessante: a chi sarebbe toccato prendere parte alla
prima partita di briscola delle qualifiche?
JEV: “OH. MY. DANI-SMILE! È una congiura!”
Dani-Smile: “Dal momento che mi invochi, posso sapere che
cosa ti turba? Per caso ti sei conficcato per errore la baguette su per
il..........”
Voce fuori campo: “Adesso facciamo dire volgarità anche a
Dani-Smile?! O.O Complotto!”
JEV: “Sono appena stato invitato a una partita di
briscola insieme al Clan degli Sfasciacarrozze!”
Checoooo: “Sbrigati, ci aspettano nel box della Lotus!”
JEV: “Un attimo... ho una scarpa slacciata e non so dove
appoggiare la baguette per riallacciarmela.”
Checoooo, con un sorriso da serial killer: “Te la tengo
io!” E presa la baguette corre dentro al box della Lotus.
Dentro al box, intanto...
Grosjiiii: “Ehi, dammi subito la mia baguette, se non
vuoi che commetta qualche azione di cui non potrò mai parlare al Petit Bebé
Sachà!”
Maldiiii: “Non ci penso nemmeno! È giunto il momento
dello scontro.”
Checoooo: “Esatto, e dopo averti abbattuto a colpi di
baguette, ti triterò come un peperoncino messicano, a meno che tu, in cambio
della tua vita, non decida di sottometterti al mio glorioso dominio.”
Maldiiii: “Ti sei dimenticato che non ci sarà nessun
glorioso dominio e che lo scopo ultimo della mia esistenza è abbatterti!”
Checoooo: “Pensavo che ti divertissi di più nel tentativo
di abbattere quel poppante dello Scoiattolo!”
Maldiiii: “Lo Scoiattolo è solo uno sfizio! Sei tu quello
che voglio dare in pasto ai pesci di Singapore, anche se penso che sia dannoso
per la salute di chi li mangerà!”
Grosjiiii: “E va bene, ve ne andate in giro con due
baguette rubate... allora perché non ci dimostrate di quali atti eroici siete
capaci? Che il duello abbia inizio!”
Partono i colpi di baguette, usate dai due avversari come
spade, proprio nel momento in cui JEV si fionda dentro il box.
JEV: “Ehiiiiii! La mia baguette non è stata prodotta per
commettere una carneficina, ma solo per essere agitata festosamente
all’indirizzo di chi mi sta sorpassando! Peace & Love!”
Grosjiiii: “Cosa sono queste esclamazioni da hippy
fumato? O.O Fa qualcosa per riprendertela!”
Maldiiii, con una risata malefica, smettendo di
combattere e facendo l’occhiolino al pilota con cui stava duellando a colpi di
baguette: “E se fossimo noi a fare qualcosa?”
Checoooo: “Buona idea.” I due si avvicinano a JEV e gli
puntano le impropriamente loro armi improprie alla gola. “Hai intenzione di
stendere il tappeto rosso al nostro passaggio e di partecipare al grande
complotto che ci vuole vincitori a pari merito, oppure dobbiamo abbatterti?”
Grosjiiii ride fra sé e sé, pur sapendo che le Petit Bebé
non dovrà mai essere informato di tutto ciò: “In effetti potrei supportarvi
anch’io, a condizione di essere incluso come terzo vincitore a pari merito.”
Feliiii: “Ehiiii! Non è giusto! Solo io posso vincere un
gran premio a pari merito con Schumiiii e con Kimiiii nel Gran Premio delle
Trollate del 2005 sul circuito di Wikipedia!”
Le Petit Bebé Sachà: “Grand Papà Romain, non sottostare
alle richieste di quei due pazzoidi messico-venezuelani. Tu sei superiore a
entrambi. Per vincere ti basta partecipare a un gran premio in cui gli unici
altri due partecipanti sono David Guetta e uno sconosciuto che si fa chiamare
JP, ma di cui nessuno conosce il vero nome.”
Juanpabliño: “Chi, io?!”
David Guetta, che essendo francese si chiamerà
probabilmente Guettà: “E tu chi saresti? Tornatene in Indycar e non rompere!
Comunque, Petit Bebé, mi dispiace smentirti, ma io sono sicuro di battere le
Grand Papà Romain, e anche con un certo vantaggio.” Agita una baguette. “Sei
per caso convinto del contrario, Grosjiiii?”
Grosjiiii: “No, non sono convinto del contrario, ma solo
perché in questo momento, qui dentro, a parte JEV, sono l’unico ad essere
disarmato.”
Guettà: “Perfetto, solo una cosa non mi è chiara...
perché la maggior parte dei meccanici sono uomini che indossano tute ignifughe,
invece che belle donne in top, tanga e tacco a spillo?”
Grosjiiii: “Perché siamo a Interlagos e qui l’unica
persona che può portare i tacchi a spillo è la Mulher Brasileira Raffaela.”
Maldiiii: “Ma qualcuno si è dimenticato di noi?”
Checoooo: “Così pare. Credo che per passarci il tempo
dovremmo riprendere a picchiarci con le baguette.”
Maldiiii: “O posare nudi davanti alle fangirl di Tumbrl.”
JEV: “O fare un threesome.”
Maldiiii: “O invitare Grosjiiii per un foursome.”
Grosjiiii: “No, io sono un uomo sposato e sono una persona
seria, e le persone serie, invece di partecipare a un foursome partecipano a
una partita di briscola, che peraltro è quello che il mondo si aspetta da noi.”
La briscola viene vinta dal team franco-svizzero, che
partirà dalla penultima fila davanti al team messico-venezuelano, anche se in
realtà ultimi partiranno il Kiwiiii... no, non preoccupatevi: si tratta di una
semplice sostituzione del motore e non di qualche pericoloso crimine tipo
l’unsafe release. Sette posizioni di penalità anche per Checoooo, per
l’incidente con lo Spaccabottiglie ad Austin, e gli è andata bene perché
altrimenti sarebbero state sette bottigliate. La novità è che, scontandone solo
una, le altre sei dovrà scontarle a rate, dato che a quanto pare non funziona
così soltanto per le rotture del motore.
I successivi quattro piloti che si sono dedicati all’arte
della briscola sono stati lo Scoiattolo, sorprendentemente primo degli esclusi
davanti all’ex compagno di squadra Hulk, al compagno di squadra Spaccabottiglie
e al Kiwi. La briscola si doveva svolgere in teoria nel box della Sauber, ma lo
Spaccabottiglie era in polemica con tutti, quindi per evitare che picchiasse
qualcuno è stato trascinato nel box della Force India dove Hulkkkk ha iniziato
a distribuire erba indiana a tutti.
Lo Spaccabottiglie: “Ma se invece di fare una partita a
briscola facessimo un party indo-brasiliano?”
Lo Scoiattolo: “è una buona idea! Portateci subito
qualche ettolitro di caipirinha corretta con curry!”
Hulkkkk: “Sei sicuro di essere maggiorenne?”
Lo Scoiattolo: “Certo... e poi io bevo caipirinha
corretta al curry fin da quando sono nato, me la davano nel biberon al posto
del latte!”
Il Kiwiiii: “Anche a me!”
Lo Scoiattolo: “Ma tu sei il russo di Roma, avrebbero
dovuto farti bere della vodka corretta con qualche calcinaccio caduto dal
Colosseo!”
Il Kiwiiii: “Infatti quella era la mia bevanda preferita,
la caipirinha al curry era al secondo posto.”
Hulkkkk: “Lambada for the win!” Balla con le piume in
testa. “Ferrari power!”
Lo Scoiattolo: “Ehm... Hulkkkk, posso farti notare che,
quando tu guiderai la Ferrari e berrai soltanto bevande soft come il lambrusco
con retrogusto di tagliatelle al ragù, io sarò già stato cacciato via dalla F1
a calci da almeno sei anni?”
Hulkkkk: “Quindi nel 2020!”
Lo Scoiattolo: “Nobody loves me. Ç_ç”
Alla fine del festino indo-brasiliano in Sauber hanno
apportato delle modifiche sulla vettura dello Spaccabottiglie che poi ha dovuto
partire dalla pit-lane. Viste le polemiche tra il pilota e il team, se la
Sauber non fosse decima in classifica dietro alla Marussia, sarebbero
sicuramente fioccate innumerevoli teorie del complotto.
Lo Spaccabottiglie: “In pratica quello che l’Autrice©
vuole dire è che, essendosi trattato di noi, nessuno ci caga.”
E intanto si avvicinava il momento buio... Ce l’avrebbero
fatta gli eroi in rosso a imprimere il loro marchio sulla Terra dei Gufi?
...ma andiamo con ordine e torniamo a venerdì.
La Ferrari, contrariamente a quanto potremmo ipotizzare,
non ha ancora ufficializzato i propri piloti per il 2015... o meglio, ha
annunciato che Kimiiii continuerà, Ferniiii ha ancora un contratto in essere ma
sembra che farà le valigie e più o meno tutti hanno profetizzato che Sebbiiii
(che da parte sua dice di non vedere l’ora di ufficializzare il proprio futuro
ma che finora non l’ha mai fatto) ne prenderà il posto. Tra l’altro se non ne
prendesse il posto Sebbiiii, non rimarrebbe nessuno dato che gli unici piloti
senza volante non interessano nemmeno alla Sauber.
Ma andiamo oltre e procediamo con la nostra teoria del
complotto! *-* Sìììì, mi piace complottare, specie considerando che:
- Vettel ha già ufficializzato che lascerà la Redbull;
- Alonso ha già lasciato intendere che lascerà la
Ferrari;
- siamo a novembre e in genere a quest’ora la Ferrari
aveva già annunciato i propri piloti da almeno un mese;
- non c’era nessun impedimento, da parte della Ferrari,
all’annuncio dell’ingaggio di Vettel.
A questo punto mi sta sovvenendo fortemente il dubbio che
tutti ci abbiano trollato fin dal primo momento e che in realtà Sebbiiii
potrebbe essere tutt’altro che in Ferrari il prossimo anno. Magari in McLaren
se Jensiiii si ritira come ha lasciato intendere. Certo, rimane da capire dove
andrebbe a finire Ferniiii, in tal caso, ma questo è un dettaglio secondario.
Torniamo a noi. Venerdì, nella seconda sessione di prove
libere, la vettura di Ferniiii è andata a fuoco. Qualche buontempone, invece di
notare come il nome del suo sostituto avrebbe dovuto essere ufficializzato
molto tempo fa ma ancora non se ne sa niente, avrà sicuramente colto
un’occasione del genere per osservare che da quando è in rotta con la Ferrari
capita più spesso del solito, ma tutti erano impegnati a notare che lui stesso
aveva preso un estintore per spegnere l’incendio, osannandolo come epico. In
realtà il Kovaaaaa ha un intero curriculum di eventi del genere, quindi adesso
non esageriamo! Quello che molti hanno ignorato è la fumata nera uscita dalla
vettura di Ferniiii. E se indicasse che il suo successore non c’è ancora e che,
per questo non viene annunciato? Ovviamente si scherza, è chiaro... ma un
pensierino in proposito di tanto in tanto ce lo faccio. Se non altro, dopo che
ho toppato clamorosamente il mio pronostico secondo cui Raikkonen non sarebbe
mai tornato in Ferrari, sarebbe un modo perfetto per avere una piccola
rivincita. ;-) Non dico che in pentola bolla qualcosa di grosso, ma che bolla
qualcosa di strano!
Dopo aver complottato sul fatto che a mettere il culo su
una Ferrari potrebbe essere anche qualcuno che non ci aspettiamo per niente,
possiamo proseguire con un dramma di grande portata: i Ferrari Boyssss erano
ottavo e decimo (è inutile specificare chi era ottavo e chi decimo, a questo
punto) e a rendere la cosa più drammatica c’era il salvatore della patria in
mezzo a loro, sempre che il fatto di salvare la patria sia compatibile con
l’essere il pilota della Redbull meglio piazzato in classifica, cosa di cui
fino a un anno fa avevo sempre dubitato profondamente. Per quanto riguarda il
Ferrarista Non Annunciato, era sesto davanti al Magnum il che faceva intuire
che... *rullo di tamburi e standing ovation* Jensiiii era in top-5! Nessuno se
n’è accorto, naturalmente, nemmeno lui stesso che pensava alle macumbe che farà
il prossimo anno in Endurance insieme a Webbiiii e nemmeno le sue fangirl, che
stavano già pensando a trovare un idolo con cui rimpiazzarlo (cosa non
difficile dato che tifano mediamente quindici piloti) o alle fanfic Webson che
scriveranno in vista di un suo ipotetico passaggio nel WEC.
Le Mercedes sembravano sul punto di spaccare il culo a
tutti, anche se non si poteva mai dire, magari le Williams avrebbero potuto
sferrare la loro zampata... ma la zampata l’hanno data in mezzo al letame
(okay, mi è uscita spontanea, per nulla legata al termine che nel dialetto
bolognese e ferrarese si utilizza per indicare la letamaia, che ha molta
assonanza con il nome di uno dei due piloti del suddetto team) e Rosbiiii s’è
portato a casa la pole davanti al compagno di squadra, a Feliiii e a Bottas.
Come al solito il pubblico, al passaggio di Feliiii, ha iniziato a urlare e ad
acclamarlo a gran voce, portandomi a chiedermi se, al posto di Feliiii e a
parità di risultato, ci fosse stata una donna, cos’avrebbero fatto...
probabilmente avrebbero urlato ancora più forte!
Tipico fan brasiliano: “Oh mi Felipinha! *_____*
Aaaaaaaaaawwwww!”
Feliiii: “No, io posso capire tutto, ma diventare anche
una donna no. Il lato caliente di me può mantenere il proprio controllo in un
contesto in cui c’è un 99% di uomini e un 1% di donne, ma se fossi una donna in
un ambiente simile salterei addosso a chiunque!”
Kobyyyy: “Mi amor brasileiro, non importa che tu sia una
donna per saltarmi addosso, anche se preferisco essere io a saltare addosso a
te!”
Feliiii: “È curioso che quella volta a Suzuka non ci
siamo scontrati...”
Kobyyyy: “Quale dei nostri tanti incontri romantici a
Suzuka?”
Feliiii: “Quello che abbiamo concluso sul podio.”
Kobyyyy: “Quale delle tante volte in cui sono salito sul
podio?”
Feliiii: “Ah, ora mi è tutto chiaro... i soldi da dare
per la colletta del tuo team, in modo che possa pagare gli alloggi agli ospiti
vip che inviterà ad Abu Double, in realtà li hai spesi tutto in erba do
Brasil!”
Kobyyyy: “Sono così prevedibile?! O.o”
Tra i dettagli random, durante le qualifiche, Mazzoni ha
parlato dei seguenti argomenti:
- Hammiiii ha vinto le ultime cinque gare;
- Rosbiiii dovrebbe avere ottenuto più o meno altrettante
pole position;
- sei volte a Interlagos si assegnò il mondiale;
- Hammiiii superò Glock all’ultima curva del gran premio
del 2008 vincendo il mondiale;
- Ferniiii vinse due mondiali qui e due ne perse;
- Raikkonen vi vinse il suo ultimo mondiale;
- Hulkenberg nel 2010 ottenne la sua prima e unica pole
position con la Williams sotto la pioggia e nel 2012 andò in testa per la prima
volta per una trentina di giri;
- nelle ultime tre edizioni delle qualifiche è sempre
piovuto (e se così fosse, prima del 2011, 2012 e 2013 in teoria ci sarebbero
stati anche il 2010 e il 2009, quindi questa cosa sarebbe da approfondire);
- la guida di Rosbiiii è più pulita di quella di Hammiiii
(e, questo lo aggiungo io, vale anche per i capelli).
E con questo ho finito la giornata di sabato...
Devo ammettere che, sarà che sono pazzamente esaltata
quando si tratta del gran premio del Brasile, sarà che il pubblico brasiliano è
talmente caloroso da trasmettere calore anche a migliaia di chilometri di
distanza... ma ho completato finora sei pagine word (carattere calibri,
dimensione 11 px), che mi sembrano decisamente tante. Al fine di evitare di
stressarvi ulteriormente, ho deciso quindi di spezzare in due il commento,
pubblicando adesso questa parte e in un secondo momento quella che scriverò
sulla domenica.
[TO BE CONTINUED...]
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F1 stagione 2014,
GP Brasile
sabato 1 novembre 2014
GP STATI UNITI: Rosberg in pole davanti a Hamilton
È iniziato novembre e, come ogni anno quando inizia
novembre, il campionato di Formula 1 volge al termine. Il terzultimo
appuntamento stagionale si svolge negli Stati Uniti, dove va in scena la terza
edizione del gran premio di Austin.
Ancora una volta sembra che tutto debba decidersi tra i
due piloti della Mercedes, separati da 17 punti in classifica: Hamilton è
sempre stato il più veloce nelle tre sessioni di prove libere del venerdì e
sabato mattina, ma Rosberg è sempre stato in seconda posizione, nella seconda
sessione con appena tre millesimi di distacco dal compagno di squadra.
In Q1 la principale novità è costituita dal fatto che,
con l’assenza di Caterham e Marussia, saranno quattro vetture a uscire di scena
anziché sei (o, per gli “altri”, anziché due come garantiva quasi sempre la
presenza di Caterham e Marussia), di cui una è già abbastanza scontata: la
Redbull di Vettel, su cui è stata sostituita la sesta power-unit, fa solo una
fugace comparsa, visto che domani dovrà partire dalla pit-lane, che gli
garantisce appena la penultima posizione davanti alla Lotus di Grosjean. In
penultima fila si piazzano una Toro Rosso e una Sauber, si tratta di Vergne e
Gutierrez. Vista la differenza di prestazione tra le gomme soft e le gomme
medium, praticamente quasi tutti i piloti sono stati costretti a scendere in
pista con gomme soft fin dalla prima manche.
Altri quattro piloti escono in Q2, in modo da garantire
l’accesso di 10 vetture alla top-ten: Maldonado è il primo degli esclusi
davanti a entrambe le Force India e alla Toro Rosso di Kvyat.
Si passa quindi in Q3, dove scendono in pista solo nove
vetture in quanto Sutil (che per la prima volta nella stagione ha avuto accesso
alla top-ten) sceglie di rimanere ai box. Come era facilmente prevedibile,
tutto si decide effettivamente tra le Mercedes, con Rosberg che conquista la
pole position davanti al compagno di squadra e agli habitué della seconda fila,
le Williams di Bottas e di Massa. Seguono Ricciardo e Alonso in terza fila
davanti alle McLaren e a Raikkonen. Le McLaren comunque non partiranno entrambe
in quarta fila, in quanto Button sarà retrocesso per la sostituzione del
cambio.
In sintesi, il risultato delle qualifiche (risultato
conquistato in pista, che non tiene conto delle penalità) è il seguente:
1. Nico Rosberg (Mercedes), 2. Lewis Hamilton (Mercedes)
3. Valtteri Bottas (Williams), 4. Felipe Massa (Williams)
5. Daniel Ricciardo (Redbull), 6. Fernando Alonso
(Ferrari)
7. Kevin Magnussen (McLaren), 8. Jenson Button (McLaren)*
9. Kimi Raikkonen (Ferrari), 10. Adrian Sutil (Sauber)
11. Pastor Maldonado (Lotus), 12. Sergio Perez (Force
India)
13. Nico Hulkenberg (Force India), 14. Daniil Kvyat (Toro
Rosso)
15. Jean Eric Vergne (Toro Rosso), 16. Esteban Gutierrez (Sauber)
17. Sebastian Vettel (Redbull)**, 18. Romain Grosjean
(Lotus)
* Button sarà retrocesso di 5 posizioni (sostituzione del
cambio).
** Vettel partirà dalla pit-lane (sostituzione della
power-unit).
Sunshine© per F1GC forum.
domenica 19 ottobre 2014
Cose di cui un lato di me sente la mancanza - atto secondo
A suo tempo ho già parlato delle cose di cui sento lamancanza, riferendomi al periodo fine anni ’90, primi anni ’00, ma devo dire
che, secondo me, c’è stato un altro periodo piuttosto glorioso, nella storia
della Formula 1 recente. Ripercorriamolo quindi con le cose di cui un lato di
me sente la mancanza, atto secondo. Non sarà difficile intuire di che periodo
si tratta.
I commenti ironici
ai gran premi
Come può mancarmi qualcosa che c’è tuttora? Infatti non
mi mancano, ma mi manca la spontaneità con cui nacquero. Adesso è scontato, per
me, scrivere il commento al gran premio dopo che questo finisce, possano essere
passate poche ore, pochi giorni o un paio di settimane nei casi peggiori. Un
tempo non era così e i commenti ironici ai gran premi sono nati per puro caso,
destinati a rimanere qualcosa di privato. Come sono cambiate le cose, da quel
giorno... Sia chiaro, non rimpiango i momenti in cui a leggere i miei commenti
era una sola persona che magari non era neanche interessata al cento per cento
a quello che scrivevo. Rimpiango però il momento in cui, con naturalezza,
compresi che dovevo scrivere un vero proprio commento a un gran premio,
affinché i ricordi di quanto era accaduto non svanissero.
La Super Aguri
Arrivarono come il fanalino di coda, raggiunsero il
momento della gloria, tornarono nelle retrovie e fallirono. Il primo punto
ottenuto da Sato sulla Super Aguri fu un momento da standing ovation:
all’improvviso non mi importava più nulla di tutto il resto, fu una frazione di
secondo ma fu la prima volta nella mia vita in cui provai un’intensa
soddisfazione per una carretta che conquistava un punto, ultima cosa che avrei
mai e poi mai potuto immaginare nei mesi precedenti. Poi arrivò, un paio di
gran premi dopo, la consacrazione definitiva: vedere Sato su Super Aguri
superare Alonso su una McLaren fu qualcosa di indescrivibile: un pilota di
medio livello su una carretta che superava un campione del mondo di un top
team. Con tutto il rispetto per Alonso e per la McLaren, fu una scena
orgasmica, mai più vista negli anni a venire.
L’uomo dei record
Ultimo alla partenza e primo al restart, conquistò
peraltro la maggior percentuale di giri disputati in testa sul totale...
al volante di una Spyker. Sto parlando di Markus Winkelhock, che mi è rimasto
nel cuore e che ricordo tuttora nonostante la sua parentesi in Formula 1 durò
pochissimo. Passerà molto tempo prima che qualcuno batta i suoi record... se
accadrà mai, cosa di cui dubito fortemente.
“Prova a imparare!”
“Prova tu a imparare!”
Passato momentaneamente l’entusiasmo per Winkelhock in
testa al gran premio, e peraltro non fu neanche troppo difficile dato che venne
superato da tutti un attimo prima che il suo motore finisse in fumo,
continuammo a vederne delle belle. Vedemmo un duello per la prima posizione tra
Massa e Alonso a pochi giri dalla fine, in cui quest’ultimo ne uscì vincitore.
Qualcuno azzardò che sarebbe stato epico se fossero finiti fuori pista
entrambi, perché sarebbe accaduto qualcosa che non aveva mai più speranze di
accadere: Webber avrebbe vinto con una Redbull. Eh già, all’epoca lo credevamo
davvero impossibile! Webber arrivò terzo e apprese da Alonso l’“arte di
rosicare dopo una vittoria”, in cui Fernando si lamentò di come Massa avesse
attentato alla sua leadership dopo che, per la vittoria, aveva lottato con...
Heidfeld?!?!?! Sorvoliamo su questa inquietante prospettiva e concentriamoci su
Felipe, che con grande eleganza rispose... no, è meglio sorvolare anche sulla
risposta!
Bonus: i due litigarono in italiano.
Doppio bonus: in italiano l’espressione “prova a
imparare” non ha senso, ma Alonso sembrò comprenderla perfettamente, dato che
la sua risposta fu “prova tu a imparare”.
Triplo bonus: Massa mandò a quel paese anche Ron Dennis,
sopraggiunto per calmare gli animi.
Quadruplo bonus: sul podio c’era Michael Schumacher a
consegnare il trofeo al rappresentante della McLaren, e indossava una camicia a
righe.
Oh, c’è un pilota
che ha la mia età!
Sapevo che era uno dei piloti di riserva della BMW
Sauber, sapevo che era conteso tra la BMW Sauber e la Toro Rosso/ Redbull (grazie
alle telecronache di Mazzoni) e sapevo che aveva diciannove anni, proprio come
me. L’unica differenza era che io avevo appena compiuto i diciannove, Sebastian
Vettel stava per compiere i venti. Quello che contava, comunque, era che un
pilota nato meno di dodici mesi prima di me avesse finalmente debuttato in
Formula 1.
Al giorno d’oggi, in cui ci sono parecchi piloti nati
negli anni ’90, in cui Ricciardo che è più giovane di me ha vinto dei gran
premi, in cui si appresta a debuttare in Formula 1 Max Verstappen che ha nove
anni in meno di me, mi sento dannatamente vecchia. Allora mi sentivo coetanea
di almeno un pilota di Formula 1, e mi sentivo importante!
Bonus: abbandonando un attimo il discorso dell’età,
quando Vettel passò alla Toro Rosso, il mio commento fu “come può, un pilota
che può diventare titolare tra un anno o due sulla BMW Sauber, puntare a un team
di livello medio-basso come la Redbull?”, il che dimostra che giustamente non
avevo la più pallida idea di quello che ci aspettava.
Tre per quattro
Era il gran premio della Turchia del 2007 e, quanto
mancavano cinque gran premi alla conclusione del mondiale, i piloti della
McLaren e quelli della Ferrari avevano tutti quanti ottenuto tre vittorie
ciascuno. Poi la situazione di “parità” svanì di lì a poco, ma in quel momento
c’era un certo livello di epicità nella situazione che si era venuta a creare.
Quell’anno in cui
non sentimmo mai l’inno tedesco
Era il 2007 e per tutta la stagione udimmo un susseguirsi
di:
- inno britannico e basta;
- inno spagnolo + inno britannico;
- inno finlandese + inno italiano;
- inno brasiliano + inno italiano.
Né piloti né team tedeschi ottennero quindi la vittoria
e, per un’intera stagione non udimmo l’inno tedesco nemmeno una volta!
OMG, c’è una Force
India in quarta posizione!
C’era Sutil quarto e la cosa avrebbe anche potuto
diventare orgasmica, se le cose fossero andate avanti così abbastanza a lungo
da consentirgli di guadagnare punti. Purtroppo per lui Raikkonen gli frenò nel
retrotreno. Successivamente vedemmo varie inquadrature di Sutil in lacrime
dentro al box della Force India, segno evidente che da sobrio è capacissimo di
mostrarsi contrariato a qualcosa o a qualcuno senza fare danni.
Bonus bonus: nella stagione successiva ci fu un altro
incidente tra Sutil e Raikkonen quando Sutil era in top-ten.
Doppio bonus: sempre nella stagione successiva ci fu un
gran premio in cui Sutil riuscì effettivamente ad arrivare quarto.
L’imminente
debutto di Roldan Rodriguez
Dubbio esistenziale: chi sarebbe?
Risposta: effettivamente non lo so, ma era uno di cui si
parlava sempre! Doveva debuttare alla Spyker, o forse alla Force India, o forse
era associato prima alla Spyker e poi alla Force India.
Nelsinho Piquet
Nelson Angelo Piquet / Nelson Piquet Junior / Nelsinho
Piquet aveva come obiettivo, secondo Mazzoni, quello di farsi chiamare solo
Nelson, obiettivo per nulla realizzato, almeno durante il tempo della sua
permanenza in Formula 1. Apparve alla Renault lo stesso anno in cui Alonso vi
fece ritorno e da molti venne visto, in un primo momento, come un valido
avversario per lo spagnolo. Molte fangirl, invece, lo ritennero un valido
candidato quando erano desiderose di sbavare un po’.
Nonostante il suo fascino brasileiro Nelsinho Piquet è
nato in Germania, non troppo lontano dal circuito di Hockenheim in cui ottenne
una seconda posizione, uno degli unici due risultati decenti ottenuti per tutta
la durata della sua carriera di pilota. Ebbe molto più successo nella sua
carriera alternativa di manichino da crashtest, tanto che nessuno riesce ancora
a stabilire con certezza se nel famigerato gran premio di Singapore del 2008
contro al muro ci andò apposta oppure no. Dobbiamo fidarci solo della sua
parola e spero che, dal momento che raccontandolo pubblicamente ci fece
sappiamo tutti che figura, spero almeno che l’abbia fatto davvero!
Il centesimo
pilota nella storia della Formula 1 a vincere un gran premio
Ormai avevamo perso le speranze. Kovalainen era una sorta
di nuovo Barrichello al volante di una McLaren, con la sola differenza che,
quando c’era la possibilità di vincere quelle due o tre gare per anno,
Barrichello era sempre lì al momento giusto, mentre di Kovalainen non si poteva
dire altrettanto. Proveniente dalla Renault e giunto in McLaren dove avrebbe
potuto fare sfaceli, in realtà passò nell’ombra. Poi un giorno, mentre era
stabilmente terzo a una certa distanza da Hamilton che a sua volta era a una
certa distanza da Massa, capitarono due miracoli: Hamilton forò e Massa ruppe
il motore. Kovalainen vinse quindi quando nemmeno lui ci credeva più. In
conferenza stampa, però, dichiarò che anche senza la rottura del motore di
Massa avrebbe potuto puntare comunque alla vittoria, cosa non molto credibile
visti i venti o trenta secondi di gap e il fatto che la gara fosse quasi
finita. Comunque poco importa: Kovalainen non ha bisogno di essere creduto,
quello che conta è che, da qualche parte ci sia la sua presenza illuminante.
Bonus: durante le interviste era sempre pronto a
ridacchiare, specie nelle occasioni in cui arrivava dalla quindicesima
posizione in poi.
“Ma quale Ferrari
e McLaren, io spero in una vittoria della Toro Rosso!”
Era un commento fatto così, per sdrammatizzare un po’ sui
risultati della Toro Rosso che, per carità, qualcosa di buono lo stava anche
combinando, ma che mai e poi mai avrebbe potuto vincere un gran premio. Scherzavo
così, una settimana prima del gran premio d’Italia del 2008. Poi una settimana
più tardi Vettel tagliò il traguardo in prima posizione... con una Toro Rosso!
Una lampadina da
minatore sul casco
Lo scenario era quello del primo gran premio di
Singapore, primo gran premio in notturna della storia della Formula 1, in cui
Robert Kubica, all’epoca pilota della BMW Sauber che doveva essere stato
contagiato dalla follia di Vettel in fatto di caschi quando erano
pseudo-compagni di squadra un anno prima, decorò il proprio casco con una sorta
di lampadina da minatore, di cui Mazzoni parlò approfonditamente il
telecronaca, nonostante non fosse nulla in confronto alle luci intermittenti
messe sul casco da Vettel in un’occasione molto successiva sempre a Singapore.
I finali di
stagione al cardiopalma
Sono cresciuta con i finali di stagione in cui tutto si
decideva tra Schumacher e Hakkinen. Poi se ne andò Hakkinen, comparvero
Montoya, Raikkonen e compagnia bella... ma mai mi capitò di vedere un vero e
proprio duello per il titolo all’ultima gara stagionale. Non tra tre piloti,
almeno. L’edizione del 2007, con il gran premio del Brasile in cui Hamilton era
leader della classifica con 4 punti su Alonso e 7 su Raikkonen, si prospettava
scoppiettante. Da un certo lato poteva sembrare un risultato già scritto, da
certi altri lati invece notammo come tutto poteva essere messo in discussione e
come tutto era (o almeno appariva tale) genuino spettacolo. Ci furono polemiche
qua e là, ma ci fu anche un esito che non era quello più scontato e che, in quanto
tale, ci ricordò che la Formula 1 può anche essere imprevedibile e che soltanto
quando cala la bandiera a scacchi sull’ultimo gran premio stagionale si può
stabilire chi abbia vinto il mondiale.
Interlagos ci diede appuntamento a un anno più tardi:
stavolta non c’erano tre piloti, ma soltanto due, e Hamilton aveva 7 punti di
vantaggio su Massa. Ancora una volta il risultato sembrava scontato, ma forse
così scontato non era, dato che tutto si decise soltanto all’ultima curva,
quindi ancora più in extremis di quanto fosse accaduto l’anno precedente. Stavolta
la Formula 1 ci dimostrò che addirittura anche quando viene data la bandiera a
scacchi nulla è ancora scontato.
A questo punto, con l’auspicio di rivedere al più presto
finali di stagione altrettanto scoppiettanti, non mi resta che rendermi conto
di un’inquietante verità: c’è un'altra cosa di cui un lato di me sente la
mancanza... e il lato di fangirl che è dentro di me mi sta implorando di non
risparmiarvela. Ci scommetto che in molti di voi stanno intuendo, almeno
velatamente, che mi riferisca a una certa tuta verde-oro indossata da Massa al
gran premio del Brasile del 2006... ma darò ascolto alla voce della mia
coscienza e mi asterrò dal dedicarvi un intero paragrafo.
sabato 27 settembre 2014
#14: Commento al Gran Premio di Singapore - Marina Bay, 19-21 Settembre 2014
Qualifiche | Gara
DAL REGISTA DI “IL
BOCCHETTONE DELLA NOTTE”
DAGLI INTOSSICATI
DAL PESCE AVARIATO
E DAI PRODUTTORI
DE “IL QUARANTENNE ACCECATO”
CON LA
COLLABORAZIONE DELL’AUTRICE©
UNA PRODUZIONE
ESCLUSIVA E D’ÉLITE:
COMMENTO AL GRAN
PREMIO DI MARINA BAY.
Un cordiale saluto, miei cari mass dumper. È giunto il
momento di occuparci del gran premio di Singapore a Marina Bay e, dal momento
che siamo di fronte a una sorta di tragedia (su quattordici gran premi, per
undici volte lo stesso team ha portato a casa la vittoria! Se non è una
tragedia questa...), se fossimo nell’Antica Grecia ci sarebbe in questo momento
un siparietto comico, come mi è stato riferito da Great Saiyaman. In realtà
Great Saiyaman definiva siparietto comico il fatto che nel corso del weekend io
abbia cantanto “The Rhythm of the Night” di Corona in un locale di karaoke
(portando il mio brio festaiolo, che mi fa intuire perché a suo tempo io sia
diventata una fan di Feliiii piuttosto che di qualche altro pilota serio e
monotono) e non un mio commento a un gran premio... ma un commento a un gran
premio può diventare un perfetto siparietto comico dopo la tragedia! Tra
l’altro in questo weekend la Mercedes ha dimostrato una grande e immensa
affidabilità e........What?! Ne siamo davvero così sicuri? Forse è meglio
iniziare dall’inizio, ovvero dalla Singapore Flyer, che svetta su Marina Bay. È
una ruota panoramica con ventotto cabine (che possono ospitare ventotto persone
ciascuna), che percorre il proprio giro in trentasette minuti. Il nome
“Singapore”, inoltre, deriva dal sanscrito “singapura”, che significa “città
del leone”, ma credo che questa storiella la conosciate ormai bene quasi quanto
quella delle case popolari del progetto Singapura dove un tempo sorgeva una
favela, probabilmente non troppo lontano dalla villetta della nonna di
Barrichello.
Venerdì non è successo niente di eccezionale, se non che
Maldiiii è andato a sbattere, dimostrando che nella sua vita precedente era un
manichino da crash test. Ah, già, questo di per sé non è eccezionale, ma è
esattamente quello che succede in ogni occasione!
Poi è arrivato sabato... Alle 15.00 mi sono piazzata
davanti a Raidue, che trasmettva le qualifiche in diretta. Una volta erano alle
16.00. Non ricordo se l’anno scorso fossero già alle 15.00. Effettivamente non
me ne frega più di tanto di che orario siano partite le qualifiche lo scorso
anno, quello che conta è avere azzeccato l’orario anziché accendere la TV quando
le qualifiche erano già finite, cosa che peraltro mi era capitata in passato
con un gran premio di quell’anno in cui la Redbull otteneva sempre la pole
position, nella prima occasione in cui la Redbull non ottenne la pole!
Chilliiii: “Dunque è giunto il momento della gloria!
Stavolta non sarà quello scarsone del mio compagno di squadra a superare la Q1,
ma io! I’m the boss!”
Sonyericson: “Non ci pensare nemmeno! Tu non puoi
risalire in Q2! Va contro il principio fondamentale della vita e contro il grande
ammmmmore che ci lega!”
Chilliiii: “Hai ragione, mio amato Sonyericson! *-* Ti
Lowo tantissimo! <3 Se solo non ci fossero soltanto gomme soft e supersoft
da queste parti, mi mostrerei a te in tutto lo splendore della mia mescola
hard!”
Sonyericson: “Ohhhhh! *_____* Max con una mescola hard!
<3 Io però preferivo qualche bella gnocca con una mescola hard! Almeno
quelle non mi graffiano con la barba!”
Chilliiii: “Nemmeno io ti graffio con la barba, dato che
non mi è mai spuntata.”
Sonyericson: “Sì, ma non sei esattamente il mio tipo. Te
lo confesso... in realtà io preferisco SK4r$ì!!!111!!!!11”
Chilliiii: “Che oltraggio! Come osi tradirmi dopo tutto
quello che c’è stato tra noi?! Le nostre gloriose sportellate non significano
niente per te?!”
Sk4r$ì: “Le mie sportellate sono molto più gloriose di
quelle che gli rifili tu! Je suis le boss! Solo io posso duellare con
Sonyericson per le posizioni di maggiore spicco!”
Kobyyyyy: “Scusate, ma io non sono degno di essere preso
in considerazione? Tra l’altro le Williams nelle prove libere giravano sugli
stessi tempi di due scatolette di Simmenthal, quindi c’è qualcuno con cui
potrei ballare la conga in partenza!”
Feliiii si guarda intorno fischiettando.
“Chi?”
Kobyyyyy: “Tu, my love!”
Feliiii: “Salvami tu, Bo77as!”
Bo77as: “Dopo che mi hai rubato lo champagne a Monza?
Nemmeno per sogno! Mi faccio prestare la baguette dallo Scarsone, piuttosto, e
te la ficco su per il............”
L’Autrice: “Direi che questa conversazione è durata anche
troppo a lungo! Facciamola breve: la Q1 è già finita, gli ultimi quattro sono i
Fantastici Quattro, mentre escono di scena anche lo Spaccabottiglie e
Maldiiii.”
Lo Spaccabottiglie: “Questa cosa non mi piace! Adesso
metto una bottiglia rotta su per il cu*o del mio compagno di squadra!”
L’Autrice: “Cosa?! O.O Non ci pensare nemmeno! Lo
Scoiattolo è un tipo estremamente puccioso, estremamente adorabile ed
estremamente nerd, ed è il Feliiii dei poveri, quindi non si tocca!”
Lo Scoiattolo: “OOOOOOMMMMMMGGGGGG! Ora l’autrice© si
tramuta in fangirl e si fa delle fantasie erotiche su di me.”
L’Autrice: “O.O Stai scherzando?!”
Lo Scoiattolo: “No. Le fangirl 13enni mi adorano. *-*”
L’Autrice: “Il problema è che di anni ne ho il doppio.”
Lo Scoiattolo: “azz... quanto sei vecchia!”
Mentre lo Spaccabottiglie e Maldiiii si rialzavano a
fatica dopo essere stati travolti dalle melme della bassa classifica e se ne
andavano nel box del Coccodrillo Rombante per il solito torneo di briscola, in
pista proseguivano le danze, tutti giravano con le piume in testa agitando le
maracas cantando ad alta voce “La Cucaracha”.
L’esito della Q2 è stato poco sorprendente: sono infatti
usciti di scena cinque piloti, anziché sei, in quanto Jensiiii, che era il
primo degli esclusi, ormai lo sanno tutti che non esiste.
Jensiiii: “Muito normau!”
Kimiiii: “C’è Jensiiii cioè il nulla che parla! O.O Che
sia l’inizio della fine o che sia colpa di Psy che sventola la bandiera a
scacchi al gran premio della Corea?”
Jensiiii: “Sinceramente io credo che sia colpa di Tilke e
del fatto che la Formula 1 di oggi non somiglia neanche più vagamente a quella
del nostro debutto, di cui mi sono già scordato la data da molto tempo, ma che
probabilmente risale ai primi anni ’70. Ai miei tempi non c’erano certo piloti
che vincevano mondiali guidando una vettura con il buco! E non c’erano certo
team come la Brawn GP che rubavano mondiali ai team veramente meritevoli tipo
la Ferrari, che invece ha dominato mondiali negli anni ’80 e ’90! Tra l’altro
ai miei tempi non c’erano team incapaci come la Sacra Cenerentola e il
Coccodrillo Rombante, ma solo team gloriosi come la Zackspeed e la Coloni, che
hanno dominato mondiali!”
Kimiiii: “Come si fa a spegnerlo?”
Il Magnum: “Non saprei, prova a mettergli un cremino su
per il cu*o.”
Jensiiii: “Io non esisto, sono un’entità immaginaria e in
quanto tale non ho il cu*o.”
Il Kiwi: “Facciamo che mentre questi dicono delle
scemenze io e il Magnum passiamo in top-ten mentre i nostri compagni di squadra
annaspano all’inferno.”
JEV: “Domani mi vendicherò! U.U”
Il Kiwi: “Credo che l’unica cosa che farai domani sarà
collezionare penalità per essere uscito dai confini della pista.”
JEV: “Domani sarà un giorno strappalacrime. Non ci sono
piloti ultraquarantenni, quindi nessuno mi darà popolarità utilizzandomi come
trampolino!”
Il giorno dopo, infatti........... ehi, ma come mai siamo
arrivati al giorno dopo, senza nemmeno sapere chi scatterà dalla prima fila?
O.O Ah, già, perché è scontato: Hammiiii e Britney Bitch. Facendo una piccola
panoramica, dietro di loro si sono piazzate le due Redbull, ma nessuno se n’è
accorto essendoci Sebbiiii davanti a Daniiii-Smile, Signore e Padrone del
Colluttorio. Daniiii-Smile, tra parentesi, sembra ancora essere il pilota
preferito dell’intera collettività, il che mi lascia molto perplessa: questo
individuo ha vinto TRE gran premi, di cui due consecutivi, al volante di una
Redbull. Credo che le mie convinzioni debbano essere revisionate, anche se non
so quale sia l’effettiva realtà delle cose. Che molti siano convinti che
Dani-Smile prenderà il posto di Ferniiii, di cui è ormai certo e imminente il
passaggio alla Redbull? È anche certo il suo passaggio alla Mercedes, così come
il suo passaggio alla McLaren. Altra cosa certa è l’ingresso della terza
vettura per il 2015, nonostante non ci sia nessun regolamento che ne prevede l’ingresso.
L’unica regola che effettivamente è cambiata, è quella di che cosa sia permesso
dire o non dire nelle conversazioni radio tra i piloti e i propri ingegneri
durante qualifiche e gara. Fortunatamente nessuno ha vietato osservazioni del
tipo “who’s the daddy of Brazil”, “Felipe Baby stay cool” o “Sunshine, well
done!”, cose che purtroppo non sentiremo più almeno finché qualcuno in Williams
non deciderà che la cosa più opportuna è che Smeddyyyy torni a occupare una
posizione del genere.
In attesa della prossima stagione in cui Hammiiii,
Sebbiiiii e Ferniiii saranno tutti appassionatamente compagni di squadra in
Mercedes, sempre ammesso che Ferniiii con i suoi 33 anni non sia troppo vecchio
per la Mercedes (cosa di cui, visto il passato, dubito fortemente) e in cui
saliranno tutti e tre sul podio con le loro tre frecce d’argento, è meglio
occuparci del presente di Ferniiii: in un gran premio in cui tutti avevano
pronosticato il suo ritorno in prima fila (a proposito, da quanto tempo è che
non ottiene più una prima fila? Temo di essermene dimenticata da molto tempo,
ormai) ha strappato una quinta posizione davanti a un mix tra compagni di
squadra passati e presenti e bevitori finlandesi. Come fanalino di coda della
top-ten c’erano il Magnum e il Kiwi e infatti il gelato e la frutta sono
proprio l’ideale per concludere un pasto.
Il giorno dopo alla partenza del giro di ricognizione,
Britney Bitch è stato poco soddisfatto dal volante della Chicco che gli avevano
montato sulla vettura.
Britney: “Qui i casi sono due. Ho la mia immaginazione è
molto spiccata, o questa cosa non va.”
Un fanboy: “It’s ridicolous! La Mercedes non ha mai
problemi di affidabilità!”
Un altro fanboy: “Complottoooooo!”
Hammiiii: “Ehi! Il complotto era contro di me! O.O Tutto
ciò non mi è chiaro.”
L’altro fanboy: “Sono molte le cose poco chiare, specie
quando si tratta di noi. Nessuno dovrebbe porsi problemi e soprattutto non
dovrebbe porsene Rosbiiiii se il suo volante non va.”
Petriiii: “Non sarà mai epico come me, che ho tentato di
curvare tenendo il volante in mano!”
Britney: “Io questo volante lo ficcherei su per il cu*o
ai fanboy, altro che tenerlo in mano! Ho bisogno di un altro volante e ne ho
bisogno subito.”
Un fanboy: “Un vero pilota non ha bisogno di un volante
per curvare.”
Britney: “Infatti lo so, lo fa con la forza del pensiero.
Io, purtroppo, non sono un vero pilota, ma sono un vero illusionista e posso
fare un’altra magia: SPARITE!”
Voce fuori campo: “Complottoooooo! Rosbiiiii ha fatto
sparire i fanboy con la forza della propria voce.”
Britney: “Qualcuno può spiegare a questa gente che mi sta
trascinanto a spinta nella pit-lane che ho bisogno di un volante?? Possibilmente
di un volante che funziona...”
Il team Mercedes: “Certo Britney, un team affidabile come
il nostro non può fare altro che darti un volante funzionante. Tutto andrà per
il meglio.”
Britney: “E allora perché ho avuto una visione di me
stesso mentre trascorro una mezz’ora chiedendomi come liberarmi dei Coccodrilli
Rombanti e delle Sacre Cenerentole per poi rientrare ai box per cambiare
nuovamente volante e ritrovarmi voi che mi dite che è meglio se vado dalla
parrucchiera a farmi la messa in piega?”
Il team Mercedes: “In effetti questo è un dubbio di una
certa entità, dato che i tuoi capelli hanno una loro messa in piega naturale
senza avere bisogno di una parrucchiera!”
Le cose per Britney Bitch non hanno funzionato, come si
può facilmente intuire da quel presagio e dal fatto che abbia esordito nel 2006
come compagno di squadra di Macumbber, mentre davanti è accaduto qualcosa di
mooooolto interessante: vari piloti hanno messo le ruote fuori dalla pista. Per
quanto possa essere poco interessante, c’è stato Ferniiiii che per un certo
momento si è ritrovato in seconda posizione, prima di restituirla a Sebbiiii
prima che questo iniziasse a sbraitare via radio. Mi sto chiedendo, nel
frattempo, se per caso “you have to leave the space” non fosse una delle
osservazioni che era meglio mettere al bando nelle comunicazioni radio, ma
credo di essere l’unica che si è posta una domanda del genere.
È comunque accaduto un fatto irreparabile: Sebbiiii era secondo, Dani-Smile era quarto. Molta
gente minacciava di tagliarsi le vene per un fatto così sovversivo, ma in molti
si sono ripresi quando millemila giri più tardi Ferniiii si è ritrovato
secondo. Era già il momento in cui la gara aveva l’aspetto di un “trenino
valenciano” dislocato in un luogo in cui di solito i muretti attirano qualcuno
come una calamita. Stavolta nessun muretto ha attirato nessuno come una
calamita e l’unica emozione sembrava quella di vedere lo Scoiattolo che, dopo
il ritiro per i soliti problemi di routine: 1. indossava occhiali da nerd, 2. scagliava
via i guanti in giro per il box, segno evidente che anche i piloti pucciosi
come lui si incazzano.
Tutto era destinato a non cambiare mai, ma...
Lo Spaccabottiglie: “THE POWER OF A BROKEN BOTTLE!”
La gara era già a metà quando è scoppiato il caos e la
vettura di Checoooo ha iniziato a perdere pezzi, non senza un intervento
esterno.
Sono seguiti venti minuti di safety-car, in stile gran
premio di Formula E della settimana precedente, dopo che il Piccolo Kamikaze
nostra vecchia conoscenza e Gillette Fusion altra nostra vecchia conoscenza
avevano ballato la samba armati di katana alla partenza. A onore di cronaca
bisogna dire non che siano i commissari di percorso ad essere stati lenti a
spazzare la pista, quando che ci siano voluti dieci minuti per lasciar
sdoppiare i doppiati, cosa che sarebbe facilmente risolvibile se le vetture
dietro la safety-car andassero un po’ più piano, e non dovrebbe essere neanche
tanto complicato da comprendere, se lo capiscono perfino nelle serie americane!
Quando la gara è ripartita, c’è stato un po’ di brio: non
per altro, ma almeno dal punto di vista delle strategie ci siamo divertiti un
po’. C’erano piloti che non hanno montato le gomme prime decidendo di montarle
più avanti (tipo Hammiiii), piloti che sono corsi ai box a montarle (Ferniiii,
che è precipitato dietro le Redbull), piloti che avevano già usato sia le
option sia le prime e hanno mantenuto le prime con l’intento di finire la gara
girando sui cerchioni.
Hammiiii ha fatto una replica di quello che aveva già
fatto Sebbiiii lo scorso anno, con il solo dettaglio che è tornato in pista
proprio alle spalle di Sebbiiii, cosa che non deve essergli stata molto d’intoppo,
dato che questo già girava sui cerchioni.
Dietro c’erano Sebbiiii e Dani-Smile che fingevano di
scannarsi tra loro, ma che in realtà avevano come unico obiettivo quello di
riuscire a proseguire la gara sui cerchioni. Quarto c’era Ferniiii che ne
approfittava per avvicinarsi ma che, come tipico del suo stile, non ha mai
mostrato di poter essere pericoloso per chi aveva davanti. Quinto c’era
Feliiii, che aveva preso almeno venti secondi da quelli davanti ma che, non si
sa bene come, ne aveva dati almeno venti a quelli che aveva dietro di sé
ritrovandosi a gareggiare per i fatti suoi. Vista l’assenza di una curva Sainte
Devote a Singapore, è riuscito a giungere al traguardo senza intoppi. Sesto c’era
Bo77as che gestiva la situazione tenendosi dietro nientemeno che Kimiiii e
Jensiiii che erano particolarmente agguerriti e pronti a strappargli la
posizione.
Bo77as: “What?!”
Kimiiii: “Muito normau!”
Jensiiii: “Io non esisto, come potrei strappare posizioni
a qualcuno?!”
La vettura di Jensiiii: “Quindi, a pochi giri dalla fine,
quando ti lascerò a piedi, dato che non esisti non voglio sentire lamentele!”
Jensiiii: “Nobody loves me. Al giorno d’oggi non è come
ai miei tempi e tutti si commuovono soltanto per la sorte dei piloti che hanno
vinto mondiali con team improbabili con un buco sul fondo!”
Kimiiii: “Muito normau!”
Tutto è andato bene fino agli ultimi giri (o meglio, gli
ultimi minuti, dato che come sempre era intervenuto il cronometro a ricordare
che fare 61 giri a Singapore in meno di due ore è un’impresa troppo eroica per
assistervi ogni anno), quando JEV è arrivato portando con sé un po’ di
scompiglio, così come le Force India. Quello che ci ha rimesso più di tutti è
stato Bo77as, che non soltanto stavolta era lontano chilometri e chilometri dal
podio, ma si è ritrovato perfino fuori dalla zona punti.
In ogni caso, dal momento che Sebbiiii è arrivato al
traguardo davanti a Dani-Smile, questo gran premio sarebbe da cancellare e da
dimenticare una volta per tutti.
Risultato:
1. Hamilton (Mercedes), 2. Vettel (Redbull), 3. Ricciardo
(Redbull), 4. Alonso (Ferrari), 5. Massa (Williams), 6. Vergne (Toro Rosso), 7.
Perez (Force India), 8. Raikkonen (Ferrari), 9. Hulkenberg (Force India), 10. Magnussen
(McLaren), 11. Bottas (Williams), 12. Maldonado (Lotus), 13. Grosjean (Lotus),
14. Kvyat (Toro Rosso), 15. Ericsson (Caterham), 16. Bianchi (Marussia), 17.
Chilton (Marussia). RIT. Button (McLaren), Sutil (Sauber), Gutierrez (Sauber),
Rosberg (Mercedes), DNS. Kobayashi (Caterham).
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Commenti ai GP
domenica 20 luglio 2014
GP Germania: Rosberg vince in casa
Il gran premio di Germania è il decimo appuntamento del
campionato 2014 di Formula 1, dominato finora dalle Mercedes, con Rosberg in
testa al mondiale e Hamilton staccato di appena quattro punti. Da anni questo
gran premio si alterna tra Nürburgring e Hockenheim e quest’anno è il turno di
Hockenheim.
Numero giri: 67.
Condizioni meteo: asciutto.
Pole position: Nico
Rosberg (Mercedes).
Griglia di
partenza: Rosberg, Bottas, Massa, Magnussen, Ricciardo, Vettel, Alonso,
Kvyat, Hulkenberg, Perez, Button, Raikkonen, Vergne, Grosjean, Sutil,
Gutierrez*, Bianchi, Maldonado, Kobayashi, Hamilton*, Chilton, Ericsson.
NB: Gutierrez, qualificato 14°, retrocesso di 3 posizioni
per incidente nel precedente gran premio; Hamilton, qualificato 16°, retrocesso
di 5 posizioni per sostituzione del cambio.
Cronaca
In partenza Rosberg mantiene agevolmente la prima
posizione, mentre dietro di lui è lotta per il secondo posto tra le due
Williams e Magnussen. Massa e Magnussen si toccano, il brasiliano spicca il
volo e ricade nel senso giusto. Magnussen ha forato, mentre Ricciardo, che si
trovava subito dietro, per evitarli ha fatto una lunga escursione fuori pista
perdendo numerose posizioni. L’incidente viene messo sotto indagine e reputato
un normale incidente di gara.
Dopo due giri dietro alla safety-car tutto riprende
normalmente con Rosberg in testa davanti a Bottas, Vettel, Alonso e Button, con
quest’ultimo che poco dopo viene superato da Hulkenberg che conquista così la
5^ posizione.
Nelle retrovie Hamilton supera varie vetture e al 7° giro
ha una lieve collisione con Sutil, ma lo supera regolarmente senza riportare
danni e si lancia all’inseguimento di Ricciardo, ormai ai margini della
top-ten.
Due giri più tardi c’è un'altra collisione, stavolta tra
Perez e Kvyat che erano in lotta per la 7^ posizione, con quest’ultimo che tocca
il messicano e finisce in testacoda perdendo varie posizioni.
Alle spalle di Perez ci sono Raikkonen, Ricciardo e
Hamilton, con questi due in lotta tra loro. Ricciardo si difende da Hamilton e
riesce ad avvicinarsi a Raikkonen superandolo all’11° giro mentre il finlandese
per il momento si difende dall’attacco del pilota della Mercedes che però due
giri più tardi supera in un colpo solo lui e Ricciardo, toccandosi nel
frattempo con Raikkonen. Un giro più tardi Hamilton supererà anche Perez.
Per Raikkonen non è la sola collisione in pochi giri: al
15° giro si ritrova davanti a Vettel e Alonso che si sono già fermati (13° e
14° giro) e che sono molto vicini l’uno all’altro. I due, su gomme più fresche,
superano entrambi Raikkonen che con Vettel ha una lieve collisione, anche
stavolta senza conseguenze.
Rosberg e Bottas nel frattempo rientrano ai box e
Hamilton, che ancora prosegue, si trova al momento in seconda posizione, anche
se verrà superato poco dopo da Bottas.
Al 27° giro Hamilton rientra ai box, tornando in pista
8°. Al momento Rosberg è in testa con 13 secondi di vantaggio su Bottas e una
ventina su Vettel e Alonso (staccati di poco più di un secondo l’uno dall’altro),
con Hulkenberg, Button, Ricciardo, Hamilton, Raikkonen e Magnussen a completare
la top-ten.
Intanto al 28°
giro Grosjean si ritira per un guasto alla power unit parcheggiando in una via
di fuga. Era fuori dalla top-ten.
Hamilton riesce a superare Ricciardo, mentre al 30° giro
tenta il sorpasso anche su Button, con cui ha una collisione nella quale
danneggia lievemente l’ala anteriore. Riesce comunque a proseguire e un giro
più tardi supera l’ex compagno di squadra e due giri più tardi anche
Hulkenberg.
Al 34° giro Alonso si ferma per la seconda sosta, seguito
poco dopo da Vettel. Quando la seconda sosta è ultimata tra i due le posizioni
sono invertite, con Alonso davanti al pilota della Redbull.
Bottas si ferma ai box soltanto al 40° giro, Rosberg due
giri più tardi e, un giro dopo rispetto al compagno di squadra, si ferma anche
Hamilton tornando in pista in quinta posizione. I primi cinque sono Rosberg,
Bottas, Alonso, Vettel e Hamilton.
Al 46° giro, quando le probabilità di pioggia sembrano
essersi ormai abbassate, Vettel rientra per quella che dovrebbe essere la sua
ultima sosta; anche Ricciardo rientrerà poco dopo.
Nel frattempo la vettura di Kvyat prende fuoco e il “russo
di Roma” parcheggia in una via di fuga. È il terzo ritirato del giorno.
Al 49° giro Hamilton supera Alonso, portandosi in terza
posizione. Effettuerà la terza sosta poco dopo, approfittando delle bandiere
gialle uscite per la vettura di Sutil ferma dopo un testacoda. Nonostante la
posizione sarà evitabile l’ingresso della safety car.
Rosberg e Bottas proseguono e Hamilton si lancerà all’inseguimento
del pilota della Williams nei giri che seguiranno.
Dopo l’ultima sosta Alonso si ritrova alle spalle di
Butto ne Ricciardo; al 57° giro entrambi superano il pilota della McLaren.
Tra Ricciardo e Alonso va in scena un entusiasmante
duello che si prolungherò dal 59° giro in poi per diversi giri, con sorpassi e
controsorpassi e con Alonso che riuscirà a conquistare definitivamente la
quinta posizione al 64° giro.
Il risultato
1. (6) Nico
Rosberg Mercedes
2. (77) Valtteri
Bottas Williams +20.7
3. (44) Lewis
Hamilton Mercedes +22.5
4. (1) Sebastian
Vettel Redbull +44.0
5. (14) Fernando
Alonso Ferrari +52.4
6. (3) Daniel Ricciardo
Redbull +52.5
7. (27) Nico
Hulkenberg Force India +64.1
8. (22) Jenson
Button McLaren +84.7
9. (20) Kevin
Magnussen McLaren +1 Lap
10. (11) Sergio
Perez Force India +1 Lap
11. (7) Kimi
Räikkönen Ferrari +1 Lap
12. (13) Pastor
Maldonado Lotus +1 Lap
13. (25) Jean-Eric
Vergne Toro Rosso +1 Lap
14. (21) Esteban
Gutierrez Sauber +1 Lap
15. (17) Jules
Bianchi Marussia +1 Lap
16. (10) Kamui
Kobayashi Caterham +2 Lap
17. (4) Max
Chilton Marussia +2 Laps
18. (9) Marcus
Ericsson Caterham +2 Laps
DNF. (99) Adrian
Sutil Sauber +20 Laps
DNF. (26) Daniil
Kvyat Toro Rosso +23 Laps
DNF. (8) Romain
Grosjean Lotus +41 Laps
DNF. (19) Felipe
Massa Williams +67 Laps
I top
La solidità delle vetture: i piloti possono schiantarsi
contro le barriere o cappottare e uscirne completamente illesi.
I commissari: solo due giri dietro la safety car, nessuna
penalità per gli incidenti di gara, nessuna safety car se non in caso si vera
necessità...
Lo spettacolo: è stata una gara piuttosto movimentata, in
confronto agli standard... anche il punto appena considerato ha contribuito
molto, a mio parere.
Rosberg, Bottas e Hamilton: vittoria, 2° e 3° posto meritatissimo
per tutti e tre... per Rosberg che come al solito in queste situazioni ha fatto
gara a sé portandosi a 14 punti di vantaggio nei confronti del compagno di
squadra quando mancano nove gran premi alla conclusione della stagione, per
Bottas che ha conservato la 2^ posizione fino alla fine nonostante avesse
Hamilton negli scarichi, per Hamilton che da 20° che era è risalito fino alla
3^ posizione.
I flop
La mia impressione è che stavolta nessuno stia stato un
flop colossale, specie in confronto ad altre volte, quindi lascerò che siate
voi a giudicare.
Questa cronaca è di proprietà della sua Autrice© ed è
stata scritta per il forum F1GC, approfittando dell’illuminazione
intramontabile emanata dall’ex dipendente Mercedes di quattordici anni fa, che
sarà senz’altro tutt’altro che soddisfatto dall’andamento di questo campionato.
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F1 stagione 2014,
GP Germania
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