lunedì 30 aprile 2012

E intanto sono passati diciotto anni...

Diciotto anni fa, in questi giorni, veniva disputato il gran premio di San Marino 1994, uno dei più tragici weekend della storia della F1 (quantomeno di quella recente), in cui morirono Roland Ratzenberger nelle qualifiche di sabato 30 aprile e Ayrton Senna nella gara del giorno successivo.
Avevo sei anni, all'epoca (quasi), i miei ricordi dell'epoca non sono tanto scolpiti nella mia memoria e credo che la maggior parte di quanto ricordo dei due incidenti sia più dovuto ai filmati che ho visto nel corso dei tanti anni successivi a quei giorni che a quanto vidi in quei giorni.
Comunque ricordo che vidi entrambi gli incidenti in diretta, anche se credo che nella mia memoria dell'epoca difficilmente li avessi collocati in due giorni successivi.
Ricordo che al sabato, dopo avere pranzato, ero in salotto dove mio padre stava guardando le qualifiche, che all'epoca erano alle 13,00 se non sbaglio. Ricordo i replay dell'incidente, ricordo quando venne annunciato che Ratzenberger era morto, ricordo che mio padre ripeté tra sé e sé "è morto" e io gli chiesi di chi si trattasse...
Ricordo che il giorno successivo ero nella sala da pranzo a casa di mia nonna, che c'erano mia nonna appunto e anche mia madre (che non era molto interessata alla F1, ma davanti alla TV c'era anche lei) e, eccetto l'incidente di Senna, non ricordo altro (nel senso che non ricordo né di avere visto la partenza né i giri successivi dietro la safety car, anche se effettivamente è stato così) se non che poi poco dopo l'incidente la TV venne spenta perché dovevamo andare via. Di quella giornata, dal punto di vista motoristico, non ho alcun altro ricordo dell'epoca. Tutti gli altri miei ricordi legati a questi due incidenti, sono ricordi a posteriori.
Mi è difficile aggiungere altro e credo che sia opportuno terminare qui questo post, con questa immagine che ho trovato in rete qualche tempo fa e che stando a quanto ho letto, risale proprio alla prima sessione di qualifiche (quella del venerdì) di quel weekend maledetto.
R.I.P. Ayrton Senna (21.03.1960-01.05.1994) & Roland Ratzenberger (04.07.1960-30.04.1994)

domenica 29 aprile 2012

Aspettando il commento al GP del Bahrein... Sao Paulo Indy!

No, non vi farò aspettare in eterno. ^^ Il commento al GP del Bahrein è in fase di produzione e per alcune ragioni non ho potuto ultimarlo nel corso della settimana. Ma niente paura, mi darò da fare non appena possibile. *-*
Intanto... penso proprio che sia il caso di occuparsi della gara di Indycar che è stata disputata oggi a Sao Paulo. Purtroppo non sono riuscita a vederla, ma per fortuna esiste Racing Italia e potrà scaricarla da lì. Accidenti all'assenza del link dello streaming, comunque... -.-

Rubinho ha concluso in top ten, evento soddisfacente. Ma soprattutto Sato, che era partito 25esimo, ovvero penultimo, è arrivato sul podio! *________*
TAKU FOR THE WIN! *-* E' spettacolare come risultato, punto e basta, non ho altro da aggiungere, se non che non vedo l'ora di vedermi la gara.

Commento al GP del Bahrein: cercherò di postarlo nel corso della settimana che inizierà domani. Restate sintonizzati!

mercoledì 25 aprile 2012

OT: diario di una nerd di provincia fanatica di F1

Finalmente è giunto il momento di vedere il film che aspettavo di vedere da un po’, “Adrenalina Blu – la leggenda di Michel Vaillant”, che come trama, non appena l’avevo letta, mi aveva decisamente colpita. Poi scoprire che nel corso del film vi è un’auto guidata da nientemeno che Perry McCarthy mi ha convinta che non potevo farne a meno. Sì, perché Perry McCarthy sta diventando decisamente il mio idolo, dopo avere letto un interessantissimo articolo sulla storia dell’Andrea Moda, indiscutibilmente il mio team preferito. Vedere l’unico gran premio a cui una vettura di quel team prese parte è decisamente d’obbligo, non appena avrò la fortuna di trovarlo sul Tubo o da qualche parte.

Passiamo alle cose “serie”. Oggi è il 25 aprile ovvero FELIPE COMPIE 31 ANNIIIIII! Auguri! *-* Anche Vergne oggi compie gli anni, 22 per l’esattezza... ed è il più giovane pilota tra quelli attuali, ora che ci penso.

Altra cosa seria: la mia aspirante relatrice (quella che aspiro che diventi la mia relatrice, non penso che lei abbia la stessa aspirazione! XD) mi aveva detto di portarle un progetto di tesi entro maggio. Entro maggio può significare due cose: prima che arrivi il mese di maggio (e in tal caso è totalmente impossibile perché maggio inizia il prossimo martedì) o entro la fine di maggio (e manca ancora un mesetto). Libera interpretazione, direi: facciamo entro la fine di maggio. ;-) O meglio, cercherò di portarglielo prima della fine di maggio, inizierò a lavorarci su il prima possibile. Ma questo non ha importanza... o meglio, non c’entra col blog, è un vaneggiamento personale, dovuto al fatto che il titolo del post è “OT”... già, perché anch’io ho degli affari privati di cui occuparmi! Non sono solo un computer che scrive cavolate sulla Formula 1! :D :D :D A proposito, il commento al gran premio del Bahrein è in fase di scrittura. Ma il film prima di ogni altra cosa! :P Era da un paio di mesi che aspettavo di vederlo! ^_____^

Che altro c’è da dire? Direi basta, l’off topic tutto sommato non è poi così interessante, no? E non dite che i miei vaneggiamenti sulla mia vita privata sono interessanti, perché tanto non vi credo! Quindi questo topic che non leggerà nessuno si può anche chiudere qui! ;-P

martedì 24 aprile 2012

Le Nostre Gufate... perché l'Apocalisse si avvicina (Cina 2012)

Con un consistente ritardo (neanche troppo, dato che il GP della Cina è stato appena una settimana fa, o meglio, otto giorni fa), mi appresto a postare le gufate relative al suddetto gran premio prodotte dalle menti contorte degli utenti di F1GC. E poi aggiorno anche con il Chandy Championship, ma una cosa per volta. L'ultima cosa che farò, e non ora perché non è pronto, spero di farlo nel corso della settimana, è postare il commento al GP del Bahrein.

Stavolta è stata proprio la vostra Milù Sunshine ad aprire le danze:


Stavolta la mia gufata sarà breve e indolore: Mazzoni ce la metterà tutta per gufare le Mercedes, sarà la sua attività principale oltre quella di elogiare le performance di Ferniiiii e decretare che la Ferrari è la monoposto più competitiva. Stranamente per una volta non vedrà comparire in pista Katayama, e ciò ci lascerà nel dubbio: ùkio o ukìo? O.O
Affranti dal fatto di non poter sapere se si chiama ùkio o ukìo cadremo in trance davanti alla TV... nel frattempo Feliiii risalirà fino in prima posizione e e passerà per primo sotto la bandiera a scacchi.


Rumore inaspettato.


Siamo risvegliati di soprassalto dal suono del telecomando che rimbalza a terra. La reazione è: "ma il gran premio non era finito? O.O ma Massa non aveva vinto?"
Non siamo gli unici ad avere una reazione del genere.
Sentendo qualcuno che urla via radio "Karthyyyy is faster than you" Feliiii si sveglia di soprassalto, scoprendo che il gran premio non è finito e che non ha vinto, ma che ha Karthyyyy ormai negli scarichi.
Fortunatamente in quel momento viene posseduto da Chandy, e in questo modo rimonta diverse posizioni arrivando alle spalle della Pacific di Deletraz che si trova in testa alla gara con venti secondi di vantaggio sul secondo... il secondo appunto è Feliiii che è arrivato dietro a Deletraz. Ma in quel momento Chandy viene invitato da Liuzzi a giocare a briscola, esce dal corpo di Feliiii, che precipita nuovamente nell'oblio.
Deletraz vince meritatamente portando 25 punti preziosi alla Pacific del 1995 (che purtroppo non aveva i colori della carta di un uovo di Pasqua) e Chandy batte sorprendentemente Liuzzi a briscola!


Dopodiché è arrivato Zio Tic:
Hamilton farà una grande rimonta ma farà un grande errore sul finale, Massa andrà a punti, mentre Vettel si ritirerà in un incidente,Webber sul podio con Alonso e Schumacher mentre Rosberg vanificherà la pole per un errore dei suoi meccanici.


Infine Calu:


"Ma ragazzi, la gufata di Calu11 non è ancora arrivata! Che facciamo?"
"Niente, giochiamo un po' con la PlayStation 3 a F1 2011 e facciamo vincere almeno una volta Massa..."


*tu-tu! E' arrivato un messaggio!"


"Ma eccolo qua! Uff... è corto perchè non ha tempo per gufare!"


Il messaggio è il seguente:


C'era una volta, nel lontano paese del sole, l'Impero Cinese, un cavallo grigio che partiva al palo nel grandissimo e meraviglioso GP di Cina, valido per il campionato cin... ehm Mondiale di F.1. Rosberg sfotteva suo padre, Schumacher sfotteva Villeneuve (Jacques!) e Massa se stesso. Partenza... Sotto la pioggia! Hamilton li scarta tutti e si piazza primo, Button tenta di prendere il 3° posto ma non ci riesce, Kobayashi 6° e Alonso subito dietro. E Massa? Ancora fuori! Grosjean è di nuovo fuori dalla zona punti per sfiga. E Petrov fa il culo a Kovalainen.


"Ma è pessima!"
"Missà che l'ha fatta mentre era in bagno impegnato nel suo download".

AVVISO: dato che sul F1GC non sono state svolte le Gufate relative al GP del Bahrein ed è stato sospeso in segno di protesta il Chandy Championship, si passa direttamente, sia per una cosa sia per l'altra, al GP di Spagna che si svolgerà a maggio.

lunedì 23 aprile 2012

Lo sponsor misterioso: mistero risolto! *_____*

Ebbene, il momento che temevo non arrivasse mai è arrivato. *-*
source: CLICK

Lo sponsor si chiama Marutama Foods, come si può notare dall'immagine. Questo è il sito dell'azienda di cui ecco uno stamp:


Thanks to Jam for helping! :-)

venerdì 20 aprile 2012

INDYCAR 2012: #3 TOYOTA GRAND PRIX OF LONG BEACH (15 aprile)


Il campionato di Indycar è iniziato da ormai tre settimane con il gran premio di St. Petersburg con la vittoria di Castroneves a cui è seguita, una settimana più tardi, la vittoria di Power a Barber al gran premio di Alabama.
Il terzo appuntamento stagionale è il Toyota Grand Prix of Long Beach, in cui sarà Franchitti, campione in carica, a partire dalla pole-position.

Griglia di partenza: Franchitti, Newgarden, Wilson, Pagenaud, Dixon, Sato, Conway, Rahal, Kimball, Tagliani, Briscoe, Power, Hunter-Reay, Jakes, Viso, Hinchcliffe, De Silvestro, Castroneves, Kanaan, Hildebrand, Andretti, Barrichello, Servia, Carpenter, Bourdais, Legge.

Numero di giri: 85.

Cronaca della gara
Newgarden che parte dalla seconda posizione cerca subito di attaccare Franchitti, ma finisce a sbattere contro un muro e si ritira, già al primo giro vengono esposte le bandiere gialle ed entra la pace-car, dietro alla quale c’è Franchitti leader, seguito da Pagenaud autore di una buona partenza e Wilson.
Al 5° giro la gara riparte con Wilson che si porta in prima posizione superando prima Pagenaud (ora 3°) e poi Franchitti (ora 2°), mentre quarto c’è Sato, seguono Dixon, Kimball, Rahal, Hunter-Reay, Conway e Briscoe tra i primi dieci, mentre Power è soltanto 11°.
Bastano pochi giri a Wilson per costruire un buon vantaggio nei confronti di Franchitti, che è invece tallonato da Pagenaud che lo supererà nel corso del 10° giro; per Franchitti sembrano esserci dei problemi in quanto anche Sato lo supera al 13° giro portandosi in terza posizioen e iniziando a distanziarlo, mentre un giro più tardi sarà superato anche dal suo compagno di squadra Dixon.
Al 20° giro Bourdais, che era partito nelle retrovie, va a sbattere ed entra la pace-car: soltanto alcuni piloti, tra cui Wilson, Pagenaud e Dixon, rientrano ai box; sono i primi a effettuare una sosta se si esclude Kanaan che era rientrato al 12° giro. Wilson torna in pista in ottava posizione alle spalle di Sato, Franchitti, Hunter-Reay, Briscoe, Hinchcliffe, Castroneves e Hildebrand – nessuno di questi sette si è fermato.
Al 23° giro la gara riparte con Franchitti che fa una pessima partenza e scivola in quinta posizione, venendo sopravanzato da Hunter-Reay, Briscoe e Hinchcliffe. Poco dopo c’è un incidente tra Rahal e Andretti, con quest’ultimo che “prende il volo” e finisce contro le barriere; nel frattempo anche Katherine Legge è ferma contro le barriere. L’incidente tra Andretti e Rahal, oltre a provocare una nuova neutralizzazione, segna anche il ritiro per entrambi. Hildebrand si ferma ai box nel frattempo, mentre proseguono Sato, Hunter-Reay, Briscoe, Franchitti, Hinchcliffe e Castroneves nelle prime sei posizioni davanti a Wilson, Pagenaud e Kanaan. Pochi giri più tardi, mentre la gara stava per ripartire, la vettura di Dixon rimane ferma in mezzo al tracciato; si prosegue quindi dietro la pace-car. Sato rientra per il rifornimento e si accoda al gruppo delle vetture che seguono la pace-car; anche Hunter-Reay e Hinchcliffe si fermano ai box poco dopo, accodandosi alle altre vetture.
Quando la gara riparte al 31° è Briscoe il leader, seguito da Franchitti: tra i due c’è un lieve contatto nel quale lo scozzese danneggia l’ala anteriore ma riesce a proseguire. Castroneves supera Franchitti, che è quarto davanti a Pagenaud, Kanaan e Wilson che ha perso alcune posizioni al restart.
Per quanto riguara Sato, Hunter-Reay e Hinchcliffe, che si sono fermati ai box perdendo parecchie posizioni, sono rispettivamente 10°, 13° e 16° con Sato che risalirà a breve in 7^ posizione superando in quest’ordine Power, Jakes e Kimball e Hinchcliffe che si porterà in 14° posizione superando la De Silvestro (con la quale ha un lieve contatto) e Viso, che poco dopo dovrà scontare una penalità per un incidente precedentemente innescato con Tagliani.
Al 34° giro Briscoe, Franchitti e Castroneves effettuano la prma sosta, tornano in pista 14°, 15° e 16°. Adesso è Pagenaud il leader, davanti a Kanaan e Wilson.
Al 50° giro Pagenaud rientra per la seconda sosta, mentre alcuni dei piloti che lo seguivano rimandano il pit-stop di qualche giro, in particolare quelli che si erano fermati in un momento successivo già in occasione della prima sosta. Sato fa alcuni giri da leader finché a 29 giri dalla fine sia lui sia Hildebrand, che era risalito in seconda posizione, poco dopo rientrano Hunter-Reay e Hinchcliffe che erano in prima e seconda posizione dopo la sosta di Sato e di Hildebrand; Pagenauld è di nuovo leader quando mancano 27 giri alla fine; Kanaan è secondo, Sato terzo e Power quarto, ma quest’ultimo a poco più di venti giri dalla conclusione si porta al secondo posto dopo avere superato Sato e dopo che Kanaan si è fermato ai box per la sua ultima sosta. In quarta posizione c’è Jakes davanti a Wilson e Barrichello. Jakes perde successivamente alcune posizioni, mentre Barrichello supera Wilson e si porta al quarto posto.
A 15 giri dalla fine Pagenaud, che era abbondantemente in testa, si ferma ai box per una terza sosta, passano anche Sato e Barrichello; Pagenuad riesce comunque poco dopo a superare quest’ultimo (Rubens si fermerà ai box per l’ultima sosta a otto giri dalla fine tornando in pista in decima posizione) e si lancia all’inseguimento di Sato. In quinta posizione c’è Hildebrand seguito da Hunter-Reay, Kimball, Wilson, Hinchcliffe e Kanaan tra i primi dieci.
Pagenaud, che è molto più veloce di Sato, lo supera a sei giri dal termine e inizia a recuperare su Power che aveva un vantaggio di circa sei secondi, recuperando circa un secondo al giro. Poco dopo Kimball si ritira per un problema alla vettura.
Hinchcliffe intanto sta risalendo, si è portato fino in quinta posizione, mentre a tre giri dal termine Kanaan supera Hildebrand per la sesta posizione. Barrichello nel frattempo ha recuperato a sua volta portandosi in ottava posizione.
Quando inizia l’ultimo giro Pagenaud s’è portato a un secondo di distanza da Power, che però riesce a mantenere la posizione. L’ultima tornata è comunque ricca di colpi di scena: c’è un contatto tra Sato e Hunter-Reay (successivamente penalizzato di 30 secondi per l’incidente innescato; da terzo al traguardo, si classifica sesto, con Hinchcliffe, Kanaan e Hildebrand che risalgono in 3^, 4^ e 5^ posizione), mentre Barrichello finisce in testacoda ostruendo la pista e impedendo il passaggio di Wilson, Jakes e Castroneves che rimangono fermi. Barrichello si classifica comunque ottavo, in quanto soltanto sette piloti hanno concluso a pieni giri.

Risultato
1   Will Power   12   Chevrolet   85   
2   Simon Pagenaud   77   Honda   85   
3   James Hinchcliffe   27   Chevrolet   85 
4   Tony Kanaan   11   Chevrolet   85    
5   JR Hildebrand   4   Chevrolet   85 
6   Ryan Hunter-Reay   28   Chevrolet   85  
7   Ryan Briscoe   2   Chevrolet   85  
8   Takuma Sato   15   Honda   84 
9   Rubens Barrichello   8   Chevrolet   84
10   Justin Wilson   18   Honda   84
11   James Jakes   19   Honda   84 
12   E.J. Viso   5   Chevrolet   84 
13   Helio Castroneves   3   Chevrolet   84
14   Ed Carpenter   20   Chevrolet   83
15   Dario Franchitti   10   Honda   82 
16   Oriol Servia   22   Chevrolet   82 
17   Sebastien Bourdais   7   Chevrolet   82
18   Charlie Kimball   83   Honda   80 
19   Katherine Legge   6   Chevrolet   80 
20   Simona De Silvestro   78   Lotus   74 
21   Alex Tagliani   98   Honda   46  
22   Mike Conway   14   Honda   41  
23   Scott Dixon   9   Honda   27
24   Graham Rahal   38   Honda   23 
25   Marco Andretti   26   Chevrolet   22
26   Josef Newgarden   67   Honda   0 

mercoledì 18 aprile 2012

Help me! Che sponsor è? O.O

Oggi 17 aprile 2012 (e se il post non è datato 17 aprile è perché ho trascorso tutta la giornata in questione a imprecare contro il mio gestore telefonico che per qualche motivo si rifiuta di offrirmi i servizi per cui ho pagato) è stato l’anniversario del primo podio in carriera per “nonno Rubinho” (definito dal telecronista di non so quale canale inglese dell’epoca, a fine gara “a potential world champion”: gufata peggiore di quelle di Mazzoni), che avvenne nel gran premio del Pacifico del 1994.
E a questo punto, dato che continua a permanermi un dubbio a proposito di un fatto relativo al suddetto GP, che mi è venuto grazie a persone che avevano un dubbio simile su un sito inglese che frequento, ho pensato: e se lo postassi anche qui sul blog? Magari c’è qualcuno che lo sa e può dare una risposta.

Il dubbio è questo: solo ed esclusivamente in quel gran premio la Simtek aveva uno sponsor che non ha mai avuto in tutti gli altri gran premi (cosa regolare: ho notato che a ogni GP cambiavano sponsor e quelli fissi talvolta cambiavano posizione sulla vettura da una volta all’altra). Ho provato a rivedere le qualifiche e la gara, nella speranza di potervi fornire qualche stamp, scoprendo con estremo disappunto che soltanto nella seconda sessione di qualifiche (grazie a David Brabham che fece un fuori pista e fu quindi inquadrato – se vi interessa saperlo, il telecronista ha raccontato che David aveva l’influenza... no, Mazzoni non è il solo a dare questo genere di informazioni) vi è un’inquadratura laterale di una vettura del team.

Cliccate sulle immagini (gli stamp di cui parlavo qualche riga sopra) per ingrandirle: il logo è quello che sembra una bandiera della Germania, situato sull’ala posteriore. Oltre alla presunta bandiera c’è una scritta.





Adesso vi chiederete: esistono foto ad alta risoluzione? Ebbene, esistono presumibilmente solo due foto ad alta risoluzione (neanche fossimo negli anni ’40 O.O)! E in nessuna delle due si legge con chiarezza il nome dello sponsor. Si intuisce che è costituito da due parole e che la seconda potrebbe essere foods. Ma sarà davvero così?
Ecco le immagini, di nuovo basta un clic per ingrandirle.



Se avete una vista a raggi X e riuscite a leggere il nome, oppure se semplicemente conoscete quel logo, vi prego di condividere questa informazione con il resto del mondo. Non sono la sola a chiederselo! ;-)

PS. Io trovo che questa monoposto sia stupenda QUASI quanto l’Andrea Moda (di cui è l’erede), ma non fateci caso... sono consapevole che il mio gusto è ben diverso da quello di molti altri.

martedì 17 aprile 2012

#3 Commento al Gran Premio della Cina 2012 ♦ parte seconda (domenica 15 aprile) + cenni sulla Indycar

Il tempo scorre e mi appresto a iniziare il resoconto della gara. EPIC WIN! Sono le undici passate della sera e non so quando finirò questo commento, ma dato che devo rimanere sveglia finché non avrò il risultato della Indycar che per via delle ore in scadenza nella chiavetta internet non sono riuscita a vedere in streaming (appena mi scade la promozione annuale, faccio quella per gigabyte mensili, con orario illimitato, direi), tenendo incrociate le dita per un certo brasiliano che ha versato parecchie lacrime e per un giapponese che in Formula 1 era piuttosto propenso a fare disastri.
Veniamo al dunque... Bene: scattano le vetture, sta per scattare il gran premio della Cina, terza prova del mondiale di Formula 1 2012, in pole position parte Karun Chandhok, campione del mondo della scorsa stagione, che mantiene la leadership, anche se si fa insistente la presenza di Kartikeyan in seconda posizione, con il suo kart dell’Ikea con i colori della più eclatante scuderia spagnola di tutti i tempi! Ma attenzione, nelle ultime posizioni Rosberg si sta chiedendo che diamine ci facesse Chandyyyy in pole position, quando il miglior tempo l’aveva conquistato lui!

Chandyyyy: «Ma come? O.O Tu hai ottenuto il miglior tempo? Assolutamente no! Stavi per ottenerlo, ma poi Mazzoni ti ha gufato, decidendo che dovevo partire io in pole su una Super Aguri del 2006!»
Ide: «Scendi subito dalla mia macchina, impostore! Scendi dalla mia macchina o non risponderò più delle mie azioni e butterò fuori pista qualunque pilota, gareggiando sulla Mercedes di Rosberg!»
Rosberg: «Eh?! Scusa, se tu ti prendi la mia Mercedes, io con che cosa gareggio? Con lo skateboard di Christian Albers?»
Albers: «Non ci credo! O_____O Qualcuno si ricorda di me?»
Karthyyyy: «Sì! Quella volta che abbiamo fatto quella movimentatissima gara a Indy insieme a Schumacher, Barrichello, Monteiro e Friesacher tu sei arrivato in quinta posizione, dietro di me!»
* Imbarazzato per essere arrivato dietro a Karthyyyy, Albers va a nascondersi al box della Lotus, dentro al freezer dove Icealcoolman tiene il suo rifornimento di cremini Algida al gusto di vodka. *
Un cremino Algida: «Ma noi cremini non abbiamo gusto di Vodka!»
L’Algida: «Quelli che vengono prodotti su misura per Icealcoolman sì!»
Icealcoolman: «...»
Karthyyyy: «Ma come, Icealcoolman non parla?»
Chandyyyy: «No, è muto, non ha mai parlato in vita sua. Infatti tutte le principali testate giornalistiche stanno aspettando di dare lo scoop della prima frase che pronuncerà.»
Icealcoolman: «Karthyyyy e Chandyyyy sono due paracarri.»
* Sparisce l’immagine del gran premio. *
Annunciatore del telegiornale: «Interrompiamo tutte le trasmissioni per comunicare in questa edizione straordinaria che Icealcoolman ha pronunciato le sue prime parole. Non è ancora stato confermato, ma pare che abbia elogiato le prestazioni di due piloti indiani...»
Icealcoolman: «Ma no! Io non ho detto nulla di tutto ciò!»
Chandyyyy: «Come osi criticare noi fenomeni di portata internazionale? Meriti che ti venga lanciata una maledizione! La tua vodka sparirà!»
Icealcoolman: «Ah ah ah!»
Mazzoni: «La grafica non ci aiuta a comprendere la situazione, vero Ivan?»
Capelli: «Non svelerò a nessuno i segreti del tracciato! U.U»
Icealcoolman: «Vodka-time!»
* Prende in mano la bottiglia di vodka e la porta alla bocca... *
Sebbbbbb: «Biberon-time!»
Icealcoolman: «Ehi, ma questa non è la mia bottiglia di vodka! È un biberon con della Redbull!»
La baby-sitter di Vettel: «Ehi, ma allora cosa sta bevendo Sebastian?»
Sebbbbbb: «Che strano sapore che ha questa Redbull! Ne voglio un altro biberon!»
Webbiiii: «Sì, dategliene in quantità industriale che così vinco io!»
Tutti: «Webbiiii che vince una gara? Ah ah ah ah!»
Ferniiii: «Mi piace andare al parco. Mi piace andare al supermercato.»
L’autrice: «Ti piace andare a fare la spesa?! O___________O Ma che gusti hai? O.O»
Ferniiii: «Io stacco sempre all’ultimoooooooo!»
La Cinquecento Twin Air: «Scendi immediatamente dai miei sedili e smetti di guidarmi!»
Ferniiii: «Eh?! Io stacco sempre all’ultimo e non scendo!»
La Cinquecento Twin Air: «Ma io voglio essere guidata solo dal mio amante russo! Petriiiiiiiiiii! ♥♥♥♥ Petriiii, dove sei?»
Petriiii: «I’m faster than youuuuuuuuuuuuuuu!»
L’autrice: «Ma io dovevo scrivere il commento al gran premio... Perché sto scrivendo cazzate?»
Chandyyyy: «Ma non sono cazzate. Se io sono in pole position è senza dubbio la più cristallina e realistica versione dei fatti.»

Dunque, torniamo a noi. Perché mi guardate così, chiedendomi cos’è bevuto? No, non ho rubato né la bottiglia di vodka a Icealcoolman né tanto meno il biberon a Sebbbbb.
Quindi iniziamo a parlare sul serio. Leggendo i risultati di gara ho letteralmente visto la luce. Ho resistito all’idea di una standing ovation giusto perché la gara era già finita da un po’. E le standing ovation sono riservate ai momenti di elevata intensità emotiva della gara, come ad esempio un pilota su cui nessuno avrebbe scommesso mentre insidia la leadership di un campione del mondo. Dato che non stava capitando niente di tutto ciò, anche perché la gara era terminata (come ho già detto... perché mi ripeto?), mi sono trattenuta.
Vedere Alonso a 37 secondi e 2 di distacco dal vincitore e Massa a 42 secondi e 7 mi ha fatto spalancare gli occhi per lo stupore, sbattere le ciglia quattro o cinque volte aspettandomi che il risultato cambiasse magicamente e, quando ciò non è accaduto, rischiare di cadere in trance pensando: “Ehhhhhhh?! O.O Ma è un sogno o che cosa? Massa è distaccato di Alonso DI SOLO CINQUE SECONDI E MEZZO, invece di un giro o qualcosa del genere?! O_______O Se è un sogno non voglio svegliarmi!” Scusate la mia inutile esternazione ma... questo è uno di quei momenti in cui i miei neuroni si prendono per mano e iniziano a ballare “danza kuduro” sventolando le bandiere del Brasile. In confronto alle prestazioni precedenti, devo dire che tutto sommato trovo che Feliiii abbia fatto almeno un minimo passo in avanti. La Ferrari nel frattempo ha fatto diversi passi indietro, e il risultato di Feliiii infatti in termini di posizioni non è stato fondamentalmente molto diverso da quello della settimana scorsa, ma tutto sommato questo è un dettaglio di sommaria importanza.
E così, dopo essere partita dalla fine, l’autrice si rende conto che prima di quel momento c’erano stati appena 56 giri di gara e che forse sarebbe opportuno non farli cadere nel dimenticatoio.

SCATTANO LE VETTUREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
C’era una volta, in un paese incantato, una principessa con vaporosi capelli biondi e lineamenti femminili, che scattò dalla pole position, inseguita dal suo vecchio compagno di squadra dal mento acuminato... Ah, no, ma quale principessa? O.O Era Rosberg! ;-)
Nicoooo ha mantenuto la sua leadership, seguito da Schumacher, mentre dietro facevano a gara a chi perdeva più posizioni. Tutto questo mentre Vergne partiva dai box a causa di modifiche fatte alla sua vettura in parco chiuso.
Ma concentriamoci sulla gara per le posizioni perse...
Webbiiii: «Sììììììììììììììììì! Tre posizioni perse! E ovviamente era colpa del kers!»
Kobyyyyy: «Banzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiii! Da terzo a settimo in un colpo solo! *-* Ho vinto iooooo!»
Sebbbb: «Anch’io ho perso quattro posizioni! Da undicesimo a quindicesimo! Yeaaaaaaahhhh! Biberon-time!»
Dalla terza posizione in cui è risalito, Jensiiii s’è girato a fare una pernacchia a tutti quanti e a salutarli con la mano.
Grosjiiii ha risposto al saluto, rischiando come al solito di fare macelli. Niente paura, Feliiii e Senna l’hanno schivato, arrivando a contatto tra di loro, ma senza provocare particolari danni né alla vettura dell’uno né a quella dell’altri. Samba-party rimandato al termine della gara, con Maldonado ospite d’onore.
Grosjiiii: «Yeaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh! Sono uscito illeso dalla prima curva! Sììììììììì! *-* Sono geniale!»
Feliiii: «Sei un #@[}°@##[! Levati di torno!»
Bruninhoooo: «Samba-timeeeeeeee!»
Feliiii: «Che cos’era quella cosa che mi è arrivata nel retrotreno?»
Bruninhoooo: «La mia macchina!»
Feliiii: «Ah, capisco... Ma noi ci amiamo! *-* Quest’anno saremo noi a scontrarci, ora che io e Hammiiii non ci tamponiamo più! The power of sambaaaaaa!»
Hammiiii: «Feliiiiiiiiiii! <3 Feliiiii, non abbandonarmi!»
Feliiii: «Inutile, ho un nuovo amore! Cupido ci ha appena scagliato una freccia, che ci ha trafitti... Per coronare il nostro amore siamo stati costretti a una sconcertante rinuncia: pur di poterci tamponare ogni volta, uno di noi due è disposto a non arrivare più in zona punti da qui all’eternità...»
Grosjiiii: «Io sono Cupido!»
Bruninhoooo: «E non sono io quello che non arriverà mai in zona punti.»
Feliiii: «Ma come, credevo che fossi tu! Samba-timeeeeee!»
Incredibilmente Grosjiiiii non ha prodotto ulteriori danni e non ha accennato neanche lontanamente a ritirarsi (la cosa di per sé ha dell’anomalo)...
Intanto la gara sembrava prendere un andazzo di tipo “gran premio del Bahrein 2010”, almeno nei primi giri. Fortunatamente nel corso del tempo si sarebbe movimentata, ma non lo sapevamo ancora.

Quando ho visto Webbiiii rientrare per il cambio gomme, ci sono rimasta di stucco. Era il settimo giro. Mi sono detta: “è un miracolo”.
Un miracolo che Webbiiii rientrasse ai box? No, il miracolo era un altro: nonostante Mazzoni continuasse a parlare del logoramento anticipato delle gomme della Mercedes, nessuno dei due piloti mostrava ancora il benché minimo segno di decadimento e, se Rosberg aveva dato tre o quattro secondi di vantaggio a tutti, Schumacher era secondo con oltre un secondo di vantaggio su Button, e questo vantaggio non sembrava diminuire bruscamente. La Mercedes si stava salvando dalla micidiale ed efficacissima gufata mazzoniana, era un evento da non sottovalutare. Dal 2010 a oggi, se non sbaglio era più o meno la prima volta. Soltanto su Sutil l’effetto della gufata era più fulmineo.
Webbiiii era il primo che aveva problemi di gomme ed è stato il primo a sostituirle. Di lì ad alcuni giri hanno iniziato a sostituirle anche gli altri, con il primo colpo di scena della gara al tredicesimo giro.
Schumiiii: «Secondo! *______* Non mi capitava dal paleolitico inferiore, l’ultima volta in cui sono stato in seconda posizione non esisteva nemmeno ancora la Formula 1! *-* Sìììììììììì! Se Mazzoni non mi gufa e Grosjiiii non mi viene addosso, forse riesco ad arrivare al traguardo!»
* Rientra ai box. *
Mazzoniiii: «Credi di potermi sfuggire, miserabile impostore? Ferniiii dovrebbe occupare tutte le posizioni dalla prima alla decima e raccogliere tutti i punti disponibili, non tollero che altri piloti gli portino via ciò che gli spetta di diritto! E tutte le posizioni dall’11esima in poi dovrebbero essere occupate da Perez, che fa parte dei giovani piloti Ferrari.»
Schumiiii: «Mazzoni, hai intenzione di ripeterlo ancora a lungo o pensi che le centosessanta volte in cui l’hai già detto possano bastare?»
Mazzoni: «Prevedo che ti ritirerai tra poco.»
Capelli: «Infatti. I segreti del tracciato prevedono che tu non arrivi al termine.»
Schumiiii: «I’m faster than youuuuu!»
Meccanico: «Quella vettura così grigia è un po’ spenta. Che pupazzo vuoi attaccato allo specchietto?»
Schumiiii: «Gatto Silvestro.»
Meccanico: «Ma non è abbastanza colorato per la tua macchina. Meglio Titti.»
Schumiiii: «Ti ho detto che voglio Silvestro!»
Meccanico: «L’ha rubato Nicoooo.»
Schumiiii: «Noooooo! Gatto Silvestro era mio! Nicoooo non deve permettersi di rubarmi i miei pupazzi!»
Meccanico: «Ecco, ora ho fissato Titti allo specchietto. Guarda, non è figo?»
Schumiiii: «Ma sì, tutto sommato non è male.»
* Schumiiii riparte. *
Meccanico: «Ma non mi sono dimenticato qualcosa?»
Schumiiii: «Non mi pare.»
Meccanico: «Mhm... che cosa dovevo fare io?»
Schumiiii: «Attaccarmi il pupazzo e imbullonare l’anteriore destra.»
Meccanico: «Ah, già, mi sono scordato di imbullonare la ruota... ma non è grave, vero?»
Mazzoniiii: «Pilota della Mercedes colpito.»
* Schumi parcheggia in mezzo al prato. *
Schumiiii: «No, non credo.»
Mazzoniiii: «Pilota della Mercedes colpito e affondato.»
Nicoooo: «Mazzoniiii, ti prego, risparmia almeno me! Sono disposto a darti in cambio il pupazzo di Silvestro che ho rubato a nonno Michael!»
Mazzoniiii: «Il pupazzo di Gatto Silvestro? *_______* Gufate verso la Mercedes: modalità off.»

Frattanto è già terminata la domenica del gran premio della Cina e quella sera me ne sono andata a letto senza la soddisfazione che avevo assaporato nel momento in cui mi ero connessa per vedermi gli ultimi due giri della Indycar: Barrichello era ottavo, Sato addirittura terzoooo! *-* Peccato che si siano ritirati in sei nell’ultimo giro e che entrambi siano stati tra quei sei. Insomma, come se non bastasse avere da imprecare per i risultati della Formula 1, c’è da farlo anche per quelli della Indycar! O.o Ma va beh, a tutto si sopravvive, basta credere in Charles Pic (tradotto: Carlo Vetta) e in suo fratello Arthur, pilota di Formula Renault, praticamente identico a Charles. Tra l’altro Pic non è neanche arrivato ultimo, e per giunta nemmeno l’inseguitore della filosofia indiana dell’ultima posizione, cercando di emergere dalla pioggia del kart dell’Ikea (è il kart dell’Ikea a cadere dal cielo in forma di pioggia? Può darsi), ha avuto questo primato che invece è toccato a.........
Ci siete cascati? O_______O Cioè, voi credete davvero che quando mancano 43 giri alla fine (gli stessi degli anni di Schumacher) io vi dica che è arrivato ultimo? Allora non mi conoscete! :-P

Il pupazzo di Gatto Silvestro: «Autrice, perché non la smetti di scrivere cose che non hanno senso?»
L’autrice: «Ottima domanda, me lo stavo chiedendo anch’io in effetti.»

E mentre Schumacher veniva riaccompagnato ai box in motorino guidato da qualcuno che spero avesse più affinità di lui con i mezzi a due ruote (era da un po’ che non menzionavo l’esorbitante ed eclatante carriera motociclistica di nonno Michael, in effetti!)
Webber è durato per altri sei o sette giri, poi è rientrato per la seconda sosta. Qualche giro dopo anche molti altri piloti sono rientrati. In particolare tra il trentesimo e il quarantesimo giro c’è stata una lunga ondata di pit-stop, nel corso della quale Button ha messo fine a tutte le sue speranze di vittoria. Si stava avvicinando notevolmente a Rosberg e, a parità di pit-stop, gli sarebbe stato davanti. Purtroppo per lui in casa McLaren, per solidarietà alla Mercedes, hanno deciso di avere anche loro problemi nel cambio gomme!! Hanno perso dieci secondi di troppo, infatti, nell’imbullonamento di una ruota. Ma... Ross Brawn ha tirato fuori un coniglio dal suo cappello da prestigiatore! O una banana dal frigo?
Strategia diversa per Rosberg e Button: Rosbiiii era su una sosta in meno!
Nicoooo: «Sì, Mazzoniiii, hai sentito bene, le tue gufate non funzionano piùùùù! Nessun deterioramento di gomme!»
Mazzoniiii: «Non c’è problema, ricomincio a elencare statistiche che ti riguardano, così l’effetto gufata ci sarà eccome!»
Nicoooo: «Ehi, ma allora non lo vuoi più il pupazzo di Gatto Silvestro? O.O Se mi gufi, non lo avrai mai e poi mai!»

Dimenticavo di specificare che nel corso della gara è capitato anche un miracolo. Dato che Feliiii aveva ritardato le soste rispetto agli altri, alcuni se lo sono ritrovati davanti e... tra quelli che se lo sono ritrovati davanti c’era anche Luiiiiiis! O_______O E qui è accaduto il miracolo! O.O
PER LA PRIMA VOLTA, DOPO ALMENO UN ANNO, LUUUUUIIIIIISSSSS E’ RIUSCITO SENZA INTOPPI A SUPERARE FELIIIII! Insomma, un incontro ravvicinato del terzo tipo è terminato con un tamponamento. Se non fossi stata seduta sul divano con il portatile appoggiato sulle ginocchia (ho la pessima abitudine di fare più cose contemporaneamente) sarebbe stato un momento da standing ovation. Ma tutto sommato meglio di no, la standing ovation la riserverò alla prossima volta in cui Perez, in seconda posizione, recupererà secondi sul leader.

Gli ultimi quindici giri sono stati eclatanti. A parte Rosberg che aveva accumulato oltre venti secondi di vantaggio su Vettel in seconda posizione, da lì in poi c’era un interminabile trenino di vetture tutte vicine, cosa che ha portato tra l’altro a un lieve contatto tra Maldonado e Grosjean (anche questi due si amano alla follia, è ufficiale!). La Lotus ha azzeccato strategia più o meno quanto Domenicali nei suoi giorni peggiori, in modo che Raikkonen si è fatto tutta la fine della gara su delle gomme messe come quelle di Glock quella volta che poi Luuuuiiiiis divenne campione del mondo. A completare l’opera Kimi ha anche fatto un fuori pista, perdendo una decina di posizioni più o meno in un giro. Ha terminato la giornata a quasi otto secondi di distacco da Massa.
Anche la gara di Sebbbbb non è finita nel migliore dei modi, ma sempre meglio rispetto a quella di Raikkonen: da secondo che era si è ritrovato quinto, venendo superato nel corso del tempo da Button, Hamilton e Webber, con presumibile grande gioia di Mazzoni e dei sostenitori della teoria secondo la quale Webber sarebbe un genio incompreso delle quattro ruote che se dal 2002 a oggi non avesse dovuto sempre cedere le proprie posizioni a Vettel a quest’ora avrebbe già vinto quindici titoli (sì, dal 2002 al 2012 quindici titoli, dov’è il problema? O.O Webbiiii può... a proposito di Webbiiii, ha avuto anche modo di mostrare come sia vero che Redbull mette le ali, andando molto vicino a prendere il volo come ha già fatto altre volte in passato). Che altro c’è da dire? Ah, già, che Maldonado per la prima volta in questa stagione è riuscito a non ritirarsi all’ultimo giro, che le Williams hanno fatto una prestazione di tutto rispetto, che mi sto sorprendendo dei piloti della Williams rispetto all’inizio di stagione, che se guidassero meno in stile kamikaze la Williams potrebbe fare risultati quantomeno discreti quest’anno, ma che se guidassero meno in stile kamikaze ci sarebbe anche meno da divertirsi... Grosjean addirittura è arrivato sesto. E il fatto che abbia completato più di quattro giri è stato sconvolgente.
Sicuramente vi chiederete chi sia arrivato ultimo: Kovalainen, staccato di un giro perfino da Karthikeyan, cosa che mi fa pensare che abbia avuto qualche genere di problema.

Ci avviamo verso la fine: Rosberg ha vinto meritatamente con oltre venti secondi di vantaggio sui piloti che lo seguivano. È stata la sua prima vittoria, è il 103° pilota a vincere una gara valida per il campionato di Formula 1 (il 102° era stato Webber nel 2009, era da parecchio che non ci capitava di avere un periodo così lungo tra la prima vittoria di un pilota e la prima di quello successivo, dal momento che nelle stagioni tra il 2006 e il 2009 vi era sempre stato almeno un pilota che ottenesse la sua prima vittoria).
Quando è iniziato “Pole position” per prima cosa ne hanno sparata una bella: secondo il loro eccelso parere, quella di Rosberg sarebbe stata la prima vittoria di un gran premio da parte del figlio di un ex campione del mondo. Non sapevo se piangere dalla disperazione o cosa, e mi sono chiesta che cosa stessero facendo questi a metà degli anni ’90 quando Damon Hill ha vinto qualcosa come una ventina di gare, ma fa niente... Riassumiamo i risultati, in modo che possiate capirci qualcosa.

1) Rosberg (Mercedes), 2) Button (McLaren), 3) Hamilton (McLaren) che si è portato in testa alla classifica con 2 punti di vantaggio su Button, 4) Webber (Redbull), 5) Vettel (Redbull), 6) Grosjean (Lotus), 7) Senna (Williams), 8) Maldonado (Williams), 9) Alonso (Ferrari), 10) Kobayashi (Sauber), fuori dalla zona punti: 11) Perez (Sauber), 12) Di Resta (Force India), 13) Massa (Ferrari), 14) Raikkonen (Lotus), 15) Hulkenberg (Force India), 16) Vergne (Toro Rosso), 17) Ricciardo (Toro Rosso), a 1 giro: 18) Petrov (Caterham), 19) Glock (Marussia), 20) Pic (Marussia), 21) De La Rosa (HRT), a 2 giri: 22) Karthikeyan (HRT), a 3 giri: Kovalainen (Caterham). RIT: Schumacher (Mercedes).
Il giro più veloce l’ha ottenuto Kobayashi, cosa che ha portato Mazzoni a elencare statistiche su giri veloci ottenuti da piloti giapponesi. L’ultima volta in cui era accaduto era stato Satoru Nakajima al gran premio d’Australia del 1989. Quello in cui diluviava. O meglio, uno dei due in cui diluviava (l’altro è il celebre gran premio più breve della storia della Formula 1, che Mazzoni ha menzionato centinaia di volte negli ultimi anni e che stranamente non cita più da un po’ di tempo). Non sapevo che Nakajima avesse mai ottenuto un giro più veloce.

A proposito di Rosberg, che io ho sempre ricordato per la sua somiglianza a mio avviso evidente con l’attore Leonardo Di Caprio, ho scoperto che proprio quella sera su Canale 5 stavano trasmettendo il film “Titanic” (che ovviamente non ho guardato avendolo già visto qualcosa come quattro o cinque volte – anche se è un dato notevolmente sotto la media, le ragazze della mia generazione oscillano tra le trenta e le ottanta volte in genere). La notte tra il 14 e il 15 aprile era anche il centesimo anniversario dell’affondamento del Titanic. Quindi la vittoria di Nicoooo non è stata altro che un segno del destino! ;-)
In ogni caso complimenti alla Mercedes per avere recuperato terreno e averlo mostrato sul serio per la prima volta, complimenti anche a Nico, per la sua prima meritata vittoria, e buona fortuna per il futuro.



INDYCAR: Will Power ha vinto il gran premio di Long Beach. Stavo per scrivere "Beach" in un altro modo. O.O Ho tenuto le dita incrociate per Sato e per Rubinho, ma purtroppo non c'è stato verso... -.-

Questa è la cosa più spassosa che io abbia mai visto! *_____*

I Minidrivers sono sempre stati spassosi ma... questo è troppo spassoso per non finire sul mio blog:


"Massa, Massa, asì Lewis te pasa..." Morta dalle risate! *-*

domenica 15 aprile 2012

#3 Commento al Gran Premio della Cina 2012 ♦ parte prima (venerdì 13 + giovedì 14 aprile)

Stavolta, per la prima volta in questa stagione, non ho scritto alcunché sul gran premio fino alla bandiera a scacchi. L’ho fatto per scaramanzia: un tempo, in numerose occasioni, mi è capitato che ogni volta in cui iniziavo il commento dopo le qualifiche o addirittura prima, un certo pilota immancabilmente finiva fuori dalla zona punti; se provavo ad aspettare e mi astenevo dallo scrivere, spesso invece finiva sul podio. Ho pensato: “ci posso riprovare, sicuramente non finisce sul podio, ma almeno un punto lo porta a casa...” Seeeee, come no! Ho avuto la prova che le superstizioni vanno eliminate da cima a fondo (stavo per scrivere da Cina a fondo O.O e questo è abbastanza preoccupante) in quanto, in qualunque momento inizio il mio commento, la situazione sembra non cambiare. Preferisco non menzionare il pilota in questione, ma immagino che si possa intuire. O forse no... Diciamo che più mi conoscete e più è probabile che lo possiate intuire. E con questo mi fermo, punto e basta, fine.
No, no, non c’è bisogno che celebrate ballando la samba con le piume rosa in stile ballerina del carnevale di Rio de Janeiro in testa. Finisco con i vaneggiamenti, non con il commento che deve ancora iniziare, dal momento che non ha ancora dato il benché minimo peso ai fatti di questi weekend in cui è avvenuto qualcosa di miracoloso: per la prima volta da innumerevoli anni, nel menzionare la vittoria di Barrichello nel 2004 a Shanghai, Mazzoni non ha citato due fatti che generalmente metteva ad arricchire la sua telecronaca:
1) in quella gara Schumacher arrivò 12esimo (o 13esimo) dopo non avere concluso nulla;
2) ma soprattutto, sul podio c’era Montezemolo e Barrichello lo inondò di champagne – questo dettaglio non mancava mai.

Le prove libere del venerdì: l’inizio di tutto. La sensazione di essere sul punto di vedere qualcosa di già visto, che non si sarebbe ripetuto in qualifica e in gara era lampante. Nessuno di noi pensava di sbagliarsi, nell’affermare, dopo le libere 1, che:
1) Hamilton che aveva ottenuto il miglior tempo era un potenziale candidato alla vittoria, mentre Rosberg e Schumacher che erano secondo e terzo avrebbero sicuramente dovuto affrontare il degrado delle gomme e quant’altro (senza dimenticare le gufate di Mazzoni);
2) Perez e Kobayashi quarto e quinto era qualcosa di irrealistico;
3) Alonso e Massa 11esimo e 12esimo... insomma, era chiaro che la Ferrari poteva puntare alle zone alte della top-ten...
Ben presto diverse affermazioni sarebbero state smentite, ma ancora non lo sapevamo.
Segnalo tre comparse nella prima sessione di libere:
1) Valteri Bottas in Williams al posto di Bruno Senna;
2) Giedo Van Der Garde in Caterham al posto di Vitaly Petrov;
3) Jules Bianchi in Force India al posto di Paul Di Resta.
Questo mi pare un segno lampante che Bianchi è test driver della Force India e i suoi legami con la Ferrari sono presumibilmente minori di quanto qualcuno in Rai sostiene.
Aggiungo altre cose relative alla prima sessione di libere: le Lotus non avevano combinato granché, dato che per qualche ragione Raikkonen era ultimo distaccato di tre secondi da Karthikeyan (presumo per un qualche problema) e Grosjean era 17esimo alle spalle della Caterham di Kovalainen.
A proposito di Karthyyyy, è doveroso segnalare che era 23esimo staccato di dieci secondi da Hamilton e di tre secondi dal compagno di squadra, che in 21esima posizione si era messo dietro Pic, azione che comunque qualsiasi pilota è generalmente in grado di svolgere, eccetto appunto quelli della Accaerretì.

Nella seconda sessione di libere Schumacher ha conquistato il miglior tempo, mettendosi dietro Hamilton e le Redbull di Vettel e Webber. Seguivano poi Rosberg e Button nelle due posizioni successive. Karthyyyyy è stato finalmente ultimo, realizzando la filosofia indiana della ricerca dell’ultima posizione, mentre Pic ha potuto completare l’opera con la realizzazione della filosofia zackefronese (da Zac Efron, di cui Pic è un evidente sosia) della ricerca della penultima posizione. Questo significa che nonno Pedro ha finalmente battuto per la seconda volta in due sessioni di libere il francese della Virgin... Oh, dopo quello che ho scritto merito di essere fulminata dal Gufo di Interlagos: si chiama Marussia, non Virgin; si chiama Marussia, non Virgin; si chiama Marussia, non Virgin, come ho potuto chiamarla Virgin? O.o Cercherò di trattenermi, e per farlo lancerò una maledizione a me stessa: finché continuerò a pensare che la Virgin si chiami Marussia... ma che caspita ho scritto? No, non posso nemmeno lanciare maledizioni contro me stessa, se mi sono confusa perfino in questa frase.
In ogni caso ho iniziato a sospettare che la situazione si prospettasse interessante e, adesso, lo posso dire tranquillamente: sì, la situazione per il futuro pare interessante! *_______* Non vi posso dire a che cosa mi sto riferendo, se qualcuno sapesse che mi sto emozionando per le prestazioni che la scuderia per cui corre il traditore dell’umanità che ha accoltellato tutti quanti alle spalle, verrei accusata di complotto contro Ferniiii. E in effetti, dato che ho le prove di essere riuscita a gufare Ferniiii in un’occasione nella mia vita (nel commento al gran premio di Turchia 2010, quando commentai una collisione tra Ferniiii e Petriiii con un dialogo immaginario, preannunciò quanto sarebbe accaduto cinque mesi dopo... e cinque mesi dopo mi ero totalmente dimenticata di quel commento, cosa che mi ha fatto strabuzzare gli occhi quando l’ho riletto – Il dialogo immaginario, riferito al GP di Turchia, era il seguente. Alonso: «Sono il campione del mondooooooooooooooooo!» Petrov: «Dovrai passare sul mio cadavere per sorpassarmi. Ti terrò dietro fino a farti pentire di essere nato!» Lo so, alla luce di quanto accaduto ad Abu Dhabi è sconcertante ai massimi livelli), rischio di essere condannata al rogo per complotto contro l’unico signore e padrone dell’universo. Ma niente paura, le fiamme verranno spente da Kovalainen, come ha spento le fiamme della sua vettura quella volta che era in una posizione in cui avrebbe ottenuto il miglior risultato della Caterham, Mazzoni se ne accorse e menzionò il fatto, provocando la rottura del motore nel giro di pochi istanti. Col motore rotto Kovaaaa pensò bene di proseguire finché la vettura non prese fuoco. A quel punto, molto sorprendentemente, ebbe un lampo di genio e comprese che forse era il caso di fermarsi.

Dubbio epocale: perché sto parlando di tutto ciò? E soprattutto: di che cosa sto parlando? O.o Mistero... Mi stupisco di me stessa per la mia abilità nello svolgere un racconto lineare e comprensibile dei fatti. Mi pare, per il momento, di essere arrivata alle prove libere in cui DLR ha sorpreso mettendosi dietro nientemeno che Pic, cosa che preannuncia a mio vedere un avvicinamento tra Marussia e HRT, che arriverà nel corso della stagione. A quel punto, alla situazione Caterham-Caterham Marussia-Marussia HRT-HRT nelle ultime tre file, talvolta si potrà puntare a Caterham-Caterham Marussia-HRT Marussia-HRT con naturalmente l’ultimo posto occupato da Karthikeyan (nel caso non del tutto scontato in cui riesca a conservare il volante).
Ma ora, mentre ascolto una canzone giapponese di cui non so il titolo dal momento che lo visualizzo soltanto a ideogrammi e non ho la benché minima idea di come si pronunci, è giunto il tanto agognato momento delle qualifiche. O meglio, il momento è giunto alle otto di sabato mattina, ma adesso è giunto il momento di parlarne. EPIC WIN! *-* Non vi aspettavate che arrivassi così presto a questo momento, vero? Vi aspettavate che continuassi a parlare per un paio di pagine delle brillanti prestazioni di Alex Yoong nel lontano e piuttosto vicino 2001, immagino... Cioè, che iniziassi a parlarne, dato che non l’avevo ancora nominato. Arrivata a questo punto mi rendo conto di una cosa che mi sorprendo: sono già passati ben 10 anni da quando Yoong è scomparso per poi apparire dopo poco tempo dai circuiti di Formula 1 e soprattutto dalle vie di fuga presenti in essi. Agghiacciante. Ed è agghiacciante pensare che all’epoca avevo circa 13 anni e non me ne fregava un bel nulla di Yoong.
EPIC FAIL, io dovevo parlare delle qualifiche, non di Yoong. Alle otto di sabato mi sono portata davanti alla TV, perdendomi il cordiale saluto di Gianfranco Mazzoni (a quell’ora non sono stata ad alzarmi dieci minuti prima per quel momento apposito – se ci fosse stato qualche scenario suggestivo che avesse portato a un commento epico, specie se relativo a ruote panoramiche con ventotto cabine che percorrono un giro in una quarantina di minuti avrei potuto prendere in considerazione l’idea). Le qualifiche erano sul punto di iniziare e sono iniziate, almeno dietro, nel più canonico dei modi: con le Caterham che erano veloci abbastanza per stare davanti a Marussia e HRT, ma non abbastanza per avvicinarsi anche lontanamente agli avversari che le precedevano (quest’anno credo che Kovalainen avrà notevoli difficoltà ad accedere alla Q2, impresa eroica che gli è riuscita addirittura più di una volta nella scorsa stagione), con le Marussia che erano più lente delle Caterham e più veloci delle HRT, con Pic che era più lento di Glock, con le HRT che erano più lente di tutti e in particolare con Karthyyyy che era più lento di De La Rosa. E qui mi sono detta: sarebbe sublime vedere Chandyyyy e Karthyyyy compagni di squadra alla HRT (anche se il meglio del meglio sarebbe vederli alla Force India – ma credo che Di Resta e Hulkenberg si meritino quel sedile più di loro... a proposito di Di Resta, qualora vi fosse sfuggito nonostante le millemila volte in cui è stato ripetuto il suo manager è il padre di Hamilton)... insomma, sarebbe spassoso vedere il duo indiano nello stesso team. Una cosa da epic fail senza ombra di dubbio, anche se l’epic fail più eclatante sarebbe stato vedere come compagni di squadra Inoue e Ide. Magari unendo le loro capacità sarebbero stati in grado di far cappottare la safety car! O_________O Ma purtroppo nulla di tutto ciò è più possibile, dal momento che Inoue ha quasi cinquant’anni e la superlicenza di Ide è finita nel fuoco molto tempo fa, e purtroppo per noi non vedremo mai più questi due talenti gareggiare in F1.
Okay, dopo avere parlato di Yoong, Chandyyyy, Inoue e Ide, per par-condicio è opportuno specificare che non ho nulla contro i piloti asiatici, anzi, trovo che molti di loro siano stati parecchio estrosi... ma non solo loro, anche qualche sudamericano (AKA Nelsinho Piquet) è stato altrettanto esaltante nelle sue performance, solo per citarne uno.
Dubbio lecito che passa nella mente di tutti i lettori: che caspita c’entrano Yoong, Chandyyyy, Inoue, Ide e Piquet Jr.? Risposta dell’autrice: un bel nulla, ma ho ritenuto opportuno menzionarli per rendere più eclatante la narrazione della Q1, dato che sarebbe stato limitativo dire che gli ultimi sei erano nell’ordine Kovalainen, Petrov, Glock, Pic, De La Rosa e Karthikeyan. Dato che ciò avviene nel 99% delle sessioni di qualifica, non sarebbe stato abbastanza.
A precipitare già in Q1 è stato anche Vergne, che si è appropriato della 18esima posizione senza più essere in grado di schiodarsi da lì. Su Vergne va comunque menzionato un fatto degno di nota: successivamente è stato intervistato e ha dimostrato di essere un individuo più unico che raro... È l’unico francese che, in un’intervista in italiano, parla in italiano per tutto il tempo, senza intercalare il discorso di parole francesi con una frequenza di una ogni tre. Sconvolgente! O.O Certe cose non capitano tutti i giorni!

Seconda sessione di qualifiche, altrimenti detta Q2. Questi quindici minuti in teoria non avrebbero dovuto sconvolgere l’essenza della Formula 1, ma l’hanno fatto: hanno fatto sì che Vettel non riuscisse a risalire oltre l’undicesima piazza, che i telecronisti pensassero per i successivi venti minuti che avesse fatto entrambi i tentativi con le gomme dure, che Stella Bruno lo intervistasse in proposito, che Vettel rispondesse che in realtà lui le morbide le aveva messe, e che Stella gli rivolgesse una domanda in inglese che Vettel non ha compreso facendosela ripetere.
Oltre a tutto ciò sono capitati anche altri fatti inquietanti: nonostante le gufate mazzoniane, le Mercedes non davano ancora cenno di rallentamento, le Sauber e Webber idem. Inoltre le Ferrari hanno dimostrato di poter dominare la stagione come non mai: Massa si è stabilizzato in dodicesima posizione e non ne è più risalito, per poi riferire intervistato da Stella Bruno che la macchina era migliorata rispetto alle prove libere (cioè se non migliorava erano sugli stessi tempi di Pic? O.O), mentre Ferniiii si è salvato abbastanza in extremis ed è stato uno degli ultimi che sono riusciti ad accedere alla Q3. E mentre Vettel e Massa si erano accaparrati la sesta fila, la settima è stata conquistata dalle Williams (Maldonado 13° e Senna 14°) e le Force India quella successiva con Di Resta davanti a Hulk. Il più lento in Q2 è stato Ricciardo.

LA Q3 È ALLE PORTE... Hanno passato il turno le due Mercedes, le due McLaren, le due Lotus, le due Sauber, Webber e Alonso. Hamilton, per avere sostituito il cambio, sarebbe stato retrocesso di cinque posizioni rispetto a quella conquistata con il tempo ottenuto.
Semaforo verde! Se quest’anno il destino di Force India e Toro Rosso in Q2 pare segnato, finisce per essere evidente che gli altri finiranno in Q3. Di conseguenza le gufate, almeno per il momento, sembrano avere un impatto leggermente più lieve. Lo stesso non si può dire generalmente per la Q3: la storia di Rosberg alla ricerca della sua prima pole position è ormai un dato di fatto e di solito ha avuto risultati totalmente devastanti. Stavolta non è andata così: dimostrando una resistenza alla gufata fuori dal comune, Nico ha fatto un tempo stratosferico al suo primo tentativo. Ho strabuzzato gli occhi quando ho scoperto che non ne avrebbe fatto un secondo e avrebbe risparmiato un set di gomme, presumibilmente. Ma anche con le gomme morbide nessuno riusciva a stare al suo passo: Hamilton, che aveva conquistato il secondo tempo, gli era a mezzo secondo.
Nessuno è riuscito a recuperare su Rosberg. Seguivano Hamilton e Schumacher, quelli più vicini a lui, ma appunto che viaggiavano a un notevole distacco. Con retrocessione di Hamilton compresa (da secondo a settimo) la top ten è stata: Rosberg, Schumacher, Kobayashi, Raikkonen, Button, Webber, Hamilton, Perez, Alonso, Grosjean.
Incredibile la posizione di Kobayashi! Per un attimo ho sognato un giapponese sul gradino più alto del podio (sarebbe anche ora – anche se avrei preferito che fosse accaduto quando correva Sato, ma non si può avere tutto dalla vita, è già buona che arrivò terzo a Indy nel 2004), ma sono numerose le cose che ho mi sono ritrovata a immaginare e non se n’è verificata neanche una. Pazienza, non si può avere tutto nella vita, ma... no, niente, lasciamo stare, non si possono dire certe cose, sono troppo oltraggiose! :-P

E con questo si chiude la prima parte del mio commento... ç_____ç
Lo so, è sconvolgente, la narrazione delle qualifiche è già finita. Ma niente paura... ora arriva quella della gara. ;-)
Aggiungo anche che, essendo state le nove di mattina al momento del termine delle qualifiche e avendo dormito poche ore quella notte (ero andata a letto all’una quando era finita la replica di “Money Drop” su Mediaset Extra, ma il fatto che ci sia la Formula 1 al mattino non è esattamente il pensiero migliore per prendere sonno) sono ritornata a letto e ho dormito per due ore e mezza. Stranamente, contrariamente a quando avviene talvolta in queste situazioni, non ho fatto alcun sogno inerente il mondo dei motori.
Inoltre non c’entra niente, ma in questo momento sto ascoltando di nuovo quella canzone giapponese di prima ed è fantastica! *-* La adoro! *_______* Voglio scoprire com’è intitolata con il nostro alfabeto (così almeno saprò come pronunciare il titolo)... ma questo immagino che non v’interessi!

lunedì 9 aprile 2012

Milù Sunshine 2005-2010: Perle di saggezza {Parte seconda: GUFATE}

Rieccoci con la seconda e ultima parte, la più agghiacciante. Se in qualche momento vi sentirete gelare il sangue nelle vene, come se vi steste scolando una vodka ghiacciata (oppure Raikkonen, sempre se è possibile fonderlo e berlo XD), non preoccupatevi. È normalissimo.

Anno 2005: io, il guru delle previsioni pilotistiche, mi azzardo a parlare del sedile della Ferrari del futuro:
“Soltanto voci che parlavano di eventualità, ma a me sembra impossibile che possa andarci Alonso o Raikkonen.”
Esattamente. Infatti voi avete mai visto Raikkonen in Ferrari? O Alonso in Ferrari? Naturalmente no! Quello che vi sembra che sia Alonso, in realtà è Nick Heidfeld!

Dovrei fornire il servizio meteo al gran premio della Malesia, non c’è che dire. Inizia la stagione del 2006 in Bahrein, la Ferrari che aveva fatto pietà nel 2005 piazza le due monoposto in prima fila. La mia reazione è di notevole stupore:
“RISCHIAMO VERAMENTE CHE VENGA A NEVICARE!! MI SORPRENDE CHE OGGI CI SIA IL SOLE!! È ACCADUTO UN EVENTO INCREDIBILMENTE TRANSGENICO, BISOGNA CHE CI PREPARIAMO A UNA TEMPESTA DI NEVE, E ANCHE PIUTTOSTO VIOLENTA!!”
Indovinate qual era la condizione meteorologica del paese in cui risiedo il giorno successivo? Neve! O.o
Lo specifico: abito in pianura e mediamente qui non nevica più di un paio di giorni ogni inverno.

Nel commento al gran premio degli Stati Uniti il cupo destino di Massa viene segnato una volta per tutte:
“Prima ancora che il gran premio iniziasse immaginavo che Massa avrebbe vinto.”
Evvai! Iniziamo bene. Ma dato che chi inizia bene è a metà dell’opera e a me non piace lasciare nulla di incompleto, ecco che mi sbizzarrisco ulteriormente con un’altra considerazione:
“Forse quello che sto per scrivere è un'assurdità, forse cambierò idea prima o poi, ma per il momento mi sento di dire che ce lo vedo, come campione del mondo 2007.”
Se un giorno mi ritroverò Massa sotto casa con in mano la bottiglia rotta tipo Sutil, non potrò dire che non c’è un motivo! :-P
Scusami, Felipe! ;-)

Nell’estate del 2007, in un commento a non ricordo quale gran premio – forse quello di Francia:
“Ora la Ferrari ha dimostrato di essere ancora in lotta per il titolo, di avere due piloti in lotta per il titolo. Che sia vero o no, l'importante è dimostrarlo. Sinceramente, per come la penso io, ora come ora la Ferrari e il titolo sono proprio lontani!”
Chi ha vinto il titolo nel 2007? ;-P
Su Barrichello, nello stesso commento: “prima di rivederlo vincere (se mai lo rivedremo vincere) dovremo attendere ancora un bel pezzo.”
Che donna di poca fede che ero! Barrichello è tornato sul gradino più alto del podio due anni dopo.

La mia visione su Button nel settembre 2007: “Ha vinto una sola gara in carriera (Ungheria 2006) e non so dire se un risultato del genere si ripresenterà.”
Tempo due anni e Button vince il mondiale, passa in McLaren e nessuno ci assicura che non vincerà più nulla...

Ma bisogna capirmi: nel 2007 ero concentrata a credere che l’allora pilota della McLaren (che caspita sto dicendo? Era ancora in Renault) Kovalainen fosse un fenomeno del futuro...
“Intanto che avvenivano tutti questi commenti e i saluti finali, si vedevano i meccanici della Renault che si mostravano decisamente sorridenti, contemplando la bottiglia lanciata da Kovalainen, o meglio, da ciò che ne restava: frantumi bagnati. Ebbene sì: dopo essere salito sul podio per la prima volta, Heikki è riuscito nell'impresa di rompere la bottiglia di spumante mentre la lanciava ai meccanici. In genere porta bene.”
E poi, se una gufata non fosse sufficiente, eccone un’altra: “Non sono una fan di Heikki, lo so, ma sarebbe bello vedere una sua vittoria.”
Beh, se questa vittoria non fosse arrivata dopo che Massa aveva fuso il motore a 12 chilometri dal traguardo in Ungheria, credo proprio che non mi sarebbe dispiaciuta così tanto... peccato che le mie gufate siano lame a doppio taglio: non solo gufano Kovalainen, che oltre quella vittoria non ne otterrà mai più, ma anche Massa... sempre in tema di piloti che probabilmente non vinceranno più...

Alla vigilia del gran premio del Brasile del 2007, in cui si deciderà il titolo mondiale, esordisco così:
“Non vorrei portare sfiga a nessuno, ma in fondo possono verificarsi tante casualità: motori fumanti, gomme bucate, sospensioni rotte, problemi elettronici, problemi idraulici, pioggia incessante... Possono succedere tante cose e non ho la minima intenzione di perdermele, perché domani alle 18 italiane scatterà il gran premio del Brasile, il gran premio più imperdibile della stagione.”
Non... non vorrei portare sfiga a nessuno?! O.O Se questo è non voler portare sfiga, siamo messi bene!

Il mondiale 2008 è alle porte e io mi concentro su Sutil:
“Più la stagione avanzava, più Sutil iniziava a rendersi conto che svolgeva la professione di pilota di F1 e non quella di demolitore. Peccato che alla fine non sia andato alla McLaren, mi sarebbe piaciuto vederlo arrivare tra le prime posizioni, ma pazienza, possiamo sempre sperare che riesca a classificarsi in buone posizioni anche con la Force India, cosa che al momento non ritengo del tutto probabile.”
Tempo tre mesi e, mentre Sutil è quarto al volante di una Force India, viene costretto al ritiro dal tamponamento di Raikkonen! O.O Ma dato che non ha preso a bottigliate Raikkonen quel giorno, presumo che non prenderà a bottigliate nemmeno me per via della mia gufata... ;-)

La stagione 2008 è iniziata da poco e io mi sforzo per produrre un’altra perla di saggezza:
“E non lo scopriremo mai, dato che è più credibile che alla Ferrari ci vada Alonso, piuttosto che Fisichella!”
Alonso: in Ferrari nel 2010. Fisichella: in Ferrari nel 2009.

Battuta ironica sul GP di Spagna, con gufata annessa: “ci sono ancora parecchie gare e possiamo contare sulla speranza che Takuma le vinca tutte, divenendo campione mondiale...”
Visto il fallimento della Super Aguri, Sato non ha mai più gareggiato in Formula 1 da allora.

Io e mio padre uniti per la gufata:
“commentando il secondo posto di Kovalainen in griglia di partenza, sabato, mio padre aveva detto, dopo il mio commento su posizioni che Kova avrebbe presumibilmente perso: «Magari vincerà lui...» E in effetti aveva ragione.”
Il punto è che questo è il primo caso accertato in cui una gufata di mio padre ha avuto effetto uguale anziché contrario.

Nel commento al GP del Belgio 2008, una settimana prima del GP d’Italia, la butto lì: “la perturbazione che ha portato pioggia battente per diversi anni si interrompe, e a Monza brillerà il sole!” Strano a dirsi, ma a Monza diluviava.
Ma non è finita qui, ed è qui che viene il bello! O.o All’epoca, vista la mia grande sportività (o presunta tale), non mi sarei mai permessa di dire: “spero che Hamilton fonda il motore” o quant’altro. Quindi avrei preferito optare per un “piuttosto che una vittoria di Hamilton, preferirei una vittoria di una Super Aguri”, oppure di un altro team che aveva poche speranze di vittoria (o la quasi impossibilità).
Nel commento al gran premio del Belgio la butto lì, tanto per dire qualcosa: “ma io sinceramente preferivo una vittoria della Toro Rosso, magari del nostro coetaneo Sebastian Vettel.”
Puntualmente che cosa capita una settimana dopo? Vince Vettel, a Monza, con la prima (e finora unica) vittoria della Toro Rosso. Questa è, al secondo posto dopo quella con cui concluderò questo resoconto, la gufata che più mi ha fatto accapponare la pelle.

Barrichello e Button rischiavano di restare a piedi per il 2009:
“Rubens Barrichello (che probabilmente avrà poche occasioni per vincere nuovamente, dato che pare che stia riscontrando diverse difficoltà a trovare qualcuno che lo metta sotto contratto nel caso in cui la Honda non dovesse rinnovarglielo).”
“Pare che Barrichello sia in rotta con la Honda. Ce la farà il nostro eroe che per anni ha cercato di interpretare la parte del perdente riuscendo a dare abbastanza l'idea, a accaparrarsi un volante anche per la prossima stagione, in cui finalmente potrà dimostrare che adesso che non deve più stare dietro a Schumacher può vincere anche lui? E ce la farà almeno Button a garantirsi il posto a una Honda che fa sempre più acqua da tutte le parti?”
Honda che fa acqua da tutte le parti = Brawn GP del 2009.
Button = campione del mondo 2009.
Barrichello = terzo classificato nel mondiale 2009, con due vittorie e numerosi podi.
Ci aggiungo anche una battuta ironica: “non ci resta altro che sperare che Barrichello venga confermato e che possa vincere la gara inaugurale della prossima stagione, che si disputerà in Australia.”
Secondo, in una doppietta della Brawn GP.

A proposito di Brawn GP, dopo una serie di sei vittorie di Button: “appuntamento al 21 giugno con la gara di Silverstone... un evento imperdibile... Chissà chi vincerà... forse Button o Button...”
Se avessi fatto attenzione allo schermo della TV, probabilmente avrei notato che Vettel sul gradino più alto del podio a Silverstone mi guardava storto. ;-)

È un piacere scoprire che le mie gufate funzionano anche nei confronti dei nomi che i piloti daranno ai loro figli:
“Dialogo immaginario tra Raikkonen e Massa (nel commento al GP di Gran Bretagna 2009):
Raikkonen:«tuo figlio non ancora nato inizierà a lamentarsi che preferiva chiamarsi Kimi piuttosto che Felipe Junior...»
Massa: «Non ho intenzione di chiamare mio figlio Felipe Junior!»”

Sulla Force India, nel commento al GP di Valencia: “Force India: arriverà mai a punti?”
Due settimane dopo: Fisichella in pole e secondo al traguardo.

Frase immaginaria pronunciata da Chandhok in un mio commento all’inizio del 2010:
“Chandhok: «A me però è apparsa in sogno la madre di Yamamoto che mi ha detto che è assurdo che io sto in pista e suo figlio no.»”
Tempo pochi mesi e Chandhok viene appiedato. Yamamoto prende il suo posto. O.O

Ma tutto ciò, perfino la vittoria di Vettel con la Toro Rosso, non è agghiacciante quanto quello che ho scritto a maggio 2010, nel commento al gran premio di Turchia. Quando l’ho riletta, oltre un anno dopo, ho capito che la legge del caso è più agghiacciante di qualsiasi gufata. Davvero, mi ha fatta rabbrividire come null’altro.
Cinque mesi prima della fine del mondiale ad Abu Dhabi, scrivevo un dialogo immaginario relativo a una collisione tra due piloti nel GP di Turchia. Era questa:
“Alonso: «Sono il campione del mondooooooooooooooooo!»
Petrov: «Dovrai passare sul mio cadavere per sorpassarmi. Ti terrò dietro fino a farti pentire di essere nato!»”
Se Nostradamus fosse nato nel 1988, sarebbe stato una ragazza appassionata di motori e si sarebbe chiamato Milù Sunshine. Garantito.
Credevo che nessuno fosse in grado di gufare Alonso. Ho scoperto che, se la gufata è involontaria, a me riesce. E questo non può che riempirmi il cuore di intensa gioia.

domenica 8 aprile 2012

Milù Sunshine 2005-2010: perle di saggezza {PARTE PRIMA: FOLLIE}

Guardando il GP di Gran Bretagna del 1999 (rivedere Norbert Haug con i baffi, Jacques Villeneuve con i capelli decolorati e quant’altro è abbastanza traumatico – meno male che ho potuto rievocare i bei tempi andati vedendo Erja Hakkinen nel box McLaren... anche se è altrettanto traumatico il fatto che Mika e Erja hanno divorziato da diversi anni) mi è venuta un’idea: condividere con voi alcuni vaneggiamenti piuttosto intriganti provenienti dai miei vecchi commenti ai gran premi (quelli che venivano diffusi in forma privata, via email alla mia cara amica fan di Raikkonen e Massa, a cui ho mandato commenti ai gran premi sporadicamente nel 2005 e 2006 e regolarmente dal 2007 in poi).

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Siamo nel corso del commento al GP d’Europa del 2005, in cui Raikkonen forò una gomma nelle fasi conclusive della gara:

“Aveva una gomma mezza forata e invece di andarla a cambiare ai box è rimasto in pista e ha avuto un incidente un giro prima della fine.”
Il mio dubbio, nel rileggere tutto ciò, è stato: ma come caspita può una gomma essere mezza forata?

GP del Giappone e GP della Cina 2005: come contraddirsi da soli. ^^ I due gran premi avvennero a una settimana di distanza l’uno dall’altro, quindi ciò che ho scritto è notevole.
Dopo le qualifiche del primo di questi due gran premi:
“Dovendo stabilire il più probabile vincitore del GP del Giappone oserei dire Ralf Schumacher.”
Otto giorni dopo:
“Ha vinto ALONSO!! 2° Kimi e 3° Ralf (speriamo che non venga a nevicare anche per via della sua presenza in 3^posizione!!)”
WTF?! O.O Prima lo do potenziale vincitore, poi mi sconvolgo – a distanza di una settimana – nel vederlo sul podio? Non ci siamo proprio...

Il debutto di Yamamoto merita quattro punti esclamativi?
“Come gli è venuto in mente di mettere come pilota titolare Yamamoto? non ne ha combinata mezza!!!!”
Sono d’accordo: Yamamoto merita quattro punti esclamativi. E naturalmente Ide ne avrebbe meritati cinque.

Ricordate com’erano le tute dei piloti McLaren del 2007? “Bianche con quelle scritte arancioni fosforescenti tipo i giubbotti degli operai della manutenzione stradale.”
Ferniiii e Luiiiis che asfaltano le strade! *__________*
Mi immagino la scena! U.U
E come ho già scritto anche altrove, mentre Feliiii passa per strada, Hammiiiii lo tampona con l’asfaltatrice! *-*

Adorazione di Sato nel GP del Bahrein 2007:
“Ad un certo punto si presenta ai miei occhi l'ultima immagine che avrei mai creduto di poter vedere... c'è un'auto con il motore in fumo, inquadrata in primo piano, che parcheggia sul bordo della pista. È una Super Aguri, e il kamikaze tamponatore, Sato, è costretto al ritiro. NOOOOO!”
Vai Taku! *-* Tu sì che eri un grande e che facevi divertire, altro che tanti altri! U.U

Veniamo al gran premio del Canada:
“Molto stranamente, nonostante in quel momento Ralf Schumacher occupasse la terza posizione, non era ancora venuto a nevicare.”
Ma no, povero Ralf! :-(
Meno male che c’è Taku:
“Tre giri prima della fine Sato ha compiuto un altro sorpasso. Stavolta, però, non si trattava di un pilota inutile che non combina mai nulla, ma nientemeno che del campione del mondo in carica: ebbene sì, ogni tanto succedono anche queste cose... Takuma Sato (su Super Aguri) ha sorpassato Fernando Alonso (su McLaren), con grande contentezza da parte dei commentatori (e grande sorpresa da parte mia, non solo per il sorpasso).”
Grande Sato! *_________________________* Immenso, unico! Vai Taku, facci sognare ancora! *-*

Un team che aveva le carte in regola per diventare pittoresco:
“Ad ogni modo anche stavolta la Spyker, che si dedica da un anno alla demolizione di automobili, è entrata in azione.”

Ma povero Yammiiii:
“Yamamoto è arrivato ultimo. A mio parere non doveva nemmeno iniziarla quella gara, doveva andare a zappare i campi.”

Presa per i fondelli generica: l'unico che ha qualche probabilità di vittoria, in mezzo a tutti quei piloti, è Sutil, il futuro campione del mondo dei prossimi vent'anni!!!”
Ehi... Adrian... Adrian, abbassa quel bicchiere rotto, per favore! Risparmiami!
Ah ah! :-P

Giappone 2007, dopo le qualifiche:
“Incrociamo le dita perché domani Sato ottenga la pole position e procuriamoci dei fazzoletti per asciugarci le lacrime quando scopriremo che non l'ha ottenuta!”
Realistica, in effetti! ;-)

Anno 2008:
“In seguito anche Sebastien Bourdais e Anthony Davidson si sono ritirati, restando però nell'anonimato, cosa che avviene abbastanza di frequente.”
Ma c’è sempre qualcuno su cui puntare:
“ho concentrato le mie speranze su Sato, che sognavo di vedere mentre sorpassava ad uno ad uno tutti gli altri e vinceva la gara.”

Estrosa partenza del GP di Turchia 2008:
“Più indietro, ovvero tra le ultime posizioni, Fisichella, a bordo della sua Force India, si stava servendo della Williams di Nakajima come rampa di decollo.”

2008, dopo il fallimento della Super Aguri, è questo il senso delle cose:
“Se ci fosse stato Sato, avrebbe vinto la gara. E se ci fosse stato Ide, avrebbe tamponato Takuma impedendogli di vincerla.”

Anno 2008, in una non precisata occasione: gli spagnoli diventano toreri, i piloti della Toro Rosso diventano tori. Non si sa che cosa fosse Alguersuari l’anno seguente, è chiaro.
“Il pilota spagnolo, inoltre, si era lamentato gesticolando di un sorpasso subito da Vettel all'uscita dalla pit-lane. Pare che il toro Sebastian gli avesse rubato il drappo rosso che Alonso era intenzionato a sventolare.”
Verrebbe da chiedersi che genere di drappo rosso! ;-)

Valencia 2008: “Qualche istante dopo si è scoperto che l'ala anteriore della vettura di Nakajima si era innamorata del posteriore della vettura di Alonso, e tra le due vetture c'era stato un incontro ravvicinato che aveva portato alla rottura di entrambe.”

L’incolore prestazione di Raikkonen al GP d’Italia viene ricordata in questi termini:
“La voce della presentatrice di "Chi l'ha visto": «Kimi Raikkonen, scomparso da Monza il 14 settembre 2008, la scomparsa è stata denunciata intorno alle tre del pomeriggio, è alto 1,75, di media corporatura, con gli occhi azzurri e i capelli biondi. Putroppo questa foto risale a qualche mese fa e ora i suoi capelli sono molto più corti. Segni particolari: ha un tatuaggio a forma di un tribale di dimensioni notevole sul polso destro e un altro tatuaggio con scritto "Iceman" sul braccio sinistro. Quando si è allontanato era a bordo di una vettura da competizione di colore rosso con un numero 1 sul davanti, e indossava una tuta da pilota di colore rosso.»
Chiunque l'avesse visto è pregato di mettersi immediatamente in onda con il nostro programma.
Il telefono dello studio di "Chi l'ha visto" suona.
La presentatrice: «Buonasera, è in contatto con lo studio di "Chi l'ha visto", chi parla?»
Una voce maschile dall'accento orientale: «Buonasera. Mi chiamo Kazuki Nakajima e dalla mia postazione distinguo la sagoma dell'auto da gara dello scomparso, che non è mai scomparso e che si trova ancora sulla pista di Monza. Se vuole riesco ad avvertirlo che tutti lo stanno cercando... Ma ora mi scusi, pare che la mia vettura sia entrata in collisione con quella di un certo David Coulthard... Attenda in linea...»
No, non avevo abusato di sostanze proibite. O.O
Sono così al naturale! ;-)

Le gare nelle prime ore del mattino impediscono agli appassionati di avere una visione chiara e cristallina di quello che sta accadendo o sbaglio? GP del Giappone 2008:
“Finalmente ha tentato il sorpasso su una vettura non troppo definita, probabilmente la Red-Bull di Webber, a quanto ho capito, anche se la versione dei fatti veritiera si è un po' travisata a seguito di un fatto che riguarda Bourdais, e probabilmente c'è stata confusione nelle versioni successive che hanno confuso la Red di Webber con la Toro Rosso di Bourdais. Massa ha effettuato il sorpasso e lui e l'altro (chiunque fosse, ma opterei per Webber dato che Bourdais è arrivato al traguardo abbastanza avanti rispetto a Massa) sono finiti a tagliare completamente l'uscita dai box (in cui sorprendentemente non c'era Sutil che stava uscendo).”

GP della Cina 2009:
“A proposito di Trulli, prima del ritiro, Vettel per non saltargli addosso aveva rallentato, con il risultato che Webber l'aveva lievemente tamponato. Le due Red illese, per fortuna, dato come è andata a finire la gara. Anzi, a dire la verità dovrebbe essere stato Buemi, non Webber, ma dato che per la collettività Red e Toro Rosso sono la stessa cosa non è che ho capito molto bene come sono andate le cose.”
Facilmente comprensibile come cosa, eh? È comprensibile che non ci abbia capito niente?! :-P
Tutto ciò mi lascia sconcertata e, oltre a non capire se è stato Webber o Buemi a tamponare, dalle mie parole non si capisce nemmeno se Trulli o Vettel è stato tamponato.
È agghiacciante inoltre come mi ostinassi ad abbreviare il nome Redbull in Red.

Risalente al 2009, un omaggio a StudioSport:
“Alonso e Hamilton prima di disintegrarsi a vicenda al termine di un lungo e cruento conflitto di cui StudioSport era perfettamente consapevole e di cui faceva da arbitro neutrale schierato palesemente a favore di Hamilton almeno finché quest'ultimo non ha ceduto a Raikkonen il piatto d'argento che conteneva il titolo mondiale 2007.”
Beh, tutto sommato è abbastanza veritiera, la parte relativa a StudioSport. ;-)

Sempre GP di Cina: “Il verdetto è stato inequivocabile: la Ferrari col kers dava segni di rottura, la Ferrari senza kers anche.”

Nakajima in un non precisato GP del 2009: “è stato protagonista di una scena memorabile, mentre barcollando come se fosse stato sui tacchi a spillo percorreva la pit lane dando l'effetto di un bambolotto di plastica. Pubbicità: Eccovi il nuovo Dragon Nakaball GT, il primo bambolotto vivente made in Japan, oltre a farvi da decorazione in casa può anche farvi da autista personale gratis.”

Sato-revival: “credo che oggi sia stato fenomenale, tanto che solo Sato aveva i numeri per batterlo, ma sfortunatamente non era in pista a dimostrare lo strapotere dell'oriente.”

Sempre del 2009 è questa Fanta-F1 del futuro, alquanto sconcertante:
“Proiettiamoci ora in una situazione del futuro... siamo al termine di un imprecisato gran premio, in cui Alonso e Massa erano in lotta per la prima posizione. I due, però, si sono toccati e hanno perso terreno con una figuraccia che ha spinto Giancarlo Mazzoni a mettersi le mani tra i capelli, e Ivan Capelli idem, per poi accorgersi di essere completamente calvo (doveva chiamarsi Ivan Calvi, non Ivan Capelli!!!), venendo superati entrambi da Hamilton, che scende dall'auto esultando e abbracciando Kovalainen che è stato licenziato e gli fa da supporto tecnico. I due piloti della Ferrari scendono dalle rispettive vetture, si levano i caschi con una velocità che farebbe inorridire Mark Webber, e rimangono impalati a fissarsi. Poi il ghiaccio si rompe: infatti Raikkonen è inciampato su una buccia di banana caduta a Ross Brawn e si è frantumato in mille pezzi, ma niente paura, verrà rimesso in freezer e si ricomporrà.
Massa: «Ciao Nando, come va?»
Alonso: «Andava tutto bene, fino a cinque minuti fa! Come ti sei permesso? Ero partito ultimo e avevo rimontato perfettamente, sorpassando Danica Patrick, Roldan Rodriguez, Bruno Senna, Giorgio Pantano, Romain Grosjean, Kamuy Kobayashi, Pippo, Pluto, Paperino, Superman, Lex Luthor, Catwoman, l'Uomo Ragno, la Donna Invisibile, l'Uomo Roccia, la Torcia umana, Zorro, il sergente Garcia... e tu hai rovinato tutto, miserabile impostore! Quello che hai fatto è sconvolgente, tra un secolo il mio spirito ancora vagherà per questo circuito mentre rimuginerò sull'accaduto.»
Massa: «A parte che sei stato tu che hai tentato di buttarmi fuori, io non ci credo che hai superato davvero tutta quella gente, secondo me hai comprato la vittoria come la Juventus aveva comprato delle partite e poi è stata retrocessa in serie B durante lo scandalo calciopoli, secondo me hai pagato Button perché strabuzzasse gli occhi anche senza vincere, hai pagato i meccanici per non fare incastrare il bocchettone durante il rifornimento, hai pagato Vanna Marchi perché facesse qualche maleficio e hai pagato Mazzoni per elogiarti per tutta la durata della telecronaca!»”
Specifichiamo dato che già una volta sono stata accusata di lanciare messaggi subliminali antijuventini: l’accenno a Calciopoli deve essermi venuto in mente per puro caso; personalmente non ho nulla contro la Juventus, così come contro nessun’altra squadra, dato che il mio interesse per il calcio è tale che non so nemmeno chi abbia vinto lo scudetto l’anno scorso.

 2009, i capelli di nonno Rubinho:
“I capelli di Barrichello celebravano l'episodio alzandosi dritti sulla testa e i vari ciuffetti si mettevano a ballare la samba.”

GP di Germania 2009, altra cosa piuttosto sconcertante:
“Secondo i telecronisti Vettel aveva qualche speranza di raggiungere Webber, che tra una cosa e l'altra mi sono scordata di dire che ormai dominava la gara, nonostante la penalità e nonostante tutto, ma ovviamente tra i due c'era un distacco di una quindicina di secondi e, a meno che nel serbatoio della Redbull di Vettel non fossero stati aggiunti degli allucinogeni alla benzina, difficilmente avrebbe potuto raggiungere l'australiano che aveva 15 o 20 secondi di vantaggio, con grande gioia dei canguri delle praterie australiane che ridevano a bocca spalancata e saltavano allo stesso modo in cui saltavano Schumacher e Massa quando arrivavano in prima posizione.”
A proposito di salti, quella gara alla fine non l’aveva vinta Webber? O.o Quindi i salti in qualche modo erano ampiamente collegati! XD

Nel 2010 debutta Karun Chandhok: “il nuovo Yamamoto Made in India.”

Stucchevole constatazione del GP di Cina:
“Sulla pista di Shanghai il meteo era un'eterna partita a shanghai.”

Turchia 2010 – qui mi sono impegnata parecchio:
“Naturalmente anche Chandhok era un valido candidato per la conquista del miglior tempo, e stuoli di suoi fan stavano progettando di scolpire statue di marmo che lo rappresentavano.
Naturalmente è chiaro che se ci fosse stato Ide a bordo di una ridente vettura della ridente scuderia Virgin avrebbe fatto sfaceli.
Mi verrebbe da chiedere dove siano tutti i tifosi della Ferrari, se l'intera popolazione mondiale è composta da fan di Chandhok, ma a quanto pare ci sono anche tifosi che non apprezzano questi piloti che vinceranno parecchi titoli e preferiscono tifare per una scuderia di comuni mortali.
I fan di Alonso stanno sicuramente fissando il teleschermo con lo stesso sguardo di chi ha appena finito di farsi una ventina di canne una dietro l'altra, persi nel marasma di pensieri che frullano dentro le loro teste. Stanno pensando al momento in cui Alonso verrà incoronato imperatore di Maranello e del mondo e in cui Massa verrà mandato a spalare del letame, cosa che sperano da anni. Alcuni di loro sono piuttosto tristi. Qualche lacrima inizia a cadere dai loro occhi, pensando con rimpianto a Fisichella. Lui sì che avrebbe portato la Rossa ad alti livelli...”
“I tifosi della Rossa naturalmente contavano sul fatto che l'unico pilota del loro team ("C'è solo Alonso... Massa, chi era costui?") ottenesse la pole position senza alcuna difficoltà. Avevano già preparato gli striscioni da esporgli con frasi tipo "sei il nostro idolo", ecc... Nessuno di quei tifosi sapeva che un pugnale stava per trapassare una volta per tutte i loro cuori, facendo sgorgare sangue rosso come la rossa... Okay, okay, non sto scrivendo un romanzo ottocentesco appartenente al filone del romanticismo, in cui capitavano soltanto eventi tragici e spettrali, ma un divertente e solare commento a un gran premio. Quindi ricominciamo. I tifosi della rossa scuderia contavano sul fatto che il loro unico dio ottenesse la pole e saltellavano a tutto andare cantando per la felicità "One, two, three, train with me" di Playahitty e credevano per l'occasione di essere precipitati indietro fino al 1995. 1995 in cui Alonso aveva decisamente troppi pochi anni per guidare la Ferrari, ma non fa niente, Alonso è un dio e come tale non ha avuto un ciclo di vita umano, ha sempre avuto una trentina d'anni ai tempi del big bang e ce li avrà anche nei secoli a venire, quando anche i pronipoti dei nipoti di Felipinho saranno già morti di vecchiaia. I tifosi della rossa a quel punto hanno subito un trauma: hanno ricordato di essere nel 2010, epoca in cui nessuno conosce più "One, two, three, train with me" e le parole sono morte sulle loro bocche, con grande gioia di Playahitty che non poteva sopportare che una massa informe di tifosi sfegatati di Alonso storpiasse la sua canzone cantandola con voci stonate. La verità però non ha nulla a che vedere con il fatto che siano stonati, ma semplicemente con Alonso. Si scopre infatti che Playahitty è una grandissima fan di Grosjean, Montagny e Bourdais, proprio come il gufo di Interlagos e che alla scoperta che nessuno di loro sarebbe stato presente nella gara in questione, ha minacciato di fare causa a tutti i fan di Alonso. I fan di Alonso, che hanno anche un certo interesse per le polemiche e i tribunali, hanno accolto la notizia saltando dalla felicità, i loro salti imitavano quelli di Schumacher in caso di vittoria ovvero un evento ai limiti della realtà, ma essendo tutti molto meno atletici avendo delle stazze che più che a quella di Schumacher somigliavano a quella di Norbert Haug, non erano altrettanto atletici e sono caduti tutti a terra slogandosi le caviglie. Il dolore che provavano per gli infortuni subiti, però, sarebbe stato sempre e comunque alleviato da una pole di Alonso...
Ma nel mezzo del cammino di questa qualifica, Alonso si ritrovò per una selva oscura, giacché la pole position era smarrita.”

“Ma veniamo ora al trauma internazionale che scombinerà gli equilibri del nostro pianeta anticipando la presunta fine del mondo di due anni e mezzo, nonostante Nostradamus non l'avesse predetto. Il 12° tempo l'ha conquistato l'unico dio dei tifosi della Rossa. Che appena hanno visto lo scandaloso evento hanno urlato: "NOOOOOOOOOOOO!" Il loro grido sovrastava il rumore dei motori, tenevano tutti la testa tra le mani e urlavano fino a sgolarsi, tanto che Munch aveva preso in seria considerazione l'idea di resuscitare al solo fine di ritrarli e immortalarli in un quadro che avrebbe intitolato "l'urlo collettivo". Ma poi Munch ha preferito rimanersene nell'Aldilà pensando che di quadri ne aveva già dipinti abbastanza in passato. Inutile dire che la delusione di Nando era enorme (non per Munch, ma per il risultato). Mentre rientrava mestamente ai box nei suoi occhi scorreva l'immagine del giorno in cui avrebbe sfidato a duello il suo compagno di team sconfiggendolo una volta per tutte, pensando che non era possibile che potesse arrivare più avanti di lui così come se nulla fosse e pensando che a tre giri dalla fine non si può fare. E così, sognando, si apprestava a trasmettere fiducia ai suoi numerosi fan. Poi, naturalmente, è corso al computer e ha aperto Outlook Express iniziando a scrivere questo testo: "Carissimo Pedro, sono completamente allibito dal risultato di questa qualifica. Mi sono classificato soltanto 12° senza alcuna ragione logica, a mio parere io dovrei arrivare sempre e comunque primo. Ho notato che sono soltanto di una posizione davanti da te e la cosa mi sorprende, perché ho sempre saputo che tu vali molto di più come zappatore che come pilota. Spero che oggi pomeriggio verso le 17,30 ci incontreremo nel piazzale del supermercato qui a Istanbul per continuare il nostro discorso sui progetti passati tra Ferrari e Mclaren diversi anni fa e spero che tu non ti sia offeso perché ho pensato che saresti più valido a zappare i campi piuttosto che a gareggiare in Formula 1. A presto. Nando alias il miglior torero di tutti i tempi."

"Webber era ancora leader incontrastato della gara, ma intanto gli si avvicinava Vettel con il bavaglino al collo che gli era ormai negli scarichi, vista la poca distanza che li separava Webber avrebbe addirittura potuto riuscire a strappargli dalle mani il biberon. Non si sa che cosa sia avvenuto esattamente, ma un istante dopo Vettel era pressoché ruota contro ruota con Webber (forse stava tentando di riprendersi il biberon? questo non siamo tenuti a saperlo...) e i due erano imbizzarriti come due tori da combattimento. Vettel ha tentato il sorpasso (o forse ha tentato di riprendersi il biberon, chissà...), Webber ha opposto resistenza e Vettel, forse posseduto dallo spirito di Schumacher all'epoca in cui era in lotta per il titolo con Villeneuve, ha deciso di optare per la soluzione più estrema: spazzare via l'avversario. Dopo l'impatto i due hanno vagato per qualche istante per i prati, rischiando nel frattempo di scontrarsi una seconda volta, con il risultato che quando Webber è rientrato in pista i due della McLaren si erano ormai impossessati della leadership e potevano girarsi indietro a salutarlo con un cenno della mano. Webber, con la grazia di un toro inferocito, ha ripreso la via della pista e ha tentato di salvare il salvabile. Un destino crudele però si era abbattuto su Vettel, dicendogli che era liberissimo di tentare di spazzare fuori gli avversari però doveva mettere in conto la possibilità di essere lui a finire fuori.”
Il giorno in cui ho scritto questo commento ero veramente fuori di testa! :-D

NB. Questa è solo la prima parte. ^^ Ci sono ancora tutte le gufate che ho prodotto nel corso degli anni, che meritano indiscutibilmente di vedere la luce del blog. XD

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Il gran premio di GP di Silverstone del 1999 è nel frattempo terminato, mentre elencavo tutte le mie perle da inserire.

Annotazioni necessarie: rivedere Heidi (la ragazza di Coulthard dell’epoca, quella che era con lui nell’incidente aereo del 2000) al box della McLaren è stata una di quelle cose che hanno suscitato in me numerosi ricordi dell’epoca... inoltre credo che le Williams rosse dell’epoca fossero inguardabili! O.o E poi... Domenicali... ma Domenicali era giovanissimo!!! (sì, del resto all'epoca anch'io avevo 11 anni anziché essere vicina ai 24...)
Altra cosa: la traduttrice della conferenza stampa me la ricordavo, quella che il nome di Schumacher lo pronunciava “MAICHEL”, facendomi inorridire già all’epoca.