Il campionato di Indycar è iniziato da ormai tre
settimane con il gran premio di St. Petersburg con la vittoria di Castroneves a
cui è seguita, una settimana più tardi, la vittoria di Power a Barber al gran
premio di Alabama.
Il terzo appuntamento stagionale è il Toyota Grand Prix of Long Beach,
in cui sarà Franchitti, campione in carica, a partire dalla pole-position.
Griglia di
partenza: Franchitti, Newgarden, Wilson, Pagenaud, Dixon, Sato, Conway,
Rahal, Kimball, Tagliani, Briscoe, Power, Hunter-Reay, Jakes, Viso,
Hinchcliffe, De Silvestro, Castroneves, Kanaan, Hildebrand, Andretti,
Barrichello, Servia, Carpenter, Bourdais, Legge.
Numero di giri: 85.
Cronaca della gara
Newgarden che parte dalla seconda posizione cerca subito
di attaccare Franchitti, ma finisce a sbattere contro un muro e si ritira, già
al primo giro vengono esposte le bandiere gialle ed entra la pace-car, dietro
alla quale c’è Franchitti leader, seguito da Pagenaud autore di una buona
partenza e Wilson.
Al 5° giro la gara riparte con Wilson che si porta in
prima posizione superando prima Pagenaud (ora 3°) e poi Franchitti (ora 2°),
mentre quarto c’è Sato, seguono Dixon, Kimball, Rahal, Hunter-Reay, Conway e
Briscoe tra i primi dieci, mentre Power è soltanto 11°.
Bastano pochi giri a Wilson per costruire un buon
vantaggio nei confronti di Franchitti, che è invece tallonato da Pagenaud che
lo supererà nel corso del 10° giro; per Franchitti sembrano esserci dei
problemi in quanto anche Sato lo supera al 13° giro portandosi in terza
posizioen e iniziando a distanziarlo, mentre un giro più tardi sarà superato
anche dal suo compagno di squadra Dixon.
Al 20° giro Bourdais, che era partito nelle retrovie, va
a sbattere ed entra la pace-car: soltanto alcuni piloti, tra cui Wilson,
Pagenaud e Dixon, rientrano ai box; sono i primi a effettuare una sosta se si
esclude Kanaan che era rientrato al 12° giro. Wilson torna in pista in ottava
posizione alle spalle di Sato, Franchitti, Hunter-Reay, Briscoe, Hinchcliffe,
Castroneves e Hildebrand – nessuno di questi sette si è fermato.
Al 23° giro la gara riparte con Franchitti che fa una
pessima partenza e scivola in quinta posizione, venendo sopravanzato da
Hunter-Reay, Briscoe e Hinchcliffe. Poco dopo c’è un incidente tra Rahal e
Andretti, con quest’ultimo che “prende il volo” e finisce contro le barriere;
nel frattempo anche Katherine Legge è ferma contro le barriere. L’incidente tra
Andretti e Rahal, oltre a provocare una nuova neutralizzazione, segna anche il
ritiro per entrambi. Hildebrand si ferma ai box nel frattempo, mentre
proseguono Sato, Hunter-Reay, Briscoe, Franchitti, Hinchcliffe e Castroneves
nelle prime sei posizioni davanti a Wilson, Pagenaud e Kanaan. Pochi giri più
tardi, mentre la gara stava per ripartire, la vettura di Dixon rimane ferma in
mezzo al tracciato; si prosegue quindi dietro la pace-car. Sato rientra per il
rifornimento e si accoda al gruppo delle vetture che seguono la pace-car; anche
Hunter-Reay e Hinchcliffe si fermano ai box poco dopo, accodandosi alle altre
vetture.
Quando la gara riparte al 31° è Briscoe il leader,
seguito da Franchitti: tra i due c’è un lieve contatto nel quale lo scozzese
danneggia l’ala anteriore ma riesce a proseguire. Castroneves supera Franchitti,
che è quarto davanti a Pagenaud, Kanaan e Wilson che ha perso alcune posizioni
al restart.
Per quanto riguara Sato, Hunter-Reay e Hinchcliffe, che
si sono fermati ai box perdendo parecchie posizioni, sono rispettivamente 10°,
13° e 16° con Sato che risalirà a breve in 7^ posizione superando in
quest’ordine Power, Jakes e Kimball e Hinchcliffe che si porterà in 14°
posizione superando la De Silvestro (con la quale ha un lieve contatto) e Viso,
che poco dopo dovrà scontare una penalità per un incidente precedentemente
innescato con Tagliani.
Al 34° giro Briscoe, Franchitti e Castroneves effettuano
la prma sosta, tornano in pista 14°, 15° e 16°. Adesso è Pagenaud il leader,
davanti a Kanaan e Wilson.
Al 50° giro Pagenaud rientra per la seconda sosta, mentre
alcuni dei piloti che lo seguivano rimandano il pit-stop di qualche giro, in
particolare quelli che si erano fermati in un momento successivo già in
occasione della prima sosta. Sato fa alcuni giri da leader finché a 29 giri
dalla fine sia lui sia Hildebrand, che era risalito in seconda posizione, poco
dopo rientrano Hunter-Reay e Hinchcliffe che erano in prima e seconda posizione
dopo la sosta di Sato e di Hildebrand; Pagenauld è di nuovo leader quando
mancano 27 giri alla fine; Kanaan è secondo, Sato terzo e Power quarto, ma
quest’ultimo a poco più di venti giri dalla conclusione si porta al secondo
posto dopo avere superato Sato e dopo che Kanaan si è fermato ai box per la sua
ultima sosta. In quarta posizione c’è Jakes davanti a Wilson e Barrichello.
Jakes perde successivamente alcune posizioni, mentre Barrichello supera Wilson
e si porta al quarto posto.
A 15 giri dalla fine Pagenaud, che era abbondantemente in
testa, si ferma ai box per una terza sosta, passano anche Sato e Barrichello;
Pagenuad riesce comunque poco dopo a superare quest’ultimo (Rubens si fermerà
ai box per l’ultima sosta a otto giri dalla fine tornando in pista in decima
posizione) e si lancia all’inseguimento di Sato. In quinta posizione c’è Hildebrand
seguito da Hunter-Reay, Kimball, Wilson, Hinchcliffe e Kanaan tra i primi
dieci.
Pagenaud, che è molto più veloce di Sato, lo supera a sei
giri dal termine e inizia a recuperare su Power che aveva un vantaggio di circa
sei secondi, recuperando circa un secondo al giro. Poco dopo Kimball si ritira
per un problema alla vettura.
Hinchcliffe intanto sta risalendo, si è portato fino in
quinta posizione, mentre a tre giri dal termine Kanaan supera Hildebrand per la
sesta posizione. Barrichello nel frattempo ha recuperato a sua volta portandosi
in ottava posizione.
Quando inizia l’ultimo giro Pagenaud s’è portato a un
secondo di distanza da Power, che però riesce a mantenere la posizione.
L’ultima tornata è comunque ricca di colpi di scena: c’è un contatto tra Sato e
Hunter-Reay (successivamente penalizzato di 30 secondi per l’incidente
innescato; da terzo al traguardo, si classifica sesto, con Hinchcliffe, Kanaan
e Hildebrand che risalgono in 3^, 4^ e 5^ posizione), mentre Barrichello
finisce in testacoda ostruendo la pista e impedendo il passaggio di Wilson,
Jakes e Castroneves che rimangono fermi. Barrichello si classifica comunque
ottavo, in quanto soltanto sette piloti hanno concluso a pieni giri.
Risultato
1 Will Power 12
Chevrolet 85
2 Simon
Pagenaud 77 Honda
85
3 James
Hinchcliffe 27 Chevrolet 85
4 Tony
Kanaan 11 Chevrolet
85
5 JR
Hildebrand 4 Chevrolet
85
6 Ryan
Hunter-Reay 28 Chevrolet
85
7 Ryan
Briscoe 2 Chevrolet
85
8 Takuma
Sato 15 Honda
84
9 Rubens
Barrichello 8 Chevrolet
84
10 Justin
Wilson 18 Honda
84
11 James
Jakes 19 Honda
84
12 E.J. Viso 5
Chevrolet 84
13 Helio
Castroneves 3 Chevrolet
84
14 Ed
Carpenter 20 Chevrolet
83
15 Dario
Franchitti 10 Honda
82
16 Oriol
Servia 22 Chevrolet
82
17 Sebastien
Bourdais 7 Chevrolet
82
18 Charlie
Kimball 83 Honda
80
19 Katherine
Legge 6 Chevrolet
80
20 Simona De
Silvestro 78 Lotus
74
21 Alex
Tagliani 98 Honda
46
22 Mike
Conway 14 Honda
41
23 Scott
Dixon 9 Honda
27
24 Graham
Rahal 38 Honda
23
25 Marco
Andretti 26 Chevrolet
22
26 Josef Newgarden 67
Honda 0
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