Si tratta di un altro ovale breve, e sono previsti 200
giri totali. Per quanto riguarda i due contendenti al titolo Power scatterà
dalla pole position, mentre Franchitti ha soltanto l’undicesimo tempo.
DUBBIO ESISTENZIALE: ma i genitori della Mann, non
potevano darle un nome migliore?
Griglia di
partenza
1 Will Power Honda
12 219.283 mph
2 Graham
Rahal Honda 38
218.348 mph
3 James
Hinchcliffe Honda 06
218.186 mph
4 Ed
Carpenter Honda 67
218.004 mph
5 JR
Hildebrand Honda 4
217.872 mph
6 Marco
Andretti Honda 26
217.807 mph
7 Scott
Dixon Honda 9
217.692 mph
8 Ryan
Hunter-Reay Honda 28
217.632 mph
9 Oriol
Servia Honda 2
217.520 mph
10 Charlie
Kimball Honda 83
217.357 mph
11 Dario
Franchitti Honda 10
217.213 mph
12 Mike
Conway Honda 27
217.110 mph
13 Simona De
Silvestro Honda 78
216.924 mph
14 Danica
Patrick Honda 7 216.768 mph
15 Wade
Cunningham Honda 17
216.763 mph
16 Helio
Castroneves Honda 3
216.732 mph
17 Buddy
Rice Honda 44
216.685 mph
18 Ryan
Briscoe Honda 6
216.669 mph
19 Tony
Kanaan Honda 82
216.484 mph
20 Ana Beatriz Honda
24 216.424 mph
21 Vitor
Meira Honda 14
216.300 mph
22 Takuma
Sato Honda 5
215.856 mph
23 E.J. Viso Honda
59 215.789 mph
24 Alex
Lloyd Honda 19
215.607 mph
25 Dillon
Battistini Honda 34
215.578 mph
26 Townsend
Bell Honda 22
215.404 mph
27 James
Jakes Honda 18
214.297 mph
28 Dan
Wheldon Honda 77
N/A
29 Pippa
Mann Honda 30
N/A
Cronaca della gara
Alla partenza non cambiano le posizioni dei primi, mentre
al secondo giro Carpenter si fa molto vicino a Hinchcliffe (che sfoggia una
vettura rosa) e finisce per affiancarlo più volte nei giri successivi; al
momento deve però accontentarsi della quarta posizione, mentre Hinchcliffe
invece si porta molto vicino a Rahal. Dietro di loro Hunter-Reay è quinto,
mentre Franchitti (su vettura verde acqua) risale fino alla sesta posizione.
Al 35° giro Castroneves che era partito 16° ed era
risalito di alcune posizioni rientra ai box per un problema alla vettura; si
ritirerà.
A un quarto di gara varie vetture effettuano la prima
sosta, al 50° giro rientra Power e la sua traiettoria si incrocia con quella di
Ana Beatriz che viene rimandata in pista: i due si toccano.
Power perde parecchie posizioni a causa del tempo perso
per l’incidente, mentre Franchitti, risalito parecchio, si ritrova in prima
posizione davanti a Hildebrand, Andretti, Dixon (che supera Andretti dopo una
settantina di giri di gara), Rahal, Carpenter, Hinchcliffe, Briscoe e Power
soltanto decimo.
All’81° giro entra la pace-car a causa di un detrito
presente sulla pista, e non appena è possibile la maggior parte delle vetture
rientrano ai box contemporaneamente. Per Power ci sono problemi e rimane
lungamente fermo ai box. Grazie alla sosta Andretti ha sopravanzato
Hinchcliffe, mentre Briscoe è risalito in quinta posizione. Per Power
proseguono i problemi e un giro più tardi è costretto a un’ennesima sosta.
La gara riparte al 93° giro e Franchitti mantiene la
leadership, con Andretti che sopravanza Dixon; Hildebrand è quarto, seguito da
Carpenter, Rahal, Hunter-Reay, Hinchcliffe, Briscoe e Danica Patrick tra i
primi dieci mentre ci si avvicina a metà gara; proprio intorno al 100° giro
Briscoe viene superato dalla Patrick e da Servia, che si portano
rispettivamente al 9° e al 10° posto.
Franchitti viene pressato da Andretti, sempre molto
vicino e a sua volta seguito da Dixon, ma lo scozzese mantiene la leadership;
Carpenter intanto supera Hildebrand per la quarta posizione; quest’ultimo sarà
protagonista, intorno al 125-130° giro di un intenso duello con Rahal.
Al 138° giro Simona De Silvestro finisce in testacoda
nella pit-lane e investe un meccanico che fa un gran volo a terra
(fortunatamente il malcapitato riporta soltanto lievi ferite); alcuni
pneumatici finiscono in pista ed entra la pace-car. Durante la neutralizzazione
tutti rientrano, e tra loro Hildebrand va a sbattere, mentre Andretti e Lloyd
hanno un contatto nella pit-lane e Viso rischia di essere coinvolto a sua
volta. Battistini nel frattempo risulta ritirato, ma non se n’è accorto
nessuno.
Al 147° giro c’è bandiera verde e Franchitti rimane
leader davanti a Rahal, Dixon, Hunter-Reay e Servia; più indietro ci sono vari
piloti in lotta tra loro. A circa tre quarti di gara troviamo Servia e
Carpenter risaliti in quarta e quinta posizione davanti a Hunter-Reay,
Hinchcliffe, Patrick, Sato e Cunningham tra i primi dieci.
Successivamente Servia viene superato da Carpenter e da
Hunter-Reay, mentre al 161° giro Carpenter supera anche Dixon per la terza
posizione.
Al 167° giro Ana Beatriz finisce a muro, entra la
pace-car dietro la quale i primi dieci sono Franchitti, Rahal, Dixon, Carpenter,
Hunter-Reay, Servia, Cunningham, Hinchcliffe, Briscoe, Kimball. Al 169° giro
viene aperta la pit-lane e Rahal e Power rientrano per un ultimo pit-stop.
Rahal, che era in seconda posizione, torna in pista 12°. La gara riparte al
178° giro e Carpenter fa un’ottima partenza portandosi prima in seconda
posizione e poi rendendosi protagonista di un intenso duello con Franchitti, al
quale rimane praticamente affiancato fino alla fine, ed è proprio Carpenter a
conquistare la vittoria al fotofinish davanti a Franchitti (leader del
campionato quando manca il solo gran premio di Las Vegas) e Dixon.
Risultato
1 Ed
Carpenter 67 Honda
200
2 Dario Franchitti 10
Honda 200
3 Scott
Dixon 9 Honda
200
4 James
Hinchcliffe 06 Honda
200
5 Ryan
Hunter-Reay 28 Honda
200
6 Oriol
Servia 2 Honda
200
7 Wade
Cunningham 17 Honda
200
8 Ryan
Briscoe 6 Honda
200
9 Buddy Rice 44
Honda 200
10 Danica
Patrick 7 Honda
200
11 Townsend
Bell 22 Honda
200
12 Graham
Rahal 38 Honda
200
13 Charlie
Kimball 83 Honda
200
14 Dan
Wheldon 77 Honda
200
15 Takuma
Sato 5
Honda 200
16 Vitor
Meira 14 Honda
200
17 Tony
Kanaan 82 Honda
200
18 Mike
Conway 27 Honda
200
19 Will
Power 12 Honda
200
20 JR
Hildebrand 4 Honda
199
21 James Jakes 18
Honda 198
22 Pippa
Mann 30 Honda
197
23 E.J. Viso 59
Honda 192
24 Ana
Beatriz 24 Honda
165
25 Simona De
Silvestro 78 Honda
141
26 Alex
Lloyd 19 Honda
140
27 Marco
Andretti 26 Honda
140
28 Dillon
Battistini 34 Honda
124
29 Helio
Castroneves 3 Honda
34
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