È dodicesimo sulla griglia di partenza l’eroe di casa,
Takuma Sato, mentre a partire dalla pole position è Scott Dixon per il team
Ganassi. Will Power ha il secondo tempo, mentre Dario Franchitti è soltanto
decimo. I giri previsti sono 63 in totale.
Tra i piloti mai visti in questa stagione troviamo il
giapponese Hideki Mutoh e il brasiliano(?) João Paulo De Oliveira.
Griglia di
partenza
1 Scott
Dixon Honda 9
109.143 mph
2 Will Power Honda
12 109.113 mph
3 Graham
Rahal Honda 38
108.919 mph
4 Ryan
Briscoe Honda 6
108.793 mph
5 Sebastien
Bourdais Honda 19
108.748 mph
6 Oriol
Servia Honda 2
108.723 mph
7 Charlie
Kimball Honda 83
108.702 mph
8 James
Jakes Honda 18
108.671 mph
9 Giorgio
Pantano Honda 22
108.628 mph
10 Dario
Franchitti Honda 10
108.611 mph
11 Marco
Andretti Honda 26
108.576 mph
12 Takuma
Sato Honda 5
108.561 mph
13 James
Hinchcliffe Honda 06
108.558 mph
14 Mike
Conway Honda 27
108.542 mph
15 Hideki
Mutoh Honda 17
108.538 mph
16 E.J. Viso Honda
59 108.521 mph
17 Helio
Castroneves Honda 3
108.501 mph
18 João Paulo de
Oliveira Honda 34
108.472 mph
19 Alex
Tagliani Honda 77
108.428 mph
20 Ryan
Hunter-Reay Honda 28
108.391 mph
21 JR
Hildebrand Honda 4
108.183 mph
22 Vitor
Meira Honda 14
108.116 mph
23 Simona De
Silvestro Honda 78
108.097 mph
24 Ana
Beatriz Honda 24
107.958 mph
25 Danica
Patrick Honda 7
107.951 mph
26 Tony
Kanaan Honda 82
107.927 mph
Cronaca della gara
Dixon conserva la prima posizione, mentre dietro Power e
Rahal sono in lotta per la seconda posizione, è Power a conservare la seconda
posizione, mentre segue Rahal, dopodiché Briscoe e Hinchcliffe, mentre
Castroneves finisce nell’erba al primo giro dopo; Kimball intanto risale, fino
a portarsi in quarta posizione alle spalle di Rahal, mentre dietro di lui, in
quinta posizione, si porta invece Franchitti, che al nono giro supererà Kimball
portandosi al quarto posto.
Alcuni dei piloti che partivano nelle retrovie tentano
una strategia a tre soste, mentre quelli che si trovano in posizioni di maggiore
rilievo sono su due soste – tra i piloti che si fermano per la prima volta nei
primi dieci giri c’è anche Castroneves, che aveva perso posizioni dopo il
fuoripista poco dopo il via.
A circa un terzo di gara i piloti su due soste si fermano
per effettuare la prima, mentre al 22° giro De Oliveira, che era stato in
precedenza protagonista di una collisione con Sato, si ritira: vista la
posizione della sua vettura, vengono esposte le bandiere gialle ed entra in
pista la pace-car, dietro alla quale i primi dieci sono Dixon, Power, Briscoe,
Rahal, Franchitti, Kimball, Kanaan, Jakes, Andretti e Servia.
Il restart è al 26° giro e vi è immediatamente un
contatto che coinvolge Rahal, Briscoe e Franchitti, innescato proprio da quest’ultimo:
è caution una seconda volta. Tutti e tre riescono a proseguire la gara, anche a
causa dell’incidente e dei danni riportati che li hanno costretti a soste ai
box, si trovano nelle ultime posizioni, mentre adesso in top-ten ci sono Dixon,
Power, Jakes, Servia, Kanaan, Tagliani, Andretti, Bourdais, Hunter-Reay e Viso.
La gara riparte al 29° giro, con Servia che si porta in
terza posizione, mentre Jakes e Andretti sono quarto e quinto.
Dopo il secondo giro di pit-stop – a circa due terzi di
gara – nella top-five ci sono Dixon, Power, Andretti, Servia e Tagliani. Conway
è sesto, ma a otto giri dal termine verrà superato da Viso e Bourdais. Conway
perde ulteriori posizioni nei giri successivi, venendo superato anche da altre
vetture, compreso Hunter-Reay che a sei giri dalla fine finisce sulla sabbia
dopo una collisione con Bourdais: l’uscita di pista provoca l’ingresso della
pace-car.
La vettura di Hunter-Reay viene sollevata da una gru col
pilota all’interno e rimessa in pista, tipo Hamilton al Nürburgring nel 2007
(con l’unica differenza che il regolamento della Indycar non lo vieta).
La gara riprende a due giri dalla fine, Viso, Sato, Briscoe
e Meira finiscono fuori pista dopo una collisione (con conseguenze minori per
Sato rispetto agli altri), mentre Dixon, Power e Andretti sono in top-3 a
posizioni invariate e Tagliani è quarto davanti a Servia e a Bourdais. Non ci
sono altri stravolgimenti fino alla fine, con la vittoria di Dixon.
Risultato
1 Scott
Dixon 9 Honda
63
2 Will Power 12
Honda 63
3 Marco
Andretti 26 Honda
63
4 Alex
Tagliani 77 Honda
63
5 Oriol
Servia 2 Honda
63
6 Sebastien Bourdais 19
Honda 63
7 JR Hildebrand 4
Honda 63
8 Dario
Franchitti 10 Honda
63
9 Mike
Conway 27 Honda
63
10 Takuma
Sato 5
Honda 63
11 Danica
Patrick 7 Honda
63
12 Graham
Rahal 38 Honda
63
13 James
Jakes 18 Honda
63
14 Simona De
Silvestro 78 Honda
63
15 James
Hinchcliffe 06 Honda
63
16 Giorgio
Pantano 22 Honda
63
17 Tony
Kanaan 82 Honda
63
18 Hideki
Mutoh 17 Honda
63
19 Ana
Beatriz 24 Honda
63
20 Ryan Briscoe
6 Honda 63
21 E.J. Viso 59
Honda 63
22 Helio
Castroneves 3 Honda
63 *
23 Charlie
Kimball 83 Honda
62
24 Ryan
Hunter-Reay 28 Honda
62
25 Vitor
Meira 14 Honda
61
26 João Paulo de
Oliveira 34 Honda
19
* Retrocesso per una penalità, era arrivato 7° al
traguardo.
DUBBIO ESISTENZIALE: perché i telecronisti spagnoli
chiamano Scott Dixon “el Kiwi”? O.O
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