Griglia di
partenza
1 Will Power Honda
12 111.478 mph
2 Ryan
Hunter-Reay Honda 28
110.934 mph
3 Scott
Dixon Honda 9
110.847 mph
4 Ryan
Briscoe Honda 6
110.805 mph
5 Graham
Rahal Honda 38
110.666 mph
6 Dario
Franchitti Honda 10
110.514 mph
7 Helio Castroneves Honda
3 110.490 mph
8 Justin
Wilson Honda 22
110.465 mph
9 Mike
Conway Honda 27
110.396 mph
10 Takuma
Sato Honda 5
110.344 mph
11 James
Hinchcliffe Honda 06
110.201 mph
12 Sebastien
Bourdais Honda 19
110.117 mph
13 Simona De
Silvestro Honda 78
109.100 mph
14 Vitor
Meira Honda 14
109.573 mph
15 Marco
Andretti Honda 26
108.986 mph
16 Oriol
Servia Honda 2
109.466 mph
17 Danica
Patrick Honda 7
108.561 mph
18 Charlie
Kimball Honda 83
109.059 mph
19 Raphael
Matos Honda 17
108.442 mph
20 Alex
Tagliani Honda 77
108.971 mph
21 Tony
Kanaan Honda 82
108.401 mph
22 JR
Hildebrand Honda 4
108.888 mph
23 Sebastian
Saavedra Honda 34
108.304 mph
24 James
Jakes Honda 18
108.882 mph
25 Ana
Beatriz Honda 24
107.629 mph
26 E.J. Viso Honda
59 N/A
Cronaca della gara
Domenica 1 Maggio 2011. Piove a Sao Paulo, dove
deve iniziare la Sao Paulo Indy 300, appuntamento brasiliano del campionato di
Indycar, per il quale l’accordo legato ai diritti televisivi è fissato un tempo
massimo di due ore per percorrere i 75 giri previsti.
La gara parte con la pioggia, le vetture sollevano acqua
e la visibilità è scarsa. Al momento della partenza Power riesce a mantenere la
prima posizione, mentre Hunter-reay, che partiva in seconda posizione, finisce
in una via di fuga andando a sbattere contro un muro di pneumatici.
Intanto vi è un altro incidente, che coinvolge varie
vetture tra cui Danica Patrick e Castroneves che finiscono a muro;
sopraggiungono Meira e la De Silvestro, i due hanno una lieve collisione e
Simona travolge successivamente le vetture incidentate di Castroneves e Patrick.
Anche Kanaan è fermo a causa di un tamponamento. Vengono ovviamente esposte le
bandiere gialle e la pace-car entra in pista.
L’ordine attuale è: Power, Dixon, Rahal, Briscoe,
Franchitti, Conway, Wilson, Sato, Hinchcliffe, Bourdais, Meira, Andretti, Matos,
Kimball, Tagliani, Hildebrand, Saavedra, Servia, Jakes, Viso, Beatriz.
La gara riparte dopo sei giri, con diverse vetture che
vanno a sbattere e un ingorgo che si crea subito; uno dei piloti che hanno
innescato la collisione è Dixon, che si trovava in seconda posizione. Dal momento
che tutte le vetture riescono a rimanere in gara, non vengono esposte bandiere
gialle. Hunter-reay, che era riuscito a tornare in gara dopo l’incidente al
primo giro riporta danni all’ala posteriore.
Intanto Power è in testa davanti a Briscoe. Rallentati dalle
scie che si sollevano dalle vetture che li precedono, i piloti dalla seconda
posizione in poi rimangono attardati e Power riesce a guadagnare terreno nei
confronti di Briscoe.
Diversi piloti, frattanto, finiscono in testacoda e al dopo
9 giri di gara viene esposta bandiera rossa per l’incremento della pioggia,
quando le posizioni sono: Power, Briscoe, Conway, Sato, Rahal, Franchitti,
Andretti, Kimball, Tagliani, Servia...
Dopo una consistente interruzione la gara riprende grazie
al miglioramento delle condizioni meteo, dietro alla pace-car, da dove era
stata interrotta, con il problema della visibilità ancora presente. Anche i
piloti rimasti coinvolti negli incidenti al primo giro ripartono, con 9 giri di
ritardo.
Al 12° giro Conway, che era in terza posizione, si ferma
per un problema alla vettura. La gara procede fino al 14° giro e, sommando le
due parti di gara finora disputate, si raggiungono circa 40 minuti.
È tardo pomeriggio e, a causa della scarsa visibilità, la
gara non può essere ripresa, viene quindi rimandata alla mattina di lunedì.
Lunedì 2 Maggio. Ancora una volta la gara è
bagnata e, a causa del tempo perso dietro la pace-car, la gara viene calcolata
in termini di tempo anziché in termini di giri, per via dell’avvicinarsi dello
scadere del limit delle due ore.
Quando manca soltanto un’ora di gara viene data bandiera
verde, l’ordine dietro la pace-car era Power, Sato, Briscoe, Franchitti,
Andretti, Rahal, Viso, Dixon,Servia, Wilson...
Sato scatta immediatamente in testa, mentre Power è
costretto ad accodarsi; più indietro un incidente innescato da Rahal porta a
una nuova neutralizzazione e, diversi giri dopo, quando la pace-car esce, alla
ripartenza il giapponese conserva la leadership. Non ci sono eccessivi intoppi
stavolta, se non che Viso, Briscoe e Matos finiscono in una via di fuga (la
stessa in cui era andato a sbattere Hunter-reay) e poco dopo l’ex pilota di F1
Justin Wilson ha un testacoda senza conseguenze.
Dietro a Sato ci sono in seconda e terza posizione Power
e Andretti, segue Franchitti quarto (che dopo pochi giri si renderà
protagonista di un incidente simile a quello di Hunter-reay al primo giro) poi
Servia e Viso in lotta per la quinta posizione.
Subito dopo Tagliani finisce in testacoda e lascia
spegnere il motore nel bel mezzo della pista: è ovviamente caution.
Dietro la pace-car Power e Servia rientrano ai box,
mentre rimangono in pista Sato, Andretti e Viso, che si trovano nelle prime tre
posizioni, che mantengono anche al momento della bandiera verde, in cui ormai
la pista sta iniziando ad asciugarsi. Mentre Sato riesce a mettere spazio tra
sé e i piloti che lo seguono, Andretti e Viso sono in lotta per la seconda
posizione e Viso riesce a effettuare il sorpasso. Seguono Saavedra e Rahal in
quarta e quinta posizione, mentre sesto c’è Power che si è già fermato per il
pit-stop e che ben presto riesce a superare Rahal.
Power si trova in una situazione di potenziale vantaggio,
in quanto i piloti che gli stanno davanti e che non si sono fermati potrebbero
avere la necessità di effettuare un rifornimento prima della fine della gara, a
cui mancano circa 20 minuti.
Successivamente Viso viene penalizzato per una irregolarità
commessa e questo permette ad Andretti di salire in seconda posizione, mentre
Power, che ha superato Saavedra, quando mancano 15 minuti al finale. Andretti,
però, è costretto a fermarsi per un pit-stop, e tenta l’azzardo di montare le
slick, che non pagherà perché la pista è ancora piuttosto umida.
Anche Sato deve fermarsi e a quel punto Power conquista
la testa della gara, davanti a Rahal, Briscoe, Franchitti e allo stesso Sato,
tornato in pista in quinta posizione; il giapponese viene però superato di lì a
poco da Servia e a cinque minuti dalla fine perderà posizioni dopo essere
finito in una via di fuga, venendo superato da Conway, vincitore dello scorso
gran premio a Long Beach, e Wilson.
La gara procede senza eccessivi colpi di scena e, alla
scadenza del tempo, viene esposta la bandiera bianca e un giro più tardi la
gara si conclude, con Will Power che ottiene la sua seconda vittoria
stagionale.
Risultato
1 Will Power 12
Honda 55
2 Graham
Rahal 38 Honda
55
3 Ryan
Briscoe 6 Honda
55
4 Dario
Franchitti 10 Honda
55
5 Oriol
Servia 2 Honda
55
6 Mike
Conway 27 Honda
55
7 Justin
Wilson 22 Honda
55
8 Takuma
Sato 5
Honda 55
9 James Hinchcliffe 06
Honda 55
10 JR
Hildebrand 4 Honda
55 22
11 Sebastian
Saavedra 34 Honda
55
12 Scott
Dixon 9 Honda
55
13 E.J. Viso 59
Honda 55
14 Marco
Andretti 26 Honda
55
15 James
Jakes 18 Honda
55
16 Charlie
Kimball 83 Honda
54
17 Vitor
Meira 14 Honda
53
18 Ryan
Hunter-Reay 28 Honda
50
19 Alex
Tagliani 77 Honda
48
20 Simona De
Silvestro 78 Honda
46
21 Helio
Castroneves 3 Honda
46
22 Tony
Kanaan 82 Honda
46
23 Danica
Patrick 7 Honda 46
24 Ana
Beatriz 24 Honda
31
25 Raphael
Matos 17 Honda
28
26 Sebastien
Bourdais 19 Honda
20
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