In Alabama è Power a scattare dalla pole position,
seguito da Briscoe, Dixon e Castroneves.
Griglia di
partenza
1 Will Power Honda
12 115.878 mph
2 Ryan
Briscoe Honda 6
115.423 mph
3 Scott
Dixon Honda 9
115.188 mph
4 Helio
Castroneves Honda 3
114.801 mph
5 Justin
Wilson Honda 22
114.509 mph
6 Oriol
Servia Honda 2
114.302 mph
7 Dario Franchitti Honda
10 115.467 mph
8 James
Hinchcliffe Honda 06
115.291 mph
9 Marco
Andretti Honda 26
115.213 mph
10 Graham
Rahal Honda 38
115.046 mph
11 Takuma
Sato Honda 5
114.734 mph
12 Alex
Tagliani Honda 77
114.446 mph
13 Simona De
Silvestro Honda 78
114.593 mph
14 Raphael
Matos Honda 17
114.350 mph
15 JR
Hildebrand Honda 4
114.573 mph
16 Mike
Conway Honda 27
114.177 mph
17 Ryan
Hunter-Reay Honda 28
114.464 mph
18 E.J. Viso Honda
59 113.958 mph
19 Vitor
Meira Honda 14
114.100 mph
20 Sebastien
Bourdais Honda 19
113.909 mph
21 Charlie
Kimball Honda 83
114.072 mph
22 Danica
Patrick Honda 7
113.852 mph
23 Simon
Pagenaud Honda 24
114.065 mph
24 Tony
Kanaan Honda 82
113.597 mph
25 James
Jakes Honda 18
113.870 mph
26 Sebastian
Saavedra Honda 34
113.292 mph
Cronaca della gara
La partenza è regolare, Will Power mantiene la
leadership, a seguire Briscoe, Dixon, Castroneves e gli altri a seguire, senza
particolari sconvolgimenti, eccetto nelle retrovie dove Kanaan rimonta
parecchie posizioni. Dopo un paio di curve, però, vi è un incidente, vengono
esposte le bandiere gialle dopo l’uscita di pista di Matos, che però riesce a
tornare in gara.
Non ci sono particolari colpi di scena al momento della
ripartenza (4° giro), soltanto Castroneves ha perso posizioni, ora è 9° dietro
a Power, Briscoe, Dixon, Servia, Franchitti, Wilson, Andretti e Tagliani.
Alcuni piloti sono su una strategia di due soste, altri
su una strategia di tre e, quelli su una strategia di tre soste, intorno al 15°-20°
giro rientrano.
Non ci sono colpi di scena particolari fino al 27° giro, quando
Castroneves e Sato, in lotta tra loro per la decima posizione, entrano in
collisione. Sato finisce in testacoda, ma riesce a girarsi e, seppure perdendo
diverse posizioni, riesce a tornare in gara. Subito dopo anche Saavedra finisce
fuori, ma il fuoripista non gli provoca problemi eccessivi.
Tra i piloti di testa Briscoe è il primo a fermarsi, lo
fa al 29° giro. Dei pit-stop approfitta Dixon, che riesce a conquistare la
seconda posizione, a quattro secondi e mezzo da Power. Briscoe è soltanto
terzo, davanti a Franchitti, Servia, Wilson e Hunter-Reay, che però era stato
il primo pilota a fermarsi al 14° giro e che, di conseguenza, effettuerà altre
due soste.
Al 37° giro Tagliani finisce in testacoda e, dal momento
che la sua vettura rimane ferma sull’erba, entra in pista la pace-car; diversi
piloti su una strategia di tre soste, compreso Hunter-Reay, rientrano ai box
per il secondo pit-stop. Dietro alla pace-car le posizioni sono le seguenti:
Power, Dixon, Briscoe, Franchitti, Servia, Wilson, Andretti, De Silvestro,
Sato, Castroneves...
Alla ripartenza (41° giro) Briscoe viene superato da
Franchitti e Servia, mentre più indietro c’è un incidente che coinvolge più
vetture: Viso finisce in testacoda proprio mentre sopraggiungono De Silvestro e
Hinchcliffe. Intanto è di nuovo caution.
La gara riparte al 46° giro, con un altro contatto nelle
retrovie e con la vettura di Conway che va a sbattere danneggiando una
sospensione e si ritira, mentre la pace-car torna in pista – alcuni piloti
approfittano della bandiera gialla per rientrare ai box. Nel frattempo dietro a
Power, Dixon e Franchitti, Briscoe, che era precipitato in settima posizione, è
di nuovo quarto davanti, e queste posizioni resteranno invariate quando la gara
ripartirà (50° giro).
Colpo di scena alcuni giri più tardi: un contatto tra
Hunter-Reay e Briscoe mette fuori gioco quest’ultimo; entra di nuovo in pista
la pace-car; al 60° giro, quando siamo esattamente a due terzi di gara, quasi tutti
i piloti rientrano ai box contemporaneamente per l’ultima sosta e, mentre Power
e Dixon conservano la prima e la seconda posizione, alle loro spalle Danica
Patrick, che ha recuperato quattro posizioni, torna in pista terza, seguono
Franchitti, Hunter-Reay, Andretti, Servia, Kanaan, Castroneves e Meira nelle
prime dieci posizioni.
Al momento del restart (63°) la Patrick perde diverse
posizioni e, dopo poche curve, nelle retrovie c’è l’ennesimo incidente, con
Wilson che rimane fermo in mezzo alla pista, è di nuovo caution, mentre le
posizioni sono: Power, Dixon, Franchitti, Andretti, Servia, Patrick,
Castroneves, Meira, Kanaan, De Silvestro, questi tra i primi dieci. Quando la
gara riparte, le posizioni restano pressoché invariate, se non che Kanaan e
Pagenaud recuperano posizioni. Kanaan rimonta un’ulteriore posizione su Danica
Patrick (che perderà in seguito altre posizioni e a pochi giri dalla fine si
fermerà per cambiare le gomme ormai degradate) e conquista la sesta posizione quando
mancano poco meno di venti giri alla conclusione.
La gara finisce senza che vi siano ulteriori colpi di
scena e Power vince davanti a Dixon, Franchitti, Andretti e Servia, Kanaan,
Castroneves, Pagenaud, De Silvestro, Kimball.
Risultato
1 Will Power 12
Honda 90
2 Scott
Dixon 9 Honda
90
3 Dario
Franchitti 10 Honda
90
4 Marco
Andretti 26 Honda
90
5 Oriol
Servia 2 Honda
90
6 Tony
Kanaan 82 Honda
90
7 Helio
Castroneves 3 Honda
90
8 Simon
Pagenaud 24 Honda
90
9 Simona De
Silvestro 78 Honda
90
10 Charlie
Kimball 83 Honda
90
11 Sebastien
Bourdais 19 Honda
90
12 Vitor
Meira 14 Honda
90
13 JR
Hildebrand 4 Honda
90
14 Ryan
Hunter-Reay 28 Honda
90
15 Alex
Tagliani 77 Honda
90
16 Takuma
Sato 5
Honda 90
17 Danica
Patrick 7 Honda
89
18 Graham
Rahal 38 Honda
88
19 Justin
Wilson 22 Honda
62
20 Raphael
Matos 17 Honda
62
21 Ryan
Briscoe 6 Honda
57
22 Mike
Conway 27 Honda
45
23 E.J. Viso 59
Honda 40
24 James
Hinchcliffe 06 Honda
40
25 James
Jakes 18 Honda
30
26 Sebastian Saavedra 34
Honda 27
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