mercoledì 31 agosto 2016

Commento al Gran Premio del Belgio: Spa Francorchamps, 26/28 Agosto 2016

||| QUALIFICHE + GARA ||| RIFLESSIONI RANDOM |||


BENRITROVATI!!!111!!!11!!!one-one-one!!!11!!!
Scusate per gli one-one-one, ma dato che il Belgio condivide, insieme all’Olanda, il fatto di essere patria natale onoraria dei bimbiminchia, gli one-one-one ci stavano davvero bene per ritrovarci dopo quasi un mese di distanza.
Ci eravamo lasciati un mese fa disquisendo di chi fosse il male del mondo e, siccome Verstappino era salito sul podio, lui non faceva minimamente parte dei mali del mondo.
Ci eravamo lasciati disquisendo anche del fatto che i Wehryanto fossero un’accoppiata vincente, ma purtroppo l’accoppiata Werhyanto è giunta al suo esaurimento naturale, dato che Rio è stato mandato a ballare nella sabbia e al suo posto ha fatto l’esordio tale Esteban Ocon, uno che ha un nome che è tutto un programma, specie dalle mie parti, dove con “ocon” si intende una grossa oca, e per “grossa oca” si può intendere  un grosso pennuto, ma è più facile che si intenda un grosso organo genitale maschile. F1GC mi suggerisce di rinominarlo Oki, il che potrebbe essere un’idea, ma io ho sempre preferito il Nimesulide o Aulin che dir si voglia. L’Oki sa da dentifricio e da fanatica dell’igiene orale potrei anche esserne felice, il problema è che di solito non mi è richiesto di bere un bicchiere pieno di dentifricio.
Okay, lasciamo da parte l’Oki e tutto il resto, accendiamo un cero in memoria di Haryanto e concentriamoci sul summer break; summer break in cui ho assistito alla rissa virtuale più pittoresca di tutti i tempi, relativa al cane di Rosberg e alla tigre con cui Hamilton stava limonando. Qualora non facciate parte della ristretta cerchia di soggetti che seguono non solo i Mercedes Boyssss ma anche gli altri venti piloti su Instagram, credo sia opportuno fare un breve Instagram-recap:
> nel corso dell’estate Britney Bitch ha postato qualcosa come quattro foto, una in cui era con la moglie, una in cui era solo (e per “solo” si intende che non aveva nemmeno una maglia a fargli compagnia) e due dove era insieme al suo cane (in una delle quali il cane gli stava leccando la faccia e in parte anche i capelli);
> nel corso dell’estate il Gangster Rapper di foto ne ha postate qualcosa come una quarantina, nella buona metà delle quali non era in compagnia di una maglia, nessuna in cui c’erano Roscoe e Coco e soprattutto varie in cui sbaciucchiava tigri e giaguari, in particolare una tigre che neanche a farlo apposta rispondeva al nome di Nicole, secondo quanto da lui affermato, della serie le coincidenze non esistono.
Un profilo Instagram che pubblica foto random di piloti ha avuto l’accortezza di pubblicare un collage dei Mercedes Boyssss a contatto con animali vari e lì mi sono ritrovata in una situazione che mi ha lasciato a bocca spalancata. Ho trovato gente che litigava e l’argomento di discussione era nientemeno gli animali con cui i Mercedes Boyssss stavano a contatto.
Roba di questo tipo:
“Il Gangster Rapper è figo!!!11!!!11!!!!!11!! sta accanto a una tigre mentre Britney se ne sta solo accanto al suo cane!!!111!!!!111!!”
“Sì, ma quella tigre è sedata!!!!11!!!!!1111! Il Gangster Rapper non è così figo come lo descrivi.”
WHAT.
THE.
FUCK?!
Mi rendo conto che esistono persone con vacanze interminabili e disoccupati che hanno bisogno di qualcosa con cui occupare la giornata, ma dato che in passato ho fatto parte, in momenti diversi, di entrambe le categorie, posso affermare che, cercandole, si trovano anche occupazioni molto più costruttive del discutere degli animali con cui i Mercedes Boyssss hanno trascorso l’estate.
Sempre a proposito di Mercedes Boyssss, in particolare uno di loro, dato che l’altro non mi risulta sia mai stato con la Scherzy, qualche testata britannica ha pubblicato un articolo secondo cui la Scherzy avrebbe lasciato il Gangster Rapper perché preferiva le auto a lei. La replica del Gangster Rapper non si è fatta attendere, ha infatti scritto su twitter, il giorno successivo, un tweet apparentemente decontestualizzato in cui affermava che le auto non stavano nemmeno al secondo posto. Eh, a quanto pare il Gangster Rapper sembra pensare ancora alla Scherzy, ed effettivamente sarebbe bello se un giorno potesse tornare insieme alla Scherzy.
Voce fuori campo: “Autrice©, questo è un commento a un gran premio o è un commento alla relazione ormai terminata tra il Gangster Rapper e la Scherzy?”
Oh, giusto, io ho un commento a un gran premio da scrivere... e quindi scriviamolo, iniziando dalle prove libere.

Nelle prove libere 3 Iceman ha ottenuto il miglior tempo. Non l’aveva ottenuto né nelle prove libere 1 né nelle prove libere 2, ma questo non è rilevante, era chiaro che aveva la pole position in tasca. La tasca, però, evidentemente era bucata, dato che abbiamo ritrovato affiancati in prima fila Britney Bitch e Verstappino.
Qualcuno potrebbe chiedersi dove fosse il Gangster Rapper ed effettivamente, quando ho visto Verstappino in prima fila, me lo sono chiesta anch’io e ne ho sentito una profonda mancanza. Il responso è che il Gangster Rapper in pista c’era andato solo per fare comparsa, visti i due o tre motori cambiati nel corso della settimana e le 55 posizioni di retrocessione conquistate. C’era comunque chi poteva fare di meglio anche se voi miscredenti eravate convinti di no. Su chi abbia conquistato 60 posizioni di retrocessione do due indizi: 1) è spagnolo, 2) sta al volante di una McLaren.
Su Twitter si è messo a trolleggiare sostenendo che bisognava invertire la griglia di partenza, in modo che lui e il suo amichetto Gangster Rapper partissero in prima fila. Britney Bitch gli ha risposto sostenendo che intendeva fare ricorso contro quella decisione.
Altri fatti di un cerro livello accaduti durante le qualifiche:
> il Gangster Rapper e Ferniiii erano rispettivamente penultimo e ultimo, con Sonyericson terzultimo, mentre quartultimo c’era...
...
...
...no, nessuno dei due piloti della Manor, né l’altra Sauber, né le Renault, mi piange il cuore nello scriverlo, ma non posso fare a meno di riscontrare che c’era il Kiwi, che davvero tra un po’ scapperà in Messico nascondendosi sotto la falsa identità di J.Mirtillo;
> Werly è passato in Q2! *applauso* e, seppure abbia ottenuto l’ultimo tempo, era comunque un dettaglio di un certo livello;
> le Ferrari sono andate a occupare la seconda fila, in Q3, dopo i rigorosi proclami avvenuti worldwide dopo che era chiaro che non poteva esserci una prima fila tutta Mercedes e in cui era chiaro che, se Iceman aveva ottenuto il miglior tempo nelle prove libere 3, avevano già non solo la pole e la vittoria in tasca, ma anche il titolo mondiale, quel famoso titolo mondiale già chiuso in maggio;
> inizio a capire il senso nell’affermare che il campionato di Formula 1 si è chiuso in maggio: il Gran Premio di Spagna ha dimostrato chiaramente, lo scorso maggio, che se la Ferrari non è in grado di vincere il gran premio dell’autoeliminazione dei piloti Mercedes, allora puntare al mondiale potrebbe essere un po’ troppo azzardato.

Finito il sabato è iniziata la domenica ed è iniziata come nessuno si aspettava: i proclami erano infatti, su scala mondiale, ormai rivolti a Verstappino, pilota più giovane di sempre a ottenere una prima fila; ha così sbriciolato categoricamente il record appartenente fino a questo weekend a uno dei fratelli Rodriguez, purtroppo mi sfugge quale e non ho voglia di andare a cercarlo in questo momento, perché mi sento allietata all’idea che i fratelli Rodriguez fossero in due, mentre di Verstappino ce n’è uno solo. In realtà ha anche due sorelle che un giorno potrebbero solcare i circuiti internazionali, ma una è troppo piccola e l’altra per il momento sta ai box accanto alla madre. Big Ves sembra che sia stato finalmente archiviato, il che dimostra che in Redbull si sono rotti le scatole di averlo tra i piedi.
Three.
Two.
One.
Go!
Bye bye Verstappino.
Bye bye Kimiiii.
Bye bye Sebbiiii.
Sono arrivati affiancati alla prima curva e dopo tre secondi contati Sebbiiii era girato di 180 gradi, anzi, no, di novanta... e anche gli altri due erano a novanta gradi.
Non è chiaro chi o cosa abbia innescato il big mess, sta di fatto che Kimiiii si è visto rigare la macchina sia dall’uno sia dall’altro dei due piloti che lo affiancavano e che Verstappino è andato a piagnucolare perché i ferraristi sono due bad boy... lui dopotutto è abituato a cose più soft, tipo Britney Bitch che colleziona secondi di penalità senza nemmeno prendersi la soddisfazione di riuscire a speronarlo.
A proposito, Britney Bitch in quel momento stava in testa alla gara e non si preoccupava minimamente di Verstappino, così come non se ne preoccupava Dani-Smile che era terzo davanti alle Williams e...
...
...
...
...OH MY HOLY FORCE INDIA! *______________* C’era qualcosa di molto promettente nell’aria e, anche se sapevo che prima o poi sarebbe accaduto qualcosa che avrebbe mandato tutto all’aria, non potevo fare a meno di compiacermi del fatto che, essendo in seconda posizione, il principe dei poveri appariva essere all’inseguimento di quel famoso primo podio in carriera che tutti stanno aspettando da anni!

Ci avevo creduto. Ero ottimista sul primo podio in carriera. Quando tutti rientravano ai box tranne i primi ho continuato a crederci. Poi, dopo sei giri di gara, è capitato il plot-twist che non ti aspetti. Ho visto una vettura color banana stampata contro una barriera di pneumatici e ho avuto due sensazioni che si sono dimostrate errate.
La prima sensazione era che il pilota si fosse fatto male e non fosse in grado di scendere con le proprie gambe.
La seconda sensazione era che il pilota coinvolto fosse Jolly Palmahhhh.
Jolly: “Autrice©, vedo che hai molta fiducia in me.”
Autrice©: “Vero?”
Jolly: “Ci scommetto che sei anche convinta che arriverò ultimo.”
Autrice©: “Esatto.”
E invece no, avrei scoperto più tardi che Jolly avrebbe tenuto dietro sia la Manor sia la Sauber... e LA Manor e LA Saubr non sono citate a caso.
L’altra Manor, quella di Werly, aveva intentato una partenza in stile Montreal 2014, con la sola variante che non aveva davanti Oki ma Jensinho e che con Jensinho ha fatto strike al via.
L’altra Sauber, quella di Sonyericson, si è ritirata nell’anonimato più totale, dopo essere partita dalla pitlane e senza che nessuno fosse minimamente interessato alle sue sorti.
Tornando a Jolly Palmahhhh - ah, no, era Kmag - è entrata la safety car e un po’ di vetture sono rientrate ai box.
Britney Bitch no.
Dani-Smile no.
Hulk sì, ed è tornato in pista terzo.
Ferniiii no e si è ritrovato quarto.
Il Gangster Rapper no e si è ritrovato quinto.
Come già mi aspettavo quando ho visto la barriera sfondata, di lì a tre o quattro giri di safety car è stata esposta bandiera rossa. Ciò significava che chi non si era fermato avrebbe ottenuto un cambio gomme senza perdere tempo. Ciò significava, essenzialmente, che Ferniiii e il Gangster Rapper, contro tutte le aspettative, dopo dieci giri di gara si erano stabilmente impossessati della top-5. Ciò significava che tale risultato sarebbe stato immediatamente paragonato a quella volta in cui Sebbiiii risalì due volte dall’ultima posizione fino alla top-5 su un circuito dove “non si sorpassa”. Ecco, senza nulla togliere a Ferniiii e al Gangster Rapper, la mia impressione è che non si tratti esattamente della stessa cosa e che sia Ferniiii sia il Gangster Rapper a volte abbiano fatto rimonte migliori.
L’Autrice©, guardandosi intorno: “Si può dire? Si può dire oppure succede come altre volte e i miei amici di internet di punto in banco mi tolgono il saluto?”
Cose che succedono... dopotutto la rete ha delle logiche diverse dalla realtà. Se nella “vita reale” dici “credo che oggi il pilota X meritasse di vincere più del pilota Y”, generalmente ai tuoi amici non importa un fico secco o al massimo ti ridono dietro o ti insultano scherzosamente in stile appassionati di calcio. Se lo dici sul web, c’è caso che l’amico/a con cui hai chattato per anni si offenda a morte e non ti rivolga più la parola, ma nevermind...

Chill, gente. Si tratta solo della sensazione che altre cose me le ricorderò meglio di questa, nel futuro. Di questa gara mi è rimasto maggiormente impresso Kmag che è andato a spalmarsi come un Jolly Palmahhhh qualsiasi e soprattutto il fatto che le reazioni disgustate del 99% dei telespettatori mi abbiano lasciata basita.
Io posso capire che un certo olandesino sia percepito come un bimbominchia alquanto irritante che sta sempre in mezzo alle scatole. Io stessa lo percepisco a questo modo e a dire la verità già da un bel po'.
Ora, però, se quelli che vogliono "i duelli!!!111!!!1 che rendono la gara interessante!!!111!!!11!" si vengono a sconvolgere non appena costui prende parte a uno di questi duelli che rendono la gara interessante!!!11!!!! inizio a chiedermi se per duelli che rendono la gara interessante siano considerati solo quelli che non coinvolgono le Ferrari, a meno che le Ferrari non abbiano il cento per cento di probabilità di uscirne vincenti. Questo significa che di gente che spara stronzate ce n'è in pista (il bimbominchia in questione), ma anche tanta che sta davanti al PC e va in giro a scrivere sul web che si augura che Verstappino il prossimo gran premio abbia un incidente mortale. Ecco, penso che gli autori di queste ultime perle di saggezza abbiano qualche rotella fuori posto. Ne ho beccati due. Uno l'ha fatto addirittura intervenendo in modo del tutto decontestualizzato sul tubo, come commento al video di una conferenza stampa poco interessante in cui nemmeno Dani-Smile trolleggiava, ma si limitava a ridere da solo mentre Britney Bitch dormiva in piedi (seduto, in realtà, sprofondato contro lo schienale della sedia) e il Gangster Rapper rispondeva alle domande. Ecco, io piuttosto avrei commentato l'aria da furbetto del Gangster Rapper o il fatto che sembra che il suo contorno occhi sia definito da uno strato di eye-liner, ma purtroppo non tutti si perdono in sottigliezze del genere e preferiscono augurarsi disgrazie.
A proposito di disgrazie, dopo che venerdì Britney Bitch ha testato l'halo (e già questo non era promettente) e che ha dichiarato che non ostacola la visuale (stessa osservazione di chi l'aveva già provato mesi fa), ho letto anche di chi si auspica che l'halo non venga mai introdotto (cosa legittima, con motivazioni sensate) perché sapere che può accadere una disgrazia rende le gare più spettacolari. Il commento più bello, però, invitava ad andare a guardare la MotoGP ma non ho capito se l'invito era rivolto allo stesso Britney Bitch oppure agli altri lettori. In ogni caso spero che a quell'attività si vada a dedicare anche quel tizio e alla svelta.

Okay, ricapitoliamo. Siamo rimasti a Kmag che ha provocato una bandiera rossa e alla conferenza stampa dei primi tre classificati, quindi tornerei indietro spiegando come siano arrivati, quei tre, ad essere i primi classificati.
Qualche dubbio su Britney Bitch? Non direi.
Su Dani-Smile? Nemmeno.
Sul Gangster Rapper immagino che ci sia qualche dubbio in più. Infatti tutto ciò che è avvenuto è avvenuto dopo il restart, che è stato dietro la safety car e come al solito qualcuno si è sconvolto, perché il fatto che si riparta dietro la safety car dopo un restart non genera spettacolo!!!11!!!! e la Formula 1 è morta nel 1950 ai tempi di Senna. Poi che Senna nel 1950 dovesse ancora essere concepito e che non fosse destinato nemmeno ad essere concepito in tempi brevi è un altro discorso.
Mi chiedo quanto influisca sulla percezione di spettacolo il fatto che dopo una bandiera rossa si riparta dietro SC, specie alla luce del fatto che nessuno si mette a guardare una gara ipotizzando che ci sarà una bandiera rossa, e che quando c'è la bandiera rossa generalmente chi non è soddisfatto di come si svolgerà il restart si trova già da tempo al centro commerciale e il risultato lo leggerà sul televideo, ma tutto ciò non è importante. Ciò che è importante è che al giorno d'oggi lo spettacolo non c'è più, perché non ci sono più Villeneuve e Arnoux. A proposito, uno dei motivi per cui mi piacerebbe tornare indietro (l’unico, in realtà) nel tempo è sentire quali epiteti siano stati rivolti quel giorno ad Arnoux e a tutti i suoi parenti entro il quarto grado per avere osato tenere testa a un pilota Ferrari... *roll eyes*

C’è altro da dire?
Mhm... sì, che è palloso vedere gran premi in cui solo i piloti di Mercedes e Redbull salgono sul podio e bla bla bla e tutta la storiella.
Però, io, da parte mia, sono abbastanza soddisfatta, visto quale di quel quartetto il podio non l’abbia visto nemmeno col binocolo! Posso dirlo? Sì, posso dirlo, perché adesso tutti odiano Verstappino.
Direi che la cosa migliore è chiudere con il risultato, tanto per fare le persone serie(?), almeno adesso che siamo in dirittura d’arrivo.

1. Nico Rosberg - Mercedes
Niente frullatori, stavolta. Però in compenso oggi (mercoledì 31/08, insomma) ha pubblicato su Twitter e su Instagram una foto della figlia che ieri ha compiuto un anno definendola “kleine Prinzessin”, quindi fino a prova contraria dovrebbe pagarmi i diritti d’autore.
2. Daniel Ricciardo - Redbull
Stavolta non ha avuto bisogno nemmeno di farsi prestare un frullatore dal suo collega di cui sopra, perché ovviamente i frullatori servono per sbatterli in testa a Verstappino. Verstappino, però, era lontano.
3. Lewis Hamilton - Mercedes
Io sono ancora perplessa di fronte alla sua aria da furbetto. Sono anche perplessa di fronte al fatto che nemmeno stavolta dovesse andare in bagno.
4. Nico Hulkenberg - Force India
*inchino*
Tra parentesi, il telecronista British l’ha chiamato Rosberg, quando ha tagliato il traguardo. Ha detto pari pari che Rosberg era arrivato quarto. C’è stato qualche lungo istante in cui mi sono guardata intorno con aria smarrita chiedendomi se fossi nel bel mezzo di un trip allucinogeno.
5. Sergio Perez - Force India
Due Force India in top-5! *inchino al cubo*
6. Sebastian Vettel - Ferrari
In partenza ha fatto casino però non si può dire... anzi, non è che non si possa dire, è che nessuno prende minimamente in considerazione la cosa. Dopotutto lui è un Santohhhh Subitohhhh quindi non c’è problema se riga le fiancate della monoposto del suo compagno di squadra, a condizione che ci sia una Redbull nei paraggi. Parliamo comunque anche di cose serie: anche la minore delle sue due bambine senza nome dovrebbe compiere un anno in questi giorni.
7. Fernando Alonso - McLaren
Povero Ferniiii. Per un attimo avevo creduto che l’avremmo visto sul podio. Poi ho credo che l’avremmo visto in top-5. Si tratta comunque di un passo avanti: in altre occasioni analoghe fino a poco tempo fa avrei creduto che il suo motore prendesse fuoco.
8. Valtteri Bottas - Williams
Non è finito fuori, nonostante ci fosse Kimi nei paraggi.
9. Kimi Raikkonen - Ferrari
Non è finito fuori, nonostante ci fosse Bo77as nei paraggi.
10. Felipe Massa - Williams
Non è finito fuori. Però si è fatto superare da entrambi i Finnish Boys.
11. Max Verstappen - Redbull
Dopo una gara vissuta duellando con le Ferrari a colpi di “you have to leave the space”, in cui ovviamente non si è lamentato di altri che non lasciavano spazio perché lui, da parte sua, era troppo impegnato a non lasciarne, non ha preso punti. Si è comunque ripreso alla grande andando a sfogarsi davanti ai microfoni. Purtroppo quei microfoni erano accesi.
12. Esteban Gutierrez - Haas
Guti > Grosji!!!111!!111!!!
13. Romain Grosjean - Haas
Ho già detto tutto sopra, problems?
14. Daniil Kvyat - Toro Rosso
Qui non dico niente perché sparare sulla croce rossa non è educato.
15. Jolyon Palmer - Renault
Qui invece dico tanto: non è arrivato né ultimo né penultimo e nonostante l’assenza del suo compagno di retrovie ha comunque sfoderato una prestazione eccellente; tra due piloti Renault soltanto uno si è stampato da qualche parte e quel qualcuno non è stato lui, cose che non accadono esattamente tutti i giorni.
16. Esteban Ocon - Manor
Non ho fatto molto caso a lui. Ciò mi lascia pensare che non sia stato coinvolto in qualche duello epico, il che mi dispiace parecchio.
17. Felipe Nasr - Sauber
La cosa più bella, nell’arrivare ultimo, è che nessuno gli può dire “XXXX is faster than you” e tutto il resto della storiella.
Rit. Kevin Magnussen - Renault
Di lui ne ho già parlato, direi.
Rit. Marcus Ericsson - Sauber
Di lui anche, per quel poco che c’era da dire.
Rit. Jenson Button - McLaren
Sono profondamente dispiaciuta e irritate con Werly. Nessuno gliel’ha spiegato che le McLaren si possono ritirare solo per rotture del motore, del cambio o di non so cos’altro?
Rit. Carlos Sainz - Toro Rosso
Ogni tanto le vecchie tradizioni vanno preservate e l’abbiamo perso per strada molto presto, mentre tentava di procedere con la macchina mezza sfasciata.
Rit. Pascal Wehrlein - Manor
Di lui ho già detto tutto. Rimango comunque in speranzosa attesa di un duello epico con l’Oki.

martedì 30 agosto 2016

Indycar 2016: #14 Texas Firestone 600 (28/08)

Domenica 28 Agosto: è giunto un momento di un certo livello, perché finalmente laddove due mesi e mezzo fa una gara fu interrotta, è arrivato il momento di ricominciarla.
Sì, decisamente, andarsene a casa con punteggio dimezzato se non è stato completato almeno il 75% della gara mi sembra una cosa molto sensata, in momenti come questi.
Veniamo comunque a un breve recap: era lo stesso weekend del Gran Premio del Canada (quello dei gabbiani) e la Texas Firestone 600 fu stata abbastanza traumatica, per via dei rain delay e di tutto il resto. Newgarden andò a schiantarsi abbastanza violentemente, dopo un contatto con Daly. Non fu quello il motivo per cui se ne andarono tutti a casa, ma piuttosto l'acquazzone scoppiato di lì a poco.
Il risultato fu congelato da lì all'eternità... o meglio, da lì a oggi: Hinchcliffe, Hunter-Reay, Aleshin, Power, Carpenter, Chaves, Castroneves, Muñoz, Montoya, Bourdais, Rahal, Rossi, Dixon, Pagenaud, Kanaan, Sato, Andretti, Chilton, Hawskwort, Out. Daly, Out. Newgarden.

Procediamo con il recap di quanto accaduto in seguito:

> al 74° giro la gara è ripartita con un duello Hinchy vs Hunter-Reay per la prima posizione, con più sorpassi tra i due e con Hunter-Reay che si è levato di torno rientrando ai box con un po' d'anticipo;
> verso il 110+° giro si sono svolti i primi pit-stop e al ritorno in pista il duello per la prima posizione è stato Hinchy vs H3lio, con quest'ultimo che è rimasto in testa per un po', ma poi abbiamo assistito al ritorno di Hinchy alla leadership;
> al 155+° giro ancora una volta è stata la volta dei pitstop, con HR che era già rientrato anche stavolta ma comunque è irrilevante perché non era più tra i primi;
> Hinchy adesso era stabilmente in testa, con Carpenter secondo sbucato fuori "dal nulla" al momento del rientro in pista, H3lio terzo dopo le soste ha perso diverse posizioni;
> è nel frattempo il 200+° giro ed è di nuovo momento di pit-stop, sempre in regime di verde perché è stata una gara molto tranquilla senza incidenti o fatti strani;
> Hinchy ha rimandato la sosta, finendo comunque per ritrovarsi di nuovo primo, davanti sempre a Carpenter e H3lio;
...
...
...
...
...
> che cos'ho scritto pochi secondi fa? che era una gara tranquilla senza incidenti o fatti strani... A quanto pare non era destinata a rimanere tale, perché ci ha pensato Carpy a dare il meglio di sé ed è andato un po' a lavare la macchina con la collaborazione del Detersivo;
> visto l'incidente di Dixon è entrata la safety car e al momento del restart mancavano qualcosa come 25 giri di gara; Carpy si er salvato dal ritiro nel corso del precedente incidente ed è durato qualcosa come quattro giri: dopo si è toccato con H3lio, è finito fuori e Chilliiii ha fatto una piroetta per i prati in modo da evitarlo;
> bentornata, safety-car! avevamo sentito la tua mancanza;
> duello per la leadership tra Hinchy e Kanaan, complicato dalla presenza di Alexander Non Sono Valentino Rossi che stava tra le scatole... già, perché chiaramente quasi tutti erano doppiati e i doppiati erano allineati in mezzo ai piloti a pieni giri;
> guess what? dopo tre giri di calma, Chilliii ha fatto un'altra piroetta in mezzo ai prati, stavolta per evitare Aleshin e Hawkwskwskwskwsk;
> bentornata, safety-car! anche stavolta avevamo sentito la tua mancanza;
> la gara è ripartita quando mancavano otto giri al termine ed è ripartita in modo molto pittoresco: c'erano cinque piloti a pieni giri, ovvero Hinchy, Kanaan, Rahal, Pagenaud e H3lio... e i primi quattro erano praticamente affiancati, essendo evidentemente riusciti a levarsi dalle scatole i doppiati.
> OMG!
> OMG!
> OMG!
> OMG!
> ...seriamente parlando... che finalone! *-* Vetture affiancate, la leadership che cambiava due volte al giro, Hinchy che aveva percorso la gara quasi completamente in testa ma che correva seriamente il rischio di essere trollato, Sàimon uscito dal nulla (l'avevamo visto battagliare con Powaaahhhh ad un certo punto, ma non per le posizioni di maggiore pregio) che sperava di trollarlo, Kanaan idem... e invece Hinchy è stato trollato da qualcun altro!

RISULTATO:
1. Graham Rahal - Rahal 2:29:24.888
Alla fine l'ha spuntata il marito di Courtney Force. Sì, questo è un life-goal, essere ricordato come marito della Courtney invece che come Grammo Reale, sono certa che è una soddisfazione per lui... Chissà, magari molti uomini sarebbero anche felici di essere sposati con Courtney Force.
2. James Hinchcliffe - Schmidt +0.008
Otto millesimi.
Se un distacco del genere ci fosse in Formula 1, tutti si strapperebbero le vesti per la felicità.
Se però ad essere dietro di otto millesimi fosse una Ferrari, la gara sarebbe stata falsata, perché il cronometro non funzionava bene.
3. Tony Kanaan - Ganassi +0.090
Per qualche istante ho creduto che il Vin Diesel formato Indycar potesse ottenere quella vittoria che gli manca da....... oh, non saprei, da abbastanza tempo per essermi dimenticata di quando sia accaduto. Purtroppo la mia speranza non si è concretizzata, perché non ho problemi ad ammetterlo, che tra i primi quattro sia quello che preferisco. Aaaaawwww! *-*
4. Simon Pagenaud - Penske +0.477
Per il momento ha messo la baguette in quel posto a Powaaahhhh. Vedremo come andrà a finire. u.u
5. Helio Castroneves - Penske +9.342
Ad un tratto, in un primo momento, ho creduto che anche lui fosse un candidato alla vittoria. Anche lui, come il suo amico d'infanzia, non vince da un tempo sufficientemente lungo da non essere in grado di quantificarlo. Se fossero in Formula 1, qualcuno darebbe la colpa all'età.
6. Charlie Kimball - Ganassi +1 Lap
Non mi ero accorta di lui, però è arrivato sesto, quindi ben venga.
7. Carlos Muñoz - Andretti +1 Lap
Cambiando la posizione, il resto della frase può essere riciclato anche per lui.
8. Will Power - Penske +1 Lap
L'ho visto duellare con Sàimon, ma non era nulla che avesse a che vedere con i duelli epici in stile Marussia vs Caterham. Non so perché dovrei aspettarmi dei duelli epici in stile Marussia vs Caterham in Indycar, ma non importa perché tanto ciò che conta è avere una scusa per menzionare le Sacre Cenerentole e i Coccodrilli.
9. Juan Pablo Montoya - Penske +2 Laps
Non l'ho notato. Evidentemente è talmente magro che non si vede... *roll eyes*
10. Sebastien Bourdais - KVSH +2 Laps
Sebby > Aleshin.
11. Alexander Rossi - Andretti +2 Laps
Oh, giusto! Dimenticavo che, oltre ai S0RpASs1!!!11!!! la presenza di R0Ss1!!!!11!!!! è l'altra caratteristica fondamentale per rendere una gara interessante. Rossi c'è, Rossi c'è, Rossi c'è!!!!111!!!!11!! Ora mi verrebbe da chiedermi: dove sono gli spagnoli?
12. Marco Andretti - Andretti +3 Laps
Ora mi verrebbe da chiedermi, invece, davvero c'era anche Sonniferetti?
13. Ryan Hunter-Reay - Andretti +3 Laps
L'ho visto all'inizio, poi non ne ho sentito la mancanza.
14. Gabby Chaves - Coyne +3 Laps
E questo da dove sbuca fuori?
15. Max Chilton - Ganassi +5 Laps
E' bravo a ballare sull'erba quasi quanto a tagliare le chicane, non c'è che dire...
16. Mikhail Aleshin - Schmidt  +17 Laps
Sebby > Aleshin.
17. James Hawksworth - Foyt +21 Laps
Quando l'ho visto incidentato, ho creduto che si trattasse di Sato. Se fossi stata più attenta, mi sarei resa conto che Sato si era già ritirato da secoli. Non so come, non so perché: ha fatto la parte del Marcus Ericsson della situazione e nessuno se l'è filato minimamente.
18. Ed Carpenter - Carpenter +25 Laps
Per caso gli manca la Fisher? Pensa a lei, mentre è al volante? Inizio a sospettarlo.
19. Scott Dixon - Ganassi +37 Laps
Ha avuto molto tempo per lavare le lenzuola, mentre gli altri erano ancora in pista.
20. Takuma Sato - Foyt +88 Laps
Non ho idea di che cos'abbia combinato stavolta il signore del caos. Ho la vaga impressione, però, che non sia stato coinvolto nel caos.
21. Conor Daly - Coyne +206 Laps
Ritirato due mesi e mezzo fa.
22. Josef Newgarden - Carpenter +207 Laps
Ritirato due mesi e mezzo fa.

SPENCER MAIALOTTO, DOVE SEI?!?! MI MANCHI!!!11!!!11!!
No, in realtà non ne sento particolarmente la mancanza, mi mancano di più soggetti tipo Pippa-man, ma mi sembrava opportuno citarlo.

lunedì 29 agosto 2016

Riflessioni random post-GP del Belgio

Il campionato è ricominciato dopo la pausa estiva e, per quanto la cosa mi riempia di soddisfazione, ciò che mi rende profondamente insoddisfatta è il non essere stata capace di rimanere lontana dalla peggiore specie di fanboy.
Stavolta non è stato Tumblr a dare il peggio di sé (ci sono stata poco e in realtà l'unica cosa di cui si parlava era del fatto che il mondo è ingiusto, perché sì, i Mercedes boys sono fighi quindi sul podio fanno un bel vedere, ma ci sono tanti altri piloti fighi che meriterebbero la stessa considerazione) e nemmeno Twitter (me ne sono tenuta lontana, sperando di preservare la mia sanità mentale).

Ho visto la gara su un sito di streaming, con mezzo desktop occupato dal sito di streaming e l'altro mezzo desktop dal file su cui stavo scrivendo in tempo reale la cronaca per F1GC.
Poi ho ridotto a icona quel file, scoprendo che sulla pagina web dello streaming c'era anche una chat con gente che commentava live. Ecco, lì, prima di premere su una X a cui bisognerebbe dedicare una statua, ho visto ciò che non avrei voluto vedere: gente che si auspica che possa esserci un incidente mortale, qualora un certo specifico pilota fosse quello coinvolto. -.-
Fanboy ferraristi, mi sono detta: quel pilota aveva appena commesso l'azione oltraggiosa di non stendere un tappeto rosso al passaggio di uno dei due guru e il guru se ne era lamentato via radio (il che, vista la poca loquacità del guru, è comunque memorabile).

Invece un commento pari pari me lo sono ritrovata pure sul Tubo, come commento al video sulla conferenza stampa post-gara, ovvero completamente a caso, in mezzo alla gente che litigava criticando i Mercedes Boys.
Era un commento scritto in inglese, quindi dubito fortemente che avesse a che vedere con l'essere ferrarista. Anzi, i ferraristi non penso che siano andati sul tubo a vedersi la conferenza stampa.

Conclusione: all'idiozia, a quanto pare, non c'è mai limite. Il fatto che io sia qui a scrivere, inorridita da quanto è stato detto su un pilota che mi fa venire l'orticaria come pochi, ne è una dimostrazione.

domenica 28 agosto 2016

Gran Premio del Belgio: QUALIFICHE + GARA

Nel weekend del 28 Agosto 2016 si svolge il Gran Premio del Belgio sul circuito di Spa Francorchamps.

QUALIFICHE
In questo gran premio sulla vettura di Hamilton vengono sostituiti vari componenti e colleziona numerose posizioni di penalità (55, anche se non è record, dato che Alonso ne deve scontare 60), partendo quindi dal fondo dello schieramento. Per tale ragione, in qualifica in pista ci va solo per fare una "comparsa". Nel caso di Alonso, invece, rimane fermo in Q1. Escono di scena dopo la Q1 anche entrambe le Sauber (con Ericsson che a sua volta dovrà scontare posizioni di penalità), la Manor del debuttante Ocon che ha preso il posto di Haryanto, nonché la Toro Rosso di Kvyat.
Passa a sorpresa in Q2 Wehrlein, dove però ottiene l'ultimo tempo; fuori con lui anche, in ordine sparso, le Haas (con Gutierrez che deve scontare una penalità sulla griglia per un'infrazione commessa nelle prove libere), le Renault e la Toro Rosso di Sainz.
Passano in Q3 una Mercedes, le Redbull, le Ferrari, le Williams, le Force India e una McLaren. Rosberg ottiene la pole position davanti a Verstappen, seguono le Ferrari ed entrambe le Redbull.

Q3: ROS VES RAI VET RIC PER HUL BOT BUT MAS
Q2: GRO MAG GUT PAL SAI WEH Q1: NAS OCO KVI ERI HAM ALO

GRIGLIA DI PARTENZA
Dopo l'applicazione delle penalità, la griglia di partenza risulta la seguente:
1^ fila: Rosberg Mercedes - Verstappen Redbull
2^ fila: Raikkonen Ferrari - Vettel Ferrari
3^ fila: Ricciardo Redbull - Perez Force India
4^ fila: Hulkenberg Force India - Bottas Williams
5^ fila: Button McLaren - Massa Williams
6^ fila: Grosjean Haas - Magnussen Renault
7^ fila: Palmer Renault - Sainz Toro Rosso
8^ fila: Wehrlein Manor - Nasr Sauber
9^ fila: Ocon Manor - Gutierrez Haas
10^ fila: Kvyat Toro Rosso - Ericsson Sauber
11^ fila: Hamilton Mercedes - Alonso McLaren

Hamilton e Alonso partono dalla griglia, mentre Ericsson parte invece dalla pitlane.
I due sono entrambi su gomme medium, mentre davanti la maggior parte dei piloti hanno gomme supersoft, ad eccezione di Rosberg, di Ricciardo e delle Ferrari su gomme soft.

GARA: giri 1/10
Rosberg mantiene la prima posizione alla partenza, mentre Raikkonen si inserisce al secondo posto, anche se dura poco: Vettel, Raikkonen e Verstappen arrivano affiancati alla prima curva, le due Ferrari si toccano e tutti e tre risultano con le vetture danneggiate. Sale in seconda posizione Hulkenberg davanti a Ricciardo, Massa e Bottas. Al secondo giro Sainz fora e, dopo un lungo tentativo di rimanere in pista, si ritira: è virtual safety car, nel frattempo Massa rientra ai box mentre Perez supera Grosjean alla fine della neutralizzazione risalendo in top-5.
Alla partenza c'è stato un contatto anche tra Button e Wehrlein, che ha provocato il ritiro di entrambi. E' fuori anche Ericsson, verosimilmente per problemi tecnici.
Per quanto riguarda le Ferrari e Verstappen, i tre piloti sono precipitati nelle retrovie dopo la sosta a cui sono stati costretti, con Vettel e Verstappen a pieni giri, mentre Raikkonen è doppiato.
Al 6° giro Magnussen finisce in testacoda e va a schiantarsi violentemente contro le barriere all'Eau Rouge. Il pilota esce autonomamente dalla vettura (pare abbia riportato ferite, non gravi, a una gamba, e che verosimilmente debba saltare il GP d'Italia della prossima settimana). Entra la safety car e vari piloti ne approfittano per fermarsi ai box. Rosberg e Ricciardo rimangono fuori, terzo c'è al momento Hulkenberg davanti ad Alonso e a Hamilton, completano la top-ten Massa, Perez, Kvyat, Palmer e Grosjean: Kvyat e Palmer non si sono ancora fermati, mentre Massa si era fermato soltanto all'inizio della gara. Si prosegue per qualche giro dietro la SC, poi la gara viene interrotta con bandiera rossa per riparare la barriera.
Nella pitlane ci sarà un principio di incendio sulla vettura di Vettel, ma tutto verrà brevemente risolto.
E' consentito cambiare gomme, quindi Rosberg mette ancora medium, mentre gli altri piloti della top-5 sono su soft (appena montate da Ricciardo, Alonso e Hamilton, mentre Hulkenberg le ha montate nel corso del pitstop dietro la safety car).

GARA: restart/giro 44
Si riparte dietro la safety car dopo una ventina di minuti, con lotta per la terza posizione tra Hulkenberg e Alonso e per la quinta tra Hamilton, Massa e Perez. Le posizioni si stabilizzano, con Perez che viene superato da Kvyat ma poco dopo si riprende la posizione, mentre Hamilton si avvicina ad Alonso e lo supera un giro più tardi mentre impiegherà alcuni giri per passare davanti a Hulkenberg (17° giro). Per quanto riguarda le Force India, Perez è al momento in lotta con Massa per la sesta posizione, con il pilota della Williams che gli sta davanti.
Ferrari: Vettel ripartito 11° è risalito in top-ten, mentre Raikkonen più indietro è stato impegnato in un duello con Verstappen (poi rientrato ai box) e si è lanciato all'inseguimento delle Haas risalendo in top-10 a metà gara.
I pit-stop dei primi cinque avventono tra il 22° e il 27° giro: il primo a rientrare è Hamilton per montare di nuovo gomme soft, dopodiché Hulkenberg e Alonso tra i quali c'è un duello all'uscita della pitlane con Hulkenberg che supera Alonso, dopodiché tocca a Ricciardo e infine a Rosberg. A parte Hamilton, gli altri quattro sono tutti su gomme medium e le posizioni tra i cinque sono invariate.
Frattanto Verstappen è in crisi di gomme e, dopo avere subito un sorpasso da Perez che si è già fermato (con tanto di contatto tra i due) si ritrova a tu per tu con Vettel con cui ha un duello piuttosto acceso e dopo essere stato superato dal ferrarista e anche da Bottas, rientra finalmente ai box.
Perez intanto supera Massa dopodiché si lancia all'insegumento di Alonso e supera anche lui portandosi in top-5. Massa verrà in seguito superato da Vettel dopo un acceso duello con le posizioni tra i due che si invertono più di una volta. Più in là, supererà anche Alonso.
Ancora dietro a Ricciardo, Hamilton si ferma al 33° per montare gomme medium, esce dietro a Hulkenberg ma lo supera un giro più tardi riprendendo la terza posizione.
Nelle ultime fasi di gara le posizioni della top-5 sono ormai stabili, mentre cambia ancora qualcosa nelle zone basse della top-10, con Bottas e Raikkonen che nelle fasi finali della gara superano Massa. Quest'ultimo vede anche Verstappen avvicinarsi, ma il pilota di casa finisce fuori dai punti.

RISULTATO
1. Nico Rosberg - Mercedes
2. Daniel Ricciardo - Redbull
3. Lewis Hamilton - Mercedes
4. Nico Hulkenberg - Force India
5. Sergio Perez - Force India
6. Sebastian Vettel - Ferrari
7. Fernando Alonso - McLaren
8. Valtteri Bottas - Williams
9. Kimi Raikkonen - Ferrari
10. Felipe Massa - Williams
11. Max Verstappen - Redbull
12. Esteban Gutierrez - Haas
13. Romain Grosjean - Haas
14. Daniil Kvyat - Toro Rosso
15. Jolyon Palmer - Renault
16. Esteban Ocon - Manor
17. Felipe Nasr - Sauber
Rit. Kevin Magnussen - Renault
Rit. Marcus Ericsson - Sauber
Rit. Jenson Button - McLaren
Rit. Carlos Sainz - Toro Rosso
Rit. Pascal Wehrlein - Manor

Milly Sunshine per F1GC.

sabato 27 agosto 2016

Momenti che restano nel cuore

Ci sono momenti in cui, in realtà, non succede nulla che valga la pena di essere ricordato più di altre cose che ci sfuggono.
Ci sono momenti destinati a passare in secondo piano, perché ci sono tante cose più importanti di cui è meglio tenersi in mente.
Ci sono momenti che, però, vada come vada, finiamo per non dimenticare, perché hanno segnato almeno una piccola parte di noi.

Uno di questi momenti risale a dieci anni fa.
Era il 27 Agosto 2006 e, sul circuito dell'Istanbul Park, Felipe Massa conquistava la sua prima vittoria in Formula 1.
Erano passati due o tre mesi, ormai, da quando avevo avuto il mio colpo di fulmine motoristico, eppure per qualche strana ragione non mi comportai nemmeno da fangirl a livelli eccessivi. Mi limitai a scrivere un resoconto della gara sul mio "diario segreto", che in realtà era un quaderno con la copertina viola che avevo decorato con disegni floreali con pennarelli indelebili, sostenendo che ero felice che Massa avesse finalmente vinto un gran premio, perché così aveva dimostrato che avevo ragione io e non un paio di persone di mia conoscenza che l'avevano fortemente criticato dopo il suo primo gran premio in Ferrari all'inizio della stagione.

Quel giorno è stato molto importante per me per diversi motivi e anche l'Old Boy lo è e, anche se poi il motorsport mi ha riservato gioie immensamente più grandi, quella è stata comunque una gioia molto grande.
Ora, dato che siamo in tema fangirling, facciamo questo elenco delle ragioni per cui sono e rimarrò affezionata vita natural durante (con una riserva per l'oltre, se dopo c'è qualcosa e in quel qualcosa conserviamo le memorie della nostra vita) a Felipe Massa.

1) Pur avendo tifato per altri prima di lui (quando ho iniziato a seguire la Formula 1 probabilmente stava prendendo la licenza elementare), è stato il primo pilota che io abbia tifato perché mi stava simpatico, invece che per ragioni meno "umane" (tipo il fatto che un pilota vincesse o che fosse in un team che mi piaceva o, nella prima infanzia, che guidasse una macchina di cui mi piacevano i colori).
2) Ai suoi tempi si parlava solo dei piloti più famosi di lui, quindi il fatto che abbia vinto delle gare nel 2006/2007 e addirittura lottato per il campionato fino all'ultimo gran premio nel 2008 mi ha aperto gli occhi sul fatto che anche chi apparentemente non è un predestinato può ritagliarsi il suo piccolo posto nel mondo.
3) Come purtroppo è capitato a vari altri piloti per cui provavo un'innata simpatia (disseminati tra varie serie) anche lui è incappato in un grave incidente, però il fatto che non solo sia sopravvissuto ma che sia anche tornato in Formula 1 è uno dei pochi finali a lieto fine a cui io abbia avuto modo di assistere.
4) Ha un figlio che è un precious cinnamon roll.
5) Organizza eventi strani nel proprio soggiorno con protagonisti suo figlio e Ricciardo.

giovedì 25 agosto 2016

25.08.1991: 25 anni fa la prima gara di Michael Schumacher in Formula 1



Credo di averlo già dimostrato, che quando sono ispirata potrei scrivere pagine su pagine a proposito di qualsiasi argomento motorsport-related.
Stavolta ho deciso di non farlo, perché esattamente cinque anni fa, quando Michael Schumacher celebrava i suoi 20 di carriera, scrissi un pezzo piuttosto articolato che ho deciso di riproporre, per poi aggiungerci un'ovvia conclusione.
Era intitolato "Luci e ombre di vent'anni di carriera" l'avevo scritto per il forum che c'era prima di F1 Grand Chelem ed è tuttora presente sia su F1 Grand Chelem sia su questo blog.
Il testo del mio post era esattamente quello che segue.

***

Nell'iniziare questo articolo mi rendo conto di quanto sia elevato il rischio di scrivere banalità già dette e ridette durante gli ultimi vent'anni. È proprio questo il punto di partenza, o meglio, quello d'arrivo: vent'anni sono passati da quel lontano weekend di vent'anni fa in cui venne disputato il gran premio del Belgio. Era il 1991 e Michael Schumcher faceva il suo esordio alla Jordan. Sostituiva un quasi-anonimo pilota finito in carcere per aggressione ed era accreditato come una giovane promessa, definizione che viene attribuita a qualsiasi pilota e che, diciannove volte su venti, si tramuterà in una promessa mai mantenuta. Stavolta però era il ventesimo caso, anche se quel 24 agosto 1991 in cui il giovane Michael conquistò il settimo tempo nelle qualifiche (un risultato niente male tenendo conto delle potenzialità della Jordan - che all'epoca era più o meno un team da mezza classifica) nessuno poteva saperlo. È curioso che abbia conquistato proprio il settimo tempo, dato che il numero 7 sarebbe tornato anche in altre occasione, inoltre uno dei principali sponsor della Jordan era Seven Up. Portava il numero 32 e quello curiosamente fu l'unico gran premio in cui portò un numero pari.
La gara fu tutt'altra storia: dopo un paio di curve era già ritirato... fu la fine della breve parte di carriera che passò in Jordan. Quello che accadde dopo è risaputo: passò in Benetton per la fine della stagione 1991 (dove non sfigurò) e per il 1992. Non so se sia vero o se sia solo una leggenda metropolitana, ma pare che per il 1993 fosse previsto un suo passaggio alla Sauber, motorizzata Mercedes, per via di un contratto antecedente con la Mercedes. La cosa non andò in porto: il giovane Michael non passò mai alla Sauber (si potrebbe dire per fortuna) e, se nelle prime due stagioni complete arrivarono le prime due vittorie (Belgio 1992, Portogallo 1993), nelle due successive giunsero i primi due titoli mondiali.
Quello che accadde dopo è altrettanto noto: nel 1996 passò in Ferrari, la prima stagione non disponeva di una vettura esaltante, ma centrò comunque tre vittorie. Nei due anni seguenti lottò per il titolo fino all'ultima gara, seppure perse entrambe le volte (e nel 1997 vi fu indubbiamente il peggiore epilogo, per causa sua).
Poi giunse il 1999, la stagione non andava male, almeno finché non accadde quell'incidente a Silverstone che mise, di fatto, fine alla sua stagione. Durante quell'estate l'opinione che andava per la maggiore era che quell'infortunio finisse in un ritiro dalle competizioni o comunque in una carriera compromessa. Non fu così, evidentemente, e arrivò il celebre titolo del 2000, che peraltro riportò il titolo in Ferrari dopo due decenni, seguito da altri quattro titoli. Una stagione non eccezionale nel 2005 e un 2006 partito male ma finito, nonostante la sconfitta, nel migliore dei modi, con la rimonta a Interlagos e quel suo ultimo sorpasso su Raikkonen che si apprestava a prendere il suo posto.
Nel 2010 è arrivato il suo discusso rientro e ora, nel 2011, il ventesimo anniversario del suo primo gran premio.


È palese come le cose siano cambiate nel corso degli anni, basta seguire una gara per vedere come il Michael di un tempo se ne stia nascosto da qualche parte, dentro questo pilota ultraquarantenne, ormai invisibile... tranne qualche volta, tipo in Canada, quando lo si rivede e ci si chiede: "ma siamo davvero sicuri che questo pilota non abbia più niente da dare alla Formula 1?"
Altra cosa che è cambiata è la considerazione dei fan (non quelli veri, che sia chiaro): se all'epoca della Ferrari era il loro dio, quello che non sbagliava mai e che difendevano anche quando era palesemente indifendibile, ora è soltanto un pilota da criticare per hobby, che ha rubato mondiali a piloti che se li meritavano più di lui e che non vale niente perché non ha avuto mai avversari che fossero in grado di batterlo.
Le vie di mezzo non esistono, è naturale... A volte mi chiedo se sono solo io a vedere certe cose, se ho le allucinazioni o che cosa...
I mondiali vinti con vetture imbattibili: ci sono stati, certo. Sono due su sette: 2002 e 2004. Ma tra i tanti mondiali in cui ci sono state vetture imbattibili, tutti i piloti in questione vincevano sempre il mondiale giù a metà campionato come nel 2002 e nel 2004? e se davvero Schumacher era così scarso, come mai stava su una vettura imbattibile?
Le gare rubate ai compagni di squadra: sui favoritismi non ne discuto e li disapprovo specie quando sfociano in inversioni di posizioni, ma da qui a sostenere la teoria che tutti i suoi compagni di squadra erano piloti superiori a lui e che hanno dovuto di continuo cedergli posizioni ce ne passa. Onestamente non ricordo, né all'epoca dei titoli con la Benetton né in Ferrari, di avere visto suoi compagni di squadra palesemente più forti di lui e soprattutto che gli hanno ceduto continuamente posizioni. Semmai è accaduto nella minoranza dei casi, in quanto costoro erano spesso impossibilitati a cedergli posizioni, essendogli dietro.
Non ha mai voluto compagni di squadra che potessero batterlo, diversamente da tutti gli altri piloti di un certo livello che sono ben lieti di condividere il box con un pilota in grado di competere con loro: strano a dirsi, anche se Rosberg è spesso davanti non mi pare che Michael se ne vada a piangere dallo zio Flavio...
Se nel 1999 non fosse capitato il casino della ruota smarrita sarebbe stato Irvine a riportare il titolo alla Ferrari, ma a causa di Schumacher ciò non è avvenuto: ah, quindi se qui era colpa di Schumacher per la storia della gomma, quando nel 2008 c'è stato il bocchettone di Singapore (che ha, di fatto, impedito a Massa di vincere il titolo) secondo questo ragionamento la colpa sarebbe da attribuirsi a Raikkonen?
Non vale nulla perché ha avuto avversari in grado di batterlo, ma solo buoni piloti: a parte che questo è in insulto bello e buono nei confronti di Hakkinen, tanto per fare un esempio, che era decisamente molto di più di un buon pilota, mi sembra illogico dire che un pilota pseudo-imbattibile da parte di buoni piloti di conseguenza non valga nulla... tra un buon pilota e un incapace la vittoria dell'incapace è molto improbabile.
Ora in Germania nessuno se lo fila più, il nuovo idolo è Vettel: beh, certo, è colpa di Schumacher se Vettel è un suo connazionale invece di essere - che ne so - coreano o giapponese!
Diversamente da Schumacher, Rosberg è bello, simpatico e parla bene l'italiano: ci sto, ma non mi risulta che fossero queste le caratteristiche per dominare in Formula 1... visto quanto ha dominato finora il pilota bello, simpatico e che parla bene l'italiano in questi anni inizio a dubitarne seriamente.
I fatti di Jerez: beh, lo critico eccome per l'incidente con Villeneuve, ma la carriera di Schumacher non è solo Jerez '97, bensì il GP di Jerez del 1997 unito a tutti gli altri oltre 270. Di scorrettezze ne ha commessa più d'una, però giudicare tutta la sua carriera utilizzando solo certi parametri di giudizio, eludendone volontariamente molti altri, mi sembra riduttivo.
Ci sono stati altri piloti, in passato, superiori a lui e ce ne saranno in futuro: e quindi? coò che hanno fatto gli altri ha il potere di scomparire ciò che ha fatto lui?
Il confronto con Rosberg: Nico vince nettamente (il confronto, non le gare, sia chiaro), è vero, ma è altrettanto vero che nella minoranza dei casi in cui è Nico a stare dietro la cosa viene taciuta e si fa finta di non vederla (Montecarlo 2011 è un esempio: in telecronaca un sorpasso di Michael su Nico, con Michael che aveva rimontato parecchio, è stato frettolosamente liquidato con l'espressione "un sorpasso nelle retrovie", come se si stesse parlando non di due Mercedes ma di due Virgin).
Ora ci sono Hamilton, Vettel, Alonso e company, quindi Michael non è necessario in F1 adesso: e quindi? ci sono già Karthikeyan, D'Ambrosio e Chandhok, anche Maldonado non era necessario, a questo punto, ma nessuno ci fa caso.
In F1 ci devono stare i giovani, non i quarantenni: sì, ma se i giovani sono Maldonado e company preferisco Schumacher di gran lunga (che a mio parere non ha sbagliato a tornare nel 2010, ma semmai a ritirarsi nel 2006).
Se voleva tornare a correre doveva farlo non con la Mercedes, ma con una terza vettura Ferrari: ci sono terze vetture Ferrari per caso? credo che difficilmente ne vedremo...
Lo spot con la Mercedes rossa e Michael che fa l'occhiolino: le scenette degli spot vengono ideate da appositi soggetti che lo fanno di professione, non da chi, per motivi contrattuali, li interpreta.
Quest'anno Michael ha voluto il numero 7, lasciando a Rosberg l'8, perché il numero 7 dà lo status di prima guida: strano a dirsi, nel 2010 in Ferrari Massa aveva il 7, ma non mi risulta che Alonso gli facesse da zerbino. Anzi...


Se volete dirmi che finora sono stata di parte vi consiglio di rileggere quello che ho scritto finora e di cercare argomentazioni convincenti. Non ho scritto elogi e semplicemente ho evitato critiche gratuite ed esagerate. È un comportamento di parte, questo?
Quando sento gli stessi ferraristi dire che Schumacher ha vinto non uno ma sette titoli per fortuna propria o per disgrazie altrui, la cosa mi fa riflettere. Sia chiaro, non sto parlando di tutti i ferraristi, ma solo di quelli che declamano questa teoria come se fosse oro colato. Qualcosa di simile gliela sentivo dire qualche anno fa, a proposito di un pilota che un tempo aveva vinto due mondiali per pura fortuna, che nel corso degli anni si sono trasformati in titoli meritati (cosa che a mio parere erano già), così come il pilota in questione adesso è colui che polverizzerà i record che Schumacher ha conquistato mai per merito ma solo scorrettamente, per pura fortuna propria o per sfortuna altrui.
Staremo a vedere: forse hanno ragione e a marzo del 2021 celebreremo i vent'anni di carriera del salvatore della patria, ma per il momento accontentiamoci dei vent'anni di carriera di questo pilota che, nel bene e nel male, ha fatto parlare di sé per due decadi e che a ogni gran premio ci mostra una realtà che dovremmo imparare ad accettare: nessuno continua a vincere per sempre, nessuno è sempre infallibile, nemmeno quel pilota che solo dieci anni fa era in piena fase di dominio e che ci dava l'illusione che quel dominio non dovesse finire mai.
Dieci anni possono anche passare lentamente, ma prima o poi finiscono per tutti, per gli idoli del passato che un tempo hanno dominato mondiali e per gli idoli del presente che per il momento, in quanto a mondiali dominati, da Michael hanno ancora molto da imparare.

...Però, Michael, almeno un'ultima vittoria me la concedi, in memoria dei vecchi tempi?

***

Partiamo da un presupposto: se potessi tornare indietro di cinque anni con la mentalità di oggi, non scriverei la metà delle cose che ho scritto; non perché non sia d'accordo con i concetti di fondo, ma perché alcuni dei concetti di fondo mi sembrano inutili.
Quando si tratta di altri piloti, compresi gli stessi Hamilton, Vettel o Alonso di turno, nessuno si farebbe delle turbe su certe questioni. In tutta sincerità non vedo il senso di stare a ribattere in un post apposito a gente che andava in giro per il web a scrivere che Hakkinen era un brocco o che Schumacher aveva rubato a Rosberg il numero di vettura, perché sinceramente... abbiamo bisogno di replicare in una sede che si suppone seria a simili dubbi esistenziali? Credo proprio di no.
Inoltre, per quanto l'ossessione ferrarista per Alonso a quei tempi fosse piuttosto marcata, è stato palese, quando Alonso ha lasciato la Ferrari, che i ferraristi avevano un "legame" diverso, con lui, rispetto a quello che avevano nei confronti di Schumacher, forse anche per il tempo che Schumacher ha trascorso in Ferrari, sia come pilota, sia come ospite ai box: Alonso adesso corre per la McLaren e al suo posto degli altri, ma nessuno è mai importato un fico secco o, per quelli a cui importa, non si sono mai spinti a livelli così deliranti come i fanboy haters di Schumacher nell'epoca della Mercedes. Quindi certe frecciatine che ho inserito nel testo me le sarei risparmiate.
Inoltre non avrei messo attacchi velati a piloti come Chandhok, Karthikeyan, D'Ambrosio e Maldonado che non so cosa c'entrassero. Vogliamo parlare di loro? Facciamolo, allora. Parliamo dei piloti che avrebbero potuto fare meglio di loro se fossero stati al loro posto in un determinato momento, ma facciamolo in modo coerente, non mentre stiamo parlando di fatti che non c'entrano niente. Ecco, quella è un'altra parte che al giorno d'oggi eviterei.

Al giorno d'oggi credo che avrei una visione più lucida delle cose, sia perché non ci sono più dentro come una volta (insomma, oggi parliamo di passato, nel 2011 parlavamo ancora di presente), sia perché mi sono resa conto, già da molto tempo ormai, che la Formula 1 non è solo chi vince il gran premio, chi arriva secondo e chi può portare al titolo. Tra parentesi, prima di andare a dire "questo è inutile" o "questo non vincerà mai una gara" bisognerebbe anche guardare le cose da un'ottica futura. Dato che l'ottica futura dice che negli anni successivi ho fangirleggiato per il "pilota inutile" e che tra una cosa e l'altra "il pilota che non vincerà mai una gara" ora conta diciannove(?) vittorie, terrò bene in mente questi insegnamenti per il futuro.
Al giorno d'oggi, se volessi aggiungere qualcosa, direi piuttosto che la cosa che mi colpisce di MSC è che, negli anni in Mercedes, è riuscito a impressionarmi.
La gente si ricorda, di Michael Schumacher, le vittorie, i campionati o gli episodi controversi capitati in pista. Per me, tutto questo passa in secondo piano. Ciò per cui preferisco ricordarlo sono gli anni in Mercedes: In tre anni è incappato in qualche colpo di sfortuna di troppo, ha fatto qualche cappellata di troppo, ha ottenuto un solo podio e ha sempre fatto meno punti del suo compagno di squadra. E non gliene è mai fregato nulla e nelle interviste stava a ridere e scherzare così come se niente fosse, cosa che non aveva quasi mai fatto durante gli anni in cui dominava campionati. Ecco, Michael Schumacher mi ha fatto indirettamente capire che alla fine i risultati possono essere importanti, ma che in certi momenti è anche possibile fregarsene e vivere con serenità.
Quell'ultima ipotetica vittoria che non ci ha mai concesso, tutto sommato, non mi sembra più così importante. Anzi, forse avrebbe spezzato quello strano "equilibrio" degli anni in Mercedes.
E' andata come doveva andare e non penso che, se ha ancora memoria di quanto è accaduto, abbia qualche rimpianto.

mercoledì 24 agosto 2016

Un anno dopo

Me la ricordo bene, quella sera. E' passato solo un anno. E' passato già un anno, anzi. Non so quantificare il tempo, non so dire se sia tanto o poco, forse è questione di prospettive.

Un attimo prima avevo lo schermo del pc diviso a metà: da una parte la gara, dall'altra il file di Blocco note su cui stavo già abbozzando un commento ironico. Lo scrivevo passo passo e, da qualche parte, sono certa che nonostante il cambio di computer quel file esista ancora.

Ricordo di avere commentato una volpe che attraversava la pista e poi di avere continuato a commentare fino al momento in cui la situazione è stata completamente stravolta.

Mi ricordavo di Justin Wilson fin dai tempi della Formula 1. Dopo la parentesi in Minardi e Jaguar, in un'epoca in cui seguivo soltanto la Formula 1, non sapevo esattamente che fine avesse fatto.
Nel 2012, quando iniziai a guardare la Indycar, me lo ritrovai lì e in quella stagione ricordo che vinse anche una gara. Per me era "quello della Minardi".
Poi giunse il momento in cui iniziai a simpatizzare un po' per tutti gli ex piloti di Formula 1 che gareggiavano in Indycar. Quando al termine del 2014 ne fu fuori, ci rimasi male e sperai che tornasse.

Ritornò.
Purtroppo ritornò.

Ovunque tu sia ora, spero che tu possa riposare in pace.

****
Piccola spiegazione sul perché ho scelto, come canzone per il video "Memories" dei Within Temptation.
Ero un po' dubbiosa, inizialmente. Nonostante il testo della canzone potesse adattarsi bene per un video di questo tipo, mi dava l'impressione di essere inadatta a un video dedicato a un pilota che ho sempre visto soltanto in TV e neanche tanto spesso, purtroppo, per la solita regola che chi non sta in primo piano in pista passa in secondo piano anche quando non è in pista.
"Memories", però, per me è e sarà sempre la canzone che collego a Justin Wilson. La conoscevo già da prima, ma l'ho riscoperta il 23/08/2015. L'ho scaricata, quel pomeriggio, e come mi capita parecchie volte quando entro in fissa con una canzone, l'avrò ascoltata almeno venti o trenta volte di seguito. In pratica ho passato un intero pomeriggio ad ascoltarla. Quella sera c'è stata la gara di Indycar e c'è stato l'incidente. "Memories" dei Within Temptation è, per me, la canzone che ricollego a quei giorni e penso che, per il significato che le attribuisco personalmente, sia stata la migliore scelta possibile per questo video.

martedì 23 agosto 2016

Indycar 2016: #13(?) Pocono (21/08... anzi, 22/08)

Dopo tre settimane ci ritroviamo con la Indycar, con l'ABC Supply ecc... ecc... ecc... prevista per Domenica 21/08... se non fosse che anziché un rain delay lungo secoli si passa direttamente a rimandare la gara al giorno seguente, ovvero lunedì, quando da noi erano più o meno le 18.00. La legge del caso ha anche voluto che si trattasse del mio primo giorno di lavoro dopo le ferie quindi, come si suol dire in questi casi, per fortuna c'è Youtube ed è possibile andare a ripescare le gare di Indycar che non è stato possibile guardare in diretta. Tra parentesi, visto che la gara era stata rimandata di un giorno, non saprei nemmeno dire se esistesse la possibilità di vederla in streaming in diretta.
Sul tubo l'ho trovata con telecronaca americana (non è così scontato, il canale su cui l'ho trovata di solito pubblica anche gare con telecronache in russo). Tra i telecronisti c'era Townsend Bell. Purtroppo non c'era Paul Tracy. :-(

Forse a qualcuno interesserà anche una griglia di partenza da Aleshin > Bourdais elevato alla massima potenza, quindi direi di elencarla:
1^ fila: Aleshin - Newgarden
2^ fila: Sato - Castroneves
3^ fila: Muñoz - Hinchcliffe
4^ fila: Rossi - Power
5^ fila: Kanaan - Carpenter
6^ fila: Rahal - Hawskworth
7^ fila: Andretti - Pagenaud
8^ fila: Montoya - Kimball
9^ fila: Chilton - Bourdais
10^ fila: Dixon - Daly
11^ fila: Mann - Hunter-Reay

Adesso direi che possiamo immergerci a pieno nei 200 giri che si sono susseguiti a Pocono. Andiamo quindi con il race recap.
> Aleshin ottiene la pole, è la sua prima pole ed è il primo russo a partire dalla pole.
> Aleshin e Newgarden non sono allineati nel modo giusto quando la gara si appresta a partire, quindi c'è una falsa partenza.
> Finalmente si parte e Newgarden supera Aleshin.
> Dopo avere percorso qualcosa come un giro in terza posizione, Sato va a stamparsi platealmente contro un muro.
> Dietro la safety car non rientra ai box nessuno che stia in posizioni significative.
> Dopo il restart Aleshin si riprende la prima posizione.
> Pochi giri dopo il trentesimo tutti vanno ai box e Aleshin ne ritorna fuori in testa davanti a Hunter-Reay, che tra parentesi è partito ultimo. Dietro di loro ci sono Muñoz, Newgarden e Rossi.
> Carpenter si ritira(?) ai box e a nessuno importa un fico secco.
> Poco dopo il sessantesimo giro, quando Aleshin è in testa (precedentemente superato da Hunter-Reay l'ha ripassato), tutti rientrano ai box e Aleshin rimane davanti.
> Big mess nella corsia dei box! Rossi abbandona la propria piazzola dopo la sosta, Kimball sopraggiunge e gli va addosso, la vettura di Rossi si alza da terra e finisce per di sopra a quella di Castroneves.
> Quando la safety car si leva di torno, Aleshin è in testa davanti a Hunter-Reay; dietro di loro Muñoz e Newgarden in lotta per il tezo posto e a completare la top-5 Kanaan.
> Si ritorna ai box poco dopo il novantesimo e Aleshin recupera la leadership che gli è stata recentemente strappata da un sorpasso di Hunter-Reay.
> Un'altra trentina di giri e si torna ai box, con Aleshin e Hunter-Reay in lotta per la posizione al ritorno in pista: per il momento la spunta Aleshin... Per il momento, appunto.
> Aleshin sprofonda: dopo essere stato superato da Hunter-Reay, viene superato anche da Newgarden e Power.
> Di nuovo tutti ai box al centocinquantesimo o giù di lì: in testa c'è Power davanti a Hunter-Reay, Newgarden e Aleshin.
> Pagenaud finisce a muro e dopo un lungo periodo di assenza ritorna in pista la afety car.
> Al restart Hunter-Reay va di nuovo in testa, ma... plot-twist! ha una perdita di potenza, rientra nella pitlane, ci passa soltanto perché la vettura riprende a girare normalmente, poi torna in pista doppiato di un giro.
> Power è in testa davanti a Newgarden, che però perde una posizione a vantaggio di Aleshin.
> Guess what? per non farci mancare niente, a ventiquattro giri dalla fine c'è anche una caution per "debris" a causa di qualcosa di piccolo e blu che sembra essersi staccato dalla vettura di Kanaan.
> Tutti vanno ai box: Power ne esce in testa davanti a Bourdais (che ha recuperato cinque posizioni), Newgarden, Aleshin e Kanaan, con quest'ultimo che si porta secondo al restart, mentre Bourdais sprofonda dietro ad Aleshin.
> Il momento di gloria di Kanaan dura poco: Newgarden e Aleshin lo passano.
> Aleshin supera Newgarden ed è secondo!
> Hunter-Reay, ritornato nel lead lap evitando di fermarsi ai box, sta superando tutti, ma durante un duello ruota contro ruota con Montoya, Dixon supera entrambi.
> Poco dopo Hunter-Reay supera Montoya ed è settimo! ...e non è finita! mi distraggo un attimo e me lo ritrovo in top-5.
> Hunter-Reay supera Bourdais ed è quarto!
> Al penultimo giro Hunter-Reay asfalta Newgarden ed è terzo.
> Niente da fare per Aleshin, che negli ultimi giri è stato piuttosto vicino a Power; deve accontentarsi del secondo posto.

RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Mikhail Aleshin (Schmidt), 3. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 4. Josef Newgarden (Carpenter), 5. Sebastien Bourdais (KV), 6. Scott Dixon (Ganassi), 7. Carlos Muñoz (Andretti), 8. Juan Pablo Montoya (Penske), 9. Tony Kanaan (Ganassi), 10. James Hinchcliffe (Schmidt), 11. Graham Rahal (Rahal), 12. Marco Andretti (Andretti), 13. Max Chilton (Ganassi), 14. Jack Hawskworth (Foyt), 15. Charlie Kimball (Ganassi), 16. Conor Daly (Coyne), 17. Pippa Mann (Coyne), 18. Simon Pagenaud (Penske), 19. Helio Castroneves (Penske), 20. Alexander Rossi (Andretti), 21. Ed Carpenter (Carpenter), 22. Takuma Sato (Foyt).

OSSERVAZIONI RANDOM:
> Aleshin > Bourdais.
> Il duello Hunter-Reay vs Montoya è stato epico.
> C'era Pippa Mann, ma nessuno se l'è filata.
> C'era anche Marco Andretti, o almeno così si dice.
> Power si sta avvicinando a Pagenaud in classifica, e se continua di questo passo potrebbe essere Pagenaud a perseguire quest'anno la filosofia australo-asturiana del perdere il titolo all'ultima gara stagionale.

lunedì 22 agosto 2016

Young Felipe

Relativamente al compleanno di Felipe Nasr, segnalo due retroscena interessanti:

1) su twitter, ci è mancato poco che inviassi gli auguri all'altro Felipe... insomma, a quello sbagliato, perché in teoria l' "altro Felipe" sarebbe proprio Nasr;
2) ho ricevuto un like. *-*

martedì 16 agosto 2016

Formula E 2015/2016: link ai Commenti

24/10: BEIJING - Vincitore: Sebastien Buemi (eDams Renault)
07/11: PUTRAJAYA - Vincitore: Lucas Di Grassi (Audisport)
19/12: PUNTA DEL ESTE - Vincitore: Sebastien Buemi (eDams Renault)
06/02: BUENOS AIRES - Vincitore: Sam Bird (Virgin)
12/03: MEXICO CITY - Vincitore: Jerome D'Ambrosio (Dragon)
02/04: LONG BEACH - Vincitore: Lucas Di Grassi (Audisport)
23/04: PARIS - Vincitore: Lucas Di Grassi (Audisport)
21/05: BERLIN - Vincitore: Sebastien Buemi (eDams Renault
02/07: LONDON I - Vincitore: Nico Prost (eDams Renault)
03/07: LONDON II - Vincitore: Nico Prost (eDams Renault)

Campione del mondo: Sebastien Buemi

lunedì 15 agosto 2016

Indycar 2016: #12(?) Mid-Ohio (31/07)

A volte ci sono cose che ci sfuggono di mano, per esempio il fatto che quindici giorni fa la Indycar abbia corso a Mid-Ohio. Era il 31 Luglio, oggi non è più il 31 Luglio e io sono indietro come i meloni d'inverno, o come Marco Sonniferetti sulla griglia di partenza.
Non posso farci niente, è una di quelle cose che mi escono spontanee, perché Marco Sonniferetti è talmente soporifero, per me, che devo andare a verificare che esista davvero e sfortunatamente lo trovo quasi sempre da un certo lato della griglia di partenza, stavolta a fare coppia con Conor Dalyyyy, il presunto figlio segreto di Montoya e Paul Tracy, probabile nipote di Tony Stewart.
Ora, però, smettiamola di parlare di piloti noiosi o di piloti in sovrappeso e concentriamoci sulla griglia di partenza, dove guess what? C'era Sàimon, tipico nome francese, in pole position.

1^ fila: 1. Pagenaud Penske, 2. Power Penske
2^ fila: 3. Newgarden Carpenter, 4. Hunter-Reay Andretti
3^ fila: 5. Kimball Ganassi, 6. Rahal Rahal
4^ fila: 7. Castroneves Penske, 8. Montoya Penske
5^ fila: 9. Hinchcliffe Schmidt, 10. Aleshin Schmidt
6^ fila: 11. Dixon Ganassi, 12. Rossi Andretti
7^ fila: 13. Chilton Ganassi, 14. Kanaan Ganassi
8^ fila: 15. Muñoz Andretti, 16. Bourdais KVSH
9^ fila: 17. Hawskworth Foyt, 18. Enerson Coyne
10^ fila: 19. Pigot Rahal, 20. Sato Foyt
11^ fila: 21. Andretti Andretti, 22. Daly Coyne
  
A volte anche leggere una griglia di partenza può essere interessante. Apre gli occhi, ti fa capire quanto le cose possano funzionare diversamente in Formula 1 e in Indycar, non a livello di regole, di tecnica e di tutto, ma proprio così, a pelle, sono due mondi diversi, sia dentro che fuori. Un giorno vinci la Cinquecento Miglia di Indianapolis, un altro giorno stai a metà schieramento e nessuno ti caga. Un giorno stai tra i primi, un altro giorno stai mezza griglia di partenza più indietro rispetto ai tuoi compagni di squadra e nessuno polemizza in proposito. Insomma, non è come la Formula 1, dove c'è tuttora gente che si stupisce perché i piloti della Manor non finiscono sul podio.
Altro dettaglio della griglia di partenza è che ho scovato un certo Enerson, che mi pare di avere già sentito menzionare relativamente all'alternate universe chiamato Indylights, AKA la serie che quasi nessuno conosce, perché ci sono una dozzina di monoposto e le gare spesso non vengono trasmesse in televisione, nemmeno negli States. Giusto per chiarire il concetto: la prima volta che ho sentito parlare di Indylights da fonti italiane è stata in occasione della vittoria di Chilton, quando la Indycar era già conosciuta da dieci anni e già stava perdendo popolarità, perché è ormai dal lontano 2011 che non offre più gli spunti di una volta, dove per spunti di una volta si intende un certo retrotreno color verde fluo.
Passiamo a Enerson, che mi viene già da chiamare Emerson come Fittipaldi. In perfetto stile Hildebrand, è un altro di quelli che, invece di avere un nome normale, ha al posto del nome una serie di iniziali, un po' come il figlio di Ridge e Brooke di Beautiful lasciato in autogestione (cit. Ransie).
R.C. Enerson è un giovane pilota 19enne nato nel 1997......... eh che palle, questi piloti del 1997 mi stanno già antipatici così, a pelle. #lol

Va bene, va bene, occupiamoci della gara, caratterizzata da numerose caution che hanno stravolto la situazione pressoché continuamente, garantendoci ogni pochi minuti di simpatizzare per il pilota di turno che aveva un momento di popolarità. E questo non significa "salire sul carro dei vincitori", anche perché ritrovarsi tra i primi in un momento random della gara non significa necessariamente arrivarci. Magari sei in top-5 al ventesimo giro, ma la gara di giri ne prevede novanta e al novantesimo giro ti hanno già sguinzagliato "Chi l'ha visto" dietro per trovarti. E poi simpatizzare per tutti i piloti più pittoreschi non è certo un delitto. Il "problema" della Indycar è che generalmente 21 piloti su 22 sono pittoreschi e quello che in apparenza non lo è lo diventa quando ti rendi conto che esiste davvero.
Credo che questo sia il lato dolce-amaro della Indycar e la grande differenza, dal punto dei "momenti epici" tra la Indycar e la Formula 1. In Formula 1 sei preparato: sai che, se in circostanze strane come durante un giro di pit-stop anomali, ti ritrovi con una Marussia o una Caterham o una HRT in top-10, la cosa non accadrà. In Indycar sei allo stesso tempo preparato, però sai anche che, se quel giro di pit-stop anonimi fosse capitato a due giri dalla fine, un soggetto epico in formato Indycar avrebbe davvero potuto vivere il suo giorno di gloria.

La prima caution è entrata per il Detersivo. Non mi sono soffermata più di tanto su che cosa gli fosse successo, so solo che c'era chi si era già fermato, chi era rientrato ai box in branco, chi era rimasto in pista e quant'altro.
Leader della gara, per un po', è stato Juantombino.
Secondo, per un po', è stato...
...
...
...
...zzz...... Marco Sonniferetti! *inchino*

Poi, a metà gara, in testa c'è stato, per un po', anche l'amichetto russo di Bourdais. L'amichetto russo di Bourdais, è stato successivamente coinvolto in un contatto ai box con Nuovogiardino, durante un rientro in branco in seguito a una safety car, a due terzi di gara, provocata da Hawskwskwskwskwskws.
Il più pittoresco, però, è stato Dalyyyyy, che era in testa nell'ultima parte di gara dopo essere partito ultimo, ma doveva rientrare ai box per un'ultima sosta, quindi avrebbe verosimilmente ceduto la leadership della gara a uno dei Penske Boys.

I Penske Boys in questione erano nientemeno che Sàimon e Powahhhh, che abbiamo visto intenti a prendersi a sportellate in un secomdo momento, con un contatto tra i due, poi con un altro contatto.
Certe scene pittoresche dovremmo vederle più spesso. Insomma, non capita tutti i giorni di assistere a duelli tra compagni di squadra tra piloti di top-team che sono in lizza per il titolo e di farlo così, a cuore leggero, senza il terrore che alla fine della giornata vedrai sul gradino più alto del podio il certo toro con le ali e senza barba.
Alla fine della giornata, comunque, Sàimon ha vinto e Powahhhhh è arrivato secondo. I due sono primo e secondo in classifica e Powahhhh si sta ancora interrogando sui bei tempi in cui generalmente c'era lui in testa al campionato, a questo punto della stagione, per poi perdere il suddetto campionato all'ultima gara stagionale, come da migliore tradizione asturiana (sì sì, avete letto bene, non ho scritto "tradizione australiana").

A quattro giri dalla fine, mentre erano qualcosa come ai margini della top-5, due vetture sono finite fuori. Ho visto i colori Foyt e ho pensato: "oh, no, Taku ha fatto un po' di casino".
Non ho altro da dire se non che, tanti anni di esposizione ai pregiudizi contro Sato (pregiudizi tali e quali a quelli contro un certo venezuelano in un secondo momento), io stessa sono vittima di tali pregiudizi. Il Piccolo Kamikaze è stato messo fuori (non del tutto) dall'amichetto francese di Aleshin: gara finita per Sebbiiii, mentre il Piccolo Kamikaze è riuscito comunque a chiudere in top-ten, una top-ten in cui c'erano anche Dalyyyy e Spencer Maialotto...

RISULTATO: 1. Simon Pagenaud (Penske), 2. Will Power (Penske), 3. Carlos Muñoz (Andretti), 4. Graham Rahal (Rahal), 5. James Hinchcliffe (Schmidt), 6. Conor Daly (Coyne), 7. Spencer Pigot (Rahal), 8. Charlie Kimball (Ganassi), 9. Takuma Sato (Foyt), 10. Josef Newgarden (Carpenter), 11. Juan Pablo Montoya (Penske), 12. Tony Kanaan (Ganassi), 13. Marco Andretti (Andretti), 14. Alexander Rossi (Andretti), 15. Helio Castroneves (Penske), 16. Max Chilton (Ganassi), 17. Mikhael Aleshin (Schmidt), 18. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 19. R.C. Enerson (Coyne), 20. Sebastien Bourdais (KVSH), 21. Jack Hawskworth (Foyt), 22. Scott Dixon (Ganassi).


* R.I.P. Bryan Clauson *