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domenica 13 aprile 2025

Formula E 2025: #5 eprix di Miami

A distanza di due mesi dal precedente evento è tornata la Formula E questo sabato e l'ha fatto nella serata europea, dato che la gara si è svolta oltreoceano a Miami.
Quella seguente è stata la griglia di partenza, con la prima pole position di Nato (Nissan) e l'ultima posizione di Gunther dovuta a una retrocessione in griglia per incidente nello scorso evento (era comunque penultimo):

Norman Nato - Jake Dennis
Antonio Felix da Costa - Robin Frijns
Nyck De Vries - Stoffel Vandoorne
Lucas Di Grassi - David Beckmann
Pascal Wehrlein - Edoardo Mortara
Taylor Barnard - Sebastien Buemi
Nick Cassidy - Mitch Evans
Dan Ticktum - Oliver Rowland
Jean-Eric Vergne - Nico Muller
Sam Bird - Zane Maloney
Jack Hughes - Maximilian Gunther

Nelle fasi iniziali della gara Nato ha mantenuto la prima posizione, anche se in seguito è stato Da Costa (Porsche) a prendere il sopravvento, seguito dal compagno di squadra Wehrlein. Ovviamente l'attack mode ha contribuito a sorpassi e controsorpassi, ma avrebbe contribuito, molto curiosamente, anche alle penalità che poi hanno influenzato l'esito dell'eprix.
La gara, infatti, è stata redflaggata a causa di un incidente che ha coinvolto Hughes (Maserati), a seguito di un contatto con Buemi e Gunther in cui l'inglese è stato l'unico pilota costretto al ritiro.
C'è stato uno standing restart e una parte conclusiva della gara in cui Nato si è ripreso la testa della gara ma, come altri piloti, a causa della bandiera rossa non ha potuto attivare correttamente l'ultimo attack mode, risultando in una penalità.

Wehrlein, che ha tagliato il traguardo in seconda posizione, si è visto quindi assegnare la vittoria davanti a Di Grassi (Lola) e Da Costa, con anche Muller (Andretti) e Mortara (Maserati) che hanno concluso la gara davanti a Nato, scivolato al sesto posto. Tra gli altri front runner penalizzati troviamo anche Frijns (Envision) classificato ottavo alle spalle di Ticktum (Cupra), così come Rowland (Nissan) al quale è stata assegnata la decima piazza dietro a Dennis (Andretti).
De Vries (Mahindra), Vergne (DS Penske), Buemi (Envision), Vandoorne (Maserati), Cassidy (Jaguar), Evans (Jaguar), Gunther (DS Penske), Bird (McLaren), Maloney (Lola) e Barnard (McLaren) sono stati classificati tra l'undicesima e la ventesima posizione, mentre risulta non classificato Beckmann (Cupra) per avere percorso meno del 90% dei chilometri totali.

mercoledì 3 luglio 2024

Formula E 2024: #13 e #14 eprix di Portland

L'ultimo fine settimana di giugno è stato il penultimo fine settimana del campionato di Formula E, che si concluderà in luglio con il doppio eprix di Londra. A Portland sono sono stati disputati al sabato il 13° e alla domenica il 14° evento della stagione. Questa era la line-up:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Caio Collet (sostituto di Oliver Rowland assente per malattia) - Sacha Fenestraz

PORTLAND I - Evans ha conquistato la pole position precedendo Hughes, Frijns, Da Costa, Ticktum, Mortara, Muller, Wehrlein, Buemi e Dennis a completare i primi dieci, con il leader del campionato Cassidy soltanto in undicesima posizione. Sembrava che nulla potesse accomunare Evans e Cassidy, ma si sa che la Formula E è caratterizzata da enormi rimescolamenti e rovesciamenti di classifica, quindi i due compagni di squadra sono stati accomunati dall'avere gettato la vittoria al vento.
Unica somiglianza il fatto in sé, non il modo in cui ci sono arrivati: Evans, infatti, nella prima parte di gara è stato protagonista di un contatto con Hughes, il quale è precipitato nelle retrovie a causa di una foratura. Sulla testa di Evans pendeva una penalità di cinque secondi post gara e si trovava nelle posizioni di rilievo, addirittura in testa prima che gli succedesse Cassidy.


Quest'ultimo era leader nella parte conclusiva, almeno finché non ha messo le ruote sull'erba e terminato la giornata con una clamorosa sbinnata. Evans è tornato in testa, ma a causa della penalità è scivolato in ottava posizione pur avendo tagliato il traguardo davanti a tutti, con Da Costa divenuto quindi vincitore.

TOP-TEN: Da Costa, Frijns, Vergne, Mortara, Muller, Dennis, Bird, Evans, Vandoorne, Wehrlein.

PORTLAND II - Vergne ha conquistato la pole position, in una gara che è stata caratterizzata da un certo caos, con vari contatti e vari piloti che hanno danneggiato le vetture. Tra quelli che hanno riportato i danni più grossi, c'è anche Cassidy: il leader della classifica non ha visto neanche un punto nemmeno alla domenica.
La vittoria se l'è aggiudicata Da Costa, che ha preceduto sul traguardo Frijns che gli stava molto vicino. Ha conquistato quindi due vittorie in due giorni e per giunta avendo vinto la seconda di Shanghai le vittorie consecutive sono tre.
Cassidy è ancora il leader della classifica, con Evans e Wehrlein - quest'ultimo al traguardo con l'ala anteriore mancante - entrambi staccati di 12 punti dal leader della classifica.

TOP-TEN: Da Costa, Frijns, Evans, Wehrlein, Vergne, Muller, Nato, Gunther, Buemi, Dennis.

domenica 26 maggio 2024

Formula E 2024: #11 e #12 eprix di Shanghai

Oserei dire che piazzare l'eprix di Shanghai nello stesso fine settimana in cui si svolgono il GP di Montecarlo e la Indy 500 non è necessariamente segno di grande saggezza, ma è comunque un progresso rispetto alla SoVrApPoSiZiOn3 con l'endurance, dato che quantomeno tutta la line-up originale ha potuto presentarsi sul suolo cinese senza doppi impegni:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

SHANGHAI I: l'undicesimo evento della stagione 2024 ha visto Vergne scattare dalla pole position davanti Rowland, Evans, Wehrlein, Hughes e Da Costa per quella che è stata una gara relativamente tranquilla, complice anche il fatto che su un circuito permanente le vetture non girano a mezzo metro dai muretti sempre pronti per essere verniciati.
A giocarsi la vittoria sono stati Wehrlein ed Evans, con quest'ultimo che ha fatto il sorpasso decisivo soltanto nel giro finale, in una conclusione con le vetture molto compatte nella quale l'ex pilota di Manor e Sauber è riuscito a conservare il secondo posto su Cassidy.
Rowland, Dennis, Vergne, De Vries, Buemi, Vandoorne e Di Grassi hanno completato la zona punti e Cassidy restava in testa alla classifica piloti.

SHANGHAI II: il dodicesimo evento della stagione è stato contraddistinto da un gap di appena un millesimo di secondo tra la pole di Hughes e il secondo tempo di Vandoorne, con a seguire Da Costa, De Vries, Cassidy, Evans.
A una leadership iniziale di Vandoorne è seguita una fase di gara nella quale abbiamo trovato in testa Nato, per poi essere definitivamente sopravanzato da Da Costa, che ha mantenuto la prima piazza fino al traguardo.
Il poleman Hughes ha chiuso secondo, con Nato che si è appropriato del gradino più basso del podio. Cassidy ha allungato in classifica con la quarta posizione, mentre la zona punti è stata completata da Evans, Vandoorne, Vergne, Gunther, Frijns e Rowland.

venerdì 17 maggio 2024

Formula E 2024: #9 e #10 eprix di Berlino

Lo scorso fine settimana si è svolto l'eprix di Berlino, appuntamento in calendario fin dagli albori di questa categoria, che prevedeva due appuntamenti, l'uno al sabato e l'uno alla domenica, e l'impossibilità per i piloti che si dividono tra la Formula E e il WEC di disputare gli eventi numero nove e dieci del campionato elettrico.
Abbiamo avuto quindi una line up rivisitata:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Joel Eriksson - Paul Aron
MCLAREN: Jake Hughes - Taylor Barnard
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Kelvin Van Der Linde
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Jordan King - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

in sintesi, c'erano Eriksson al posto di Frijns, Aron al posto di Buemi, Van Der Linde al posto di Muller e King al posto di De Vries, oltre che Barnard al posto dell'infortunato Bird.

EPRIX I - la gara del sabato ha visto Mortara scattare dalla pole position, ma gli eventi allontanarlo dalla possibilità di vittoria e, anzi, ha concluso la gara soltanto nelle zone basse della top-ten.
La gara ha visto due ingressi della safety car, l'uno per un incidente di Eriksson, l'altro per la vettura ferma di Gunther.
La vittoria è andata a Bird che era partito dalla nona piazza sulla griglia, in una gara che è stata un susseguirsi di sorpassi e in parte determinata dall'attack mode, come tendenzialmente la maggior parte delle gare di Formula E.
TOP-TEN: Cassidy, Vergne, Rowland, Evans, Wehrlein, Da Costa, Vandoorne, Mortara, Fenestraz, Barnard.

EPRIX II - Cassidy ha superato il poleman Dennis alla partenza, ma si è trattato di una leadership destinata a durare poco, visto che ancora una volta la scelta di quando usare l'attack mode è stata penalizzante.
Anche in questa occasione ci sono stati due ingressi della safety car, uno dei quali determinato ancora una volta da Gunther, nonché una fase finale in cui è stato Da Costa a ritrovarsi leader. Per quanto riguarda Cassidy, inizialmente terzo dietro a Evans, ha portato a casa almeno la seconda posizione quando l'altro ha perso diverse posizioni nelle fasi conclusive della gara.
TOP-TEN: Da Costa, Cassidy, Rowland, Wehrlein, Dennis, Evans, Daruvala, Barnard, Eriksson, Vergne.

Con la vittoria di sabato e la seconda posizione conquistata domenica, Cassidy è al momento leader della classifica piloti con sedici punti nei confronti di Wehrlein e ventiquattro nei confronti di Rowland. Il prossimo appuntamento sarà il prossimo eprix di Shanghai, che si svolgerà nello stesso weekend del GP di Montecarlo e della Cinquecento Miglia di Indianapolis, che non mi sembra la cosa migliore per avere rilevanza mediatica, ma quantomeno non si sovrappone con il WEC, quindi i piloti che disputano sia endurance sia Formula E potranno tornare al volante.


sabato 20 aprile 2024

Formula E 2024: #6 e #7 eprix di Misano

Carissimi lettori, sono in ritardissimo, ma non per questo eviterò di raccontarvi in breve gli eventi dello scorso eprix di Misano, che si è svolto nel passato fine settimana, nelle giornate di sabato e di domenica, andando a costituire rispettivamente il sesto e il settimo evento del campionato 2024, che tornerà in pista tra una settimana a Montecarlo e prevede in totale sedici eventi.
Questa è la line-up, giusto come reminder:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

Sabato scorso la Formula E è scesa in pista a Misano per la prima volta nella storia e, in una gara iniziata con Evans in pole position, è stato un susseguirsi di scambi di posizioni, con grossi colpi di scena. Uno di questi è il fatto che Da Costa, che partiva ben tredicesimo, si sia ritrovato nelle zone alte della classifica. Non solo, si è anche portato in testa e nelle fasi finali ha resistito agli attacchi di Rowland, che lo seguiva molto da vicino, andando a conquistare la vittor-... ah no.
Proprio come spesso accadeva nella Formula E delle origini, a distanza di ore e ore è arrivato un grosso stravolgimento: la squalifica per irregolarità di Da Costa, che ha promosso Rowland vincitore, dopo che già con i punti del secondo posto era anche divenuto leader della classifica piloti, approfittando anche del ritiro di Cassidy e dell'arrivo nelle retrovie di Wehrlein.
In sintesi, la top-ten è stata la seguente: Rowland, Dennis, Gunther, Ticktum, Evans, Vergne, Nato, Vandoorne, Fenestraz, Di Grassi. Quest'ultimo, grazie alla squalifica di Da Costa, è risalito da undicesimo a decimo conquistando il primo punto stagionale.

La domenica Rowland avrebbe potuto seriamente fare il bis. In una gara iniziata con la pole position di Hughes, poi sprofondato in bassa zona punti in corso d'opera, avrebbe potuto vincere la seconda gara in due giorni, ma a causa di un consumo eccessivo di energia, la monoposto l'ha lasciato a piedi quando mancava ormai soltanto un giro alla conclusione della gara. A risalire in testa, quindi, è stato Wehrlein che è stato il primo pilota a ottenere una seconda vittoria stagionale nel 2024: aveva infatti già vinto la gara inaugurale in Messico.
Non solo: Wehrlein si è anche ritrovato in testa alla classifica, a pari punti con Dennis che ha chiuso la gara in seconda posizione: l'ex pilota di Manor e Sauber è considerato leader in quanto ha due vittorie contro una sola conquistata dal campione in carica nel secondo evento della stagione in Arabia Saudita. Rowland è sprofondato quindi al terzo posto, a causa del ritiro, conservando tuttavia una manciata di punti in più di Cassidy, nonostante questo abbia chiuso sul gradino più basso del podio superando sul finale Muller.
I primi dieci sono stati Wehrlein, Dennis, Cassidy, Muller, Fenestraz, Sette-Camara, Vergne, Hughes, Daruvala e Bird. Per Daruvala si è trattato il primo arrivo in zona punti da quando è approdato in questa categoria a inizio stagione.

domenica 14 gennaio 2024

Formula E 2024: #1 Eprix di Città del Messico

Sabato 13 gennaio ha avuto inizio a Città del Messico la stagione 2023/24 di Formula E, di cui mi sfugge perché non si chiami solo 2024, dato che è iniziata a gennaio e non nel 2023, ma sono anni che si trascinano dubbi simili, pertanto direi che possiamo soprassedere. Il campionato prevede la presenza di undici team, per un totale di ventidue vetture, e il ritorno di Nyck De Vries dopo la sfortunata parentesi in Formula 1. Questa è l'entry-list della stagione:

ANDRETTI: Jake Dennis - Norman Nato
DS PENSKE: Stoffel Vandoorne - Jean-Eric Vergne
ERT: Sergio Sette-Camara - Dan Ticktum
ENVISION: Robin Frijns - Sebastien Buemi
MCLAREN: Jake Hughes - Sam Bird
MASERATI: Maximilian Gunther - Jehan Daruvala
JAGUAR: Mitch Evans - Nick Cassidy
ABT CUPRA: Lucas Di Grassi - Nico Muller
PORSCHE: Antonio Felix Da Costa - Pascal Wehrlein
MAHINDRA: Nyck De Vries - Edoardo Mortara
NISSAN: Oliver Rowland - Sacha Fenestraz

Wehrlein ha conquistato la pole position, battendo Buemi nello scontro finale tra quelli diretti per i piloti qualificati nella top-8. I due anche in gara hanno mantenuto le posizioni e, in realtà, la gara non ha riservato grossi colpi di scena (salvo due incidenti nelle retrovie, Da Costa vs Muller e Frijns vs Mortara), tanto che anche i fan dell'attack mode non hanno snocciolato numeri a proposito di inversioni di posizioni.
La supremazia di Wehrlein non è stata messa in discussione, se non da un'investigazione per irregolarità tecniche, che poi si è conclusa nella notte italiana con un nulla di fatto. Ha quindi vinto, siain pista sia nei risultati ufficiali, davanti a Buemi e a Cassidy, il quale era partito quarto accanto a Gunther terzo sulla griglia.

TOP-TEN: Wehrlein, Buemi, Cassidy, Gunther, Evans, Vergne, Hughes, Vandoorne, Dennis, Nato.

giovedì 30 marzo 2023

Formula E 2023: #6 Eprix di Sao Paulo

Carissimi lettori, è giunto il momento di parlare di quello che è successo cinque giorni fa Brasile, un po' in ritardo, ma finalmente sono riuscita a vedere la gara completa, quindi posso narrarvi gli eventi accaduti, a partire dallo start in pole position per Stoffel Vandoorne (DS Penske) che ha battuto nelle qualifiche a scontri diretti Antonio Felix Da Costa (Porsche), a completare la seconda fila Mitch Evans (Jaguar) ed Edoardo Mortara (Maserati). Quest'ultimo ha perso posizioni al via, mentre nei primi tre posti sono rimasti Vandoorne/ Da Costa/ Evans, i tre seguiti da Nick Cassidy (Envision), Jean-Eric Vergne (DS Penske) e poi le McLaren di Jake Hughes e René Rast. Frattanto i protagonisti da ventidue che erano sono scesi a ventuno, con Nico Muller (Nissan) che dopo essere andato a sbattere si è ritirato in pitlane(?). Poco dopo, a seguito di un contatto con Maximilian Gunther (Maserati), Sebastien Buemi (Envision) è precipitato nelle retrovie.

Come al solito gli attack mode e la loro attivazione hanno contribuito a modificare le posizioni con conseguente storyline secondo cui la Formula E è piena di duellihhhh e sorpassihhhh, who kers se sono dieci volte più finti di quelli con il DRS in Formula 1. Vandoorne ha perso la leadership attivando l'attack mode poi ha recuperato la posizione, mentre Evans e Cassidy hanno preso la posizione a Da Costa.
Poi è rimasto fermo Sacha Fenestraz (Nissan) e la safety car è rimasta in pista per innumerevoli minuti. Al restart c'è stato un duello tra il terzetto là davanti, ci siamo ritrovati con Cassidy leader ed Evans secondo, almeno finché Cassidy non ha attivato l'attack mode. Si è ripreso la posizione dopo l'incidente di Jake Dennis (Andretti) che ha provocato un ingresso della safety car di lunga durata, ma solo dopo una notevole pausa di riflessione nella quale è avvenuto il sorpasso. Sono giunta alla conclusione che la Formula 1 sia considerata noiosa perché le cose trash vengono giustamente criticate invece di strapparsi le mutande al grido di "BeLiXiMo KoNtYnUa".
Venendo a Dennis, invece, non è stato proprio chiarissimo cosa fosse successo, ma Dan Ticktum (NIO) era coinvolto a qualche titolo dato che tra ieri e oggi si sono scatenati nelle insta-stories.


Vorrei osservare come non sia la prima polemica in cui Ticktum viene coinvolto sui social e fuori da essi (non dimentichiamo che si è fatto cacciare dall'academy Williams per avere insultato Nicholas Latifi, ai tempi pilota titolare nonché pagante, durante una live - e peraltro pochi giorni dopo Latifi è andato a punti in Ungheria), ma credo sia meglio ritornare a noi: Cassidy in testa, seguivano Da Costa e Vandoorne.
Cassidy e Vandoorne sono stati i primi ad attivare l'attack mode seguente e a perdere posizioni, poi la situazione si è rimescolata con gli attack mode di Da Costa ed Evans. Dopo questo giro di attack mode, i primi quattro erano Evans, Cassidy, Da Costa e Vandoorne. Nel frattempo sembra essere avvenuto il ritiro di Mortara. Un altro pilota ritiraro in seguito è stato Nico Muller (Abt Cupra) rientrando ai box.
Cassidy è tornato in testa con l'ultima attivazione dell'attack mode da parte di Evans, mentre un bloccaggio di Da Costa l'ha fatto scivolare settimo(?). Sam Bird (Jaguar) ha frattanto superato Vandoorne, il quale è stato in seguito sorpassato anche dal compagno di squadra Vergne. Frattanto si avvicinava il termine dei 31 giri, ma la gara è stata allungata di altri quattro.
Questa cosa, come ho già detto, ha un ruolo ambivalente: da un lato esalta il trash di questa categoria, dall'altro arrivati a questo punto finalmente ci si è liberati degli attack mode, quindi ecco due duelli molto vicini: Evans/ Cassidy/ Bird, dato che Evans aveva appena ripreso il comando, poi Da Costa/ Vergne/ Vandoorne dopo che Da Costa aveva recuperato terreno. Il duello tra i primi tre li ha visti tagliare il traguardo racchiusi in mezzo secondo, nessuna posizione è comunque cambiata nel loro gruppo o in quello dalla quarta alla sesta posizione.
Il leader del mondiale Pascal Wehrlein (Porsche) ha chiuso al settimo posto precedendo Hughes, Rast e Buemi, ultimi piloti a punti, con Gunther relegato undicesimo a precedere André Lotterer (Andretti), Lucas Di Grassi (Mahindra), Robin Frijns (Abt Cupra) rientrato dopo l'infortunio, Oliver Rowland (Mahindra), infine le NIO di Sergio Sette-Camara e Dan Ticktum.


giovedì 2 marzo 2023

Formula E 2023: #5 eprix di Capetown

I primi giorni di marzo significano per la Formula 1 l'anniversario di varie edizioni del GP del Sudafrica (ieri 1° marzo di ben quattro passati eventi di Kyalami, tutti in un colpo solo), ma oggi vi racconterò un evento contemporaneo, sempre sudafricano.
Si tratta dell'evento di Formula E - la quinta gara stagionale - che si è svolto sabato scorso, il 25 febbraio, e che ha visto Sacha Fenestraz (Nissan) procacciarsi la pole position davanti a Maximilian Gunther (Maserati), Nick Cassidy (Envision), Mitch Evans (Jaguar) e l'ex campione Jean-Eric Vergne (DS).
Hanno completato la top-8, quella dei piloti che prendono parte agli scontri diretti per la pole, Pascal Wehrlein (Porsche), René Rast (McLaren) e Sebastien Buemi (Envision).

Solo diciotto vetture hanno preso il via dopo il ritiro di Mahindra (Lucas Di Grassi e Oliver Rowland) e Abt Cupra (Nico Muller, Kelvin Van Der Linde) per ragioni di sicurezza a seguito di cedimenti tecnici. Anzi, diciassette, perché Sam Bird (Jaguar) non ha preso il via della gara).
Le vetture hanno iniziato a diminuire molto presto, dato che già poco dopo il via Wehrlein tampona Buemi auto-eliminandosi, mentre Sebastien riesce a proseguire, seppure precipitando nelle retrovie.
Il secondo ritiro invece è quello di Edoardo Mortara (Maserati) soltanto un giro più tardi. Il compagno di squadra di quest'ultimo, Gunther, invece sta nella top-3 insieme a Fenestraz e a Cassidy. Anzi, insieme a Cassidy e Fenestraz, dato che è Cassidy a portarsi in testa.

A due terzi di gara un incidente di Gunther causa FCY proprio quando Cassidy e Fenestraz hanno appena arrivato l'attack mode, con il risultato di perdere terreno senza poterlo usare. Antonio Felix Da Costa (Porsche) e JEV si sono inseriti tra i due e uno al restart e l'altro poco dopo entrambi superano Cassidy portandosi 1/2.
I primi due iniziano a viaggiare a sé, molto vicini: l'attivazione dell'attack mode che costa a Da Costa la leadership, ma Antonio poi si riprende la posizione su JEV con un bel sorpasso. I due andranno verso il traguardo ancora vicinissimi, con Da Costa vincitore.
Fenestraz frattanto ha superato Cassidy per la terza posizione, ma all'ultimo giro finisce a sbattere, lasciando il podio a Cassidy e venendo costretto al ritiro.

Rast risale quarto e Buemi rimonta fino al quinto posto dopo essersi ritrovato ultimo al quinto giro. Si classifica invece sesto un Dan Ticktum (NIO) che non si è fatto molto notare, ma che porta a casa un risultato concreto.
La zona punti viene conclusa da Stoffel Vandoorne (DS), Norman Nato (Nissan), André Lotterer (Andretti) e Jake Hughes (McLaren). Sono in totale tredici i piloti che concludono la gara e undicesimo giunge Evans che in precedenza ha dovuto scontare un drive through per overpower.
Segue Sergio Sette-Camara (NIO) che precede Jake Dennis (Andretti) a sua volta penalizzato con un drive through in un momento precedente. Sette-Camara, in qualità di brasiliano, segnalo anche che sarà il pilota di casa in occasione del prossimo evento (il 25 marzo), ovvero l'eprix di Sao Paulo.


martedì 7 giugno 2022

Formula E 2022: una gara movimentata in Indonesia

Nel weekend da poco passato, abbiamo ritrovato la Formula E e l'abbiamo ritrovata in Indonesia a Jakarta. Stando a quanto si legge sui social, sembra avere lasciato molto entusiasmo sul pubblico indonesiano, con tribune piene e pareri positivi da parte degli spettatori. Su Youtube c'è qualcuno che addirittura sostiene di non essere appassionato di competizioni motoristiche, ma di avere guardato la gara per via dell'entusiasmo che ha provocato in Indonesia e di averla apprezzata. Niente da dire, l'Indonesia è il paese che, non appena ha avuto un proprio rappresentante in Formula 1 (trattasi di Rio Haryanto, qualora l'abbiate dimenticato) lo faceva votare like a boss come Driver of the Day grazie all'aiuto di spambot che hanno condotto all'annullamento dei voti ottenuti.

La gara, stando a quanto emerge dagli highlight, sembra essere stata abbastanza movimentata, con tanti duellihhhh e sorpassihhhh di cui qualcuno non era nemmeno dovuto allo spostarsi di lato per andare ad attivare l'attack mode. Partiti dalla prima fila, i compagni di squadra Jean-Eric Vergne e Antonio Felix Da Costa si sono dovuti accontentare di chiudere secondo e quarto, dopo che Jev è comunque stato in lotta per la vittoria con Mitch Evans, divenuto l'effettivo vincitore, ed Edoardo Mortara, che si è classificato terzo. I tre podium finishers si sono quindi avvicinati in classifica a Stoffel Vandoorne, quinto classificato e ancora leader della classifica: Vergne -5, Mortara -7, Evans -12. Jake Dennis, Lucas Di Grassi, Pascal Wehrlein, Sam Bird e Sebastien Buemi sono stati gli altri piloti che hanno visto la gloria della zona punti.

Il "nostro" Antonio Giovinazzi ha vissuto ancora una volta una giornata da dimenticare, stavolta chiusa anzitempo con un ritiro, per un probabile contatto con Oliver Rowland, a sua volta ritirato. A non avere chiuso la gara sono stati in tre in totale, il terzo è stato il campione in carica Nyck De Vries (tacciato di essere il potenziale rimpiazzo di Nicholas Latifi in Formula 1 alla Williams), a causa di una foratura. Dall'undicesima alla diciannovesima posizione si sono classificati André Lotterer, Oliver Turvey, Oliver Askew, Max Gunther, Alexander Sims, Nick Cassidy, Robin Frijns, Dan Ticktum e Sergio Sette-Camara. Per Giovinazzi non c'è stata nemmeno la consolazione del fanboost, per il quale sono stati votati Vandoorne, De Vries, Vergne, Evans e Da Costa, tutti a vario titolo grandi classici del fanboost.

Con nove gare disputate, ne rimangono ancora sette prima della fine del campionato, con l'eprix del Marocco come evento singolo, dopodiché tre triple header a New York, a Londra e in Corea. Per il prossimo evento ci sarà da aspettare poco meno di un mese, a Marrakesh si correrà il primo sabato di luglio. Dopodiché ci saranno eventi abbastanza ravvicinati, con dei gap di due settimane tra l'uno e l'altro, come accadeva in Formula 1 ai vecchi tempi quando non c'erano 20+ gran premi all'anno. Il finale della stagione è previsto per il mese di agosto. Con questo chiudo, dandovi appuntamento naturalmente ai prossimi eventi, per quanto riguarda la Formula E, e nei prossimi giorni. In questo fine settimana, infatti, ha gareggiato anche il campionato di Indycar a Detroit (quest'anno senza double header) e conto di scrivere un post in merito quanto prima.


mercoledì 18 maggio 2022

Formula E 2022: eprix di Berlino

Tra gli appuntamenti motoristici dell'ultimo fine settimana è tornata a trovarci la Formula E con quello che è ormai un grande classico, l'eprix di Berlino, circuito cittadino ricavato da un aeroporto, dove un giorno si percorre il tracciato in un senso e il giorno dopo nell'altro. In questa sede si sono svolti sabato il settimo e domenica l'ottavo appuntamento della stagione 2022 (formalmente chiamata 2021/22 nonostante sia iniziata a gennaio), campionato costituito da sedici appuntamenti in totale, che quindi è arrivato esattamente a metà - non nel momento in cui è iniziato il fine settimana, ma nel momento in cui scrivo. Il format dei double header, lo ricordo, è sempre il solito: qualifica + gara al sabato, qualifica + gara alla domenica, in pratica alla domenica si ricomincia come se la gara del sabato non ci fosse mai stata.

Non avendo seguito la diretta delle gare ho dovuto ricorrere agli highlight, che sono arrivati puntuali sul canale Youtube della serie e che, purtroppo, attualmente sono della durata di cinque minuti e non più di tre quarti d'ora come avveniva fino a qualche anno fa. Evidentemente è destino che tutte le cose belle prima o poi finiscano. Se non altro, attack mode a parte, è sembrato effettivamente di assistere a un weekend old style, con eventi che sembrano essere stati abbastanza avvincenti, ma senza che succedessero episodi particolarmente trash, di quelli che fanno venire voglia di strapparsi i capelli. Poi sì, c'è sempre la solita storia secondo cui i duellihhhh e i sorpassihhhh con l'attack mode sono bellissimihhhh, ripetuta a ogni soffio di vento da persone che in altre circostanze demonizzano sistemi molto meno trash di questo, ma nevermind, è una parte ormai inevitabile.

ROUND 7 - è sabato e Mortara conquista la prima pole position del fine settimana, lo va ad affiancare in griglia Sims. La gara dei due non può essere più diversa: Mortara infatti la trascorre nelle posizioni che contano, generalmente in testa tranne nei momenti in cui per questioni di attack mode lascia la strada ad altri. Sims, invece, non occupa le posizioni di primo piano e viene lentamente risucchiato in bassa top-ten. Mortara vince e sul podio con lui salgono Vergne e Vandoorne, quest'ultimo partito in tredicesima posizione e risalito fino alla top-3. Dietro di loro Lotterer, Evans, Wehrlein, Bird, Da Costa, Sims e De Vries a completare la zona punti. Seguono Rowland, Frijns, Dennis, Buemi, Askew, Turvey, Sette-Camara, Gunther, Ticktum e Giovinazzi. Di Grassi è ufficialmente classificato ultimo, ma sembra non abbia terminato la gara dopo una foratura, mentre Cassidy è ufficialmente ritirato, ritiro che sembra avvenuto in modo poco traumatico.

ROUND 8 - nuova pole position per Mortara, che tuttavia non riesce a ripetersi in gara, dove deve accontentarsi della seconda posizione alle spalle di De Vries. Nella giornata di lunedì il vincitore della gara domenicale della Formula E viene annunciato come partecipante alle prove libere del venerdì cn la Williams nel prossimo weekend. C'è chi sostiene possa prendere il posto di Latifi, ma per il momento tutto quello che sappiamo è che quest'anno i team di Formula 1 devono far completare a dei rookie almeno due sessioni di libere del venerdì e che la presenza di De Vries è da inserirsi in questo contesto. Vandoorne ottiene nuovamente la terza posizione ed è leader della classifica piloti. Di Grassi si riprende dalla delusione del sabato con un quarto posto, mentre chiude in modo abbastanza controverso la top-5 Frijns, che all'ultimo giro sperona Da Costa, pare nel momento in cui questo gli frena davanti perché sta finendo l'energia.


Sembra che tra i due ci sia un chiarimento dopo la gara, ma nonostante ciò Da Costa scrive un tweet abbastanza piccato contro il fatto che Frijns non sia stato penalizzato, sostenendo di fatto che non si è dato il buon esempio ai bambini. Per qualche ragione trovo tutto ciò molto più comico di quanto immagino fosse nelle intenzioni di Da Costa. A proposito, chiude sesto davanti a Rowland, Lotterer, Vergne ed Evans. Chiudono la gara fuori dalla zona punti Bird, Wehrlein, Dennis, Buemi, Askew, Gunther, Turvey, Sims, Sette-Camara, Ticktum, Cassidy e Giovinazzi. Il nostro Antonio proprio Mai Una Gioia, stavolta nemmeno quella del fanboost. Vandoorne, Vergne, De Vries e Da Costa lo ottengono per entrambe le gare (cosa particolarmente prevedibile, oserei dire), mentre Evans e Lotterer lo ottengono l'uno al sabato e l'altro alla domenica. Sette-Camara e Giovinazzi rimangono gli unici due piloti a non avere ottenuto neanche un punto finora.



giovedì 19 agosto 2021

Formula E 2021: eprix Berlino I e II, Nyck De Vries chiude la stagione da campione del mondo

Tutte le cose belle hanno una fine e in realtà non solo le cose dotate di grande bellezza. Una di queste è il campionato di Formula E, di cui penso abbiate già intuito la mia sensazione che in questa stagione 2021 si sia andati incontro a un notevole decadimento, già visto seppure in misura minore a partire dall'avvento della Generazione 2. L'unica cosa positiva che riconosco a questo campionato, che purtroppo non verrà replicata nella prossima stagione, è quella degli eventi sempre doppi, a parte quello di Montecarlo. Questo format dei doppi eventi nello stesso weekend mi è piaciuta, mi dà l'idea di un campionato più organizzato (seppure sia stato fatto per cause di forza maggiore e per rinvii e annullamenti vari) rispetto a quelli in cui c'erano eventi doppi ed eventi singoli in modo random. Ad ogni modo il doppio evento di quest'ultimo fine settimana, nel quale è stato assegnato il titolo, aveva la particolarità di utilizzare due layout diversi del circuito di Berlino, invece che lo stesso layout in occasione di entrambi gli eventi.

LINE-UP: siccome contemplo la possibilità che sia difficile ricordare chi componga l'intera griglia del campionato di Formula E, credo sia opportuno fare un breve recap. In Mercedes corrono Nyck De Vries (arrivato a Berlino da leader della classifica) e #MaiUnaGioia Stoffel Vandoorne, mentre i piloti Techeetah sono i due campioni delle passate edizioni Jean-Eric Vergne e Antonio Felix Da Costa. Per quanto riguarda gli altri campioni passati Lucas Di Grassi e Sebastien Buemi corrono rispettivamente per Audisport Abt e Nissan eDams, con rispettivi compagni di squadra René Rast e Oliver Rowland. #MaiUnaGioia Pascal Wehrlein fa coppia con André Lotterer in Porsche, mentre i piloti Jaguar sono Mitch Evans e Sam Bird. Robin Frijns e Nick Cassidy corrono per Virgin, Oliver Turvey e Tom Blomqvist per NIO, Jack Dennis e Maxi Gunther per BMW Andretti, Alex Sims e Alex Lynn per Mahindra, Edoardo Mortara e Norman Nato per Venturi. Infine l'unico team che ha cambiato mezza line-up nel corso della stagione è Dragon Penske, accanto al full-time Sergio Sette-Camara c'è adesso Joel Eriksson da quando è iniziato il campionato del DTM al quale prende parte Nico Muller, il pilota che ha iniziato la stagione al suo posto.

SATURDAY RACE: in un contesto in cui 18 piloti possono ancora lottare per il titolo con due eventi da disputare, i piloti Techeetah cercano di mettersi avanti con i lavori. Vergne e Da Costa monopolizzano la prima fila, precedendo Di Grassi, a sua volta uno dei millemila pretendenti al titolo. Dietro di loro ci sono Mortara, Nato ed Evans e le posizioni si mantengono inalterate nella prima fase di gara. Se la vede brutta Bird al primo giro, quando rischia il testacoda, ma se la vede ancora più brutta sempre lo stesso Bird qualche giro più tardi, quando la sua vettura rimane ferma lungo il tracciato, provocando l'ingresso della safety car.
Ci si avvicina nel frattempo alla metà della gara e le Techeetah non sembrano andare molto bene: Vergne lascia passare il compagno di squadra Da Costa che al momento pare più veloce, ma la verità è che al momento c'è in pista qualcuno che è più veloce di loro. L'attack mode, uno solo della durata di otto minuti, sconvolge un po' le posizioni come al solito, dato che si perdono in primo luogo posizioni per attivarlo, ma non voglio perdere troppo tempo a parlare di questi dettagli.
Quello che conta è che, tra attack mode e non, Di Grassi adesso è più veloce delle Techeetah e si porta davanti a tutti, inseguito da un Mortara molto vicino a lui nelle fasi conclusive della gara. Però è Di Grassi a spuntarla e Mortara è costretto ad accontentarsi della seconda posizione.
Evans si prende la terza posizione con un sorpasso su Nato nelle fasi finali della gara e il pilota della Venturi è costretto ad accontentarsi del quarto posto, precedendo Dennis. Vergne deve essersi ripreso la posizione su Da Costa perché chiude sesto davanti al compagno di squadra, mentre Gunther, Rast e Lotterer completano le prime dieci posizioni. I piloti in lotta per il titolo scendono a 13, ovvero De Vries, Mortara, Dennis, Evans, Frijns, Di Grassi, Da Costa, Bird, Vergne, Lynn, Cassidy, Rast e Wehrlein, alcuni dei quali avrebbero bisogno di un mezzo miracolo per vincere il campionato.

SUNDAY RACE: ricordate quant'era bella la Formula 1 degli anni '90/primi anni '00 quando ogni tanto qualcuno rimaneva fermo in griglia e dietro di lui le vetture che sopraggiungevano cercavano di schivarlo? Ecco, è esattamente quello che succede Evans e che non succede a Mortara. Nel senso che Evans rimane fermo sulla griglia (partiva terzo), ma che Mortara non riesce a schivarlo. La gara viene redflaggata perdendo due protagonisti fin dalle prime battute. Mortara sembra anche avere riportato un infortunio di lieve entità nel botto.
Dopo una pausa di riflessione per pulire la pista si parte con stile e stavolta Dennis, verso metà griglia, finisce fuori da solo: anche lui lottava per il titolo, anzi, era uno dei piloti più vicini a De Vries in classifica. Il pilota della Mercedes, seppure sia in bassa top-ten, sembra avere vita decisamente più facile del previsto, mentre il suo compagno di squadra Vandoorne, partito dalla pole, è in testa davanti a Rowland. Tra un attack mode e l'altro (stavolta sono due di quattro minuti ciascuno), tuttavia, Stoffy va un po' a dormire in un van, Nato si porta in testa e Sims in seconda posizione. Vandoorne si sveglierà in tempo per il finale della gara, ma questa è un'altra storia.
Il successivo ritirato, quando la gara è ormai inoltrata, è Da Costa dopo essere stato speronato da Di Grassi. Finito a muro, entra la safety car per rimuovere la vettura ferma. Dopo la gara, Di Grassi si scuserà via twitter per il misfatto, venendo retwittato da Da Costa. È quando si torna alla normalità che Vandoorne si scatena, andando a lottare con le Porsche e rischiando di fare a sportellate anche con lo stesso De Vries che sta nei paraggi.
Nato nel frattempo è in testa indisturbato, mentre Sims perde terreno, con Rowland e Vandoorne che risalgono in zona podio, che manterranno fino al traguardo. Sims a quel punto deve vedersela con Lotterer e ho detto tutto. Lotterer e Wehrlein arrivano quarto e quinto, Sims si accontenta della sesta piazza e completano la zona punti Bird, De Vries (che lascia passare il pilota Jaguar senza opporsi all'ultimo giro, per levarsi da ogni impiccio visto che comunque il titolo è suo e la Mercedes è in testa alla classifica costruttori), Rast e Blomqvist, con Vergne soltanto undicesimo dopo avere visto in precedenza la zona punti.

CLASSIFICA: De Vries 99, Mortara 92, Dennis 91, Evans 90, Frijns 89, Bird 87, Di Grassi 87, Da Costa 86, Vandoorne 82, Vergne 80, Wehrlein 79, Lynn 78, Rast 78, Rowland 77, Cassidy 76, Gunther 66, Lotterer 58, Nato 54, Sims 54, Muller 30, Buemi 20, Sette-Camara 16, Turvey 13, Blomqvist 6, Eriksson 1. Ho visto un certo entusiasmo per la classifica così "ristretta" ma non mi sento di condividerlo fino in fondo. Il risultato è stato dettato molto da un sistema di qualifiche che premia più il caso che la competitività di team o piloti e risultati che sembrano altrettanto casuali. Avrei preferito di gran lunga, piuttosto che uno scontro per il titolo tra 13 piloti, un campionato sì equilibrato, ma in cui comunque alla vigilia del gran finale ci fosse uno scontro per il titolo più delineato, tra un numero ristretto di piloti. Quattro o cinque piloti in lotta per il titolo avrebbero reso le cose già più comprensibili, piuttosto che lasciar pensare ancora una volta che tutto dipendesse dal caso. Spero che nella prossima stagione le cose possano migliorare, un po' in tutto, ma so che non mi conviene essere troppo fiduciosa.

martedì 13 luglio 2021

Formula E 2021: eprix di New York I e II

Vorrei fare i miei vivi complimenti alla Formula E per come è andato il weekend appena passato. Non che ci sia molto di cui essere felici, ma quantomeno, dopo tutto il trash a cui abbiamo assistito negli scorsi appuntamenti, stavolta non siamo mai usciti dai margini di ciò che è accettabile. Per intenderci: ci sono certe cose che sono indubbiamente trash, ma stavolta il trash a cui siamo stati esposti è stato un livello di trash che non è andato oltre a quello che si accetta e si sottoscrive nel momento in cui si mette su Mediaset 20 o sul sito di Mediaset Play. Vorrei però dire una cosa a proposito del sito di Mediaset Play: nelle quantità di pubblicità che hanno mostrato ieri mentre recuperavo la gara di domenica ce n'era una a proposito di una piadina(?), in cui venivano elencati gli ingredienti. Tra gli ingredienti c'erano "pomodori datterini gialli". Però, da figlia di pensionato fissato con la coltivazione di vegetali presso gli orti sociali del mio paese, mi permetto di segnalare che quelli che venivano fatti vedere nella pubblicità non erano affatto pomodori datterini (di forma allungata), quanto piuttosto pomodori ciliegini (di forma tonda).

Abbandonata la nostra parentesi sui pomodorini, concentriamoci sulla gara di sabato, nella quale Nick Cassidy partiva dalla pole position. È rimasto in testa fino alle ultime fasi di gara, quando Jean-Eric Vergne l'ha raggiunto e i due hanno iniziato a prendersi a sportellate. Ci ha rimesso Cassidy, mentre Maxi Gunther si è portato in testa, davanti allo stesso Vergne rimasto secondo (unico risultato utile del weekend dato che si è ritirato domenica). Lucas Di Grassi ha completato il podio, mentre il poleman ha dovuto accontentarsi di essere l'Hulkenberg dell'evento. Robin Frijns ha completato la top-5 seguito da Sebastien Buemi, Oliver Rowland, André Lotterer, Sam Bird e René Rast: quest'ultimo era partito dalle retrovie e ha fatto una grande rimonta. Il nostro caro Pascal Wehrlein, da sempre all'inseguimento della sua prima vittoria nella serie, stavolta è uscito di scena per incidente in compagnia di Alex Lynn, che era partito dalle prime posizioni ma che aveva già preso parte a qualche peripezia andando lungo alla prima curva.

La gara della domenica è stata lungamente caratterizzata da Sam Bird, Mitch Evans e Nick Cassidy nelle prime tre posizioni. Ci sono stati anche quelli che il grande pubblico chiamerebbe "sorpassi per le posizioni della top-3" peccato che consistessero nel solito allargarsi per attivare l'attack mode e poi andare a passare chi aveva sorpassato in quei frangenti. Non mi spiegherò mai perché i fan della Formula E impazziscano per queste cose. Io, quando vedo queste scene, mi chiedo sempre perché sto seguendo la gara invece di essere su Youtube ad ascoltare le canzoni di Jacques Villeneuve. Ad ogni modo Mitch Evans ha perso la posizione verso fine gara per un problema tecnico e ne ha perse anche molte altre: Sam Bird, Nick Cassidy e Antonio Felix Da Costa sono stati gli illustri individui saliti sul podio, con Bird adesso leader della classifica piloti. Pascal Wehrlein, André Lotterer, Alexander Sims, Norman Nato, Robin Frijns, Alex Lynn e Maxi Gunther hanno completato la top-ten dalla quale ho visto scivolare via Sergio Sette-Camara, giunto undicesimo dopo avere passato tutta la gara a punti.

sabato 8 maggio 2021

Formula E 2021: eprix di Montecarlo

Ho già espresso in passato la mia perplessità sul pubblico target della Formula E, ma le perplessità non arrivano mai da sole. La mia perplessità riguarda il perché, invece di puntare al tifoso medio magari con la passione delle auto elettriche, si sia scelto come obiettivo l'ecologista medio, dove non si intende l"ecologista *appassionato di automobilismo* medio, ma proprio ecologista medio, punto e basta. Essenzialmente il pubblico target della Formula E sembra una fetta di popolazione a cui non importa quasi un fico secco di corse automobilistiche. La nuova perplessità è sempre legata al tifoso medio: questo, a parole, vuole i duellihhhh e i sorpassihhhh, con cambi di posizione ogni trenta secondi contati, poco importa la loro naturalezza. Incredibile ma vero, con l'ingresso dell'attack mode, la Formula E, serie che non ha come obiettivo il tifoso medio, ha realizzato e confezionato proprio il prodotto che il tifoso medio sostiene di desiderare, con la sola falla del rumore.

Succede così che Antonio Felix Da Costa parta dalla pole position e trascorra la gara a lottare con Robin Frijns e Mitch Evans, con sorpassi ripetuti e continuati, che tuttavia sono in genere il frutto di un allargamento per attivare l'attack mode e poi sfruttando la potenza dell'attack mode stesso... oppure, all'occorrenza, anche solo l'allargamento altrui.
Succede che passi in testa Frijns, poi di nuovo Da Costa, poi Evans, poi Da Costa nel finale, che anche Frijns sorpassi Evans proprio a fine gara... non fraintendete, non è che tutto questo sia frutto di attack mode, ma l'attack mode è ciò che equipara il sorpasso fake al sorpasso conquistato, e soprattutto essendo obbligatorio attivarlo due volte a gara in corso, è ciò che obbliga il pilota ad andare fuori traiettoria per attivarlo.
Qual è il male, vi chiederete, se conduce a una gara piena di sorpassi per le posizioni di spessore a Montecarlo, sullo stesso identico tracciato della Formula 1... Il male c'è ed è enorme: la glorificazione del duellohhhh e del sorpassohhhh non tiene conto di quei tanti duelli che non si traducono in un sorpasso. Non so se mo spiego, tipo Bottas vs Vettel in Russia 2017 o Vettel vs Bottas in Bahrein 2018. Immaginate un pilota che deve impostare una difesa da chi ha di fatto negli scarichi, ma che al contempo deve attivare l'attack mode per forza, pena 30 secondi o giù di lì applicati al risultato di gara, un pilota che invece di chiudere la porta a chi gli sta dietro gliela deve spalancare, per poi sperare che venga spalancata a lui poco dopo.

Succede questo, un eprix di Montecarlo che di fatto non è neanche tanto male, anche se la regia lascia un po' desiderare e spesso non si capisce il motivo delle bandiere gialle. Il prodotto finito è okay, anche perché gareggiare lungo le strade di Montecarlo è forse più fattibile che gareggiare tra le buche dell'Eur, ma qualcosa è stato snaturato e apparentemente è proprio quello che in tanti desiderano. Forse sono io che sto diventando una "purista", non lo so, ma da quando ho iniziato ad apprezzare il Gran Premio di Montecarlo, mi sono accorta che la ragione principale delle emozioni, in quel luogo, è che tutto può accadere, anche se forse non accadrà niente. Ed è proprio allora che magari qualcuno fa una pazzia, si infila tra la vettura di un avversario e le barriere della Rascasse, azione che finirà o con un sorpasso micidiale o con un incidente.

La Montecarlo della Formula E è bel lontana dall'offrire questo tipo di emozione, anche se come ho già detto stavolta non è andata così male. Vittoria per Da Costa, a podio Frijns ed Evans, poi a seguire tra i primi dieci Vergne, Gunther, Rowland, Bird, Cassidy, Lynn e Di Grassi, che undici anni fa veniva accusato di essere un cafone da Alesi per avere cercato, mentre era a pieni giri, di tenere testa ad Alonso. Niente punti per Buemi, Mortara, Nato, Blomqvist, Sette-Camara, Dennis, Lotterer, Muller e Turvey, non arrivati al traguardo De Vries, Wehrlein, Vandoorne, Rast e Sims.
I sorpassi di testa li abbiamo visti, dietro ce ne sono stati sicuramente altri meno considerati, ma vale lo stesso discorso che per là davanti. Lo spettacolo, per essere tale, deve essere genuino, non sembrare costruito... e ancora una volta questa Formula E riesce, seppure meno che altrove e in altri momenti, a sembrare almeno in parte costruita, nonostante sia forse arrivata nel luogo più tradizionale di quelli che va a visitare nel corso della stagione. Qualcuno, in alto, forse dovrebbe iniziare a pensarci un po' su.


martedì 27 aprile 2021

Non so se la Formula E è morta nel 2021, ma messa tanto bene non lo è...

Provate a immaginare se la Formula E corresse al circuito Ricardo Tormo di Valencia, con l'applicazione di chicane a caso. Immaginate anche che si parta dietro safety car per la pioggia e che ogni tre per due rientri la safety car: si ringraziano Buemi vs Lotterer, Gunther, Sette-Camara vs Evans, di nuovo Lotterer... Poi immaginate che, siccome lo scopo della Formula E è risparmiare energia, l'energia residua venga diminuita dopo gli ingressi della safety car, ma al punto tale che quasi tutti facciano fatica ad arrivare alla fine con l'energia residua.

Immaginate che Antonio Felix Da Costa, partito dalla pole e in testa fin dall'inizio, debba rallentare all'ultimo giro, venendo sfilato da gente random. Immaginate che alcuni piloti, tra cui Rowland e Sims giunto secondo e terzo, vengano squalificati insieme ad altri. E poi che altri vengano squalificati quattro ore dopo, compreso Da Costa. Solo nove piloti considerati classificati: Nyck De Vries, Nico Muller, Stoffel Vandoorne partito ultimo, Nick Cassidy, René Rast, Robin Frijns, Lucas Di Grassi, Jake Dennis e Jean-Eric Vergne.

Immaginate che ci sia anche gente compiaciuta da tutto ciò perché OMG figatahhhh!!111!!!111!!! Bellissimo eliminare i leader a caso, avere sei o sette squalificati e il risultato stilato a caso. Io, a quel punto, ho iniziato a sentirmi l'anima sporca. Per ripulirmela avrei avuto bisogno di una sprint race di Formula 1 con reverse grid dalla classifica piloti. Se non altro con quella, oggi come oggi, vincerebbe Alonso... e la vincerebbe dopo un duello vintage con Vettel. Sarebbe qualcosa di molto più naturale di ciò a cui abbiamo assistito sabato.

Domenica si è corso con l'asciutto e senza safety car: Jake Dennis vincitore partito dalla pole, André Lotterer e Alex Lynn sui gradini più bassi del podio, poi a seguire Oliver Rowland, Norman Nato (secondo al traguardo ma penalizzato per incidente con Lynn), René Rast, Jean-Eric Vergne, Oliver Turvey, Edoardo Mortara e Lucas Di Grassi in top-ten, dopo una gara senza troppi stravolgimenti. Il povero Da Costa è stato penalizzato per irregolarità nell'utilizzo dell'attack mode. Spero non sia passato accanto alla cabina dei commissari se no c'era caso che per completare l'opera gli tirassero anche un calcio nelle pa**e per non farsi mancare niente.


lunedì 10 agosto 2020

Formula E: Antonio Felix Da Costa campione in anticipo

SABATO 08/08 - Da Costa who, stavolta è il suo compagno di squadra Vergne a conquistare la pole position, all'eprix di Berlino circuito standard percorso nel giusto senso di marcia. Nel gruppo superpole precede Gunther, D'Ambrosio, Vandoorne, Lynn e Frijns, con il leader della classifica piloti che è costretto a partire più indietro.
Tutta la gara è un susseguirsi di Vergne in testa seguito molto da vicino da Gunther, che continua a stargli attaccato al retrotreno fino a gara inoltratissima. A gara inoltratissima smetterà di contemplare il retrotreno di Vergne prendendosi la testa della gara e andando a vincere.

Vandoorne non vede la gloria del podio sia perché si fa trollare fin dal via dai piloti che lo seguono, sia perché a un certo punto, mentre è in lotta per la bassa top-5, tocca qualcuno o qualcosa, fora ed è costretto ad andare a dormire nel suo van. Mai una gioia, più o meno come Massa.
O meglio, Massa sembra destinato a qualche gioia, infatti risale addirittura fino alla quinta piazza ed esce apparentemente vincente da un duello con Di Grassi. Nella fattispecie nel suddetto duello Di Grassi si gira e Massa no. I commissari decideranno che Massa non meritava di vincere quel duello e lo penalizzeranno con un drive through, non prima che sia già precipitato in 14esima piazza per problemi con la vettura.

Dopo il sorpasso subito da Gunther, Vergne deve vedersela anche con Frijns, che lo insegue da vicino e poi lo supera prendendosi la seconda posizione. Per Vergne non resta altro da fare che difendere il terzo posto e questo gli riesce fino al traguardo.
Giunge quarto il leader del campionato Da Costa, con Lotterer, Rowland, D'Ambrosio, Di Grassi, Evans e Sims a completare la zona punti. Seguono fuori top-ten Buemi, Muller, Bird, Mortara, Abt, Turvey, Lynn, De Vries e Massa. Rast apparentemente non finisce la gara e risulta ritirato come Vandoorne, Calado, Sette-Camara e Jani (gli ultimi tre citati tutti coinvolti nello stesso incidente).

DOMENICA 09/08 - Vergne parte ancora dalla pole, precedendo Da Costa, Rowland, Buemi, De Vries e Massa, che dopo essere rientrato nella "superpole" conduce anche tutta la durata della gara in zona punti. Poi nel corso della gara viene superato da Di Grassi che si vendica per il testacoda innescato il giorno precedente e scivola dalla settima posizione che aveva inizialmente fino alla decima, ma si tratta del suo secondo arrivo stagionale in zona punti e non mi sembra il caso di lamentarsi. Ha fatto anche più punti di Vandoorne #MaiUnaGioia.

Stavolta Vergne non deve vedersela con Gunther, che figura ritirato in un incidente al primo giro. Di due gare in cui è partito dalla pole riesce a vincerne una, precedendo Da Costa, in una doppietta che significa il titolo costruttori per Techeetah. Il secondo posto di Da Costa significa anche altro, ovvero la conquista aritmetica del titolo piloti con due gare d'anticipo.
Completa il podio Buemi, seguono De Vries, Rowland, Di Grassi, Evans, Lotterer, Lynn e Massa in zona punti, mentre di punti non ne prendono Bird, Vandoorne, Sims, Mortara, D'Ambrosio, Rast, Calado, Abt, Jani, Muller, Sette-Camara e Turvey. Non pervenuti al traguardo, e neanche molto prima del traguardo, Gunther e Frijns.

Quello di ieri è un evento abbastanza storico per la Formula E, da sempre vista come uno sbocco per chi in Formula 1 c'è stato ed è rimasto a piedi.
Dopo Piquet Jr, Buemi, Di Grassi e Vergne x2, infatti, abbiamo un nuovo campione. Portoghese, classe 1999, due volte vincitore del Gran Premio di Macao, ex World Series by Renault ed ex DTM, Antonio Maria De Mello Beryner Felix Da Costa Hanno Disboscato La Foresta Amazzonica Per Scrivere Il Mio Nome Sull'Elenco Telefonico è il primo campione di Formula E a non avere mai gareggiato in Formula 1.

venerdì 7 agosto 2020

Formula E @ Berlino contromano

Che bello quando è mercoledì ed è già Race Day... o per meglio dire, che bello fino a un certo punto, perché mercoledì e giovedì sono comunque giornate lavorative, ovvero giornate in cui ci sono diversi intoppi, quando si tratta di seguire quello che succede a Berlino, dove si sono svolti i primi due dei sei eventi finali della stagione, per i quali c'è stato qualche cambio di line-up per effetto dei millemila mesi intercorsi dallo scorso evento del 29 febbraio a quelli di questa settimana:

VIRGIN - Sam Bird, Robin Frijns
NIO - Oliver Turvey, Daniel Abt (sostituto di Ma Qing Hua in Cina per restrizioni di viaggio)
MERCEDES EQ - Stoffel Vandoorne, Nyck De Vries
DRAGON - Sergio Sette-Camara (sostituisce Brendon Hartley, che ha lasciato la serie), Nico Muller
AUDISPORT ABT - Lucas Di Grassi, René Rast (sostituto di Daniel Abt, licenziato per lo scandalo della gara virtuale)
TECHEETAH - Antonio Felix Da Costa, Jean-Eric Vergne
PORSCHE - Neel Jani, André Lotterer
VENTURI - Felipe Massa, Edoardo Mortara
JAGUAR - Mitch Evans, James Calado
NISSAN EDAMS - Oliver Rowland, Sebastien Buemi
BMW ANDRETTI - Alexander Sims, Maximilian Gunther
MAHINDRA - Jerome D'Ambrosio, Alex Lynn (sostituisce Pascal Wehrlein, che ha lasciato il team).

Mercoledì 05/08 - il layout utilizzato per questi due eventi è quello standard, ma al contrario. Tutto ciò è molto bello ed emozionante, ma direi di passare oltre e di parlare del fatto che tutto è iniziato nel segno di Antonio Felice sulla Costa: il leader del campionato ha infatti ottenuto la pole position mercoledì pomeriggio, con Vergne, Lotterer, Buemi, De Vries e D'Ambrosio a completare il gruppo "superpole".
La gara è partita senza intoppi per Da Costa e sarebbe proseguita senza intoppi: è infatti stato in testa per tutta la sua percorrenza e, anche se ha finito con l'energia ormai ridotta al limite, nessuno l'ha impensierito più di tanto perché Lotterer e Bird erano entrambi piuttosto lontani.

Qualcuno potrebbe chiedersi quali peripezie abbiano condotto costoro a finire sul podio e forse è doveroso spiegare che anche Vergne era uno dei contendenti al podio, o almeno, lo è stato per tutta la prima parte di gara e sembrava anche in vantaggio sugli altri due, ma la sua vettura ha deciso che ne aveva abbastanza un po' prima del tempo e l'abbiamo visto rallentare (dove per "visto" intendo che ho letto dei tweet in proposito e poi ho visto gli highlight della gara alla sera).
Fuori Frijns con tanto di safety car, fuori Massa (per incidente durante un duello con Stoffy che al volante del suo van non stava affatto dormendo per una volta), ha rischiato di finire fuori anche Evans dopo un contatto con Gunther, ma è finito fuori quest'ultimo, anche se non materialmente, squalificato per "using too much power".

Da Costa, Lotterer e Bird a podio, con la top-ten completata da De Vries, Da Costa, D'Ambrosio, Vandoorne, Buemi, Di Grassi che era partito dalle retrovie, Sims e Rast. Premio #MaiUnaGioia ai piloti che si sono classificati a seguire, ovvero Mortara, Jani, Lynn, Evans, Rowland, Calado, Turvey, Abt, Vergne, Sette-Camara e ultimo classificato Muller, il Ma Qing Hua of the day. Il vantaggio d Da Costa in classifica è salito abbastanza da essere ormai etichettato come il favorito per il titolo... e, in effetti, tutto lasciava pensare che niente e nessuno potesse fermarlo. Guess what? Era proprio così.

Giovedì 06/08 - di nuovo pole position per Antonio Felice sulla Costa, ancora una volta più vicino al titolo, specie dopo avere vinto senza troppi intoppi la seconda gara in due giorni consecutivi.
Nel gruppo Superpole insieme a lui sono andati Buemi, Lynn, De Vries, Frijns e Di Grassi, i quali hanno avuto destini abbastanza diversi nel corso della gara (di nuovo disputata in parte mentre stavo lavorando e in parte mentre stavo andando a casa da lavorare).
Buemi ha infatti mantenuto la seconda posizione, mentre De Vries ha provato a mantenere la terza, ma la cosa non è andata a buon fine, perché è stato scavalcato prima da Frijns e poi da Di Grassi. In seguito si sarebbe anche ritirato per un problema tecnico, subito imitato da Gunther (che non c'entra molto con i piloti di cui stavo parlando adesso, ma nevermind).

Il duello per il terzo posto ha avuto quindi come protagonisti Frijns e Di Grassi, con quest'ultimo che ne è uscito vincente e si è lanciato all'inseguimento del suo best friend forever Buemi, in memoria dei bei vecchi tempi. Diversamente dai bei vecchi tempi, i due non sono finiti fuori come in quel famoso finale di stagione disputato lo stesso giorno del crash tra i Rosbilton in Austria (la cosa non c'entra niente, ma ormai è appurato che mi piace inserire citazioni a caso nel corso dei miei "reportage").
Dall'alto del suo van, Vandoorne è diventato l'idolo dei commenti sui social superando Bird e Rowland in un colpo solo e appropriandosi di una quinta piazza che nei tempi passati sarebbe sembrata un risultato molto improbabile da parte sua viste le sue poche gioie.

Mentre Lotterer recuperava qualche posizione e Vergne ne perdeva per un probabile problema alla vettura scivolando comunque soltanto nelle zone bassissime della top-ten e non oltre, si consumavano infine le peripezie di Massa: dopo non essersi ripetuto in qualifica (decimo mercoledì, molto più indietro giovedì) era 12° e non si era ripetuto in gara (nel senso che, diversamente da mercoledì, non aveva avuto incidenti) ma la sua vettura ha deciso di lasciarlo a piedi all'ultimo giro.
In sintesi Da Costa, Buemi e Di Grassi sul podio, con quest'ultimo che sembra essere al momento secondo in classifica, ma abbondantemente lontano da Da Costa. Frijns, Vandoorne, Bird, Rowland, Mortara, Lotterer e Vergne hanno completato la zona punti, mentre non ne hanno ottenuti Lynn, Evans, Rast, Muller, Jani, Abt, Sette-Camara, Turvey, Sims e Calado, ultimo classificato. Come già detto, Massa, Gunther e De Vries non hanno visto il traguardo, mentre risulta squalificato D'Ambrosio.

Soltanto adesso, alla fine di questo post, mi rendo conto di non avere avuto delucidazioni, nel corso del fine sett... ehm, del mid-week, a proposito di chi abbia ottenuto il fanboost nelle due gare. Poco male, basta fare un piccolo sforzo di immaginazione, sicuramente Stoffy che dorme in un van sarà uscito vincitore da questa speciale classifica. Altri nomi candidabili, sicuramente gli altri fan-favourite come Da Costa e De Vries, poi verosimilmente qualcuno tra Abt, Buemi e Di Grassi. Gli altri nessuno se li sarà filati come al solito, forse fatta eccezione per Vergne che è anche lui un candidato plausibile, ma ormai ci avranno fatto l'abitudine, immagino. Si tornerà in pista già domani e domenica, stavolta con il layout standard (ovvero lo stesso di queste due gare, ma fatto nel senso "giusto" invece che contromano), quindi avranno qualche chance - ovvero molto poche - di essere votati già in tempi brevi.
 

sabato 25 gennaio 2020

Formula E @ Santiago del Cile

Fonte: twitter ufficiale
della Formula E
Ci sono momenti in cui bisogna fermarsi un attimo a omaggiare Ma Qing Hua. Questa è la ragione per cui sono stata così lenta nello scrivere questo post, dato che l'eprix di Santiago del Cile si è svolto nella sera di sabato 18/01.
Non l'ho visto in diretta, perché ero a cena e peraltro non sono del tutto sicura che Canale 20 si veda a casa mia. Me lo sono poi guardata sul sito della Mediaset alle quattro di notte, dopo avere seguito qualche tweet in diretta per tenermi aggiornata su quello che succedeva.

Evans in pole, komehhhh si è permessohhhh? e ha anche mantenuto la posizione quando è iniziata la gara, rimanendoci per un bel po'. Chi non è rimasto né nella posizione di partenza né in gara era un terzetto di autoscontristi composto da Jani, Sims e Lotterer. Si è vista anche altra gente che limonava a bordo delle monoposto, ma quei tre sono stati gli unici che non sono sopravvissuti alle prime fasi di gara.

Nel frattempo abbiamo assistito al duello tra i Venturi Bros, che avendo come capo Susie Wolff sono un po' i Rosbilton dei poveri.
Dal duello è uscito vincente Mortara, mentre Massa è uscito vincente da un duello con un muretto. Si è ripreso con grazia, dopo essere stato chiuso dal compagno di squadra e l'ha elegantemente salutato con il dito al vento. Poi, lontano da Mortara ma vicino a livello spirituale, si è fatto da parte, per il momento, perché potessimo concentrarci su altro.

Gunther scalava le zone alte della classifica e ha vendicato l'onore delle tumblrere anti-Evans (non seguo più nessuna tumblrera anti-Evans e, in realtà, con il mio nuovo profilo seguo solo tre profili di persone normali) prendendosi la prima posizione.
Evans ne avrebbe perse altre, di posizioni, ma eravamo arrivati a un momento in cui a nessuno importava più un fico secco di Evans, non essendo più il principale candidato alla vittoria.
In più c'erano due piloti amati e rispettati come Da Costa e Vergne che stavano risalendo. Però che non si allarghino troppo: il fan favourite assoluto, vincitore ancora una volta della classifica del fanboost era...
...
...
...
...che cosa ve lo dico a fare? Concentriamoci su Da Costa e Jev, il primo dei quali ha fatto a sportellate con Mortara in corso d'opera, dando finalmente un po' di spazio a una delle Venturi, dato che Mortara è stato inquadrato mentre si ritirava.
Da Costa nel frattempo continuava la propria scalata, mentre Jev nelle fasi finali ha dovuto rientrare ai box con la macchina che gli stava cadendo a pezzi.

Da Costa è arrivato ad affiancare e superare Gunther, che però si è ripreso con un controsorpasso nel finale, vincendo finalmente la sua prima gara e diventando il pilota più giovane ad avere vinto una gara di Formula E: è un 1997, come Verstappino. Però ha raggiunto la drinking age già da tempo e, in quanto tale, non lo si può considerare un enfant prodige.
Da Costa si è accontentato della seconda posizione mentre terzo ha chiuso De Vries che però doveva scontare una penalità ed Evans si è appropriato del gradino più basso del podio e dello champagne, sempre ammesso che a Santiago del Cile si beva qualcosa.

Wehrlein chiudeva la top-5 ma è risalito al quarto posto davanti proprio a De Vries, con a seguire il fanboost man, Di Grassi e Calado. In loro compagnia doveva esserci anche Buemi, ma è stato penalizzato ed è scivolato fuori top-ten. Massa nel frattempo risaliva al nono posto a spese di Abt, penalizzato per averlo speronato, e Bird era l'ultimo pilota a vedere la luce della top-ten.
Sorprendentemente My King Juan non è arrivato ultimo, mentre - non sorprendentemente vista la sua sfiga cosmica - Brendon Bitch non è arrivato e basta. Anche D'Ambrosio non è arrivato al traguardo, e in realtà è molto probabile che non ci sia arrivato nemmeno Rowland.

Si torna in pista a metà febbraio, con l'eprix di Città del Messico, in onore del quale tuttavia non siamo sotto l'effetto dell'erba messicana: il fatto che il fanboost man stia dormendo in un van in cima alla classifica è la realtà di questo 2020. Non so quanto a lungo durerà, ma è comunque epico vederlo in testa a una classifica che non sia quella del fanboost anche se, come potete intuire anche voi, la Formula E non è poi così rilevante, fa solo da contorno alla classifica del fanboost nella quale Vandoorne vince sistematicamente.

sabato 25 maggio 2019

Formula E 2018/19: Commento all'eprix di Berlino - 25 Maggio 2019

"Di Grassi ha i nonni di Pomigliano a Mare, che salutiamo" - il telecronista saluta la città di Pomigliano a Mare, oppure i nonni di Di Grassi

Oggi è sabato ed è giorno di Formula E. La gara si svolge alle 13.00, quindi dovrò vederla più tardi sul sito della Mediaset ma nevermind, la gara viene postata sul sito della Mediaset quindi tutto sembra filare liscio.
Non fila liscio niente per Lotterer, arrivato a Berlino come secondo in classifica a un solo punto di distanza da Vergne, mentre ce lo troviamo in ultima fila, così come non sembra che le cose siano andate molto bene per Massa, che viene punito dal karma per non essere andato a sbattere a Sainte-Devote la volta scorsa.
A chi invece sembra andare tutto bene, per il momento, è nientemeno che Stoffy, eroe delle folle e amato incondizionatamente dalla gang dei gatti neri che dormono nel suo van.
Leggo il nome di Vandoorne come pilota che parte dalla prima fila e ho l'impressione che le cose potrebbero andare decisamente peggio del solito.

GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: Buemi - Vandoorne
2^ fila: Di Grassi - Paffett
3^ fila: Lynn - Abt
4^ fila: Da Costa - Vergne
5^ fila: D'Ambrosio - Wehrlein
6^ fila: Sims - Rowland
7^ fila: Bird - Turvey
8^ fila: Gunther - Mortara
9^ fila: Dillman - Evans
10^ fila: Massa - Lopez
11^ fila: Lotterer - Frijns

Si parte con Buemi che mantiene la posizione.
Si parte con Vandoorne che mantiene la posizione, ma non durerà a lungo al secondo posto.
Arriva Di Grassi e nel tempo di dieci minuti si ritrova in testa alla gara, mentre i telecronisti ci ricordano che Di Grassi e Buemi non sono esattamente best friend forever. In più viene citato il fatto che i due hanno origini italiane, cosa che Mazzoni ha ripetuto a suo tempo un'infinità di volte. Ne approitto per segnalare che anche Massa e D'Ambrosio hanno origini italiane, ma in questo momento sia Massa sia D'Ambrosio non credo che siano particolarmente felici di essere presi in considerazione.
Di Grassi: "Tunz tunz tunz!!11!!11! io e Buemi siamo fighi, Massa e D'Ambrosio no!"
Buemi: "Intanto D'Ambrosio una volta ti ha sottratto il volante in Formula 1."
Di Grassi: "Va beh, cosa sarà mai... almeno è venuto dopo di me, vogliamo parlare di te che eri costantemente messo in secondo piano per via degli occhi azzurro shocking di Alguersuari?"
D'Ambrosio: "Vi ricordo che Alguersuari fa il DJ da anni. Ormai ha perso il suo status di figo molto tempo fa."
Buemi: "La figaggine è relativa."
D'Ambrosio: "Infatti tu non sarai figo mai. Tu, Felipe, non hai niente da dire in proposito?"
Massa: "Sì, che mi hai disturbato mentre stavo per cadere in trance per entrare dentro al corpo di Vettel. Per colpa tua si è schiantato a Sainte-Devote senza aspettarmi."

Di Grassi nel frattempo fugge a gambe levate, mentre Antonio Felice sulla Costa si avvicina alle zone alte della classifica, andando avanti a giri veloci e portandosi fino al secondo posto.
Da Costa: "Questo significa che Stoffy oggi non andrà a podio, a meno che non riesca a far smaterializzare Buemi."
Buemi: "Conoscendolo è più facile che si smaterializzi da solo. Anzi, c'è da sorprendersi che sia lì al quarto posto. Non sono cose che succedono tutti i giorni. Deve avere falsato la gara andando ad accarezzare i capelli a Hulkenberg come quella volta che ce li aveva sparati in aria."
Vandoorne: "Aaaawwwwww.... che bei tempi quelli in cui accarezzavo i capelli di Hulk ç_____ç come mi manca!"
Buemi: "Sono certo che ti vota ogni volta per il fanboost."
Vandoorne: "Ma quale fanboost, ormai si è fidanzato con Dani-Smile, è già buona se si ricorda della mia esistenza."
Buemi: "è normale, a volte anche noi non ci ricordiamo della tua esistenza."
Di Grassi: "Confermo. Solo i tuoi gatti neri se ne ricordano."
Buemi: "Io, intanto, mi sono ricordato della seconda posizione. Addio Antonio Felice sulla Costa, è stato bello guardarti il retrotreno, ma ora ti conviene levarti di torno."

A un certo punto vado in bagno senza stoppare il video perché probabilmente dopo mi sorbirei tante altre pubblicità, e quando torno Lynn è fermo e la gara è in full course yellow.
Jev è quarto, davanti a Vandoorne. Lotterer è 11°, si sta avvicinando alla zona punti. I telecronisti lo fanno notare...
Lotterer: "Spero che questi telecronisti non siano imparentati con Mazzoni."
Voce fuori campo: "Naaaahhhhh, vai tranquillo, sei in una botte di ferro."
Lotterer: "Probabilmente ci sono perché qualcuno mi ci ha chiuso dentro. Il tempo di cercare l'uscita e sono dietro a Mortara."
Voce fuori campo: "Oh my Feli cry, questo significa che le Venturi esistono ancora. Chissà se esiste anche quella di Feli."
Massa: "Sì, la mia vettura esiste ancora e non sono molto contento della sua esistenza."
Il telecronista: "Intanto Lotterer rientra ai box"...
...
...
...
...e questo significa che la gara di Lotterer è finita, perché non ci sono altre ragioni per cui potrebbe rientrare ai box. Quando si toglie il casco ha dei ciuffi sparati in aria paragonabili a quelli di Kobayashi a suo tempo! *-* Nel frattempo Jev è terzo, davanti ad Antonio Felice sulla Costa mentre Vandoorne si appresta a vivere una gioia: non sarà una gioia di grande livello, ma arrivare in quinta posizione è pur sempre meglio che non arrivare, cosa che gli capita mediamente a ogni gara.

RISULTATO: 1. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 2. Sebastien Buemi (Nissan eDams), 3. Jean-Eric Vergne (Techeetah), 4. Antonio Felix Da Costa (BMW Andretti), 5. Stoffel Vandoorne (HWA), 6. Daniel Abt (Audisport Abt), 7. Alexander Sims (BMW Andretti), 8. Oliver Rowland (Nissan eDams), 9. Sam Bird (Virgin), 10. Pascal Wehrlein (Mahindra), 11. Edoardo Mortara (Venturi), 12. Mitch Evans (Jaguar), 13. Robin Frijns (Virgin), 14. Maximilian Gunther (Dragon), 15. Felipe Massa (Venturi), 16. Gary Paffett (HWA), 17. Jerome D'Ambrosio (Mahindra), 18. Oliver Turvey (NIO), 19. Tom Dillman (NIO), 20. José Lopez (Dragon), Rit. André Lotterer (Techeetah), Rit. Alex Lynn (Jaguar).

Di Grassi: "tunz tunz tunz, l'ho messo in quel posto a Buemi!"
Buemi: "Ero dietro a Di Grassi, quindi avrei potuto metterglielo in quel posto, se fossi stato più vicino."
Jev: "Sono e sarò sempre il più stylish di tutti."
Da Costa: "Ricordate i bei vecchi tempi in cui tutti dicevano che la BMW avrebbe dominato il mondiale?"
Vandoorne: "Vi saluto, corro a dormire nel mio van prima di svegliarmi e di scoprire che è stato tutto un sogno."
Abt: "Il telecronista a un certo punto ha detto che avrei potuto lottare per il podio. Si sbagliava."
Sims: "Io esisto ancora, anche se nessuno mi prende in considerazione."
Rowland: "Anch'io, ma credo di non essere mai stato preso in considerazione."
Bird: "Finalmente questa gara è finita e posso ricominciare ad andare in giro nudo con il casco davanti alle parti intime."
Wehrlein: "Penso seriamente che Bird dovrebbe levarsi il casco e mostrarsi per quello che è senza nascondersi... wait, wait, wait, dovevo parlare della gara?"
Mortara: "Non ho preso punti quindi Susie non mi abbraccerà."
Evans: "Le tumblrere saranno contente del fatto che non ho preso punti."
Frijns: "Io non esisto. Non sono venuto in pista. Ero in mezzo a un prato a giocare con un frisbee."
Gunther: "Posso confermare. Io ero lì e mi sorprende che non mi sia arrivato in testa."
Massa: "Sono arrivato nelle retrovie, quindi Susie dovrà abbracciarmi per consolarmi."
Paffett: "Sono arrivato sedicesimo dopo che i telecronisti me l'hanno tirata parlando della mia qualifica. Credo che per riprendermi dovrò sfogarmi picchiando il primo che passa."
D'Ambrosio: "Tumblr ladies, salvatemi da questo pazzo!"
Turvey: "Avrei fatto meglio a cercarmi un lavoro come ingegnere... avrei dato un senso alla mia laurea mentre non ho dato un senso a questa gara."
Dillman: "Vuoi fare scambio posto con me?"
Lopez: "Io, nel frattempo, sono arrivato ultimo, tenendo alti i colori dell'Argentina e vincendo il premio di Mazzacane d'Oro."
Lotterer: "Io non ho speronato nessuno ç______ç e continuo a non avere gioie."
Lynn: "Se vuoi posso consolarti diventando il tuo toyboy per un fine settimana."
Lotterer: "Ma quale toyboy, sai benissimo che sono innamorato di Vergne!"

sabato 23 marzo 2019

Formula E 2018/19: Commento all'eprix di Sanya - 23 Marzo

Fanboost & #MaiUnaGioia

Carissimi fanboost, ci eravamo lasciati due settimane fa con un duello epico tra André Lotterer e Sam Bird, durato per tutta la gara e perso da entrambi, in quanto si è concluso con un incidente che ha fatto sì che Lotterer arrivasse ultimo e che Bird venisse penalizzato per avere innescato il contatto stesso, perdendo alcune posizioni. La vittoria a Hong Kong l'aveva portata a casa Edoardo Mortara, pilota italo-svizzero che in Formula E gareggia con licenza svizzera, diversamente che nel DTM in cui gareggia con licenza italiana.
Dopo questo momento molto #MazzoniStyle è il caso di fermarci a parlare un po' di quello che è successo fuori dalle piste di recente, di principi e di ranocchi.
Di recente Felipe Massa, Nico Rosberg e altra gente random hanno preso parte a una gara su kart elettrici indors immortalata con una serie di highlight in un video pubblicato sul canale youtube di Rosberg, con tanto di Ted Kravitz di Sky Sport F1 UK che commentava alcune parti della gara. La prima manche è stata vinta da Massa davanti a Rosberg e i due sono venuti a contatto nella seconda manche.
Nel video c'è stata anche una mezza polemica tra i due avvenuta in italiano, in cui un "che ca**o fai" viene sottotitolato come "I'm demanding a penalty".
La scena somigliava vagamente a quella di "prova a imparare", soltanto un po' più soft ed è proseguito con un commento di Rosberg sull'evento, commento nel quale ha pronunciato a chiare lettere il termine "bwoah", dimostrando di essere finlandese nell'anima. In più il video si è concluso con un'informazione di un certo livello, ovvero che alla fine la gara è stata vinta da Clivio Piccione, quello che gareggiava in GP2 qualche anno fa (dove per "qualche anno fa" si intende più o meno l'epoca in cui anche lo stesso Rosberg gareggiava in GP2, quindi non esattamente l'altro ieri).
A proposito di Massa, ieri sera ho letto un commento molto creepy. Uno sprovveduto utente di Twitter, rispondendo a un tweet che chiedeva "chi vincerà l'eprix della Cina secondo voi?" dichiarava di prevedere, testualmente, una vittoria di Vandoorne o di Massa. Ma sì, tiriamola a entrambi, tanto per non farci mancare niente...

La gara era prevista per le 8.04 del mattino, anche se mi sembra che sia partita alle 8.07 in stile Indycar. Avevo puntato la sveglia alle 7.50, per poi essere svegliata dal mio orologio biologico con nientemeno che una quarantina di minuti d'anticipo. Ultimamente in occasione delle gare della mattina mi capita sempre più spesso, quindi immagino che non sarà nemmeno l'ultima volta.
Dato che le qualifiche si sono svolte nel corso della notte (quando per noi era notte, intendo) non avevo la più pallida idea di cosa fosse accaduto, ma ho scoperto che Rowland ha ottenuto la pole position davanti al campione del mondo in carica. Anche le BMW Andretti con i loro numeri 27 e 28 che costituiscono KuLtUrAl ApPrOpRiAtIoN!!!111!!111! in quanto il team non ha sede a Maranello, sono andate nel gruppo della superpole in compagnia di una delle Audi. Ne è uscito perdente Sims Card, da non confondersi con Sim Card che era il soprannome che avevo dato a suo tempo a Simona De Silvestro (che a sua volta correva per Andretti, se ricordo bene), che non è neanche potuto scendere in pista per problemi tecnici.
Mentre la griglia di partenza scorreva in sovrimpressione sullo schermo mi chiedevo appunto dove fossero i candidati alla vittoria citati da quell'utente di Twitter. Né Vandoorne né Massa erano in posizioni tali che facessero pensare che potessero essere i favoriti:

1^ fila: Rowland - Vergne
2^ fila: Da Costa - Abt
3^ fila: Sims - Buemi
4^ fila: Lotterer - D'Ambrosio
5^ fila: Wehrlein - Di Grassi
6^ fila: Mortara - Frijns
7^ fila: Vandoorne - Lopez
8^ fila: Massa - Bird
9^ fila: Dillman - Nasr
10^ fila: Turvey - Evans
11^ fila: Paffett - Piquet

La gara è iniziata con Buemi che non era presente sulla griglia di partenza. Aveva avuto problemi in qualifica, il che è un po' un eufemismo, perché si narra che nello specifico il problema da lui avuto fosse quello di essere andato a sbattere. La conseguenza è stata che l'abbiamo visto partire dalla corsia dei box. Anzi, non è che l'abbiamo visto, perché le inquadrature non andavano certo su di lui.
Il telecronista, nel frattempo, ha chiamato Oliver Rowland come "Kevin Rowland", cosa che aveva già fatto un po' di tempo fa. Non è che vedesse il fantasma di Kmag, ha semplicemente spiegato che Kevin Rowland era un cantante degli anni '70/'80 e che si è confuso per quel motivo.
Non so se sia stato lui o l'altro telecronista, che nel frattempo ha invitato a seguire il primo giro per "scoprire i segreti di questo tracciato"... Ehi, fermi tutti! Cari telecronisti Mediaset, cercate di non allargarvi troppo: i segreti del tracciato li svela soltanto Ivan Capelli e, in assenza di Ivan Capelli, rimangono inviolati.
Pippo Nasr: "Mentre i segreti del tracciato rimanevano inviolati, io sono rimasto fermo imbambolato sulla griglia di partenza. Qualcuno può cortesemente darmi una spinta, che porto la vettura a dormire ai box?"
Fely: "Scusa se ti sembro pessimista sul tuo futuro in Formula E, ma così, a intuito, mi sembri più sfigato di me."
Pippo Nasr: "Naaaahhhhh, in confronto a qualcun altro siamo entrambi due principianti."
Fely: "Penso di avere capito a chi ti riferisci."
La gara è andata in full course yellow, ovvero in virtual safety car, ma non è stato questo il principale stravolgimento, quanto piuttosto il fatto che c'era Sam Bird in una via di fuga.
I telecronisti ne hanno approfittato per parlare di quanto accaduto nello scorso evento, mentre io notavo qualcosa di preoccupante: Vandoorne in ultima posizione. La realtà era ancora peggio di quanto sembrasse: una comunicazione passata in sovrimpressione più tardi metteva sotto indagine lui e il Volatile per un contatto e ciò lasciava pensare al peggio, ovvero che Stoffy non fosse ultimo in pista, ma che fosse già ai box a dormire nel suo van.
Immagino che Vandoorne abbia una vita sentimentale di successo, oppure che sia un ottimo giocatore di poker, o qualcosa del genere. Deve per forza esserci qualcosa che vada a compensare con il fatto che, quando attraversa la strada, ormai anche i gatti neri si grattano gli attributi.
Ah, giusto, c'è qualcosa che va a compensare: Stoffy che dorme in un van ha vinto ancora una volta, piuttosto brillantemente, la classifica del fanboost. Gli altri quattro che sono riusciti a procacciarselo sono stati Antonio Felice sulla Costa, Abt, Buemi e Di Grassi. Diversamente da Vandoorne, sono anche riusciti a usarlo.

Dimenticavo di dire che nel frattempo "Kevin Rowland" era stabilmente in testa alla gara fin dal via. Precedeva Jev e Antonio Felice sulla Costa, così come non erano cambiate particolarmente le posizioni degli altri che stavano nelle zone che contavano.
Dopo un quarto d'ora di gara, mentre era in onda la pubblicità, nel riquadro laterale si è vista una Dragon ferma: era quella di J-Lo, dato che Pippo Nasr si era già ritirato da una vita.
Jev: "Io, nel frattempo, non sono così convinto che Kevin Rowland sia in testa alla gara così tanto stabilmente."
Rowland: "Taci, se no ti raso di nuovo i capelli come ha fatto tua sorella."
Jev: "I telecronisti hanno detto che sono una vecchia volpe e che ti sto per asfaltare."
Rowland: "Come ti pare, ma a 28 anni non mi vanterei tanto di essere una vecchia volpe."
Jev gli ha dato un colpo di baguette e si è portato in testa alla gara, anche se ha rischiato di farsi passare di nuovo mentre si allargava per attivare l'attack mode.
Nel frattempo l'ex Caterham Boy nonché best friend forever del Volatile era affiancato a Sims Card. Non era esattamente una pista su cui si stesse comodi, affiancati, in termini di spazio, in più Sims Card non si è ricordato che, quando si è affiancati a Lotteria, bisogna immediatamente controllare di avere un cornetto portafortuna infilato in tasca.
Sims Card: "Nooooohhhhhh, sono fermo nel bel mezzo della pista girato di lato. ç_ç E non sono nemmeno uscito dopo avere avuto un incidente con il mio compagno di squadra come è accaduto qualche mese fa."
Antonio Felice Sulla Costa: "Io sono in gara e tu no!!!!!11!!11!!11 TUNZ TUNZ TUNZ!!111!!11!!11!"
Sims Card: "Presto sarete tutti a dormire ai box, perché qui non sono attrezzati come a Montecarlo, quindi prima che tolgano di torno la mia vettura si farà notte."
Antonio Felice Sulla Costa: "Non importa, quello che conta è che tu ti sia ritirato."
Nelsinho: "Mi sono appena ritirato anch'io!"
Sims Card: "Cos'hai fatto?"
Nelsinho: "Sono andato a sbattere da solo."
Antonio Felice Sulla Costa: "Quindi Evans vincerà la gara."
Nelsinho: "Non essere ridicolo, stiamo parlando di Evans... Mi sono solo distratto mentre pensavo al fatto che mia sorella sia incinta e che diventerò lo zio di un piccolo torpedo. AAAAAAAAAAWWWWWWWWWWW!"
Voce fuori campo: "Speriamo allora che venga concepito/a un/a piccolo/a sacchetto di carta che possa fare coppia con il/la piccolo/a torpedo!"

Dopo un quarto d'ora di bandiera rossa (è il terzo eprix consecutivo che viene redflaggato, una buona media) è accaduto quello che tendenzialmente succede sempre in un momento a caso di qualsiasi eprix: inizia il caos, iniziano i duellihhhh e iniziano i sorpassihhhh.
Nel frattempo pressoché chiunque era sotto investigazione per i motivi più random, compreso Jev per un presunto restart anticipato, cosa di cui non si è più saputo nulla, così come della maggior parte delle altre investigazioni.
Frijns aveva Di Grassi negli scarichi e Di Grassi gli è stato negli scarichi per tutta la durata di un lungo duello che si è concluso con un sorpasso da parte di Di Grassi stesso. Di Grassi si è poi ritrovato dietro al suo compagno di squadra Abt, scivolato in quinta posizione dalla quarta che occupava prima di quel momento dopo essere stato superato da Lotterer.
Buemiiii: "Di Gratis, sto venendo a prendertiiiihhhhhh!"
Di Gratis: "Mi pare che tu sia ancora abbastanza lontano."
Buemiiii: "Ho già superato le Mahindra."
Di Gratis: "E questo sarebbe rilevante?"
Buemiiii: "Certo, D'Ambri è un pilota importantissimo e, se oserai metterlo in dubbio, una schiera di fungirl ti aspetterà sotto casa per picchiarti."
Di Gratis: "Comunque le Mahindra erano lontane. Sono in una botte di ferro."
Buemiiii: "Ora ho superato anche le Venturi."
Di Gratis: "Quindi Fely. Se fossi in te non me ne vanterei...
...
...
...
... ehi chi è che mi ha appena buttato fuori?! Ehi, Frijns... Che ca**o fai?!" (Tradotto in inglese: "I'm demanding a penalty"...)
Voce fuori campo: "Non prendertela con quel poveretto, è stato scagliato come un frisbee."
L'Autrice(C): "OMG, un nuovo soprannome!!!111!!11!!"
Di Grassi: "Sto scendendo dalla macchina, Frisbee. Ora vengo a picchiarti."
Frisbee: "Considerando che io sono ancora al volante e che sto ripartendo, credo che farai un po' di fatica a raggiungermi. E poi, comunque, non è stata colpa mia. È il tuo aMiKeTt0 Buemi che mi ha usato come arma per abbatterti."
Di Grassi: "Saluta il mio aMiKeTt0 Buemi da parte mia allora e digli di convocare le fungirl di D'Ambri affinché possano difenderlo quando ci incontreremo dopo la gara."
Era l'ultimo giro e la gara è finita in full course yellow. Buemi l'ha chiusa in sesta posizione, venendo tuttavia retrocesso di non so quanti secondi per avere innescato il suddetto contatto.
Tra tutti i vari altri piloti sotto indagine penso che nessuno sia stato penalizzato, mentre Mortara era arrivato decimo al traguardo ma è stato retrocesso per irregolarità nell'utilizzo dell'attack mode precipitando al tredicesimo posto. La Venturi ha comunque portato a casa un punto, dato che Fely è risalito dall'undicesimo al decimo posto.
Intanto Antonio Felice Sulla Costa è in testa alla classifica.
D'Ambri: "Quindi, se a fine stagione dovesse perdere per un punto, diventerebbe Antonio Felipe Sulla Costa."

RISULTATO: 1. Jean-Eric Vergne (Techeetah), 2. Oliver Rowland (eDams Nissan), 3. Antonio Felix Da Costa (BMW Andretti), 4. André Lotterer (Techeetah), 5. Daniel Abt (Audisport Abt), 6. Jerome D'Ambrosio (Mahindra), 7. Pascal Wehrlein (Mahindra), 8. Sebastien Buemi (eDams Nissan), 9. Mitch Evans (Jaguar), 10. Felipe Massa (Venturi), 11. Oliver Turvey (NIO), 12. Tom Dillmann (NIO), 13. Edoardo Mortara (Venturi), 14. Robin Frijns (Virgin), 15. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), Rit. Nelsinho Piquet (Jaguar), Rit. Alexander Sims (BMW Andretti), Rit. Gary Paffett (HWA), Rit. José Lopez (Dragon), Rit. Stoffel Vandoorne (HWA), Rit. Sam Bird (Virgin), Rit. Felipe Nasr (Dragon).

venerdì 22 febbraio 2019

Formula E 2018/19: Commento all'eprix di Città del Messico - 16 Febbraio

L'eterna attesa dei primi punti di Vandoorne

È domenica mattina, ieri sera mi sono persa la gara perché ero fuori e, dopo avere cercato inutilmente su Youtube e sul sito della Mediaset, prendo una saggia decisione: cercare anche su una... ehm, fonte non ufficiale, per intenderci un blog dove vengono postate gare pubblicate su siti imitazione di Youtube, che forse un giorno dovrà cancellare il proprio blog oppure scappare in Messico, come hanno fatto team e piloti per questo fine settimana.
La grossa novità di questo weekend è l'assenza di Maximilian Gunther, che ha portato a qualcosa di epico, vista la natura del suo sostitito: è così che, dopo qualche anno, ritroviamo di nuovo sulla stessa griglia di partenza nientemeno che i Felipe Bros, essendo Gunther stato rimpiazzato da nientemeno che Felipe Nasr!
L'altro Felipe, che in realtà sarebbe poi quello autentico, nel frattempo si è fatto notare in qualifica, entrando nella Superpole e portando a casa una terza posizione che gli è valsa la seconda fila. In compenso terzultimo c'era il suo alter-ego Stoffy, che deve essere a sua volta un gufo onorario e i due si gufano anche da soli, solo questo può spiegare come mai da quando è iniziato questo campionato siano perseguitati dalla iella... no, va beh, okay, non solo da quando è iniziato questo campionato.

Griglia di partenza:
1^ fila: Wehrlein - Di Grassi
2^ fila: Massa - Rowland
3^ fila: Da Costa - Buemi
4^ fila: Sims - Vergne
5^ fila: Mortara - Turvey
6^ fila: Piquet - Lotterer
7^ fila: Dillmann - Nasr
8^ fila: Lopez - Paffett
9^ fila: Evans - D'Ambrosio
10^ fila: Vandoorne - Frijns
11^ fila: Abt - Bird

A questo punto non restava altro da fare che sperare che arrivasse un momento positivo AKA una gioia... non chiedevo tanto, non chiedevo che Massa e Vandoorne andassero entrambi a punti, non oserei spingermi così in là, accetto che si poss iniziare a piccoli passi, quindi con uno dei due a caso a punti, poi per l'altro si vedrà.
Dopo un intermezzo con l'eTrophy, gara vinta da Katherine Legge, divenuta la prima donna nella storia a vincere una competizione automobilistica a bordo di un'auto elettrica, è arrivato il momento della Formula E e il Gufo di Interlagos(C) ha iniziato la gara in grande stile perdendo tre posizioni nel giro di una partenza. Tuttavia è semplicemente scivolato da terzo a sesto e al momento sarebbe stato a punti anche con il punteggio della Formula 1 pre-2003, quello che gli avrebbe permesso di vincere il mondiale 2008 nonostante le gomme slick di Glock sotto al diluvio.
Ora che abbiamo raggiunto la pace dei sensi menzionando Glock, possiamo parlare anche di questa gara. La top-5 era Werly, Rowland, Di Gratis, Buemiiii, Antonio Felice sulla Costa.
Qualche minuto più tardi, un po' più indietro c'era invece Nelsinho Felice Su Jev. C'è stato un botto pazzesco, anche Sims pare essere rimasto coinvolto, così che dopo neache cinque minuti di gara ci siamo guadagnati nientemeno che mezz'ora di bandiera rossa! Se ci fosse stato Alonso al volante di una Ferrari, avrebbe sicuramente vinto (sì, è una citazione colta, anzi, una citazione ignorante).
La medical car: "Stavolta, però, devi degnarti di salire a bordo, non come hai fatto quella volta a Singapore 2008."
Nelsinho: "Quella medical car era guidata da Alex Wurz, mi avrebbe sbattuto fuori senza troppi complimenti, dato che non indossavo scarpe spaiate come lui, come Hinchcliffe o come Ferdinand Occupo Un'Intera Pagina Dell'Elenco Telefonico Con I Miei Cinquantadue Cognomi E Sogno Di Sposare Ana Beatriz Figueiredo Affinché Postponga Ai Suoi Trentacinque Cognomi Anche I Miei Cinquantadue."
La medical car: "E avrebbe fatto bene!!1111!111!11"
Nelsinho: "Porta rispetto, che sono un campione di Formula E."
Glock: "Tunz tunz tunz!!!11!!!11"
Nelsinho: "Scusa, ma tu cosa c'entri?"
Glock: "Niente, ma mi sembrava bello intervenire così a caso, giusto per non farci mancare niente."

È seguita una pausa interminabile, un po' come quella volta in cui Kmag si schiantò al gran premio del Belgio, venne data bandiera rossa, Hamilton fece un free pit-stop spodestando Hulkenberg dalla terza posizione, Hulkenberg non vide una gioia e i telecronisti British alla fine lo scambiarono per Rosberg. Io su un primo momento avevo anche preso per buono quello che avevano detto i telecronisti e, nonostante Rosberg avesse appena vinto quel gran premio venti secondi prima, mi chiesi anche che fine avesse fatto Hulkenberg, se fosse precipitato in quinta posizione o cosa. In ogni caso quarto o quinto non cambiava niente, non sarebbe ugualmente salito sul podio, quel luogo mistico della cui esistenza non deve neanche essere tanto convinto.
Il restart è iniziato con un duello tra Buemiiii e Antonio Felice sulla Costa, con dietro di loro Felipe #MaiUnaGioia che assisteva con la Coca Cola in mano nella speranza che i due facessero un botto, che non lo coinvolgessero e di potere recuperare posizioni. Nulla di tutto ciò è successo, quindi è rimasto lì, in sesta posizione, a tracannare Coca Cola.
Poi è arrivato il responso del fanboost, che è stato nuovamente vinto da Stoffy (dopotutto qualche genere di soddisfazione nella vita lo dovrà pur avere, questo poveraccio)! Gli altri fortunati sono stati Abt, Antonio Felice sulla Costa, Buemiiii e Di Gratis. Qualcosa come cinqu minuti più tardi, dall'alto della sua 19esima posizione, Stoffy è stato messo sotto investigazione per uso irregolare del fanboost.
Più avanti, nel frattempo, c'era Mortara negli scarichi di Massa. Si è sentito un team radio tra il Gufo e il suo ingegnere. Mi sono seriamente sorpresa di non sentire un "Edo is faster than you" o qualcosa del genere.
Niente di tutto ciò è accaduto, mentre più indietro, nel frattmpo, Vandoorne doveva essere stato effettivamente penalizzato, dato che guess what risultava nientemeno che ultimo e in una situazione da #MaiUnaGioia che ormai stava vedendo dei livelli inspiegabili. Ci mancava solo una loss of power e poi avrebbe completato l'opera.
Intermezzo: Evans ha fatto un giro per prati e nel frattempo D'Ambriiii si avvicinava alle Venturi.
Stoffy: "Ma J-Lo che è penultimo è stato messo sotto investigazione per l'ennesima volta per un qualche motivo random, quindi magari verrà penalizzato di nuovo e vincerò il nostro duello per la penultima posizione a cui l'eprix fa da contorno."
J-Lo: "Ne dubito. Capisco essere degli sfigati cronici, ma mai come te."
Stoffy: "Ti ricordo che tu sei stato ingaggiato in passato da un team di Formula 1 che non ha mai progettato una vettura."
J-Lo: "Tutta colpa di Alex Non Sono Valentino Rossi, che era stato ingaggiato come tester facendo fallire il team."
A questo proposito ne approfitto per fermarmi un attimo: è il 16 Febbraio, quindi è il quarantesimo compleanno di Valentino Non Sono Alex Rossi.
Stoffy: "Chi?"
J-Lo: "Quello che stava insieme alla ex di Ferni."
Stoffy: "Peccato che Mazzoni non faccia più le telecronache e che Valentino Non Sono Alex Rossi non sia andato in Formula 1, in Ferrari insieme a Ferni. Sarebbe stato un gossip ancora più pittoresco di quello su Corinna, Schumacher e Frentzen."
Frentzen: "E che pa**e, è da vent'anni che parlano tutti dei cavolacci miei così come se niente fosse."
Stoffy: "Se Valentino Non Sono Alex Rossi fosse stato il compagno di squadra di Ferni, Ferni non sarebbe più stato considerato un essere divino, ma solo un semidio."
J-Lo: "Pensa a cosa sarebbe successo se Valentino Non Sono Alex Rossi fosse passato in un altro top-team e avesse vinto contro la Ferrari."
Stoffy: "Non voglio nemmeno pensarci. È meglio pensare a cose più soft, tipo arrivare ultimo oggi."

La situazione sembrava evolvere verso la calma piatta, poi è arrivato il momento di una di quelle scene a cui tanti anni di Formula 1 mi hanno abituata: Massa è stato superato dal suo compagno di squadra e l'ha anche staccato abbastanza. Però Massa era settimo, mentre Stoffy era 21esimo, quindi il loro scontro personale lo stava abbondantemente vincendo.
Stoffy: "Grazie per avere continuato a infierire, Autrice(C)."
L'Autrice(C): "Non è colpa mia. Io sto provando a fare il malocchio a tutti quelli che ti stanno davanti, ma non succede niente."
Stoffy: "Probabilmente lo stai facendo a me. Ma adesso guarda Fely il Gufo che viene superato da D'Ambriiii."
D'Ambriiii: "Mi sembra una giusta vendetta, dato che quando ero in Formula 1 lui stava in Ferrari e io su una Virgin, omonima dell'attuale Virgin di Formula E, vettura che sostiene di essere vergine nonostante da anni e anni le entri dentro uno che si chiama Uccello."
Feli il Gufo: "Adesso, comunque, non ho niente da temere. Sono stabilmente ottavo e dietro di me ho un soggetto estremamente tranquillo."
Il soggetto estremamente tranquillo era l'ex Caterham Boy Lotterer, che ha attivato l'attack mode. Tempo qualche minuto e Lotterer era davanti al Gufo.
Poi le cose hanno iniziato ad accadere molto velocemente: Rowland e Buemiiii erano in lotta per la terza posizione e i due si sono toccati, ma hanno proseguito imperterriti, senza che nulla accadesse.
Nel frattempo c'era Di Gratis negli scarichi di Werly, ma Werly ci a abituato a performance spiazzanti. Non dimentichiamoci che una volta ha ottenuto un punto sulla Marussia. E non dimentichiamoci che una volta ha scarrozzato Vettel ai box senza farlo cappottare.
Werly: "Sto anche su una Mahindra come Heidi e sono in testa, credo che questo sia il risultato più importante."
Di Gratis: "Sì, ma le tue gomme sono messe come quelle di Vettel quella volta che aveva Bo77as negli scarichi."
Werly: "Infatti non mi pare che quella volta Bo77as abbia vinto."
La regia: "invece di inquadrare il duello in pista, inquadriamo a caso Allan McNish ai box."
Stoffy: "L'Altro Felipe sta precipitando! Adesso sono ventesimo!"
Di Gratis: "Taci, che non sei tu il protagonista di questo eprix."
Werly: "Sono io."
Di Gratis: "Ancora per poco."
Le cose hanno continuato ad accadere ancora più velocemente, perché tanto per cominciare le Nissan dei Rowlamì stavano per rimanere a secco, ovvero senza l'energia sufficiente per completare l'ultimo giro. Era già tanto che una cosa del genere non fosse accaduta a Fely, che nel frattempo doveva vedersela anche con Evans...
...
...
...ma suvvia, chi se ne frega di Massa e di Evans, in quel momento Di Gratis era negli scarichi di Werly, con sportellate e controsportellate tali che sono certa che, mentre limonavano di nascosto chiusi in ascensore, anche i Rosbilton si sono fermati per un attimo per ammirarli, con il solo rimpianto che, diversamente da loro, questi due non fossero compagni di squadra. C'è stato un contatto, Werly ha mantenuto la prima posizione tagliando una chicane, ma mantenendosi davanti: era chiaramente condannato a una penalità per taglio di chicane, ma per un po' ha continuato ad accarezzare l'illusione di avere vinto, se non che, esattamente all'ultima curva, Di Gratis l'ha superato andando a prendersi la vittoria che, in ogni caso, gli sarebbe spettata di diritto per penalità. Come si suol dire, per mettersi avanti con i lavori ha superato Werly in pista, invece che vincere per penalità e non per merito rendendo l'eprix falsato.
Werly ha chiuso in seconda posizione, ma è stato spedito più indietro a calci nel cu*o, facendo sì che Antonio Felice Sulla Costa arrivasse secondo e che terzo si classificasse nientemeno che Mortara, poi prontamente abbracciato da Susie Wolff.
A quel punto ho letto la top-ten e ho raggiunto, almeno in parte, la pace dei sensi: Massa figurava tra i dieci loschi individui che hanno portato a casa dei punti. Purtroppo non si può dire lo stesso per Vandoorne, ma il mondo va conquistato a piccoli passi e, se Vandoorne finora sta girando all'indietro come un gambero, non importa, magari troverà il giusto senso di marcia, prima o poi.
Werly: "Aspetta e spera."
Stoffy: "Perché non ti fai un po' di cavolacci tuoi?"
D'Ambriiii: "Io, intanto, sono in testa al mondiale."
Voce fuori campo: "Mondiale falsatohhhhh! Quando guidavi la Marussia, aveva motore Cosworth e non Ferrari. Cedi subito la leadership del campionato al Piccolo Chilli!"
D'Ambriiii: "Chi?"
In effetti mi chiedo anch'io chi sia questo oscuro individuo, ma non è il momento giusto per farsi domande di questo genere. È piuttosto il momento di mettere fine a questo commento.

RISULTATO: 1. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 2. Antonio Felix Da Costa (BMW Andretti), 3. Edoardo Mortara (Venturi), 4. Jerome D'Ambrosio (Mahindra), 5. André Lotterer (Techeetah), 6. Pascal Wehrlein (Mahindra), 7. Mitch Evans (Jaguar), 8. Felipe Massa (Venturi), 9. Sam Bird (DS Virgin), 10. Daniel Abt (Audisport Abt), 11. Robin Frijns (DS Virgin), 12. Oliver Turvey (NIO), 13. Jean-Eric Vergne (Techeetah), 14. Alexander Sims (BMW Andretti), 15. Tom Dillmann (NIO), 16. Gary Paffett (HWA), 17. José Lopez (Dragon), 18. Stoffel Vandoorne (HWA), 19. Felipe Nasr (Dragon), 20. Oliver Rowland (Nissan eDams), 21. Sebastien Buemi (Nissan eDams), Rit. Nelsinho Piquet (Jaguar).