martedì 31 ottobre 2017

31 Ottobre 1999, da Suzuka a Fontana

A undici anni avevo le idee molto chiare: il fatto che Mika Hakkinen avesse vinto il suo secondo titolo consecutivo, rendeva ai miei occhi il 31 Ottobre 1999 un giorno tristissimo per il motorsport.
Sul mio diario segreto dell'epoca, uno di quei diari con il lucchetto che da bambini temevamo che finissero tra le mani dei nostri genitori (perché ovviamente, secondo la nostra mentalità, i genitori non avevano niente di meglio da fare che leggere i nostri deliri), mi lamentai per diverse pagine del fatto.
Tifavo per Irvine? Assolutamente no! Però, per qualche motivo, ritenevo doveroso sperare che Irvine vincesse quel mondiale perché Irvine, in assenza di Michael Schumacher, doveva salvare il mondo dai bad boyssss, che erano rappresentati da nientemeno che Hakkinen. Quindi, per me, il fatto che Hakkinen avesse vinto il mondiale rendeva quel giorno una mezza schifezza.
Sul mio diario me ne lamentai per diverse pagine, del tutto inconsapevole che quel giorno non era una "mezza schifezza" per il motorsport, ma che di lì a poco sarebbe diventato un giorno orribile per il motorsport.

Quella sera, dall'altra parte dell'oceano, a Fontana in California si decideva anche l'assegnazione del campionato di Formula CART.
I contendenti al titolo erano Juan Pablo Montoya e Dario Franchitti, all'epoca due giovani emergenti, e il titolo sarebbe stato assegnato a JPM, ma a nessuno sarebbe importato nulla di chi avrebbe vinto il titolo.
Quella sera, dall'altra parte dell'oceano, morì il pilota canadese Greg Moore, probabilmente il pilota più promettente di quell'epoca.
Questa mi pare una valida ragione per considerarlo un giorno orribile per il motorsport.

lunedì 30 ottobre 2017

Commento al Gran Premio del Messico: Città del Messico, 29 Ottobre 2017

“Il secondo è il primo dei perdenti” – Enzo Ferrari
“No, il secondo è il vincitore morale” – tifoso da social network

YAAAAYYYYYYYY! Sono quiiiiii! *________* Nello specifico sono qui per parlare del Gran Premio del Messico che, come da tradizione, è avvenuto nei giorni immediatamente precedenti al Dia De Los Muertos. Proporrei, per stare in tema, di dedicare questo commento a Mark Webber e Nico Rosberg che hanno lasciato entrambi questo mondo. Come da tradizioni locali, era presente gente truccata da cadavere e devo ammettere che le tradizioni locali sono capaci di rendere bello anche il trucco da cadavere.

I RETROSCENA: è passata una sola settimana dal Gran Premio degli Stati Uniti nel quale la Mercedes ha vinto il titolo costruttori e, tutti i piloti, dopo avere combinato casini e superato vetture fuori dai confini del tracciato, accompagnati dai loro team, sono scappati in Messico, sperando di essere invitati a un mega-party a casa di Perez. Perez, però, non voleva invitare Ocon, quindi ha deciso di non invitare nessun altro: saggia decisione, da parte sua. Essendo passata una sola settimana, non avendone avuto il tempo materiale nessuno ha fatto o detto niente di imbarazzante, né nessuna fonte di informazione ha avuto modo di lavorare sopra a tutto ciò. L’intervista di Hamilton di cui avevo parlato l’altra volta è stata riportata anche da altre fonti e stavolta purtroppo il concetto di fondo non è stato riassunto in “io e Rosberg ci amavamo tropiximohhhh ma il nostro rapporto era malato, quindi adesso sono felice del nuovo ammmmore nato tra me e Bottas”, ma piuttosto in “io e Rosberg eravamo entrambi competitivi quindi in Mercedes regnava il caos, mentre adesso regna l’armonia perché io sono competitivo e Bottas non lo è”. Spero per lui che Bottas non abbia problemi ad essere definito come non competitivo, altrimenti dopo un’affermazione del genere l’armonia potrebbe durare poco a lungo! Secondo Hamilton, inoltre, un'altra ragione per cui i suoi risultati sono migliorati è la sua nuova alimentazione, nel weekend di Singapore ha infatti deciso di iniziare a seguire una dieta vegana (secondo Mazzoni, invece, è stata la sua personal trainer a imporgli di non mangiare carne, il che non è esattamente sinonimo di diventare vegano, ma va bene lo stesso). Stando alle fonti ufficiali, ha deciso di diventare vegano nel weekend di Singapore... è stata una decisione piuttosto saggia, considerando la location in cui si trovava.
Nessuno ha detto o fatto niente di imbarazzante, quindi possiamo procedere parlando di quello che è successo in Toro Rosso: il Britney Bitch dei poveri Brendon Hartley ha mantenuto un sedile sotto al fondoschiena, prendendo il posto di Kvyat. Kvyat, che aveva preso il posto di Sainz invece di sostituire se stesso, invece, è stato messo a piedi in via definitiva ed è uscito dal programma Redbull. Chris Horner ha suggerito alla Williams di ingaggiarlo perché potrebbe essere l’uomo giusto per loro. Parla piano, Chris: non so come potrebbe reagire tutta la gente che, divisa rigorosamente in #TeamMassa e #TeamKubica, si scambia quotidianamente minacce di morte in giro per la rete.
Brendon Hartley farà coppia con Pierre Gasly fino alla fine di questa stagione e voci di corridoio sostengono che potrebbero continuare a fare coppia anche nel 2018.

PROVE LIBERE: ci eravamo lasciati con RoGro che crashava nelle prove libere del Gran Premio degli Stati Uniti e ha avuto modo di mantenere la tradizione anche in Messico, nella giornata di venerdì. Stavolta, almeno, pare che nessuno gli abbia detto via radio di tacere mentre si lamentava. Probabilmente hanno spento la radio per non sentirlo.
Archiviato RoGro, possiamo parlare di chi ha ottenuto i migliori tempi nelle varie sessioni. Venerdì mattina B077as ha preceduto il compagno di squadra portandosi in testa alla classifica. *inchino* Era da un bel po’ che B077as non mostrava il meglio di sé, e infatti era destinato a non farlo più per tutto il resto della giornata e di quella successiva.
Gangster SoyHam: “L’avevo detto che io sono competitivo e tu no!”
B077as: “Taci, prosciuttello. Io sono un pazzo scatenato, diversamente dal bambolotto con cui condividevi il box l’anno scorso, e a breve potrei chiuderti in uno stanzino buio.”
Gangster SoyHam: “Anche lui lo faceva sempre. Aaaawwwww!”
B077as: “Se fossi al posto tuo non mi esalterei. La mia intenzione, all’interno dello stanzino buio, è di farti a fette come se fossi un prosciutto di soia!”
Gangster SoyHam: “Come sei kattivohhhh! Vuoi costringermi a chiedermi ospitalità a Dani-Smile? Ormai è l’unico che mi capisce.”
B077as: “Non illuderti, Dani-Smile non ti capisce. Si limita a sorridere con aria accondiscendente come fa con tutti, non è chiaro se perché è fuori di testa o perché pensa che siamo fuori di testa.”
Dani-Smile ha svettato nella sessione di prove libere di venerdì pomeriggio, mentre al sabato mattina è stata la volta di Verstappino, che nel frattempo era stato costretto a chiedere scusa ai commissari per averli insultati per via di quella faccenda della penalizzazione dell’altra volta.
A questo proposito vorrei scusarmi con i soggetti coinvolti per la mia teoria del complotto, dal momento che ho scoperto vari elementi che mi fanno pensare che non sarebbe successo nulla se anche un pilota under-21 avesse bevuto champagne:
> Marc Marquez l’ha fatto all’età di vent’anni, nel 2013, quando vinse il Gran Premio degli Stati Uniti proprio ad Austin;
> quando ho parlato della drinking age fissata a vent’anni in Giappone mi ero completamente scordata di avere visto Verstappino bere champagne sul podio dell’anno scorso, quando di anni ne aveva soltanto diciannove.
Aggiungerei che ho scoperto che negli States chiunque abbia superato i 18 anni, tecnicamente può bere alcool se in presenza di un genitore, di un tutore legale o di un coniuge over-21. Mi sfugge perché a 18+ anni si abbia ancora un tutore legale, ma ciò perde d’importanza in confronto a un dettaglio a cui non avevo mai fatto caso: i maggiorenni under-21 americani sono ritenuti abbastanza adulti per potersi sposare, ma non adulti abbastanza per bersi una birra o un bicchiere di vino, a meno che il/la loro coniuge non dia loro il permesso di farlo.

QUALIFICHE: non ci sono stati colpi di scena, nemmeno incidenti di RoGro nel breve periodo che ha trascorso in pista. È uscito di scena già dopo la Q1, in compagnia delle Sauber, del compagno di squadra Kmag, sopravvissuto indenne alla gastrite che l’ha colpito nella giornata di venerdì, e di Gasly, che in realtà in pista non c’è nemmeno andato, avendo rotto il motore nel corso delle prove libere della mattina. Il suo compagno di squadra Brendon Bitch, passato in Q2, ha avuto invece problemi al motore nel corso della seconda sessione, uscendo di scena in compagnia di Williams e McLaren. Sono andate a lottare per la pole position Mercedes, Redbull, Ferrari, Force India e Renault.
Hamilton era stato il più veloce in Q1 e Verstappino in Q2, ma mentre Hamilton non aveva replicato i tempi della prima sessione, Verstappino sembrava destinato alla pole position...
...
...
...che però è andata a Vettel, con Verstappino relegato in seconda posizione. A seguire c’erano le Mercedes, la Ferrari restante, una Force India e, soltanto in settima posizione, Ricciardo. Il risultato è stato il seguente:

1^ fila: Vettel - Verstappen
2^ fila: Hamilton - Bottas
3^ fila: Raikkonen - Ocon
4^ fila: Ricciardo - Hulkenberg
5^ fila: Sainz - Perez
6^ fila: Massa - Stroll
7^ fila: Hartley - Alonso
8^ fila: Vandoorne - Ericsson
9^ fila: Wehrlein - Magnussen
10^ fila: Grosjean - Gasly

Questa non è la griglia di partenza con cui il gran premio era destinato a partire. Dani-Smile, le Toro Rosso e le McLaren erano tutti destinati a scontare una penalità per sostituzione di componenti del motore, con Ricciardo 16° sulla griglia di partenza e a seguire gli altri, Brendon Bitch, i Vandonso e ultimo Gasly, che non si è neanche qualificato.
Sebby: “Ba ba ba ba ba ba, grande! Bwoah, krazie rakazzi!”
L’Autrice(C): “Sì, però non uscire dal nulla con queste sparate, altrimenti i miei lettori penseranno che questa citazione me la sia inventata, incuranti del fatto che l’hai detto davvero.”
Sebby: “Questa è la mia cinquantesima pole! *-* I’m the boss!”
Gangster SoyHam: “Quando arrivi al mio numero, ne riparliamo.”
Sebby: “Quando arrivo al tuo numero, ti mando via wattsapp la stessa foto sexy che mi sono appena scattato e che ho già mandato anche a Iceman!”
Gangster SoyHam: “Non vedo l’ora!”
Sebby: “Autrice(C), non uscire dal nulla con queste sparate, altrimenti i tuoi lettori potrebbero pensare che queste ultime citazioni siano vere.”
L’Autrice(C): “I miei lettori non sono tanto fuori di testa da crederlo davvero, mi auguro.”
Voce fuori campo: “Va bene, parliamo del fatto che Vettel e Verstappino partiranno fianco a fianco in prima fila, che quando è successo in precedenza hanno crashato l’uno contro l’altro e che in generale hanno crashato l’uno contro l’altro anche quando non partivano fianco a fianco.”
L’Autrice(C): “Ero convintissima che stavolta non sarebbe successo, ma tutte queste gufate mi stanno facendo salire la tachicardia.”
Non so se l’ultima affermazione sia politically correct o no, ma sotto sforzo sono sui 180+ battiti al minuto, quindi penso che possiate concedermelo.

GARA: c’è stato un attimo in cui ho avuto l’illusione che avremmo visto Sebby davanti a Verstappino senza che accadesse nulla di deleterio o che, in alternativa, avremmo visto Verstappino davanti a Sebby senza che accadesse nulla di deleterio. Appunto, l’ho detto: c’è stato un attimo. Poi, un attimo più tardi, ho notato un contatto e qualcosa che volava. Nel frattempo c’era il Prosciuttello Gangster che aveva affiancato Sebby e un attimo più tardi ho visto frammenti di monoposto che volavano ovunque. Quei frammenti di monoposto erano, a quanto pareva pezzi dell’ala anteriore di Sebby. Un pezzo di quell’ala anteriore si era conficcato in una delle gomme del Gangster Rapper. Risultato immediato: Verstappino era in testa alla gara inseguito a debita distanza da B077as, Sebby era costretto a dirigersi ai box, il Gangster Rapper idem ma con l’aggravante di dovere fare un giro intero su tre ruote. Risultato successivo: il Gangster Rapper citofonava ai box chiedendo “secondo voi Sebby mi ha colpito apposta?” e ciò distoglieva l’attenzione dal fatto che Sainz e Massa erano rientrati ai box per delle forature dovute probabilmente ai detriti e che ne erano usciti nelle retrovie, ma soprattutto dalla presenza dell’Oki in terza posizione. *_______* Ho iniziato a sperare che l’Oki potesse vedere la luce del podio, poi ho visto chi c’era quarto e ho iniziato a sentirmi molto combattuta. Quarto c’era Hulkenberg e ho iniziato a tenere d’occhio il gap tra lui e l’Oki. Il giorno in cui Hulkenberg salirà sul podio sarà un giorno destinato ad essere ricordato per sempre. Credo che purtroppo dovremmo aspettare il giorno in cui si sarà ritirato dalle competizioni e sarà invitato sul podio a fare le interviste post-gara in occasione di un ipotetico gran premio di Francia sul circuito di Le Mans.
Dani-Smile: “Io sono partito in pollesima posizione e sono già in top-ten, perché nessuno mi prende in considerazione?”
Il motore della sua vettura: “Io sono stanco ed è da diversi minuti che ti sto chiedendo di portarmi ai box a dormire, ma tu niente... perché non svolgi il tuo dovere? Non vorrai costringermi a lasciarti a piedi sulla pista.”
Dani-Smile: “Non sia mai... come vuoi, ti porto a dormire.”
Il motore della sua vettura: “Tu sì che sei un bravo ragazzo. Se al tuo posto ci fosse stato uno come Hulkenberg, invece, avrei minacciato di andare a fuoco da un momento all’altro mentre era in gara.”
Il motore della vettura di Hulkenberg: “Mi hai dato un’ottima idea! Lo faccio subito!”
Hulkenberg, che ormai a causa di un pitstop si era già allontanato dalla zona in cui, almeno con il binocolo, poteva puntare a vedere il podio, è stato quindi costretto a parcheggiare e a scalare la vettura scendendo in modo alquanto acrobatico, camminando sulla parte anteriore.
Anche l’Oki nel frattempo era rientrato ai box, ma nessuno se lo filava, perché erano tutti impegnati a tenere d’occhio il recupero di Vettel, che si era portato nelle zone basse della top-ten dopo avere compiuto alcuni sorpassi tra cui uno avvenuto al culmine di un duello estremamente stylish con Massa, e quello di Hamilton, che dopo una trentina di giri di gara aveva finalmente superato Carlito Fanboyz per la penultima posizione, facendo crollare quel muro di negazionismo che voleva che la sua vettura non fosse stata danneggiata nel giro su tre ruote.
Poi, poco prima di metà gara, è accaduto qualcosa: anche il motore della vettura di Brendon Bitch ha deciso di dare forfait e l’ha fatto senza preoccuparsi che prima Brendon Bitch potesse raggiungere una location in cui parcheggiare senza essere in mezzo alle scatole. #MomentoVirtualSafetyCar. Tutti i piloti che non erano ancora rientrati ai box ne hanno approfittato per rientrare ai box. La top-3 a quel punto era composta a Verstappino e dai Finnish Bros, mentre seguivano l’Oki, Strollino (standing ovation), Perez, Kmag e nientemeno che Sebby. Il Prosciuttello Gangster era ancora nelle retrovie, ma la situazione era molto migliorata: almeno adesso riusciva ad effettuare dei sorpassi. Però era già doppiato da una vita e io mi stavo interrogando su quali atrocità avesse commesso il Gangster Rapper per meritarsi il disonore di subire un doppiaggio da Verstappino nel gran premio in cui si sarebbe portato a casa il suo quarto titolo.
Per caso ha rovesciato l’acqua sulle camicie di Eddie Jordan mentre annaffiava i fiori? Ha tentato di affogare Rosberg nella piscina condominiale? Ha nascosto il triciclo di Verstappino dentro il garage di Dani-Smile? È andato a staccare gli adesivi applicati da Felipinho ai mezzi di trasporto di tutto il vicinato? Non ha pagato l’ultima rata delle spese condominiali?
Il Gangster Rapper: “Azz, adesso che mi ci fai pensare mi sono dimenticato di chiamare Roscoe per chiedergli se sia andato a pagare il condominio. È ingiusto che il risultato del mio gran premio dipenda da un cane indisciplinato.”
Roscoe: “Non è colpa mia, è stata Coco che mi aveva promesso che ci sarebbe andata, ma poi ha speso tutti i soldi per comprare un carico industriale di croccantini.”
Il Gangster Rapper: “Non mangiatene troppi, altrimenti vi verrà la gastrite come a Kmag.”
Kmag: “La gastrite non mi è venuta mangiando croccantini per cani, ma cibo per polli che mi ha offerto Sonyericsson. Il fatto che lui l’abbia mangiato senza subire conseguenze è l’ennesima conferma che sia il pollo gigante in incognito.”
Sebby: “Ci stiamo ancora interrogando sulla sua vera identità? Pensavo che fosse ormai appurata la verità: Sonyericsson è il pollo gigante, Sonyericsson is the big cock.”
Il Gangster Rapper: “Big cock come quello che c’è dentro ai miei pantaloni da tuta?”
Sebby: “Taci, che siamo in fascia protetta. Poco più avanti ci sono bambini innocenti come Strollino e l’Oki.”
Checo: “Dov’è l’Oki? Ho intenzione di tritarlo come un peperoncino! Come si permette di starmi davanti proprio qui nel mio gran premio di casa?”
Il motore della vettura di Sonyericsson: “Non mi avevi detto di essere un pollo gigante. Per vendicarmi fingerò di essere un motore Renault e andrò in fumo, in attesa che lo faccia anche il motore della vettura del fanboyz!!11!!111!”
Ferniiii: “Oh mia venerata Indianapolis, perché tutti questi motori Renault vanno in fumo? E soprattutto, che cosa ci fa una Mercedes alle mie spalle?”
Mentre Sebby risaliva fino al quarto posto, nelle fasi finali della gara anche il Prosciuttello Gangster stava recuperando terreno e il suo ultimo momento di gloria avvenuto in pista è stato quello in cui si è ritrovato immerso in un epico duello per il nono posto con Ferniiii!
In rete ho anche beccato gente che polemizzava contro il Gangster Rapper perché aveva osato superare Sua Maestà. WTF?! Ah, e l’avrebbe fatto non perché era logico aspettarsi che un aspirante campione quattro volte campione del mondo al volante di una Mercedes tentasse il sorpasso su una McLaren e che la cosa sorprendente era che il pilota della McLaren riuscisse a opporre resistenza, ma solo ed esclusivamente per vendetta nei confronti della McLaren e di Alonso che dieci anni fa non gli hanno P3Rm3sS0 dY V1nç3r3 YL TyT0L0!!11!!!11!!11!!
Va beh, chiudiamo con il risultato che è meglio:

1. Max Verstappen (Redbull), 2. Valtteri Bottas (Mercedes), 3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Sebastian Vettel (Ferrari), 5. Esteban Ocon (Force India), 6. Lance Stroll (Williams), 7. Sergio Perez (Force India), 8. Kevin Magnussen (Haas), 9. Lewis Hamilton (Mercedes), 10. Fernando Alonso (McLaren), 11. Felipe Massa (Williams), 12. Stoffel Vandoorne (McLaren), 13. Pierre Gasly (Toro Rosso), 14. Pascal Wehrlein (Sauber), 15. Romain Grosjean (Haas), Rit. Carlos Sainz (Renault), Rit. Marcus Ericsson (Sauber), Rit. Brendon Hartley (Toro Rosso), Rit. Nico Hulkenberg (Renault), Rit. Daniel Ricciardo (Redbull).

Mentre in Formula 1 avveniva tutto ciò, in MotoGP, Dovizioso aveva vinto già da diverse ore il GP della Malesia, portandosi a 21 punti da Marquez in classifica. Può vincere il mondiale, tra due settimane, se vince con Marquez ritirato, il che non è esattamente lo scenario più probabile. Però, per onore di cronaca, non è impossibile.
In NASCAR, nel frattempo, è accaduto un evento alquanto pittoresco, dato che nella gara che si svolgeva a Martinsville, Danny Hamlin e Chase Elliott sono venuti a contatto poco prima del termine. Dopo il traguardo, tra i due c’è stata una discussione che ricordava molto quella di “prova a imparare” / “prova tu a imparare”... e non è finita qui, perché un fan di Elliott presente all’interno del paddock ha cercato di innescare una rissa con Hamlin e i suoi meccanici prima di essere portato via dagli addetti alla sicurezza.

TRE BUONE RAGIONI PER AVERE ANCORA UN PO’ DI FIDUCIA NEL GENERE UMANO:
1) tornando al GP del Messico, almeno adesso che non c’erano motivi validi per invertire le posizioni in pista, Raikkonen ha avuto l’onore di potere terminare la gara davanti al compagno di squadra;
2) una Force India ha chiuso la gara in top-5 ed entrambe hanno chiuso in zona punti;
3) ogni volta in cui Kvyat viene appiedato Verstappino vince una gara, quindi adesso abbiamo un nuovo obiettivo nella vita, ovvero scoprire se Verstappino riuscirà mai a vincere una gara anche adesso che non c’è più l’effetto Kvyat.

TRE BUONE RAGIONI PER PERDERE COMPLETAMENTE LA FIDUCIA NEL GENERE UMANO:
1) nel 2008, dopo avere vinto il suo primo titolo, Hamilton venne accolto da Nicole Scherzinger, mentre questo weekend è stato accolto dalla voce di Neymar, il che mi pare un notevole segnale di decadimento;
2) Massa ha perso la decima posizione nella classifica piloti, venendo spodestato nientemeno che da Stroll;
3) per coronare il Gran Premio del Messico in bellezza ho appena beccato un tipo che, su Twitter, criticava le performance di Hamilton sostenendo in modo decontestualizzato che non lo si potrà mai paragonare a Schumacher, perché l’anno scorso Hamilton ha fatto meno punti di Rosberg, cosa che a Schumacher non sarebbe mai successa.
Dopo avere letto questa perla di saggezza metto fine al commento e vado a sbattere la fronte contro uno spigolo.

domenica 29 ottobre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Ungheria 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007.

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Ungheria 2007: Il Gran Premio delle Polemiche

Il Gran Premio d'Ungheria, l'ultimo prima della pausa estiva e prima dei sei gran premi che concluderanno la stagione, è stato disputato a due settimane di distanza dal Gran Premio d'Europa terminato con polemiche tra Alonso e Massa dopo un contatto tra i due mentre erano in lotta per la prima posizione.
Pare che tra di loro di problemi non ce ne siano più e che i due si siano ritrovati a fare comunella insieme già pochi giorni dopo a una partita di calcio di beneficienza, mentre in compenso continuano le polemiche tra i due team per cui Alonso e Massa gareggiano. Quello che nessuno di noi poteva immaginare era che le polemiche si estendessero a macchia d'olio anche all'interno di uno dei team nello specifico.

Oserei dire che mi sono persa l'anteprima su tutte le novità, sia quelle relative alla McLaren, sia quelle relative ad altri soggetti.
Per fortuna c'è stata E., che mi ha comunicato tutte le anteprime.

Tutto è iniziato una sera in cui ero fuori casa.
E. mi ha mandato un messaggio, informandomi che aveva sentito al telegiornale che Scott Speed è stato appiedato dalla Toro Rosso e che è stato rimpiazzato da nientemeno che il nostro coetaneo Sebastian Vettel, quello che ha sostituito Kubica alla BMW dopo il suo incidente, per intenderci, e che in quell'occasione è diventato il più giovane pilota di semprea fare punti in Formula 1.

Poi è proseguito tutto con le qualifiche. Io ero al mare, al sabato, e l'unica possibilità che avevo per ricevere degli aggiornamenti sulle qualifiche era E., alla quale avevo chiesto di comunicarmi i risultati.
Non mi ha comunicato solo i risultati, ma anche del ritorno di nientemeno che Sakon Yamamoto, quello della Super Aguri, che l'anno scorso aveva preso il posto di Montagny che a sua volta aveva precedentemente preso il posto di Yuji Ide.
Yamamoto si è vestito di arancione prendendo il posto di Winkelhock: l'eroe del Gran Premio d'Europa era infatti stato ingaggiato per una sola gara e già si sapeva che qualcun altro sarebbe andato a occupare quel volante.
Quello che non mi aspettavo era che fosse proprio Yamamoto. Non mi aveva lasciato un gran ricordo e, se devo essere sincera, l'impressione che ho avuto nel rivederlo al volante è stata più o meno la stessa che avevo nel 2006.
E. mi ha comunicato che Yamamoto si è procacciato un volante portando un contributo economico di alcuni milioni di euro che gli sono stati forniti da sua madre. Evidentemente la sua paghetta settimanale è piuttosto elevata e, visti i risultati, pare che la madre non stia investendo molto bene il proprio patrimonio!
Poi le qualifiche sono entrate nel vivo ed eravamo destinati a vederne di tutti i colori, perfino Fisichella che veniva accusato di avere ostacolato Yamamoto. Sono certa che in quel momento Fisichella si stesse chiedendo che cosa ci facesse Yamamoto in pista e probabilmente non era il solo!
La Q1 è passata senza eccessivi colpi di scena, mentre quando c'è stata la Q2 E. mi ha comunicato qualcosa che mi ha lasciata molto insoddisfatta, ovvero il fatto che Massa non avesse fatto un tempo decente perché poi era rimasto senza benzina(?). Che gioia...
Speravo che almeno Wurz potesse regalarmi qualche soddisfazione, ma sapevo di dovermi accontentare: l'exploit del quarto posto dell'altra volta deve bastarmi almeno per un po', non è possibile che in Williams le cose vadano sempre bene all'improvviso quando in realtà le cose non vanno bene quasi mai.
Poi è arrivata la Q3 ed è stata quello il momento in cui sono nate le polemiche a cui accennavo e, con tutta probabilità, il momento che ha sancito un punto di non ritorno in cui non vedremo mai più Alonso e Hamilton abbracciarsi sul podio come facevano all'inizio della stagione.
E. mi ha scritto un SMS sostenendo che c'erano delle accuse nei confronti di Alonso, che sembrava avesse rallentato Hamilton nell'ultima sessione di qualifiche, e che Ron Dennis era incavolato nero mentre ne discuteva con il fisioterapista di Alonso proprio dopo che Alonso aveva fatto registrare la pole position.

Il risultato finale, che ho potuto leggere soltanto quella sera, una volta arrivata a casa, è stato il seguente:

1^ fila: Alonso - Hamilton
2^ fila: Heidfeld - Raikkonen
3^ fila: Rosberg - R.Schumacher
4^ fila: Kubica - Fisichella
5^ fila: Trulli - Webber
6^ fila: Coulthard-  Kovalaine
7^ fila: Wurz - Massa
8^ fila: Davidson - Liuzzi
9^ fila: Button - Barrichello
10^ fila: Sato - Vettel
11^ fila: Sutil - Yamamoto

Premesso che Fisichella era destinato ad essere retrocesso di cinque posizioni per avere rallentato Yamamoto e che sarebbe partito 13° da 8° che si era qualificato, l'argomento portante del weekend non era Fisichella, ma Alonso, che autore del 1° tempo è finito per partire dal 6° posto, quindi accanto a Ralf Schumacher, dopo essere stato penalizzato di cinque posizioni. La pole position quindi è andata a Lewis Hamilton.
Cos'ha fatto esattamente Alonso?
Essenzialmente ha ritardato l'uscita dalla pitlane quel tanto che bastava per far sì che Hamilton, che stava dietro di lui, prendesse la bandiera a scacchi e non potesse fare un ulteriore tentativo.
La ragione per cui Alonso ha ritardato l'uscita dalla pitlane era, ufficialmente, per avere pista libera al momento in cui fosse sceso in pista per l'ultimo tentativo. Però molte vetture erano ancora ai box, in quel momento, quindi la spiegazione non è stata presa per valida dai commissari, che hanno deciso di penalizzarlo per avere rallentato Hamilton, decisione che è arrivata alle 23.30 di sabato sera.
Accanto alla corrente di pensiero predominante, ovvero che Alonso sia stato l'unica causa di tutto questo caos, ce n'è un'altra, che sostiene che tutto sia iniziato dopo che Hamilton si era in precedenza rifiutato di eseguire un ordine di scuderia, in cui gli era stato chiesto di lasciar passare Alonso all'inizio della sessione di qualifica.
Quello che conta, in sintesi, è che la situazione pare non essere piaciuta né alla McLaren né a chi doveva valutare se tutto fosse stato regolare e, mentre in McLaren erano probabilmente tutti impegnati a litigare tra di loro, si sono visti appioppare un'ulteriore penalità: colpevole di non essere stata in grado di gestire le rivalità interne, la McLaren è stata penalizzata vedendosi decurtare i punti della classifica costruttori che avrebbe ottenuto questo weekend. Ciò significava che i piloti avrebbero preso punti ugualmente, ma che il team sarebbe rimasto a secco. La McLaren ha annunciato di fare ricorso, quindi ecco che ripartirà un'altra volta la trafila in tribunale.
Adesso, però, dimentichiamoci delle polemiche e godiamoci la gara, anche se in gara non è che sia successo più di tanto. Non mi è mai piaciuto molto l'Hungaroring, la gara dell'anno scorso fu molto bella, ma ricordo anche gare abbastanza noiose, su questo circuito.

Hamilton: "Io sono figo e Alonso no! Deve essere questa la ragione per cui Alonso non salirà neanche sul podio, mentre io ho appena otteuto un grand chelem."
Raikkonen: "Piano con i festeggiamenti, ho intenzione di ottenere il giro più veloce proprio all'ultimo giro, dopo essere rimasto dietro di te a guardarti il retrotreno per tutta la gara, quindi il grand chelem te lo scordi!"
Hamilton: "Come sei crudele! E ti sei anche permesso di superare Heidfeld al via dopo che una volta tanto partiva dalla prima fila! A proposito, Nick, cos'è quella peluria biondo-rossiccia che hai sul mento?"
Heidfeld: "È la mia bellissima barba. Smettila di credere a tutte le fandonie che ti racconta Ron Dennis, ovvero che nessuno ha la barba e che siamo tutti bambini. E comunque presto spunterà anche a te, ormai stai diventando grande, diversamente dal mio ex compagno di squadra che adesso è stato ingaggiato come guidatore di tricicli in Toro Rosso!"
Giù dal podio, il padre di Hamilton: "Sei un grande! Un giorno anche tu avrai una barba bellissima, che terrai ancora più folta di quella di Heidfeld! Intanto continua a vincere dei gran premi, così potrò farmi inquadrare dalle telecamere come al solito!"
Alonso: "Ma prima o poi da quel podio dovrai scendere e allora stai molto attento a dove andrai, perché dietro un angolo potrei essere io ad aspettarti!"
Hamilton: "Perché proprio DIETRO a un angolo? L'idea di stare dietro ti alletta, dopo tutti i giri che hai passato dietro a Rosberg e a..."
Alonso: "...non osare pronunciare il nome di Ralf Schumacher! Non puoi andare ad affermare così come se niente fosse che gli sono stato dietro, ne va della mia immagine."
Hamilton: "Poi ho visto anche Kubica davanti a te, a un certo punto."
Alonso: "Va beh, quello ci può stare, non è debilitante per la mia persona tanto quanto stare dietro a Ralf!"
Ralf: "Smettila di sottovalutarmi! Io un giorno salirò sul podio insieme a tutti voi, non come adesso che mi devo accontentare di vincere il duello con le Williams in assenza d'altro!"
Rosberg: "Ciò è debilitante anche per la mia immagine. Avrei preferito perdere questo duello per mano di Trulli piuttosto che per mano tua. A proposito, dov'è Trulli?"
Ralf: "Non ne ho idea, prova a chiedere al tuo compagno di squadra."
Wurz: "è troppo avanti in confronto a me, ho bisogno di un binocolo per vederlo."

Mentre il duello tra le Toyota e le Williams motorizzate Toyota è stato vinto dalla Toyota grazie alla posizione ottenuta da Ralf Schumacher, ancora una volta ci sono state pochissime soddisfazioni per la gang motorizzata Honda, in particolare per la Honda stessa: Button si è ritirato per problemi tecnici, mentre Barrichello è arrivato ultimo.
In Super Aguri le cose non stavano neanche andando relativamente male: in gara in Ferrari si erano ricordati di riempire il serbatoio di Massa di benzina e pare che fosse su una strategia diversa con un quantitativo maggiore di carburante, ragione per cui ha trascorso un tratto abbastanza consistente di gara rimanendosene dietro a nientemeno che Anthony Davidson! Quest'ultimo è stato in seguito costretto al ritiro dopo un contatto con Fisichella.
Le Redbull e le Toro Rosso sono andate abbastanza male, stavolta, con Webber che all'inizio era stato addirittura in lotta con Alonso immediatamente dopo la partenza, che ha finito in nona posizione. Coulthard era più indietro di lui. In Toro Rosso Vettel è arrivato tra gli ultimi, ragione che mi ha convinto che l'idea di lasciare la BMW per passare in Toro Rosso non sia stata proprio la scelta migliore, mentre Liuzzi non è nemmeno arrivato al traguardo, ritirandosi per problemi tecnici.
Oltre a Button, Davidson e Liuzzi c'è stato anche un altro ritirato, si tratta di Yamamoto che è finito fuori pista andando a sbattere nel corso del quinto giro. Quando ho visto una Spyker incidentata ho pensato subito a Sutil, ma con Yamamoto come compagno di squadra Sutil potrebbe iniziare addirittura a fare qualche bella figura.

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (McLaren), 2. Kimi Raikkonen (Ferrari), 3. Nick Heidfeld (BMW), 4. Fernando Alonso (McLaren), 5. Robert Kubica (BMW), 6. Ralf Schumacher (Toyota), 7. Nico Rosberg (Williams), 8. Heikki Kovalainen (Renault), 9. Mark Webber (Redbull), 10. Jarno Trulli (Toyota), 11. David Coulthard (Redbull), 12. Giancarlo Fisichella (Renault), 13. Felipe Massa (Ferrari), 14. Alexander Wurz (Williams), 15. Takuma Sato (Super Aguri), 16. Sebastian Vettel (Toro Rosso), 17. Adrian Sutil (Spyker), 18. Rubens Barrichello (Honda), Rit. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso), Rit. Anthony Davidson (Super Aguri), Rit. Jenson Button (Honda), Rit. Sakon Yamamoto (Spyker).

Che cosa dire in generale di questo weekend? Essenzialmente che speravo in qualcosa di meglio. Non sto parlando tanto da tifosa (anche se dal punto di vista dei piloti che apprezzo maggiormente non si può negare che le cose siano andate malissimo), quanto da appassionata di Formula 1. Questo clima di polemiche dilaganti non mi piace affatto. Obiettivamente parlando, non mi aspettavo che Alonso e Hamilton continuassero ad abbracciarsi con passione come dopo il primo gran premio stagionale, ma le vie di mezzo esistono e sinceramente mi pare che, negli ultimi anni, si siano visti scontri per il campionato senza che si scatenassero polemiche fino a questi livelli.
Nel 2006 è capitato che ci fossero polemiche tra Ferrari e Renault e che Alonso facesse delle critiche non troppo velate sia alla Ferrari sia a Michael Schumacher, ma la cosa non ha raggiunto dimensioni di questo livello.
Nel 2005 erano in lotta per il campionato Alonso e Raikkonen e polemiche non mi risulta che ce ne siano state, così come non ce n'erano state tra Raikkonen e Schumacher quando erano stati loro due ad essere in lotta per il titolo nel 2003.
Allo stesso modo nessuno dei due fratelli Schumacher mi pare che andasse molto d'accordo con Montoya, nella stessa epoca e in quella leggermente precedente, ma non ricordo che si sia mai sollevato un polverone di questo tipo, semplicemente quando finivano sul podio tutti e tre insieme i fratelli Schumacher se ne stavano da una parte del podio e Montoya se ne stava dall'altra.
Sulla questione dei rallentamenti non mi esprimo.
Sulla questione della penalità neanche.
Però una cosa la voglio dire: se Alonso pensa di più al proprio interesse che a quello della squadra, se Hamilton pensa di più al proprio interesse che a quello della squadra, oppure se lo fanno entrambi, non scaricherei tutte le responsabilità sui soli piloti. Non so se sia giusto penalizzare in termini di punteggio la McLaren in classifica costruttori per questo, ma un dato di fatto c'è: quella scuderia qualcuno la dirige ed è giusto che anche chi è al vertice impari a tirare le orecchie ai piloti quando se lo meritano. Anche se uno è un due volte campione del mondo. Anche se l'altro è il pupillo del team manager.
Ron Dennis: "Concordo con l'Autrice(C). Niente Playstation e niente TV fino al Gran Premio di Turchia! E adesso andate immediatamente a rintanarvi nelle vostre stanze fino a data da destinarsi, se non volete essere sculacciati con il battipanni!"

CLASSIFICA PILOTI: 1. Lewis Hamilton 80 punti, 2. Fernando Alonso 73 punti, 3. Kimi Raikkonen 60 punti, 4. Felipe Massa 59 punti.
CLASSIFICA COSTRUTTORI: McLaren 138, Ferrari 119, anche se i punti della McLaren potrebbero salire a 153 se vincesse il ricorso contro la penalizzazione di stavolta.

Dopo questo gran premio piuttosto caotico, ci sarà un po' di tregua che perdurerà fino al Gran Premio di Turchia, nell'ultimo weekend di agosto. Tre settimane tra un gran premio e l'altro, ormai non ci siamo più abituati, anche se tra Bahrein e Spagna ne erano trascorse addirittura quattro.
Non mi resta che sperare che il prossimo gran premio possa essere più tranquillo e meno carico di polemiche, che la classifica riprenda ad accorciarsi invece di allungarsi, dato che oltre al gran premio di Turchia ce ne saranno altri cinque nei due mesi che verranno e che mi auguro che la lotta per il titolo rimanga aperta ancora a lungo.

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Europa 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007.

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Europa 2007: Incidenti, gru, insulti e la consapevolezza che tutti possono essere eroi per mezz'ora

Due settimane dopo Silverstone, la Formula 1 è arrivata al Nürburgring, vecchia sede del Gran Premio d'Europa che è tuttora sede del gran premio d'Europa.
So che, detto così, c'è il rischio di non capirci nulla, quindi spiegherò meglio la questione. Il regolamento attuale prevede che non possano esserci più di due gran premi nello stesso stato, il che fino al 2006 accadeva sia in Italia sia in Germania. In Italia  stata tolta Imola ed è stato eliminato quindi il Gran Premio di San Marino, mentre era stato annunciato che il Gran Premio di Germania si sarebbe alternato tra Nürburgring e Hockenheim nel corso degli anni. È quello che sta succedendo da quest'anno, solo che, invece di chiamarsi Gran Premio di Germania, il Gran Premio di Germania, essendo disputato al Nürburgring, continua a chiamarsi Gran Premio d'Europa, cosa che ho scoperto soltanto nel corso del weekend stesso.

Prima di iniziare, partiamo con un po' di notizie di vario genere relative a quanto sta succedendo nel mondo della Formula 1, sia dentro sia fuori dalle piste:

> La faccenda del sabotaggio delle Ferrari non è stata dimenticata ma, anzi, sembra che si siano aggiunte altre novità, che non sono neanche più tanto novità, perché se ne parla da un po'. Pare che il presunto sabotatore abbia anche passato dei progetti a qualcuno che stava in McLaren. La McLaren ha smentito di essere a conoscenza di questi fatti, ma presto la posizione del team sarà chiarita in tribunale.

> Il contratto di Christijan Albers con la Spyker è stato interrotto perché lo sponsor di Albers ha smesso di pagare e Albers è quindi stato definitivamente appiedato. Si era parlato di un potenziale arrivo di Christian Klien, l'austriaco alto un metro e un tappo che c'era in Redbull l'anno scorso prima di essere rimpiazzato da Doornbos per le gare finali, come suo sostituto. In realtà non è arrivato Klien, ma un certo Marcus Winkelhock, figlio del pilota degli anni '80 Manfred Winkelhock.

> È uscito uno spot pubblicitario della Mercedes bellissimo che ho visto grazie a mio padre che mi ha chiamata a vederlo in TV mentre lo stavano trasmettendo: in quello spot Alonso e Hamilton si rincorrevano l'uno con l'altro e alla fine si ritrovavano in una sauna insieme a Mika Hakkinen!

> Si parlava molto del fatto che sul circuito del Nürburgring una curva sarebbe stata dedicata a Michael Schumacher nel corso del weekend, prima della gara...
...
...
...
...e di quella curva si è finito per parlare più di quanto avremmo pensato e per ragioni che poco hanno a che vedere con Michael Schumacher.
Me l'ha chiesto mia nonna, domenica, quando abbiamo acceso la TV prima del gran premio. "Hai visto l'incidente di ieri?"
Lei l'aveva visto al telegiornale, segue le gare a tratti, ma non penso che abbia mai guardato una sola sessione di qualifiche. Ho risposto di sì, io le qualifiche le guardo quasi sempre, adesso che ne ho la possibilità.
Non so che cosa sia stato a dare così tanta importanza all'incidente in sé, se la dinamica o se il protagonista. Perché non ho ancora detto che il protagonista è stato Lewis Hamilton, leader del campionato da settimane.
Hamilton è andato dritto alla curva Audi, quella che era destinata ad essere dedicata a Schumacher, e la scena mi ha ricordato, quando ho visto il replay, quella dell'incidente di quest'ultimo al Gran Premio di Gran Bretagna 1999: una vettura che va dritta e che va a sfondare le barriere, bandiera rossa e barriere da rimettere in sesto.
La vettura di Hamilton ha resistito bene.
Ne è uscito illeso.
Come al solito c'è voluto un po' prima di saperlo e come al solito mi sono fatta dei viaggi mentali che avrei preferito non farmi. Comunque è andata meglio di quando ho assistito all'incidente di Kubica a Montreal.
Dopo quello, questo di Hamilton l'ho vissuto con maggiore tranquillità, anche perché la dinamica mi ricordava Silverstone 1999 e il peggio a cui ho pensato è stato mooooolto meno peggio del peggio che ho pensato dopo avere visto l'incidente di Kubica il mese scorso.
Poi, come succede sempre in queste occasioni, sono partiti i paragoni.
Hamilton è il nuovo Schumacher, così come lo era Raikkonen fino all'altro giorno. Però quantomeno quello era stato scelto per la vettura che guidava, non per un incidente.
A me i paragoni non interessano. Sono sempre molto campati in aria. Hamilton non è il nuovo Schumacher, Hamilton è Hamilton, Schumacher è Schumacher, sono due persone diverse, due piloti diversi. Questo non significa che nessuno vincerà mai tanto quanto Schumacher o cose del genere. Schumacher ha ottenuto un numero di vittorie elevatissimo, che difficilmente qualcuno riuscirà a raggiungere, ma se anche dovesse accadere i piloti rimangono sempre diversi l'uno dall'altro, anche se l'hobby di molta gente, in rete, è litigare a proposito di chi sia stato il migliore tra piloti di epoche diverse l'uno dall'altro. Tanto, poi, in ogni caso, a nessuno interessa di parlare di Raikkonen o di Hamilton, in quelle circostanze, ciò che interessa alla gente è in genere parlare di chi sia stato migliore tra Senna e Schumacher, perché altri piloti pare che non ne siano mai esistiti e perché l'argomento deve essere tirato fuori a caso anche quando si sta parlando d'altro.

Anche noi dovremmo parlare d'altro, come ad esempio dei telecronisti spagnoli innamorati di Fernando Alonso, preoccupati dal fatto che qualcuno possa battere i record appartenenti al loro idolo (su questo argomento ci tornerò, perché per certi versi è stato divertente).
Partiamo dall'inizio, ovvero dalla griglia di partenza:

1^ fila: Raikkonen - Alonso
2^ fila: Massa - Heidfeld
3^ fila: Kubica - Webber
4^ fila: Kovalainen - Trulli
5^ fila: R.Schumacher - Hamilton
6^ fila: Rosberg - Wurz
7^ fila: Fisichella - Barrichello
8^ fila: Davidson - Sato
9^ fila: Button - Speed
10^ fila: Liuzzi - Coulthard
11^ fila: Sutil - Winkelhock

Winky si era qualificato ultimo, come facilmente prevedibile dato che si trattava di un debuttante sulla peggiore monoposto disponibile, ma la cosa non mi ha fatto battere ciglio, sabato pomeriggio. Non sapevo che Winky era destinato a diventare, a modo suo, un eroe del motorsport. Non sapevo che io ero destinata ad arrivare a sperare che una gara interrotta con bandiera rossa al terzo giro potesse non ripartire, rinunciando a un'intera gara fatta di spettacolo, affinché la vittoria, seppure con punteggio dimezzato, potesse essere assegnata ad una Spyker.
Fingete di non sapere niente del risultato.
Fingete di non sapere niente di quello che è successo in pista.
Fingete di avere letto la mia affermazione ignorando che, se ho inserito i termini "vittoria" e "Spyker" in una frase un velatissimo senso logico poteva anche esserci.
Immagino le vostre reazioni. Vi starete senz'altro chiedendo che cosa sia successo all'Autrice(C), se sia andata definitivamente fuori di testa... e la risposta è sì, decisamente sì! l'Autrice(C) è andata fuori di testa e, da un giorno all'altro, ha improvvisamente deciso che l'esistenza di figli di ex piloti che gareggiano in Formula 1 non è un male così, a prescindere, e che le vetture arancioni sono degne di rispetto e considerazione.

La gara è partita con la pioggia.
Sulla griglia di partenza c'erano solo ventuno vetture.
Voce fuori campo: "Winky dov'è? L'abbiamo già perso?"
Winky: "No, sono solo rientrato dopo il giro di formazione per mettere gomme da bagnato estremo, che mi sembra la decisione più sensata con questo tempo."
Il nuovo arrivato è partito dai box, mentre davanti le Ferrari si portavano in testa alla gara.
Raikkonen c'era già.
Massa non era secondo, ma si è portato tale.
C'era un po' di caos, poco più indietro, Kubica che ballava prima di girarsi di nuovo nel senso corretto, e tutti si apprestavano per rientrare ai box.
Raikkonen: "Temo di essermi perso. Dove sono?"
Mentre Raikkonen accennava ad entrare in pitlane e poi usciva così, all'improvviso, scartando di lato e ritrovandosi in pista, gli altri sono entrati tutti.
Raikkonen ha atteso un altro giro.
Aveva nel frattempo perso terreno nei confronti di Massa, che si era ritrovato in testa alla gara...
...
...
...anzi, no. Assolutamente no. In quel momento stava succedendo qualcosa di eroico: MARCUS WINKELHOCK, PILOTA DELLA SPYKER DI CUI NON ERAVAMO NEMMENO AL CORRENTE DELL'ESISTENZA VENTIQUATTRO ORE PRIMA, ERA IN TESTA ALLA GARA CON 33 SECONDI DI VANTAGGIO SULLA FERRARI DI MASSA. Era un giorno che meritava di essere consacrato alla storia del motorsport. Peccato che fosse doveroso parlare d'altro, visto quello che stava succedendo di lì a poco.

Button fuori!
Finito in aquaplaning, è andato a impantanarsi nella curva più bagnata della pista.
Winkelhock fuori!
...e invece no! I telecronisti, probabilmente infervorati dall'idea che uno dei piloti che stavano davanti al loro amato Fernando, avevano preso un abbaglio. Il pilota della Spyker che aveva appena avuto un incidente era Sutil.
Posso dire che la cosa non mi sorprende particolarmente, visto il curriculum di costui?
No, non posso dirlo, perché è accaduto un altro fatto di un certo livello, quello di cui tutti erano destinati a discutere per il resto della giornata, sbattendosene altamente di Winky e del fatto che fosse in testa al gran premio. Tra parentesi, mi fa uno strano effetto scrivere che Winkelhock era in testa a un gran premio.
Sta di fatto che, ormai appurato che quello impantanato era Sutil, in quella stessa curva ha fatto la propria comparsa nientemeno che una McLaren. Era quella di Hamilton e, vorrei ricordarlo, Hamilton non ha la reputazione di essere uno qualsiasi. Chi non corre per un top-team può finire fuori senza che se ne parli per tutto il giorno, chi corre per un top-team no.
Però non era finita lì, quindi ho intenzione di raccontare quello che è successo dopo.
In quella curva è uscito anche Rosberg.
La cosa ha fatto molto piacere ai telecronisti, perché hanno spiegato che Rosberg era, tra i piloti presenti in pista, l'unico più giovane di quanto lo fosse stato Alonso quando vinse il GP d'Ungheria 2003 e che supererà quell'età nei prossimi giorni, pertanto questa era l'unica occasione in cui, in caso di vittoria, avrebbe potuto rubare ad Alonso il record di più giovane vincitore di sempre.
Sono completamente d'accordo con i telecronisti. Non mi spiego come ho fatto finora a dormire sonni tranquilli, forse tutto dipende dal fatto che 1) non sono mai stata a fare questo genere di calcoli e soprattutto 2) non mi è mai passato neanche lontanamente per la testa l'idea che Rosberg potesse vincere un gran premio al volante di una Williams. In realtà è da molto tempo che non mi passa neanche lontanamente l'idea per la testa che chiunque altro possa vincere un gran premio al volante di una Williams, ma questi sono dettagli dalla scarsa rilevanza.
La "strage" di quella curva non era ancora finita, dato che è finita mestamente lì anche la gara di Scott Speed; mentre una Super Aguri, non mi è chiaro se quella di Sato o quella di Davidson, ha rischiato di andare a impantanarsi, ma il pilota è riuscito a ritornare in pista.
Nel frattempo c'era una gru che, si sarebbe scoperto di lì a poco, era venuta a riportare in pista Hamilton, che era l'unico che aveva lasciato il motore acceso.
Non mi è per nulla chiaro da quando le vetture vengano ripescate da delle gru una volta che sono andate a impantanarsi e non mi sembra di avere mai visto nulla di tutto ciò.
Ciò ha fatto passare in secondo piano l'ennesimo colpo di scena: finito in testacoda mentre c'era già la safety car in pista, Liuzzi ha evitato al pelo la safety car ed è andato a colpire, con il posteriore della propria vettura, la ruota posteriore della gru che stava andando a recuperare Hamilton.
A quel punto, prima che la gara terminasse per esaurimento di vetture presenti, è stata esposta bandiera rossa e le vetture sono andate a piazzarsi sulla griglia di partenza.
Nonostante l'elevata improbabilità che ciò accadesse, ho sperato che la gara venisse interrotta. Se fosse successo, la vittoria sarebbe andata a Marcus Winkelhock e alla Spyker. Sarebbe stato qualcosa di un'epicità unica, un bene superiore per il quale tutti avrebbero dovuto mobilitarsi.
La realtà dei fatti, però, mi ha messo di fronte alla realtà: la gara sarebbe partita e sarebbe stata la prima volta dal 2001 in cui c'era una gara interrotta con bandiera rossa che ripartiva. All'epoca capitò nel Gran Premio del Belgio, a causa di uno spaventoso incidente il cui protagonista era stato il brasiliano Luciano Burti, che in seguito fu anche test driver della Ferrari.

Il restart è avvenuto dietro la safety car.
Come da prassi, dietro la safety car le vetture doppiate si possono sdoppiare.
È esattamente quello che è successo a Hamilton, anche se i piloti non avevano la più pallida idea di perché qualcuno li stesse superando, forse ignari che ci fosse una vettura doppiata sul tracciato nonostante fossero stati percorsi fino a quel momento solo una manciata di giri.

Poi la safety car si è levata di torno e intanto la pista si asciugava lentamente.
La prima posizione di Winkelhock, perché Winkelhock era ripartito in testa, sia chiaro, è durata per pochi secondi.
L'ha superato Massa.
L'ha superato Alonso.
L'ha superato Coulthard e vorrei soffermarmi sul fatto che in quel momento Coulthard era terzo.
L'hanno superato anche un po' tutti gli altri.
Era già nelle retrovie quando, al 14° giro, il suo motore ha detto basta.
Addio Winky, la tua presenza in Formula 1, per quanto breve, sarà sempre ricordata con immenso piacere.
Avrei ricordato con molto piacere anche un terzo posto di Coulthard, ma non era destinato a portare a casa un risultato così eccellente, quanto piuttosto a perdere posizioni rientrando ai box nel momento sbagliato.

È andata peggio ad altri, che non hanno nemmeno terminato la gara:
Ralf: "Tutta colpa di Heidfeld! è stato lui che mi ha buttato fuori, ed è anche riuscito a proseguire così come se niente fosse! Tutto ciò è ingiusto."
Sato: "Vogliamo parlare di me? Mi sono ritirato abbastanza nell'anonimato, senza andare addosso a nessuno e senza avere nessuna chance di lottare per una vittoria che mi apparteneva di diritto!"
Raikkonen: "La mia macchina mi ha abbandonato proprio quando avevo preso gusto nel duellare con Kovalainen. Avevamo stabilito che chi fosse uscito vincente dal nostro duello avrebbe scroccato dall'altro una cena a base di stufato di renna!"
Kovalainen: "Quindi pagherai tu!"
Raikkonen: "Come ti permetti di parlare proprio adesso? Questo spazio è riservato solo a chi non finisce la gara e mi pare che tu abbia intenzione di finirla."
Kovalainen: "Certo che sì, ora che Rosberg si è levato di torno sono sicuro di vincere. Peccato che io, diversamente da lui, non possa battere il record di Alonso in caso di vittoria!"
Trulli: "Ah, perché tu vorresti vincere? Datti una ridimensionata, perché il principale candidato alla vittoria sono io."
Kovalainen: "Ma se ho appena letto nella mia sfera di cristallo che arriverai ultimo..."
Trulli: "Tutto ciò è profondamente ingiusto. Mi consolerò guardando il posteriore di Wurz."
Davidson: "Mi dispiace, ma quello che ti sta davanti sono io, non Wurz."
Trulli: "E Wurz dov'è?"
Davidson: "Non ne ho idea, non lo vedo da queste parti, il che è strano."

Alla fine, mentre i telecronisti, uno dei quali era De La Rosa, si davano da fare con i loro "ah ah ah", i loro "oh oh oh" e il loro parlare di Fernando Alonso, quantomeno per una giusta causa, stavolta, non come quella volta che Alonso ha trascorso tutta la gara alle spalle di Heidfeld, è tornato a piovere.

Massa.
Alonso.
Webber.
Wurz.
Coulthard.

Quella era la top-5, in quel momento, ed era una top-5 a mio parere piuttosto epica.
C'è stato un bel duello tra Webber e Wurz, peccato che siano passati un po' in secondo piano perché nel frattempo c'era un altro duello per la prima posizione tra Massa e Alonso: quando c'è molta azione, c'è sempre parte dell'azione che sfugge.
Parlerò dopo di Massa e Alonso, adesso vorrei soffermarmi un attimo su Webber e Wurz.
È stato uno di quei momenti in cui mi era impossibile prendere una posizione. Una parte di me voleva che Wurz salisse sul podio, un'altra si diceva che sarebbe stato più pittoresco se ci fosse salito Webber, un'altra parte, addirittura, ha formulato questo pensiero: e se Massa e Alonso si toccassero, finissero fuori e sul podio salissero Webber, Wurz e Coulthard? Quello sì che sarebbe stato epico! ...anche se le conseguenze sarebbero state devastanti: se Massa fosse finito fuori, sarebbe stato molto lontano dalla vetta della classifica e, se fosse capitato anche ad Alonso, non ci sarebbero state possibilità che il campionato si riequilibrasse in qualche modo, almeno nelle primissime posizioni: Hamilton era stabilmente fuori dalla zona punti e Alonso gli avrebbe recuperato otto punti su dodici con un secondo posto e addirittura dieci punti su dodici con una vittoria. Eppure, in quel momento, c'è stato un attimo in cui ho pensato che, di fronte a un bene superiore, tutto potesse essere sacrificato, perfino la lotta per il titolo.

Facendola breve, su Webber e Wurz, Webber ha conservato la terza piazza ed era destinato a salire sul podio.
Non so se mi spiego: Webber sul podio, al volante di una Redbull. Non che la Redbull non sia mai salita sul podio, c'è già il precedente di Monaco 2006 con Coulthard che indossava un mantello da Superman perché in quel weekend la Redbull era sponsorizzata dal film "Superman Returns" che ho successivamente guardato solo ed esclusivamente per quella ragione, ma questo non rendeva l'evento meno epico.
Non so se avete presente, se vi capita mai di assistere a qualcosa che un giorno vi piacerebbe raccontare ai vostri ipotetici figli, se ne avrete.
Quello era uno di quegli eventi. "Sai che un giorno, all'epoca in cui Alonso non aveva ancora vinto il titolo con la McLaren, in cui Kovalainen era ancora un debuttante invece che un due volte campione del mondo e in cui la Super Aguri non arrivava mai tra le prime posizioni, un certo Mark Webber che gareggiava in Formula 1 a quei tempi salì sul podio per l'unica volta nella sua carriera guidando una Redbull? Ti immagini? Una Redbull sul podio! Fu qualcosa di davvero esilarante che, nel suo piccolo, mi rimase molto impressa."

Davanti, però, stava succedendo di tutto. Alonso ha affiancato Massa, che ha cercato di difendere la propria leadership, ma non c'è stato nulla da fare: Alonso si è portato in testa alla gara, dopo che tra lui e Massa c'era stato un piccolo contatto, ha vinto e, dopo avere parcheggiato al parc fermé, s'è messo a esultare in modo scalmanato mentre i telecronisti esclamavano "oh, oh, oh!" Intanto Webber ci metteva un secolo a scendere dalla vettura e veniva accolto da Wurz che invece era già fuori dalla vettura da un bel po' e che attirava la sua attenzione con un colpo sul casco.
I telecronisti spagnoli, mentre Alonso entrava nella sala che c'è dietro al podio, erano molto eccitati per quello che avrebbe potuto succedere, dato che avevano appean fisto Alonso che, mentre celebrava in modo scalmanato, indicava i segni rimasti sulla sua monoposto dopo il contatto con Massa.
Intanto la scena è andata su Massa, inquadrato di spalle, in tuta rossa con un nastro nero sul braccio destro, in onore delle vittime di un incidente aereo(?) avvenuto a Sao Paulo. Poi Alonso gli è avvicinato, ha detto qualcosa che non si è capito, al quale Massa ha risposto, in italiano:
"Ho fatto apposta?"
Alonso: "Mi hai rotto tutto il deflettore."
Massa: "Ma va' a ca*are. Vinci e fai una cosa così? Sei un co***one! Vinci e dici una cosa così? Vinci e dici una cosa così?...
Alonso: "Ho lottato con Heidfeld, ho lottato con tutti..."
...Vinci e dici una cosa così, amico?"
Alonso: "...e quello non si può fare."
Massa: "Prova a imparare."
Alonso: "Prova te a imparare."
A quel punto Massa è andato a sedersi, dopodiché si è rialzato e, dando una pacca su una spalla ad Alonso, ha detto: "Sì, l'ho fatto apposta, l'ho fatto apposta come nella prima gara a Barcellona. Impara, impara."
Poi si è avvicinato Ron Dennis e ha fatto segno a Massa di calmarsi.
Massa gli ha fatto il gesto di andare a quel paese e ha puntualizzato, in italiano, "è lui".
Poi, finalmente, è arrivato Webber, che ha stretto la mano ad Alonso, il quale si è poi recato al cospetto di Ron Dennis, ha baciato la telecamera e, ancora piuttosto scatenato, si è diretto sul podio, laddove Massa era già andato.
Michael Schumacher, che era stato visto indossare un maglioncino di lana della Ferrari (la temperatura era molto bassa, al Nürburgring), è salito sul podio, indossando una camicia a righe, per consegnare a Ron Dennis il trofeo del team.

Nei giorni successivi, in giro per il web, ho letto di gente che discuteva a proposito di quanto avvenuto tra Alonso e Massa (vorrei specificare che il dialogo che ho riportato lì sopra è avvenuto così, non ci ho lavorato sopra di fantasia, è quello che ho sentito chiaramente andando a rivedermi il video), del fatto che insultarsi sia un comportamento scorretto... e poi, quelle stesse persone scandalizzate per gli insulti che avevano sentito, si sono messe a insultarsi tra di loro! Non ho parole.

RISULTATO: 1. Fernando Alonso (McLaren), 2. Felipe Massa (Ferrari), 3. Mark Webber (Redbull), 4. Alexander Wurz (Williams), 5. David Coulthard (Redbull), 6. Nick Heidfeld (BMW), 7. Robert Kubica (BMW), 8. Heikki Kovalainen (Renault), 9. Lewis Hamilton (McLaren), 10. Giancarlo Fisichella (Renault), 11. Rubens Barrichello (Honda), 12. Anthony Davidson (Super Aguri), 13. Jarno Trulli (Toyota), Rit. Kimi Raikkonen (Ferrari), Rit. Takuma Sato (Super Aguri), Rit. Ralf Schumacher (Toyota), Rit. Marcus Winkelhock (Spyker), Rit. Jenson Button (Honda), Rit. Adrian Sutil (Spyker), Rit. Nico Rosberg (Williams), Rit. Scott Speed (Toro Rosso), Rit. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso).

CLASSIFICA: Hamilton 70, Alonso 68, Massa 59, Raikkonen 52. Alonso e Massa hanno recuperato rispettivamente dieci e otto punti a Hamilton, portandosi a -2 e -11, mentre Raikkonen è rimasto distaccato tanto quanto dopo lo scorso gran premio, a -18. Dieci gran premi sono già stati disputati, sette sono ancora da disputare e il prossimo che ci aspetta è il GP d'Ungheria, l'ultimo prima della pausa estiva.
A quel punto vedremo se Hamilton riprenderà a guadagnare punti o se i suoi avversari ne recupereranno. Intanto stavolta ha fatto parlare di sé perché non ha guadagnato punti. È la prima volta che gli succede da quando è in Formula 1 e, in realtà, è anche la prima volta da quando è in Formula 1 che non sale sul podio. Più guardo la classifica e più non mi spiego come mai si sia ritrovato ad avere soltanto due punti di vantaggio.

sabato 28 ottobre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Gran Bretagna 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007.

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Gran Bretagna 2007: La triste abitudine di vincere gran premi sorpassando ai box o di arrivare secondi provandoci

Australia: Raikkonen.
Malesia: Alonso.
Bahrein: Massa.
Spagna: Massa.
Monaco: Alonso.
Canada: Hamilton.
Stati Uniti: Hamilton.
Francia: Raikkonen.

Due vittorie per Raikkonen.
Due vittorie per Alonso.
Due vittorie per Massa.
Due vittorie per Hamilton.

Equilibrio di vittorie, squilibrio nella classifica piloti, che si rifletteva in proporzioni ancora più elevate nella classifica costruttori.
Questa è stata la situazione da cui siamo partiti, la situazione che si presentava ai nostri occhi mentre ci apprestavamo a vivere il Gran Premio di Gran Bretagna, gran premio di casa di Lewis Hamilton, leader della classifica.
Mi è capitato di vedere alcuni dei gran premi che ho commentato di recente con telecronaca britannica e devo dire che i telecronisti britannici sono abbastanza esaltati per i risultati di Hamilton e probabilmente non solo loro, in Gran Bretagna.
Dopo anni e anni passati ad attendere in silenzio, hanno finalmente trovato un nuovo idolo e, in telecronaca, sono anche capaci di commentare la gara parlando di quello che vedono, non come i telecronisti spagnoli che "c'è Coulthard che sta parcheggiando ai box, ma chi se ne frega, perché Alonso esiste quindi dobbiamo parlare di lui anche se la regia non lo sta inquadrando e nulla lascia pensare che stia facendo qualcosa che valga la pena di ricordare".
Chissà come se la passano, in Spagna, durante le telecronache, adesso che la classifica è quella che è.
Tutto ciò, comunque, non importa, concentriamoci sulle gioie dei tifosi britannici, riassumibili in questa griglia di partenza:

1^ fila: Hamilton - Raikkonen
2^ fila: Alonso - Massa
3^ fila: Kubica - R.Schumacher
4^ fila: Kovalainen - Fisichella
5^ fila: Heidfeld - Trulli
6^ fila: Webber - Coulthard
7^ fila: Wurz - Barrichello
8^ fila: Speed - Liuzzi
9^ fila: Rosberg - Button
10^ fila: Davidson - Sutil
11^ fila: Sato - Albers

Abbiamo parlato delle gioie dei tifosi britannici (parlo della pole position di Hamilton, immagino che si sia capito) e concentriamoci sulle gioie dell'Autrice(C) di questo commento.
Si portebbe parlare di una banalità, del tipo che una delle Williams si è qualificata in mezzo al nulla e che la Williams in questione non è quella di Wurz. Non mi pare una cosa da poco, anche se la tredicesima piazza di Wurz è comunque qualcosa di cui non andare particolarmente soddisfatti. Per fortuna capitano anche cose piuttosto eroiche, in certe occasioni, e... non so sapevo se credere ai miei occhi oppure no: RALF SCHUMACHER IN TERZA FILA! Se qualcuno me l'avesse detto in anticipo, non sarei riuscita a crederci. In realtà anche quando è successo davvero non riuscivo a crederci e, siccome mi piace sostenere le cause perse, anche se a suo tempo non tifavo Ralf, ma anzi, nel periodo 2000 e dintorni non è neanche che mi piacesse poi così tanto.
Sarebbe bello vedere tra le prime posizioni piloti come lui, Coulthard, Barrichello...
...
...
...a proposito di Coulthard e di Redbull, la livrea speciale per Silverstone non è che mi sia piaciuta più di tanto. È un collage di fotografie di tifosi che hanno pagato dieci sterline per avere il proprio volto immortalato sulla vettura, con il risultato che nessuna immagine si distingueva chiaramente perché erano tutte piccolissime e davano alla Redbull una colorazione simile a quella dell'interno delle carte da uova di Pasqua. Peccato che Pasqua sia passata da mesi, ormai.
Poi, dopo la gioia, seppure moderata, è venuto il disappunto: Sato partiva dai box. Si trattava di un disappunto comunque moderato, vista la sua posizione di qualifica non c'era tanta differenza.
Intanto la gara si apprestava a partire e l'equilibrio di due vittorie per ciascun pilota si sarebbe inesorabilmente infranto, dato che uno dei quattro avrebbe portato a casa la terza vittoria stagionale, senza offesa per Kubica che partiva dietro al quartetto delle McLaren e delle Ferrari piazzate in ordine sparso sulle prime due file della griglia di partenza.
Poi, all'improvviso, ecco il colpo di scena: invece del via, ci sono state le bandiere gialle al vento.
Voce fuori campo: "Cos'ha fatto Fisi stavolta?"
Fisi: "Piano con le accuse, non sono io il colpevole."
Non era lui il colpevole e di lì a pochi minuti lo si sarebbe visto mentre teneva alti i colori della propria squadra insieme al proprio compagno di squadra Kova; i due erano molto vicini e sarebbe stato interessante assistere a un duello tra i loro. Questo, però, è un altro discorso e direi di lasciarlo da parte.
Le bandiere gialle erano state esposte perché la vettura di Massa aveva il motore spento.
Fuori uno (o meglio, partito dai box quando finalmente c'è stata una partenza degna di questo nome), rimanevano soltanto tre contendenti alla vittoria e non ci si poteva aspettare altro che un susseguirsi di duelli per la prima posizione.

Invece no.
Non è accaduto nulla di tutto ciò.
Se volevamo vedere un duello degno di questo nome dovevamo accontentarci del duello intestino tra le Williams.
Anche lì le soddisfazioni non è che fioccassero più di tanto, dato che all'inizio Wurz era davanti a Rosberg e, appunto, ciò è successo solo all'inizio. Poi, ancora una volta, Wurz sembrava destinato a involarsi verso il nulla, che è il luogo in cui sta in genere quando non ci sono possibilità concrete di salire sul podio. Non sarebbe neanche una pessima idea, se non fosse che le possibilità concrete di salire sul podio sono in genere pari a zero.
Parliamo subito del duello Williams motorizzata Toyota vs Toyota, perché è una faccenda interessante quasi quanto quello della Super Aguri contro la Honda.
Partiamo da un concetto di base: Ralf Schumacher era partito sesto, anzi, quinto, dato che Massa era stato mandato a Magny-Cours affinché partisse da là.
Ovviamente Ralf Schumacher non ha né mantenuto la posizione, né dato segno di riuscire a portare a casa un buon piazzamento... né ha finito la gara.
A quel punto l'unica Toyota disponibile era quella di Trulli e lo si è visto inquadrato a gara inoltrata mentre era in lotta con le due Williams. Ce ne aveva una davanti e una dietro. Poi Wurz l'ha superato.
La gara di Trulli non era destinata a durare fino al traguardo, mentre la gara di entrambe le Williams sì. Ho visto Wurz in scia a Rosberg per diversi giri e ho quasi sperato che potesse farcela. Poi mi sono resa conto che, anche se ce l'avesse fatta, si sarebbe portato a casa nientemeno che la bellezza di una dodicesima posizione.

Il duello Super Aguri motorizzata Honda vs Honda è stato abbondantemente vinto dalla Honda. Barrichello e Button non hanno visto i loro punti incrementare in classifica, rimanendo l'uno fermo a 0 e l'altro fermo a 1, ma sono arrivati entrambi nelle posizioni finali della top-10.
Davidson non pervenuto.
Sato al traguardo dietro a Wurz.
Qualora dovessimo inventarci un duello nel duello tra motori giapponesi, si potrebbe affermare che i motori Honda hanno vinto contro i motori Toyota.
Barrichello: "Sì, ma qua non ha fatto punti nessuno, quindi forse sarebbe meglio scappare tutti in branco e cercare di farci ingaggiare dalla Toro Rosso."
Button: "E a quale scopo?"
Barrichello: "Finire una gara. Se ci riuscissimo, diventeremmo degli eroi."
Button: "Quindi Liuzzi è ufficialmente un eroe."
Barrichello: "E Speed?"
Wurz: "Non parlatemi di Speed! Sono felice che si sia ritirato molto tempo fa. Mi è venuto addosso e mi ha fatto quasi alzare da terra. Sono felice che si sia ritirato per quel contatto e che sia stato mandato a dare da mangiare ai tori in compagnia di Webber."
Webber: "Fermi tutti, io non voglio essere citato nella stessa frase di Speed! Io non faccio danni come lui, è colpa della vettura che mi ha costretto ad andare ai box a parcheggiarla perché era stanca!"
Coulthard: "Anche la mia era stanca, ma l'ho convinta ad arrivare fino al traguardo."
Webber: "Vista la posizione in cui sei arrivato, ho l'impressione che la tua vettura si sia addormentata diverse volte, nel corso della gara."
Liuzzi: "Tacete, sono un eroe."
Webber: "Datti una ridimensionata. Sei arrivato ultimo e, a rendere la cosa ancora più grave, sei arrivato ultimo in una gara in cui c'era una Spyker in pista."
Sutil: "La mia, invece, mi ha abbandonato. Il motore ha voluto finire in fumo perché temeva che, se fosse durato ancora qualche giro, io avrei potuto approfittarne per sfasciare la macchina. Neanche fossi Albers!"
Albers: "Guarda che sei tu quello che fa incidenti, tra di noi."
Sutil: "Io finora non sono ancora andato in pista portando con me il bocchettone del rifornimento."
Team Spyker: "A proposito di rifornimento, dovremmo rifornirci di pezzi di ricambio. Questa volta è andata bene, ma non andrà sempre così."

Questo è quanto.
C'è stata anche un'altra gara, là davanti, tra le McLaren e l'unica Ferrari superstite, che poi unica Ferrari superstite non è corretto, perché Massa al traguardo c'è arrivato eccome e S. mi ha mandato dei messaggi estasiata, entusiasmandosi perché Massa era secondo dopo essere partito ultimo, a un certo punto. È capitato in attesa dei pitstop, quado gli altri si erano già fermati e Massa no, il che mi ha fatto capire che S. non ha ben chiare le dinamiche di un gran premio.
Non ha importanza.
S. stava seguendo il gran premio e mi mandava messaggi in proposito, nella vita ci vuole anche qualche soddisfazione.
Credo che sia tifosa di Massa o qualcosa del genere, se l'idea di tifare per qualche pilota è da lei contemplata, cosa che non mi è molto chiara, visto che fino a oggi non ero del tutto certa che guardasse anche gran premi interi, invece che servizi al telegiornale sui gran premi stessi.
A proposito di Massa, a scuola c'è stato un periodo in cui io e S. decoravamo le copertine dei nostri quaderni con la scritta M.F.C. che stava per "Massa Fan Club", come ci definivamo io e lei quando parlavamo di Formula 1.
Temo di essere stata io a contagiarla.
Una volta affermava di tifare per la Ferrari, ma non mi era mai sembrata particolarmente presa da un pilota nello specifico.
Tornando a noi, Massa è arrivato quinto, dietro a Kubica, che è arrivato quarto pur non essendo Heidfeld.
Questo è tutto anche per quanto riguarda Massa, la "vera" battaglia era quella che si stava consumando tra i primi tre a base di entrate ai box in momenti strategici.

Al primo giro di pitstop Hamilton è stato il primo a rientrare.
Aveva Raikkonen negli scarichi, in pista.
La sua sosta è stata tutt'altro che eccezionale, stava anche per ripartire in anticipo.
Raikkonen è rientrato dopo di lui e gli è uscito davanti.
Alonso è rientrato dopo di Raikkonen ed è uscito davanti a tutti.
Molto emozionante, vero?
Al secondo giro di pitstop le cose sono cambiate ancora una volta, tranne per Hamilton che terzo era e terzo è rimasto.
Alonso non è più uscito davanti a tutti.
Stavolta è stato Raikkonen a svettare.
Molto emozionante anche questo, vero?
Per i meccanici della Ferrari indubbiamente sì, visto come stavano esultando.
Non mi lamento, sia chiaro. Un gran premio è sempre un gran premio e le posizioni che cambiano ai box sono una possibilità. Però sarebbe stato bello se il duello per la vittoria si fosse consumato in pista e se la possibilità di diventare il primo pilota con tre vittorie stagionali del 2007 fosse stata conquistata sul campo. Non sarebbe cambiato nulla, ma sarebbe rimasto qualcosa di più, a futura memoria.
Non è andata così ed è la seconda gara di seguito che viene vinta rientrando ai box nel momento più opportuno, con un'unica considerazione da fare: invece di allungare la classifica, le posizioni finali l'hanno accorciata, seppure non di tanto.
Il vero Raikkonen è tornato, si dice.
Premesso che non mi è chiaro chi sia il vero Raikkonen, immagino che, se non avesse vinto le ultime due gare, riceverebbe ancora uno stuolo di critiche.
È quantomeno curioso come rientrare ai box al momento giusto o al momento sbagliato possa elevare o rovinare la reputazione di un pilota. So perfettamente che spetta anche al pilota fare giri veloci con la vettura scarica per stare davanti a chi è già andato a rifornire, ma dubito che l'opinione pubblica tenga conto ciò che fa il pilota.
Il "vero Raikkonen" non è tornato perché ha fatto dei giri veloci con la vettura scarica.
Il "vero Raikkonen" è tornato perché ha vinto e tutto ciò che viene giudicato è l'ordine d'arrivo.
Allo stesso modo in cui è tornato il "vero Raikkonen", sembra non essere chiaro che fine abbia fatto il "vero Hamilton", quello che ha vinto due gran premi l'uno dietro l'altro, per intenderci, quello che ha un vantaggio in classifica tale che sembra che non abbia avversari...
...
...
...ah, già, il "vero Hamilton" esiste ancora, perché il suo vantaggio in classifica è ancora tale da far pensare che di avversari non ne abbia: ha 70 punti, contro i 58 di Alonso. Con la seconda vittoria consecutiva Raikkonen si è portato al terzo posto, con 52 punti contro i 51 di Massa. Ormai si stanno definitivamente lasciando alle spalle Heidfeld, che di punti ne ha solo 33.

RISULTATO: 1. Kimi Raikkonen (Ferrari), 2. Fernando Alonso (McLaren), 3. Lewis Hamilton (McLaren), 4. Robert Kubica (BMW), 5. Felipe Massa (Ferrari), 6. Nick Heidfeld (BMW), 7. Heikki Kovalainen (Renault), 8. Giancarlo Fisichella (Renault), 9. Rubens Barrichello (Honda), 10. Jenson Button (Honda), 11. David Coulthard (Redbull), 12. Nico Rosberg (Williams), 13. Alexander Wurz (Williams), 14. Takuma Sato (Super Aguri), 15. Christijan Albers (Spyker), 16. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso), Rit. Jarno Trulli (Toyota), Rit. Anthony Davidson (Super Aguri), Rit. Scott Speed (Toro Rosso), Rit. Ralf Schumacher (Toyota), Rit. Adrian Sutil (Spyker), Rit. Mark Webber (Redbull).

Sul podio Raikkonen ha addirittura accennato un mezzo sorriso.
"Yeah! Sono il primo che vince tre gare quest'anno, non è chiaro perché io abbia 18 punti di gap dalla vetta della classifica ma non importa, quello che conta è che l'inquadratura sia su di me e non sul padre di Hamilton!"
Hamilton: "Perché, cos'ha fatto di male mio padre?"
Raikkonen: "Niente, è solo un catalizzatore di attenzione. Dopotutto siamo noi che vinciamo i gran premi."
Hamilton: "Io e te, intendi? Concordo! È da quattro gran premi che Alonso non vince! E poi gli piace arrivare settimo, guardando il retrotreno delle Super Aguri e delle Renault!"
Alonso: "Taci, poppante. Ti ricordo che oggi sei stato tu a guardare il mio retrotreno."
Voce fuori campo: "E che negli ultimi due gran premi sei arrivato solo terzo! Avresti dovuto vincerli e vincere il campionato in agosto!"
Hamilton: "Siamo solo all'8 luglio, ho ancora tempo."
Voce fuori campo: "No, il migliore pilota in pista è Raikkonen, rassegnati. Il più scarso di tutti è Massa, invece."
Massa: "Quando ho vinto due gran premi di seguito, però, ero il tuo idolo."
Voce fuori campo: "Questi sono dettagli."
Sato: "Basta con queste chiacchiere, tanto sapete tutti che il migliore di tutti sono io!"
Alonso: "Taci, kamikaze. Quante gare hai vinto, tu?"
Sato: "E quante McLaren hai sorpassato al volante di una Super Aguri, tu?"
Con questa considerazione di un certo livello direi di chiudere il nostro commento al Gran Premio di Gran Bretagna e di prepararci a vivere le due settimane che ci separeranno dal prossimo gran premio.

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Francia 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007.

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Francia 2007: Equilibrio di vittorie in una classifica non equilibrata


Il Gran Premio di Francia 2007 è stato quello immediatamente precedente al mio diploma. Ciò ha fatto sì che mi capitasse spesso di avere a che fare con S., dato che ci siamo trovate per studiare insieme (una delle cose belle del diploma è che non dovrò mai più studiare insieme ai miei ormai ex compagni di classe!) e inevitabilmente, di tanto in tanto capita che l'argomento Formula 1 venga fuori.
È una di quelle cose che succedono inevitabilmente, perché ormai ho una reputazione che mi precede. Io sono stata inquadrata come "l'amica che segue la Formula 1" e, di conseguenza, anche i telespettatori occasionali della Formula 1 tendono a parlarmene.
S. è stata la prima da cui ho sentito l'argomento.
Ha accennato al fatto che le Ferrari fossero state sabotate.
Pensavo fosse un pettegolezzo o che avesse capito male o che fosse una sparata che aveva sentito da suo fratello di 13 anni mentre quest'ultimo tentava di spiegare perché la Ferrari non abbia vinto nessun gran premio nelle ultime settimane.
Poi ho scoperto che non si trattava né di un pettegolezzo né di una sparata di suo fratello.
S. ha accennato al fatto che le Ferrari siano state sabotate... ed è vero; nel senso, non so se le Ferrari siano state sabotate, ma è vero che sembra esserci stata un'indagine in tal senso. Il responsabile sembrerebbe essere il direttore tecnico(?) Nigel Stepney, quello che al GP di Spagna 2000, quando occupava il ruolo di capo dei meccanici, venne investito da Michael Schumacher al quale era stato dato il segnale di ripartire in anticipo dopo un pit-stop.
A me queste cose non interessano più di tanto. Mi spiego meglio, l'idea che un membro di una squadra possa avere sabotato le vetture non mi sembra molto allettante, ma preferisco le gare alle polemiche e, nel caso debba iniziare parlando di qualcosa di diverso dalle gare, penso che la cosa migliore da fare sia concentrarci su qualcos'altro, nello specifico una classifica piloti che fa quasi rabbrividire.
Non ne ho parlato al termine del commento al Gran Premio degli Stati Uniti, ma appunto, al termine del Gran Premio degli Stati Uniti la classifica recitava esattamente quanto segue:

1. Lewis Hamilton - 58 punti
2. Fernando Alonso - 48 punti
3. Felipe Massa - 39 punti
4. Kimi Raikkonen - 32 punti
5. Nick Heidfeld - 26 punti...

Di cosa stavamo parlando lo scorso marzo? Di un campionato che doveva decidersi tra Ferrari e McLaren e, nella fattispecie, tra Raikkonen e Alonso? Prima del Gran Premio di Francia iniziavo ad avere la vaga sensazione che stessimo toppando tutti quanti e che qualcuno si fosse ostinato anche troppo a lungo a non accorgersene.
L'impressione era che la Ferrari fosse ormai fuori dai giochi, anche se a Magny-Cours qualcosa è apparentemente cambiato: la McLaren rimane sempre davanti di un bel po', ma la McLaren è sembrata decisamente meno imbattibile del solito, anzi...

In qualifica tutto è iniziato con poche sorprese, a proposito dei sei piloti usciti dopo la Q1. Non tutti escono sempre, ma sono di quei piloti la cui uscita difficilmente sconvolge qualcuno.
Purtroppo nessuno si è sconvolto nemmeno quando in Q2 Coulthard non è riuscito a scendere il pista. Il nostro Mascellone preferito, infatti, ha avuto un problema al cambio che l'ha costretto a rimanere ai box, mentre tra i piloti che andavano in pista ero poco sorpresa di quelli che non erano riusciti a passare oltre.
Il vero colpo di scena è arrivato in Q3, quando c'è stato un altro pilota ad avere problemi al cambio e a non potere scendere in pista. Questa volta si trattava nientemeno che di Fernando Alonso. Una delle due McLaren era impossibilitata a lottare per la pole. Alla fine neanche l'altra McLaren ha visto la luce della pole, anche se è partita comunque in prima fila.
La pole position è andata a Felipe Massa. La sua ultima pole, unica in questa stagione, era stata in quel famoso gran premio della Malesia di cui nessuno sembra parlare più.

Questo è stato il risultato delle qualifiche, anche se poi purtroppo Sato non è potuto partire dalla penultima fila, ma è partito ultimo a causa della penalità rimediata nel Gran Premio degli Stati Uniti:

1^ fila: Massa - Hamilton
2^ fila: Raikkonen - Kubica
3^ fila: Fisichella - Kovalainen
4^ fila: Heidfeld - Trulli
5^ fila: Rosberg - Alonso
6^ fila: R.Schumacher - Button
7^ fila: Barrichello - Webber
8^ fila: Speed - Coulthard
9^ fila: Liuzzi - Wurz
10^ fila: Sato - Davidson
11^ fila: Albers - Sutil

Voce fuori campo: "Autrice(C), quando sei felice da uno a dieci del fatto che Massa parta dalla pole position?"
L'Autrice(C): "Più infinito."
Voce fuori campo: "E del fatto che Wurz partirà in mezzo al nulla come succede spesso?"
L'Autrice(C): "Meno infinito."
Questa è l'amara realtà dei fatti: ad ogni gran premio c'è sempre qualcosa che non va per il verso giusto, per i piloti che mi piacciono più degli altri. A volte, comunque, le cose non vanno per il verso giusto nemmeno quando sembra che possano andare in quella direzione...

L'attesa della partenza è stata concretizzata dalle immagini che ci arrivavano da Magny-Cours: Massa nell'abitacolo, sulla griglia di partenza, con la visiera del casco sollevata e una lattina di Redbull appoggiata sulla vettura, il padre di Hamilton che immancabilmente stava ai box...
Poi la gara è partita.
Massa è filato via dritto.
Raikkonen ha fatto lo stesso.
Hamilton si è visto sfilare da Raikkonen e si è dovuto accontentare.
Alonso era più indietro, davanti a lui una vettura si girava.
Kova: "Ehi, qualcuno mi ha speronato! Sono certo che quel qualcuno non mangia mai l'arrosto di renna e non beve mai vodka!"
Alonso: "Sicuramente non mangia arrosto di renna, perché in tutto il paddock credo che lo mangiate soltanto tu e Kimi, mentre non sono poi così sicuro che tra i piloti ci sia qualcuno che non beve vodka. Ne abbiamo bisogno tutti, specie quando dobbiamo consolarci perché abbiamo meno punti in classifica di piloti a cui non è ancora spuntata la barba."
Kova: "Eh, lo so, è una cosa che dà fastidio quando i nuovi arrivati vanno più forte di voi che in Formula 1 c'eravate già. Mi dispiace, ma adesso il mondo è nostro."
Alonso: "Scusa se sono scortese nei tuoi confronti, ma ti ricordo che il mio compagno di squadra è Hamilton, non tu, e non sei tu quello che va più forte di me. E adesso scusami, ma devo andare. Salutami Liuzzi quando lo vedrai."
Kova: "Perché dovrei vedere Liuzzi?"
Alonso: "Perché è in mezzo al prato, mi pare."
Non mi è ben chiaro con chi si fosse toccato Kovalainen al via, probabilmente con Trulli(?), che però non ha riportato danni...
...
...
...anzi, sì, risultava ritirato per quell'incidente, quindi è stato lui che ha forse incontrato Liuzzi passeggiando per il prato e non Kovalainen, che invece è riuscito a proseguire la gara.

La gara, di per sé, è stata abbastanza tranquilla: per vedere un incidente abbiamo dovuto aspettare Albers e l'impresa di demolizioni per cui gareggia.
Prima, però, ci siamo concentrati su ben altro: c'era la questione delle strategie di cui occuparci e del momento in cui le Ferrari sarebbero rientrate.
Raikkonen: "Ho l'impressione che si stia dando troppo peso al ritardo del mio pitstop. Erano solo due giri."
Massa: "Ma in quei due giri mi hai recuperato due secondi una volta e due secondi quell'altra. Non pensi che dovrei sentire puzza di bruciato?"
Raikkonen: "Oh, maledizione, mi sono dimenticato di spegnere il fornello! L'arrosto di renna che stavo cucinando per la cena di stasera è da buttare."
Massa: "Va beh, non fa niente, cercheremo di scroccare un invito a pranzo da Alonso."
Raikkonen: "Non sono sicuro che sarebbe molto lieto di invitarci. Magari preferisce starsene a debita distanza da tutto e da tutti."
Alonso: "Mi hai scambiato per te stesso, per caso? Certo che vi invito a cena. Metterò del lassativo nelle vostre pietanze."
Raikkonen: "Falle con il tuo compagno di squadra, certe cose!"
Alonso: "Non posso, Lewis è ancora un bambino innocente."
Hamilton: "E sono davanti a te!"
Alonso: "Basta! Se non la smettete, chiedo ospitalità a Scott Speed."
Hamilton: "Sappiamo tutti che non esiste davvero."
Alonso: "Concordo, è un'entità immaginaria, ma in quanto tale può sempre offrirci ospitalità. Oppure, per male che ci vada, c'è sempre Anthony Davidson."
Davidson: "E io cosa c'entro? Lasciatemi in pace e, già che ci siete, suggerite all'Autrice(C) di spiegare che, alla seconda sosta, Raikkonen ha superato Massa tramite pitstop, dato che, pur di parlare di Speed mentre Speed non stava facendo nulla, non ha scritto nulla di tutto ciò."
L'Autrice(C): "E non ho neanche detto che tu ti eri ritirato già al via per incidente con Liuzzi."
Albers: "Piantatela di parlare. Riconoscete la realtà: il vero eroe di Magny-Cours sono stato io."
L'incidente di Albers è avvenuto prima di metà gara ed è stato alquanto pittoresco: gli è stato dato il via con il bocchettone del rifornimento ancora inserito, con il risultato che è ripartito portandosi il bocchettone in pista, complice anche il fatto che il box della Spyker è il primo(?) più vicino all'uscita e che non aveva la possibilità di fermarsi prima.

Credo che sia giunto il momento di avviarci verso la conclusione.
La conclusione è che a 25 giri dalla fine o giù di lì Raikkonen si è ritrovato in testa.
Massa era secondo.
Terzo c'era Hamilton, ma era un bel po' più indietro, complice anche la diversa strategia (tre pitstop, credo).
Alonso era in mezzo al nulla, in base agli standard della McLaren. Ha trascorso la gara ad inseguire piloti che in genere gli stanno abbondantemente dietro e si è dovuto accontentare di un settimo posto.
Speed non è giunto al traguardo, perché si è insabbiato prima di arrivarci.
Le Honda le ho notate molto vicine l'una all'altra, ad un tratto, prima di metà gara, ma al di là di questo è stata una giornata positiva per la squadra: Button ha portato a casa un punto e non è una cosa che succede tutti i giorni, anzi... è stato il primo punto per lui quest'anno.

RISULTATO: 1. Kimi Raikkonen (Ferrari), 2. Felipe Massa (Ferrari), 3. Lewis Hamilton (McLaren), 4. Robert Kubica (BMW), 5. Nick Heidfeld (BMW), 6. Giancarlo Fisichella (Renault), 7. Fernando Alonso (McLaren), 8. Jenson Button (Honda), 9. Nico Rosberg (Williams), 10. Ralf Schumacher (Toyota), 11. Rubens Barrichello (Honda), 12. Mark Webber (Redbull), 13. David Coulthard (Redbull), 14. Alexander Wurz (Williams), 15. Heikki Kovalainen (Renault), 16. Takuma Sato (Super Aguri), 17. Adrian Sutil (Spyker), Rit. Scott Speed (Toro Rosso), Rit. Christijan Albers (Spyker), Rit. Anthony Davidson (Super Aguri), Rit. Jarno Trulli (Toyota), Rit. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso).

Sul podio Raikkonen non sorrideva perché è Raikkonen, Massa non sorrideva per la vittoria sfumata e Hamilton, essendo arrivato solo terzo, si limitava a un mezzo sorriso.
Il padre di Hamilton era probabilmente quello che sorrideva meno di tutti: visto che suo figlio non ha vinto, non l'hanno inquadrato giù dal podio, dove sono sicura che fosse.
Dopo la premiazione i piloti della Ferrari hanno lanciato giù le bottiglie.
Quella di Massa è finita tra le mani dei meccanici, quella di Raikkonen si è sfracellata per terra, cosa che immagino non abbia fatto piacere a Raikkonen, che si sarebbe scolato volentieri il resto del contenuto!

Le classifiche parlano chiaro: Hamilton 64, Alonso 50, Massa 47, Raikkonen 42, Heidfeld 30... Di fatto c'è lo stesso gap tra il leader della classifica e il meglio posizionato dei piloti Ferrari e il meglio posizionato dei piloti Ferrari e Heidfeld.
I primi quattro piloti in classifica hanno ottenuto tutti e tre quattro vittorie, adesso.
Prima che tutto ciò succedesse, il mondiale sembrava apertissimo. Adesso che è successo, l'impressione è che non lo sia affatto. Quattordici punti separano Hamilton e Alonso e quattordici punti sono tanti, quando siamo quasi a metà della stagione.

venerdì 27 ottobre 2017

Non ho voglia di parlare del fatto che Kvyat abbia perso di nuovo, e definitivamente, il volante...

...quindi credo che la cosa migliore da fare sia parlare della drinking age e del fatto che esistono foto di Marc Marquez con una bottiglia di champagne in mano sul podio del GP degli Stati Uniti di MotoGP disputato ad Austin nel 2013. Marquez è del 1993, quindi era al di sotto della drinking age in quell'epoca e a nessuno importava nulla di tutto ciò.

Quello che conta, comunque, è che anche in Formula 1 c'è stato un pilota che era al di sotto della drinking age del luogo, al momento di salire sul podio di un particolare evento:


Giusto per chiarire il concetto, all'età di 19 anni, Verstappino sbevazzava like a boss laddove la drinking age è fissata a vent'anni!

giovedì 26 ottobre 2017

Ripensando all'ultimo titolo con la speranza che non sia stato l'ultimo titolo

Esattamente vent'anni fa, il 26 Ottobre 1997, si svolgeva il Gran Premio d'Europa, quello conclusivo della stagione.
Nel corso degli anni si sono dette tante cose, la maggior parte delle quali incentrate sui seguenti argomenti:

> il giorno precedente Jacques Villeneuve, Michael Schumacher e Heinz-Harald Frentzen hanno fatto registrare tutti quanti lo stesso tempo in qualifica (cosa per la quale molti sentivano puzza di bruciato sostenendo che il cronometro era truccato o cose del genere, perché non importa quanto nonsense potesse essere la cosa, quello che contava era inventarsi una teoria del complotto in proposito) e la pole position è stata assegnata a Villeneuve in quanto era stato il primo ad avere fatto registrare il tempo;

> il campionato è stato deciso da un incidente tra Michael Schumacher e Jacques Villeneuve innescato da Schumacher nel momento in cui Villeneuve, in seconda posizione per gran parte della gara, si stava apprestando a compiere quello che poteva essere il sorpasso decisivo (qui non c'erano molte teorie del complotto, dato che lo stesso MSC ha ammesso senza mezzi termini di avere innescato volontariamente l'incidente, sussistono comunque teorie del complotto su quando l'avrebbe pianificato, perché ovviamente secondo le teorie del complotto i piloti sanno esattamente in anticipo come si evolverà la gara, quindi MSC a quanto pare prima della gara sapeva già che sarebbe riuscito a superare Villeneuve in partenza e che Villeneuve l'avrebbe raggiunto più avanti nella gara!);

> dopo il ritiro di Schumacher, a Villeneuve bastava fare un punto per portare a casa il titolo mondiale e nelle fasi finali della gara ha lasciato passare l'una dopo l'altra entrambe le McLaren, che hanno fatto doppietta, con Mika Hakkinen che otteneva la sua prima vittoria in carriera, peraltro per un presunto ordine di scuderia imposto a Coulthard, il che ha fatto insorgere ulteriori teorie del complotto, come quella che Williams e McLaren avessero stabilito a tavolino che Villeneuve avrebbe vinto il mondiale e la McLaren avrebbe vinto la gara (anche loro disponevano tutti di poteri precognitivi, a quanto pare, ed erano al corrente del fatto che MSC si sarebbe ritirato), ignorando totalmente dettagli come il fatto che Villeneuve stesse guidando in quel momento una monoposto con la quale era stato coinvolto in un incidente e che era molto plausibile che le prestazioni di tale monoposto fossero calate;

> l'argomento di cui si è sempre dibattuto di meno è quello relativo alla cerimonia di premiazione, dove a consegnare il trofeo del terzo classificato c'era un rappresentante della Mercedes, scelto perché appariva verosimile che avrebbe dovuto premiare un pilota della McLaren motorizzata Mercedes... e pare che il rappresentante della Mercedes in questione, se ben ricordo, si rifiutasse di consegnare il trofeo a Villeneuve in quanto era un pilota di un'altra scuderia: a causa di problematiche relative alla consegna dei trofei il circuito di Jerez è stato eliminato dal mondiale di Formula 1 a partire dall'anno seguente.

Voglio parlare di tutto ciò? Assolutamente no, ci sono stati vent'anni in cui chiunque ha potuto parlarne e continuerà a succedere, anche se devo ammettere che il fenomeno si è affievolito notevolmente a causa del fatto che, quando si citano eventi a caso per fare polemica, in genere si scelgono eventi a caso che hanno a che vedere con le squadre rilevanti nel presente. Quindi si parla del passato della Redbull, si parla del passato della Mercedes, si parla quindi di eventi relativamente più recenti e Jerez 1997 è caduto almeno in parte nel dimenticatoio. A questo si aggiunge il fatto che parlare di Jerez 1997 significa generalmente parlare a favore di Jacques Villeneuve e che, nel corso degli anni, Villeneuve pare avere sparlato di troppe persone affinché ci sia qualcuno che ha voglia di parlare bene di lui!

Voglio parlare del fatto che Jacques Villeneuve abbia avuto un'inversione di tendenza e che si sia rovinato la carriera scegliendo di accasarsi alla B.A.R. Honda e  che questo sia stato un errore clamoroso?
No.
Assolutamente no.
Non sono ipocrita al punto tale da portare su un piedistallo chi appoggia il proprio fondoschiena su vetture in apparenza senza speranze e poi da andare a criticare un campione del mondo che ha scelto di dare fiducia a una squadra in apparenza senza speranze.
Non sono neanche cieca al punto tale da andare in giro ad affermare che il calo prestazionale di Villeneuve coincida con il suo passaggio alla B.A.R., perché nei primi anni che stava alla B.A.R. non mi sembra che quello che teneva alto il nome della squadra fosse Zonta, nonostante Zonta mi stia decisamente più simpatico di Villeneuve.
Quindi no, non intendo parlare del fatto che Villeneuve si sia mescolato con gentaglia come quelli della B.A.R. Honda.
Non intendo parlare nemmeno del fatto che Villeneuve abbia nei mesi recenti fatto incavolare parecchio anche la stessa Williams, presso il cuo box talvolta Villeneuve era ospite in virtù del fatto che il probabile unico amico che ha nel paddock gareggi proprio per quella scuderia, che non sembra avere apprezzato particolarmente il fatto che Villeneuve abbia descritto come "il peggior rookie di sempre" l'altro pilota di quella squadra.
Non intendo parlare nemmeno del fatto che Villeneuve si sia tinto nuovamente, a distanza di vent'anni, i capelli di biondo platino, anche se i suoi capelli biondo platino meriterebbero di essere oggetto di dibattito.

In conclusione non sono qui per parlare di Villeneuve, né di nessun altro pilota.
Sono qui per parlare del fatto che siano passati vent'anni dall'ultima volta in cui un pilota della Williams è diventato campione del mondo.
Mi rendo conto che per le nuove generazioni questo non significa niente, così come per me a suo tempo non significavano niente la Lotus e la Brabham, ma per chi ha visto una squadra vincere dei titoli non c'è niente di più strano che ogni tanto fermarsi a riflettere su quanto tempo sia passato dall'ultima volta in cui quella squadra ha vinto il titolo, specie quando si parla 1) di un tempo così lungo e 2) del fatto che se quella squadra non ha vinto dei titoli nel frattempo, non è perché li ha persi in extremis. No, la Williams è stata costantemente lontana dalla lotta per il titolo a partire dal 1998, con il migliore acuto nel 2003 quando Juan Pablo Montoya è stato in lotta per il titolo fino alla penultima(?) gara stagionale e, incredibilmente, seppure non abbia ottenuto nemmeno una vittoria e non sia mai stata neanche lontanamente in lotta per il titolo, ha ottenuto un gloriosissimo terzo posto nella classifica costruttori nel 2014.

Dal 1998 a oggi, la Williams ha dimostrato di potere lottare almeno per la vittoria di qualche gara soltanto all'epoca della motorizzazione BMW, gli anni in cui c'erano Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher e/o Gené e Pizzonia in occasione degli infortuni di quest'ultimo.
Per il resto ha ottenuto qualche piazzamento sul podio, qualche pole position e, incredibile ma vero, tra tutti i piloti che sono passati per la Williams dalla fine della motorizzazione BMW in poi, l'unico ad avere vinto un gran premio è stato nientemeno che Pastor Maldonado, che non credo stia nemmeno nella top-5 dei piloti con la reputazione migliore che abbiano guidato la Williams dal 2005 ad oggi.

Il dubbio esistenziale rimane sempre e solo uno: il 26 Ottobre 1997 abbiamo visto un pilota della Williams diventare campione del mondo per l'ultima volta nella storia? La ragione dice di sì, il cuore dice di no e che, non importa quanti anni dovremmo aspettare, ma prima o poi potrebbe succedere di nuovo.

Milly Sunshine(C)
Post scritto per F1GC e per il mio blog.