giovedì 26 ottobre 2017

Ripensando all'ultimo titolo con la speranza che non sia stato l'ultimo titolo

Esattamente vent'anni fa, il 26 Ottobre 1997, si svolgeva il Gran Premio d'Europa, quello conclusivo della stagione.
Nel corso degli anni si sono dette tante cose, la maggior parte delle quali incentrate sui seguenti argomenti:

> il giorno precedente Jacques Villeneuve, Michael Schumacher e Heinz-Harald Frentzen hanno fatto registrare tutti quanti lo stesso tempo in qualifica (cosa per la quale molti sentivano puzza di bruciato sostenendo che il cronometro era truccato o cose del genere, perché non importa quanto nonsense potesse essere la cosa, quello che contava era inventarsi una teoria del complotto in proposito) e la pole position è stata assegnata a Villeneuve in quanto era stato il primo ad avere fatto registrare il tempo;

> il campionato è stato deciso da un incidente tra Michael Schumacher e Jacques Villeneuve innescato da Schumacher nel momento in cui Villeneuve, in seconda posizione per gran parte della gara, si stava apprestando a compiere quello che poteva essere il sorpasso decisivo (qui non c'erano molte teorie del complotto, dato che lo stesso MSC ha ammesso senza mezzi termini di avere innescato volontariamente l'incidente, sussistono comunque teorie del complotto su quando l'avrebbe pianificato, perché ovviamente secondo le teorie del complotto i piloti sanno esattamente in anticipo come si evolverà la gara, quindi MSC a quanto pare prima della gara sapeva già che sarebbe riuscito a superare Villeneuve in partenza e che Villeneuve l'avrebbe raggiunto più avanti nella gara!);

> dopo il ritiro di Schumacher, a Villeneuve bastava fare un punto per portare a casa il titolo mondiale e nelle fasi finali della gara ha lasciato passare l'una dopo l'altra entrambe le McLaren, che hanno fatto doppietta, con Mika Hakkinen che otteneva la sua prima vittoria in carriera, peraltro per un presunto ordine di scuderia imposto a Coulthard, il che ha fatto insorgere ulteriori teorie del complotto, come quella che Williams e McLaren avessero stabilito a tavolino che Villeneuve avrebbe vinto il mondiale e la McLaren avrebbe vinto la gara (anche loro disponevano tutti di poteri precognitivi, a quanto pare, ed erano al corrente del fatto che MSC si sarebbe ritirato), ignorando totalmente dettagli come il fatto che Villeneuve stesse guidando in quel momento una monoposto con la quale era stato coinvolto in un incidente e che era molto plausibile che le prestazioni di tale monoposto fossero calate;

> l'argomento di cui si è sempre dibattuto di meno è quello relativo alla cerimonia di premiazione, dove a consegnare il trofeo del terzo classificato c'era un rappresentante della Mercedes, scelto perché appariva verosimile che avrebbe dovuto premiare un pilota della McLaren motorizzata Mercedes... e pare che il rappresentante della Mercedes in questione, se ben ricordo, si rifiutasse di consegnare il trofeo a Villeneuve in quanto era un pilota di un'altra scuderia: a causa di problematiche relative alla consegna dei trofei il circuito di Jerez è stato eliminato dal mondiale di Formula 1 a partire dall'anno seguente.

Voglio parlare di tutto ciò? Assolutamente no, ci sono stati vent'anni in cui chiunque ha potuto parlarne e continuerà a succedere, anche se devo ammettere che il fenomeno si è affievolito notevolmente a causa del fatto che, quando si citano eventi a caso per fare polemica, in genere si scelgono eventi a caso che hanno a che vedere con le squadre rilevanti nel presente. Quindi si parla del passato della Redbull, si parla del passato della Mercedes, si parla quindi di eventi relativamente più recenti e Jerez 1997 è caduto almeno in parte nel dimenticatoio. A questo si aggiunge il fatto che parlare di Jerez 1997 significa generalmente parlare a favore di Jacques Villeneuve e che, nel corso degli anni, Villeneuve pare avere sparlato di troppe persone affinché ci sia qualcuno che ha voglia di parlare bene di lui!

Voglio parlare del fatto che Jacques Villeneuve abbia avuto un'inversione di tendenza e che si sia rovinato la carriera scegliendo di accasarsi alla B.A.R. Honda e  che questo sia stato un errore clamoroso?
No.
Assolutamente no.
Non sono ipocrita al punto tale da portare su un piedistallo chi appoggia il proprio fondoschiena su vetture in apparenza senza speranze e poi da andare a criticare un campione del mondo che ha scelto di dare fiducia a una squadra in apparenza senza speranze.
Non sono neanche cieca al punto tale da andare in giro ad affermare che il calo prestazionale di Villeneuve coincida con il suo passaggio alla B.A.R., perché nei primi anni che stava alla B.A.R. non mi sembra che quello che teneva alto il nome della squadra fosse Zonta, nonostante Zonta mi stia decisamente più simpatico di Villeneuve.
Quindi no, non intendo parlare del fatto che Villeneuve si sia mescolato con gentaglia come quelli della B.A.R. Honda.
Non intendo parlare nemmeno del fatto che Villeneuve abbia nei mesi recenti fatto incavolare parecchio anche la stessa Williams, presso il cuo box talvolta Villeneuve era ospite in virtù del fatto che il probabile unico amico che ha nel paddock gareggi proprio per quella scuderia, che non sembra avere apprezzato particolarmente il fatto che Villeneuve abbia descritto come "il peggior rookie di sempre" l'altro pilota di quella squadra.
Non intendo parlare nemmeno del fatto che Villeneuve si sia tinto nuovamente, a distanza di vent'anni, i capelli di biondo platino, anche se i suoi capelli biondo platino meriterebbero di essere oggetto di dibattito.

In conclusione non sono qui per parlare di Villeneuve, né di nessun altro pilota.
Sono qui per parlare del fatto che siano passati vent'anni dall'ultima volta in cui un pilota della Williams è diventato campione del mondo.
Mi rendo conto che per le nuove generazioni questo non significa niente, così come per me a suo tempo non significavano niente la Lotus e la Brabham, ma per chi ha visto una squadra vincere dei titoli non c'è niente di più strano che ogni tanto fermarsi a riflettere su quanto tempo sia passato dall'ultima volta in cui quella squadra ha vinto il titolo, specie quando si parla 1) di un tempo così lungo e 2) del fatto che se quella squadra non ha vinto dei titoli nel frattempo, non è perché li ha persi in extremis. No, la Williams è stata costantemente lontana dalla lotta per il titolo a partire dal 1998, con il migliore acuto nel 2003 quando Juan Pablo Montoya è stato in lotta per il titolo fino alla penultima(?) gara stagionale e, incredibilmente, seppure non abbia ottenuto nemmeno una vittoria e non sia mai stata neanche lontanamente in lotta per il titolo, ha ottenuto un gloriosissimo terzo posto nella classifica costruttori nel 2014.

Dal 1998 a oggi, la Williams ha dimostrato di potere lottare almeno per la vittoria di qualche gara soltanto all'epoca della motorizzazione BMW, gli anni in cui c'erano Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher e/o Gené e Pizzonia in occasione degli infortuni di quest'ultimo.
Per il resto ha ottenuto qualche piazzamento sul podio, qualche pole position e, incredibile ma vero, tra tutti i piloti che sono passati per la Williams dalla fine della motorizzazione BMW in poi, l'unico ad avere vinto un gran premio è stato nientemeno che Pastor Maldonado, che non credo stia nemmeno nella top-5 dei piloti con la reputazione migliore che abbiano guidato la Williams dal 2005 ad oggi.

Il dubbio esistenziale rimane sempre e solo uno: il 26 Ottobre 1997 abbiamo visto un pilota della Williams diventare campione del mondo per l'ultima volta nella storia? La ragione dice di sì, il cuore dice di no e che, non importa quanti anni dovremmo aspettare, ma prima o poi potrebbe succedere di nuovo.

Milly Sunshine(C)
Post scritto per F1GC e per il mio blog.

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