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lunedì 29 giugno 2020

F1 The Golden Days: GP Francia 2007

Oggi avremmo dovuto commentare un esaltante ed eccitante gran premio al Paul Ricard, ma non ne abbiamo avuto uno da elogiare, quindi recuperiamo i bei vecchi tempi, anche se la location era diversa. Oppure era proprio la location diversa la ragione per cui erano bei tempi? Comunque correva l'anno 2007 ed era appena scoppiata una grossa bomba: negli ultimi giorni di giugno si era sollevato un polverone infinito dopo che era venuta alla luce la strana storia di Nigel Stepney e delle fotocopie dei progetti della Ferrari lasciati in giro per le copisterie di Maranello. A tredici anni di distanza da quegli eventi, trovo ancora tutto ciò follemente surreale. Questo non significa che io non creda alle versioni ufficiali. Significa che, se un liceale che si diletta a scrivere racconti mi sottoponesse un racconto di fantasia in cui si svolgono eventi analoghi, obietterei: "il tuo protagonista intende vendere progetti che potrebbero valere milioni, perché mai non spende poche centinaia di euro per comprarsi una stampante o uno scanner e non si fa le fotocopie a casa invece di lasciarle in giro a caso?"
Comunque esisteva ancora qualche gara a fare da contorno alla spy story e quel primo giorno di luglio, la mia ultima domenica da non-ancora-diplomata, si gareggiava a Magny-Cours: Felipe Massa in pole position davanti a Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen, il tutto mentre Fernando Alonso annaspava a fine top-10 perché aveva avuto un problema tecnico in corso d'opera.

Mentre al via Iceman risaliva in seconda piazza portandosi alle spalle del compagno di squadra, al quarto posto si installava stabilmente Robert Kubica, appena rientrato in Formula 1 dopo avere saltato il GP degli Stati Uniti per l'infortunio rimediato in Canada.
La Ferrari si avviava quindi verso la doppietta e, allora come al giorno d'oggi, le doppiette Ferrari seppure un po' meno rare non erano immuni a ciò che succede d'abitudine nel corso di una doppietta Ferrari: state sicuri che, se avete due ferraristi primo e secondo, non riusciranno ad arrivare al traguardo nelle posizioni originali, ma che tali posizioni, per una ragione o per l'altra, finiranno per essere invertite. Inizio a chiedermi se non sia una regola scritta nelle stelle che svettano sul mondo del motorsport.
Primo pitstop: tutto regolare, anche se Raikkonen, rimanendo in pista più a lungo, è riuscito ad avvicinarsi a Massa un po' di più di quanto non lo fosse prima.
Secondo pitstop: ancora una volta Raikkonen rimane in pista più a lungo con la vettura più leggera e i tempi da lui registrati gli bastano per strappare la leadership al compagno di squadra quando questo esce dai box.
Ci siamo ritrovati quindi con le due Ferrari ancora in prima e seconda posizioni a parti invertite e la McLaren di Hamilton ancora al terzo posto, a fare più che altro gara a sé, ancora davanti a Kubica che faceva gara a sé.

La Renault di Giancarlo Fisichella e la BMW di Nick Heidfeld hanno preceduto al traguardo la McLaren del campione del mondo che è arrivato soltanto settimo, nella penultima posizione della zona punti, visti i tempi. L'ultimo punto disponibile è andato alla Honda, guidata da Jenson Button, nel mezzo di quella stagione in cui il suo compagno di squadra Rubinho non è andato a punti nemmeno una volta (cosa da cui si sarebbe ripreso in pieno con il podio del 2008).
Vincitore morale Christijan Albers, per essere riuscito a farsi inquadrare nel corso della gara nonostante guidasse una modesta Spyker. Sfortunatamente per lui, la ragione per cui si faceva notare era l'andare in giro per la pitlane con il bocchettone della benzina penzolante dalla vettura. Negli anni a venire anche illustri personaggi come Felipe Massa e Heikki Kovalainen, esponenti di due team rispettabili come Ferrari e McLaren, sarebbero stati protagonisti di simili sventure, rubandogli definitivamente l'attenzione, uno dei due in particolare dato che del Kova non si parla più di tanto in relazione ai bocchettoni della benzina... dopotutto l'incendio di Singapore spento da lui stesso è decisamente più affascinante come evento che lo riguarda.

Torniamo al duo di testa: a quel punto della stagione, mentre i due McLaren Bros erano separati da nientemeno che 14 punti (quelli che si conquistavano all'epoca vincendo una gara e arrivando quinto in quella successiva, o con un secondo e un terzo posto), i ferraristi erano lontani ben 17 e 22 punti da Hamilton, leader della classifica. Raikkonen era quello che distava 22 punti dalla vetta e penso si possa dire che questo gran premio sia stato uno dei primi punti di svolta, che a fine anno avrebbe contribuito in qualche modo alla vittoria del titolo mondiale, che a metà stagione sembrava decisamente lontana (considerate che distava dal leader del campionato di una quantità di punti superiore a quella che si ottenevano vincendo due gare, un po' come essere a oltre cinquanta punti di gap al giorno d'oggi).
Tornando strettamente alla location, sarebbe stata la prima di due doppiette consecutive ottenute dalla Ferrari a Magny-Cours. Ironia della sorte, anche in quella del 2008 sarebbero occorse cause random a scambiare le posizioni dei due piloti: se nel 2007 si era trattato di un overcut dovuto al traffico, nel 2008 Massa avrebbe strappato la leadership a Raikkonen con quest'ultimo costretto a rallentare vistosamente per la rottura di uno scarico.


martedì 12 dicembre 2017

Che fine hanno fatto i piloti della stagione 2007 dieci anni più tardi? Seconda parte

Abbiate pazienza. Abbiate molta pazienza. Per qualche strano motivo ho deciso di "dividere" in due questo revival e, per fare le cose fatte bene, ho pensato di mettere sette team nel primo giro e quattro nel secondo. Non ho idea di come mi sia uscita una simile divisione. Ai tempi del mio diploma, nel 2007, tanto per stare in tema, andavo anche bene in matematica...
Tuttavia, seppure dobbiamo andare a scoprire che fine hanno fatto al giorno d'oggi i piloti di appena quattro team, stasera ci possiamo sbizzarrirci, dato che tre dei quattro team hanno attuato una sostituzione in corso d'opera.

Partiamo dalla Williams che all'epoca era guidata da nientemeno che Alex Wurz e dalle sue scarpe spaiate, anche se per onore di cronaca era da anni che non indossava scarpe spaiate.
Affiancato da Nico Rosberg, ha poi lasciato il team con un gran premio d'anticipo, venendo rimpiazzato da Kazuki Nakajima:
Dopo essersi ritirato dalla Formula 1 Wurz ha fatto un bel po' di cose interessanti: è rientrato dalla finestra come terzo pilota della Honda/Brawn GP, ha guidato la medical car al Gran Premio di Singapore 2008 (e Nelsinho Piquet è scappato a gambe levate quando l'ha visto avvicinarsi), ha vinto la 24 Ore di Le Mans per la seconda volta in carriera e, ad un certo punto, è addirittura tornato in Williams come coach per i piloti dell'epoca. Uno dei piloti dell'epoca ha anche vinto un gran premio: detta così, Wurz non ci fa brutta figura!
Nel frattempo (anzi, decisamente dopo) Rosberg ha vinto un mondiale e 20+ gran premi; uno di questi gran premi è stato disputato in SoVrApPoSiZiOn3!!11!!! con la 24 Ore di Le Mans in cui Nakajima si è ritirato a pochi minuti dal termine quando era in testa. Al giorno d'oggi di tanto in tanto si aggira per il paddock, andando a stanare Wurz che facendo il telecronista lo fa sempre.
Nakajima corre nel WEC, nel SuperGT e in Superformula, ottenendo risultati di maggiore spessore rispetto a quelli che otteneva in Formula 1.

Anche la Toro Rosso ha cambiato uno dei propri piloti in corso d'opera, nel 2007, sostituendo Scott Speed con Sebastian Vettel (che aveva già debuttato alla BMW Sauber).
L'altro pilota era Vitantonio Liuzzi:
Fuori dalla Toro Rosso, Speed è tornato negli States, dove è diventato un pilota di Stock Car e ha anche gareggiato nella Nascar Sprint Cup.
La carriera di Liuzzi in Formula 1 è perdurata fino al 2011 e, dopo la Toro Rosso, ha guidato Force India e HRT. La sua ultima apparizione in una serie open wheel dovrebbe risalire al 2015, quando ha gareggiato in Formula E con il team di Trulli.
Vettel nel frattempo ha vinto quattro titoli mondiali per cu*o e non per merito al volante di una Redbull...
...
...
...anche se poi si è scoperto, alcuni anni dopo, che in realtà non è stato lui a vincere per cu*o e non per merito, ma la Redbull a vincere solo ed esclusivamente grazie a Vettel. Quando un pilota passa in Ferrari, l'opinione mainstream su di lui cambia radicalmente, dopotutto...
Al momento attuale Vettel è ancora in Ferrari a fare coppia con Raikkonen e ha vinto cinque gran premi in questa stagione: esattamente lo stesso numero di gran premi che la Ferrari aveva vinto nei quattro anni precedenti, sommando le sue vittorie a quelle di Alonso.

Continuiamo a parlare di team che hanno cambiato un pilota in corso d'opera e parliamo stavolta della Spyker, quella che poi è divenuta Force India:
I piloti erano in origine Adrian Sutil e Christijan Albers. Sutil è stato quello che in Formula 1 ha fatto più successo e che, fuori dalla vettura, ha fatto maggiormente parlare di sé. Pilota di Force India e Sauber dopo la Spyker, è stato per anni detentore di un singolare record: il maggior numero di partenze senza mai salire sul podio. Il record gli è stato strappato quest'anno, sapete benissimo tutti da chi. La sua ultima stagione in Formula 1 è stata ne 2014, da allora lo si è visto aggirarsi per il paddock con indosso i colori della Williams, per un breve periodo durante il quale non è mai salito a bordo di una monoposto.
Christijan Albers non è più rientrato dalla finestra per anni e quando l'ha fatto, come team manager della Caterham, non è durato a lungo.
Sakon Yamamoto, che ha preso il posto di Albers a metà stagione - non proprio, ma ci arriverò tra poco - che ha sempre avuto l'abitudine di ricomparire a caso, è tornato anche nel 2010, in HRT. Un'intossicazione alimentare ha messo fine alla sua presenza nella massima serie. Ha gareggiato sporadicamente in Formula E un paio d'anni fa.
Non ho citato Marcus Winkelhock, ma più che un pilota della stagione 2007 considero Marcus Winkelhock una figura leggendaria. Un pilota che ha percorso alcuni giri in testa al volante di una Spyker è qualcosa che il nostro mondo non contempla.

Rimane la Cenerentola dell'epoca, ovvero la Super Aguri, che schierava Takuma Sato e Anthony Davidson, le cui carriere in Formula 1 sono state stroncate pochi mesi più tardi dal fallimento della squadra nipponica:
Al giorno d'oggi, oltre a commentare qualifiche e gare alla moviola per Sky UK, venendo sporadicamente da me scambiato erroneamente per Paul Di Resta, Davidson gareggia anche nel WEC, dove è compagno di squadra di Nakajima e Buemi.
Sato, invece, corre da anni in Indycar, e nel 2017 è divenuto il primo pilota asiatico a vincere la 500 miglia di Indianapolis. #TAKUWINS!

Che fine hanno fatto i piloti della stagione 2007 dieci anni più tardi?

Stasera propongo un viaggio nel tempo, per andare a scoprire che fine hanno fatto, al giorno d'oggi, i piloti che gareggiavano in Formula 1 dieci anni fa, nella stagione 2007.
Oggi ci occupiamo della prima metà della griglia basata sui numeri di gara, mentre ci occuperemo prossimamente della seconda metà della griglia.
In questa prima parte ci sono pochi piloti che oserei definire dimenticati dal mondo, mentre ce ne saranno sicuramente di più quando ci occuperemo della seconda parte, ma sono certa che anche per stasera avremo molte cose di cui parlare.

Il 2007 era l'anno in cui sulla McLaren svettava un numero 1 di importazione, visto che Fernando Alonso aveva vinto il campionato con la Renault. Accanto a lui c'era Lewis Hamilton in versione enfant prodige e la loro convivenza ha avuto breve durata, viste le innumerevoli polemiche che hanno convinto Alonso a scappare a gambe levate a fine anno:
Al giorno d'oggi il tempo delle polemiche pare essere inesorabilmente finito, anche perché, mentre Hamilton nel frattempo ha vinto quattro titoli, Alonso è ancora a quota due e ha passato gli ultimi anni a litigare con il proprio motore. Ogni tanto i due ex compagni di squadra vengono riuniti alle conferenze stampa del giovedì, dove dimenticano i vecchi dissapori giocando insieme con lo smartphone.

Orfana di Alonso, la Renault affiancava nel 2007 l'esordiente Heikki Kovalainen a Giancarlo Fisichella:
I due sono usciti di scena da molto tempo: Fisichella al termine del 2009, dopo una breve parentesi in Ferrari, Kovalainen tre anni più tardi dopo essere passato per la McLaren e per la Caterham.
Ad oggi Fisichella veste ancora, in altre competizioni, i colori della Ferrari, mentre a volte lo ritroviamo ai box della Ferrari come inviato della Rai. Kovalainen, intanto, gareggia in Giappone e purtroppo in molti sembrano essersi dimenticati della sua esistenza.

Il 2007 è stata la prima stagione per Kimi Raikkonen in Ferrari, che ha raggiunto Felipe Massa, che correva per la Rossa già dal 2006:

Tuttora l'ultimo pilota ad avere vinto un campionato con la Ferrari, Raikkonen al giorno d'oggi è ancora in Ferrari, dove è tornato alcuni anni fa dopo una lunga parentesi nei rally e alla Lotus Renault. In Ferrari ha preso proprio il posto di Massa, poi passato alla Williams e - almeno così pare - ufficialmente ritirato al termine della stagione 2017. Curiosità: talvolta Felipinho e Robin, figli di Massa e Raikkonen, sono stati visti aggirarsi insieme per il paddock!

Nel 2007 la Honda sfoggiava una quantomeno curiosa livrea ecologista e i suoi piloti erano Rubens Barrichello e Jenson Button:

Dopo una terribile stagione 2007 e un'altrettanto terribile stagione 2008, i due hanno condiviso nel 2009 i successi della Brawn GP e Button ha vinto un titolo mondiale che al giorno d'oggi gli viene riconosciuto anche dai più accaniti fanboy, ma per il quale all'epoca è stato lungamente criticato. Dopo la Brawn le strade dei due si sono divise: Barrichello ha raggiunto quota 300 gran premi e oltre in Williams, mentre Button ha intrapreso lo stesso percorso in McLaren, con risultati inizialmente migliori e ai minimi storici negli ultimi anni. L'ultima apparizione di Button è avvenuta al GP di Monaco di quest'anno, dove ha contribuito a ribaltare Wehrlein. Poi è andato a correre in Giappone, dove senz'altro erano tutti ammaliati dalla sua performance monegasca! In certe occasioni abbiamo visto entrambi come intervistatori.

Alla BMW, oggi Sauber, nel 2007 facevano coppia Robert Kubica e Nick Heidfeld:

Coinvolto in un grave incidente durante un rally all'inizio del 2011, Kubica manca da allora in Formula 1, anche se si parla con insistenza da mesi del suo imminente ritorno in Williams nel 2018, ancora non ufficializzato.
Tra i piloti che hanno guidato al suo posto in Renault nel 2011 c'è proprio il suo ex compagno di squadra Heidfeld che, dopo la Renault, è stato ugualmente lontano dalla Formula 1. Attualmente gareggia in Formula E, dove l'abbiamo visto spesso classificarsi in buone posizioni: anche in Formula E detiene lo stesso record che in Formula 1, di essere il pilota con il maggior numero di piazzamenti sul podio senza avere mai vinto una gara.

Un tempo anche la Toyota aveva un team in Formula 1 e nel 2007 a guidarla erano Ralf Schumacher e Jarno Trulli:

Fuori dalla Formula 1 al termine del 2007, Ralf Schumacher ha gareggiato in seguito nel DTM con risultati di poco rilievo. Al giorno d'oggi occupa un ruolo manageriale in un team di Formula 4.
Trulli, che dopo la Toyota ha guidato la Caterham presenziando in Formula 1 fino al termine del 2011, al giorno d'oggi è titolare di un'azienda abruzzese che produce vino.

La prima parte del nostro viaggio nel 2007 si conclude con David Coulthard e Mark Webber, che all'epoca correvano per la Redbull:

Entrambi hanno chiuso la propria carriera presso il team austriaco, Coulthard nel 2008, prima che il team vivesse i suoi giorni migliori, Webber nel 2013, proprio al termine dei suoi giorni migliori.
I due lavorano entrambi come telecronisti/ opinionisti e non è raro vederli aggirarsi insieme per il paddock. Coulthard sembra ancora fedele al proprio vecchio team: quella che tiene in mano nella foto del 2017 sembra una lattina di Redbull!

mercoledì 8 novembre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Review 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007. ||| Nel review basta cliccare sui link di ciascun gran premio per andare a leggere il commento al gran premio in oggetto. |||

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Review 2007: Spy-gate, Iceman-gate, Ferrari-gate

Il campionato 2007 è stato indubbiamente uno dei più carichi di colpi di scena di questo secolo e, andando indietro a memoria, oserei dire anche di molti di quelli del secolo precedente.
L'accusa velata di inizio stagione, di essere un campionato con piloti non abbastanza in grado di rendersi "protagonisti", dovuta al fatto che nessuno dei piloti facesse Schumacher di cognome (in realtà uno sì, ma era irrilevante), è stata mandata in frantumi da quello che abbiamo visto e dal fatto che non abbiamo visto né quello che pensavamo di vedere all'inizio della stagione, né quello che pensavamo di vedere in un secondo momento.

Tutto è iniziato il 18 Marzo in AUSTRALIA, con Raikkonen e Alonso affiancati in prima fila.
Nessuno si è sorpreso, vedere Kimi Raikkonen e Fernando Alonso in prima fila era proprio quello che tutti si aspettavano e che, in assenza di altri punti di riferimento, tutti speravano di vedere. Raikkonen ha vinto, Alonso ha chiuso secondo, ma qualcosa di sorprendente c'è stata: la prestazione di Lewis Hamilton, secondo pilota della McLaren, che poi dire secondo pilota si sarebbe rivelato un eufemismo.
Vincitore della GP2 nel 2006, con all'attivo una percentuale di vittorie superiore al 50% delle gare disputate nelle formule minori, ha dato l'impressione di potere lottare alla pari con Alonso e si è piazzato sul podio dopo essere stato davanti al più celebre compagno di squadra per un lungo tratto di gara.
Doppietta McLaren in MALESIA, l'8 Aprile: Massa partiva dalla pole, ma non era la giornata della Ferrari. Ha vinto Alonso, seguito dal giovane compagno di squadra che ancora una volta superava le aspettative, e da Raikkonen.

Sarebbero venuti tempi migliori per la Ferrari una settimana più tardi in BAHREIN, con il ritorno alla vittoria: il vincitore è stato questa volta Felipe Massa, che ha preceduto al traguardo la McLaren di Hamilton e la Ferrari di Raikkonen.
Si è poi ripetuto quasi un mese più tardi, il 13 Maggio, sul circuito di Montmelò in SPAGNA, in una gara che per la Ferrari è stata meno positiva di quella precedente, dato che di due vetture solo quella di Massa è giunta al traguardo. Completavano il podio le due McLaren, con Hamilton davanti ad Alonso.
È verosimile che quest'ultimo non fosse molto soddisfatto della cosa, ma ha avuto modo di riprendersi il 27 Maggio a MONTECARLO: la McLaren ha fatto di nuovo doppietta e stavolta il campione del mondo in carica ha ottenuto la seconda vittoria stagionale, con Hamilton costretto (dal fato, dalle proprie performance o dal team, questo non lo scopriremo mai) a fissargli il retrotreno. Terzo ha chiuso Massa, ma lontanissimo dai primi due. In generale è stata una giornata negativa per la Ferrari, con Raikkonen autore di un solo punto dopo un incidente in qualifica e una gara incolore. Pare che ad avere contribuito alla sua gara incolore sia stato un sabotaggio da parte di Nigel Stepney, direttore operativo in combutta con Mike Coughlan della McLaren in una serie di vicende che ci saremmo dovuti sorbire per mesi di lì a qualche settimana. Erano ancora bei tempi, quelli di Montecarlo, mancava ancora un mese all'inizio delle polemiche sulla spy-story...

Il 10 Giugno era in programma il gran premio del CANADA. In quel gran premio è successo più o meno di tutto: un terribile schianto per Robert Kubica, che miracolosamente se l'è cavata saltando un solo gran premio, un podio per Nick Heidfeld e Alexander Wurz (tornato come titolare quest'anno in Williams), una sesta posizione per Takuma Sato, già autore di un punto in Spagna, dopo un sorpasso nelle fasi finali della gara su Alonso... e soprattutto la tanto attesa prima vittoria in carriera per Lewis Hamilton. L'enfant prodige della McLaren, autore di cinque podi consecutivi nei primi cinque gran premi, ha vinto al sesto tentativo e ha vinto anche una settimana più tardi al gran premio degli STATI UNITI, facendo doppietta insieme ad Alonso, con le Ferrari subito dietro; tra i due ferraristi è stato Massa a salire sul podio. Curiosità: negli USA Sebastian Vettel, che sostituiva Kubica in BMW, è divenuto il più giovane pilota di sempre ad avere ottenuto un punto in un gran premio di Formula 1. Ne avrebbe ottenuti degli altri alla fine della stagione al volante di una Toro Rosso, ma questo è un altro discorso e, ai fini della nostra ricostruzione, ci interessa relativamente.
Più o meno in quel periodo si iniziava a parlare con una certa insistenza prima del sabotaggio, poi del passaggio di progetti dalla Ferrari alla McLaren.

La Formula 1 è tornata in Europa, dove in FRANCIA la Ferrari ha fatto doppietta e Hamilton ha dovuto accontentarsi del gradino più basso del podio. Kimi Raikkonen, vincitore a Magny-Cours il 1° Luglio, si è ripetuto anche una settimana più tardi al gran premio di GRAN BRETAGNA a Silverstone, dove ha preceduto al traguardo le McLaren di Alonso e Hamilton dopo una serie di duelli consumati a colpi di strategia.
Purtroppo per lui la sua cavalcata vincente era destinata a fermarsi con un ritiro al Gran Premio d'EUROPA. L'evento si è svolto in Germania il 22 Luglio, con Alonso vincitore dopo un duello sotto la pioggia con Massa al quale è seguita una lite in italiano in diretta televisiva. Mentre Alonso e Massa si mandavano a vicenda a provare a imparare, il pilota della Redbull Mark Webber otteneva uno storico podio, dopo una lotta abbastanza intensa con la Williams di Wurz. Eroe per un giorno è stato Marcus Winkelhock, chiamato dalla Spyker per una presenza one-off: partito dall'ultima posizione su gomme da bagnato estremo, si è ritrovato in testa quando tutti gli altri sono andati ai box a cambiare mescola e, grazie alla presenza della safety car e alla successiva bandiera rossa, ha percorso da leader ben cinque giri della sua brevissima carriera!

Il 5 Agosto, in UNGHERIA, è accaduto che in McLaren abbiano iniziato, metaforicamente parlando, a lanciarsi i piatti addosso. Alonso e Hamilton si sono rallentati a vicenda durante le qualifiche, Alonso ha dovuto scontare una penalità sulla griglia e la McLaren ha scontato una penalità in termini di punteggio, per cui aveva inizialmente fatto ricorso, ma al quale ha rinunciato in quanto già impegnata in tribunale per la spy-story. Hamilton vincitore, Raikkonen secondo, Heidfeld terzo al secondo podio stagionale.
La pausa estiva, più che a calmare le acque, è servita per lavorare di fantasia sulla situazione in McLaren, che tuttavia era abbastanza compromessa: quando due piloti si lanciano metaforicamente i piatti e il team sta palesemente dalla parte di uno dei due, iniziano i veri casini! Il vero casino, tuttavia, è che in TURCHIA, il 26 Agosto, Massa e Raikkonen hanno fatto doppietta, che Alonso ha dovuto accontentarsi di una terza posizione e che Hamilton, lungamente terzo, si è ritrovato quinto a causa di una foratura.

Da una doppietta Ferrari siamo passati a una doppietta McLaren: in ITALIA ha vinto Alonso davanti a Hamilton, con la Ferrari che si è dovuta consolare con un misero terzo posto ottenuto da Raikkonen. Quattro giorni più tardi, in tribunale, la McLaren è stata esclusa dal campionato costruttori per le vicende della spy-story. Anche Alonso e il collaudatore De La Rosa hanno testimoniato contro il team.
Tre giorni dopo, il 16 Settembre, si gareggiava in BELGIO: due Ferrari seguite da due McLaren, Kimi Raikkonen di nuovo vincitore, Massa e Alonso a completare il podio, Hamilton soltanto quarto. A Spa è terminata la stagione europea: a quel punto rimanevano due gare asiatiche e quella finale in Brasile.

La gara del GIAPPONE è stata disputata il 30 Settembre sotto la pioggia battente. Ne sono capitate di tutti i colori e Webber e Vettel sono stati lungamente in zona podio, prima di finire out per un incidente tra di loro, e tra tutto ciò che è successo c'è stato anche un incidente di Alonso, che l'ha costretto al ritiro. Vincitore davanti alla Renault del rookie Kovalainen e alla Ferrari di Raikkonen, Lewis Hamilton si è ritrovato con un vantaggio enorme in classifica, 12 punti su Alonso e 17 su Raikkonen. Sembrava destinato a vincere il mondiale, forse già una settimana più tardi in CINA, ma a Shanghai (ultima gara in carriera per Alex Wurz, che si è ritirato all'indomani dell'evento) è capitato l'impensabile e, dopo essere rimasto in pista troppo a lungo su gomme usurate, Hamilton si è ritirato dalla seconda posizione finendo in mezzo alla ghiaia mentre rientrava nella corsia dei box. Ha vinto Raikkonen, rimanendo in competizione per il titolo a 7 punti dalla vetta, è arrivato secondo Alonso, staccato ormai di "soli" 4 punti da Hamilton, mentre Massa ha chiuso il podio.

Il 21 Ottobre il campionato si è chiuso in BRASILE e, ancora una volta, è accaduto l'impensabile. Massa è partito dalla pole position ed è stato a lungo seguito da Raikkonen, al quale di conseguenza non è risultato particolarmente difficile vincere il gran premio, il tutto mentre Alonso non andava oltre il terzo posto e Hamilton, al quale bastava un quinto posto per divenire campione del mondo, attardato prima da un errore al primo giro e poi, poco dopo, da un problema al cambio, ha chiuso soltanto in settima posizione. Sia Hamilton sia Alonso, di conseguenza, hanno entrambi perso il titolo per un punto nei confronti di Kimi Raikkonen, visto alla vigilia di Interlagos come il meno "favorito" dei tre contendenti al campionato.
Ron Dennis, team manager della McLaren, non si è dato per vinto e ha tentato di vincere in tribunale il campionato che aveva perso in pista: ha fatto un reclamo contro Williams e BMW, colpevoli a suo dire di avere utilizzato carburanti irregolari. Rosberg e i due piloti della BMW si erano classificati quarto, quinto e sesto: una loro squalifica avrebbe fatto risalire Hamilton in quarta posizione e gli avrebbe assegnato, a tavolino, il titolo.
Il reclamo non è andato a buon fine, Raikkonen è stato ufficializzato come campione del mondo 2007 e la Ferrari ha vinto il titolo costruttori, come facilmente prevedibile.
Curiosamente la Ferrari ha ottenuto 204 punti. La McLaren, se avesse portato a casa il punteggio pieno, avrebbe totalizzato 218 punti, ma avendo rinunciato al ricorso per la penalizzazione dell'Hungaroring, si sarebbe vista decurtare 15 punti, chiudendo quindi a 203, un punto in meno di quelli ottenuti dalla Ferrari.
Curiosità, a proposito di spionaggio: la McLaren, accusata di spionaggio dalla Ferrari, ha in seguito accusato la Renault di spionaggio, ma le polemiche hanno mantenuto una proporzione molto più contenuta.

Tra i soggetti che hanno criticato il tentativo di Ron Dennis di vincere il titolo a tavolino, anche Fernando Alonso ha fatto sentire la propria voce, tanto ormai lui e la McLaren avevano già ufficializzato il loro "divorzio".
Nel 2008 rivedremo Alonso in Renault a fare coppia con l'esordiente Nelson Piquet Jr, mentre il suo posto in McLaren sarà preso da Heikki Kovalainen. Si erano fatti anche i nomi di Adrian Sutil, Nico Rosberg e Ralf Schumacher, ma tutto si è concluso in un nulla di fatto.
Per quanto riguarda Ralf, ha successivamente fatto un test sulla Spyker, ormai ribattezzata in Force India, ma i risultati non sono stati particolarmente eccezionali e non ha ottenuto il volante. Verosimilmente non lo rivedremo mai più al volante di una Formula 1.
Doveva entrare anche un nuovo team, la Prodrive, forse destinato a divenire una scuderia satellite della McLaren, forse destinato a divenire ciò che resta della McLaren se la Mercedes rilevasse la scuderia di Woking, cosa alla quale ogni tanto si accenna, ma pare che non accadrà e che le scuderie rimarranno soltanto undici.
Altre novità per il 2008 sono quelle di tipo tecnico: in particolare verrà abolito il controllo di trazione.

CLASSIFICA PILOTI:
1. Kimi Raikkonen (Ferrari) - 110
2. Lewis Hamilton (McLaren) - 109
3. Fernando Alonso (McLaren) - 109
4. Felipe Massa (Ferrari) - 94
5. Nick Heidfeld (BMW) - 61
6. Robert Kubica (BMW) - 39
7. Heikki Kovalainen (Renault) - 30
8. Giancarlo Fisichella (Renault) - 21
9. Nico Rosberg (Williams) - 20
10. David Coulthard (Redbull) - 14
11. Alexander Wurz (Williams) - 13
12. Mark Webber (Redbull) - 10
13. Jarno Trulli (Toyota) - 8
14. Sebastian Vettel (BMW / Toro Rosso) - 6
15. Jenson Button (Honda) - 6
16. Ralf Schumacher (Toyota) - 5
17. Takuma Sato (Super Aguri) - 4
18. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso) - 3
19. Adrian Sutil (Spyker) - 1
20. Rubens Barrichello (Honda) - 0
21. Scott Speed (Toro Rosso) - 0
22. Kazuki Nakajima (Williams) - 0
23. Anthony Davidson (Super Aguri) - 0
24. Sakon Yamamoto (Spyker) - 0
25. Christijan Albers (Spyker) - 0
26. Markus Winkelhock (Spyker) - 0

CLASSIFICA COSTRUTTORI:
1. Ferrari - 204
2. BMW Sauber - 201
3. Renault - 51
4. Williams/Toyota - 33
5. Redbull/Renault - 24
6. Toyota - 13
7. Toro Rosso/Ferrari - 8
8. Honda - 6
9. Super Aguri/Honda - 4
10. Spyker/Ferrari - 1
11. McLaren - DSQ

martedì 7 novembre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Brasile 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007. |||| #BrazilianGPWeek <3

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Brasile 2007: Tra i due litiganti il terzo vince il mondiale Ma iL MoNdIaLe è FaLsAtO DaLLa BeNzInA iRrEgOlArE

È sabato, è il giorno delle qualifiche.
È sabato e non ci resta altro che fare finta che sia una qualifica come tante.
Possiamo pensare alla Williams, al volante della quale in questo weekend sta facendo il proprio esordio un pilota giapponese, tale Kazuki Nakajima, figlio di quel Satoru che fu compagno di squadra prima di Ayrton Senna e poi di Nelson Piquet alla Lotus alla fine degli anni '80.
Possiamo pensare alla Spyker, che è stata acquistata da un magnate indiano tale Vijay Mallya, che preme affinché dal 2009(?) la Formula 1 vada a gareggiare in India.
Possiamo pensare a tante altre cose, oppure possiamo accettare la realtà: siamo qui per guardare le qualifiche dell'ultimo gran premio della stagione, quello in cui ci sarà l'ultimo scontro finale per il titolo mondiale, con Hamilton, Alonso e Raikkonen che faranno tutto ciò che è in loro potere per imprimere il proprio nome su questo campionato.

Penso alla Formula 1 anche durante eventi di vita comune, per esempio quando dopo la doccia scelgo quale maglia indossare in abbinato ai pantaloni della tuta.
Sono indecisa tra una rossa e una uguale, però grigia, che non mi stanno molto bene indosso, quindi le porto solo in casa.
Sorrido.
Scegliere quale maglia indossare significa simbolicamente scegliere per chi schierarmi, visto che, ironicamente, sono una del colore della Ferrari e una del colore della McLaren.
Penso che tutto sommato sarebbe abbastanza figo se Raikkoen vincesse il mondiale e la mia amica E. ne sarebbe anche felicissima.
Penso che tutto sommato sarebbe figo, ma avrebbe un solo significato: Raikkonen vincitore del gran premio.
È quello che voglio?
Voglio davvero che Raikkonen vinca il gran premio?
Mi dispiace E., mi dispiace Ferrari, mi dispiace se deluderò qualcuno.
Indosso la maglia grigia.
Spero che sul gradino più alto del podio ci sia un pilota della Ferrari, domani sera, ma spero che quel pilota non sia Raikkonen, non posso farne a meno.
Indossare una maglia grigia significa tutto e non significa niente.
Dovrei chiedermi se spero che il mondiale lo vinca Alonso o che il mondiale lo vinca Hamilton, forse.
Non me lo chiedo.
La risposta è scontata.
Probabilmente è l'ultima volta nella mia vita in cui spererò che Fernando Alonso possa vincere un titolo, ma mi dico che tutto potrebbe avere un senso.
Chissà cosa farà, se vince il titolo.
Si ritirerà come tempo fa aveva detto che avrebbe fatto?
Se ne andrà solo dal team e porterà il numero 1 su una vettura di un altro colore?
Probabilmente non lo scopriremo mai, perché tra i tre contendenti al titolo è Hamilton quello che è andato a conquistare la prima fila, accanto al pilota che spero possa vincere la gara.
Hamilton può tranquillamente accodarsi e portare a casa il mondiale senza troppe difficoltà.

Arriva la domenica.
È il primo pomeriggio.
Mentre i miei genitori sono fuori raccolgo la biancheria e ci metto una vita.
Ascolto un CD di musica random, canzoni che mi hanno passato gli amici quando capitava.
Ce n'è una, intitolata "L'impazienza", di un certo Danijay, che riassume il mio stato d'animo.
Sto aspettando che arrivi l'ora della gara.
Sto aspettando il tempo sembra non passare mai.
Poi arriva l'ora X.
Inizia il collegamento.
Passa in sovrimpressione la griglia di partenza, e purtroppo la pole position non è stata assegnata d'ufficio al gufo che hanno inquadrato ieri durante le qualifiche:

1^ fila: Massa - Hamilton
2^ fila: Raikkonen - Alonso
3^ fila: Webber - Heidfeld
4^ fila: Kubica - Trulli
5^ fila: Coulthard - Rosberg
6^ fila: Barrichello - Fisichella
7^ fila: Vettel - Liuzzi
8^ fila: R.Schumacher - Button
9^ fila: Kovalainen - Sato
10^ fila: Nakajima - Davidson
11^ fila: Sutil - Yamamoto

Sutil non è presente sulla griglia di partenza. Partirà dai box. A nessuno importa niente di Sutil e, mi dispiace dirlo, ma oggi non importa niente neanche a me.
Incredibile ma vero, adesso che ci penso è la prima volta che vedo in diretta un'ultima gara stagionale in cui c'è un vero scontro per il titolo. È un'emozione senza paragoni, non pensavo che fosse così.

Si parte.
Massa parte bene, mantiene la posizione.
Raikkonen parte benissimo, supera Hamilton come se non ci fosse e quasi affianca Massa, anche se poi si deve accodare.
Poi si fa sotto Alonso.
Affianca Hamilton e gli strappa la terza posizione.
Hamilton tenta di riprendersi il maltolto e mette le ruote sull'erba.
Non ci credo.
Vedo Hamilton che viene sfilato da varie vetture e non ci credo.
Che ca**o sta succedendo?
Aveva il mondiale in tasca fino a due settimane fa, che cos'è successo nel frattempo?
Oh, giusto: ci sono semplicemente momenti in cui la cosa più sensata da fare sarebbe accodarsi a chi, standogli davanti di una sola posizione, non gli può provocare danni.
Il problema è che, il giorno in cui spiegavano questo concetto, a quanto pare era in bagno e c'è rimasto fino alla fine della spiegazione.

Allarme rientrato: Hamilton è ottavo.
Supera Trulli e si porta in settima posizione.
Se nulla dovesse cambiare fino alla fine, si porterebbe a casa il mondiale.
Dietro, intanto, Fisichella va per prati.
Yamamoto fa lo stesso e, quando ritornano entrambi in pista, Yamamoto quasi spicca il volo su Fisichella; tutti e due out.
Hamilton, intanto, è negli scarichi Heidfeld. Ci rimane per sei giri e poi lo supera.

Davanti c'è chi cerca di farsi notare o, quantomeno, di portarsi a casa una buona posizione.
È Kubica, supera Webber per il quinto posto.
Mazzoni, nel frattempo, sta parlando di Barrichello e di un drive through che gli viene comminato per un jump-start. Parla anche del fatto che Alonso potrebbe passare alla Honda, perché non sappiamo dove sarà Alonso il prossimo anno.
Poi il discorso su Barrichello si interrompe di colpo.
Si innalza un coro di urli in cabina di commento.

HAMILTON.
HAMILTON FERMO!

Spalanco gli occhi.
Non so se sia vero oppure no.
Non capisco che cosa stia succedendo.
Istintivamente mi viene da esultare, anche se so che non è quello che dovrei fare quando un pilota si ritira.
Hamilton ha problemi al cambio, però riesce a ripartire.
È diciottesimo, lontanissimo dalla zona punti.
Mi rendo conto che essermi messa a esultare non solo è stato antisportivo, ma addirittura che, ironia della sorte, era proprio Hamilton l'unico che poteva darmi ciò che desideravo.
Con le posizioni attuali, Alonso vincerebbe il titolo con un punto di vantaggio su Raikkonen, ma tutto cambierebbe se Raikkonen dovesse riuscire a portarsi a casa la prima posizione.
Questo significa che i casi sono due: o Alonso supera Raikkonen per il secondo posto, cosa difficile dato i dieci secondi di svantaggio che ha accumulato, oppure che quello che temevo si concretizzerà.

Lasciamo da parte la lotta per il titolo.
C'è un mondo, oltre ai tre sfidanti.
Webber si ferma per problemi tecnici.
Nakajima supera Sato.
Ci sono "i due giapponesi" in lotta tra di loro davanti a Hamilton, secondo la telecronaca.
Io vedo due Super Aguri e non mi risulta che Anthony Davidson sia giapponese.
Non so se abbiano fatto una gaffe o se sono io che non ho seguito il filo del discorso.
Potrei essere io che non ho seguito il filo del discorso, in un momento come questo.
Hamilton è sedicesimo o giù di lì.
Sta rimontando.
Pare che in McLaren stiano tifando tutti per lui.
Non mi pare nemmeno troppo corretto, dato che per il momento hanno Alonso virtualmente campione del mondo.

C'è il primo giro di pitstop.
Nulla cambia, davanti.
Button è fermo per un guasto al motore.
Hamilton è decimo, ma si dovrà fermare come già stanno facendo anche gli altri piloti.
Rientra subito dopo.
È il primo a montare gomme morbide, farà un secondo stint più breve, dice Mazzoni.
Torna in pista quattordicesimo.

Fingiamo per un attimo che ci interessi anche qualcos'altro: duello tra Coulthard e Rosberg nella pitlane!
Rosberg è entrato davanti a Coulthard.
Ne è anche uscito davanti a Coulthard e...
...
...
...che botto! Una Super Aguri e una Spyker. Per un attimo ho pensato ai due giapponesi, poi è stato pronunciato il nome di Davidson.
No, l'altro non era Yamamoto.
Yamamoto si è ritirato all'inizio della gara.
Che strano, non mi sarei mai aspettata che Sutil potesse essere coinvolto in un incidente...
Davidson ai box.
C'è Sato che sta rifornendo, gli tocca aspettare.
I meccanici non sanno da che parte mettere le ruote nel frattempo, quindi Davidson aspetta ulteriormente.
Non è chiaro dove sia andato a finire Sutil.
Intanto Coulthard è attaccato al cu*o di Rosberg e Sutil e Davidson sono sotto indagine per l'incidente, ma di Sutil non si vede neanche l'ombra. Successivamente verrà penalizzato e Mazzoni dirà, testualmente: "C'è una penalità per Adrian Sutil, il pianista tedesco della Spyker".
Tornando a noi Mazzoni, intanto, urla mentre Hamilton supera la Honda di Barrichello e si lancia all'inseguimento di una Toro Rosso. La grafica ci illustra che è 11° e che la Toro Rosso davanti a lui è quella di Vettel.
Kubica, intanto, si avvicina notevolmente ad Alonso: questo potrebbe essere un plot-twist!

Quando mancano una quarantina di giri al termine i primi otto sono Massa, Raikkonen, Alonso, Kubica, Trulli, Heidfeld, Rosberg e Coulthard.
Dietro di loro c'è Nakajima, che deve ancora rientrare ai box.
Rientra.
Arriva lungo.
Le urla di Mazzoni e Capelli mi fanno perdere un colpo.
Due meccanici finiscono a terra.
Si tirano su.
Uno si regge a malapena in piedi e ha una caviglia dolorante, ma completa il pit-stop.
I telecronisti parlano del fatto che a Patrick Head non piacerà affatto il casino combinato da Nakajima, ma Mazzoni ricorda che Nakajima "paga i motori", nel senso che la Toyota l'ha imposto alla Williams e in cambio le dà i motori gratis.

Poi Hamilton supera Vettel.
E Kubica supera Alonso.
Kubica supera Alonso.
Kubica supera Alonso.
KUBICA SUPERA ALONSO.
Alonso perde terreno nei confronti di Kubica.
Al momento attuale Raikkonen e Alonso hanno lo stesso numero virtuale di punti, ma Raikkonen ha vinto cinque gran premi e Alonso quattro.
Per un attimo sogno a occhi aperti.
Poi mi rendo conto che Hamilton è nono, anche se sta rientrando ai box.
Siamo a metà gara.
Ho la vaga impressione che possa riuscire a raggiungere la zona punti, prima della fine.
Alonso potrebbe non essere un problema per Raikkonen, Hamilton sì.
Credo che sia meglio smettere di sognare a occhi aperti.

Kovalainen va a sbattere.
Fa un gran botto, ma non serve la safety car.
Kubica rientra ai box.
È su tre soste, precipiterà di nuovo dietro ad Alonso.
Intanto non si può stare tranquilli nemmeno per un attimo, perché la vettura di Barrichello finisce in fumo proprio mentre sta rientrando nella pitlane. Secondo Mazzoni si parla con insistenza del fatto che Barrichello potrebbe essere appiedato.
Il vero colpo di scena è la situazione di stallo che ci attende di lì a poco.
Mazzoni ne approfitta per parlare dei seguenti argomenti:
> Barrichello ha ottenuto solo un podio a Interlagos, mentre Massa l'anno scorso ha vinto;
> l'anno scorso, quando ha vinto, Massa indossava una tuta gialla e verde;
> a fine anno Massa si sposerà con la fidanzata Raffaela;
> oltre a sposarsi, organizzerà una gara di kart di beneficenza.

Intanto, facendo il punto, quando tutti si devono fermare per l'ultima sosta, la seconda per alcuni, la terza per altri, i primi otto sono Massa, Raikkonen, Alonso, Heidfeld, Rosberg, Kubica, Trulli e Hamilton.
Hamilton ha già migliorato rispetto a poco fa.
Mancano 21 giri al termine quando Massa rientra ai box.
Torna in pista dietro a dei doppiati, mentre Raikkonen fa il giro record.
Poi ne fa un altro.
E un altro ancora.
Rientra Alonso.
Poi è la volta di Raikkonen...
...
...
...e con un tempismo perfetto suona il campanello.
Sono tornati a casa i miei genitori e, con tutta probabilità, mio padre si è fermato un attimo in garage, quindi mia madre ha deciso di suonare il campanello per non aspettare.
Mi sto perdendo il momento in cui si deciderà il campionato 2007, ma non ha importanza: di tutte le cose che sono successe oggi, è quella più facile da immaginare.
Quando torno davanti alla TV, Raikkonen è in testa al gran premio, Alonso sta aspettando l'ultimo pitstop di Rosberg e Kubica per ritrovarsi terzo, mentre Hamilton è ottavo... e poi nono dopo il suo terzo e ultimo pitstop a quattordici giri dalla fine... e poi di nuovo ottavo dopo avere superato Coulthard!
Va avanti a giri veloci.
È staccato di 21 secondi da Trulli che, a sua volta, è distaccato di qualche secondo dal terzetto che sta davanti in stile trenino.
Il terzetto che sta davanti in stile trenino è composto da Heidfeld, Rosberg e Kubica, con Heidfeld quarto, almeno fino al momento in cui Rosberg supera Heidfeld quasi passandogli sopra e nel frattempo lasciano un portone aperto per Kubica che supera entrambi.
Poi dietro Nakajima e Coulthard si toccano, mentre siamo a dieci giri al termine e a Hamilton servono ancora 19 secondi per avvicinarsi a Trulli... che rientra ai box! Hamilton adesso è settimo.
Mancano sei giri dalla fine ed è a sedici secondi di distacco da Heidfeld, anche se sta rimontando.
Non gli basta recuperare una posizione, finirebbe a pari punti con Raikkonen, ma con quattro vittorie contro sei.
Ne deve recuperare due, ma tutto lascia pensare che non riesca nemmeno a recuperarne una...
...
...
...yeaaahhhhhhh! Kubica e Rosberg schegge impazzite per un giorno! Alla fine è il loro duello per la quarta posizione l'ago della bilancia. Riescono a non buttarsi fuori a vicenda, regalando due posizioni su un piatto d'argento a Hamilton e Raikkonen passa sul traguardo da vincitore ed è campione del mondo.
Non serve aspettare.
Hamilton è il primo dei doppiati, quindi per lui la gara è già finita.
Anche se qualcuno tra Alonso, Rosberg, Kubica e Heidfeld non dovesse terminare il giro, il malcapitato in questione sarebbe comunque classificato nello stesso giro di Hamilton e davanti a Hamilton.

Raikkonen abbraccia Massa e Jean Todt al parc fermé.
Sul podio, mentre suona l'inno finlandese, apre leggermente la bocca. Credo che quello sia il suo modo di sorridere.
Durante l'inno italiano alza il pollice verso l'alto, poi accenna a un lievissimo sorriso.
Idolo assoluto il governatore della regione di Sao Paulo: deve consegnare il trofeo del secondo classificato a Massa, ma per qualche ragione di dirige verso Alonso.
Poi arriva il momento dello champagne e dei coriandoli.
Raikkonen porta lo champagne alla bocca.
È bello vedere che certe persone non cambiano, nonostante il successo.

Arriva l'ora del TG1.
Non riesco a crederci: la prima notizia del TG1 della prima serata è la vittoria del titolo da parte di Raikkonen e della Ferrari.
Ne parlano anche per un bel po', almeno un terzo della durata del telegiornale.
Io e L. ci scambiamo qualche messaggio. Non è riuscito a seguire tutta la gara perché stava lavorando, ma mi ha parlato del fatto che "un giapponese ha investito dei meccanici".

Poi arriva il lunedì.
Io ed E. ci troviamo in stazione, per prendere il treno delle sette.
Mi dice che la sera precedente ha faticato ad addormentarsi e che, quando stamattina ha detto a suo padre di avere dormito poco, lui le ha chiesto testualmente se non riuscisse a prendere sonno perché impegnata a pensare a Nelson Piquet.
La cosa mi fa sorridere ed E. mi riferisce che ha raccontato a suo padre alcuni scherzi organizzati da Piquet all'epoca in cui gareggiava in Formula 1, che avevamo letto tempo fa in una biografia che avevo trovato in rete.
Non penso che E. non riuscisse a prendere sonno pensando a dei piloti...
...
...
...anzi, sì, è sicuramente a causa di Raikkonen se E. non riusciva ad addormentarsi!
In treno c'è gente che dorme.
Io ed E., invece, parliamo del gran premio, di Raikkonen, di Massa, del gufo che hanno inquadrato il giorno delle qualifiche.
Una volta arrivate in stazione ci procuriamo i giornali a diffusione gratuita, poi prendiamo l'autobus per la zona universitaria. In uno dei giornali c'è in prima pagina una foto di Kimi che beve champagne. Anche da campione del mondo avrà sempre la reputazione dell'alcolista!
E. inizia alle 8.15, io alle 8.00, quindi mi accompagna fino alla sede distaccata della facoltà di Economia.
Ho una lezione di fondamenti di marketing.
Argomento della lezione: comprendere lo stato d'animo del consumatore, per capire in che modo avvicinarlo.
"Magari il consumatore è ansioso", spiega il professore, "perché non sa ancora per certo se la Ferrari ha vinto il mondiale o no."
Sul momento non capisco.
Poi vedo che uno dei giornali, oltre a festeggiare per la vittoria della Ferrari, eleggere Raikkonen a salvatore della patria, far passare Hamilton per fesso e Alonso per la rovina del motorsport, ha riservato un trafiletto alla notizia che ancora mi era sfuggita.
Plot-twist: Ron Dennis ha fatto un reclamo contro Rosberg, Kubica e Heidfeld, motivazione vera sono arrivati davanti a Hamilton e una loro squalifica consentirebbe a Hamilton di vincere il titolo, motivazione fittizia utilizzavano carburante irregolare. La cosa più pittoresca, in tutto ciò, è che in Williams evidentemente hanno usato carburante irregolare solo sulla monoposto di Rosberg, dato che Ron Dennis non si è minimamente filato Nakajima! Per ovvie ragioni un'investigazione ufficiale è stata aperta, ma tutto lascia pensare che quando Dennis ha presentato il reclamo gli abbiano riso in faccia.

Il mondiale è finito.
Il Gran Premio del Brasile è finito.
L'ho raccontato in modo diverso, perché non tutti i gran premi si fanno raccontare nello stesso modo.
Adesso cerco di tornare sui miei passi, perché questo gran premio è stato talmente avvincente che merita qualche highlight nel mio stile.

Voce fuori campo: "One light. Two lights. Three lights. Four lights. Five lights. Murray Walker style, go, go, go in Brazil!"
Il gufo: "Comunque vada a finire il vincitore morale sono io."
Hamilton: "Zio Ron! Un bambino kattivo e alkolizzato mi ha superato facendomi una pernacchia!"
Alonso: "Adesso ti supero anch'io."
Hamilton: "Zio Ron, un altro bambino kattivo mi ha superato facendomi una pernacchia!"
Zio Ron: "Non preoccuparti, vado subito a picchiare suo padre! Tu, però, smettila di calpestare l'erba, se no il giardiniere verrà a farti la predica."
Il cambio di Hamilton: "Facciamo che smetto di funzionare così, per vedere se sei capace di vincere il mondiale anche ritrovandoti ultimo!"
Hamilton: "Perché dovresti farlo?"
Il cambio di Hamilton: "Perché ne ho voglia!"
Hamilton: "Questa è un'ingiustizia! Voglio il ciuccio!"
Vettel: "Anch'io, e voglio anche il mio prezioso bavaglino! Me l'ha rubato Lewis mentre mi superava, qualche tempo fa, quando pensavo ancora di potere finire questa gara."
Hamilton: "Che strano che tu ti sia ritirato, non l'avrei mai detto... la cosa sorprendente è che almeno la vettura di Liuzzi sia ancora intatta."
Nakajima: "Spero che siano intatte anche le gambe dei miei meccanici."
I meccanici: "Le tue smetteranno di esserlo non appena scenderai dalla macchina!"
Nakajima: "Voglio anch'io il ciuccio!"
Massa: "Io invece voglio una bandiera del Brasile in cui avvolgermi completamente. Ho appena dovuto stendere il tappeto rosso per Kimi."
Hamilton: "Intanto anche Trulli si è levato di torno e io sono all'inseguimento di gente random!"
Heidfeld: "L'altra gente random sta facendo a sportellate!"
Kubica: "Certo che sì, questo poppante sta cercando di rubarmi il ciuccio!"
Rosberg: "Veramente il ciuccio è mio! Sei tu che te ne sei impossessato così come se niente fosse!"
Kubica: "Quel ciuccio è di mia proprietà! L'ho comprato io stesso con i soldi della mia paghetta settimanale e non ti permetterò di affermare il contrario, altrimenti ti prenderò a colpi di biberon!"
Rosberg: "Non ho paura di te! Anch'io ho un biberon!"
Hamilton: "Sììììì, vi prego, buttatevi fuori! Una volta che siete fuori voi, vincerò il mondiale. In cambio del favore vi comprerò tantissimi ciucci!"
Kubica: "Io sono un bambino grande. Non mi serve più il ciuccio."
Rosberg: "Io invece lo uso ancora, quindi me lo riprendo. Ci vediamo al traguardo, ti aspetto affilando il biberon!"
Kubica: "Torna subito qua pikkolo kriminale!"
Ron Dennis: "Qui siete tutti dei pikkoli kriminali, e nel caso di Heidfeld neanche tanto piccolo, anche se sappiamo tutti che usa una barba finta per farsi credere adulto."
Heidfeld: "Veramente avrei già trent'anni..."
Ron Dennis: "E aVeTe UsAtO tUtTi E tRe BeNzInA iRrEgOlArE kUiNdI Vi FaRò SkUaLiFiKaRe E fArÒ ViNcErE iL TiToLo aL MiO bAmBiNo!"
Massa: "Ahahahahahah, provaci. Il mondiale l'ha vinto Kimi e Kimi non si tocca!"
Ron Dennis: "E lui non ha niente da dire?"
Raikkonen: "No, io sono ubriaco. Ho provato a bere un po' del carburante usato dalla Williams e dalla BMW. Aveva un certo retrogusto di vodka e adesso mi sento la testa abbastanza pesante."
Sutil: "Io, nel frattempo, mi sono ritirato da una vita."
Voce fuori campo: "Non mi pare che qualcuno te l'abbia chiesto, quindi questo commento può anche terminare qui. Basta trascrivere il risultato, poi l'Autrice(C) avrà completato l'opera..."

RISULTATO: 1. Kimi Raikkonen (Ferrari), 2. Felipe Massa (Ferrari), 3. Fernando Alonso (McLaren), 4. Nico Rosberg (Williams), 5. Robert Kubica (BMW), 6. Nick Heidfeld (BMW), 7. Lewis Hamilton (McLaren), 8. Jarno Trulli (Toyota), 9. David Coulthard (Redbull), 10. Kazuki Nakajima (Williams), 11. Ralf Schumacher (Toyota), 12. Takuma Sato (Super Aguri), 13. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso), 14. Anthony Davidson (Super Aguri), Rit. Adrian Sutil (Spyker), Rit. Rubens Barrichello (Honda), Rit. Heikki Kovalainen (Renault), Rit. Sebastian Vettel (Toro Rosso), Rit. Jenson Button (Honda), Rit. Mark Webber (Redbull), Rit. Sakon Yamamoto (Spyker), Rit. Giancarlo Fisichella (Renault).

domenica 5 novembre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Cina 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007.

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Cina 2007: Nella buona e nella cattiva sorte, in attesa che la vittoria del titolo ci separi

^Si avvisano i Signori Lettori che il titolo di questo Commento può essere interpretato a loro piacimento.

Il Gran Premio della Cina è stato anticipato da polemiche a proposito del Gran Premio del Giappone. Incredibile ma vero, non sono polemiche tra la Ferrari e la McLaren e non sono nemmeno polemiche tra Alonso e Hamilton, oppure tra Alonso e la McLaren o in generale polemiche che riguardano la spy-story (quella c'era, c'è e sempre ci sarà e ne sentiremo parlare molto a lungo, ma ormai ci abbiamo fatto l'abitudine).
Hamilton c'entra e probabilmente chi ha marciato di più su questa storia sono le fonti pro-Alonso, le fonti anti-McLaren o le fonti pro-Ferrari, ma sta di fatto che ci sono altri soggetti coinvolti e che la polemica non l'ha fatta partire nessuno di loro. I "colpevoli" della polemica sono, infatti: 1) un video amatoriale pubblicato su Youtube da un presunto spettatore del gran premio del Giappone, 2) la Redbull, 3) la Toro Rosso.
Vorrei specificare, a scanso di equivoci, che Redbull e Toro Rosso hanno a mio parere tutti i diritti di far valere le proprie ragioni, e che non è mio obiettivo cercare di stabilire di chi siano le colpe di un incidente che, se non ci fosse stato il diluvio universale in pista, probabilmente non sarebbe mai successo, o almeno non sarebbe successo con la stessa dinamica.

Vediamo di fare un piccolo riassunto di quanto avvenuto, partendo da alcuni fatti a noi noti:
> al gran premio del Fuji, per qualche strana combinazione di fattori la Redbull di Webber e la Toro Rosso di Vettel si sono ritrovate in zona podio;
> con la safety car in pista per l'incidente di Alonso, Hamilton era in testa, seguito da Webber e da Vettel;
> all'improvviso Vettel ha tamponato Webber dietro la safety car, il che ha mandato fuori pista Webber, mentre Vettel ha proseguito per poi ritirarsi ai box;
> Webber era inca**ato nero dopo l'incidente e ha dichiarato ai microfoni della TV inglese che la colpa era di un "bambino che faceva un mestiere che non sapeva fare";
> Vettel è stato penalizzato per l'incidente con 10 posizioni di penalità sulla griglia di partenza di Shanghai e sembrava tutto finito lì...
...
...
...
...invece non era finita lì per niente, perché nei giorni successivi al gran premio ha iniziato a girare per il web un video amatoriale dal quale sembrava che l'incidente si fosse innescato dopo che Webber aveva dovuto cambiare traiettoria dopo che una brusca frenata di Hamilton aveva sollevato un grosso spruzzo d'acqua; a quel punto si è ritrovato in una posizione in cui lo stesso Vettel non poteva evitarlo.

Conseguenze di tutto ciò:
> mentre Webber, senza avere rivisto la scena, aveva commentato a caldo l'episodio scaricando la responsabilità su Vettel, ha successivamente dichiarato che la colpa era di Hamilton;
> la Toro Rosso ha fatto ricorso contro la penalità in griglia di partenza a Vettel e ha parzialmente vinto il ricorso (a Vettel rimane un richiamo ufficiale, ma la penalità in griglia è stata annullata);
> Redbull e Toro Rosso hanno invocato una penalizzazione per Hamilton per avere, a loro dire, innescato l'incidente;
> Hamilton non è stato penalizzato e la FIA ha fatto rimuovere da Youtube il video amatoriale dell'incidente.
La cosa che mi lascia più perplessa è il fatto che, in caso esso assuma una rilevanza, un video amatoriale DI PROPRIETÀ DELLO SPETTATORE CHE L'HA FILMATO possa essere rimosso da Youtube per l'intervento della Federazione.
Poi, al di là di Redbull e Toro Rosso che in realtà non interessano che a una minima parte degli appassionati di Formula 1, c'era l'altra questione che teneva banco, ovviamente: Hamilton è arrivato a Shanghai con un notevole vantaggio in classifica e una penalizzazione avrebbe potuto cambiare, e non di poco, le carte in tavola, quindi più che un affare che riguardava quei due poveretti che si sono visti sfumare il podio sotto al naso si era trasformato in un affare pro-Hamilton, anti-Hamilton, pro-Alonso, anti-Alonso, pro-Ferrari e anti-Ferrari.
Chi invocava una sanzione per Hamilton, a livello di gente comune, lo faceva non per interesse nei confronti del ritiro di Webber e di Vettel, ma per la speranza di vedere qualcuno che non fosse Hamilton - Alonso o Raikkonen a seconda dei casi, più Alonso che Raikkonen perché sono i tifosi di Alonso quelli più accaniti contro Hamilton e i tifosi di Hamilton viceversa - vincere il mondiale.
Invece non c'è stata nessuna penalizzazione, Hamilton ha conservato la posizione nel gran premio del Giappone, ha ottenuto la pole position per il gran premio della Cina e tutto lasciava pensare che non potesse fare altro che incrementare il proprio vantaggio sul proprio sfidante diretto (quarto in griglia) e, di conseguenza, essere proclamato campione del mondo.
Sembrava facilissimo, sulla carta.
Bastava ripensare a quanto accaduto da marzo fino a settembre e a quanto tutto avesse sempre lasciato pensare che non ci fosse altro che una possibilità.
La possibilità c'è ed è rimasta anche bella grossa, ma la realtà dei fatti è una ed è chiara e cristallina: in questo weekend Hamilton era nella posizione migliore per vincere il titolo con un gran premio d'anticipo, avendo dodici punti di vantaggio su Alonso e diciassette su Raikkonen.
Poi è accaduto qualcosa.
Hamilton arriverà a Interlagos con appena quattro punti di vantaggio su Alonso e sette su Raikkonen. Se Alonso dovesse vincere il gran premio del Brasile e malauguratamente Hamilton non dovesse arrivare secondo, il titolo andrebbe ad Alonso; questo per citare solo la combinazione più probabile tra quelle in cui Hamilton potrebbe non vincere un titolo che fino a domenica mattina sembrava già vinto.
Ho detto "poi è accaduto qualcosa". Credo che la cosa più facile da fare, a questo punto, sia parlare di quello che è successo, partendo dall'inizio.

Q1: fuori le Spyker, fuori una Super Aguri, fuori altri soggetti random e Wurz qualificato in mezzo al nulla.
Q2: Davidson è stato un eroe, non è nemmeno stato l'ultimo della sessione.
Q3: Coulthard e Ralf Schumacher in terza fila! ...ma suvvia, a qualcuno importava di loro, in un momento come quello? Non che questo mi faccia piacere, ma la realtà dei fatti è una e, se già in pochi si filavano Coulthard e Ralf Schumacher quando erano compagni di squadra di piloti in lotta per il titolo, figuriamoci adesso.
Le McLaren e le Ferrari in ordine sparso sono andate a occupare le prime due file dello schieramento e gli occhi di tutti erano puntati sui concorrenti al titolo e sull'ultimo membro del quartetto, quello che le speranze di puntare al titolo le ha già salutate molto tempo fa, ma potrebbe comunque ritrovarsi sulla strada di qualcuno, per l'esattezza sabato in una terza piazza che poteva essere molto ambita anche da Alonso, in assenza di meglio.

1^ fila: Hamilton - Raikkonen
2^ fila: Massa - Alonso
3^ fila: Coulthard - R.Schumacher
4^ fila: Webber - Heidfeld
5^ fila: Kubica - Button
6^ fila: Liuzzi - Vettel
7^ fila: Trulli - Kovalainen
8^ fila: Davidson - Rosberg
9^ fila: Barrichello - Fisichella
10^ fila: Wurz - Sato
11^ fila: Sutil - Yamamoto

Kova: "La mia posizione non rispecchia le mie potenzialità. Un poppante mi ha tagliato la strada."
Voce fuori campo: "Non preoccuparti, quel poppante verrà retrocesso di cinque posizioni sulla griglia di partenza, sempre meglio delle dieci che gli erano state appioppate per la faccenda del Giappone, dal suo punto di vista, ma comunque avrai giustizia."
Kova: "Avrò giustizia solo il giorno in cui diventerò campione del mondo."
Iceman: "Vola basso, gallo cedrone, l'unico finlandese che conta sono io."
Kova: "Davvero?"
Iceman: "Sì. Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sei. Sette. Otto. Nove. Dieci. Undici. Dodici. Tredici. Quattordici. Quindici. Sedici. Diciassette. Contare è deprimente quando così tanti punti ti separano dalla vetta della classifica, non credi?"
Kova: "Quando sarà il mio momento non avrò di questi problemi. Vincerò il mondiale in luglio."

Domenica pioveva, a Shanghai, ma pioveva meno dell'altra volta in Giappone.
Attendevo con ansia che Ralf Schumacher facesse qualcosa di notevole e l'ha fatto, purtroppo non in senso positivo: è finito in testacoda esattamente al via.
Yamamoto: "Complimenti, hai vinto il premio Giapponese Onorario alla conquista della Cina."
Ralf: "Grazie, mi fa molto piacere sentire le tue esternazioni. Quello che non capisco è perché ultimamente ti sia fissato con me. Cosa ti ho fatto di male oggi?"
Yamamoto: "Niente, ma l'altra volta mi sei venuto addosso nelle qualifiche e ritengo che tutto ciò sia inaccettabile. Se fai perle di questo genere in qualifica, come pensi di potere fare di peggio in gara?"
Ralf: "Ringrazia che almeno siamo stati inquadrati. Adesso, in gara, la partenza è passata da venti secondi e sono già caduto nel dimenticatoio."
La pioggia era altalenante: smetteva di piovere, ricominciava...
Dietro una Super Aguri e una Honda si sono toccate.
Uno era Barrichello.
I telecronisti britannici non sapevano se l'altro fosse Sato o Davidson. In realtà non sembravano neanche tanto interessati a scoprire se fosse Sato o Davidson. Non l'ho scoperto nemmeno io, ma opterei per Davidson, perché non mi sembrava che i colori del casco fossero quelli di Sato.
Davanti era tutto normale, dietro si vedeva qualche duello.
Evidentemente doveva capitarmi anche di vedere Rosberg superare Wurz, mentre entrambi erano chiaramente in mezzo al nulla, perché non ci sono altri luoghi in cui si potrebbe trovare Wurz, se non il nulla. Però alla fine da questo punto di vista mi sarei consolata alla grande, dato che uno dei due piloti della Williams era destinato ad arrivare penultimo davanti al solo Yamamoto, ma non si trattava di Wurz.
Wurz: "Aspetta a sentirti sollevata, perché domani farò un annuncio che non ti piacerà."
L'Autrice(C): "Ovvero che anche il prossimo anno vuoi continuare a rimanere in mezzo al nulla? Mi dispiace parecchio, ma ti perdono, solo perché sei tu."
Wurz: "Non è questo che volevo annunciare, ma non ho intenzione di anticipare i tempi."

Nel corso della gara si sono viste varie cose interessanti, che hanno catalizzato un po' di attenzione:
> un testacoda di Sutil;
> una ruota persa dai meccanici della Toyota su un pitstop;
> un contatto tra Ralf Schumacher e una Toro Rosso, forse quella di Vettel, segno evidente che Ralf era ancora in pista;
> Ralf Schumacher è finito in testacoda ritirandosi e l'inquadratura ha iniziato a ondeggiare, con i telecronisti che notavano che "something hit the camera" e quel "something" era la vettura di Sutil che andava a impattare contro le barriere che sorreggevano il supporto della telecamera che stava inquadrando quel lato di pista.

I due incidenti di Ralf e Sutil sono stati gli ultimi eventi che hanno catalizzato l'attenzione.
Rosberg: "Meglio così, nessuno si renderà conto che sono stato superato da entrambe le Renault una da una parte e una dall'altra e che subito dopo mi sono fatto una lunga passeggiata in mezzo al prato."
Fisi: "Ehi, non vale! Io ho superato tutta questa gente in un colpo solo e nessuno mi prende in considerazione."
Kova: "Daje Fisi, che sei un fenomeno."
Fisi: "Perché stai parlando in romano? Non eri un gallo cedrone, fino a pochi minuti fa?"
Kova: "Lo sono ancora. Penso che purtroppo la ragione per cui nessuno ci prende in considerazione sia quello che sta succedendo là davanti."
Fisi: "Che brutta cosa. Penso che io saremmo più che degni di essere presi in considerazione. Perché Hamilton e Raikkonen devono rovinare il nostro momento di gloria?"
Kova: "Concordo in pieno. Un giorno anche noi due conteremo."
Fisi: "Uno, due, tre, quattro, cinque...
...
...
...eccetera, eccetera, eccetera."
Parliamo di cosa succedeva davanti, ma prima di tutto facciamo una piccola introduzione: la pista si stava asciugando, in quel momento. Le McLaren e le Ferrari, che si erano già fermate tutte ai box, con Alonso che era riuscito a recuperare una posizione su Massa, con il quale era stato in lotta prima della sosta, ma senza superarlo n pista.
Hamilton era stato il primo a rientrare. Come gli altri era su gomme da bagnato e stava attendendo il momento in cui avrebbe potuto fermarsi per il rifornimento e andare fino in fondo senza avere la vettura troppo pesante.

Hamilton era in testa.
Raikkonen si stava avvicinando.
Alonso, terzo, era distante.
Heidfeld era quarto, le BMW erano apparentemente su una strategia ad una sola sosta.
Liuzzi era quinto, davanti a Massa.
La Toro Rosso si stava riprendendo dopo la debacle del Fuji.
A metà gara è accaduto quello che ormai era nell'aria.
Raikkonen ha superato Hamilton, che girava più lento di lui, nonostante il tentativo di resistenza del pilota della McLaren.
Trulli, su gomme da asciutto, si è sdoppiato da Hamilton.
Alonso si stava avvicinando a sua volta, gli ha recuperato cinque secondi in due giri e sette a quello successivo.
Perché Hamilton non rientrava?
Questa è una bella domanda, in effetti.
Sappiamo che, in circostanze normali e in assenza di intoppi durante il rifornimento di carburante, rientrare prima permette a chi sta dietro di rimontare, perché chi rientra prima torna in pista con il serbatoio pieno e chi rimane in pista ha la vettura scarica, questa è una regola insindacabile dei rifornimenti di benzina.
Se Hamilton fosse rientrato prima di Alonso e Alonso fosse riuscito a rimanere in pista più a lungo sarebbero accadute due cose:
1) Alonso avrebbe girato con la vettura scarica più a lungo;
2) Hamilton avrebbe dovuto tornare in pista con più carburante di quanto previsto per il secondo pitstop per arrivare fino alla fine.
In circostanze normali, Alonso avrebbe molto probabilmente avuto modo di uscire dai box davanti a Hamilton, quando si fosse fermato.
Però non erano circostanze normali: Hamilton stava girando su gomme da pioggia usurate, mentre Alonso girava su gomme da pioggia che reggevano ancora. Inoltre, dato che la pista si andava asciugando, Hamilton sulle gomme da asciutto aveva buone chance di andare più veloce di Alonso, nonostante un maggiore quantitativo di carburante.
Attendere prima di rientrare ai box, con dodici secondi persi in tre giri, non era il modo migliore per rimanere in pista davanti a colui contro cui Hamilton stava impostando la sua gara in quel momento.
Niente.
Doveva esserci una voce, nella testa di Hamilton e dei suoi meccanici, che parlava.
"Rientra subito, rientra subito, rientra subito, che Alonso tra poco potrebbe superarti addirittura in pista, rimanerti davanti e recuperare due punti, quando tutto ciò che devi fare è arrivargli davanti per vincere il titolo."
Nessuno ha ascoltato quella voce, se non quando Alonso era ormai negli scarichi di Hamilton e Hamilton si è deciso a rientrare, sperando di mantenere la posizione dopo che anche Alonso si fosse fermato.
Non sapremo mai come sarebbe andata.
Non lo sapremo mai, perché le gomme di Hamilton non l'hanno condotto nella pitlane.
Ha imboccato la corsia dei box e si è arenato nella ghiaia a lato della pitlane.
Ha tentato di non spegnere il motore, ma si era ormai impantanato.
Era il giorno in cui doveva tornare a casa da Shanghai da campione del mondo; invece no, lo si è visto più tardi, in giro per il box, che stringeva la mano ai suoi meccanici, con il mezzo sorriso di chi sa di avere commesso una cavolata clamorosa, ma che allo stesso tempo sa che anche gli altri hanno commesso una cavolata clamorosa.
Certo, c'è il Gran Premio del Brasile.
C'è il Gran Premio del Brasile è Hamilton vi arriva da favorito.
Ci sono tantissime chance che possa vincere il titolo, il problema che era esattamente quello che pensavamo anche domenica mattina mentre il Gran Premio della Cina si apprestava a partire.

Hamilton era fuori, quindi smettiamola di parlare di lui e concentriamoci su quello che succedeva in sua assenza.
Le Ferrari e la McLaren residua erano rientrate ai box, lasciando la testa della gara alla BMW di Robert Kubica, che era su una strategia ad una sola sosta... Kubica, quella sosta, l'aveva già fatta. Incredibilmente si era ritrovato leader...
...
...
...
...ed è durato quanto, esattamente? Qualcosa come due o tre minuti contati. Mancavano 23 giri alla fine quando ha parcheggiato a bordo della pista, con un po' di fumo che gli usciva dalla vettura.
Kubica: "La cosa peggiore, in tutto questo, è che ora che sono uscito di scena tutti stanno già parlando d'altro, dimenticandosi istantaneamente di me."
Voce fuori campo: "Eh sì, Raikkonen si porterà a casa una vittoria, Alonso si porterà a casa un secondo posto... punti molto preziosi, per entrambi."
Siccome l'Autrice(C) di questo commento è un'alternativa, pensa che sia doveroso parlare anche degli altri. Premesso che Raikkonen, Alonso e Massa erano nella top-3, c'era anche un altro quintetto di piloti che completava la zona punti virtuale. Questi erano Button (fate una standing ovation, per cortesia), Vettel (ancora), Liuzzi (urlate anche cori da stadio, già che ci siete), Wurz (sorreggetemi, perché sto per svenire) e Fisichella...
Alcuni di costoro si dovevano ancora fermare ai box e purtroppo Wurz era uno di questi. Ciò ha fatto sì che finisse in mezzo al nulla, ma che quantomeno avesse la soddisfazione di finire la gara davanti all'unica Toyota presente in pista!
Fisichella ha superato Liuzzi nel corso di un duello tutto Made in Italy, però più tardi è rientrato ai box.
Anche Button è rientrato ai box e, da quarto che era, si è ritrovato in sesta posizione, terminando poi quinto grazie appunto al pitstop di Fisichella di cui ho parlato un attimo fa. Un quinto posto per la Honda era sicuramente un risultato insperato, ma...
...
...
...
...fermatevi tutti un attimo.
Fatela davvero una standing ovation.
Riversatevi tutti nelle strade, andate in giro in macchina suonando il clacson e sventolando fuori dal finestrino delle bandiere della Toro Rosso.
Sono arrivati a Shanghai ultimi in classifica costruttori.
Sono tornati a casa che non solo non erano più ultimi, ma nemmeno penultimi.
Vettel è arrivato quarto.
Liuzzi è arrivato sesto.
Sarà anche mancato il podio del Fuji, ma la Toro Rosso ha avuto finalmente la propria rivincita.
Liuzzi: "Sei stato un bravo bambino anche tu, Seby, ma adesso, per cortesia, vai a letto con il ciuccio in bocca. È già tardi e un bambino della tua età non può rimanere sveglio a quest'ora."
Vettel: "Nooooooo, ti prego, lasciami attendere sveglio l'annuncio di Wurz. Siamo tutti in trepidante attesa per quello che dirà, allo stesso modo in cui l'Autrice(C) è in trepidante attesa che arrivi il weekend del Gran Premio del Brasile."

Arriverà il Gran Premio del Brasile, ma Alexander Wurz non ci sarà.
Lunedì, dopo la gara, ha annunciato il proprio ritiro dalla Formula 1 con effetto immediato.
Non me lo aspettavo. Si parlava del fatto che non sarebbe stato in Williams nel 2008, ma il Gran Premio del Brasile si svolgerà il 21 Ottobre, non nel 2008.
La carriera di Wurz si chiude dopo oltre dieci anni di Formula 1, molti dei quali trascorsi come collaudatore, tre terzi posti e la certezza che mi sarebbe piaciuto vederlo gareggiare ancora a lungo.

RISULTATO: 1. Kimi Raikkonen (Ferrari), 2. Fernando Alonso (McLaren), 3. Felipe Massa (Ferrari), 4. Sebastian Vettel (Toro Rosso), 5. Jenson Button (Honda), 6. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso), 7. Nick Heidfeld (BMW), 8. David Coulthard (Redbull), 9. Heikki Kovalainen (Renault), 10. Mark Webber (Redbull), 11. Giancarlo Fisichella (Renault), 12. Alexander Wurz (Williams), 13. Jarno Trulli (Toyota), 14. Takuma Sato (Super Aguri), 15. Rubens Barrichello (Honda), 16. Nico Rosberg (Williams), 17. Sakon Yamamoto (Super Aguri), Rit. Robert Kubica (BMW), Rit. Lewis Hamilton (McLaren), Rit. Ralf Schumacher (Toyota), Rit. Adrian Sutil (Spyker), Rit. Anthony Davidson (Super Aguri).

Hamilton 107.
Alonso 103.
Raikkonen 100.

HAMILTON VINCE IL MONDIALE SE:
> vince o arriva secondo, qualunque sia la posizione di Alonso e Raikkonen;
> arriva terzo* o quarto o quinto** e Alonso non vince;
> arriva sesto, Alonso non arriva primo o secondo e Raikkonen non vince***;
> arriva settimo, Alonso non arriva primo o secondo**** e Raikkonen non vince;
> arriva ottavo, Alonso non arriva sul podio**** e Raikkonen non arriva primo o secondo***;
> arriva fuori dalla zona punti o ritirato, Alonso non arriva tra i primi quattro**** e Raikkonen non arriva primo o secondo.

ALONSO VINCE IL MONDIALE SE:
> vince e Hamilton non arriva secondo, qualunque sia la posizione di Raikkonen;
> arriva secondo e Hamilton non arriva tra i primi cinque, qualunque sia la posizione di Raikkonen;
> arriva terzo, Hamilton non arriva tra i primi sette e Raikkonen non vince;
> arriva quarto, Hamilton non arriva tra i primi otto e Raikkonen non vince*****.

RAIKKONEN VINCE IL MONDIALE SE:
> vince la gara, Alonso non arriva secondo e Hamilton non arriva tra i primi cinque;
> arriva secondo, Alonso non arriva tra i primi quattro e Hamilton non arriva tra i primi sette.

*: Alonso 1° e Hamilton 3° sarebbero a pari punti e vincerebbe Alonso con l'eventuale vittoria in più;
**: se Alonso arrivasse 2° e Hamilton 5° avrebbero pari punti e uguale numero di secondi, terzi e quarti posti, ma vincerebbe Hamilton con due quinti posti contro uno;
***: Hamilton e Raikkonen sarebbero a pari punti in caso di 6° posto vs vittoria o in caso di 8° vs 2° posto, ma Raikkonen ha già una vittoria in più e nel caso di 6° vs 1° ne avrebbe due in più;
****: se Hamilton fosse 7° con Alonso 3° sarebbero a pari punti, ma Hamilton ha un secondo posto in più / idem con Hamilton 8° e Alonso 4° / idem con Hamilton senza punti e Alonso 5°;
***** Raikkonen 1° e Alonso 4° sarebbero a pari punti, ma Raikkonen avrebbe due vittorie in più di Alonso.

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Giappone 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007.

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Giappone 2007: Se non ci fosse la lotta per il titolo, forse qualcuno parlerebbe del Bull-fight

Ci sono cose che non mi erano mai capitate prima, una di queste era parlare con S. al telefono di un gran premio di Formula 1 che non avevo ancora visto, dopo che lei stessa aveva tirato fuori l'argomento.
In realtà sapevo più cose del dovuto, visti gli spoiler ricevuti da mio padre e dai miei zii a pranzo, derivati presumibilmente dall'avere guardato servizi al telegiornale sulla gara stessa.
A pranzo si parlava del fatto che ormai il mondiale è già andato, quasi definitivamente, nelle mani di Lewis Hamilton.
Secondo mia zia: "sono contenta se il mondiale lo vince Hamilton, è così giovane e Alonso è così str***o."
Secondo mio zio: "io, invece, non sono contento."
Conclusioni: mia zia detesta Alonso, mentre mio zio è un negazionista che pensava davvero che la Ferrari avesse ancora qualche chance di vincere il mondiale.
Nel primo pomeriggio, quando ci siamo sentite al telefono, io e S. ci siamo ritrovate a parlare del podio ottenuto da Kovalainen al culmine di una gara fatta di colpi di scena... perché sì, tra le tante cose accadute al Fuji Motor Speedway è accaduto anche questo.
Il circuito sul quale James Hunt vinse il titolo nel 1976, opportunamente rimodernato, è rientrato nel campionato quest'anno ed è prevista un'alternanza con Suzuka per i prossimi anni. Nel 1976, quando Hunt vinse il titolo, si gareggiò in condizioni di bagnato estremo. Le condizioni meteo viste trentun anni dopo non erano poi così tanto diverse.

Venerdì c'era la nebbia, al punto tale che non c'erano le condizioni di sicurezza necessarie per stare in pista.
C'è stata una sessione in cui Alex Wurz ha ottenuto il miglior tempo, seguito da Rosberg e Trulli. Non c'erano altri piloti in pista oltre a loro, dato che subito dopo la sessione è stata interrotta. Rimane comunque un dettaglio di un certo livello: Alex Wurz in testa a una sessione di prove libere non è qualcosa che si veda esattamente tutti i giorni e, dato che in pista c'erano in tre, c'erano anche buone chance che potesse andargli peggio.
Il resto della giornata è stato caratterizzato dalla pioggia, mentre sabato le qualifiche sono iniziate che non pioveva. Però aveva smesso di piovere da poco e la pista era ancora bagnata. Ciò nonostante Liuzzi ha tentato l'azzardo di qualificarsi con un assetto da asciutto ed è anche riuscito a passare in Q2.
Anche Ralf Schumacher è passato in Q2, ma in Q2 non ha potuto girare perché in Q1 aveva precedentemente sfasciato la monoposto andando addosso a Yamamoto.
Yamamoto: "Ti faccio i miei vivissimi complimenti. Io stesso non sarei riuscito a fare di peggio."
Ralf: "Ti ringrazio, le tue parole sono molto incoraggianti."
Questo è stato il risultato delle qualifiche, che sono culminate con una pole position di Lewis Hamilton in un momento in cui ottenere la pole position poteva essere fondamentale:

1^ fila: Hamilton - Alonso
2^ fila: Raikkonen - Massa
3^ fila: Heidfeld - Rosberg
4^ fila: Button - Webber
5^ fila: Vettel - Kubica
6^ fila: Fisichella - Kovalainen
7^ fila: Coulthard - Trulli
8^ fila: Liuzzi - R.Schumacher
9^ fila: Barrichello - Wurz
10^ fila: Davidson - Sutil
11^ fila: Sato - Yamamoto

Variazioni sulla griglia di partenza: Rosberg retrocesso di dieci posizioni per la sostituzione del motore, mentre Liuzzi partiva dalla pitlane avendo cambiato assetto visto che si era qualificato su un assetto d'asciutto...
...
...
...perché, nel caso qualcuno non l'avesse intuito, domenica al Fuji pioveva di brutto e, in realtà, c'era anche nebbia. Non lo sapevamo ancora, ma stava per essere disputata una delle gare più folli della stagione; sì, lo ammetto, di gare folli ne abbiamo viste, in primis il Gran Premio d'Europa in cui Winkelhock è stato consacrato nella storia del motorsport, ma il Gran Premio del Giappone non ci ha risparmiato niente.

Venti minuti prima della partenza, il direttore di gara Charlie Whiting ha comunicato che, in caso di partenza dietro la safety car, sarebbe stato obbligatorio partire con gomme da bagnato estremo.
Per qualche strana ragione, le Ferrari si sono schierate sulla griglia di partenza con le intermedie. Il team ha dichiarato che non erano stati informati dell'obbligo di partire con le gomme da bagnato estremo, ma mi rimane un dubbio esistenziale: perché, esattamente, hanno ritenuto che fosse opportuno andare in pista con gomme intermedie in quelle condizioni? Se devo essere sincera mi è sembrata una scelta quantomeno discutibile.
I telecronisti britannici ci hanno visto del marcio, qualche tentativo di aggirare le regole. Se così fosse, non credo che il tentativo abbia funzionato, più che altro si sono dati la zappa sui piedi da soli.

La gara è partita dietro la safety car, con Bernd Maylander al comando.
Nei primi momenti della gara Massa è finito in aquaplaning, ha fatto un testacoda dietro la safety car, ha perso una posizione e si è ritrovato di nuovo girato nel senso giusto e sulla pista. Heidfeld gli ha restituito la posizione, dato che la gara era in regime di safety car.
Poi è rientrato ai box, per passare alle gomme da bagnato estremo; Massa, intendo, non Heidfeld, quello era partito sulle gomme giuste, come tutti, in pista, a parte Massa e il suo compagno di squadra.
Raikkonen: "Perché noi siamo degli alternativi e, dato che dobbiamo perdere, preferiamo metterci il cuore in pace fin da subito invece di doverci impegnare come se dovessimo vincere."
Box Ferrari: "Taci come tuo solito, invece di dire vaccate, e vedi di rientrare ai box. Le gomme da bagnato estremo ti stanno aspettando."
Raikkonen: "Se proprio devo..."
A quel punto Massa era penultimo e Raikkonen era ultimo, anche se poi hanno recuperato ben una posizione perché Liuzzi si è ritrovato ultimo. Ciò non cambiava molto le cose, senza punti perfino Raikkonen correva il rischio di ritrovarsi a -23 punti da Hamilton se Hamilton avesse vinto.
Hamilton: "Quel SE non mi piace. Hai per caso dei dubbi, Autrice(C)?"
L'Autrice(C): "Dato che sto guardando la gara dopo che genitori, zii, nonni e amici ne hanno già parlato in abbondanza in mia presenza, sarebbe inutile sperare che la vittoria sia andata a Takuma Sato."
Hamilton: "Credo che sia inutile sperarlo anche quando vedi la gara in diretta."
L'Autrice(C): "Temo proprio che tu abbia ragione, ma almeno, essendo il Gran Premio del Giappone ed essendo Sato al volante di una monoposto giapponese con motore giapponese, viene inquadrato più del solito. Anche le piccole cose sono consolatorie, in queste circostanze."
Frattanto numerosi piloti si lamentavano via radio delle condizioni della pista e il parere di Ralf Schumacher è stato testualmente: "complete madness to compete at this moment". Evidentemente aveva ragione, dato che la safety car è rimasta in pista per ben diciassette giri. In quei diciassette giri la zona punti virtuale era composta da Hamilton, Alonso, Heidfeld, Button, Webber, Vettel, Kubica e Fisichella.
Nel frattempo numerose vetture rientravano ai box, specie nelle retrovie, le Ferrari comprese per la seconda volta, mentre è stato comunicato un drive through per Massa per un sorpasso in regime di safety car, quello su Heidfeld, immagino, dato che non penso avesse avuto la concreta possibilità di superare altre vetture nel frattempo.

Poi c'è stato il restart.
Dietro Massa e Wurz si sono toccati.
Voce fuori campo: "Massa, che ca**o fai?!"
In realtà il replay ha mostrato che Wurz era finito in testacoda e che ha travolto Massa nel frattempo.
Dopo essere partito in mezzo al nulla (perfino più indietro del suo compagno di squadra nonostante Rosberg avesse scontato dieci posizioni di penalità), non ha concluso in modo positivo il proprio weekend e non ha festeggiato bene la nascita del proprio terzo figlio, avvenuta al sabato sera secondo i telecronisti britannici. Niente da dire, l'unica soddisfazione avuta in pista è stata quel miglior tempo di cui parlavo prima.
Tornando all'incidente con Wurz, Massa ha proseguito ed è andato ai box per scontare il drive through di cui sopra.
Intanto davanti era accaduto qualcosa.
Doveva essere accaduto qualcosa a Button e Heidfeld, che avevano perso posizioni.
L'Autrice(C): "Possiamo vedere un replay?"
La regia: "Quando ne avremo voglia."
Hamilton era in testa.
Alonso era secondo.
Hanno subito fatto il vuoto, staccando notevolmente la vettura che si trovava in terza posizione al momento. Quella vettura era la Toro Rosso di Vettel... Oh, okay, questo era destinato ad essere un gran premio strano.
Poi si è visto un replay che ha chiarito molti dubbi: Heidfeld e Button si erano toccati al restart e Button proseguiva imperterrito in quinta posizione - dietro alla Redbull di Webber! non so se mi spiego, ma in ogni caso la posizione di Webber non è che mi sorprendesse molto di più di quella di Button - nonostante l'assenza dell'ala anteriore.
Anche Sato aveva danneggiato l'ala anteriore, in un contatto con non so chi; che poi, a guardarci bene, non è detto che si trattasse proprio di un CHI, poteva essere anche un muro o una barrira.
E' rientrato ai box a cambiarla (ripartendo con una fiammata che usciva dalla sua vettura, che poi si è spenta subito dopo), cosa che invece Button non ha fatto...
...
...
...anzi, sì, di lì a pochi giri anche lui si è deciso a dirigersi verso la pitlane.
Credo sia doveroso specificare, a questo punto, che Raikkonen non avrebbe più avuto bisogno di fermarsi per ulteriori rifornimenti e che anche le McLaren intendevano fare un solo rifornimento.
Raikkonen: "Ne sei sicura?"
L'Autrice(C): "Delle McLaren?"
Raikkonen: "Di me."
L'Autrice(C): "Sì, certo, l'hanno detto Martin Brundle e James Allen."
Raikkonen: "Allora chi sono io per metterlo in dubbio?"

Alonso è rientrato ai box al 27° giro per quella che doveva essere la sua unica sosta. È tornato in pista dietro a vetture random che dovevano ancora fermarsi.
Hamilton è rientrato un giro più tardi. È tornato in pista terzo, con pista libera, e con grandi probabilità di guadagnare terreno nei confronti di Alonso.
Cose che in un giro di pitstop impazzito possono succedere: Vettel era al comando del gran premio del Giappone, con Webber in seconda posizione. Si dovevano ancora fermare, ma credo che questa sia un'altra di quelle cose che un giorno racconteremo ai nostri figli o ai nostri nipoti.
Prima che i due tori impazziti si fermassero per la sosta, le posizioni erano: Vettel, Webber, Hamilton, Fisichella, Kovalainen, Kubica, Coulthard e Alonso. Raikkonen era intorno alla decima posizione con la concreta possibilità di guadagnarne qualcuna grazie al rientro ai box altrui.
Poi uno dei tori impazziti si è fermato ai box. L'altro, Webber, è rimasto in pista più a lungo rimanendo per un breve tratto in testa. Nel frattempo, a metà gara, c'è stato un contatto tra Hamilton e Kubica. Frattanto Kovalainen si è portato secondo dietro a Webber!
Hamilton: "Scusa, ma informare su quale sia stato il mio destino non sarebbe una cosa coerente da fare adesso?"
L'Autrice(C): "Sei ancora in pista e Kubica ha scontato una penalità per averti speronato. Te la stai passando meglio che Alonso."
Hamilton: "Perché, che coa sta facendo Alonso?"
L'Autrice(C): "Prima è stato superato da Heidfeld, poi ha avuto un contatto con Vettel... e tra una cosa e l'altra è successo che Raikkonen è stato inquadrato ai box, nonostante i telecronisti avessero ipotizzato che non si sarebbe più fermato."
Hamilton: "Raikkonen esiste ancora?"
Raikkonen: "Sì, esisto ancora. Non sono Yamamoto."
L'Autrice(C): "Guarda che Yamamoto esiste eccome."
Dopo una quarantina di giri di gara, infatti, l'altro pilota di casa se ne andava in giro in tondo senza ala interiore e per "in tondo" non intendo dire che stesse girando intorno alla pista! Fisichella, l'ultimo pilota a rientrare ai box, è rientrato proprio in quel momento lasciando la testa della gara.
La top-5, a quel punto, era Hamilton, Webber, Vettel, Alonso e Liuzzi. Ne siete sorpresi?...
...
...
...
...e allora preparatevi a una sorpresa ancora maggiore: poco tempo dopo è stata inquadrata una McLaren incidentata nel bel mezzo della pista.
In quel momento Hamilton era in testa alla gara, Alonso era ritirato e Raikkonen era 11°. Un replay, nel frattempo, ha mostrato che Alonso aveva fatto tutto da solo e che lo schianto era stato anche abbastanza forte.
Ron Dennis: "Posso ridere sotto i baffi?"
Voce fuori campo: "No, non sei Nigel Mansell."
Mentre i telecronisti britannici parlavano del fatto che Hamilton ormai ha il mondiale in tasca (e non avevano tutti i torti, in realtà), è entrata in pista la safety car e varie vetture sono rientrate ai box.
Dietro la safety car sembrava che tutto dovesse andare per le lunghe, dato che le vetture doppiate si dovevano sdoppiare (solo Davidson, mi è parso di comprendere). Intanto io stavo cercando di capire come fossero le posizioni.
Hamilton era in testa.
Webber era secondo.
Vettel era terzo.
Quarta c'era una Renault che ho identificato come quella di Kovalainen.
Quinta c'era una Ferrari, quella di Massa.
Che cosa ci faceva Massa in quinta posizione?
E poi... altro plot-twist! Mentre un telecronista si chiedeva "has Vettel stopped?" ecco che è stato inquadrato Webber che finiva contro un muro.
Povero Webber.
Era secondo.
Stava combattendo contro un'intossicazione alimentare e a quanto pareva gli era venuto da vomitare nel corso della gara.
Aveva vomitato dentro al casco e doveva arrivare fino al termine della gara in quelle condizioni, il che sinceramente mi pare anche un po' disgustoso, dove "un po'" l'ho aggiunto per arricchire la frase.
I telecronisti hanno osservato che Vettel era risalito in seconda posizione.
Non era così: Vettel era la ragione per cui Webber era andato a finire a muro.
È rientrato ai box senza l'ala anteriore e non ne è più uscito.
Lo si è visto disperato, appoggiato a una parete, con tanto di casco in testa.
Se in quel momento non ci fosse stato Kovalainen secondo, sarebbe stato opportuno sbattere la testa contro il muro per la perdita di due outsider in zona podio in un colpo solo, però per Kovalainen ero disposta a non disperarmi affatto e, anzi, a sperare che accadesse qualche evento miracoloso e che potesse superare Hamilton e ottenere la vittoria, non tanto per la classifica, ma perché vedere Kovalainen vincere un gran premio immagino che sia qualcosa di molto emozionante.
KOVA, IO CREDO IN TE! KOVA, IO CREDO IN TE! KOVA, IO CREDO IN TE, MI RACCOMANDO, TIENI DIETRO IL PILOTA CHE TI STA DIETRO E STAI AGGRAPPATO A QUEL SECONDO POSTO! Nel frattempo Massa era risalito in terza posizione, ma appunto nemmeno lui doveva osare intaccare la preziosa posizione di Kovalainen, dopodiché seguivano Coulthard, Fisichella, Heidfeld, Raikkonen e Barrichello. Barrichello in zona punti!
Dietro di loro c'erano Kubica, Ralf Schumacher, Yamamoto, Rosberg, Button e gli altri a seguire. Yamamoto in 11^ posizione meritava di essere menzionato, anche se comunque tutto lasciava intendere che tante cose dovessero ancora succedere. Quello che succedeva in quel momento, comunque, era iconico: Yamamoto stava tenendo dietro Rosberg e Button piloti che, per qualche ragione, ricevono molta più considerazione di lui... per molte ragioni, in realtà, e anche piuttosto valide.

Mancavano 19 giri, su un totale di 67, quando c'è stato il restart. Ralf Schumacher è rientrato ai box e ciò ha fatto risalire Yamamoto al decimo posto.
Poi Rosberg è andato per prati e secondo i telecronisti era Wurz.
Wurz: "Ehm... io mi sono ritirato qualcosa come un'ora fa. Non appioppatemi anche i casini che fanno gli altri. Ne faccio già abbastanza di mio."
Intanto Liuzzi ha superato Yamamoto, che è precipitato di nuovo in undicesima posizione.
Raikkonen frattanto doveva avere superato Fisichella e Heidfeld ed era quinto, ma nessuno se lo filava perché, intervistato sull'incidente, Webber stava sostenendo che i bambini non dovrebbero fare un lavoro che non sanno fare (sì, l'ha detto davvero, non ci sto lavorando su per rendere il tutto più pittoresco).
Intanto Liuzzi era in lotta con le Spyker, non era chiaro che cosa fosse successo a Rosberg dopo il fuori pista e se fosse ancora in gara ma secondo la grafica no, Ralf Schumacher parcheggiava ai box, Davidson parcheggiava a lato della pista, Coulthard si portava negli scarichi di Massa, ma non abbastanza dato che poi Coulthard è stato superato da Raikkonen che si è portato al quarto posto!
Nel box della Ferrari esultavano, in quel momento era fisicamente quarto ma era come se fosse terzo...
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...e in realtà non è risalito al terzo posto perché Massa l'abbia fatto passare, ma apparentemente Massa doveva ancora fermarsi per l'ultimo rifornimento di benzina.
Massa: "Non fidatevi di Brundle e Allen. Loro non sanno queste cose. Le comunico solo a Mazzoni e Capelli."
È rientrato in pista a nove giri dal termine ed è tornato in pista in nona posizione.
Poi ne ha recuperate alcune prima del traguardo, mi è parso di capire per pitstop altrui, ma ormai l'attenzione era focalizzata su Raikkonen, che con un terzo posto era lontano anni luce da Hamilton in classifica, ma a sorpresa, viste le premesse, era ancora in lotta per il titolo.
Sull'argomento Raikkonen ci tornerò in seguito, perché Hamilton stava per tagliare il traguardo da vincitore, con Kovalainen che tentava di conservare la seconda piazza.
Ce l'ha fatta.
Kovalainen è arrivato secondo.
Raikkonen ha chiuso al terzo posto.
Poi è arrivato Coulthard.
Poi è arrivato Fisichella, quinto!
A quel punto, dopo un duello ruota contro ruota con Kubica, Massa ha tagliato il traguardo in sesta posizione.
Heidfeld si era ritirato un giro prima, mentre Button è rimasto fermo prima di tagliare il traguardo ed è stato classificato come doppiato di un giro.
Barrichello, che era stato ottavo, era rientrato ai box per un ulteriore rifornimento a pochi giri dal traguardo, lasciando l'ottava piazza alla Toro Rosso di Liuzzi, il primo punto che la Toro Rosso sembrava destinata a portare a casa quest'anno...
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...anzi, no. È andato incontro a una penalità per sorpasso in regime di bandiere gialle (per il sorpasso su Yamamoto? può darsi), applicata post-gara. A quel punto è accaduto un miracolo: L'OTTAVA POSIZIONE E L'ULTIMO PUNTO DISPONIBILE SONO ANDATI AD ADRIAN SUTIL, SULLA SPYKER. Con questo dovrei mettere fine al commento perché ormai sono una persona realizzata, ma in realtà mi sono appena ricordata che non lo sono, perché Webber non è arrivato secondo con una Redbull e Vettel non è arrivato terzo con una Toro Rosso.
Sto anche pensando al fatto che se Webber e Vettel non fossero finiti fuori, Raikkonen sarebbe arrivato quinto, quindi avrebbe esattamente venti punti in meno di Hamilton e potrebbe vincere il mondiale soltanto vincendo entrambi i gran premi con Hamilton fuori dalla zona punti in entrambi, sempre ammesso che Alonso non arrivi sul podio in entrambe le occasioni, se ho fatto bene i calcoli.
Questo, però, non importa più.
Webber e Vettel quell'incidente l'hanno fatto e Raikkonen non è arrivato quinto, ma terzo.
Lunedì mattina, appena arrivate a Bologna, io ed E. ci siamo procacciate i giornali a diffusione gratuita che ci sono in stazione e quelli che vengono distribuiti nel piazzale della stazione.
Quando siamo salite sull'autobus ci siamo sedute in fondo e ci siamo messe a sfogliare i giornali, soffermandoci sulle pagine relative alla Formula 1.
Hamilton è a 107 punti, Alonso a 95, Raikkonen a 90. Sul giornale c'era scritto che, come facilmente calcolabile, Raikkonen potrebbe vincere il mondiale se vincesse entrambi i gran premi, se Hamilton non riuscisse a fare almeno tre punti tra Cina e Brasile e se Alonso non arrivasse entrambe le volte secondo.
Ho commentato la notizia con E., parlando di quanto ciò sia estremamente improbabile. Poi, però, ho azzardato: "pensa come sarebbe, se succedesse davvero".
Sei giorni ci separavamo e ci separano dal Gran Premio della Cina, dal giorno in cui Hamilton potrebbe vincere il titolo mettendo fine una volta per tutte a questi discorsi.
Io ed E. siamo scese dall'autobus in zona universitaria e abbiamo fatto un giro prima dell'inizio delle lezioni.
Nel corso della mattinata, durante la lezione di fondamenti di marketing, credo di essermi distratta qualche volta nel pensare alla Formula 1, agli articoli che avevo letto e a quelli che attendevo con impazienza di leggere.
Solo una cosa, a ripensarci, mi ha lasciata un po' sconcertata: nessuno ha dato la benché minima importanza alla Spyker. Sia Spyker che Toro Rosso erano a 0 punti in classifica e si contendono, di fatto, la decima posizione in classifica. Il punto della Spyker potrebbe essere preziosissimo e, se la Toro Rosso non dovesse fare punti, le garantirebbe una posizione preziosa per la ripartizione del budget derivante dai diritti televisivi.
Com'è strana la Formula 1, a volte.
Nello stesso gran premio la Toro Rosso è passata dal lottare per il podio a ritrovarsi ultima in classifica.
Con questa considerazione che ha quasi del macabro, non mi resta altro da fare se non che osservare che se James Hunt ha visto il gran premio dall'aldilà sarà stato sicuramente molto contento dell'elevato contenuto alcolico del podio derivante dal fatto che per la prima volta ci sono saliti due piloti finlandesi nello stesso momento, oltre che chiudere questo commento con l'ordine d'arrivo.

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (McLaren), 2. Heikki Kovalainen (Renault), 3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. David Coulthard (Redbull), 5. Giancarlo Fisichella (Renault), 6. Felipe Massa (Ferrari), 7. Robert Kubica (BMW), 8. Adrian Sutil (Spyker), 9. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso), 10. Rubens Barrichello (Honda), 11. Jenson Button (Honda), 12. Sakon Yamamoto (Spyker), 13. Jarno Trulli (Toyota), 14. Nick Heidfeld (BMW), 15. Takuma Sato (Super Aguri), Rit. Ralf Schumacher (Toyota), Rit. Anthony Davidson (Super Aguri), Rit. Nico Rosberg (Williams), Rit. Sebastian Vettel (Toro Rosso), Rit. Mark Webber (Redbull), Rit. Fernando Alonso (McLaren), Rit. Alexander Wurz (Williams).