martedì 7 novembre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Brasile 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007. |||| #BrazilianGPWeek <3

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Brasile 2007: Tra i due litiganti il terzo vince il mondiale Ma iL MoNdIaLe è FaLsAtO DaLLa BeNzInA iRrEgOlArE

È sabato, è il giorno delle qualifiche.
È sabato e non ci resta altro che fare finta che sia una qualifica come tante.
Possiamo pensare alla Williams, al volante della quale in questo weekend sta facendo il proprio esordio un pilota giapponese, tale Kazuki Nakajima, figlio di quel Satoru che fu compagno di squadra prima di Ayrton Senna e poi di Nelson Piquet alla Lotus alla fine degli anni '80.
Possiamo pensare alla Spyker, che è stata acquistata da un magnate indiano tale Vijay Mallya, che preme affinché dal 2009(?) la Formula 1 vada a gareggiare in India.
Possiamo pensare a tante altre cose, oppure possiamo accettare la realtà: siamo qui per guardare le qualifiche dell'ultimo gran premio della stagione, quello in cui ci sarà l'ultimo scontro finale per il titolo mondiale, con Hamilton, Alonso e Raikkonen che faranno tutto ciò che è in loro potere per imprimere il proprio nome su questo campionato.

Penso alla Formula 1 anche durante eventi di vita comune, per esempio quando dopo la doccia scelgo quale maglia indossare in abbinato ai pantaloni della tuta.
Sono indecisa tra una rossa e una uguale, però grigia, che non mi stanno molto bene indosso, quindi le porto solo in casa.
Sorrido.
Scegliere quale maglia indossare significa simbolicamente scegliere per chi schierarmi, visto che, ironicamente, sono una del colore della Ferrari e una del colore della McLaren.
Penso che tutto sommato sarebbe abbastanza figo se Raikkoen vincesse il mondiale e la mia amica E. ne sarebbe anche felicissima.
Penso che tutto sommato sarebbe figo, ma avrebbe un solo significato: Raikkonen vincitore del gran premio.
È quello che voglio?
Voglio davvero che Raikkonen vinca il gran premio?
Mi dispiace E., mi dispiace Ferrari, mi dispiace se deluderò qualcuno.
Indosso la maglia grigia.
Spero che sul gradino più alto del podio ci sia un pilota della Ferrari, domani sera, ma spero che quel pilota non sia Raikkonen, non posso farne a meno.
Indossare una maglia grigia significa tutto e non significa niente.
Dovrei chiedermi se spero che il mondiale lo vinca Alonso o che il mondiale lo vinca Hamilton, forse.
Non me lo chiedo.
La risposta è scontata.
Probabilmente è l'ultima volta nella mia vita in cui spererò che Fernando Alonso possa vincere un titolo, ma mi dico che tutto potrebbe avere un senso.
Chissà cosa farà, se vince il titolo.
Si ritirerà come tempo fa aveva detto che avrebbe fatto?
Se ne andrà solo dal team e porterà il numero 1 su una vettura di un altro colore?
Probabilmente non lo scopriremo mai, perché tra i tre contendenti al titolo è Hamilton quello che è andato a conquistare la prima fila, accanto al pilota che spero possa vincere la gara.
Hamilton può tranquillamente accodarsi e portare a casa il mondiale senza troppe difficoltà.

Arriva la domenica.
È il primo pomeriggio.
Mentre i miei genitori sono fuori raccolgo la biancheria e ci metto una vita.
Ascolto un CD di musica random, canzoni che mi hanno passato gli amici quando capitava.
Ce n'è una, intitolata "L'impazienza", di un certo Danijay, che riassume il mio stato d'animo.
Sto aspettando che arrivi l'ora della gara.
Sto aspettando il tempo sembra non passare mai.
Poi arriva l'ora X.
Inizia il collegamento.
Passa in sovrimpressione la griglia di partenza, e purtroppo la pole position non è stata assegnata d'ufficio al gufo che hanno inquadrato ieri durante le qualifiche:

1^ fila: Massa - Hamilton
2^ fila: Raikkonen - Alonso
3^ fila: Webber - Heidfeld
4^ fila: Kubica - Trulli
5^ fila: Coulthard - Rosberg
6^ fila: Barrichello - Fisichella
7^ fila: Vettel - Liuzzi
8^ fila: R.Schumacher - Button
9^ fila: Kovalainen - Sato
10^ fila: Nakajima - Davidson
11^ fila: Sutil - Yamamoto

Sutil non è presente sulla griglia di partenza. Partirà dai box. A nessuno importa niente di Sutil e, mi dispiace dirlo, ma oggi non importa niente neanche a me.
Incredibile ma vero, adesso che ci penso è la prima volta che vedo in diretta un'ultima gara stagionale in cui c'è un vero scontro per il titolo. È un'emozione senza paragoni, non pensavo che fosse così.

Si parte.
Massa parte bene, mantiene la posizione.
Raikkonen parte benissimo, supera Hamilton come se non ci fosse e quasi affianca Massa, anche se poi si deve accodare.
Poi si fa sotto Alonso.
Affianca Hamilton e gli strappa la terza posizione.
Hamilton tenta di riprendersi il maltolto e mette le ruote sull'erba.
Non ci credo.
Vedo Hamilton che viene sfilato da varie vetture e non ci credo.
Che ca**o sta succedendo?
Aveva il mondiale in tasca fino a due settimane fa, che cos'è successo nel frattempo?
Oh, giusto: ci sono semplicemente momenti in cui la cosa più sensata da fare sarebbe accodarsi a chi, standogli davanti di una sola posizione, non gli può provocare danni.
Il problema è che, il giorno in cui spiegavano questo concetto, a quanto pare era in bagno e c'è rimasto fino alla fine della spiegazione.

Allarme rientrato: Hamilton è ottavo.
Supera Trulli e si porta in settima posizione.
Se nulla dovesse cambiare fino alla fine, si porterebbe a casa il mondiale.
Dietro, intanto, Fisichella va per prati.
Yamamoto fa lo stesso e, quando ritornano entrambi in pista, Yamamoto quasi spicca il volo su Fisichella; tutti e due out.
Hamilton, intanto, è negli scarichi Heidfeld. Ci rimane per sei giri e poi lo supera.

Davanti c'è chi cerca di farsi notare o, quantomeno, di portarsi a casa una buona posizione.
È Kubica, supera Webber per il quinto posto.
Mazzoni, nel frattempo, sta parlando di Barrichello e di un drive through che gli viene comminato per un jump-start. Parla anche del fatto che Alonso potrebbe passare alla Honda, perché non sappiamo dove sarà Alonso il prossimo anno.
Poi il discorso su Barrichello si interrompe di colpo.
Si innalza un coro di urli in cabina di commento.

HAMILTON.
HAMILTON FERMO!

Spalanco gli occhi.
Non so se sia vero oppure no.
Non capisco che cosa stia succedendo.
Istintivamente mi viene da esultare, anche se so che non è quello che dovrei fare quando un pilota si ritira.
Hamilton ha problemi al cambio, però riesce a ripartire.
È diciottesimo, lontanissimo dalla zona punti.
Mi rendo conto che essermi messa a esultare non solo è stato antisportivo, ma addirittura che, ironia della sorte, era proprio Hamilton l'unico che poteva darmi ciò che desideravo.
Con le posizioni attuali, Alonso vincerebbe il titolo con un punto di vantaggio su Raikkonen, ma tutto cambierebbe se Raikkonen dovesse riuscire a portarsi a casa la prima posizione.
Questo significa che i casi sono due: o Alonso supera Raikkonen per il secondo posto, cosa difficile dato i dieci secondi di svantaggio che ha accumulato, oppure che quello che temevo si concretizzerà.

Lasciamo da parte la lotta per il titolo.
C'è un mondo, oltre ai tre sfidanti.
Webber si ferma per problemi tecnici.
Nakajima supera Sato.
Ci sono "i due giapponesi" in lotta tra di loro davanti a Hamilton, secondo la telecronaca.
Io vedo due Super Aguri e non mi risulta che Anthony Davidson sia giapponese.
Non so se abbiano fatto una gaffe o se sono io che non ho seguito il filo del discorso.
Potrei essere io che non ho seguito il filo del discorso, in un momento come questo.
Hamilton è sedicesimo o giù di lì.
Sta rimontando.
Pare che in McLaren stiano tifando tutti per lui.
Non mi pare nemmeno troppo corretto, dato che per il momento hanno Alonso virtualmente campione del mondo.

C'è il primo giro di pitstop.
Nulla cambia, davanti.
Button è fermo per un guasto al motore.
Hamilton è decimo, ma si dovrà fermare come già stanno facendo anche gli altri piloti.
Rientra subito dopo.
È il primo a montare gomme morbide, farà un secondo stint più breve, dice Mazzoni.
Torna in pista quattordicesimo.

Fingiamo per un attimo che ci interessi anche qualcos'altro: duello tra Coulthard e Rosberg nella pitlane!
Rosberg è entrato davanti a Coulthard.
Ne è anche uscito davanti a Coulthard e...
...
...
...che botto! Una Super Aguri e una Spyker. Per un attimo ho pensato ai due giapponesi, poi è stato pronunciato il nome di Davidson.
No, l'altro non era Yamamoto.
Yamamoto si è ritirato all'inizio della gara.
Che strano, non mi sarei mai aspettata che Sutil potesse essere coinvolto in un incidente...
Davidson ai box.
C'è Sato che sta rifornendo, gli tocca aspettare.
I meccanici non sanno da che parte mettere le ruote nel frattempo, quindi Davidson aspetta ulteriormente.
Non è chiaro dove sia andato a finire Sutil.
Intanto Coulthard è attaccato al cu*o di Rosberg e Sutil e Davidson sono sotto indagine per l'incidente, ma di Sutil non si vede neanche l'ombra. Successivamente verrà penalizzato e Mazzoni dirà, testualmente: "C'è una penalità per Adrian Sutil, il pianista tedesco della Spyker".
Tornando a noi Mazzoni, intanto, urla mentre Hamilton supera la Honda di Barrichello e si lancia all'inseguimento di una Toro Rosso. La grafica ci illustra che è 11° e che la Toro Rosso davanti a lui è quella di Vettel.
Kubica, intanto, si avvicina notevolmente ad Alonso: questo potrebbe essere un plot-twist!

Quando mancano una quarantina di giri al termine i primi otto sono Massa, Raikkonen, Alonso, Kubica, Trulli, Heidfeld, Rosberg e Coulthard.
Dietro di loro c'è Nakajima, che deve ancora rientrare ai box.
Rientra.
Arriva lungo.
Le urla di Mazzoni e Capelli mi fanno perdere un colpo.
Due meccanici finiscono a terra.
Si tirano su.
Uno si regge a malapena in piedi e ha una caviglia dolorante, ma completa il pit-stop.
I telecronisti parlano del fatto che a Patrick Head non piacerà affatto il casino combinato da Nakajima, ma Mazzoni ricorda che Nakajima "paga i motori", nel senso che la Toyota l'ha imposto alla Williams e in cambio le dà i motori gratis.

Poi Hamilton supera Vettel.
E Kubica supera Alonso.
Kubica supera Alonso.
Kubica supera Alonso.
KUBICA SUPERA ALONSO.
Alonso perde terreno nei confronti di Kubica.
Al momento attuale Raikkonen e Alonso hanno lo stesso numero virtuale di punti, ma Raikkonen ha vinto cinque gran premi e Alonso quattro.
Per un attimo sogno a occhi aperti.
Poi mi rendo conto che Hamilton è nono, anche se sta rientrando ai box.
Siamo a metà gara.
Ho la vaga impressione che possa riuscire a raggiungere la zona punti, prima della fine.
Alonso potrebbe non essere un problema per Raikkonen, Hamilton sì.
Credo che sia meglio smettere di sognare a occhi aperti.

Kovalainen va a sbattere.
Fa un gran botto, ma non serve la safety car.
Kubica rientra ai box.
È su tre soste, precipiterà di nuovo dietro ad Alonso.
Intanto non si può stare tranquilli nemmeno per un attimo, perché la vettura di Barrichello finisce in fumo proprio mentre sta rientrando nella pitlane. Secondo Mazzoni si parla con insistenza del fatto che Barrichello potrebbe essere appiedato.
Il vero colpo di scena è la situazione di stallo che ci attende di lì a poco.
Mazzoni ne approfitta per parlare dei seguenti argomenti:
> Barrichello ha ottenuto solo un podio a Interlagos, mentre Massa l'anno scorso ha vinto;
> l'anno scorso, quando ha vinto, Massa indossava una tuta gialla e verde;
> a fine anno Massa si sposerà con la fidanzata Raffaela;
> oltre a sposarsi, organizzerà una gara di kart di beneficenza.

Intanto, facendo il punto, quando tutti si devono fermare per l'ultima sosta, la seconda per alcuni, la terza per altri, i primi otto sono Massa, Raikkonen, Alonso, Heidfeld, Rosberg, Kubica, Trulli e Hamilton.
Hamilton ha già migliorato rispetto a poco fa.
Mancano 21 giri al termine quando Massa rientra ai box.
Torna in pista dietro a dei doppiati, mentre Raikkonen fa il giro record.
Poi ne fa un altro.
E un altro ancora.
Rientra Alonso.
Poi è la volta di Raikkonen...
...
...
...e con un tempismo perfetto suona il campanello.
Sono tornati a casa i miei genitori e, con tutta probabilità, mio padre si è fermato un attimo in garage, quindi mia madre ha deciso di suonare il campanello per non aspettare.
Mi sto perdendo il momento in cui si deciderà il campionato 2007, ma non ha importanza: di tutte le cose che sono successe oggi, è quella più facile da immaginare.
Quando torno davanti alla TV, Raikkonen è in testa al gran premio, Alonso sta aspettando l'ultimo pitstop di Rosberg e Kubica per ritrovarsi terzo, mentre Hamilton è ottavo... e poi nono dopo il suo terzo e ultimo pitstop a quattordici giri dalla fine... e poi di nuovo ottavo dopo avere superato Coulthard!
Va avanti a giri veloci.
È staccato di 21 secondi da Trulli che, a sua volta, è distaccato di qualche secondo dal terzetto che sta davanti in stile trenino.
Il terzetto che sta davanti in stile trenino è composto da Heidfeld, Rosberg e Kubica, con Heidfeld quarto, almeno fino al momento in cui Rosberg supera Heidfeld quasi passandogli sopra e nel frattempo lasciano un portone aperto per Kubica che supera entrambi.
Poi dietro Nakajima e Coulthard si toccano, mentre siamo a dieci giri al termine e a Hamilton servono ancora 19 secondi per avvicinarsi a Trulli... che rientra ai box! Hamilton adesso è settimo.
Mancano sei giri dalla fine ed è a sedici secondi di distacco da Heidfeld, anche se sta rimontando.
Non gli basta recuperare una posizione, finirebbe a pari punti con Raikkonen, ma con quattro vittorie contro sei.
Ne deve recuperare due, ma tutto lascia pensare che non riesca nemmeno a recuperarne una...
...
...
...yeaaahhhhhhh! Kubica e Rosberg schegge impazzite per un giorno! Alla fine è il loro duello per la quarta posizione l'ago della bilancia. Riescono a non buttarsi fuori a vicenda, regalando due posizioni su un piatto d'argento a Hamilton e Raikkonen passa sul traguardo da vincitore ed è campione del mondo.
Non serve aspettare.
Hamilton è il primo dei doppiati, quindi per lui la gara è già finita.
Anche se qualcuno tra Alonso, Rosberg, Kubica e Heidfeld non dovesse terminare il giro, il malcapitato in questione sarebbe comunque classificato nello stesso giro di Hamilton e davanti a Hamilton.

Raikkonen abbraccia Massa e Jean Todt al parc fermé.
Sul podio, mentre suona l'inno finlandese, apre leggermente la bocca. Credo che quello sia il suo modo di sorridere.
Durante l'inno italiano alza il pollice verso l'alto, poi accenna a un lievissimo sorriso.
Idolo assoluto il governatore della regione di Sao Paulo: deve consegnare il trofeo del secondo classificato a Massa, ma per qualche ragione di dirige verso Alonso.
Poi arriva il momento dello champagne e dei coriandoli.
Raikkonen porta lo champagne alla bocca.
È bello vedere che certe persone non cambiano, nonostante il successo.

Arriva l'ora del TG1.
Non riesco a crederci: la prima notizia del TG1 della prima serata è la vittoria del titolo da parte di Raikkonen e della Ferrari.
Ne parlano anche per un bel po', almeno un terzo della durata del telegiornale.
Io e L. ci scambiamo qualche messaggio. Non è riuscito a seguire tutta la gara perché stava lavorando, ma mi ha parlato del fatto che "un giapponese ha investito dei meccanici".

Poi arriva il lunedì.
Io ed E. ci troviamo in stazione, per prendere il treno delle sette.
Mi dice che la sera precedente ha faticato ad addormentarsi e che, quando stamattina ha detto a suo padre di avere dormito poco, lui le ha chiesto testualmente se non riuscisse a prendere sonno perché impegnata a pensare a Nelson Piquet.
La cosa mi fa sorridere ed E. mi riferisce che ha raccontato a suo padre alcuni scherzi organizzati da Piquet all'epoca in cui gareggiava in Formula 1, che avevamo letto tempo fa in una biografia che avevo trovato in rete.
Non penso che E. non riuscisse a prendere sonno pensando a dei piloti...
...
...
...anzi, sì, è sicuramente a causa di Raikkonen se E. non riusciva ad addormentarsi!
In treno c'è gente che dorme.
Io ed E., invece, parliamo del gran premio, di Raikkonen, di Massa, del gufo che hanno inquadrato il giorno delle qualifiche.
Una volta arrivate in stazione ci procuriamo i giornali a diffusione gratuita, poi prendiamo l'autobus per la zona universitaria. In uno dei giornali c'è in prima pagina una foto di Kimi che beve champagne. Anche da campione del mondo avrà sempre la reputazione dell'alcolista!
E. inizia alle 8.15, io alle 8.00, quindi mi accompagna fino alla sede distaccata della facoltà di Economia.
Ho una lezione di fondamenti di marketing.
Argomento della lezione: comprendere lo stato d'animo del consumatore, per capire in che modo avvicinarlo.
"Magari il consumatore è ansioso", spiega il professore, "perché non sa ancora per certo se la Ferrari ha vinto il mondiale o no."
Sul momento non capisco.
Poi vedo che uno dei giornali, oltre a festeggiare per la vittoria della Ferrari, eleggere Raikkonen a salvatore della patria, far passare Hamilton per fesso e Alonso per la rovina del motorsport, ha riservato un trafiletto alla notizia che ancora mi era sfuggita.
Plot-twist: Ron Dennis ha fatto un reclamo contro Rosberg, Kubica e Heidfeld, motivazione vera sono arrivati davanti a Hamilton e una loro squalifica consentirebbe a Hamilton di vincere il titolo, motivazione fittizia utilizzavano carburante irregolare. La cosa più pittoresca, in tutto ciò, è che in Williams evidentemente hanno usato carburante irregolare solo sulla monoposto di Rosberg, dato che Ron Dennis non si è minimamente filato Nakajima! Per ovvie ragioni un'investigazione ufficiale è stata aperta, ma tutto lascia pensare che quando Dennis ha presentato il reclamo gli abbiano riso in faccia.

Il mondiale è finito.
Il Gran Premio del Brasile è finito.
L'ho raccontato in modo diverso, perché non tutti i gran premi si fanno raccontare nello stesso modo.
Adesso cerco di tornare sui miei passi, perché questo gran premio è stato talmente avvincente che merita qualche highlight nel mio stile.

Voce fuori campo: "One light. Two lights. Three lights. Four lights. Five lights. Murray Walker style, go, go, go in Brazil!"
Il gufo: "Comunque vada a finire il vincitore morale sono io."
Hamilton: "Zio Ron! Un bambino kattivo e alkolizzato mi ha superato facendomi una pernacchia!"
Alonso: "Adesso ti supero anch'io."
Hamilton: "Zio Ron, un altro bambino kattivo mi ha superato facendomi una pernacchia!"
Zio Ron: "Non preoccuparti, vado subito a picchiare suo padre! Tu, però, smettila di calpestare l'erba, se no il giardiniere verrà a farti la predica."
Il cambio di Hamilton: "Facciamo che smetto di funzionare così, per vedere se sei capace di vincere il mondiale anche ritrovandoti ultimo!"
Hamilton: "Perché dovresti farlo?"
Il cambio di Hamilton: "Perché ne ho voglia!"
Hamilton: "Questa è un'ingiustizia! Voglio il ciuccio!"
Vettel: "Anch'io, e voglio anche il mio prezioso bavaglino! Me l'ha rubato Lewis mentre mi superava, qualche tempo fa, quando pensavo ancora di potere finire questa gara."
Hamilton: "Che strano che tu ti sia ritirato, non l'avrei mai detto... la cosa sorprendente è che almeno la vettura di Liuzzi sia ancora intatta."
Nakajima: "Spero che siano intatte anche le gambe dei miei meccanici."
I meccanici: "Le tue smetteranno di esserlo non appena scenderai dalla macchina!"
Nakajima: "Voglio anch'io il ciuccio!"
Massa: "Io invece voglio una bandiera del Brasile in cui avvolgermi completamente. Ho appena dovuto stendere il tappeto rosso per Kimi."
Hamilton: "Intanto anche Trulli si è levato di torno e io sono all'inseguimento di gente random!"
Heidfeld: "L'altra gente random sta facendo a sportellate!"
Kubica: "Certo che sì, questo poppante sta cercando di rubarmi il ciuccio!"
Rosberg: "Veramente il ciuccio è mio! Sei tu che te ne sei impossessato così come se niente fosse!"
Kubica: "Quel ciuccio è di mia proprietà! L'ho comprato io stesso con i soldi della mia paghetta settimanale e non ti permetterò di affermare il contrario, altrimenti ti prenderò a colpi di biberon!"
Rosberg: "Non ho paura di te! Anch'io ho un biberon!"
Hamilton: "Sììììì, vi prego, buttatevi fuori! Una volta che siete fuori voi, vincerò il mondiale. In cambio del favore vi comprerò tantissimi ciucci!"
Kubica: "Io sono un bambino grande. Non mi serve più il ciuccio."
Rosberg: "Io invece lo uso ancora, quindi me lo riprendo. Ci vediamo al traguardo, ti aspetto affilando il biberon!"
Kubica: "Torna subito qua pikkolo kriminale!"
Ron Dennis: "Qui siete tutti dei pikkoli kriminali, e nel caso di Heidfeld neanche tanto piccolo, anche se sappiamo tutti che usa una barba finta per farsi credere adulto."
Heidfeld: "Veramente avrei già trent'anni..."
Ron Dennis: "E aVeTe UsAtO tUtTi E tRe BeNzInA iRrEgOlArE kUiNdI Vi FaRò SkUaLiFiKaRe E fArÒ ViNcErE iL TiToLo aL MiO bAmBiNo!"
Massa: "Ahahahahahah, provaci. Il mondiale l'ha vinto Kimi e Kimi non si tocca!"
Ron Dennis: "E lui non ha niente da dire?"
Raikkonen: "No, io sono ubriaco. Ho provato a bere un po' del carburante usato dalla Williams e dalla BMW. Aveva un certo retrogusto di vodka e adesso mi sento la testa abbastanza pesante."
Sutil: "Io, nel frattempo, mi sono ritirato da una vita."
Voce fuori campo: "Non mi pare che qualcuno te l'abbia chiesto, quindi questo commento può anche terminare qui. Basta trascrivere il risultato, poi l'Autrice(C) avrà completato l'opera..."

RISULTATO: 1. Kimi Raikkonen (Ferrari), 2. Felipe Massa (Ferrari), 3. Fernando Alonso (McLaren), 4. Nico Rosberg (Williams), 5. Robert Kubica (BMW), 6. Nick Heidfeld (BMW), 7. Lewis Hamilton (McLaren), 8. Jarno Trulli (Toyota), 9. David Coulthard (Redbull), 10. Kazuki Nakajima (Williams), 11. Ralf Schumacher (Toyota), 12. Takuma Sato (Super Aguri), 13. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso), 14. Anthony Davidson (Super Aguri), Rit. Adrian Sutil (Spyker), Rit. Rubens Barrichello (Honda), Rit. Heikki Kovalainen (Renault), Rit. Sebastian Vettel (Toro Rosso), Rit. Jenson Button (Honda), Rit. Mark Webber (Redbull), Rit. Sakon Yamamoto (Spyker), Rit. Giancarlo Fisichella (Renault).

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Milly Sunshine