venerdì 24 novembre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Giappone 2008

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di rivedere e commentare tutti i gran premi di quella stagione. La cosa mi è piaciuta, quindi ho deciso di fare lo stesso con il 2008.
I #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi continuano e, attualmente, sono commenti ai gran premi del 2008 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2008.

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Giappone 2008: Viviamo in un mondo fatto di tori e toreri e di outsider che continuano a vincere gran premi

Quando fu presentato il gran premio del Fuji, sembrava che dovesse alternarsi con Suzuka, un anno uno e un anno l'altro, ma la realtà dei fatti è che, dopo la scorsa edizione al Fuji, la Formula 1 non è affatto tornata a Suzuka, ma ha gareggiato per una seconda volta consecutiva al Fuji, grazie al cielo senza la pioggia. Il cielo era nuvoloso, ma per fortuna quest'anno non è sceso in pista il diluvio universale.
Quella inagurale dell'anno scorso fu un'edizione memorabile e credo che sia stata una delle gare migliori che Hamilton abbia mai disputato finora. All'epoca sembrava che non ci potessero essere alternative a una sua imminente vittoria del titolo. La cosa più strana è che il titolo l'avrebbe vinto, anche a parità di risultati in Cina e Brasile, se non ci fosse stato quello strano evento dietro la safety car, in cui non è mai stato del tutto chiarito se Hamilton abbia avuto qualche influenza o no, che costrinse Webber e Vettel al ritiro. Se avessero terminato la gara in quelle posizioni, Raikkonen non sarebbe arrivato terzo e, dopo il gran premio del Fuji, sarebbe stato quasi matematicamente escluso dalla lotta per il titolo.

Lasciando da parte il passato e occupandoci del presente, mi aspettavo che finalmente Hamilton e Massa si dessero una svegliata e che non lasciassero ancora una volta la vittoria tra le mani di qualcun altro.
Hamilton e Massa, però, erano destinati a mandare in fumo le mie aspettative, impegnandosi fin dai primi giri a fare il possibile per non essere nemmeno lontanamente nella posizione di portarsi a casa la vittoria, il tutto mentre io non stavo guardando la gara, con l'intenzione di vedermela più tardi nel corso della giornata.

Purtroppo il "più tardi nel corso della giornata" ha significato molto più tardi, perché nel pomeriggio, insieme alla mia amica fan di Raikkonen, sono andata a casa di un'altra nostra amica che non segue la Formula 1 e di Formula 1 non se ne è parlato affatto, se non più tardi, quando ho accompagnato E. a casa e abbiamo accennato per un attimo al fatto che nessuna di noi avesse vinto il gran premio, anche se entrambe sapevamo il risultato, lei per certo, io anche, pur non essendo sicura di potermi fidare al cento per cento degli spoiler che avevo ricevuto.
E. mi ha confermato che c'erano elevate probabilità che quello che sapevo io fosse vero. "Quindi ha vinto Alonso, no?" Ebbene sì, ha vinto Alonso, per la seconda volta consecutiva, giusto per non perdere le vecchie abitudini.
Come siamo arrivati a una vittoria di Alonso? L'avrei scoperto nel tardo pomeriggio / prima serata, quando ho avuto l'onore di ammirare l'impegno e la determinazione con cui Hamilton e Massa hanno tentato di buttare al vento tutto quello che di positivo potevano portare a casa; specie uno dei due, perché uno dei due almeno aveva la scusante di non partire dalla pole e di avere bisogno di fare qualcosa di più che mantenere la posizione.

Griglia di partenza:
1^ fila: Hamilton - Raikkonen
2^ fila: Kovalainen - Alonso
3^ fila: Massa - Kubica
4^ fila: Trulli - Glock
5^ fila: Vettel - Bourdais
6^ fila: Coulthard - Piquet
7^ fila: Webber - Nakajima
8^ fila: Rosberg - Heidfeld
9^ fila: Barrichello - Button
10^ fila: Sutil - Fisichella

Voce fuori campo: "Autrice(C), sei soddisfatta?"
L'Autrice(C): "Ti pare che io possa essere soddisfatta?"
Voce fuori campo: "Per Sutil, intendo. Non è ultimo."
L'Autrice(C): "Giusto, Sutil non è ultimo, ma secondo a partire dalla fine. Se la griglia di partenza si specchiasse, Sutil si specchierebbe in Raikkonen e questo mi sembrerebbe decisamente inquietante. Invece Barrichello si specchierebbe in Kovalainen e, quando quella volta Kova si è fatto da parte per Hamilton senza battere ciglio, ho notato qualche somiglianza."
Kova: "Ciò è falso. Io non ho l'abitudine di farmi da parte per far passare il mio compagno di squadra."
L'Autrice(C): "Infatti di solito stai troppo indietro per poterlo fare."
Kova: "Non è corretto sbattermelo in faccia così, davanti a tutti, quando dovresti soltanto parlare del gran premio."
Giusto, dovrei parlare del gran premio, quindi parliamo del gran premio.

Raikkonen ha preso la testa della gara.
Mi sono chiesta, per un attimo, se il letargo delle renne, che si è protratto fin troppo a lungo, ultimamente, fosse finalmente terminato.
Raikkonen non ha retto in prima posizione che per un nanosecondo.
Un attimo più tardi l'abbiamo trovato affiancato a Hamilton, con Hamilton che gli tagliava la strada, e quando quei brevi istanti sono terminati, in testa alla gara c'era Kubica.
Raikkonen precipitava indietro, rischiando di venire a contatto con Massa.
Ho avuto voglia di sbattere la testa contro al muro, ma non potevo farlo, perché c'erano altre cose che, se mi fossi distratta, mi sarei persa.
Anche Hamilton stava perdendo posizioni.
Alonso e Kovalainen, invece, che come Kubica si erano limitati a fare una partenza normale, erano secondo e terzo.
Hamilton aveva limitato (per il momento) i danni ed era quarto: seguivano Trulli, Piquet, Massa e Raikkonen.
Poi non ho capito che cosa fosse successo esattamente, ma il risultato è stato che Trulli e Massa superavano Hamilton, il tutto mentre Piquet veniva superato da Raikkonen.
Non era finita lì, perché Hamilton si è avvicinato a Massa e ha tentato il sorpasso.
Sarebbe anche riuscito a ultimare il sorpasso, se Massa non l'avesse speronato facendolo girare nella direzione opposta.
Hamilton ha fatto sfilare le vetture che sopraggiungevano, prima di riaccodarsi.
Poi è rientrato ai box.
Quando è tornato in pista era nelle retrovie.
Massa è stato penalizzato con un drive throgh per il suo incontro ravvicinato con Hamilton.
Hamilton, nel frattempo, è stato penalizzato con un drive through per il suo incontro ravvicinato con Raikkonen.

Intanto capitavano, come da contorno, i seguenti fatti:
> ritiro di Glock ai box, è rientrato due giri di seguito e la seconda volta non ne è più uscito;
> schianto di Sutil uscendo dalla pitlane(?), dovuto a una probabile foratura;
> ritiro di Kovalainen per problemi tecnici.

Sutil: "Autrice(C), so che quando mi hai visto incidentato non hai pensato a una foratura, come prima cosa."
L'Autrice(C): "Esatto, come hai fatto a indovinare?"
Sutil: "Non saprei, ormai ho una reputazione che mi precede."
Kova: "Quindi tutti i piloti sono la tua reputazione in incognito."
Sutil: "Taci, fantasma, e vai a prendere un po' di sole, che sei cadaverico."
Kova: "Infatti ora che mi sono ritirato andrò a farmi una lampada."
Sutil: "L'unica lampada che ti serve è quella di Aladino. Potresti esprimere il desiderio di vincere un altro gran premio, prima o poi, o di diventare campione del mondo."
Kova: "O di rinascere nel corpo di Nelsinho Piquet, così almeno le ragazze mi guarderanno tutte con la bava alla bocca."
Sutil: "A proposito, che cosa ci fa Piquet secondo?"

Il primo giro di pitstop ha mostrato cose di un certo livello.
Bourdais e i suoi occhiali hanno proseguito più a lungo degli altri, ritrovandosi in testa alla gara per un breve tratto; a seguire c'erano Nelsinho e Vettel.
Bourdais: "Che cosa epica! Non pensavo di potermi ritrovare in testa a un gran premio prima o poi."
Piquet: "Credo che sia una sensazione stupenda."
Vettel: "Concordo, l'unica differenza è che io in testa a un gran premio, diversamente da voi, ci sono stato anche al momento della bandiera a scacchi."
Bourdais: "Smettila di snobbarci solo perché hai vinto un gran premio. Chi ti credi di essere, Kovalainen?"
Vettel: "No, non voglio essere Kovalainen! Abbiamo vinto la stessa quantità di gran premi, con la sola differenza che io non guido una McLaren. Se fossi al posto suo, mi sentirei molto imbarazzato."
Kova: "Presto sfoggerò un'abbronzatura perfetta e non dovrò più preoccuparmi dei miei risultati, perché tutti rimarranno incantati dal mio aspetto."

Le Toro Rosso sono andate a rifornire.
Piquet non ancora, anche se presto sarebbe venuto il suo momento.
È rimasto in pista in prima posizione per un po', mentre secondo c'era Alonso, segno evidente che, mentre eravamo impegnati a entusiasmarci per Bourdais, il primo giro di pitstop aveva avuto l'effetto di invertire le posizioni tra Alonso e Kubica, con Kubica relegato in seconda posizione.
Il secondo giro di pitstop non è stato altrettanto entusiasmante, perché stavolta in testa si è ritrovato Trulli, per qualche giro, e non Bourdais.
Ora, non voglio dire che Trulli non sia un personaggio che non merita di stare in testa a un gran premio, però suvvia, lui l'ha anche vinto un gran premio, seppure sia stato nell'ormai lontano 2004, e ogni tanto qualche podio l'ha fatto anche negli ultimi anni, quindi vederlo momentaneamente in prima posizione non mi farà mai lo stesso effetto che mi fa vedere Bourdais davanti a tutti, seppure sia solo per pochi giri...
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...A proposito di Bourdais, nell'ultimo stint di gara è stato protagonista di un contatto con Massa, uscendo dai box, che ha mandato il pilota della Ferrari in testacoda.
Poi Massa si è ripreso e, così come Hamilton, ha continuato la sua scalata alla zona punti, pur essendo lontano dalla zona punti, anche se non tanto quanto Hamilton. L'incidente è stato messo sotto indagine, ma fino alla fine della gara non ne abbiamo saputo più nulla.

A 15 giri dalla fine la grafica è impazzita.
Ad un tratto ha segnato il distacco tra Alonso e Piquet, al momento primo e secondo (Piquet doveva ancora fermarsi per il secondo pitstop) a +0.000, come se fossero di fatto sovrapposti l'uno all'altro.
Poi, poco dopo, si è acceso il cronometro, come quando si sta per raggiungere il limite delle due ore. Però mancavano appena 14 giri e c'erano ancora più di quaranta minuti disponibili e per un po' si sono alternati il conteggio dei giri e il cronometro.
Intanto il duello tra Kubica e Raikkonen, con posizioni invariate, ci ha portati verso la conclusione del gran premio, mentre assistevamo a Massa che, a cinque giri dalla fine, raggiungeva la zona punti superando Webber per l'ottava posizione. Ha mantenuto quel risultato al traguardo, anche se poi la penalizzazione di Bourdais, che era arrivato 5°, con 25 secondi post-gara per il contatto, l'ha fatto risalire al settimo posto.
Frattanto Alonso andava a vincere, con Hamilton doppiato che, a sorpresa, proprio all'ultimo giro si sdoppiava. Sono certa che avrà anche fatto una pernacchia ad Alonso nel frattempo, ma dubito che ad Alonso importasse, perché aveva appena vinto il suo secondo gran premio dietro fila e stava festeggiando facendo il gesto delle papere, come faceva una volta, prima di lasciare la Renault per andare in McLaren a litigare con Ron Dennis.
Alonso: "Sono figo!"
Hamilton: "Sono più figo di te!"
Alonso: "Taci, poppante."
Hamilton: "Ormai non sono più un poppante. Riesco ad andare in giro da solo anche senza che mio padre mi tenga per mano, non uso più il ciuccio già da qualche mese e quando sono in classe, alla scuola materna, non faccio più le boccacce a Rosberg e Nakajima. Ormai sono un bambino grande, non come Vettel che frequenta ancora l'asilo nido."
Alonso: "Secondo me hai seri problemi, se pensi di essere uno scolaretto della scuola materna."
Hamilton: "Vogliamo parlare di te che pensi di essere una papera?"
Alonso: "Infatti io sono una papera e nessuno deve permettersi di affermare il contrario. Ora scusami, ma devo andare a deporre un uovo sul podio, non ho tempo da perdere con te."
Nakajima: "Ahahahahah, sei un grande."
Hamilton: "E tu cosa vuoi?"
Nakajima: "Niente, ma so che sei stato tu a riempirmi di nascosto il biberon di Redbull rubata a Coulthard."
Hamilton: "E quindi?"
Nakajima: "Quindi non dormo da una settimana e oggi in gara si sono sentiti gli effetti."
Hamilton: "L'Autrice(C) non li ha sentiti, dato che non ha menzionato il fatto."
L'Autrice(C): "Rimedio subito. Al via, mentre Hamilton e Raikkonen distoglievano l'attenzione da tutto il resto, Dragon Nakaball è stato protagonista di un gran botto con Coulthard. Coulthard si è ritirato, mentre Dragon Nakaball è arrivato ultimo."
Nakajima: "Non c'era bisogno di ricordare che sono arrivato ultimo e di scriverlo in un commento."
L'Autrice(C): "Cerca di non arrivarci più e non lo scriverò."

Mentre speravo con tutte le mie forze di non dovere scrivere che Nakajima è arrivato ultimo anche nei prossimi eventi, ho dato un'occhiata alle classifiche: Hamilton 84, Massa 79, Kubica 72, rimangono solo loro tre in lotta per il titolo, al momento, con ancora due gran premi da disputare.
I 12 punti di Kubica sono di meno di quelli che aveva Raikkonen di distacco da Hamilton un anno fa a questo punto della stagione, quindi non lo si può ancora dare per spacciato. Quest'anno è andato molto bene, specie alla luce del fatto che l'anno scorso aveva fatto meno punti di Heidfeld. Heidfeld, da parte sua, quest'anno si è un po' perso. Ha alternato buone performance a risultati scadenti, un po' come Raikkonen.
Adesso però basta parlare di tutto questo. È arrivato il momento di fermarci qui e di darci appuntamento tra una settimana, con il Commento al Gran Premio della Cina...
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...anzi, no, prima vorrei scusarmi per il pilota che è arrivato quarto per non avere dato il benché minimo rilievo al suo risultato straordinario, in confronto agli standard a cui ci ha abituato, e vorrei aggiungere che, seppure il secondo posto di Hockenheim sia stato un risultato di fortuna, il quarto posto di oggi è stato tutto farina del suo sacco e della squadra.

RISULTATO: 1. Fernando Alonso (Renault), 2. Robert Kubica (BMW), 3. Kimi Raikkonen (Ferrari), 4. Nelsinho Piquet (Renault), 5. Jarno Trulli (Toyota), 6. Sebastian Vettel (Toro Rosso), 7. Felipe Massa (Ferrari), 8. Mark Webber (Redbull), 9. Nick Heidfeld (BMW), 10. Sebastien Bourdais (Toro Rosso), 11. Nico Rosberg (Williams), 12. Lewis Hamilton (McLaren), 13. Rubens Barrichello (Honda), 14. Jenson Button (Honda), 15. Kazuki Nakajima (Williams), Rit. Giancarlo Fisichella (Force India), Rit. Heikki Kovalainen (McLaren), Rit. Adrian Sutil (Force India), Rit. Timo Glock (Toyota), Rit. David Coulthard (Redbull).

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Milly Sunshine