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domenica 9 marzo 2025

Race of Champion 2025: vince Sebastien Loeb, dopo essersi imposto anche nella Nation Cup in coppia con Victor Martins

L'ultima volta in cui Sebastien Loeb aveva vinto la Race of Champions, il fanbase della Formula 1 gli dava del vecchio pensionato allo scopo di perculare Sebastian Vettel per avere perso in finale contro uno come lui. Correva l'anno 2022 e devo ammettere che ho visto seri progressi, perché non mi sono capitate sotto gli occhi polemiche così trash in proposito.
La ROC si è svolta a Sydney, con la Nation Cup il 7 e la gara individuale l'8 marzo. Non ho capito molto bene la mossa di iniziare di venerdì, come se la gente non lavorasse, ma del resto non essendoci uno streaming gratis su Youtube non ci sarebbe stato verso di vederla nemmeno se si fosse svolta tra sabato e domenica. La Francia, in cui Loeb faceva coppia con Victor Martins, ha battuto l'Australia di Brodie Kostecki e Will Brown.


I piloti, il giorno dopo, erano suddivisi tra sterrato (tra i quali anche un ex formulista come Heikki Kovalainen) e circuito, in gruppi di dieci. Siccome c'erano dei quarti di finale a tre, in ciascun gruppo uno è stato sorteggiato come qualificato ai quarti di default, ciò è accaduto a Loeb e a Mick Schumacher.
Tra gli altri piloti di Formula 1 c'erano Sebastian Vettel, Valtteri Bottas e David Coulthard. Quest'ultimo purtroppo non è passato ai quarti e la cosa è terribile, perché ci siamo persi un potenziale scontro tra il Mascellone e il Piccolo Mascellino. Solo Vettel è passato ai quarti, tra le nostre vecchie conoscenze di Formula 1 e sia lui sia il suo fanboy hanno perso contro gli australiani Chaz Mostert e il già citato Brown.
Mostert è uscito vincente da questa sfida semifinale ed è andato in finale contro Loeb che aveva affrontato Oliver Solberg. Come già specificato, la vittoria finale è andata a Loeb, che diventa così recordman assoluto con cinque ROC conquistate.



lunedì 30 gennaio 2023

Race of Champions 2023: Norvegia e Mathias Ekstrom vincitori nella Nation Cup e nella ROC

In questo fine settimana si è svolto uno di quegli appuntamenti cool che intrattengono noi appassionati - occasionalmente con polemiche trash - durante l'inverno con competizioni su vetture di vario tipo: la Race of Champions. Erano presenti un totale di cinque piloti di Formula 1 tra contemporanei e vintage: Sebastian Vettel e Mick Schumacher per il team Germania, Valtteri Bottas e Mika Hakkinen per il team Finlandia e infine David Coulthard per il team Gran Bretagna, nel quale era in coppia con Jamie Chadwick. C'era inoltre Felipe Drugovich, attualmente riserva in Formula 1, a fare coppia per il team All Stars insieme a Thierry Neuville.
La gara è iniziata al sabato con la Nation Cup, dove i piloti di ogni team si sfidavano a una serie di scontri incrociati tra le nevi e i ghiacci della Svezia. I cinque piloti di Formula 1 effettivi sono anche stati mandati per cominciare bene la giornata a sfidarsi negli ottavi di finale con l'eROC team, composto dai sim racer Lucas Brakeley e Jarno Opmeer, mentre per tutti gli altri la gara è iniziata dai quarti.


Gli scontri erano costituiti nella seguente maniera (considerato A/B e 1/2 come coppie in ciascun team): pilota A vs pilota 1, pilota B vs pilota 2, pilota A vs pilota 2, pilota B vs pilota 1. In caso di parità tra gli scontri, la classifica era stilata sui tempi aggregati degli scontri.
Negli ottavi a cui i piloti provenienti dalla Formula 1 erano destinati c'è stata fin da subito una grossa sorpresa: il team eROC ha battuto la Finlandia del duo Bottas/ Hakkinen. La Germania invece ha battuto la Gran Bretagna, quindi in assenza di una gara diretta contro Hakkinen, Mick Schumacher ha almeno potuto competere contro Coulthard!
La Norvegia di Petter Solberg e del figlio Oliver ha battuto la Francia di Sebastien Loeb e Adrien Tambay i quali non vinto nessuno degli scontri, mentre la Svezia di Mathias Ekstrom e Johan Krisrofferson ha battuto il team Nordic di Tom Kristensen e Felix Rosenqvist.
La prima semifinale sarebbe stata quindi Norvegia vs Svezia. La seconda semifinale, invece, ha visto protagonisti gli All Stars e la Germania. I primi avevano battuto il team degli Stati Uniti, composto da Tanner Foust e Travis Pastrana, mentre il duo Vettel/ Schumacher ha battuto gli eracer, che erano presenti soltanto nelle gare del sabato.
I Solberg hanno battuto la Svezia, mentre gli All Stars hanno eliminato la Germania, anche grazie a un jump start di Vettel che gli ha permesso di procacciarsi cinque secondi di penalità che sicuramente avranno fatto molto piacere a Emanuele Pirro qualora stesse vedendo la gara da casa (era visibile in livestreaming su Youtube, dove ovviamente è ancora visibile in versione integrale). Neuville e Drugovich, entrambi rookie della Race of Champions, sono stati battuti dalla Norvegia in finale: Petter e Oliver Solberg sono stati i vincitori della prima giornata.


Alla domenica quattro piloti hanno dovuto iniziare dai sedicesimi di finale, tra di loro una vecchia gloria della Formula 1 anni '90/2000, un reserve driver contemporaneo e un pilota di Indycar, perché evidentemente i piloti di open wheel sono i preferiti dalle partner degli organizzatori.
I piloti si sfidavano due volte: in caso di 1:1 contavano i tempi aggregati, almeno fino ai quarti. In ogni caso, comunque, tendenzialmente i risultati finivano spesso sul 2:0. Tambay ha eliminato Coulthard, Schumacher ha eliminato Rosenqvist. Si sarebbero poi sfidati tra di loro e il vincente avrebbe sfidato il vincente dallo scontro Hakkinen vs Drugovich.
Drugovich ha pensato bene di annullare i nostri sogni di gloria: eliminando Hakkinen è andato lui stesso a sfidare il vincente dello scontro Tambay vs Schumacher. Mick ha battuto Adrian, per poi ritrovarsi in semifinale Drugovich invece che Hakkinen. Sarebbe stato Schumacher a uscire vincente dal quarto di finale contro il campione in carica di Formula 2.
L'altro scontro sarebbe stato Kristensen vs Vettel: il primo ha battuto agli ottavi di finale Bottas, il secondo ha eliminato la Chadwick. Lo scontro tra di loro ai quarti di finale ha visto la vittoria di Vettel, che è passato in semifinale dove avrebbe gareggiato contro il suo fanboy.


Mentre accadeva tutto ciò, si svolgevano anche gli scontri tra i piloti provenienti dall'universo rally, quelli che in linea teorica erano i favoriti in questo tipo di scenario. Neuville è uscito vincente dallo scontro contro Loeb ed è andato a gareggiare contro Solberg figlio, che aveva battuto il padre e che poi ha battuto anche Neuville.
Kristofferson ha eliminato Foust, mentre Ekstrom ha eliminato Pastrana: i due svedesi si sono scontrati ai quarti di finale ed è stato Ekstrom a uscirne vincente e passare oltre. Con già tre vittorie all'attivo (2006, 2007, 2009, la prima battendo Loeb, le altre due battendo Michael Schumacher) avrebbe continuato a sognare la quarta vittoria battendo Solberg 2:0 per andare in finale.
Nel frattempo si era già svolta la precedente semifinale, Schumacher vs Vettel. Tra l'allievo e il maestro l'ha spuntata l'allievo, battendolo 2:0. Stranamente non ho visto attacchi social nei confronti di Vettel, che l'anno scorso fu ridicolizzato per avere perso la finale contro Loeb.
Ecco a questo punto arrivare la finale: Mathias Ekstrom vs Mick Schumacher, con il pilota svedese apparso fin da subito come il favorito. È uscito vincente dal primo heat, poi nel secondo si è ripetuto nonostante un principio di incendio sulla sua auto: 2:0 per Ekstrom, che ha conquistato la Race of Champions per la quarta volta, andando a eguagliare il record condiviso ex equo da Didier Auriol (1993, 1994, 1996 e 1999) e Sebastien Loeb (2003, 2005, 2008 e 2022).

lunedì 7 febbraio 2022

Race of Champions 2022: lo scontro Loeb vs Vettel visto dai fanboy

Ci siamo, è arrivata la Race of Champions, di ritorno dopo una lunga assenza, e con essa è ripartito il motorsport "mainstream", considerato che ci prendono parte piloti famosi e che, di conseguenza, anche il tifoso medio ci presta l'attenzione che dovrebbe. Anzi, ci presta l'attenzione che non dovrebbe, dato che non sempre commenta in maniera costruttiva, senza capire che cosa stia effettivamente commentando. Mi spiego meglio: la ROC è un evento al quale i piloti partecipano PER CAZZEGGIARE e che generalmente dice poco e niente sul loro valore nelle competizioni alle quali prendono regolarmente parte. In più vi prendono parte piloti provenienti da categorie molto diverse tra di loro, alcuni dei quali si troveranno a guidare in condizioni più compatibili di altri con il loro mondo di provenienza. Aspettarsi che in una gara di rally sul ghiaccio che si svolge in Svezia a svettare siano i piloti di open wheel è quantomeno un tantino azzardato.

Per quanto ci riguarda, tra i piloti di open wheel attuali c'erano dalla Formula 1 Sebastian Vettel e Mick Schumacher, dalla Indycar Helio Castroneves, Colton Herta e Jimmie Johnson, dalle formule minori Jamie Chadwick ed Emma Kimilainen (che ha preso il posto nel quale in origine era stato annunciato Valtteri Bottas). Poi c'erano anche delle vecchie glorie, ritirati da un sacco di anni. O per meglio dire, c'era una vecchia gloria ritirata da anni come David Coulthard e un pilota che si è preso una breve pausa di riflessione e che si trova nel corso di un ventennio sabbatico, ovvero Mika Hakkinen. Già questo sarebbe bastato per far andare qualsiasi persona senziente, ma invece no, a quanto pare c'è chi ha pensato bene che fosse opportuno commentare le gare come se fossero serie e soprattutto spesso non dare il giusto credito ai piloti che vi hanno preso parte.

Perché mi dispiace, ma dire che Sebastien Loeb è un 47enne quindi un V3KkY0 PeNsI0nAt0 significa non sapere un ca**o e sbandierare ai quattro venti di non sapere un ca**o. Con questo non intendo dire che una persona che conosce solo ed esclusivamente la Formula 1 e che magari la segue da poco non avendo la minima idea di chi siano i piloti che gareggiano in altri tipi di motorsport debba sapere per forza chi è Loeb. Però, appunto, se una persona che non sa chi è Loeb sente il desiderio smodato di commentare Loeb, forse oltre a leggere la sua età potrebbe leggere anche il suo palmares. Magari si renderebbe conto che è un pilota in attività, dove per "pilota in attività" non si intende uno che gareggia just for fun fregandosene dei risultati, quanto piuttosto che è ancora un pilota competitivo e di primissimo livello. Non tutto esiste in funzione della Formula 1 e screditare Loeb solo per usarlo come elemento per screditare piloti di Formula 1 mi sembra fuori luogo.

Neanche a dirlo, tutto è iniziato sabato durante la Nation Cup, quando l'unico team formato interamente da piloti di Formula 1, quella della Germania in cui facevano coppia Vettel e Schumacher, si è rivelato abbastanza deludente venendo eliminato nelle primissime fasi della competizione, una competizione in cui hanno svettato in prevalenza i vari team di paesi nordici, che avevano nella propria line-up essenzialmente piloti di rally. Oltre a questi ha fatto una bella figura anche il team States composto da Herta/Johnson, ma evidentemente a chi segue la ROC importa poco di Johnson, il che è comunque un notevole passo avanti, credo che capiti raramente che nessuno sia focalizzato su Johnson, magari per criticarlo. Per la cronaca, il flop della Germania è da attribuirsi a Vettel, dal momento che Schumacher sembra avere vinto tutte le gare al quale ha preso parte nella giornata dedicata alla Nation Cup.

Evidentemente Vettel ha una presenza attention seeker, tanto che se fosse nato trent'anni prima provabilmente avrebbe guidato la Toleman sponsorizzata Candy mandandola in testacoda ogni cinque minuti venendo imbottito di soldi dallo sponsor stesso felice di tante inquadrature televisive. Il suo risultato nella Nation Cup ha fatto sì che fosse decretato che è un pilota scarso che dovrebbe ritirarsi ed essere sostituito da chi se lo merita. Per fortuna non c'erano delle trollander a commentare, altrimenti il suo posto sarebbe stato da attribuire a qualche FiGoN3 BeLiXiM0. Che poi, peraltro, parliamone, Vettel si è presentato con il riporto ben ordinato e in generale i capelli ben pettinati che gli davano un'aria piuttosto curata e seppure non l'abbia mai ritenuto di particolare bellezza aveva molto l'aria da filf. Però sì, era uno scarso, come secondo alcuni più si addice ai compagni di squadra di Mick Schumacher...


La domenica è iniziata in modo diametralmente opposto, come potrete intuire dalla foto soprastante (a proposito, veniamo ai credits: la foto di gruppo l'ha postata Jamie Chadwick, quella del podio dovrebbe averla postata il profilo twitter della ROC), tra i piloti open wheel Vettel si è mostrato fin da subito uno dei più competitivi. Che sia questa la ragione per cui è venuto a nevicare? Ad ogni modo, eliminato da Jamie Chadwick, stavolta è stato Schumacher quello al centro di critiche, molto minori perché non ha una presenza altrettanto attention seeker. Tra parentesi, la Chadwick è anche pilota di Extreme E, quindi tra i piloti di open wheel non doveva necessariamente essere quella più svantaggiata. Ad ogni modo Herta l'ha eliminata, scontrandosi poi con Vettel. Vettel ha continuato a dare un senso alla neve che cadeva e ad andare avanti. Risultato, si è ritrovato in finale... e quelli che l'avevano screditato il giorno prima tutti muti. Nello specifico, tutti muti a pensare freneticamente a una nuova ragione per criticarlo.

Il finale si preannunciava abbastanza scontato: Sebastien Loeb vs Sebastian Vettel a guidare sulla neve, chiunque non pensasse che Loeb era solo un 47enne che non significa niente per il motorsport avrebbe dovuto comprendere che era il favorito. Dagli aggiornamenti social, mi è parso di capire che la prova finale fosse costituita da cinque scontri, in cui vinceva il primo che arrivava a quota tre. Loeb ha vinto i primi due, mentre Vettel ha battuto Loeb nel terzo. Quello decisivo dovrebbe essere stato il quarto, in cui Loeb ha sigillato il 3:1 che gli assegnava la vittoria. È stata la sua quarta vittoria in carriera alla Race of Champions, eguagliando il record di Didier Auriol, ex pilota di rally 63enne che era presente anche quest'anno alla competizione, penso come compagno di squadra di Loeb nella Nation Cup dato che è francese anche lui. Complimenti a Loeb, che ha aggiunto anche una vittoria per cazzeggio al suo palmares ricco di successi.

A proposito di Loeb, ci tengo a ricordarvi che nel 2021 ha anche gareggiato (e continuerà a gareggiarvi) in Extreme E, nello specifico nel team X44 di proprietà di Lewis Hamilton (che dopo la propria assenza dai social che perdurava fin dalla fine del mondiale è apparso su Twitter per la prima volta dopo mesi proprio sabato, nel giorno della Nation Cup, pubblicando una foto in cui sembra essere sprovvisto di coda e treccine, cosa che sinceramente mi dispiace parecchio, mi ero affezionata alla sua acconciatura). Quindi Vettel è stato battuto da un "affiliato" di Hamilton il che avrebbe contribuito a dare la possibilità di fare commenti divertenti sui fatti, se qualcuno avesse voluto. Invece no, meglio dire che Vettel ha perso contro un 47enne sconosciuto e che uno che si fa battere da un 47enne sconosciuto non dovrebbe neanche farsi vedere in giro, perché sì, Loeb esiste solo allo scopo di criticare Vettel.

Oppure, per chi volesse spingersi oltre, esiste un'ulteriore possibilità... ed è accaduta anche questa: Vettel è stato criticato per non essere riuscito ad aprire la bottiglia di champagne sul podio, di cui dovrebbe essersi rotto il tappo. Credo sia la prima volta in cui ho letto di qualcuno che criticava in tono serio un pilota per come apriva una bottiglia e questo dovrebbe dire molte cose sul grado di decadimento dei fanboy di oggi. Peraltro hanno usato per fare critiche una scena divertentissima, dato che Vettel, in assenza di champagne da spruzzare, ha festeggiato raccogliendo ghiaccio o neve da terra e lanciando quella per imitare uno spruzzo. Non mi resta che fare un sentito appello ai fanboy che hanno usato la ROC per commentare il motorsport e i piloti in maniera sera: cercate di prendere le cose con un po' di leggerezza e lasciate che le cose divertenti rimangano semplicemente cose divertenti.

PS. Alle cose serie ci possiamo pensare la prossima settimana, quando inizierà il campionato di Stock Car Brasil con la Corrida das Duplas (nella quale i piloti titolari corrono in coppia con un "guest driver" spesso scelto da loro stessi). E se non capite perché si inizierà a fare sul serio, informatevi sulla line-up. Altrimenti potete scegliere di restarne all'oscuro per un'intera settimana e scoprire cosa sta per succedere una volta che sarà già accaduto... perché vi assicuro che è una cosa che merita un post e lo avrà.

lunedì 21 gennaio 2019

Race of Champions - 20 Gennaio 2019

Domenica, ore 20.00: c'è la Race of Champions, ma ancora una volta non sono qui a guardarla. La recupero ancora più tardi di ieri sera, ma nevermind.
La recupero ancora una volta dal twitter della ROC, sperando che abbiano pubblicato vari video...
...
...
...e iniziamo subito male, perché lo scontro Abraham Calderon vs Andy Priaulx non viene immortalato: dobbiamo accontentarci di sapere che passa il turno Calderon.
Loic Duval, sempre non immortalato, si qualifica battendo Helio Castroneves. Questo risultato non è per niente di mio gradimento, dato che H3lio è il mio fave! <3
Subito dopo è la volta di Mick Schumacher contro Memo Rojas: almeno stavolta, anche senza immagini video, ho la soddisfazione di vedere qualificarsi il mio secondo fave.
Dopo di loro è la volta di Enzo Bonito, che batte James Baldwin.

Gruppo A: si inizia da David Coulthard vs Patricio O'Ward, vince O'Ward nell'unica gara che ci viene mostrata.
Anche Tom Kristensen vince contro Coulthard, che esce di scena insieme ad Abraham Calderon. Non ci vengono mostrati altri scontri.
Gruppo B: ci viene mostrato lo scontro Loic Duval vs Josef Newgarden, che viene vinto da Newgarden. È l'unica soddisfazione per Nuovo Giardino, dato che se ne torna a casa insieme a Lucas Di Grassi.

Passano il turno nel Gruppo A: Patricio O'Ward, Tom Kristensen.
Passano il turno nel Gruppo B: Loic Duval, Johann Kristoffersson.

Gruppo C: si parte con Benito Guerra vs Sebastian Vettel, con Guerra che vince la prima gara. Guerra gareggia poi contro Mick Schumacher, che vince lo scontro. Il telecronista, per ben due volte, si riferisce a lui chiamandolo Michael.
Poi vanno in pista Vettel vs Daniel Suarez... okay, ho anche un terzo fave che inizia bene l'opera perdendo lo scontro.
Suarez va in pista contro Guerra, che vince: Suarez, nello specifico, è andato a sbattere in corso d'opera. Mick (definito ancora una volta Michael) nel frattempo batte Vettel, che va a casa insieme a Suarez.
Gruppo D: si inizia con Enzo Bonito vs Ryan Hunter-Reay, con la vittoria di Bonito. Non ci viene mostrato altro né ci viene detto chi abbia superato il turno, lo scopriremo in occasione dei quarti di finale.

Passano il turno nel Gruppo C: Mick Schumacher, Benito Guerra.
Passano il turno nel Gruppo D: Esteban Gutierrez, Pierre Gasly.

Primo quarto: O'Ward vs Kristoffersson ---> vince O'Ward (unico scontro che ci viene mostrato).
Secondo quarto: Kristensen vs Duval ---> vince Duval.
Terzo quarto: Schumacher vs Gutierrez ---> vince Gutierrez.
Ultimo quarto: Gasly vs Guerra ---> vince Guerra.

Le semifinali sono O'Ward vs Duval e Gutierrez vs Guerra.
Il primo scontro, che finalmente ci viene mostrato, viene vinto da Loic Duval, mentre l'altra gara, che abbiamo la possibilità di vedere, viene vinta da Benito Guerra. Sono loro i due finalisti.
Con un due a zero è il pilota di rally messicano ad aggiudicarsi la ROC 2019!

domenica 20 gennaio 2019

Race of Champions Nation Cup - 19 Gennaio 2019

Sabato, ore 20.00: inizia la Race of Champions Nation Cup. O meglio, i piloti vengono immortalati mentre saltellano in cerchio e varie voci fuori campo urlano "viva Mexico".
Io, nel frattempo, sto sistemando insieme a mia madre i nostri indumenti negli armadi nella casa nuova. Vedrò tutto alle undici passate sul twitter ufficiale della ROC. O meglio, tutto quello che postano, perché varie gare non ci sono.

Si inizia dal Gruppo A che vede contrapposti Sebastian Vettel vs Pierre Gasly: Gasly è in notevole vantaggio iniziale, ma ha una terribile visione dei motori Honda e Vettel vince lo scontro.
Scendono in pista subito dopo Mick Schumacher vs Loic Duval: vince Schumacher contro Duval, al quale converrebbe andare ad affilare una baguette insieme a Gasly.
Si continua: Esteban Gutierrez vs Pierre Gasly. Per sette centesimi, Gasly perde anche contro Gutierrez!
Una foto, ma nessun video, documenta Patricio O'Ward che batte Mick Schumacher.
Team Germania e Team Messico passano il turno, Team Infinitum Mexico e Team Francia sono eliminati.

Si passa al Gruppo B: Enzo Bonito dell'eROC contro Lucas Di Grassi. Vince Bonito e lo stesso destino capita all'altro pilota ROC, in cui James Baldwin riusce a battere il messicano Ruben Garcia.
Non ci sono video a riguardo, ma scopriamo che il Gruppo B viene vinto dal Team Brasile, mentre Team eRoc Sim Racing e Telcel Mexico vengono eliminati.

Arriva il Gruppo C, con Tom Kristensen vs David Coulthard come primo scontro: Coulthard vince agevolmente la gara, dato che Kristensen finisce in testacoda like a boss.
Si passa a Ryan Hunter-Reay vs Andy Priaulx: anche Priaulx finisce in testacoda!
Non ci sono documentazioni relative ad altre sfide, ma veniamo a scoprire che il Team Nordic è il quarto team semifinalista.

Prima semifinale: Germania vs Brasile, di cui vediamo soltanto gara 2, in cui scendono in pista Mick Schumacher e Helio Castroneves. H3lio è un V3KkYaCçi0 e come tutti i vecchi della sua età viene agevolmente mandato a casa.
Seconda semifinale: Nordic vs Messico, anche di questa vediamo solo gara 2, con Johann Kristofferson vs Patricio O'Ward. Vince il Team Nordic, che accede quindi alla finale.

Si va alla finale, con Kristensen e Vettel che scendono in pista per la prima delle gare della finale, prima della quale c'è un'inquadratura di Kristensen da vicino. Da buon nordico ha uno sguardo vampiresco stile Bottas.
Vettel fugge per evitare che Kristensen gli affondi i canini nel collo, ma al traguardo ha un vantaggio di neanche due centesimi di secondo: Kristensen coronerà il proprio obiettivo. Anzi, no, devono scendere in pista un'altra volta e stavolta vince Kristensen.

Schumacher va in pista contro Kristofferson, lo batte di due centesimi netti e tondi, e non ho ben capito se qualche video non sia stato postato, perché non è chiaro quale sia il punteggio.
Lo scontro decisivo è tra Kristensen e Schumacher, con Kristensen che vince: il Team Nordic si aggiudica la Nation Cup e tutti e due nel frattempo fanno dei burnout.

domenica 4 febbraio 2018

Superman has got the power! x2

Ricordate che nel dicembre 2014 David Coulthard vinse la Race of Champions? Non ha importanza, che ve ne ricordiate o no, si sono susseguite altre edizioni della Race of Champions: quella del dicembre 2015, in cui vinse Sebastian Vettel e quella di gennaio 2017 vinta da Juan Pablo Montoya, celebre per un incidente in cui rimase infortunato Pascal Wehrlein.
Quest'anno all'evento non ha partecipato nessuno che provenga dall'ambiente della Formula 1 attuale, ma solo quei VeKk1àCç1 MàL3F1ç1 del Mascellone e di JPM. O meglio, non ha partecipato nessuno che abbia un volante in Formula 1, mentre in realtà ha partecipato Lando Norris, terzo pilota della McLaren.

La ROC 2018 si è svolta a Riyadh, in Arabia Saudita, tra venerdì e sabato, il 2 e il 3 Febbraio 2018, e pare che quest'anno nessuno si sia infortunato.
Curiosità: la Nation Cup si è svolta di venerdì, prima della competizione individuale che è stata disputata sabato. Ha vinto il team della Germania, che aveva già vinto numerose edizioni all'epoca della coppia Michael Schumacher/ Sebastian Vettel. Quest'ultimo vinse la Nation Cup anche l'anno scorso, gareggiando da solo, in quanto il giorno precedente Wehrlein era rimasto infortunato nell'incidente della gara indviduale del giorno precedente.
I piloti del team 2018 erano la coppia inedita Timo Bernhard/ René Rast, l'uno vincitore della 24 Ore di Le Mans l'altro campione in carica del DTM. Hanno battuto in finale il team Latin-America, per il quale gareggiavano Helio Castroneves e Juan Pablo Montoya, l'uno tre l'altro due volte vincitori della 500 miglia di Indianapolis.

Sedici tra i piloti partecipanti alla Nation Cup hanno preso parte alla gara di sabato: Bernhard e Rast non sono arrivati ai quarti di finale, battuti nelle eliminatorie il primo da David Coulthard e Tom Kristensen, il secondo dagli svedesi Johan Kristofferson e Joel Eriksson.
Sono arrivati ai quarti anche Juan Pablo Montoya, Ryan Hunter-Reay, Joseph Newgarden e Peter Solberg.
Sono passati in semifinale Coulthard e Kristensen, con il mascellone scozzese che ha battuto il plurivincitore della 24 Ore di Le Mans, nonché il pilota turismo Kristofferson e il pilota di rally Solberg. È stato quest'ultimo a passare in finale, dove è stato battuto dal nostro Superman formato F1 preferito.

domenica 22 gennaio 2017

Race of Champions 2017: Miami, 21-22 Gennaio

Nel weekend del 21-22 Gennaio si svolge a Miami l'edizione annuale della Race of Champions, tradizionale sfida a cui prendono parte ogni anno piloti tra i più celebri al mondo provenienti da diverse categorie e tipologie di automobilismo.
La competizione, che prevede una gara tra i singoli piloti e una gara a squadre generalmente nazionali, si svolge con gare basate su scontri diretti a eliminazione, in cui due piloti per volta si sfidano su due corsie parallele di pista divise da un muro l'una dall'altra, su diversi tipi di vetture (portando un passeggero accanto a loro in alcune delle occasioni).

Nella sfida "individuale", svolta sabato, i piloti sono divisi in quattro gruppi e, per ciascun gruppo, la parte delle eliminatorie consiste in scontri diretti da cui passeranno ai quarti finale due piloti per gruppo.
Quarti di finale e semifinali consistono in tre round in cui passa al turno successivo chi ottenga un 2-1 (o un 2-0 e in tal caso si chiuse anzitempo) contro l'avversario. Allo stesso modo è strutturata la finale.

GRUPPO A: Sebastian Vettel, Travis Pastrana, Scott Speed, Alexander Rossi, Helio Castroneves
GRUPPO B: Juan Pablo Montoya, Peter Solberg, Felipe Massa, Pascal Wehrlein
GRUPPO C: Jenson Button, Kyle Busch, Tony Kanaan, James Hinchcliffe
GRUPPO D: Tom Kristensen, Kurt Busch, David Coulthard, Ryan Hunter-Reay

Colpo di scena nel gruppo B: ormai giunto al traguardo alle spalle di Massa nel corso del loro scontro diretto, Wehrlein urta il muretto che divide le due corsie, va poi a impattare contro la vettura di Massa e finisce per cappottare.
Sia il pilota sia il suo passeggero ne escono illesi, anche se domenica mattina viene comunicato che Wehrlein per precauzione non prenderà parte alla Nation Cup.

Del gruppo A passano ai quarti Pastrana e Castroneves, che affrontano rispettivamente Montoya e Massa del gruppo B. Questi ultimi escono vincitori dallo scontro e si sfideranno nella prima semifinale.
Così come per il gruppo A, nemmeno i piloti usciti vincenti dal gruppo C, Button e Ky. Busch, passa in semifinale: vengono battuti rispettivamente da Kristensen e Coulthard del gruppo B, che si scontreranno nella seconda semifinale.

Montoya vince contro Massa, che con i suoi 35 anni è il più giovane dei finalisti, e Kristensen vince contro Coulthard.
In finale è Montoya a trionfare contro Kristensen e a venire proclamato "Champion of Champions".

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Nel tardo pomeriggio di domenica/prima serata (ora italiana) si svolge la "Nation Cup".
I team sono suddivisi in tre gruppi: nordamericano, europeo e sudamericano, con uno dei team nordamericani che, per come è strutturata la competizione, è destinato ad arrivare in finale in quanto dal gruppo A ne escono due team semifinalisti, che disputano la semifinale tra di loro. Il team semifinalista del gruppo B sfida invece il team semifinalista del gruppo C.

GRUPPO A: Team USA Nascar (Ky.Busch, Ku.Busch), Team USA Indycar (Rossi, Hunter-Reay), Team USA rally (Speed, Pastrana), Team Canada (Hinchcliffe, Rzadzinski vincitore di ROC Factor Canada)
GRUPPO B: Team Gran Bretagna (Button, Coulthard), Team Germania (Vettel compete da solo in quanto Wehrlein si è ritirato dopo l'incidente di sabato), Team Nordic (Kristensen, Solberg)
GRUPPO C: Team Sudamerica (Castroneves, Glusman vincitore di ROC Factor Latin America), Team Brasile (Kanaan, Massa), Team Colombia (Montoya, Chaves)

La fase eliminatoria, che precede soltanto semifinali e finale, si svolge tramite numerosi scontri incrociati (in cui spicca un notevole incidente di Rzadzinski mentre gareggia contro Massa), in cui con 4 vittorie su 4 spicca il Team Germania con il solo Sebastian Vettel al volante.

In semifinale con il Team Colombia, Vettel vince 2-0 disputando un round contro Juan Pablo Montoya e uno contro Gabby Chaves.
Del Gruppo A arrivano invece in semifinale due dei Team USA, quello della NASCAR e quello della Indycar: vincono i Busch e il Team NASCAR va in finale contro Vettel.

In finale Vettel batte prima Kurt e poi Kyle Busch e con 8 vittorie su 8 il Team Germania vince la Nation Cup.


domenica 14 dicembre 2014

Superman has got the power!

Oggi David Coulthard ha vinto la Race of Champions 2014, alle Barbados.
Ieri il team Nordic (Tom Kristensen e Peter Sollberg) si era imposto nella Nations Cup, battendo proprio il team Scozia, per cui gareggiavano lo stesso Coulthard e Susie Wolff.

L'edizione del 2013 era stata cancellata mentre nel 2012 aveva trionfato Grosjean, unica presenza della F1 attuale insieme a Susie all'edizione di quest'anno.