lunedì 30 gennaio 2023

Race of Champions 2023: Norvegia e Mathias Ekstrom vincitori nella Nation Cup e nella ROC

In questo fine settimana si è svolto uno di quegli appuntamenti cool che intrattengono noi appassionati - occasionalmente con polemiche trash - durante l'inverno con competizioni su vetture di vario tipo: la Race of Champions. Erano presenti un totale di cinque piloti di Formula 1 tra contemporanei e vintage: Sebastian Vettel e Mick Schumacher per il team Germania, Valtteri Bottas e Mika Hakkinen per il team Finlandia e infine David Coulthard per il team Gran Bretagna, nel quale era in coppia con Jamie Chadwick. C'era inoltre Felipe Drugovich, attualmente riserva in Formula 1, a fare coppia per il team All Stars insieme a Thierry Neuville.
La gara è iniziata al sabato con la Nation Cup, dove i piloti di ogni team si sfidavano a una serie di scontri incrociati tra le nevi e i ghiacci della Svezia. I cinque piloti di Formula 1 effettivi sono anche stati mandati per cominciare bene la giornata a sfidarsi negli ottavi di finale con l'eROC team, composto dai sim racer Lucas Brakeley e Jarno Opmeer, mentre per tutti gli altri la gara è iniziata dai quarti.


Gli scontri erano costituiti nella seguente maniera (considerato A/B e 1/2 come coppie in ciascun team): pilota A vs pilota 1, pilota B vs pilota 2, pilota A vs pilota 2, pilota B vs pilota 1. In caso di parità tra gli scontri, la classifica era stilata sui tempi aggregati degli scontri.
Negli ottavi a cui i piloti provenienti dalla Formula 1 erano destinati c'è stata fin da subito una grossa sorpresa: il team eROC ha battuto la Finlandia del duo Bottas/ Hakkinen. La Germania invece ha battuto la Gran Bretagna, quindi in assenza di una gara diretta contro Hakkinen, Mick Schumacher ha almeno potuto competere contro Coulthard!
La Norvegia di Petter Solberg e del figlio Oliver ha battuto la Francia di Sebastien Loeb e Adrien Tambay i quali non vinto nessuno degli scontri, mentre la Svezia di Mathias Ekstrom e Johan Krisrofferson ha battuto il team Nordic di Tom Kristensen e Felix Rosenqvist.
La prima semifinale sarebbe stata quindi Norvegia vs Svezia. La seconda semifinale, invece, ha visto protagonisti gli All Stars e la Germania. I primi avevano battuto il team degli Stati Uniti, composto da Tanner Foust e Travis Pastrana, mentre il duo Vettel/ Schumacher ha battuto gli eracer, che erano presenti soltanto nelle gare del sabato.
I Solberg hanno battuto la Svezia, mentre gli All Stars hanno eliminato la Germania, anche grazie a un jump start di Vettel che gli ha permesso di procacciarsi cinque secondi di penalità che sicuramente avranno fatto molto piacere a Emanuele Pirro qualora stesse vedendo la gara da casa (era visibile in livestreaming su Youtube, dove ovviamente è ancora visibile in versione integrale). Neuville e Drugovich, entrambi rookie della Race of Champions, sono stati battuti dalla Norvegia in finale: Petter e Oliver Solberg sono stati i vincitori della prima giornata.


Alla domenica quattro piloti hanno dovuto iniziare dai sedicesimi di finale, tra di loro una vecchia gloria della Formula 1 anni '90/2000, un reserve driver contemporaneo e un pilota di Indycar, perché evidentemente i piloti di open wheel sono i preferiti dalle partner degli organizzatori.
I piloti si sfidavano due volte: in caso di 1:1 contavano i tempi aggregati, almeno fino ai quarti. In ogni caso, comunque, tendenzialmente i risultati finivano spesso sul 2:0. Tambay ha eliminato Coulthard, Schumacher ha eliminato Rosenqvist. Si sarebbero poi sfidati tra di loro e il vincente avrebbe sfidato il vincente dallo scontro Hakkinen vs Drugovich.
Drugovich ha pensato bene di annullare i nostri sogni di gloria: eliminando Hakkinen è andato lui stesso a sfidare il vincente dello scontro Tambay vs Schumacher. Mick ha battuto Adrian, per poi ritrovarsi in semifinale Drugovich invece che Hakkinen. Sarebbe stato Schumacher a uscire vincente dal quarto di finale contro il campione in carica di Formula 2.
L'altro scontro sarebbe stato Kristensen vs Vettel: il primo ha battuto agli ottavi di finale Bottas, il secondo ha eliminato la Chadwick. Lo scontro tra di loro ai quarti di finale ha visto la vittoria di Vettel, che è passato in semifinale dove avrebbe gareggiato contro il suo fanboy.


Mentre accadeva tutto ciò, si svolgevano anche gli scontri tra i piloti provenienti dall'universo rally, quelli che in linea teorica erano i favoriti in questo tipo di scenario. Neuville è uscito vincente dallo scontro contro Loeb ed è andato a gareggiare contro Solberg figlio, che aveva battuto il padre e che poi ha battuto anche Neuville.
Kristofferson ha eliminato Foust, mentre Ekstrom ha eliminato Pastrana: i due svedesi si sono scontrati ai quarti di finale ed è stato Ekstrom a uscirne vincente e passare oltre. Con già tre vittorie all'attivo (2006, 2007, 2009, la prima battendo Loeb, le altre due battendo Michael Schumacher) avrebbe continuato a sognare la quarta vittoria battendo Solberg 2:0 per andare in finale.
Nel frattempo si era già svolta la precedente semifinale, Schumacher vs Vettel. Tra l'allievo e il maestro l'ha spuntata l'allievo, battendolo 2:0. Stranamente non ho visto attacchi social nei confronti di Vettel, che l'anno scorso fu ridicolizzato per avere perso la finale contro Loeb.
Ecco a questo punto arrivare la finale: Mathias Ekstrom vs Mick Schumacher, con il pilota svedese apparso fin da subito come il favorito. È uscito vincente dal primo heat, poi nel secondo si è ripetuto nonostante un principio di incendio sulla sua auto: 2:0 per Ekstrom, che ha conquistato la Race of Champions per la quarta volta, andando a eguagliare il record condiviso ex equo da Didier Auriol (1993, 1994, 1996 e 1999) e Sebastien Loeb (2003, 2005, 2008 e 2022).

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Milly Sunshine