venerdì 27 gennaio 2023

Formula 1 2022: sintesi della stagione

Alla fine ho deciso: non ci sarà un comnento ironico al mondiale 2022, ma ne scriverò comunque una sintesi in chiave diciamo più seria. Iniziamo quindi dalla line-up e di una Redbull in cui tutto resta invariato, con il campione del mondo Max Verstappen affiancato da Sergio Perez. Invariata anche la line-up Ferrari, Charles Leclerc/ Carlos Sainz, mentre in Mercedes accanto a Lewis Hamilton giunge George Russell. Valtteri Bottas è infatti andato in Alfa Romeo a fare coppia con il debuttante Guanyu Zhou. Rimangono invariate le line-up dei seguenti team: McLaren, Daniel Riccardo/ Lando Norris, Alpine, Fernando Alonso/ Esteban Ocon, Aston Martin, Sebastian Vettel/ Lance Stroll, e Alpha Tauri, Pierre Gasly/ Yuki Tsunoda. In Williams il posto lasciato vacante da Russell viene preso da Alex Albon accanto a Nicholas Latifi, mentre tornato in Haas in extremis, Kevin Magnussen va a fare coppia con Mick Schumacher. La line-up subirà due variazioni, con Nico Hulkenberg al volante in Bahrein e Arabia Saudita in Aston Martin e Nyck De Vries a Monza in Williams, il primo al posto di Vettel positivo al coronavirus, il secondo al posto di Albon operato d'urgenza per appendicite.

BAHREIN - lo scontro sembra Ferrari vs Redbull, con Leclerc e Verstappen che vanno a scattare dalla prima fila e durante la gara lottano anche per la leadership. Lo scontro di evolve a favore del ferrarista che prosegue in testa alla gara. A percorrenza ormai inoltrata Verstappen è costretto al ritiro dalla seconda posizione e la Ferrari porta a casa un'inattesa doppietta quando Sainz chiude in seconda posizione. La stagione della Mercedes parte in sordina, ma Hamilton e Russell riescono a chiudere terzo e quarto approfittando anche del ritiro di Perez. Magnussen ottiene un inatteso quinto posto dopo una strepitosa qualifica e Bottas chiude sesto. Ocon, Tsunoda, Alonso e Zhou completano i primi dieci.

ARABIA SAUDITA - l'evento si apre con un attacco missilistico vicino al circuito, minacce ai piloti che vorrebbero non gareggiare da parte delle autorità locali e la decisione nella notte di far proseguire l'evento. In qualifica avviene uno spaventoso incidente e, a seguito di uno rimbalzo contro le barriere (nel quale viene colpito sull'halo da una ruota vagante), la vettura di Schunacher si apre in due. Mentre la sessione è redflaggata, viene diffusa musica dance e, per la prima volta nella storia della Formula 1, vediamo pubblico ballare sugli spalti mentre un pilota viene soccorso. Frattanto il layout della pista già sede di diversi incidenti l'anno precedente, viene messo sotto accusa. Perez conquista la prima pole in carriera, leaderando la prima parte di gara fintanto che i suoi avversari non riescono a overcuttarlo con sosta ai box durante safety car. Verstappen passa poi in testa dopo un duello con Leclerc e Sainz chiude terzo davanti a Perez. Russell precede Ocon (protagonista di un duello con Alonso prima del suo ritiro), Norris, Gasly, Magnussen e Hamilton, che paga i pitstop anticipati altrui in regime di virtual safety car.

AUSTRALIA - ancora una volta sembra si sia di fronte a un duello Leclerc vs Verstappen, da cui al momento il ferrarista esce vincente, rimanendo in testa alla gara. Quando Verstappen è costretto al ritiro da un guasto, Perez prende il suo posto in seconda posizione. Causa incidente di Sainz nella prima fase di gara, le Mercedes possono ambire a terzo e quarto posto ed è Russell a salire sul podio. Alle spalle di Hamilton chiudono Norris, Ricciardo, Ocon, Bottas, Gasly e Albon. La Williams ottiene il primo punto stagionale con una strategia anomala, Albon infatti effettua la sua unica sosta al penultimo giro.

IMOLA - per la prima volta nella stagione c'è la sprint, la quale vede Verstappen perdere la posizione della pole a vantaggio di Leclerc e recuperarla solo in un secondo momento. La griglia della sprint, resa creativa da varie bandiere rosse, finisce per assumere una configurazione ben più normale quando si giunge alla griglia della gara ufficiale, con Verstappen e Leclerc seguiti dai rispettivi compagni di squadra. La gara, in condizioni di bagnato lieve, inizia male per le Ferrari, Leclerc perde posizioni, Sainz si ritira in un incidente al via con Riccardo. La Redbull ottiene la sua prima doppietta stagionale con Verstappen e Perez, mentre Leclerc finisce in testacoda mentre era terzo. A podio ci va Norris, Leclerc chiude sesto dietro anche a Russell e Bottas. Tsunoda, Vettel, Magnussen (autore del quarto tempo nella qualifica del venerdì) e Stroll chiudono in top-ten, con entrambe le Aston Martin a punti. È ben più arretrato, invece, Hamilton in nette difficoltà.

MIAMI - il nuovo circuito cittadino con tanto di porto finto e yacht veri, vede le Ferrari partire dalla prima fila, ma Verstappen infilarsi tra i due e portarsi secondo alle spalle di Leclerc, che poi supera dopo pochi giri. Ancora una volta in casa Ferrari dovranno accontentarsi di arrivare dietro, mentre Perez giunge quarto alle spalle di Sainz. Russell e Hamilton sono quinto e sesto, mentre dopo una gara condizionata da pitstop in regime di safety car Bottas arriva settimo davanti a Ocon, Albon e Stroll. Si segnalano tre contatti Aston Martin vs Haas nel corso della gara: Stroll/ Magnussen, Vettel/ Schumacher e infine Stroll/ Magnussen.

SPAGNA - ancora una volta Magnussen si qualifica bene, ma un contatto con Hamilton vanifica la sua performance del sabato. Leclerc è in testa alla gara dopo essere partito dalla pole, mentre Russell e Perez si portano secondo e terzo dopo dei testacoda di Sainz e Verstappen. Il ritiro di Leclerc per problemi al motore lascia Verstappen a lottare per la vittoria con Perez e Russell, con Perez che oppone ben poca resistenza chiudendo secondo e Russell che chiude sul gradino più basso del podio. Sainz taglia il traguardo davanti a Hamilton che nel finale ha problemi di gestione carburante, mentre Bottas, Ocon, Norris, Alonso e Tsunoda terminano la gara in zona punti.

MONTECARLO - la gara inizia con un'ora di ritardo, ufficialmente per la pioggia, forse perché il semaforo non funziona. Leclerc e Sainz partono dalla prima fila, ma la Ferraro pasticcia con le strategie. Leclerc passa prima dalle full wet alle intermedie e poi dalle intermedie alle slick, perdendo terreno nei confronti dei piloti Redbull che ugualmente si sono fermati due volte, ma la prima in un momento in cui aveva ancora senso mettere le intermedie. Sainz invece si ferma dopo passando direttamente alle slick: si trova secondo alle spalle di Perez (sotto accusa per ub incidente in qualifica che sembra avere "sabotato" il risultato del compagno di squadra), mentre Leclerc è quarto alle spalle di Verstappen. La gara viene successivamente redflaggata per un incidente di Schumacher, la cui vettura si apre di nuovo in due. Al restart non variano le posizioni dei primi quattro, mentre Russell chiude quinto davanti a Norris e Alonso. Hamilton invece è solo ottavo, con la zona punti chiusa da Bottas e Vettel. Il fine settimana si conclude con rumour su Perez, immortalato in atteggiamenti intimi con una donna imprecisata, nonostante sia sposato e con famiglia.

AZERBAIJAN - Leclerc parte dalla pole, ma Perez lo supera al via e poi lo passa anche Verstappen, che avrà vita facile con il suo compagno di squadra. Leclerc e le Redbull sono su strategie diverse, in un primo momento Leclerc riesce a riportarsi in testa, ma un guasto al motore lascia la doppietta alla Redbull. La Ferrari fa doppio zero, dato che anche Sainz si è rititato per un problema tecnico. Russell chiude a podio mentre Hamilton, inizialmente attardato durante una sosta, chiude quarto. La top-ten viene conclusa da Gasly, Vettel, Alonso, Ricciardo, Norris e Ocon.

CANADA - Verstappen fa la pole in una qualifica bagnata con un risultato anomalo, tanto che Alonso lo affianca in seconda fila, seguono Sainz e Hamilton, poi entrambe le Haas. Verstappen mantiene sempre la leadership, mentre Sainz trascorre buona parte della gara vicino a lui giungendo secondo. Hamilton sale sul podio conquistando il terzo posto, mentre va meno bene agli outsider delle qualifiche. Magnussen ha un incidente al primo giro mentre Schumacher ha un problema tecnico, quindi la Haas non porta a casa punti. Russell chiude quarto mentre Leclerc rimonta fino al sesto posto dopo essere partito dalle retrovie per sostituzioni componenti motore. Chiudono a punti anche Ocon, Zhou, Alonso e Riccardo, mentre Perez partito arretrato per un incidente un qualifica, conclude la gara nelle sue prime fasi per un problema di motore.

GRAN BRETAGNA - la gara è condizionata da un terribile incidente al via: si toccano Gasly, Russell e Zhou, quest'ultimo cappotto, la vettura striscia a terra, il rollbar cede, il pilota viene salvato dall'halo e la sua corsa impazzita finisce oltre le barriere. Nel frattempo sembra che un'invasione di manifestanti anti-uso dei carburanti venga fermati dall'altro lato della pista. La bandiera rossa per l'incidente al via ha impedito che la manifestazione generasse ulteriore pericolo. Al restart Sainz, partito dalla pole, prende la testa della gara davanti a Verstappen, che in seguito lo supera ma è arretrato da una foratura facendo risalire Leclerc secondo. Nel secondo stint, dopo una mezza polemica via radio, Sainz lascia passare Leclerc che si porta al comando. All'ingresso della safety car Leclerc è l'unico che non si ferma per una seconda sosta e, alla ripartenza, viene risucchiato chiudendo quarto. Sainz vince davanti a Perez e a Hamilton. Verstappen termina la gara settimo dietro ad Alonso e Norris, precedendo Schumacher, Vettel e Magnussen al termine della top-ten.

AUSTRIA - è un weekend con sprint e Russell e Hamilton hanno entrambi incidenti nelle qualifiche. Verstappen ottiene la pole e il giorno dopo riesce a mantenere la posizione, mentre Leclerc e Sainz prima sono protagonisti di un duello tra di loro poi rimangono secondo e terzo. Russell qualificato quarto nonostante l'incidente rimane in quella posizione, mentre Perez (partito dalle retrovie a causa di una penalità per track limits non notati nelle qualifiche a causa della quale è stato cancellato anche il suo risultato della Q3) risale in quinta posizione. Hamilton partito decimo chiude ottavo dietro Magnussen dopo un lungo duello con Schumacher in cui finalmente riesce a spuntarla. Anche l'indomani Hamilton si ritrova in battaglia con le Haas, non sempre avendo vita facile. In gara Verstappen è leader, ma su strategia diversa rispetto alle Ferrari, su una sosta in meno. Leclerc si porta davanti e anche Sainz potrebbe riuscirci se la sua vettura non prendesse fuoco per un guasto al motore. Leclerc vince nonostante un problema all'acceleratore, mentre Verstappen chiude secondo davanti a Hamilton. Russell, penalizzato per un incidente al via con Perez - poi ritirato - risale quarto, precedendo Ocon, Schumacher, Norris, Magnussen, Ricciardo e Alonso.

FRANCIA - Leclerc è in testa seguito a ruota da Verstappen nella prima parte di gara ma poi finisce in testacoda e sbatte, spianando la strada al pilota della Redbull, che va a vincere davanti a Hamilton. Russell chiude terzo uscendo vincente da un duello con Perez, mentre Sainz partito dalle retrovie per sostituzione del motore e a un certo punto penalizzato per un unsafe release, termina la gara in quinta piazza. Alonso, Norris, Ocon, Ricciardo e Stroll completano la zona punti.

UNGHERIA - dopo problemi in qualifica per entrambe le Redbull, Russell ottiene la pole position davanti a Sainz e a Leclerc. Davanti tutto sembra procecere senza problemi, mentre nelle retrovie ci sono dei contatti e in uno di questi Magnussen danneggia la vettura venendo chiamato dalla direzione gara ai box: non è la prima volta che gli viene esposta bandiera nera con cerchio arancione. Le Redbull iniziano a rimontare fin dai primi giri, mentre le Ferrari sono partite sulle gomme sbagliate. Nel primo giro di pitstop Leclerc si porta davanti a Sainz, ma perde la posizione a vantaggio di Verstappen. Montare le hard nel seguente pitstop affossa definitivanente il suo risultato, mentre Verstappen vince davanti alle Mercedes: Hamilton è secondo, avendo recuperato posizioni nello stint finale. Seguono Sainz, Perez, Leclerc, Norris, Alonso, Ocon e Vettel.

BELGIO - le penalità per sostituzioni di componenti stravolgono totalmente una gara che già di per sé inizia nel caos, con un contatto tra Alonso e Hamilton e altre varie collisioni. Dopo la safety car e il restart Sainz è ancora in testa, con Perez e Russell secondo e terzo, mentre Verstappen inizia a rimontare, arrivando anche al secondo posto. Verso metà gara Sainz si arrende a entrambe le Redbull che fanno doppietta e deve accontentarsi del terzo posto davanti a Russell. Risalito fino al quinto posto dopo una foratura iniziale, Leclerc fa una sosta extra a fine gara per tentare il giro veloce. Persa accidentalmente la quinta piazza dietro ad Alonso, lo supera ma torna sesto per penalità a causa di eccesso velocità nella pitlane. Chiudono a punti Ocon, Vettel, Gasly e Albon.

OLANDA - partito dalla pole, Verstappen è in testa davanti a Leclerc, Hamilton e Sainz quando quest'ultimo alla prima sosta precipita indietro, perché manca una ruota e il pitstop va per le lunghe. Le Mercedes tentano una sosta in meno e, mentre Verstappen riesce a sbarazzarsi di Russell, solo grazie a una virtual safety car riesce a mantenere la posizione su Hamilton. Dopo una successiva safety car, le Mercedes fanno strategia diversa: Russell si ferma di nuovo così come tutto il resto del gruppo d testa, Hamilton no. La strategia di Hamilton si rivela sbagliata e chiude quarto dietro a Verstappen/ Russell/ Leclerc. Rimontato fino al quinto posto, Sainz viene penalizzato per un unsafe release ed è retrocesso dietro Perez, Alonso e Norris. Chiudono la zona punti Ocon e Stroll.

MONZA - ancora una volta la griglia è modificata da numerose penalità, ma almeno il poleman è quello che ha fatto il miglior tempo. Leclerc mantiene la testa della gara davanti a Russell, mentre dietro Verstappen rimonta fino al secondo posto. Un pitstop anticipato, causa virtual safety car, costringe Leclerc a fare una sosta in più di Verstappen e a scivolare alle sue spalle, dove resterà, mentre Russell chiude terzo. Seguono Sainz, Hamilton e Perez partiti nelle ultime file dello schieramento, poi Norris, Gasly, il debuttante De Vries e Zhou a completare la zona punti. La direzione gara frattanto è contestata perché a seguito del ritiro di Ricciardo, la safety car entra in ritardo per rimuovere la vettura e la successiva rimozione si protrae per diversi minuti tanto che la gara finisce in regime di safety car, nonostante mancassero ancora diversi giri alla conclusione al momento del ritiro del pilota della McLaren.

SINGAPORE - in una gara che parte con un'ora di ritardo per pioggia, Perez brucia alla partenza il poleman Leclerc, mentre dietro di loro Sainz e Hamilton sono in lotta e hanno un lieve contatto senza danni. Verstappen, partito ottavo per un problema di calcolo quantità carburante in qualifica, perde posizioni al via e ha un contatto con Magnussen poi costretto dalla direzione gara a una riparazione ai box per motivi di sicurezza. La gara, nella quale in un secondo momento Verstappen inizia a rimontare è condizionata da alcuni incidenti e da un contatto con il muro per Hamilton. Un successivo testacoda di Verstappen lo allontana dalle zone alte della classifica, mentre Perez vince davanti a Leclerc e Sainz. Un presunto safety car infringiment del vincitore, valutato dai commissari in modo diverso rispetto a occasioni precedenti, è stavolta l'oggetto di contesa con la direzione gara, mentre Verstappen chiude settimo dietro a Norris, Ricciardo e Stroll. Vettel, Hamilton e Gasly completano la zona punti.

GIAPPONE - la direzione gara è finita di nuovo nell'occhio del ciclone, con la gara iniziata all'orario stabilito nonostante la pioggia battente, salvo poi esserci subito problemi. Un incidente di Sainz fa entrare la safety car e Gasly passato per la pitlane si ritrova di colpo davanti un trattore non segnalato. La gara viene quindi redflaggata e si riparte dopo parecchio tempo, con il limite delle tre ore da rispettare. Dopo una gara iniziata con il bagnato andato progressivamente a calare, Verstappen vince mentre Leclerc viene penalizzato per sorpasso irregolare su Perez perdendo la seconda posizione e giungendo terzo. Arrivano a punti anche Ocon, Hamilton, Vettel, Alonso (questi ultimi due protagonisti di un memorabile duello all'ultimo giro), Russell, Latifi (ai primi punti stagionali) e Norris. La gara è terminata al 53% dei giri totali per il raggiungimento del tempo massimo dalla prima partenza e si scopre a fine gara che il nuovo regolamento che assegna punteggi ridotti specifici in gare che non hanno raggiunto il 75% a seconda della percentuale è stato scritto solo per gare redflaggate e non riprese. C'è quindi un vuoto legislativo per la situazione appena accaduta e il punteggio dimezzato nemmeno esiste più. Quindi si applica punteggio pieno, nessuno sa il perché e solo al parc fermé Verstappen scopre di avere totalizzato punti a sufficienza per essere campione del mondo già da ora.

STATI UNITI - Sainz parte dalla pole, ma viene a contatto con Russell ed è costretto al ritiro. Verstappen, che già aveva avuto il migliore spunto al via, a questo modo non ha concorrenza, almeno finché a gara inoltrata non ha problemi ai box vedendosi sopravanzare da Hamilton. I due si ritrovano quindi di nuovo a lottare per la vittoria ed è Verstappen a spuntarla. Leclerc e Perez chiudono terzo e quarto dopo essere partiti attardati da penalità in griglia e Russell risale al quinto posto nonostante l'incidente al via e la relativa penalità. A seguire Norris, Alonso, Vettel, Magnussen e Tsunoda, con Alonso riuscito a completare la gara nonostante un pauroso incidente con Stroll. La Haas, diverse volte costretta a fermare Magnussen per danni alla vettura, dopo la gara fa reclamo contro la Alpine e succede l'ennesimo fatto controverso per opera della direzione gara: ad Alonso viene applicata la penalizzazione che spetterebbe a chi, ricevuta bandiera con cerchio arancione, non si sia fermato ai box per rimuovere parti pericolanti dalla monoposto... questo nonostante la direzione gara non gli abbia mai esposto bandiera nera con cerchio arancione. Essendo la penalità basata su una dimenticanza dei commissari, viene ribaltata immediatamente, dopo il ricorso di Alpine, e Alonso risulta ufficialmente settimo classificato.

MESSICO - in una gara meno turbolenta e nella quale per una volta non succedono cose particolarmente strane, Verstappen scatta dalla pole accanto a Russell, il quale viene però superato da Hamilton e Perez. Redbull e Mercedes differenziano le strategie, ma non c'è niente che in Mercedes possano fare - anche il numero di pitstop è uguale, alla fine - e le posizioni dei primi quattro permangono pressoché invariate al termine: Verstappen, Hamilton, Perez e Russell che precedono Sainz e Leclerc, dopodiché Ricciardo, Ocon, Norris e Bottas completano la zona punti.

BRASILE - una qualifica sotto la pioggia stravolge almeno in parte la situazione e di colpo succede l'impensabile: Magnussen mette una Haas in pole! Partirà comunque ottavo la domenica, perché nel frattempo c'è di mezzo una sprint race nel quale Magnussen giunge ottavo dopo pochi giri di gloria. Russell vince la sprint, nella quale Sainz - indenne dopo un contatto con Verstappen - chiude secondo ma sarà retrocesso per sostituzione componenti motore, facendo risalire Hamilton secondo in griglia e Verstappen terzo. Nella gara della domenica Russell mantiene la testa, Verstappen e Hamilton si toccano perdendo posizioni, così come Leclerc per un contatto con Norris. La gara di Magnussen frattanto finisce al via per una collisione con Ricciardo. Russell vince senza mai essere messo in discussione, Hamilton risale secondo, Sainz si piazza terzo e Leclerc rimonta fino al quarto posto. Alonso chiude quinto mentre Verstappen supera Perez per il sesto posto, chiudono la zona punti Ocon, Bottas e Stroll. La direzione gara fa un altro errore madornale - durante una safety car fa sdoppiare tutti i sdoppiati eccetto Tsunoda, che scivola ultimo e rimane a un giro di distacco - ma la cosa passa in sordina per via della polemica tra i piloti Redbull per il sorpasso di Verstappen su Perez a fine gara. La vicenda assume contorni cringe quando un giornalista olandese accusa Perez di avere innescato di proposito l'incidente in qualifica a Montecarlo e la madre di Verstappen via social accusa Perez di avere tradito la moglie in quello stesso weekend. Miracolosamente il polverone di placa in attesa dell'evento finale.

ABU DHABI - le Redbull partono in prima e seconda posizione ma facendo una sosta in meno Leclerc si frappone tra Verstappen e Perez chiudendo in seconda posizione. Anche Hamilton fa una sosta in meno, ma Sainz e Russell completano la top-5 dopo il suo ritiro. Norris, Ocon, Stroll, Ricciardo e Vettel concludono la gara in zona punti, quest'ultimo risalito decimo dopo il ritiro di Hamilton, visto che una strategia non azzeccata l'aveva fatto precipitate più indietro. Si conclude così la sua carriera in Formula 1, facendo burnout da solo, perché pareva che Hamilton e Alonso li avrebbero fatti in sua compagnia, ma si sono entrambi ritirati.

Classifica piloti e costruttori 2022

Il ritiro di Vettel è solo la più altisonante delle novità previste per il 2023, stagione in cui Alonso prenderà il suo posto alla Aston Martin. In Alpine saranno invece Ocon e Gasly a fare coppia. Doveva esserci Oscar Piastri, protagonista di una disputa tra Alpine e McLaren, ma appunto prenderà il posto di Ricciardo in McLaren. A sostituire Gasly in Alpha Tauri sarà invece De Vries arrivato dalla Williams dove era terzo pilota. In Williams non c'è più Latifi, a fare coppia con Albon sarà il debuttante Logan Sargeant. Infine Hulkenberg rientra full time in Haas al posto di Schumacher. Tra i piloti che non hanno volante per il 2023, Ricciardo torna in Redbull come terzo pilota e brand ambassador mentre, dopo avere lasciato l'Academy Ferrari, Schumacher diviene terzo pilota della Mercedes.


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