giovedì 19 gennaio 2023

L'ultima vittoria di Pedro Rodriguez (e i curiosi numeri di gara delle Ferrari)

Si sta facendo un po' tardi, ormai è già mezzanotte, ma con i fusi orari del continente americano possiamo ancora considerare che oggi sia il 18/01/2023. Quindi sarebbe stato il 73° compleanno di Gilles Villeneuve (o il 71°, fosse ancora vivo probabilmente non avremmo scoperto che era del 1950 e non del 1952 come faceva credere) e anche l'83° di Pedro Rodriguez, nato il 18/01/1940. Senza offesa per Villeneuve, della cui epoca ho parlato in lungo e in largo quindi non ho gare dei suoi tempi da raccontarvi, andrò a parlare dell'epoca di Rodriguez e di un gran premio che in realtà richiama l'aura anche dell'epoca di Villeneuve... e anche quella che si è respirata ancora per parecchi anni dopo di lui (poi vi spiegherò perché).
Il pilota messicano, vincitore di due gran premi in Formula 1, ha ottenuto la sua seconda vittoria in Belgio nel 1970, sul circuito di Spa Francorchamps in una versione diversa da quella che conosciamo, gran premio di cui ho trovato un video di highlight della durata di circa quattro minuti, perché purtroppo di quell'epoca non esistono versioni integrali, spesso proprio perché non sono mai esistite.

Erano vecchi tempi, fatta di griglie di partenza messe così a caso (quelle nello screenshot sono vetture che stanno per partire, non vetture già partite), gare che non partivano alle 14,00 (se l'orologio è ben funzionante, pare che la partenza possa essere stata per le 13,00), addetti ai lavori che se ne stavano tranquilli con la sigaretta in bocca, ma soprattutto fotografi (e presunti spettatori vista la presenza di gente che non ha in mano macchine fotografiche e in apparenza non stava facendo nulla) che se ne stavano tranquilli nonostante fossero a un metro di distanza dalle monoposto (più o meno in quei frangenti la March di Ronnie Peterson è partita in testacoda accanto a loro).
Era anche epoca di numeri di gara che venivano assegnati evento per evento (quello con il numero 27 nella foto è Jacky Ickx), sistema di numerazione in vigore fino al 1973, quando poi è stato sostituito da quello in vigore tra il 1974 e il 1995, per intenderci (insomma, quello in cui il 27 viene associato alla Ferrari di Villeneuve). Non mi è del tutto chiaro con quale criterio venissero assegnati i numeri fino agli anni '70, ma nevermind. Nella entry list erano presenti ventisei nomi e i numeri erano assegnati dall'1 al 28 con l'eccezione dei numeri 12 e 13.

Se il 13 era generalmente non assegnato per ragioni scaramantiche, il 12 sembra essere vacante perché la Tyrrell, che portava il numero 11 in questa occasione sulla monoposto di Jackie Stewart, schierava una sola vettura. È plausibile che il numero 12 dovesse essere assegnato al suo compagno di squadra Johnny Servoz-Gavin (ironia della sorte, nato il 18/01/1942, oggi sarebbe stato il suo 81° compleanno - è venuto a mancare nel 2006), il quale però prima di questo gran premio si è ritirato dalle competizioni a causa dei danni permanenti alla vista riportati a seguito dell'infortunio a un occhio durante una gara di rally.
Soltanto pochi giorni prima del GP del Belgio, Bruce McLaren ha perso la vita in un incidente durante un test su una vettura di Can-Am, per questa ragione l'intero team (oltre a Bruce due altre vetture, di Peter Gethin e Andrea De Adamich, oltre che il team di John Surtees ai tempi team cliente della McLaren) non ha preso parte all'evento. Altre entry sono state ritirate in corso d'opera e alla fine ci si è ritrovati con di diciotto partecipanti, di cui diciassette qualificati (Alex Soler-Roig, su una Lotus privata, non ha percorso abbastanza giri per potere essere ammesso alla gara). Ma il discorso dei numeri?, direte voi... però ci arriverò più tardi.

Cercando fonti scritte (l'highlight è natural sound) ho scoperto che il gran premio è stato preceduto da polemiche piuttosto accese alla riunione dei piloti, nella quale l'argomento di dibattito era il circuito di Spa, considerato troppo pericoloso per disputare il gran premio, tanto che Stewart, così come Jochen Rindt, ha proposto l'annullamento del gran premio. Ickx e Rodriguez si sono opposti e a quanto pare la polemica è proseguita a questo punto tra Stewart e Rodriguez.
Pare ci sia stata poi un'ulteriore polemica dopo le qualifiche quando vari team avrebbero segnalato che i tempi cronometrati dalla direzione gara erano diversi da quelli che risultavano a loro, ma pare che tutto sia finito in un nulla di fatto e che la pole sia andata a Stewart, il quale è stato sopravanzato dalle due vetture che completavano la prima fila a tre: Rindt con la Lotus si è portato in testa, per poi essere superato dalla March di Chris Amon. Stewart ha poi preso la seconda posizione nei confronti di Rindt e tempo qualche giro sarebbe andato a insidiare la leadership di Amon, anche se a spuntarla sarebbe stato il neozelandese, prima che arrivasse Rodriguez, risalito terzo, a superare entrambi.

Numerose vetture hanno avuto dei problemi, comprese quelle di Rindt e Stewart costretti al ritiro in una gara dall'attrition rate piuttosto elevato - tra i ritirati anche Jack Brabham, al momento in terza posizione. Rodriguez nel frattempo era stabilmente in testa, inseguito da vicino da Amon. Dopo il ritiro di Brabham, Ickx è risalito in terza posizione, ma la gara del ferrarista, partito quarto, sarebbe andata molto in stile Ferrari: un problema tecnico a causa del quale sarebbe precipitato ultimo alle spalle della March di Jo Siffert.
Il suo compagno di squadra Ignazio Giunti, sull'altra Ferrari, partito ottavo, nel frattempo era sesto, ma è risalito in quinta piazza superando la Brabham di Rolf Stommelen. Le Matra, frattanto, erano terza e quarta, con Jean-Pierre Beltoise destinato al podio e Henri Pescarolo a rimanere senza benzina prima della fine della gara. Risultato: Rodriguez, Amon, Beltoise, Giunti, Stommelen, Pescarolo, Siffert, Ickx.
Quarto e ottavo posto, a parti invertite, come nelle qualifiche, la gara della Ferrari è stata ben poco memorabile, ma meriterebbe comunque un posto nella storia: la legge del caso aveva infatti voluto che i numeri assegnati alle Ferrari fossero in questo evento 27 e 28! E giusto per chiarire il concetto c'erano già state delle Ferrari numero 27 e delle Ferrari numero 28, ma mai i due numeri insieme, e mai più sarebbero ricomparsi prima del GP di Long Beach 1981 con il successivo sistema di numerazione.

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