venerdì 6 gennaio 2023

La Kojima in Giappone: Masahiro Hasemi, il giro veloce fasullo... e perfino un tester poi divenuto campione del mondo!

Forse ricorderete che la Formula 1 ha gareggiato per due stagioni al Fuji negli anni '70 - anzi, sicuramente, visto che non stiamo parlando di eventi facili da dimenticare - e quindi penso sia opportuno parlare di un team che ha disputato entrambe le edizioni del GP del Giappone degli anni '70: si tratta della Kojima Engineering, team che gareggiava nelle formule minori a livello nazionale e che ha deciso di salire sul tetto del mondo. Che poi, parliamone, non si può dire che abbia sfigurato: con il debuttante Masahiro Hasemi non solo la squadra si è brillantemente qualificata, ma l'ha fatto in decima piazza. Non so se mi spiego: team a caso, pilota debuttante, ventisette vetture di cui ventisei vanno in griglia... e sedici di queste dietro a quella di Hasemi! E non solo individui qualunque, questo ha battuto anche gente tipo Jacques Laffite, Patrick Depailler, Alan Jones ed Emerson Fittipaldi, giusto per citare quelli più illustri.

Credo sia inutile raccontarvi della gara, sapete tutti come sia andato il GP del Giappone 1976, quindi passiamo alla Kojima. In gara Hasemi è arrivato ultimo a causa di problemi di gomme, su undici vetture al traguardo, senza avere mai sfigurato. Insomma, un esordio passato in sordina ma decisamente incoraggiante, se si considera la situazione nel suo complesso. Il caso, comunque, ha voluto che Hasemi passasse alla storia per un giro veloce fasullo! Gli è infatti stato attribuito il giro più veloce della gara per un errore di conteggio e solo diversi giorni più tardi dal Giappone è giunta la notizia che il vero giro veloce era di Laffite. Fuori dal Giappone, tuttavia, questa notizia è passata in sordina, tanto che alcune fonti riportano come ufficiale il giro più veloce di Hasemi. Quelle ufficiali, tuttavia, smentiscono (quantomeno ai giorni nostri, qualche anno fa no): il giro più veloce risulta effettivamente assegnato alla Ligier di Laffite.


Hasemi non ha mai preso parte ad altri gran premi, quindi non sapremo mai come sarebbe andata, ma segnalo la partecipazione allo stesso gran premio di altri piloti giapponesi su vetture clienti. Uno di questi - poi vi spiegherò perché lo stia menzionano - era Kazuyoshi Hoshino, che correva su una Tyrrell non ufficiale (purtroppo non esaruotata) del team Heros, con la quale è partito ventunesimo e di è ritirato a gara in corso per una foratura. Tenetevelo in mente, perché appunto ne riparleremo. Prima, però, torniamo sulla Kojima: pare intendesse disputare il campionato di Formula 1 del 1977, cosa che non è andata in porto, quindi ce lo siamo ritrovato solo al GP del Giappone, stavolta con Noritake Takahara (presente nel 1976 su una Surtees, giungendo nono al traguardo davanti a Jean-Pierre Jarier - niente male questi giapponesi vintage). Tra i candidati a quel sedile c'era anche un pilota che con Kojima aveva effettuato il suo primo test di Formula 1, un certo Keke Rosberg.

Solo ventitré vetture erano presenti a questa edizione, quindi la qualificazione era assicurata. Takahara comunque si è preso il lusso del diciannovesimo tempo, mettendosi dietro ben quattro avversari, tra cui la Ferrari di Gilles Villeneuve, quindi possiamo dire si sia qualificato per cu*o e non per merito rendendo il mondiale falsato. La gara di Takahara purtroppo non è durata a lungo: pare sia uscito per incidente dopo un solo giro di gara, nel tentativo di evitare detriti di un altro incidente. La sua era l'unica Kojima ufficiale presente, ma Hoshino con il team Heros ne guidava una cliente, peraltro avendo modo di battere il team ufficiale: qualificato undicesimo davanti a numerosi piloti ben più blasonati - Alan Jones, Riccardo Patrese, Gunnar Nilsson, Patrick Depailler, Ronnie Peterson... - ha chiuso la gara nella stessa posizione, classificandosi davanti alla March di André Ribeiro, che partiva dalle retrovie. In sintesi, un'impresa tutt'altro che fallimentare.

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Masahiro Hasemi ha gareggiato in diverse categorie, sia sul suolo di casa sia non (ha disputato varie edizioni della 24 Ore di Le Mans), con risultati di discreto successo in Giappone, continuando a gareggiare fino a 50+ anni.
Noritake Takahara ha continuato a gareggiare in Giappone per qualche stagione, dopo l'esordio in Formula 1, pare continuando a gareggiare fino alla fine degli anni '70.
Kazuyoshi Hoshino, come Hasemi, ha ugualmente continuato a gareggiare in Giappone fino a 50+ anni. Ne aveva quarantasette quando - pare - nel 1994 è stato addirittura preso in considerazione dalla Benetton (al momento in lotta per il titolo piloti con Michael Schumacher e per il titolo costruttori) come one-off per il GP del Giappone, volante che è poi andato a Johnny Herbert.
 

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