Scattava dalla pole position Jacky Ickx a bordo di una Ferrari, quindi la qualifica non era falsata, ma quella Ferrari aveva il numero 5 quindi era sicuramente un kompl8 delle vetteline. Sull'altra Ferrari, invece, faceva il proprio esordio Arturo Merzario. Completava la prima fila Emerson Fittipaldi su Lotus, mentre dietro venivano la McLaren di Peter Revson e la Tyrrell di Jackie Stewart, dopodiché Tim Schenken su Surtees e Jean-Pierre Beltoise su BRM.
Ho trovato un video dei primi giri e, in epoca in cui le partenze non avvenivano ancora con il semaforo, il via è stato dato da un tizio che sventolava una Union Jack. La partenza non era falsata, quindi Ickx ha mantenuto la leadership, seguito da Fittipaldi, Beltoise, Revson, Stewart e Schenken. Stewart è stato successivamente inquadrato davanti a Revson, mentre secondo il telecronista tedesco la Surtees incidentata vista poco dopo era quella di Schenken. In realtà la grafica ha informato poco dopo che era Andrea De Adamich. L'inquadratura della Lotus di Dave Walker che procedeva al rallenty lascia pensare a un contatto tra di loro (confermato da Statsf1).
Purtroppo il video comprendeva solo i primi tre giri di gara, quindi dovrò procedere raccontandovi quello che ho ricostruito tramite fonti scritte. Stewart ha superato Beltoise portandosi terzo, mentre poco dopo sulla Politoys di Henri Pescarolo, partito ultimo in griglia, si è rotta una sospensione, provocando un incidente. La vettura sembra essere rimasta ferma al centro della pista, Pescarolo è uscito dalla monoposto, intorno alla quale sono sopraggiunti doversi commissari e un mezzo di soccorso, vista la presenza di un principio di incendio.
Siccome piloti e commissari erano very uominy, la gara procedeva con semplici bandiere gialle. Fortunatamente nessun commissario è stato investito in corso d'opera. Frattanto anche Nanni Galli sulla Tecno è uscito di pista andando a sbattere.
Eravamo solo al decimo giro di 70+, ma per parecchio tempo la situazione sembra essere stata tranquilla. Nel senso, nell'immediato non ci sono stati altri ritiri per incidente, ma solo avarie più o meno gravi. Sulla vettura di Beltoise c'erano problemi al cambio e, infatti, ha perso numerose posizioni. Stewart invece ha superato Fittipaldi portandosi secondo.
La gara proseguiva, con Ickx, Stewart e Fittipaldi molto vicini e, durante una fase di doppiaggio travagliata, e approfittando di un doppiato che rallentava, Emmo si è ripreso la seconda posizione. Il doppiato che aveva intralciato Stewart era Wilson Fittipaldi, oggi i social sarebbero esplosi urlando al kompl8.
In seguito sembra ci sia stato un contatto tra Carlos Pace, al volante di una March cliente e compagno di squadra di Pescarolo, e Carlos Reutemann su Brabham, con il ritiro di Pace, mentre il colpo di scena è arrivato a circa due terzi di percorrenza, quando Ickx ha avuto un problema di perdita d'olio che l'ha costretto al ritiro, lasciando la leadership a Fittipaldi, il secondo posto a Stewart e il terzo a un lontano Revson. Schenken invece è stato superato sia da François Cevert su Tyrrell sia da Ronnie Peterson su March.
Il gap tra i due piloti di testa è aumentato, mentre Revson era ancora terzo: sarebbero andati a podio, mentre ai piloti dietro di loro le cose non andavano altrettanto bene. Schenken ha avuto un guasto, Cevert è andato a sbattere e Peterson è rimasto quarto fino al penultimo giro quando la sua vettura si è spenta, venendo classificato settimo. Chris Amon su Matra, Denny Hulme su McLaren e Arturo Merzario su Ferrari hanno completato la zona punti.
Torniamo alla Politoys: la vettura è rimasta danneggiata nell'incidente e quella di Brands Hatch è stata l'unica entry per il nuovo costruttore. Alcuni premi dopo, infatti, a Monza, avrebbe dovuto gareggiare il pilota italiano Giancarlo Gagliardi, ma la vettura non è mai stata riparata/ ricostruita e lo stesso Gagliardi non ha mai gareggiato in Formula 1.
Per il resto della stagione Pescarolo ha continuato a gareggiare sulla March cliente, ma la nostra vecchia conoscenza a cui ho accennato in precedenza non intendeva affatto rinunciare al proprio obiettivo di stare in Formula 1 come costruttore, tanto da riprovarvi già nel 1973 - nonostante fosse ormai uno squattrinato a cui avevano staccato il telefono perché non pagava le bollette - non più in partnership con Politoys, bensì con Iso-Rivolta, team che avrebbe preso la denominazione del suo main sponsor, come Iso Marlboro. Ebbene sì, costui era Frank Williams.
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