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domenica 26 marzo 2023

25 anni dopo: 1998 (CAN, FRA, GBR, AUT), un mondiale riaperto

Oggi parliamo di come il mondiale 1998, che inizialmente sembrava saldamente nelle mani della McLaren, sia arrivato a un punto di svolta. Dobbiamo iniziare dal Canada, gara in cui David Coulthard e Mika Hakkinen erano 1/2 sulla griglia, precedendo Michael Schumacher. La gara è iniziata con vari gabbiani immortalati mentre si alzavano in volo allo start, poi si è alzata in volo - in una partenza resa caotica dalla Jordan di Ralf Schumacher che si è spenta sulla griglia - anche la Benetton di Alex Wurz, dopo un contatto con la Sauber di Jean Alesi. Sono stati coinvolti a vario titolo anche il compagno di squadra di quest'ultimo, Johnny Herbert, e Jarno Trulli sulla Prost. Illeso dopo il cappottamento, Wurz è corso ai box per prendere parte al restart con il muletto, visto che la gara è stata redflaggata. Michael Schumacher, che si era inserito secondo tra le due McLaren, ha quindi visto svanire gli effetti della sua partenza.

Il restart è stato ugualmente caotico e in gran parte con gli stessi protagonisti: Ralf Schumacher stavolta ha fatto una sbinnata, pare abbia coinvolto a qualche titolo la new entry Eddie Irvine, mentre la Arrows di Mika Salo, altra new entry, tagliava per i prati per evitare il caos. Salo è poi rientrato in pista cozzando contro Wurz, che è finito contro Trulli il quale ha sbattuto violentemente sulla vettura di Alesi. Nel frattempo per i fatti loro due piloti si erano fermati per guasti: uno è Mika Hakkinen, la cui vettura è partita al rallenty per un problema al cambio, l'altro era Tora Takagi sulla Tyrrell. In sintesi: ritirati Hakkinen, Ralf Schumacher, Alesi, Trulli e Takagi, il tutto mentre dopo avere tentato di insidiare Michael Schumacher, la Benetton di Giancarlo Fisichella stazionava al terzo posto davanti alle Williams di Jacques Villeneuve e Heinz-Harald Frentzen. Irvine intanto aveva una foratura.

C'è stata solo safety car, al restart Coulthard e Schumacher sono rimasti 1/2, molto vicini, mentre le Stewart di Rubens Barrichello e Jan Magnussen, così come la Jordan di Damon Hill, cercavano di non rendere la vita troppo semplice alle Williams. Barrichello e Hill erano i due che più riuscivano in questo intento. Tutto è proseguito in relativa tranquillità finché la Arrows di Pedro Diniz non è partita in testacoda. Il pilota, tornato in pista dopo un giro per i prati, ha portato quantitativi vistosi di sporcizia sul tracciato, al punto da rendere necessario l'ingresso della safety car per fare pulizia. Al restart Coulthard era ancora in testa, ma poco dopo (circa a un quarto di gara) la sua vettura ha dato forfait. Schumacher ne ha ereditato la leadership, con Fisichella secondo. La safety car, comunque, è tornata quasi subito, per due diversi incidenti, di Salo e di Herbert.

Schumacher, su una strategia a due soste, è rientrato ai box, così come Barrichello. Gli altri piloti sono rimasti in pista. Michael è uscito dalla pitlane tagliando abbondantemente la strada a Frentzen, il quale è partito in testacoda, costretto al ritiro. Frattanto Fisichella era in testa, ma al restart Villeneuve ha tentato il sorpasso, finendo con le ruote sull'erba, tentando di rimettersi in carreggiata e venendo frattanto speronato dalla Minardi di Esteban Tuero. Schumacher frattanto si è ritrovato secondo e si è lanciato all'inseguimento di Fisichella. Molto più veloce della Benetton, ha dovuto accontentarsi di contemplarne il retrotreno con la consapevolezza che entrambi avevano ancora una sosta da effettuare. Poi, per la faccenda di Frentzen, la direzione gara ha scagliato addosso a Schumacher uno stop and go: è tornato in pista terzo.

Secondo c'era al momento Hill che nel comparire Schumacher negli specchietti ha deciso che tenersi quel secondo posto era questione di vita o di morte. Dopo avere lottato strenuamente per la piazza poi perduta, si è fermato ai box: per i piloti su una sosta sola era più o meno il momento di fermarsi. Purtroppo per lui non era destinato a inseguire il podio, ma a un ritiro di lì a poco. Era in buona compagnia, dato che Olivier Panis, sulla Prost, ha abbandonato la gara in quei frangenti, per un cedimento che l'ha fatto finire fuori pista. Schumacher con pista libera era molto più veloce di Fisichella che poi è rientrato e, in sintesi, quando poi si è fermato a sua volta ha fatto overcut, per pochissimo, mantenendo la prima posizione inizialmente per un soffio, ma poi allungando. Purtroppo Fisichella avrebbe dovuto attendere ancora molti anni prima di vincere un gran premio.

Schumacher, Fisichella, Irvine, Wurz e le Stewart a punti, in una gara con molti colpi di scena e, dopo il ritiro anche di Tuero, solo dieci piloti al traguardo. Attardato di vari giri dopo l'incidente con Tuero, Platinum Jacques ha chiuso proprio decimo, preceduto anche dalla Minardi di Shinji Nakano, dalla Tyrrell di Ricardo Rosset e dalla Arrows di Pedro Diniz. JMag, sesto dietro a Barrichello, ha fatto una performance convincente a detta di Murray Walker (sempre grande gufatore), utile quando il suo volante per il 1999 era in bilico: non solo per il 1999 si sarebbe scoperto, dato che Jos Verstappen sarebbe stato al volante di quella vettura a Magny Cours. A proposito, proprio la Stewart di JVes, ferma sulla griglia, ha provocato un aborted start al GP di Francia. Partito bene dalla pole al primo tentativo, Hakkinen ha sbagliato la seconda partenza, venendo trollato dalle Ferrari di Schumacher e Irvine.

Proprio tentando l'attacco su Irvine, Hakkinen è finito in testacoda perdendo una posizione a vantaggio di Coulthard. Solo un problema al riforninento per il compagno di squadra (rimasto fermo a lungo non è entrata benzina ed è dovuto tornare ai box subito dopo) ha rimesso Mika in terza posizione. Mentre Schumacher faceva gara a sé andando a vincere per la seconda volta di fila, Irvine e Hakkinen si sono ritrovati a duellare nel finale, con Irvine che ha mantenuto la seconda posizione, con il finlandese terzo. Era dal 1990 che la Ferrari non faceva doppietta. Villeneuve ha chiuso quarto, mentre Wurz uscito indenne da un contatto con Ralf Schumacher (avvenuto più o meno in concomitanza con il ritiro di Hill per un guasto, ancora iella per la Jordan) è giunto quinto. Superato Alesi a un giro dalla fine, Coulthard ha portato a casa il punto della sesta piazza.

Ci spostiamo a questo punto in Gran Bretagna a Silverstone, per un episodio destinato a passare alla storia: Michael Schumacher vi ha vinto il gran premio tagliando il traguardo dalla pitlane mentre andava a scontare uno stop and go. Com'è stato possibile tutto ciò? Mi verrebbe da dire a causa di un regolamento fatto alla cazzum e ancora alla cazzum applicato, ma tutto inizia dalle basi e prima dobbiamo andare a scoprire come Schumacher, partito secondo e poi finito in breve tempo terzo dietro alle due McLaren dopo il sorpasso subito da Coulthard, si trovasse in testa. Gli Hakkoulthard sono stati di fatto 1/2, in una gara iniziata con poche gocce e proseguita con molta più pioggia, e lo erano anche dopo la prima sosta, almeno finché David, come già diversi piloti, è finito in testacoda sulla pista bagnata ed è stato costretto al ritiro, lasciando Schumacher secondo.

Dopo la seconda sosta Hakkinen ha fatto un testacoda, ma il vantaggio abissale gli ha permesso di rimanere in testa alla gara, vantaggio tuttavia azzerato da una safety car entrata a causa del peggiorare delle condizioni meteo. Dopo il restart Hakkinen ha messo le ruote sull'erba e Schumacher è passato in testa dove è rimasto indisturbato finché non gli è stato comunicato uno stop and go per avere doppiato Wurz sotto bandiere gialle al 43° giro. Ne erano passati quindici di cui vari dietro safety car, quindi qualcosa come minimo mezz'ora. C'erano inoltre tre giri di tempo per scontare la penalità e due e mezzo ancora da completare (da cui il surreale stop and go scontato prima del giro d'onore). In sintesi: 1) la penalità è stata comunicata "fuori tempo massimo", 2) a quel punto avrebbe dovuto essere applicata più ragionevolmente una irragionevole penalità post-gara.

Perché irragionevole penalità post-gara? Essenzialmente perché in tal caso la penalità era dieci secondi aggiunti al suo tempo. Quindi in questo specifico caso avendo Schumacher vinto con 20+ secondi su Hakkinen si sarebbe in tal caso ritrovato vincitore con 10+ secondi su Hakkinen, che sarebbe stata una penalità molto più leggera che scontare uno stop and go a gara in corso, a cui si sarebbe aggiunto anche il tempo del passaggio in pitlane. Di conseguenza in regolamento prevedeva che a seconda che mancassero più o meno di tre giri alla fine della gara quando venivano assegnati dieci secondi di penalità a un pilota, la penalità sarebbe stata completamente diversa. Se queste erano le basi di partenza, non c'era da sorprendersi troppo che si sia arrivati a un simile caos. E il caos regnava anche al parc fermé, dove non era chiaro cosa fosse successo. Michael Schumacher è stato comunque dichiarato vincitore.

Hakkinen, secondo al traguardo... più o meno perché di fatto sotto la bandiera a scacchi è stato il primo a passare, si è ritrovato con due punti di margine in classifica, precedendo Irvine. La Benetton ha fatto 4/5 con Wurz e Fisichella mentre la Jordan - dopo un incidente di Hill - ha visto il primo punto stagionale per opera di Ralf Schumacher, il quale si è imbucato al parc fermé per recarsi al cospetto del fratello, tre volte vincitore negli ultimi tre gran premi. Per Hakkinen nel frattempo non c'era altro da fare che sperare di potersi riappropriare del gradino più alto del podio nel successivo evento a Zeltweg. Il duo Fisichella/ Alesi, che in Austria si è procacciato la prima fila, ovviamente sperava che non andasse a finire così, ma penso possiate immaginare come funzionano le cose per gli outsider che fanno risultati altisonanti al sabato. Esatto, una volta giunta la domenica, Hakkinen si è preso subito la testa della gara.

Ci sono stati due contatti nel frattempo nelle retrovie e in uno di questi è finito coinvolto anche Coulthard, precipitato praticamente ultimo (era partito 14°, qualifica bagnata con risultati strani). È stata mandata in pista la safety car, con Hakkinen e M.Schumacher 1/2 e Fisichella terzo, con Alesi che aveva perso qualche posizione. Uscito perdente da un duello con Hakkinen, Schumacher ha perso anche la seconda piazza a vantaggio di Fisichella, per poi recuperarla dopo un giro. Per tutta la durata del primo stint è rimasto secondo, ma il suo primo stint è finito anzitempo, rompendo l'ala anteriore durante un'escursione per i campi di Zeltweg è stato costretto a rientrare. Fisichella è quindi risalito secondo, ma uscito dai box dopo il rifornimento si è ritrovato a duellare ruota contro ruota con Alesi, con contatto e ritiro per entrambi. Frattanto procedeva la rimonta di Coulthard.

Non una rimonta da poco: era spesso il più veloce in pista e a soste ultimate si è ritrovato secondo, l'intento di fare doppietta con il compagno di squadra, cosa che in effetti sarebbe accaduta. Irvine al momento era terzo, mentre i fratelli Schumacher duellavano per la quarta posizione. Michael alla fine ne è uscito vincente e si è lanciato all'inseguimento di Irvine. Quel giorno, naturalmente, Irvine è arrivato quarto, prendendosela abbastanza comoda, mentre Schumacher adesso in classifica pagava un gap di otto punti da Hakkinen. Ralf ha terminato la gara in quinta posizione, niente male per la Jordan, e per quanto sia giunto senza punti - sesto Villeneuve - Hill ha potuto consolarsi con un settimo posto che visto l'andazzo era tutt'altro che scontato. Ancora a quota zero in classifica, presto avrebbe visto a sua volta i punti...


giovedì 15 marzo 2018

La sindrome di Wurz

Cose che si possono scoprire grazie a Twitter [X]: apparentemente James Hinchcliffe ha abitudini simili a quelle di Alex Wurz e le scarpe spaiate sono un trend che non si estinguerà mai!

sabato 7 ottobre 2017

Mentre il mondo parla di Palmer, Sainz e Kvyat, io penso di essere ancora mooooolto fungirl di Alex Wurz

Ci sono cose che non si dimenticano tanto facilmente, come il Gran Premio della Cina 2007. Poco importa che siano passati dieci anni da allora, che all'epoca Strollino andasse alle elementari invece di prendere parte al Gran Premio del Giappone senza il logo del Martini sul casco perché la drinking age giapponese è vent'anni (ma sulla sua vettura il logo c'è, perché a quanto pare le monoposto possono bere alcool in Giappone), poco importa che proprio oggi Lewis Hamilton abbia ottenuto la sua 71esima pole position e che domani eguaglierà il numero di partenze in prima fila di Michael Schumacher, poco importa che la Honda celebri il GP di casa con Alonso retrocesso di 35 posizioni, poco importa che Mazzoni abbia testualmente dichiarato che "Rosberg ha abbandonato questo mondo" durante le qualifiche, poco importa che a partire dal prossimo gran premio Dany Kvyat avrà di nuovo un volante...

Sì, perché tra una cosa e l'altra stiamo perdendo di vista la cosa più importante: l'accordo Palmer/Renault pare essere andato a buon fine e Jolly leverà le tende dopo Suzuka, sostituito da Sainz. Gasly, che doveva andare a correre il "season-finale" della Superformula non ci andrà e, dal prossimo gran premio, farà coppia fissa con Kvyat, di cui tra una cosa e l'altra avevo scritto che era stato il primo pilota ad essere appiedato in corso d'opera dai tempi di Speed da parte della Toro Rosso.
Le fungirl di Tumblahhhh me l'avevano fatto credere, citando il fatto che nessuna si fosse mobilitata per l'avvicendamento Speed/Vettel.
Ma dopo c'era stato anche un altro avvicendamento, di cui mi sono vergognosamente dimenticata, dato che si tratta di un pilota per i cui occhiali simpatizzo fortemente. Parlo di quando gli occhiali di Bourdais furono appiedati per i dieci decimi degli occhi azzurro shocking di Jaime Alguersuari. Peraltro il punto sarebbe stato centrato ancora meglio, dato che di sicuro all'epoca nessuna fungirl espresse la benché minima indignazione. Però no, a quanto pareva le fungirl di Gasly che ritenevano che Gasly fosse più figo di Kvyat ma volevano accusare le tifose di Kvyat di essere attratte dalla sua figaggine, non sanno nemmeno dell'esistenza del povero Sebastien Bourdais.

In generale, ad ogni modo, non capisco perché sia necessario strapparsi le vesti per Pierre Gasly, quando al mondo ci sono stati piloti con Alexander Wurz. *-* Non so se avete presente l'abitudine di sostenere la propria squadra calcistica locale anche se in realtà si è tifosi di un'altra squadra... ecco, per me Wurz è sempre stato una versione motoristica di una squadra calcistica locale, perché tutto ciò a cui l'ho sempre collegato era la Benetton e penso che si sia capito che simpatizzavo per la Benetton anche quando era divenuta pressoché irrilevante.
Mi fece molto piacere riaverlo in Formula 1 nel 2007.
Mi dispiacque molto che sia uscito di scena a fine anno, anzi, ancora prima che la stagione fosse terminata, per sua decisione.
Il suo ultimo gran premio fu disputato esattamente dieci anni fa, il 7 Ottobre 2007. All'epoca non lo sapevamo, dal momento che il suo annuncio di lasciare immediatamente la Formula 1 giunse all'indomani del GP di Shanghai. Parlare di Hamilton insabbiato nella pitlane e di Raikkonen che, vincendo la gara, aveva ancora qualche chance di lottare per un titolo che due settimane più tardi sarebbe andato a vincere appariva più importante che parlare di Wurz.
Soltanto quando iniziò il weekend di Interlagos scoprii che Wurz non c'era, per una propria spontanea decisione.
Da allora in poi è stato guidatore della medical car giunta al cospetto di Nelsinho Piquet a Singapore 2008, collaudatore della Honda/Brawn GP, trainer di Bruno Senna e Pastor Maldonado in Williams e pilota di endurance, laddove ha vinto anche per la seconda volta in carriera la 24 Ore di Le Mans. Al giorno d'oggi viene generalmente insultato sui social media in quanto è un sostenitore dell'halo.
E' sposato con un'americana di nome Julia che a suo tempo era addetta stampa della Benetton e ha tre figli, il più giovane dei quali nato nel 2007 (fatto di cui Mazzoni parlò spesso in telecronaca), tutti quanti kartisti.

In passato aveva l'abitudine di gareggiare indossando scarpe spaiate, cosa che gli fu impedita dalla McLaren(?), quindi ho deciso di condividere quella mia foto là sopra e di scrivere che lo facevo in suo onore.
Mi sono guadagnata un like.
Sono una fungirl contenta.
Molte tumblrere, ai tempi in cui stavo su Tumblahhhhh, non erano nemmeno al corrente della sua esistenza.
Ciò non mi rende affatto contenta!

sabato 3 giugno 2017

Quarant'anni di Williams

Nella giornata del 2 Giugno la Williams ha festeggiato a Silverstone i propri 40 anni di storia, con la presenza di Frank Williams, di Patrick Head e di numerosi piloti/ex piloti della Williams e anche qualcuno che non l'ha mai guidata. Karun Chandhok è anche sceso in pista, sia a bordo della Williams 2017, sia a bordo della Williams di Mansell del 1992.

Ecco le foto dell'evento, reperite su Twitter.

Want to see your tweet on our social wall? Tweet using the hashtag #Williams40 and it might appear on our feed! http://www.williamsf1.com/racing# @WilliamsRacing

Enormous privilege to be driving this year's current FW40 today!! Very excited to be driving a 2017 car @karunchandhok

Silverstone '92 podium recreated. Just with added silver hair. Tremendous day here for the Williams 40th anniversary @MBrundleF1 [N.d.MillySunshine: gli altri due sono Patrese e Mansell, che apparentemente si è tagliato di nuovo i baffi.]

Four @WilliamsRacing legends of @F1 here @SilverstoneUK for the 40th celebrations #Williams40 #SkyF1 @SkySportsF1 🏁🇬🇧 @HillF1 @nigelmansell @SkyF1Insider [N.d.MillySunshine: per fortuna i baffi di Rosberg permangono al loro posto.]

What a day @WilliamsRacing 40th @SilverstoneUK birthday boy @MBrundleF1 and @paddylowe talk 80's F1! @tony_jardine [N.d.MillySunshine: mi sto chiedendo se Brundle fosse in tuta per questioni di show o se gli abbiano anche fatto guidare qualcosa!]

Nothing to see here guys... just two pretty average guys, having a chat in the paddock... 😅😂 #JustKidding #Legends #Williams40 @SilverstoneUK [Visto l'effetto che questi due uccellacci del malaugurio fanno rispettivamente su Mercedes e Redbull, per la legge dei grandi numeri mi auguro che sulla Williams facciano l'effetto contrario! XD]

There's A LOT of race wins on the grid right now! #Williams40 #WeAreRacing @SilverstoneUK @WilliamsRacing [C'è anche il Mascelloneeeee! *-* E ci sono Mansell e Rosberg Sr che guardano verso l'obiettivo standosene l'uno appoggiato all'altro con davanti a loro un alettone sul quale svetta la scritta "Canon"... quella parte della foto è molto fanfic-friendly!]

And there they are - Sir Frank Williams and Sir Patrick Head. The men who made this incredible journey possible. #Williams40 #WeAreRacing @WilliamsRacing  [N.d.MillySunshine: notate niente? no, non parlo di Paul Di Resta e nemmeno di Alex Wurz... mi riferisco a una delle vetture...]

I'm at @SilverstoneUK for the @WilliamsRacing for #Williams40. Wow. What a turnout. #F1 @HillF1 [Mi riferivo alla Williams a sei ruote, che fu testata nell'inverno 1982/1983, ma che non scese mai in pista in quanto fu reso obbligatorio a quattro il numero delle ruote per le monoposto.]

Martin Brundle chats with Felipe Massa in front of the six-wheeled Williams that Massa just took out for a stretch. Brilliant. #F1 @F1PaddockPass

A special moment gets even more special! @patresewebsite chats to @karunchandhok before he sets off! #Williams40 #WeAreRacing @WilliamsRacing

Sometimes dreams do come true! @karunchandhok @autosport #Williams40 #WeAreRacing @WilliamsRacing  [Il piccolo Chandy che leggeva Autosport in un'amaca e in copertina svettava il nome di Mansell... e ora che la legge nell'abitacolo della Williams di Mansell. vesse tenuto il giornale un po' più abbassato, in modo che si leggesse soltanto il nome Autosport e non il titolone subito sotto, magari non sarebbe sembrato un volere sparare sulla croce bianco-rossa color Marlboro...]


martedì 16 febbraio 2016

Auguri ad Alex Wurz!

E' il 15 Febbraio, di conseguenza è il compleanno di uno dei miei preferiti tra gli ex piloti della Benetton (non ai livello di Johnny Herbert, sia chiaro, perché Herbert è il "cinnamon roll" più prezioso di tutti i tempi e su questo non se ne discute), che tra parentesi ottenne due podi con la Benetton e uno anche con la McLaren, quella volta in cui sostituì Montoya in un gran premio nel 2005, quando Montoya si era infortunato giocando a tennis (o, come sostengono le malelingue, in cui si era infortunato ritrovandosi in posizione orizzontale mentre guidava una moto da cross, ma siccome era meglio non divulgare certe informazioni finse di essersi fatto male giocando a tennis).
Nel 2007, poi, dopo anni trascorsi in McLaren come riserva della riserva (la riserva era De La Rosa) dove non poté esprimere la propria personalità a pieno perché gli fu vietato di indossare scarpe spaiate, lo abbiamo ritrovato in Williams come titolare. Nel GP d'Europa (quello della gru di Hamilton, di Winkelhock in testa e di "prova a imparare / prova tu a imparare") si classificò quarto dopo un acceso duello per il gradino più basso del podio con Webber, che appunto andò sul podio, cosa che all'epoca non mi dispiacque perché "OMG una Redbull sul podio!!!1111!!! Potrebbe essere l'unico podio in carriera per Webber!!1111!!111!!", insomma, se avessi saputo come sarebbe andata a finire qualche anno dopo, mi sarebbe dispiaciuto mooooooolto di più per il podio mancato di Alexander Wurz.
Prima e dopo la Formula 1 è stato nell'endurance. Ha vinto due volte la 24 Ore di Le Mans: la prima nel 1996 (diventando il più giovane vincitore di sempre), la seconda nel 2009 (in team insieme a David Brabham e al nuesssssstro amigo telecronissssssta Marc Gené).
Inoltre, in un'occasione, nel 2008, ha guidato la medical car in Formula 1, dettaglio riportato nella sua pagina Wikipedia inglese.

Stamattina gli ho fatto gli auguri su Twitter.
Ogni tanto mi capita di fare gli auguri di buon compleanno ai piloti, soprattutto quelli di un certo livello.
Non mi aspettavo un like.


Invece è accaduto, Alex Wurz mi ha messo un like.
Aaaaaaaawwwwww! *-*

domenica 29 giugno 2014

2007 is back! Rivedendo la stagione 2007 - Gran Premio d’Australia #1

“Avanti, bella Australia, questo è il nome dell’inno nazionale australiano”... [Gianfranco Mazzoni, Australia
2007]

È giunto il momento di rivedere la stagione 2007, nella speranza di riuscire a recuperare tutti i gran premi... Per ora sono arrivata a buon punto e, oltre ad averne alcuni sul computer, ho trovato su Dailymotion alcuni canali dove ce ne sono degli altri.


#1 GRAN PREMIO D’AUSTRALIA (18 Marzo 2007)

BACKGROUND: È finita l’era Schumacher/Ferrari, Alonso/Renault, Raikkonen/McLaren e ci sono tre debuttanti: Lewis Hamilton, Heikki Kovalainen e “Adrian Sutil, pianista figlio di un violinista” [CIT. Mazzoni].

Griglia di partenza
1^ fila: Kimi Raikkonen (Ferrari), Fernando Alonso (McLaren)
2^ fila: Nick Heidfeld (BMW), Lewis Hamilton (McLaren)
3^ fila: Robert Kubica (BMW), Giancarlo Fisichella (Renault)
4^ fila: Mark Webber (Redbull), Jarno Trulli (Toyota)
5^ fila: Ralf Schumacher (Toyota), Takuma Sato (Super Aguri)
6^ fila: Anthony Davidson (Super Aguri), Nico Rosberg (Williams)
7^ fila: Heikki Kovalainen (Renault), Jenson Button (Honda)
8^ fila: Alexander Wurz (Williams), Rubens Barrichello (Honda)
9^ fila: Scott Speed (Toro Rosso), David Coulthard (Redbull)
10^ fila: Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso), Adrian Sutil (Spyker)
11^ fila: Christian Albers (Spyker), Felipe Massa (Ferrari)

Gara (58 giri)
SCATTANO LE VETTUREEEEE! E la cosa più eclatante è che Heidfeld si porta in seconda posizione alle spalle di Raikkonen, mentre le due McLaren lottano per il terzo e il quarto posto, con Hamilton che strappa la posizione al compagno di squadra!
Di fatto abbiamo in top-5: Raikkonen, Heidfeld, Hamilton, Alonso e Kubica. Pare che Heidfeld sia su una strategia diversa, che abbia poco carburante e che si fermerà molto prima degli altri.

È notevole il risultato ottenuto in qualifica dalle Super Aguri... non è altrettanto notevole quello che accade a Davidson non appena inizia la gara: gli basta poco per ritrovarsi nelle retrovie e, dopo tre giri di gara, finire in testacoda insieme a Sutil.
Per quanto riguarda l’altra Spyker, al 10° giro Albers finisce contro le barriere... perché, per sua stessa ammissione, si è dimenticato di frenare essendo impegnato a sistemare le frequenze della radio, dato che non riuscita a mettersi in contatto con i box. La cosa preoccupante è che in telecronaca raccontano il fatto come se fosse una cosa totalmente normale.

Nel frattempo l’inquadratura passa, per lungo tempo, su un trenino composto dalle due Honda di Button e Barrichello, partiti indietro perché le monoposto non sono particolarmente performanti, seguite da Massa partito ultimo perché ha rotto il cambio e cambiato il motore al sabato, e da Coulthard partito nelle retrovie perché... non sappiamo bene perché.

Heidfeld, che tra l’altro è partito con gomme morbide anziché dure, rientra ai box al 15° giro, proprio con grande tempismo dato che, non inquadrato, Barrichello supera Button. Per chi volesse vedere la diretta di Button mentre subisce un sorpasso, comunque, Massa fa la stessa cosa due giri più tardi. A quel punto l’inquadratura cambia e per lungo tempo non sapremo più niente dei tre piloti in questione...

Quattro giri dopo Heidfeld, rientra ai box anche Raikkonen, lasciando Hamilton al comando per qualche giro. I due piloti della McLaren rientrano ai box a un giro di distanza l’uno dall’altro, prima Alonso e poi Hamilton; Hamilton è ancora davanti ad Alonso dopo la sosta, ma lo spagnolo è molto vicino. Per quanto riguarda le BMW, completano la top-5 con Kubica davanti a Heidfeld, al quale la diversa strategia per ora sembra non avere dato i suoi frutti.

Torniamo a sentir parlare di Button intorno alla metà della gara: viene penalizzato con un drive through per avere superato la velocità consentita nella pit-lane.
Al 30° giro invece si ritira Speed con la Toro Rosso, dopo essere finito fuori pista. Mi pare di capire che si sia trattato di un guasto. Si ritira anche Kubica, prima che inizi il secondo giro di pit-stop, parcheggiando ai box.

La gara viene animata da due diversi 360° gradi che avvengono più o meno a due terzi di gara: prima è la volta del debuttante Kovalainen e poi di Webber addirittura entrando nella pit-lane! I due riescono comunque a proseguire la gara.

Raikkonen si ferma al 41° giro per la seconda e ultima sosta, seguito poco dopo da Hamilton. Alonso è l’ultimo, tra i tre piloti di testa, a rientrare ai box e, a 13 giri dalla fine. Nel secondo stint di gara aveva perso terreno nei confronti del compagno di squadra ma, avendo rimontato nei giri in più in cui è rimasto in pista con la vettura più leggera, adesso gli è davanti, in seconda posizione.

Dopo il secondo pit-stop i primi cinque sono quindi Raikkonen, Alonso, Hamilton, Heidfeld e Fisichella. Dietro quest’ultimo, in sesta posizione, troviamo Massa che ha effettuato una sola sosta. Essendo partito con gomme morbide e avendo fatto una lunghissima sosta per il rifornimento a metà gara, però non effettuerà più altre soste.

Mancano 9 giri alla fine e, mentre Mazzoni sta narrando di un giovanissimo Webber che lavorava come operaio e andò a gareggiare in Inghilterra con un prestito, dove la storia della sua carriera cambiò, c’è un gran botto tra Coulthard e Wurz, con il mascellone che praticamente travolge Wurz, spicca il volo e per poco non decapita il pilota della Williams.
Incredibilmente Wurz riesce a proseguire, andando a parcheggiare in una via di fuga, e Mazzoni ne approfitta per ricordare che è uno dei piloti più alti, come Webber e Coulthard.

Prosegue tutto con poche emozioni fino alla fine, se escludiamo qualche escursione per i prati da parte di Kovalainen.
Raikkonen vince regolarmente davanti ai due piloti della McLaren, comunque abbastanza distanti da lui, con Heidfeld che chiude in quarta posizione. Fisichella e Massa sono gli ultimi due piloti a pieni giri e arrivano sul traguardo distaccati pochi decimi l’uno dall’altro. Si segnala inoltre che Raikkonen ha ottenuto un hat trick e che il suo ingegnere Chris Dyer è australiano.

Risultato
1  6  Kimi Räikkönen  Ferrari  58  1:25:28.770
2  1  Fernando Alonso  McLaren-Mercedes  58  +7.242
3  2  Lewis Hamilton  McLaren-Mercedes  58  +18.595
4  9  Nick Heidfeld  BMW Sauber  58  +38.763
5  3  Giancarlo Fisichella  Renault  58  +1:06.469
6  5  Felipe Massa  Ferrari  58  +1:06.805
7  16  Nico Rosberg  Williams-Toyota  57  +1 Lap
8  11  Ralf Schumacher  Toyota  57  +1 Lap
9  12  Jarno Trulli  Toyota  57  +1 Lap
10  4  Heikki Kovalainen  Renault  57  +1 Lap
11  8  Rubens Barrichello  Honda  57  +1 Lap
12  22  Takuma Sato  Super Aguri-Honda  57  +1 Lap
13  15  Mark Webber  Red Bull-Renault  57  +1 Lap
14  18  Vitantonio Liuzzi  Toro Rosso-Ferrari  57  +1 Lap
15  7  Jenson Button  Honda  57  +1 Lap
16  23  Anthony Davidson  Super Aguri-Honda  56  +2 Laps
17  20  Adrian Sutil  Spyker-Ferrari  56  +2 Laps
Ret  17  Alexander Wurz  Williams-Toyota  48  Collision
Ret  14  David Coulthard  Red Bull-Renault  48  Collision
Ret  10  Robert Kubica  BMW Sauber  36  Gearbox
Ret  19  Scott Speed  Toro Rosso-Ferrari  28  Puncture
Ret  21  Christijan Albers  Spyker-Ferrari  10  Accident


domenica 17 giugno 2012

16 giugno, ore 15.00: fine ^^ {Grande Chandy!}

Ecco qui, finalmente, il risultato finale. Peraltro c'erano parecchi ex piloti di F1, tra cui Allan McNish, Marc Gené, Alex Wurz, Kazuki Nakajima... e naturalmente anche Fisiiii!