lunedì 30 settembre 2013

Quando la Sauber mette gli occhi addosso a un ex ferrarista di Sao Paulo... AKA riflessioni pomeridiane su... no, non è Massa!

Sergey Sirotkin, nato il 27 agosto 1995, diventerà probabilmente il più giovane debuttante di tutti i tempi, al volante di una Sauber. Il suo sogno nel cassetto potrebbe essere quello di diventare il pilota russo più vincente di tutti i tempi ma, sfortunatamente per lui, in una sua parentesi positiva in Renault Petrov riuscì ad arrivare sul podio, quindi l'opera è più complicata del previsto. Se Hulkenberg se ne andasse, la Sauber difficilmente sceglierebbe l'opzione-suicidio Gutierrez/Sirotkin come coppia per il 2014. Si vociferava il ritorno di Massa (ormai accantonato, a quanto pare: il suo futuro è sempre più chiaro e sempre più lontano dalla Sauber, si dice che sarà in Lotus / sarà in Williams / sarà in Force India / sarà nel DTM con la Mercedes / non so perché ma ho il sospetto di avere dimenticato qualche altro rumour), indubbiamente uomo più chiacchierato del paddock in questi ultimi tempi. Il mondo si spacca in due: c'è chi dice che un team di media fascia potrebbe essere ben lieto di dare un volante a un pilota con dieci anni di esperienza che ha buone probabilità di riuscire a portare una vettura al traguardo e che tra l'altro ha buoni sponsor, mentre c'è chi dice che l'opzione migliore, per un team di media fascia, sia affidare la stessa vettura a un 18-19enne con buoni sponsor ma senza esperienza, che magari non ha fatto nulla di buono in GP2. Quest'ultima categoria, con tutto il rispetto per le loro teorie, mi fa un po' urtare i nervi in quanto nella stessa frase prima si lamenta che la F1 non promuove i giovani piloti, poi prima di terminare si lamenta quando i piloti in questione sono Gutierrez, Chilton e compagnia bella, per non parlare di Bianchi, perché il suo manager è Nicolas Todt e quindi è in F1 senza averne le capacità (è da anni che mi chiedo perché ci sia la radicata convinzione che Todt Jr promuova piloti incapaci, ma non fa niente).

Torniamo alla Sauber: si vocifera infatti che l'ex ferrarista di Sao Paulo che potrebbe affiancare Sirotkin nella prossima stagione sia un altro rispetto a quello che pensavamo inizialmente. Per la vecchia regola che se ci sono due opzioni e siamo sicuri che non sia una deve per forza essere l'altra, oltre a Massa di piloti di Sao Paulo in Ferrari ce n'è stato proprio uno.
Ebbene sì, se Schumacher è stato il primo pilota che in anni recenti è tornato in F1 a oltre quarant'anni, potrebbe esserci il secondo. Ebbene sì: Rubinho potrebbe approdare alla Sauber. E c'è di più: dal momento che in Sauber sarebbero insoddisfatti dell'uomo-scoiattolo... o, per meglio dire, del bambino-scoiattolo, Barrichello potrebbe prendere il suo posto addirittura all'ultimo gran premio stagionale del 2013, che tra parentesi è il suo gran premio di casa, dove in genere è sempre stato affetto da una sfiga cosmica.

Non dico se quest'alternativa mi piacerebbe o no (purtroppo certi pareri non possono essere espressi liberamente, nemmeno sul mio blog)... anzi, no, lo faccio, in risposta a tutti quelli che prima vogliono nuovi piloti, poi si lamentano di Gutierrez e compagnia bella: sì, mi piacerebbe. Così come mi piacerebbe che Massa restasse in Formula 1 il prossimo anno e anche che Button non fosse costretto al ritiro se non dovesse rimanere in McLaren. Vi dà fastidio? Beh, sono cazzi vostri. Anche a me dà fastidio che prima vi lamentiate che viene dato poco spazio ai debuttanti e poi vi lamentiate perché i debuttanti non vi soddisfano a pieno. Sinceramente di bambini che arrivano in F1 a 19-20 anni e che a 21 sono già fuori ne ho le palle piene... e non per i loro risultati, ma per il fatto che, con un po' più di maturità, forse le cose sarebbero andate diversamente. E' una questione di pareri e non ho intenzione di tapparmi la bocca sul mio blog per paura di essere criticata dalla gente che mi legge. Per quello c'è già Answers Yahoo.

domenica 29 settembre 2013

NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: AAA 400, Dover International Speedway (29/36) – 29 settembre

Questa cosa è una delle ragioni per cui vorrei che Mazzoni commentasse la NASCAR.

Condizioni meteo: soleggiato
Numero giri: 400
Pole position: Dale Earnhardt Jr

Dale Jr trascorre in testa la prima parte di gara, Kenseth gli strappa momentaneamente la leadership dopo circa 25 giri di gara, ma Dale Jr ritorna in testa dove rimane fino al momento della prima sosta. È Kyle Busch, dopo i pit-stop (avvenuti in regime di verde) a prendere la testa della gara al 52° giro davanti a Newman.

Kyle Busch perde la leadership al 70° giro, viene superato da Newman e poi da Dale Jr che successivamente si porta in prima posizione. Busch perde successivamente altre posizioni.
Anche il secondo giro di pit-stop è in regime di verde. Johnson si trova in prima posizione e ci rimane fino al 164° giro quando c’è una caution dovuta a detriti.

Kenseth esce dai box in prima posizione davanti a Johnson e Dale Jr. mantiene la prima posizione al restart anche se intorno a metà gara Johnson torna in testa. Top-5 a metà gara: Johnson, Kenseth, Kyle Busch, Dale Jr, Newman.

Al 226° giro Keselowski si ritira (anche se oltre 40 giri dopo tornerà in pista) mentre era 12°: caution, perché la pista è bagnata di olio. Tutti ai box. Johnson è ancora in testa davanti a Kenseth e Dale Jr. Dopo il restart Dale Jr si porta in seconda posizione alle spalle di Johnson. Kenseth perde successivamente un’altra posizione a vantaggio di Kyle Busch, che successivamente perderà alcune posizioni, mentre invece Gordon recupera, portandosi stabilmente terzo.

A 90 giri dal termine ricominciano i pit-stop in regime di verde, dove Dale Jr perde terreno ritrovandosi quarto davanti a Kyle Busch. I primi tre sono Johnson, Kenseth e Gordon.

A 31 giri alla fine a causa di detriti, c’è una caution dopo numerosi giri di verde. Tutti ai box. Johnson è in testa davanti a Gordon, Dale Jr, Kenseth, Logano e Kyle Busch quando mancano 25 giri al termine. Gordon perde due posizioni e Dale Jr si porta secondo alle spalle di Johnson che conduce la gara in testa fino al traguardo, nonostante nelle fasi finali il distacco di Dale Jr fosse inferiore al secondo.

È da segnalare come non ci siano stati incidenti.

RISULTATO
Pilota / Numero di gara / posizione di partenza / giri
1 48 Jimmie Johnson 48 8 400
2 88 Dale Earnhardt Jr 88 1 400
3 22 Joey Logano 22 11 400
4 24 Jeff Gordon 24 16 400
5 18 Kyle Busch 18 14 400
6 29 Kevin Harvick 29 12 400
7 20 Matt Kenseth 20 2 400
8 39 Ryan Newman 39 3 400
9 16 Greg Biffle 16 19 400
10 15 Clint Bowyer 15 23 400
11 1 Jamie McMurray 1 7 400
12 55 Brian Vickers 55 22 400
13 5 Kasey Kahne 5 20 399
14 31 Jeff Burton 31 25 399
15 56 Martin Truex Jr 56 10 399
16 9 Marcos Ambrose 9 24 398
17 17 Ricky Stenhouse Jr 17 15 398
18 27 Paul Menard 27 21 398
19 14 Mark Martin 14 29 397
20 11 Denny Hamlin 11 18 397
21 78 Kurt Busch 78 9 397
22 43 Aric Almirola 43 5 397
23 42 Juan Pablo Montoya 42 13 397
24 13 Casey Mears 13 26 395
25 34 David Ragan 34 27 395
26 47 AJ Allmendinger 47 17 395
27 30 Cole Whitt 30 33 394
28 83 David Reutimann 83 39 394
29 10 Danica Patrick 10 31 394
30 38 David Gilliland 38 28 393
31 93 Travis Kvapil 93 30 392
32 51 Ryan Truex 51 36 392
33 7 Dave Blaney 7 40 391
34 36 J.J. Yeley 36 32 390
35 99 Carl Edwards 99 4 385
36 32 Timmy Hill 32 42 381
37 2 Brad Keselowski 2 6 355
38 33 Landon Cassill 33 37 275
39 87 Joe Nemechek 87 41 168
40 40 Tony Raines 40 43 154
41 95 Reed Sorenson 95 35 139
42 35 Josh Wise 35 38 128
43 98 Michael McDowell 98 34 107

venerdì 27 settembre 2013

giovedì 26 settembre 2013

NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: Sylvania 300, Loudon New Hampshire (28/36) – 22 settembre

Sono già passati un po’ di giorni da quando si è svolta la Sylvania 300 ed eccomi pronta, finalmente, per vederla e commentarla.

Numero giri: 300
Pole position: Ryan Newman

Newman mantiene la prima posizione davanti a Kahne, Gordon, Kurt Busch e Logano. Al 4° giro, però, viene superato da Kahne, nuovo leader.

Dopo una trentina(?) di giri Wise finisce in testacoda: caution e relativi pit-stop, con Kahne ancora in testa, che però viene superato da Truex al restart.
Un giro più tardi c’è una seconda caution: McMurray va a muro dopo un contatto con Montoya, mentre anche Swindell finisce a muro. Truex rimane in testa dopo il successivo restart.

Labonte finisce in testacoda intorno al 50° giro: di nuovo caution, con pit-stop successivi. Ancora una volta Truex mantiene la prima posizione.
Kahne e Kenseth sono secondo e terzo. Kenseth si porta al secondo posto al 106° giro, prima di un giro di pit-stop in regime di verde.
Rimane in pista per diversi giri Dale Jr in prima posizione, che rientra soltanto al 131°. A quel punto torna leader Truex.

Al 156° giro, mentre era in testa Kenseth, c’è una caution dovuta probabilmente alla presenza di detriti. Tutti ai box. È da notare come nel pit-stop Dale Jr ci guadagna ben 14 posizioni! *______* DALE JR FOR THE WIN! *-*
Gordon è in testa davanti a Vickers e Dale Jr; Vickers perde alcune posizioni nei giri che seguono e Truex a quel punto si ritrova terzo.

C’è un’ulteriore caution per detriti a due terzi di gara. Dopo di essa è Kenseth a trovarsi in prima posizione.
Caution ancora una volta quando mancano una cinquantina di giri alla fine. Vanno tutti ai box. Quando si riparte Kahne va a sbattere mentre era in 8^ posizione: caution ancora una volta.

Kenseth è in testa al restart, mentre Kyle Busch risale in seconda posizione davanti a Biffle, Johnson e Dale Jr. Eccetto Dale Jr che viene superato a pochi giri dalla fine, queste posizioni rimangono invariate fino al termine.

Il risultato
1 9 20 Matt Kenseth Home Depot / Husky Toyota 300 48 5 Running 4 106
2 12 18 Kyle Busch M&M’s Peanut Butter Toyota 300 42 Running
3 10 16 Greg Biffle 3M Ford 300 41 Running
4 11 48 Jimmie Johnson Lowe’s Chevrolet 300 41 1 Running 1 1
5 23 1 Jamie McMurray Linksys Chevrolet 300 39 Running
6 17 88 Dale Earnhardt Jr. Time Warner Cable Chevrolet 300 39 1 Running 2 17
7 29 55 Brian Vickers(i) Aaron’s Dream Machine Toyota 300 0 Running
8 25 31 Jeff Burton Cheerios Chevrolet 300 36 Running
9 26 99 Carl Edwards Aflac Ford 300 35 Running
10 5 56 Martin Truex Jr. NAPA Auto Parts Toyota 300 35 1 Running 4 98
11 20 2 Brad Keselowski Miller Lite Ford 300 34 1 Running 1 2
12 14 11 Denny Hamlin FedEx Ground Toyota 300 32 Running
13 4 78 Kurt Busch Furniture Row / Denver Mattress Chevrolet 300 31 Running
14 6 22 Joey Logano Shell Pennzoil Ford 300 31 1 Running 1 1
15 3 24 Jeff Gordon Drive to End Hunger Chevrolet 300 30 1 Running 2 36
16 1 39 Ryan Newman Quicken Loans Chevrolet 300 29 1 Running 1 2
17 16 15 Clint Bowyer 5-hour Energy Toyota 300 28 1 Running 1 5
18 22 9 Marcos Ambrose DeWalt Ford 300 26 Running
19 15 42 Juan Pablo Montoya Target / Gillette Chevrolet 300 25 Running
20 8 29 Kevin Harvick Budweiser Chevrolet 300 24 Running
21 13 43 Aric Almirola Smithfield Ford 300 23 Running
22 7 27 Paul Menard Menards / Sylvania Chevrolet 300 22 Running
23 18 14 Mark Martin Mobil 1 / Bass Pro Shops Chevrolet 300 21 Running
24 31 17 Ricky Stenhouse Jr. # Zest Ford 300 20 Running
25 34 13 Casey Mears GEICO Ford 300 19 Running
26 35 83 David Reutimann Burger King / Dr Pepper Toyota 300 18 Running
27 21 10 Danica Patrick # GoDaddy Chevrolet 300 17 Running
28 30 93 Travis Kvapil Burger King / Dr Pepper Toyota 300 16 Running
29 19 34 David Ragan Taco Bell Ford 299 15 Running
30 27 51 Michael McDowell SEM Products Chevrolet 297 14 Running
31 38 7 Dave Blaney Tommy Baldwin Racing Chevrolet 297 13 Running
32 43 35 Josh Wise(i) ThePeteStore.com Ford 297 0 Running
33 37 36 JJ Yeley United Mining Equipment Chevrolet 296 12 1 Running 1 1
34 32 40 Landon Cassill(i) Moonshine Attitude Attire Chevrolet 296 0 Running
35 36 87 Joe Nemechek(i) Toyota 296 0 Running
36 42 32 Timmy Hill # U.S. Chrome Ford 293 8 Running
37 2 5 Kasey Kahne Great Clips Chevrolet 278 8 1 Running 2 31
38 33 30 Kevin Swindell(i) Genny Light Toyota 244 0 Running
39 24 38 David Gilliland Long John Silver’s Ford 239 5 Accident
40 28 47 Bobby Labonte Bush’s Beans Toyota 161 4 Accident
41 39 33 Tony Raines(i) LittleJoesAutos.com Chevrolet 128 0 Brakes
42 41 98 Johnny Sauter(i) Phil Parsons Racing Ford 103 0 Brakes
43 40 95 Scott Riggs Leavine Family Racing Ford 92 1 Brakes

martedì 24 settembre 2013

#13 Commento al Gran Premio di Singapore: Marina Bay, 20-22 settembre 2013

Cronaca qualifiche: QUI.
Cronaca gara: QUI.

È il weekend del gran premio di Singapore, ovvero uno dei due giorni all’anno in cui un’accozzaglia di fanboy prorompe in millemila lamentele a proposito del fatto che tutti i gran premi avvengono su circuiti cittadini come appunto Montecarlo e Singapore, a condizione che non vinca la Ferrari, perché se vince la Ferrari improvvisamente i circuiti cittadini sono i migliori.
A proposito di quest’ultimo, il nome Singapore deriva dal sanscrito “Singapura”, che significa “città del leone” e infatti il leone è uno dei simboli della città. Altro simbolo è la Singapore Flyer, una ruota panoramica con 28 cabine che possono ospitare fino a 28 persone, che percorre il proprio giro in una quarantina di minuti, 37 per la precisione, stando a Wikipedia che riporta come essa sia stata la ruota panoramica più grande fino al 2013, mentre ora da qualche parte nel mondo ne è stata costruita una ancora più grande. La Singapore Flyer però quest’anno è drammaticamente passata in secondo piano, dato che Mazzoni si è dedicato a descrivere con maggiore qualcosa che mi sembra fosse un hotel a millemila stelle, con una piscina sul tetto.
La notizia più importante del mese di settembre, comunque, è un’altra: Pastor Maldonado è diventato papà. In effetti se avessi controllato il profilo Twitter suo e di sua moglie avrei scoperto già da giorni che sono diventati genitori di una bambina chiamata Victoria, ma purtroppo non l’ho fatto. E poi, diciamocelo, l’annuncio l’ha fatto nei giorni in cui Massa annunciava che avrebbe lasciato la Ferrari e Raikkonen veniva ingaggiato per il 2014 al suo posto (questo dimostra quanto fossero azzeccate le mie previsioni...), a nessuno importava poi così tanto della figlia di Maldonado in quei giorni. Comunque sabato durante le qualifiche è stato fatto un breve riepilogo di tutti i gossip che lo riguardano e abbiamo scoperto che anche suo padre si chiama Pastor. Non c’è che dire, anche Maldiiii sta diventando un soggetto i cui gossip sono potenzialmente interessanti. Sarebbe bello se si chiamasse Pastor anche suo nonno e se sua nonna avesse una villetta a tre passi da qualche circuito sui cui muretti il piccolo Maldiiii si arrampicava sognando il giorno in cui sarebbe diventato il leader del clan messico-venezuelano, ma non si può avere tutto dalla vita.
Dopo l’angolo “famiglia di Maldonado” si è passati all’angolo “carriera di Maldonado”. A Singapore, infatti, la prima volta in cui ci ha gareggiato si sarebbe qualificato almeno quindici posizioni davanti al compagno di squadra, nonostante non conoscesse il circuito.
...
...
...
WAIT! ...Wtf?! O.O
È vero, l’anno scorso Maldiiii è partito dalla seconda posizione, mentre Gillette Fusion era partito nelle retrovie, avendo compiuto un’eroica impresa: andare su per i muri e rompere il cambio in concomitanza, partendo dalla penultima fila, dove sarebbe risalito fino alla top-ten per farsi asfaltare da Feliiii. Tra l’altro considerando che Maldiiii è partito secondo e che Gillette Fusion ha rimontato fino alla nona o decima posizione mi viene il sospetto che la Williams dello scorso anno fosse decisamente migliore di quest’anno. Forse, però, non era tutto questo vantaggio, dato che entrambi i piloti se ne sono andati a casa anzitempo... Comunque, anche confermando quello che ha fatto lo scorso anno il sommo Maldiiii, ci sarebbe da spiegare come mai non conoscesse il circuito, se ci aveva già gareggiato nel 2011. Forse si era fatto sostituire da un sosia? In tal caso un sosia pilota ce l’ha, che gareggia nelle stock car messicane e che, tra parentesi, è il fratello di Perez.

Torniamo a noi, abbandonando Maldiiii al suo destino. È il caso di ricapitolare le manovre di mercato delle ultime due settimane:
1) addio tra Massa e Ferrari, lui dichiara di puntare alla Lotus, la Lotus dimostra interesse nei suoi confronti, infine lui ha dichiarato che adesso corre solo per se stesso e che dei risultati del team se ne sbatte... la scatola del cambio, nel frattempo, si dava una bella grattata sperando di rimanere intatta in futuro;
2) Raikkonen è passato in Ferrari e ha fatto ben poche dichiarazioni in proposito, la prima dicendo che non rimpiangeva la Ferrari prima dell’ufficializzazione, la seconda dicendo che ha mantenuto buoni rapporti con la Ferrari e che è felice di tornare con loro, la terza dicendo che l’unica ragione per cui è tornato in Ferrari è che guadagnerà più soldi che in Lotus... insomma, ha le idee talmente chiare che non mi sorprenderebbe se domani raccontasse che alla base della sua scelta c’è il fatto che il rosso sia il suo colore preferito;
3) si vocifera che Massa abbia avuto dei contatti anche con la McLaren (nel senso, l’ha dichiarato lui stesso, quindi i casi sono due: o è vero oppure se l’è sognato), ma che punti alla Lotus per il 2014, così come si vocifera che la McLaren punti a riprendere Alonso per il 2014... sì, devo ammettere che un futuro in Lotus sembra dare maggiori sicurezze se esiste questo rischio;
4) la Sauber pare avere confermato che il bambino russo, concepito dopo che Schumacher era già campione del mondo, correrà con loro nel 2014... considerando che Sergey Siro...Siro...Siroqualcosa è nato il 27 agosto, potrebbe essere un futuro alter-ego di Berger e di Webber.

Notizie random sul circuito di Singapore:
- c’è la Singapore Flyer, ma ne abbiamo già parlato in abbondanza per cui direi di soprassedere;
- è l’unico circuito in cui si corre di notte, perché ad Abu Dhabi si corre al crepuscolo;
- è l’unico circuito in cui ogni anno si rischia di non stare entro i limiti delle due ore;
- in passato Van Der Garde ci ha vinto la Gara 1 di GP2 e in Gara 2 ha vinto Chilton;
- dopo la curiosità precedente tutti i lettori sono rimasti traumatizzati, perciò non presterebbero attenzione ad altre curiosità, quindi tanto vale non scriverne altre.

LEEEEET’S GOOOOO!
Siamo al sabato pomeriggio, momento delle Libere 3, e Kimiiii ha un forte mal di schiena. Salta le libere 3, rischia di saltare le qualifiche ma alla fine si mette in macchina, dopo essere sopravvissuto grazie al supporto del fisioterapista finlandese di Vettel. E qui mi sono chiesta: ma il fisioterapista di Kimiiii che fine ha fatto? Mistero...
Lo sforzo di Kimiiii, che si mette al volante nonostante l’indisposizione, viene riconosciuto con ammirazione da un intero stuolo di appassionati di F1, il cui commento è: “ma che palle, Kimiiii, potevi andartene a casa a dormire e lasciar debuttare Valsecchi!”
Massima stima per Valsecchi, da parte mia, ma ho seri dubbi che, se non fosse italiano, qualcuno se lo filerebbe...

In Q1 tutto fila liscio, Pic batte Gardiiii in penultima fila, lo SKàR$0n3 [CIT. fanboy] batte Chilliiii, mentre nella fila davanti alle Caterham c’è un colpo di scena: Di Restaaaa 17° e Maldiiii 18°, il che significa che Gutierrez è passato avanti.
A proposito di Gutierrez, è giunto il momento di fare una di quelle confessioni di cui chiunque si vergognerebbe: non so perché, ma tutte le volte che inquadrano, non faccio che ripetermi che sembra uno scoiattolo, come lineamenti.
...
...
Okay, forse era meglio se non lo scrivevo.
Comunque si prosegue, ancora senza colpi di scena, a parte il fatto che l’acciaccato Kimiiii si ferma lì, ritrovandosi 13° alle spalle di Hulk e JEV. Escono anche, dietro di loro, il leader del clan messico-venezuelano che in linea molto teorica era lì per spaccare il culo a tutti, Sutil e Valerì II. Questo è un ulteriore colpo di scena: Gutierrez in Q3!
Credo proprio che il prossimo anno mi mancherà, quando ci sarà il debuttante russo più giovane di tutti i tempi che, viste le lunghe carriere dei piloti precedenti detentori di questo record, ha buone probabilità di tornare alla scuola materna molto in fretta.
Ma non preoccupiamoci per lui in questo momento: siamo alla Q3 e Gutiiii lo scoiattolo è in pista... anzi, no. Se ne sta ovviamente ai box a rigirarsi i pollici come chiunque non abbia speranze di fare meglio del decimo tempo, facendo magari una partita a briscola con i due Ferraristi, con Jensiiii e con Ricciardo che scendono in pista solo sul finale, quando Sebbiiii è già talmente sicuro della pole da essere lui a giocare a briscola, risparmiando un set di gomme supersoft. Le Redbull, le Mercedes e le Lotus sono palesemente le vetture più veloci, quindi Sebbiiii, Rosbiiii, Grosjiiii, Webbiiii e Hammiiii si accaparrano le prime cinque posizioni. Feliiii e Ferniiii sono solo sesto e settimo, ovvero il risultato migliore possibile dato che i cinque davanti erano palesemente più veloci e l’unico modo per fermarli sarebbe stato farli rapire dagli alieni, ma sul web qualcuno inizia a insultare Domenicali, come se il risultato dipendesse da un errore strategico. Insomma, se un giorno il mondo finirà, la colpa sarà attribuita chiaramente a Domenicali...
Jensiiii conquista l’ottavo tempo davanti a Ricciardoooo e, come intuibile, è proprio lo scoiattolo a completare la top-ten.

Momenti da ricordare: Kimiiii si è presentato al microfono di Stella Bruno con un abbigliamento memorabile, costituito da maglietta con gli sponsor del team, pantaloncini a quadretti bianchi e blu e ciabatte infradito. Ero abbastanza agghiacciata, devo ammetterlo.
Tra l’altro l’ha anche presa per i fondelli facendole notare che tutte le gare sono lunghe più o meno gli stessi chilometri. Non so voi, ma se anche un personaggio come Kimiiii si mettesse a prendermi per i fondelli, io mi preoccuperei.

Notizia trapelata dalla telecronaca: pare che la FIA abbia intenzione di modificare il regolamento, consentendo un solo cambio di design per il casco dei piloti nel corso della stagione, in modo da permettere il riconoscimento dei piloti stessi.
Qui mi sono sorte tre domande:
1) dovremmo rinunciare ai caschi glitter di Sebbiiiii e a quelli argentati di Hammiiii tipo quelli visti a Singapore?
2) non c’è già un modo molto più sensato per riconoscere i piloti, visto che l’ala in alto è di colori diversi tra prima e seconda guida?
3) il dubbio più importante: ma la FIA non ha niente di più importante a cui pensare?
Infine Mazzoni ha rievocato i tempi passati, sostenendo che Lauda e Senna non hanno mai cambiato colore del casco durante la loro carriera (anche molti altri, credo) e che il casco di Rosberg richiama molto quello di Senna (con cui a mio parere ha appunto in comune solo il semplice fatto di essere un casco).

LEEEEET’S GOOOOO!
Domenica in giro per il paddock si segnala la presenza di David Beckham, inquadrato prima ai box della Lotus e poi in quelli della Mercedes. In quest’ultima occasione è stata inquadrata anche una camicia a quadri di dubbia bellezza indossata da Lauda, ma di abbigliamento ne ho già parlato abbastanza in questo commento quindi direi di sorvolare.
Tutto inizia con il tizio della Rai che sta intervistando qualcuno, fuori onda. Lo si sente esprimersi in qualcosa che ricorda molto il Cepu-Inglish e non si capisce chi stia intervistando. Le inquadrature, in cui tiene il microfono per aria senza avere intorno nessuno che se lo stia filando, non chiariscono il dubbio. La linea va quindi non troppo tempestivamente a Stella Bruno, che sta intrattenendo Massa allo stesso modo in cui intratteneva Fisichella e Liuzzi. Il tono di Massa nelle risposte somiglia molto a quello di Rosberg in simili circostanze, e questo la dice lunga... ma è comunque molto meno preoccupante che sentire lo stesso tono da parte di Raikkonen.

SCATTANO LE VETTUREEEEEEEE! Dopo un po’ di caos alla prima curva con Rosbiiii che mette il musetto davanti a quello di Vettel e crede davvero di potergli stare davanti, Ferniiii è l’unico che si dimentichi l’uso dei freni e si ritrova terzo dietro ai due. Grosjiiii è quarto e Webbiiii quinto, segno evidente che, se non fosse stato superato da Ferniiii, Webbiiii non avrebbe perso altre posizioni. Data la natura di semidio di Ferniiii (il fatto di essere in squadra con un altro top-driver nel 2014 farà propendere alla sindrome della santificazione alternata, quindi per forza di cose è stato declassato a semidio), non è poi così preoccupante. In sesta e settima posizione ci sono Feliiii e Hammiiii che litigano per i fatti loro e, rispetto a due anni fa, hanno imparato a farlo senza prendersi a sportellate.
Di sportellate vere e proprie non se ne sono viste, anche se qualche tempo dopo mentre c’era Maldiiii che teneva dietro Hulk e Checo ho sperato per un attimo di vederne delle belle. Purtroppo tra i due messico-venezuelani c’era Hulk, appunto, e poco dopo Maldiiii s’è fermato ai box prima che andasse in scena un duello epico che si sarebbe probabilmente concluso molto pacatamente, con un mega-incidente seguito da una rissa in stile film western, con lancio di sedie e tavoli (sempre ammesso che ci fossero sedie e tavoli a bordo pista, cosa di cui dubito fortemente), ovvero nel modo in cui rischia di concludersi qualunque incidente che coinvolta Perez, dato che i suoi colleghi sembrano provare un’intensa e spiccata simpatia nei suoi confronti...

Tutto è stato tranquillo e regolare finché Ricciardo non è andato a sbattere prima della metà della gara, venendo poi accusato dai fanboy di averlo fatto per favorire Vettel. Non so voi, ma io non vedo nessun favoritismo nei confronti di un pilota che aveva oltre venti secondi di vantaggio sul secondo, ma che vede il proprio vantaggio annullarsi. Capisco essere fanboy fino allo sfinimento, ma almeno se vedessero dei complotti dove esistono ragionevoli probabilità di non fare un discorso illogico, forse farebbero più bella figura. Fortunatamente di recente su Answers Yahoo sono troppo occupati a stabilire se Senna sia stato o non sia stato il pilota più forte di tutti i tempi per mettersi a parlare di Ricciardo, anche perché tra l’altro ho il sospetto che ci sia gente che non sa nemmeno chi sia Ricciardo.
A questo punto ci siamo ritrovati con la seguente situazione:
- Ferniiii, Kimiiii, le McLaren e le Sauber avevano gomme medium nuove montate nel secondo pit-stop;
- tutti gli altri si dovevano ancora fermare, compreso Feliiii che si era già fermato una seconda volta perché aveva montato le supersoft, proprio come Di Restaaaa.

Il momento clou della gara, però, è andato in scena al 37° giro, quando HANNO FATTO ASCOLTARE IN DIRETTA UN TEAM-RADIO DELLA MARUSSIA! Già questo, di per sé, avrebbe proporzioni epiche, il fatto che abbiano detto a Bianchi qualcosa del tipo “You’re faster than Max, you can overtake him, we told him” rende il tutto ancora più epico. Poi va beh, si tratta di scandalo 22-21 (o 21-20 perché erano rimaste solo 21 vetture in pista) dato che Chilliiii si è preso il lusso di ignorare l’ordine di scuderia e di staccare Bianchi di qualche secondo.
Grande Chilliiii, tu hai capito tutto dalla vita! Se un giorno ti trovassi primo e avessi il tuo compagno di squadra dietro, non faresti quello che ha fatto Heidfeld nell’unica occasione in cui è andato lontanamente vicino a poter puntare a una vittoria...

Vettel intanto ha impiegato una dozzina di giri per recuperare tutto quello che aveva perso in precedenza, segno che si apprestava a rientrare ai box soltanto dopo avere la certezza di poter tornare in pista primo. Infatti quando è andato ai box, a montare il famoso set di supersoft risparmiato al sabato (scelta “arrogante” secondo uno degli opinionisti Rai: ovviamente si aspettavano che, se un team ha una vettura che va due secondi al giro più veloce degli altri, decida di darsi la zappa sui piedi da solo per consentire agli altri di recuperare tanto per non sfigurare...), è tornato in pista stabilmente primo, con sei o sette secondi di vantaggio su Ferniiii che era secondo dato che Rosbiiii si era fermato per precipitare decisamente più indietro. A fine gara di secondi di vantaggio ne aveva trenta. Insomma, non male per essere stato un gran premio disputato in circostanze normali in cui si sono verificati solo due incidenti in totale e in cui tutti i suoi avversari principali sono giunti al traguardo. Decisamente, oggi ha fatto una di quelle gare che un pilota di un certo livello riesce a fare una o due volte in carriera.

A proposito dei due incidenti, l’altro è stato un incidente di Di Resta (che ha origini campane, CIT. Mazzoni) nei giri conclusivi, che è andato a sbattere da solo mentre era ai margini della zona punti e, come le Mercedes e Feliiii, era avviato verso un’evidente rimonta, dato che tra quelli che avevano le gomme montate prima della metà gara, solo Ferniiii e Kimiiii avevano ragionevoli probabilità di riuscire al traguardo senza logorarle.
Per fortuna non è entrata la safety-car, quindi non è stato interrotto l’unico momento movimentato della gara.
Intanto, tra i piloti che rimontavano, c’era anche Webbiiii: girava su dei tempi decisamente ottimi, ma dai box lo avvertivano di non sforzare troppo. Webbiiii ha fatto di testa sua ed effettivamente la vettura ha finito per prendere fuoco quando mancava meno di un giro alla fine.

Risultato: 1. Vettel (Redbull), 2. Alonso (Ferrari), 3. Raikkonen (Lotus), 4. Rosberg (Mercedes), 5. Hamilton (Mercedes), 6. Massa (Ferrari), 7. Button (McLaren), 8. Perez (McLaren), 9. Hulkenberg (Sauber), 10. Sutil (Force India), 11. Maldonado (Williams), 12. Gutierrez (Sauber), 13. Bottas (Williams), 14. Vergne (Toro Rosso), +1 giro: 15. Webber (Redbull), 16. Van Der Garde (Caterham), 17. Chilton (Marussia), 18. Bianchi (Marussia), 19. Pic (Caterham). RIT. Di Resta (Force India) +7 giri, Grosjean (Lotus) +24 giri, Ricciardo (Toro Rosso) +38 giri.

E questo è tutto... anzi, no, ci sono altre cose piuttosto interessanti (?) di cui parlare, che si possono sintetizzare con questa scaletta:
- semidei che si tramutano in tassisti per scarrozzare Webbiiii ai box, probabilmente per ricambiare il favore del Nürburgring nel 2002;
- statue di marmo che prendono vita magicamente grazie allo champagne sul podio;
- vittorie nel WEC da parte di piloti che in F1 perdevano olio e/o portavano caschi assurdi;
- scoperta che, accanto a chi scopiazza progetti fotocopiati di monoposto, c’è anche chi probabilmente scopiazza modi di dire ripetitivi o maglie celebrative.

Post-gara: rimasto a piedi e senza più la possibilità di fare danni a bordo della propria vettura, Webbiiii ha deciso di dare il meglio di sé anche senza essere al volante. Infatti s’è fatto scarrozzare da Ferniiii ai box, il che è abbastanza epico, se non fosse che Ferniiii s’è fermato nel bel mezzo della pista e che Webbiiii l’ha pista l’ha attraversata. Hammiiii che stava sopraggiungendo in quel momento ha rischiato di travolgerli. Ferniiii e Webbiiii hanno ricevuto un richiamo e, dato che per Webbiiii era il terzo, sarà retrocesso di dieci posizioni al gran premio di Corea. Visto il suo imminente ritiro dalla Formula 1, questo sarà il suo ultimo ricordo del gran premio di Singapore. Peccato: se avesse resistito ancora qualche anno in F1, superando la soglia dei 40 anni, avrebbe potuto ricordarsi il sole alto nel cielo su cui svetta la Singapore Flyer, proprio come Schumacher. Ah, no, Schumacher si ricorda Singapore perché puntualmente ogni anno usava la vettura del pilota più giovane presente in pista come rampa di lancio. Si può dire, dato che ora non corre più, che Bottas (ammesso che sia più giovane lui rispetto allo scoiattolo e a Chilliiii, cosa di cui sono tutt’altro che sicura) abbia avuto una bella bottas di culo, che tra l’altro è una battuta pessima e già vista e rivista, quasi come quella dei gemelli segreti dei piloti di cui Montezemolo parla fin dalla fine del 2008 (il primo fu Raikkonen nel suo mondiale da “renna in letargo” come lo denominai all’epoca, poi Schumacher quando passò in Mercedes, infine Massa quando... c’è bisogno di spiegare quando?), che tra parentesi è successivo al momento in cui Sebbiiii, che aveva già l’abitudine di dare nomi alle sue monoposto, decise che la sua Toro Rosso non si sarebbe più chiamata Kate, ma sarebbe diventata Kate’s Dirty Sister. Si tratta di telepatia o per la questione dei gemelli crudeli Montezemolo si è liberamente ispirato a Sebbiiii? Questo purtroppo non lo scopriremo mai.

Dopo la gara è capitato un miracolo: Kimiiii ha sorriso sul podio. Tra l’altro nessuno si atteggiava a statua di marmo, il che mi ha sorpresa fortemente. Comunque dopo, durante le interviste finali Kimiiii, s’è slacciato la tuta e se l’è abbassata. Per un attimo ho temuto che stesse per fare uno spogliarello. Poi mi sono detta: “non sarebbe poi così male se un pilota a random di quelli che finiscono sul podio fosse obbligato per regolamento a spogliarsi sul podio!” In particolare una regola del genere avrebbero potuto sperimentarla in un gran premio a caso, come ad esempio quello di Germania del 2008, sperando che il pilota random in questione non fosse né Hammiiii né Feliiii... #AttaccoDiFangirlismo. #MeglioSmetterlaSubito. #ComunqueNelsinhoE’UnGranFigo! U.U
Le interviste le ha tenute Brundle, ed è almeno la seconda volta quest’anno. C’era in Malesia, quando ci fu lo “scandalo 2-1” o come si chiama e in cui io e King ipotizzammo che Webbiiii volesse picchiare Sebbiiii dietro al podio, o eventualmente picchiare lo stesso Brundle per via delle domande che gli aveva fatto.
Dato che ho già citato Brundle, sempre a proposito di telecronisti di SkyF1 UK, c’è da dire che Anthony Davidson è arrivato secondo, con il team di cui fa parte anche Buemi, nella classe LMP1 del WEC ad Austin, il che mi fa pensare che al suo posto la telecronaca l’abbia fatta qualcun altro. A vincere è stato il team in cui c’era McNish, quello della perdita d’olio che costò a Raikkonen una vittoria nel 2002.
È da segnalare che nella categoria GTEPro o come si chiama ha vinto il pilota preferito di Iodio/Keep Pushing, immagino con sua immensa gioia. A proposito, non so nemmeno se sia davvero il suo pilota preferito, perché in effetti il suo preferito in assoluto potrebbe essere Razia...

È da segnalare, in conclusione, l’avvicinarsi di un anniversario di immensa portata, dato che coinvolge un semidio: il 25 settembre è vicino.
E, non dite di no, sono sicura che molti di voi si staranno guardando intorno con aria smarrita. Ebbene, come osate scordarvi che il 25 settembre del 2005 Ferniiii vinse il suo primo titolo? Ricordo ancora i festeggiamenti, con tutti i membri del team che indossavano maglie con scritto davanti “Alonso world champion” e dietro “Schumacher who?” (credo che sia l’ultima volta che ci sono state maglie celebrative: dopo, a parte nel 2011, nessuno aveva la certezza di poter vincere il titolo, quindi se le sono risparmiate... o magari le avevano fatte i team che hanno perso, quindi non le abbiamo viste). Al momento quella di “Schumacher who” mi sembrò una trovata originale. Qualche mese fa, mentre facevo ricerche random su internet, mi è capitato sottomano un articolo, corredato di foto, risalente al giugno del 2005: dopo il grande clamore suscitato dalla quarta posizione di Danica Patrick alla 500 miglia di Indianapolis, che all’epoca fu un fenomeno mediatico di grande portata, una settimana più tardi Wheldon, che la Indy 500 l’aveva vinta, aveva una maglia che recitava testualmente “Danica who”. Considerando che tutto ciò era accaduto poco meno di quattro mesi prima, mi rimane un grande dubbio: in Renault hanno avuto la stessa idea o hanno palesemente scopiazzato, contando sul fatto che nessuno ci facesse caso? Credo che questo, purtroppo, non lo scopriremo mai, così come non scopriremo mai se esiste una relazione tra la gemella di Kate e i gemelli di Raikkonen, Schumacher e Massa.

E con questo vi saluto, lasciandovi con un dubbio amletico: secondo voi quello che criticava la Ferrari quest’estate era il gemello segreto di Nando?

lunedì 23 settembre 2013

WEC #5: 6 Ore di Austin

Da notare la vittoria di McNish in LMP1, di Conway in LMP2 e dell'Uomo Rasoio in LMGTEPro.


RISULTATO COMPLESSIVO

1  2  LMP1  Tom KRISTENSEN, Loïc DUVAL, Allan McNISH  Audi R18 e-tron quattro  M 187 6:00'31.331 149 1'47.868 184.1
2  8  LMP1  Anthony DAVIDSON, Sébastien BUEMI, Stéphane SARRAZIN  Toyota TS030 - Hybrid  M 187 6:00'54.948 23.617 23.617 137 1'48.745 182.6
3  1  LMP1  André LOTTERER, Benoit TRÉLUYER, Marcel FÄSSLER  Audi R18 e-tron quattro  M 186 6:00'45.479 1 Laps 1 Laps 96 1'47.375 184.9
4  12  LMP1  Nicolas PROST, Nick HEIDFELD, Mathias BECHE  Lola B12/60 Coupé - Toyota  M 183 6:01'20.653 4 Laps 3 Laps 129 1'50.302 180.0
5  26  LMP2  Roman RUSINOV, John MARTIN, Mike CONWAY  Oreca 03 - Nissan  D 178 6:02'27.449 9 Laps 5 Laps 151 1'54.559 173.3
6  49  LMP2  Luis PEREZ COMPANC, Nicolas MINASSIAN, Pierre KAFFER  Oreca 03 - Nissan  M 177 6:02'10.456 10 Laps 1 Laps 148 1'55.552 171.8
7  32  LMP2  Thomas HOLZER, Dominik KRAIHAMER, Jan CHAROUZ  Lotus T128  D 174 6:01'33.496 13 Laps 3 Laps 110 1'57.303 169.3
8  25  LMP2  Tor GRAVES, James WALKER, Rudy JUNCO  Oreca 03 - Nissan  D 173 6:01'21.007 14 Laps 1 Laps 163 1'55.517 171.9
9  41  LMP2  Christian ZUGEL, Chris DYSON, Tom KIMBER-SMITH  Zytek Z11SN - Nissan  D 172 6:01'34.661 15 Laps 1 Laps 132 1'55.963 171.2
10  24  LMP2  Olivier PLA, David HEINEMEIER HANSSON, Alex BRUNDLE  Morgan - Nissan  D 172 6:02'07.624 15 Laps 32.963 139 1'54.675 173.2
11  35  LMP2  Bertrand BAGUETTE, Ricardo GONZALEZ, Martin PLOWMAN  Morgan - Nissan  D 170 6:01'42.694 17 Laps 2 Laps 144 1'55.357 172.1
12  99  LMGTE Pro  Bruno SENNA, Frédéric MAKOWIECKI,  Aston Martin Vantage V8  M 167 6:01'02.167 20 Laps 3 Laps 103 2'04.163 159.9
13  51  LMGTE Pro  Gianmaria BRUNI, Giancarlo FISICHELLA,  Ferrari F458 Italia  M 167 6:01'17.382 20 Laps 15.215 137 2'04.170 159.9
14  71  LMGTE Pro  Kamui KOBAYASHI, Toni VILANDER,  Ferrari F458 Italia  M 167 6:01'19.126 20 Laps 1.744 141 2'03.520 160.8
15  92  LMGTE Pro  Marc LIEB, Richard LIETZ,  Porsche 911 RSR  M 167 6:02'27.351 20 Laps 1'08.225 165 2'03.853 160.3
16  96  LMGTE Am  Stuart HALL, Jamie CAMPBELL-WALTER,  Aston Martin Vantage V8  M 165 6:01'30.478 22 Laps 2 Laps 162 2'05.365 158.4
17  95  LMGTE Am  Christoffer NYGAARD, Kristian POULSEN, Nicki THIIM  Aston Martin Vantage V8  M 165 6:01'32.207 22 Laps 1.729 140 2'04.830 159.1
18  76  LMGTE Am  Raymond NARAC, Jean-Karl VERNAY,  Porsche 911 GT3 RSR  M 165 6:02'29.361 22 Laps 57.154 85 2'05.378 158.4
19  81  LMGTE Am  Vicente POTOLICCHIO, Rui AGUAS, Matteo MALUCELLI  Ferrari F458 Italia  M 164 6:00'37.845 23 Laps 1 Laps 141 2'05.029 158.8
20  91  LMGTE Pro  Jörg BERGMEISTER, Patrick PILET,  Porsche 911 RSR  M 163 6:01'09.907 24 Laps 1 Laps 140 2'04.111 160.0
21  88  LMGTE Am  Christian RIED, Gianluca RODA, Paolo RUBERTI  Porsche 911 GT3 RSR  M 163 6:01'20.305 24 Laps 10.398 88 2'05.383 158.4
22  50  LMGTE Am  Patrick BORNHAUSER, Julien CANAL, Fernando REES  Chevrolet Corvette C6-ZR1  M 163 6:01'36.932 24 Laps 16.627 150 2'06.024 157.6
23  61  LMGTE Am  Jack GERBER, Matt GRIFFIN, Marco CIOCI  Ferrari F458 Italia  M 162 6:01'27.673 25 Laps 1 Laps 114 2'05.033 158.8
24  57  LMGTE Am  Tracy KROHN, Niclas JÖNSSON, Maurizio MEDIANI  Ferrari F458 Italia  M 156 6:00'51.796 31 Laps 6 Laps 110 2'06.558 156.9
25  45  LMP2  Jacques NICOLET, Jean-Marc MERLIN, Erik MARIS  Morgan - Nissan  D 148 6:00'40.364 39 Laps 8 Laps 86 1'59.816 165.7
26  97  LMGTE Pro  Stefan MÜCKE, Darren TURNER, Oliver GAVIN  Aston Martin Vantage V8  M 118 4:19'17.232 69 Laps 30 Laps 109 2'04.298 159.8
27  98  LMGTE Pro  Paul DALLA LANA, Pedro LAMY, Richie STANAWAY  Aston Martin Vantage V8  M 84 3:11'30.224 103 Laps 34 Laps 50 2'04.292 159.8
28  31  LMP2  Kevin WEEDA, Vitantonio LIUZZI, James ROSSITER  Lotus T128  D 0 187 Laps 84 Laps


RISULTATI PER CATEGORIA

LMP1
1  2  LMP1  Tom KRISTENSEN, Loïc DUVAL, Allan McNISH  Audi R18 e-tron quattro  M 187 6:00'31.331 149 1'47.868 184.1
2  8  LMP1  Anthony DAVIDSON, Sébastien BUEMI, Stéphane SARRAZIN  Toyota TS030 - Hybrid  M 187 6:00'54.948 23.617 23.617 137 1'48.745 182.6
3  1  LMP1  André LOTTERER, Benoit TRÉLUYER, Marcel FÄSSLER  Audi R18 e-tron quattro  M 186 6:00'45.479 1 Laps 1 Laps 96 1'47.375 184.9
4  12  LMP1  Nicolas PROST, Nick HEIDFELD, Mathias BECHE  Lola B12/60 Coupé - Toyota  M 183 6:01'20.653 4 Laps 3 Laps 129 1'50.302 180.0

LMP2
1  26  LMP2  Roman RUSINOV, John MARTIN, Mike CONWAY  Oreca 03 - Nissan  D 178 6:02'27.449 9 Laps 5 Laps 151 1'54.559 173.3
2  49  LMP2  Luis PEREZ COMPANC, Nicolas MINASSIAN, Pierre KAFFER  Oreca 03 - Nissan  M 177 6:02'10.456 10 Laps 1 Laps 148 1'55.552 171.8
3  32  LMP2  Thomas HOLZER, Dominik KRAIHAMER, Jan CHAROUZ  Lotus T128  D 174 6:01'33.496 13 Laps 3 Laps 110 1'57.303 169.3
4  25  LMP2  Tor GRAVES, James WALKER, Rudy JUNCO  Oreca 03 - Nissan  D 173 6:01'21.007 14 Laps 1 Laps 163 1'55.517 171.9
5  41  LMP2  Christian ZUGEL, Chris DYSON, Tom KIMBER-SMITH  Zytek Z11SN - Nissan  D 172 6:01'34.661 15 Laps 1 Laps 132 1'55.963 171.2
6  24  LMP2  Olivier PLA, David HEINEMEIER HANSSON, Alex BRUNDLE  Morgan - Nissan  D 172 6:02'07.624 15 Laps 32.963 139 1'54.675 173.2
7  35  LMP2  Bertrand BAGUETTE, Ricardo GONZALEZ, Martin PLOWMAN  Morgan - Nissan  D 170 6:01'42.694 17 Laps 2 Laps 144 1'55.357 172.1
8  45  LMP2  Jacques NICOLET, Jean-Marc MERLIN, Erik MARIS  Morgan - Nissan  D 148 6:00'40.364 39 Laps 8 Laps 86 1'59.816 165.7
9  31  LMP2  Kevin WEEDA, Vitantonio LIUZZI, James ROSSITER  Lotus T128  D 0 187 Laps 84 Laps

LMGTE Pro
1  99  LMGTE Pro  Bruno SENNA, Frédéric MAKOWIECKI,  Aston Martin Vantage V8  M 167 6:01'02.167 20 Laps 3 Laps 103 2'04.163 159.9
2  51  LMGTE Pro  Gianmaria BRUNI, Giancarlo FISICHELLA,  Ferrari F458 Italia  M 167 6:01'17.382 20 Laps 15.215 137 2'04.170 159.9
3  71  LMGTE Pro  Kamui KOBAYASHI, Toni VILANDER,  Ferrari F458 Italia  M 167 6:01'19.126 20 Laps 1.744 141 2'03.520 160.8
4  92  LMGTE Pro  Marc LIEB, Richard LIETZ,  Porsche 911 RSR  M 167 6:02'27.351 20 Laps 1'08.225 165 2'03.853 160.3
5  91  LMGTE Pro  Jörg BERGMEISTER, Patrick PILET,  Porsche 911 RSR  M 163 6:01'09.907 24 Laps 1 Laps 140 2'04.111 160.0
6  97  LMGTE Pro  Stefan MÜCKE, Darren TURNER, Oliver GAVIN  Aston Martin Vantage V8  M 118 4:19'17.232 69 Laps 30 Laps 109 2'04.298 159.8
7  98  LMGTE Pro  Paul DALLA LANA, Pedro LAMY, Richie STANAWAY  Aston Martin Vantage V8  M 84 3:11'30.224 103 Laps 34 Laps 50 2'04.292 159.8

LMGTE Am
1  96  LMGTE Am  Stuart HALL, Jamie CAMPBELL-WALTER,  Aston Martin Vantage V8  M 165 6:01'30.478 22 Laps 2 Laps 162 2'05.365 158.4
2  95  LMGTE Am  Christoffer NYGAARD, Kristian POULSEN, Nicki THIIM  Aston Martin Vantage V8  M 165 6:01'32.207 22 Laps 1.729 140 2'04.830 159.1
3  76  LMGTE Am  Raymond NARAC, Jean-Karl VERNAY,  Porsche 911 GT3 RSR  M 165 6:02'29.361 22 Laps 57.154 85 2'05.378 158.4
4  81  LMGTE Am  Vicente POTOLICCHIO, Rui AGUAS, Matteo MALUCELLI  Ferrari F458 Italia  M 164 6:00'37.845 23 Laps 1 Laps 141 2'05.029 158.8
5  88  LMGTE Am  Christian RIED, Gianluca RODA, Paolo RUBERTI  Porsche 911 GT3 RSR  M 163 6:01'20.305 24 Laps 10.398 88 2'05.383 158.4
6  50  LMGTE Am  Patrick BORNHAUSER, Julien CANAL, Fernando REES  Chevrolet Corvette C6-ZR1  M 163 6:01'36.932 24 Laps 16.627 150 2'06.024 157.6
7  61  LMGTE Am  Jack GERBER, Matt GRIFFIN, Marco CIOCI  Ferrari F458 Italia  M 162 6:01'27.673 25 Laps 1 Laps 114 2'05.033 158.8
8  57  LMGTE Am  Tracy KROHN, Niclas JÖNSSON, Maurizio MEDIANI  Ferrari F458 Italia  M 156 6:00'51.796 31 Laps 6 Laps 110 2'06.558 156.9

domenica 22 settembre 2013

La domenica di Marina Bay

Il gran premio di Singapore, che si disputa dal 2008 sulle strade di Marina Bay, è il tredicesimo appuntamento del campionato di Formula 1 2013.
La partenza avviene con un’ora d’anticipo rispetto all’orario delle qualifiche, ovvero alle ore 20.00 locali (14.00 italiane)

Condizioni meteo: sereno (temperatura media 29°)
Numero giri: 61
Pole position: Sebastian Vettel

Griglia di partenza: Vettel, Rosberg, Grosjean, Webber, Hamilton, Massa, Alonso, Button, Ricciardo, Gutierrez, Hulkenberg, Vergne, Raikkonen, Perez, Sutil, Bottas, Di Resta, Maldonado, Pic, Van Der Garde, Bianchi, Chilton. NOTE: Sutil parte con gomme medium, tutti gli altri piloti partono sulle supersoft.

Cronaca
Alla partenza è lotta tra Vettel e Rosberg per la prima posizione: è l’unico momento della gara in cui sembra che qualcuno sia in grado di tenere testa a Vettel, che però dimostra subito che, per questa volta non c’è niente da fare; la leadership è sua e inizia fin da subito a far registrare giri veloci, che gli fanno prendere parecchi secondi di vantaggio nei confronti di chi lo segue.
Rosberg è stabilmente secondo, mentre fin dalla partenza Alonso è terzo, avendo approfittato anche di una partenza non ottimale da parte di Grosjean e Webber, 4° e 5° finché l’australiano, nel corso del primo giro, non supera il pilota della Lotus. Dietro è lotta per la 6° posizione tra Massa e Hamilton: quest’ultimo ha fatto una partenza peggiore rispetto al brasiliano ritrovandosi dietro ed è momentaneamente costretto ad accodarsi in quanto gli era passato davanti fuori dalla pista.

La situazione rimane stabile, con Button, Hulkenberg e Perez che chiudono la top-ten, fino al momento in cui iniziano i pit-stop. Raikkonen è il primo a fermarsi, all’11° giro, mentre i piloti della top-ten proseguono per qualche ulteriore giro.
È da segnalare al 17esimo giro un acceso duello tra Maldonado, che ritarda il pit-stop, Hulkenberg e Perez, in cui questi ultimi due rischiano la collisione.

Dopo che i piloti della top-ten si sono fermati (l’ultimo è Vettel al 18°) troviamo: Vettel, Rosberg, Di Resta (che ancora non si è fermato - rientrerà al 21°) e Alonso che non riesce a sbarazzarsi del pilota della Force India. È 5° Webber davanti a Grosjean, con Hamilton che ha guadagnato una posizione su Massa approfittando del pit-stop e con Button e Raikkonen che completano la top-ten. Seguono Perez e Hulkenberg in lotta l’uno con l’altro.

Colpo di scena al 25° giro: Ricciardo va a sbattere, mentre alcuni piloti si erano già fermati per la seconda sosta. Entra la safety-car. Sono invariate le posizioni di Vettel e Rosberg, mentre Webber e Hamilton sono 3° e 4° approfittando della sosta di Alonso (5°) e Grosjean (6°) mentre Di Resta, primo pilota su gomme supersoft,  è 7° davanti a Massa che si è appena fermato per mettere a sua volta le supersoft.

Si riparte al 31° giro: è stato necessario infatti un paio di giri aggiuntivi per permettere ai doppiati, in particolare alle Marussia, di accodarsi dopo che si erano già sdoppiati.
Vettel, che prima della safety-car aveva accumulato almeno una ventina di secondi di vantaggio, dimostra di poter fare altrettanto e inizia da subito a girare velocissimo, rifilando in media due secondi al giro a Rosberg e ai piloti che lo seguono. Grosjean, intanto, accusa dei problemi: al 34° giro è costretto a rientrare ai box per una lunga sosta, tornerà in pista ultimo e sarà costretto successivamente a fermarsi definitivamente alcuni giri più tardi.

Per i piloti che non si sono fermati durante la neutralizzazione della safety-car, i pit-stop iniziano dopo il 40° giro. Si ferma Webber, mentre Rosberg rientra un giro più tardi e si ritrova alle sue spalle una volta tornato in pista, perdendo così una posizione. Rientrano poi Di Resta, Massa (che si era sì fermato, ma che aveva le supersoft, sulle quali non sarebbe potuto arrivare in fondo) e Hamilton, prima di Vettel al 45° giro. Quando torna in pista, il pilota della Redbull, ha ancora un consistente margine su Alonso, grazie ai tempi fatti registrare nei giri precedenti.
I primi dodici sono, a questo punto: Vettel, Alonso, Button, Raikkonen, Perez, Hulkenberg, Guterrez, Webber, Rosberg, Hamilton, Di Resta e Massa.

Soltanto Vettel e i piloti da Webber in poi hanno gomme nuove e per gli altri si porrà il problema di doverle fare arrivare fino alla fine. È proprio questo fattore a rendere movimentatissime le fasi finali della gara, in cui il primo ad avere problemi è Gutierrez: tra il 49° e il 50° giro viene sfilato dai cinque piloti che lo seguono, mentre anche Hulkenberg inizia a perdere terreno e si vede superare da Webber al 54° giro.
Un giro più tardi Button è costretto a desistere all’attacco di Raikkonen, che conquista quindi la terza posizione, staccato di circa quindici secondi da Alonso che è secondo. Anche l’altra McLaren, quella di Perez, è in difficoltà: lo supera Webber, che sta iniziando a girare sugli stessi tempi di Vettel.

Colpo di scena al 56° giro: Di Resta, che era appena entrato in zona punti e si trovava alle spalle di Hamilton e davanti a Massa, va a sbattere contro le barriere. Per fortuna è in una via di fuga e non è necessario l’ingresso della safety-car.
Le McLaren, sempre più in crisi, perdono altre posizioni: Webber supera anche Button, mentre un giro più tardi entrambi i piloti della McLaren vengono superati da Rosberg che, riuscendo a liberarsi di loro piuttosto in fretta, riesce a liberarsi anche di Hamilton che gli era ormai negli scarichi. Al 58° giro anche quest’ultimo riesce a superare le McLaren, mentre Massa supera Perez e soltanto nella tornata successiva riesce a sorpassare anche Button.

Per Webber, al momento 4°, la situazione si complica negli ultimi due giri: già in precedenza dai box gli avevano comunicato di risparmiare la vettura, altrimenti c’era il rischio di non arrivare in fondo. Soltanto al 60° giro, però, l’australiano desiste, venendo superato dalle due Mercedes di Rosberg e Hamilton. Si ritrova sesto, con la vettura da cui inizia a uscire del fumo, con circa 5 secondi di vantaggio su Massa e almeno dieci di più sulle McLaren. Viene superato da Massa all’ultimo giro e, proprio nelle ultime curve, un principio di incendio mette fine alla sua gara. Risalgono quindi 7° e 8° i due piloti della McLaren, mentre Hulkenberg e Sutil completano la top-ten.



I TOP
Dopo che Vettel ha conquistato un grand chelem, ottenendo una ventina di secondi di vantaggio sul secondo prima della safety car e recuperandone almeno una cinquantina dopo la ripartenza (è arrivato al traguardo con mezzo minuto di vantaggio, ma vanno aggiunti anche i secondi che ha impiegato nel successivo pit-stop), girando due secondi al giro più veloce di tutti i piloti che lo seguivano, non posso far altro che riconoscere i suoi meriti. Seppure la strategia fosse molto diversa, l’unico paragone possibile che ho potuto fare è stato quello che fece Michael Schumacher al gran premio di Francia del 2004.
Top onorario anche Raikkonen: nonostante i problemi fisici è riuscito a recuperare riuscendo a gestire le gomme fino al traguardo e a classificarsi sul podio.

I FLOP
Daniel Ricciardo: va a sbattere, da solo, facendo entrare la safety-car. Se non altro ha il merito di avere scombinato la situazione, cosa che ha reso molto movimentati i giri finali.
Paul Di Resta: va a sbattere, da solo, rischiando di far entrare di nuovo la safety-car. Visti gli sviluppi che si sono avuti alla fine, un 6° o 7° posto sarebbe stato alla sua portata.

DETTAGLI NON TRASCURABILI
È plausibile ipotizzare che Max Chilton, giunto al traguardo davanti al compagno di squadra Bianchi, abbia ignorato un ordine di scuderia! Al 37° giro, infatti, era stato mandato in onda un team-radio di Bianchi in cui gli era stato testualmente comunicato che era più veloce di Chilton, che poteva superarlo, e che ciò era stato comunicato anche allo stesso Chilton. Attendo con ansia uno scandalo 22-21!


Articolo scritto per F1GC forum.

sabato 21 settembre 2013

Il sabato di Marina Bay

Il gran premio di Singapore si svolge a Yas Marina nel weekend del 22 settembre e costituisce il 13esimo 1appuntamento della stagione 2013. Le mescole di gomme portate dalla Pirelli sono le medium e le supersoft.
Nelle prove libere le Redbull si sono mostrate dominanti (sulle medium Vettel è più veloce di Webber, sulle supersoft è Webber invece il più veloce dei due), mentre sono da riscontrare anche le buone prestazioni di Lotus (specie Grosjean, dato che Raikkonen ha avuto problemi fisici nella giornata di sabato) e Mercedes, mentre sembrano in difficoltà le Ferrari.

Le qualifiche vengono disputate alle 21.00 ora locale (15.00 italiane), un’ora più tardi rispetto all’orario di partenza della gara che si svolgerà domenica 22 settembre.
In Q1 è lampante come le supersoft permettano ai piloti di migliorare i propri tempi di quasi due secondi al giro, tanto che, sul finale della Q1, la maggior parte dei piloti - con l’eccezione di Vettel, Webber e Grosjean che hanno disputato due run sulle medium - montano le supersoft. È Hamilton a far registrare il miglior tempo in una prima manche in cui, come sempre, le Caterham e le Marussia vengono relegate nelle ultime due file. Escono anche la Force India di Di Resta e la Williams di Maldonado, che l’anno scorso partì dalla prima fila.

In Q2, dove tutti girano sulle supersoft, le Redbull si dimostrano le più veloci, con Vettel e Webber che ottengono i migliori tempi davanti alle due Mercedes.
Fa un buon tempo anche Grosjean, mentre Raikkonen (ancora alle prese con forti dolori alla schiena) è soltanto 13esimo alle spalle di Hulkenberg e Vergne ed esce di scena così come Perez, subito dietro di lui, e la Force India e la Williams superstiti. È da segnalare, a sorpresa, il passaggio di Gutierrez in Q3 per la prima volta in carriera.

Soltanto le Redbull, le Mercedes e la Lotus di Grosjean vanno in pista fin dall’inizio della Q3 ed effettuano un primo tentativo che per Vettel si rivelerà essere il solo: il suo tempo sembra infatti inavvicinabile. Si tratta di una pole preannunciata, davanti a Rosberg, Grosjean, Webber e Hamilton tra i primi cinque, unici piloti staccati meno di un secondo da Vettel. Seguono le Ferrari, dopodiché Button e Ricciardo. Gutierrez non scende in pista nella terza manche e scatterà dalla decima posizione.

Al momento sembrano non esserci piloti a rischio di penalità, per cui la griglia di partenza sarà la seguente:

1^ fila: 1. Sebastian Vettel (Redbull), 2. Nico Rosberg (Mercedes)
2^ fila: 3. Romain Grosjean (Lotus), 4. Mark Webber (Redbull)
3^ fila: 5. Lewis Hamilton (Mercedes), 6. Felipe Massa (Ferrari)
4^ fila: 7. Fernando Alonso (Ferrari), 8. Jenson Button (McLaren)
5^ fila: 9. Daniel Ricciardo (Toro Rosso), 10. Esteban Gutierrez (Sauber)
6^ fila: 11. Nicolas Hulkenberg (Sauber), 12. Jean-Eric Vergne (Toro Rosso)
7^ fila: 13. Kimi Raikkonen (Lotus), 14. Sergio Perez (McLaren)
8^ fila: 15. Adrian Sutil (Force India), 16. Valtteri Bottas (Williams)
9^ fila: 17. Paul Di Resta (Force India), 18. Pastor Maldonado (Williams)
10^ fila: 19. Charles Pic (Caterham), 20. Giedo Van Der Garde (Caterham)
11^ fila: 21. Jules Bianchi (Marussia), 22. Max Chilton (Marussia)



PS. Auguri, un po' in ritardo, a Pastor e Gabriella Maldonado, oltre che alla loro figlia Victoria, venuta alla luce qualche settimana fa. *-*

giovedì 19 settembre 2013

Gran Premio di Singapore: ORARI IN TV

VENERDÌ: ore 22.30 su RaiSport1 (canale 57 digitale terrestre), sintesi delle prove libere 1 e 2.
SABATO: ore 15.00 qualifiche in DIRETTA su Raidue e RaiHD (canale 501).
DOMENICA: ore 14.00 gara in DIRETTA su Raiuno e RaiHD.

NB. Ricordatevi (non è un errore di battitura) che le qualifiche inizieranno un'ora dopo rispetto all'orario della gara.

mercoledì 18 settembre 2013

OK, mi devo correggere...

Piccola precisazione relativa alla GEICO 400, ma non solo.

I piloti che attualmente sono in lotta per il titolo, per la Sprint Cup, sono:
1  Matt Kenseth  2063
2  Kyle Busch  2055
3  Jimmie Johnson  2052
4  Kevin Harvick  2048
5  Carl Edwards  2040
6  Kurt Busch  2040
7  Jeff Gordon  2039
8  Ryan Newman  2035
9  Clint Bowyer  2035
10  Greg Biffle  2032
11  Kasey Kahne  2032
12  Joey Logano  2011
13  Dale Earnhardt Jr.  2010

quindi Truex è stato escluso in quanto, ho scoperto, il suo compagno di squadra Bowyer nella 26esima gara stagionale avrebbe innescato un incidente per interferire sul risultato e favorirlo per essere nella top-12 in classifica. #CRASHGATESTYLE.

A quando il passaggio di Nelsinho Piquet nella Sprint Cup? :D

martedì 17 settembre 2013

tRàDìT0r1 d3££'ùMàNìT4!!!!!11!!!!!!111!!!!

Ve la ricordate la teoria secondo la quale Alonso avrebbe meritato di vincere tutti gli ultimi dieci titoli perché lui è uno che ce la mette tutta, che dà il meglio di sé, che si impegna sempre al massimo, ecc... Insomma, che tutti si rigirano i pollici mentre lui fa del suo meglio? Pare che in questo momento sia stata momentaneamente soppiantata per parlare d'altro (perché da un lato c'è anche Kimi che piace ai fanboy - gli stessi che gli davano del bollito - e il tormentone F3Rn1 mY LòV3 potrebbe essere a breve soppiantato dalla sindrome della santificazione alternata) e, in attesa di Singapore, stiamo assistendo a un fenomeno inedito: una lunga e interminabile serie di fanboy che si dicono dispiaciuti del fatto che Massa se ne vada, perché loro gli erano affezionati e l'hanno sempre dimostrato (insultandolo, proprio come hanno fatto con Raikkonen per un bel po', ma questo non ha rilevanza).
Su questa linea di pensiero sono usciti una marea di articoli, su numerosi siti web, che declamano come Felipe abbia sempre fatto del suo meglio, si sia sempre impegnato, che la colpa dei suoi risultati calanti sia tutta della molla in testa (fino all'altro ieri gli auguravano che gli capitasse di nuovo, ma non fa nulla...), ecc... Insomma, accanto a Ferniiii esisterebbe un altro pilota in grado di impegnarsi anziché rigirarsi i pollici.

C'è un problema, però: i suddetti fanboy non si sono ancora accorti di un dettaglio fondamentale. Massa ha come progetto per il futuro quello di mettere il culo su una Lotus, e non è detto che la cosa sia irrealizzabile.
Aveva dichiarato di recente di essere in contatto anche con altri team. Tutti avevamo pensato alla Sauber... invece ha dichiarato proprio ieri che un altro team con cui ha avuto dei contatti è nientemeno che la McLaren. Quindi, come altro potenziale sogno nel cassetto, Felipe ha quello di mettere il culo su una McLaren. E' abbastanza agghiacciante come scenario. Ce n'è abbastanza per declassarlo al ruolo di traditore dell'umanità? D'altronde quando ha dichiarato che avrebbe lasciato la Ferrari tutti credevano che fosse giunto il momento del ritiro oppure che passasse all'innocua Sauber motorizzata Ferrari. Ma probabilmente non andrà a finire così...

Tra l'altro Feliiii ha recentemente dichiarato anche qualcos'altro, ma preferisco non riportarlo, almeno per il momento... Attenderò sviluppi.

lunedì 16 settembre 2013

NASCAR SPRINT CUP SERIES 2013: GEICO 400, Joliet Chicagoland (27/36) – 15 settembre

Notizie pre-gara: ai 12 piloti che sono in lotta per il titolo è stato aggiunto anche Ryan Newman come 13° perché... non ho capito il perché.

Numero giri: 267
Pole position: Joey Logano

Logano mantiene la testa della gara davanti a Montoya, Keselowski, Stenhouse e Biffle. Le posizioni non cambiano più di tanto nella prima parte di gara: è da segnalare che Keselowski supera Montoya mentre Johnson si porta in quarta posizione e, intorno al 25° giro, si porterà al terzo posto dopo un sorpasso su Montoya.
Dopo trenta giri c’è la prima caution per pioggia, che rimane per vari giri. Nei concomitanti pit-stop Johnson è riuscito a portarsi in testa, dove permane dal restart in poi fino intorno all’80° giro, quando si ferma ai box in regime di verde. Anche gli altri piloti rientrano ai box più o meno in quei giri.

Al 109° giro Whitt finisce in testacoda a causa della pioggia. Seconda caution... e stavolta la gara viene interrotta, dopo i numerosi ritardi che già ci sono stati.

...Ore e ore dopo: finalmente la gara riparte, dopo diversi giri dietro la pace-car finalmente al 118° giro c’è il restart, Kenseth è in testa davanti a Johnson e Kyle Busch... tempo una manciata di minuti Montoya perde  pezzi: caution ancora una volta.
Dopo il restart tutto procede regolare, con Kenseth in testa, per diversi giri, fino al 148° quando la pace-car ritorna in pista a causa di un testacoda di Allgaier. Logano, nel frattempo, procede con la vettura in fumo. I piloti di testa rientrano ai box.

Si riparte con Gordon in testa. Il verde dura poco dato che la vettura di Whitt procede in fiamme: altra caution. Dopo il successivo restart Gordon è ancora in testa e lo è ancora quando al 167° giro c’è una nuova caution a causa di un detrito. Alcune vetture rientrano ai box. Si porta in testa Biffle, ma quando la gara riprende Kyle Busch lo supera ed è il nuovo leader.
La gara è ripresa da poco quando Logano, che già in precedenza aveva avuto dei problemi, si ritira con la vettura in fumo: caution ancora una volta.

A una cinquantina di giri alla fine Busch si ferma in regime di verde, così come numerose altre vetture.
A 42 giri dal termine Dale Jr si ritira col motore in fumo: altra caution. Queste sono tutte le gufate che gli fanno i fanboy americani. -.-

Kyle Busch successivamente si riporta in testa davanti a Kenseth e Harvick, prima della successiva caution per un testacoda del debuttante Allgaier. Dopo il restart è Kenseth a risalire al primo posto, dove resterà fino alla conclusione.

Risultato

1. (10) Matt Kenseth, Toyota, 267 laps, 136.7 rating, 48 points, $334,891.
2. (12) Kyle Busch, Toyota, 267, 129.4, 43, $261,048.
3. (17) Kevin Harvick, Chevrolet, 267, 101.1, 42, $221,326.
4. (16) Kurt Busch, Chevrolet, 267, 102.1, 40, $169,960.
5. (9) Jimmie Johnson, Chevrolet, 267, 123.9, 40, $176,926.
6. (6) Jeff Gordon, Chevrolet, 267, 115, 39, $161,976.
7. (2) Brad Keselowski, Ford, 267, 107.4, 38, $164,431.
8. (5) Ricky Stenhouse Jr., Ford, 267, 89.9, 36, $158,976.
9. (24) Clint Bowyer, Toyota, 267, 88.5, 35, $148,273.
10. (20) Ryan Newman, Chevrolet, 267, 86.6, 35, $143,123.
11. (8) Carl Edwards, Ford, 267, 83.4, 34, $142,180.
12. (4) Kasey Kahne, Chevrolet, 267, 97.2, 32, $119,355.
13. (15) Aric Almirola, Ford, 267, 91.1, 32, $140,891.
14. (21) Jeff Burton, Chevrolet, 267, 70.2, 30, $111,180.
15. (26) Marcos Ambrose, Ford, 267, 72.4, 29, $130,994.
16. (7) Greg Biffle, Ford, 267, 88.3, 29, $116,030.
17. (29) Mark Martin, Chevrolet, 267, 70.4, 27, $143,905.
18. (14) Martin Truex Jr., Toyota, 267, 92.9, 26, $132,555.
19. (27) Jamie McMurray, Chevrolet, 267, 64.7, 26, $126,025.
20. (23) Danica Patrick, Chevrolet, 267, 61.2, 24, $100,180.
21. (13) A J Allmendinger, Toyota, 267, 62.1, 23, $124,438.
22. (11) Paul Menard, Chevrolet, 267, 69, 22, $127,571.
23. (41) Dave Blaney, Chevrolet, 267, 53.2, 21, $113,013.
24. (37) Travis Kvapil, Toyota, 266, 51.6, 20, $118,313.
25. (30) J.J. Yeley, Chevrolet, 266, 53.5, 20, $96,005.
26. (19) David Ragan, Ford, 266, 54.3, 19, $114,388.
27. (36) Justin Allgaier, Chevrolet, 266, 50.1, 0, $111,577.
28. (35) David Gilliland, Ford, 266, 40.3, 16, $93,430.
29. (32) Landon Cassill, Chevrolet, 266, 43.7, 0, $90,230.
30. (31) Casey Mears, Ford, 266, 47, 14, $101,980.
31. (42) Joe Nemechek, Toyota, 266, 32.5, 0, $89,780.
32. (3) Juan Pablo Montoya, Chevrolet, 261, 57.5, 12, $116,794.
33. (22) Denny Hamlin, Toyota, engine, 247, 67, 11, $109,180.
34. (39) Timmy Hill, Ford, engine, 225, 33, 10, $89,180.
35. (18) Dale Earnhardt Jr., Chevrolet, engine, 224, 71.2, 10, $106,945.
36. (33) David Reutimann, Toyota, engine, 195, 36.9, 8, $88,755.
37. (1) Joey Logano, Ford, engine, 175, 88.5, 8, $122,433.
38. (25) Brian Vickers, Toyota, engine, 161, 62.1, 0, $90,860.
39. (28) Cole Whitt, Toyota, engine, 151, 40.1, 0, $78,860.
40. (43) Tony Raines, Chevrolet, vibration, 87, 26.3, 0, $74,860.
41. (34) Josh Wise, Ford, brakes, 84, 32.6, 0, $70,860.
42. (40) Reed Sorenson, Ford, vibration, 68, 28.9, 0, $66,860.
43. (38) Michael McDowell, Ford, brakes, 29, 28.9, 1, $63,360.