Carissimi lettori e buon 13 agosto 2023, oggi vi porto a fare un viaggio all'epoca dei very uominy, nello specifico nel 1973, cinquant'anni fa. Vi racconterò nello specifico il GP di Germania e il GP d'Austria, che si sono svolti rispettivamente il 30 luglio e il 13 agosto, quindi di quest'ultimo ricorre l'anniversario, ragione per cui ho deciso di far uscire questo post proprio oggi. Della gara al Nurburgring sono riuscita a trovare solo due brevi video, uno di tre minuti e uno di un minuto e mezzo, mentre di quella a Zeltweg ho trovato un video più lungo, della durata di circa sei minuti, con una breve sintesi del gran premio. Per fortuna siamo in un'epoca della quale ci sono cronache scritte abbastanza approfondite, quindi potrò essere abbastanza esaustiva.
GP GERMANIA - c'erano tre Ferrari, guidate da Jacky Ickx, Clay Regazzoni e Arturo Merzario, con Ickx che scattava dalla pole position. Precedeva la Tyrrell di Jackie Stewart e la Lotus di Emerson Fittipaldi, con Ickx che ha mantenuto la prima posizione alla partenza. La March di Ronnie Peterson si è inserita al secondo posto, con Fittipaldi a seguire precedendo Regazzoni e Stewart.
Ickx ha allungato, Fittipaldi si è portato in seconda posizione ritrovandosi inseguito da vicino da Peterson, mentre tenevano a distanza il duo Regazzoni/ Stewart, che ha successivamente recuperato posizioni approfittando di un testacoda di Peterson che si è ritrovato quindi in quinta piazza. Il successivo ritiro di Fittipaldi per un problema al motore(?) con tanto di fiamme ha fatto risalire Regazzoni e Stewart al secondo e al terzo posto.
Mentre Ickx ha continuato senza problemi tenendo tutti a distanza, Regazzoni e Stewart sono venuti a contatto all'ultimo giro con lo scozzese costretto al ritiro. Clay ha proseguito conquistando la seconda piazza, ma pare venendo fortemente criticato da Stewart e dalla stampa.
Peterson ha conquistato il terzo posto grazie al ritiro di Stewart, mentre la zona punti è stata completata da Howden Ganley (BRM), Brian Redman (McLaren) e Graham Hill (Brabham) a contemplare la zona punti. Non è chiaro cosa sia successo a Merzario, risulta essere scivolato dal decimo al tredicesimo posto in finale di gara.
GP AUSTRIA - la Ferrari stavolta ha portato solo due vetture, ma bastavano e avanzavano dato che entrambi i piloti sono stati costretti al ritiro per problemi tecnici. Regazzoni si è qualificato in seconda posizione alle spalle di Fittipaldi, per poi superarlo al via, ma con Stewart che si è portato in testa. Persa la posizione nei confronti di Fittipaldi, il problema è avvenuto mentre era in terza piazza, mentre Ickx, partito da una posizione più arretrata, era invece oltre top-ten al momento del ritiro.
Stewart è rimasto in testa per poco meno di metà gara, poi ha iniziato ad avere dei problemi. È stato superato da Fittipaldi e poi ha perso ulteriori posizioni, tanto che in corso d'opera è scivolato fuori dalla zona punti classificandosi in settima posizione, il tutto mentre Fittipaldi andava a conquistare la vittoria allungando in classifica.
Le McLaren di Hulme e Revson hanno concluso nelle posizioni più basse del podio mentre la zona punti è stata completata da Mike Hailwood (Surtees), Chris Amon (Matra) e Howden Ganley. La McLaren si portava al secondo posto in classifica costruttori dietro la Lotus, mentre la Tyrrell pagava i problemi avuti nelle ultime due gare sia da Stewart sia dal suo compagno di squadra François Cevert.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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domenica 13 agosto 2023
martedì 25 luglio 2023
GP Austria 1970: primo glorioso podio di una Ferrari numero 27...
...E LA PRIMA VITTORIA DI REGAZZONI IN FORMULA 1, NEL DRAMMATICO EVENTO SEGUENTE
Il 27 si era già visto in Belgio con Ickx, in realtà, e a rendere il tutto ancora più pittoresco a fare coppia con il 28. In Austria non siamo stati altrettanto fortunati, vi era solo il 27 su una delle Rosse, ma ce lo facciamo bastare perché tanto il numero stylish è quello e, come potrete intuire dal titolo, era un numero destinato a grandi cose in quel fine settimana.
Nel frattempo, venuto da una serie di ben quattro vittorie consecutive, Rindt ha messo la vettura il pole position, precedendo proprio le Ferrari di Regazzoni e Ickx, mentre a Giunti è andato il quinto posto, tra la Tyrrell/March di Jackie Stewart e la March di Chris Amon. Tutto sembrava promettere bene per il leader del mondiale, ma non è andata così ed venire superato subito dal duo Regazzoni/ Ickx al via e poi a seguire da altre varie vetture - non quella di Stewart in quanto si è ritirato quasi subito per un guasto proprio come il compagno di squadra François Cevert.
Superato da Ickx dopo un solo giro da leader, Regazzoni si è accodato in seconda piazza, seguito dalla Matra di Jean-Pierre Beltoise, con Giunti in quarta posizione e ben presto distanziato. Quest'ultimo ha perso terreno, tanto che è stato superato anche da Rindt, ormai quarto.
Il suo ritiro per un guasto (argomento sul quale tornerò in un momento successivo), così come quello di Jack Brabham, Denny Hulme e Jackie Stewart ha reso inalterata la classifica nei suoi primi quattro posti, mentre Ickx è risalito quinto ex-equo in termini di punti con Stewart. Ha vinto la gara davanti a Regazzoni, con un gap molto ridotto tra i due, ma una probabile situazione di posizioni congelate, in cui se fossero esistiti i #TeamJacky e i #TeamClay e i social sarebbe stato un delirio. O forse avrebbero unito le loro forze per attaccare i tifosi di Giunti, visto il suo pitstop forzato e la settima piazza finale.
Beltoise viaggiava verso il terzo posto quando è stato costretto a un rifornimento a un giro dalla fine, scivolando sesto dietro alla Brabhan di Rolf Stommelen - suo unico podio in Formula 1 - e alle BRM di Pedro Rodriguez e Jackie Oliver, futuro fondator-...
...
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...okay, lo sapete tutti, non sto a ripetermi. È meglio andare a vedere i commenti al video di highlights visto su Youtube. Ed eccone uno che esalta la conformazione del circuito e i suoi tratti in salita, mettendoci di mezzo i very uominy. Che anziché "real men" sono tuttavia "real mans", il che è accurato, visti i successi innumerevoli di Ickx nella 24 Ore.
La gara successiva era quella di Monza, prima della quale Rindt ha perso la vita a causa di un incidente in qualifica, inquadrato da una delle poche telecamere che riprendevano il circuito. Aveva ventotto anni, pare che intendesse ritirarsi dalla Formula 1 a fine stagione e, visto il distacco abissale, sembrava destinato a vincere il titolo - cosa che, per ironia della sorte, sarebbe accaduta davvero visto che nessuno sarebbe riuscito a raggiungerlo a quota 45 punti.
Dopo la morte di Rindt, come da prassi, la Lotus ha ritirato le entry di John Miles ed Emerson Fittipaldi - quest'ultimo comunque non qualificato dopo un incidente - e idem il team Rob Walker/Lotus per cui gareggiava Graham Hill.
Mentre Ickx in pole era affiancato dalla BRM di Pedro Rodriguez, dietro di lui Regazzoni partiva accanto a Stewart, con a seguire Giunti e Oliver. La conformazione del circuito che si usava all'epoca favoriva la competizione ruota contro ruota e i pochi highlight esistenti lasciano intravedere un lungo duello a quattro con Stewart, Oliver, Ickx e Regazzoni e vari cambi di leadership, con i ritiri già dopo poco di Rodriguez e di Giunti abbandonati dai motori delle loro auto.
La gara di Ickx non è giunta nemmeno a metà, un guasto ha messo fine anzitempo alle sue speranze di vittoria. Restava una sola Rossa in pista ed era quella di Regazzoni, mentre nel frattempo Denny Hulme si avvicinava alle zone alte, giungendo anche a leaderare per alcuni giri. Oliver, invece, è stato costretto al ritiro da un guasto al motore.
Regazzoni e Stewart hanno continuato a lottare per la prima posizione, anche se tuttavia nei giri conclusivi Clay ha allungato e non di poco grazie al fatto che Jackie fosse impegnato a lottare per la seconda piazza con Beltoise e Hulme, quest'ultimo relegato quarto proprio nel finale - Stewart secondo, Beltoise terzo - precedendo di un soffio la Brabham di Stommelen e staccando di un minuto Cevert, sesto classificato.
Era il 6 settembre 1970 e Clay Regazzoni, alla sua prima stagione in Formula 1 e neanche disputata per intero otteneva la sua prima vittoria nella classe regina e divenendo eroe delle folle. E in effetti l'aura ce l'aveva quasi, era nato il 5 settembre 1939, un solo giorno di gap tra il suo 31° compleanno e la sua prima vittoria a bordo di una Ferrari (la numero 4, stavolta), essenzialmente lo si può chiamare sfiorare da vicino l'Olimpo del motorsport.
Con la vittoria si è portato quinto in classifica con 21 punti, in una proiezione che vedeva lo sventurato Rindt ancora in vantaggio di venti punti sul suo diretto inseguitore (45 vs 25), Brabham, ritirato nel corso della gara. Stewart e Hulme avanzavano di qualche punto - lo scozzese aveva gli stessi punti di Brabham - mentre Ickx scivolava al sesto posto in classifica, a ventisei punti dalla vetta.
Finiva così, in modo tragico, la stagione europea, con ancora tre gran premi da disputare nel continente americano, Canada, Stati Uniti e Messico. Non temete, presto o tardi ve ne parlerò, narrando anche delle vicissitudini che hanno portato Ickx a ritrovarsi contendente al titolo fino al penultimo gran premio.
lunedì 24 luglio 2023
GP Germania 1970: il primo gran premio a Hockenheim
Carissimi lettori, di recente vi ho raccontato il GP di Gran Bretagna 1970, quindi direi di proseguire raccontandovi quello immediatamente successivo, avvenuto all'epoca dei very uominy in cui i piloti non si sarebbero mai rifiutati di correre al vecchio Nurburgring, non come tutti i piloti contemporanei che sanno solo lamentarsi di amenità come la sicurezza. Quindi ecco che i very uominy si apprestavano a gareggiare al vecchio Nurburgrin-...
...
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...ah no. Qualche settimana prima - avrebbe dovuto svolgersi il GP di Germania il 2 agosto - la GPDA ha annunciato per bocca di Jackie Stewart che il Nurburgring non poteva essere considerato abbastanza sicuro per gareggiare. In sintesi, il Nurburgring è saltato e per la prima volta nella storia della Formula 1 si è svolto un gran premio a Hockenheim! Vi lascio qualche istante per lamentarvi del fatto che il layout sia stato cambiato negli anni 2000, poi direi che possiamo proseguire.
La Ferrari ha portato due vetture - lo specifico perché non era scontato che succedesse sempre così, nel 1970 - guidate da Jacky Ickx e Clay Regazzoni, che si sono qualificati rispettivamente in pole position e in terza posizione, tra di loro la Lotus di Jochen Rindt. Jo Siffert sulla March scattava dalla quarta casella della griglia e ha tentato di involarsi davanti a tutti, ma non è durato molto a lungo: Ickx e Regazzoni l'hanno superato nell'arco di pochi giri. I primi tre hanno iniziato ad allungare, mentre Siffert si è ritrovato in breve lontano dalla lotta per la leadership e inseguito molto da vicino dal compagno di squadra Chris Amon.
Frattanto, nella prima parte di gara, Jack Brabham, al volante di una vettura della propria scuderia, è stato costretto al ritiro. Vi ricordo che era il diretto inseguitore di Rindt in classifica piloti e che in Germania avrebbe quindi portato a casa zero punti. Rindt frattanto si apprestava a strappare la prima piazza a Ickx che, dopo un breve duello anche con il compagno di squadra Regazzoni, si è riportato davanti in lotta per la leadership con Rindt.
Non che il video di circa un quarto d'ora in bianco e nero senza telecronaca, con inquadrature prevalentemente dall'alto e solo in certi tratti della pista illumini molto su questo duello, ma vi basti sapere che anche Regazzoni si è aggiunto al duo di testa e per un breve istante le Ferrari si sono ritrovate anche 1/2, prima che Rindt riportasse gli uomini di Maranello alla realtà. La realtà, tuttavia, è che neanche lui poteva stare sicuro, perché le posizioni tra di loro sono variate diverse volte, anche Amon si avvicinava peraltro e ha potuto portarsi brevemente davanti a Regazzoni approfittando di un errore di Clay, questo prima che il ferrarista ticinese perdesse il controllo della vettura a causa di un guasto alla trasmissione e che la gara dello stesso Chris terminasse per un guasto.
Era già trascorso circa due terzi della percorrenza al momento di questi ritiri e Rindt e Ickx si sono ritrovati in due a lottare per la vittoria, con la leadership che è passata dall'uno all'altro diverse volte. Però la gente che parla costantemente di duellihhhh e sorpassihhhh per la prima posizione, magari con una vettura rossa inclusa nel pacchetto, non mi risulta sia a conoscenza di questo gran premio, perché non se ne parla praticamente mai!
Dopo il ritiro di Amon, Ickx è tornato in testa tre volte, ma ciascuna di esse è stato superato da Rindt, che è andato a vincere. Jacky ha dovuto accontentarsi della seconda piazza, ma c'era chi se la passava peggio, per esempio Siffert scomparso dal radar delle prime posizioni già da tempo e costretto al ritiro, oppure John Surtees: il pilota della Honda si è ritirato per problemi di motore a gara ormai inoltrata quando era in terza posizione, lasciando il gradino più basso del podio alla McLaren di Denny Hulme.
I due sono stati classificati rispettivamente ottavo e nono essendosi ritirati oltre il 90% della percorrenza, con sette vetture in totale che hanno visto la bandiera a scacchi. Dalla quarta posizione in poi si sono piazzati Emerson Fittipaldi su Lotus, Rolf Stommelen su Brabham e Henri Pescarolo su Matra a completare la zona punti, mentre François Cevert al volante della March del team Tyrrell, ha chiuso la gara in ultima piazza il che è comunque meglio di quanto accaduto al compagno di squadra Jackie Stewart ritirato per un guasto al motore.
A fine video è passata in sovrimpressione la classifica piloti: Rindt in testa con 45 punti e gli altri piloti lontani un abisso, Brabham 25, Hulme 20, Stewart 19, Amon 14, con Ickx ex-equo con "Pedro Rodriges" (cit. la grafica) in sesta posizione, posizione che in realtà sulla base dei risultati ottenuti fino a quel momento pare appartenesse di fatto a Rodriguez con Ickx settimo.
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...ah no. Qualche settimana prima - avrebbe dovuto svolgersi il GP di Germania il 2 agosto - la GPDA ha annunciato per bocca di Jackie Stewart che il Nurburgring non poteva essere considerato abbastanza sicuro per gareggiare. In sintesi, il Nurburgring è saltato e per la prima volta nella storia della Formula 1 si è svolto un gran premio a Hockenheim! Vi lascio qualche istante per lamentarvi del fatto che il layout sia stato cambiato negli anni 2000, poi direi che possiamo proseguire.
La Ferrari ha portato due vetture - lo specifico perché non era scontato che succedesse sempre così, nel 1970 - guidate da Jacky Ickx e Clay Regazzoni, che si sono qualificati rispettivamente in pole position e in terza posizione, tra di loro la Lotus di Jochen Rindt. Jo Siffert sulla March scattava dalla quarta casella della griglia e ha tentato di involarsi davanti a tutti, ma non è durato molto a lungo: Ickx e Regazzoni l'hanno superato nell'arco di pochi giri. I primi tre hanno iniziato ad allungare, mentre Siffert si è ritrovato in breve lontano dalla lotta per la leadership e inseguito molto da vicino dal compagno di squadra Chris Amon.
Frattanto, nella prima parte di gara, Jack Brabham, al volante di una vettura della propria scuderia, è stato costretto al ritiro. Vi ricordo che era il diretto inseguitore di Rindt in classifica piloti e che in Germania avrebbe quindi portato a casa zero punti. Rindt frattanto si apprestava a strappare la prima piazza a Ickx che, dopo un breve duello anche con il compagno di squadra Regazzoni, si è riportato davanti in lotta per la leadership con Rindt.
Non che il video di circa un quarto d'ora in bianco e nero senza telecronaca, con inquadrature prevalentemente dall'alto e solo in certi tratti della pista illumini molto su questo duello, ma vi basti sapere che anche Regazzoni si è aggiunto al duo di testa e per un breve istante le Ferrari si sono ritrovate anche 1/2, prima che Rindt riportasse gli uomini di Maranello alla realtà. La realtà, tuttavia, è che neanche lui poteva stare sicuro, perché le posizioni tra di loro sono variate diverse volte, anche Amon si avvicinava peraltro e ha potuto portarsi brevemente davanti a Regazzoni approfittando di un errore di Clay, questo prima che il ferrarista ticinese perdesse il controllo della vettura a causa di un guasto alla trasmissione e che la gara dello stesso Chris terminasse per un guasto.
Era già trascorso circa due terzi della percorrenza al momento di questi ritiri e Rindt e Ickx si sono ritrovati in due a lottare per la vittoria, con la leadership che è passata dall'uno all'altro diverse volte. Però la gente che parla costantemente di duellihhhh e sorpassihhhh per la prima posizione, magari con una vettura rossa inclusa nel pacchetto, non mi risulta sia a conoscenza di questo gran premio, perché non se ne parla praticamente mai!
Dopo il ritiro di Amon, Ickx è tornato in testa tre volte, ma ciascuna di esse è stato superato da Rindt, che è andato a vincere. Jacky ha dovuto accontentarsi della seconda piazza, ma c'era chi se la passava peggio, per esempio Siffert scomparso dal radar delle prime posizioni già da tempo e costretto al ritiro, oppure John Surtees: il pilota della Honda si è ritirato per problemi di motore a gara ormai inoltrata quando era in terza posizione, lasciando il gradino più basso del podio alla McLaren di Denny Hulme.
I due sono stati classificati rispettivamente ottavo e nono essendosi ritirati oltre il 90% della percorrenza, con sette vetture in totale che hanno visto la bandiera a scacchi. Dalla quarta posizione in poi si sono piazzati Emerson Fittipaldi su Lotus, Rolf Stommelen su Brabham e Henri Pescarolo su Matra a completare la zona punti, mentre François Cevert al volante della March del team Tyrrell, ha chiuso la gara in ultima piazza il che è comunque meglio di quanto accaduto al compagno di squadra Jackie Stewart ritirato per un guasto al motore.
A fine video è passata in sovrimpressione la classifica piloti: Rindt in testa con 45 punti e gli altri piloti lontani un abisso, Brabham 25, Hulme 20, Stewart 19, Amon 14, con Ickx ex-equo con "Pedro Rodriges" (cit. la grafica) in sesta posizione, posizione che in realtà sulla base dei risultati ottenuti fino a quel momento pare appartenesse di fatto a Rodriguez con Ickx settimo.
mercoledì 19 luglio 2023
GP Gran Bretagna 1970: un'altra vittoria sfumata di Brabham
Siamo nell'estate del 1970 e la Formula 1 è di recente stata scossa dall'incidente mortale di Piers Courage in Olanda. In quel gran premio Jochen Rindt, pilota della Lotus, aveva conquistato la sua seconda vittoria stagionale, per poi ottenerne una terza in Francia a Clermont-Ferrand. Ho provato a cercare video della gara, ma senza esito, quindi per narrarvi in breve l'accaduto sul suolo francese ho dovuto attingere a fonti scritte. Le fonti scritte raccontano della pole della Ferrari, ottenuta da Jacky Ickx davanti alla Matra di Jean-Pierre Beltoise, con alle loro spalle la March ufficiale di Chris Amon e quella non ufficiale, gestita dal team cliente di Ken Tyrrell, guidata da Jackie Stewart, il quale fin dalle prime battute ha superato Amon portandosi terzo, ma non è durato a lungo, accusando ben presto problemi che l'hanno costretto a una sosta ai box.
Ickx ha in seguito avuto problemi - come il compagno di squadra Ignazio Giunti - ed è stato costretto al ritiro, Beltoise che prima gli era molto vicino è passato in testa, mentre Rindt già da tempo aveva superato Amon. Rimasto in testa per vari giri, Beltoise ha poi avuto una slow puncture, ritrovandosi nelle retrovie.
Rindt ha quindi preso la leadership per poi andare a vincere con qualche secondo di vantaggio su Amon. Jack Brabham ha chiuso terzo precedendo di poco la McLaren di Denny Hulme. La Matra ha portato a casa due punti con Henri Pescarolo, mentre Dan Gurney su McLaren ha ottenuto l'ultimo punto.
Quattordici giorni più tardi - il 18 luglio, oggi era l'anniversario e me ne sono accorta solo ora - si correva a Brands Hatch... anzi tredici perché in Gran Bretagna il giorno di gara era il sabato. Su Youtube ho trovato una bella sintesi di venticinque minuti, che racchiude tutti gli eventi salienti della gara, che diversamente da Clermont-Ferrand che disponeva di griglia con vetture allineate due per due, aveva tre vetture nelle file dispari e due in quelle pari, prassi comune fino al 1973.
Vi era una prima fila Rindt/ Brabham/ Ickx, mentre al quarto posto si era qualificato Jackie Oliver...
...
...
..."il futuro fondatore della Arrows", dice il muro della stanza da letto di Milly Sunshine...
...
...su BRM che faceva coppia con Hulme. Sesto c'era Clay Regazzoni, al secondo gran premio in carriera dopo avere esordito con la Ferrari in Olanda. Accanto a lui John Miles e Jackie Stewart a completare la prima fila.
Parentesi Miles: autore di un quinto posto come miglior risultato in Sudafrica a inizio stagione 1970, ha avuto una breve carriera in Formula 1 ed era il compagno di squadra di Rindt alla Lotus, rientra quindi a pieno titolo tra i piloti che non hanno ottenuto risultati degni di nota mentre il compagno di squadra vinceva il titolo. Ho scoperto inoltre oggi che portava gli occhiali sotto al casco!
Al via Brabham ha avuto un buono spunto e si è portato in testa, per poi vedersi affiancare e superare da Ickx, che subito ha iniziato a dettare il ritmo e ha lasciato indietro Brabham e Rindt. È durato poco e un guasto l'ha costretto al ritiro. Frattanto a bordo di una Lotus rossa Rindt aveva la meglio nei confronti della Brabham blu di Sir Jack e si ritrovava leader. I due erano piuttosto vicini e distanziavano parecchio Oliver al terzo posto.
La gara ha visto duelli abbastanza movimentati, tra cui uno tra Graham Hill (Rob Walker/ Lotus) e Ronnie Peterson (Colin Crabbe/ March) da cui lo svedese è uscito vincente salvo poi avere una foratura, e ritiri di varia natura, tra cui un botto di Pescarolo, un incendio ai box sulla vettura di Stewart, la rottura del motore per Oliver...
Duelli movimentati anche davanti, dopo una gara passata quasi interamente in testa ma inseguito da Brabham, Rindt è stato costretto a desistere vedendosi superato dal tre volte campione del mondo australiano. Poi ci si avviava verso l'ultimo giro e il telecronista si è speso in tante buone parole nei confronti di Brabham: vittoria imminente, possibilità di riaprire il mondiale, a ogni sua passata vittoria in Gran Bretagna aveva poi vinto un mondiale...
Insomma, sembrava che per Brabham fosse ormai imminente un festeggiamento con parade lap caricato su un rimorchio trainato da un trattore.
Insomma, un mezzo che vedete qui, in questo screenshot, messo in piedi con lo stesso principio di un carro di carnevale. Sul suddetto mezzo di trasporto, tuttavia, come vincitore c'è salito Rindt, perché tutte quelle lodi sono state una notevole gufata: benzina finita praticamente a una curva dalla fine e Rindt che così si è procacciato la vittoria!
Da notare che era già la seconda volta nella stagione che Rindt vinceva in extremis per le sventure di Brabham, che era andato a sbattere all'ultimo giro a Montecarlo. Anche stavolta è giunto secondo, arrancando fino alla bandiera a scacchi, mentre Hulme ha chiuso terzo precedendo di fatto in volata Regazzoni, zona punti completata da Amon e Hill.
Un paio di persone nei commenti di Youtube ossevano come Rindt abbia vinto per cu*o, un po' come se fosse stato al volante di una vettura diversa dalla Ferrari nei giorni nostri, ma sinceramente mi sembra un po' azzardato. Seppure sia vero che la vittoria gli è piovuta dal cielo, è altrettanto vero che ha leaderato circa per tre quarti di gara.
Piccola curiosità, il risultato è stato convalidato solo dopo diverse ore, in quanto inizialmente pareva che Rindt fosse a rischio squalifica per presunta irregolarità nell'ala anteriore, che tuttavia a un secondo controllo è stata dichiarata regolare.
Ickx ha in seguito avuto problemi - come il compagno di squadra Ignazio Giunti - ed è stato costretto al ritiro, Beltoise che prima gli era molto vicino è passato in testa, mentre Rindt già da tempo aveva superato Amon. Rimasto in testa per vari giri, Beltoise ha poi avuto una slow puncture, ritrovandosi nelle retrovie.
Rindt ha quindi preso la leadership per poi andare a vincere con qualche secondo di vantaggio su Amon. Jack Brabham ha chiuso terzo precedendo di poco la McLaren di Denny Hulme. La Matra ha portato a casa due punti con Henri Pescarolo, mentre Dan Gurney su McLaren ha ottenuto l'ultimo punto.
Quattordici giorni più tardi - il 18 luglio, oggi era l'anniversario e me ne sono accorta solo ora - si correva a Brands Hatch... anzi tredici perché in Gran Bretagna il giorno di gara era il sabato. Su Youtube ho trovato una bella sintesi di venticinque minuti, che racchiude tutti gli eventi salienti della gara, che diversamente da Clermont-Ferrand che disponeva di griglia con vetture allineate due per due, aveva tre vetture nelle file dispari e due in quelle pari, prassi comune fino al 1973.
Vi era una prima fila Rindt/ Brabham/ Ickx, mentre al quarto posto si era qualificato Jackie Oliver...
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..."il futuro fondatore della Arrows", dice il muro della stanza da letto di Milly Sunshine...
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...su BRM che faceva coppia con Hulme. Sesto c'era Clay Regazzoni, al secondo gran premio in carriera dopo avere esordito con la Ferrari in Olanda. Accanto a lui John Miles e Jackie Stewart a completare la prima fila.
Parentesi Miles: autore di un quinto posto come miglior risultato in Sudafrica a inizio stagione 1970, ha avuto una breve carriera in Formula 1 ed era il compagno di squadra di Rindt alla Lotus, rientra quindi a pieno titolo tra i piloti che non hanno ottenuto risultati degni di nota mentre il compagno di squadra vinceva il titolo. Ho scoperto inoltre oggi che portava gli occhiali sotto al casco!
Al via Brabham ha avuto un buono spunto e si è portato in testa, per poi vedersi affiancare e superare da Ickx, che subito ha iniziato a dettare il ritmo e ha lasciato indietro Brabham e Rindt. È durato poco e un guasto l'ha costretto al ritiro. Frattanto a bordo di una Lotus rossa Rindt aveva la meglio nei confronti della Brabham blu di Sir Jack e si ritrovava leader. I due erano piuttosto vicini e distanziavano parecchio Oliver al terzo posto.
La gara ha visto duelli abbastanza movimentati, tra cui uno tra Graham Hill (Rob Walker/ Lotus) e Ronnie Peterson (Colin Crabbe/ March) da cui lo svedese è uscito vincente salvo poi avere una foratura, e ritiri di varia natura, tra cui un botto di Pescarolo, un incendio ai box sulla vettura di Stewart, la rottura del motore per Oliver...
Duelli movimentati anche davanti, dopo una gara passata quasi interamente in testa ma inseguito da Brabham, Rindt è stato costretto a desistere vedendosi superato dal tre volte campione del mondo australiano. Poi ci si avviava verso l'ultimo giro e il telecronista si è speso in tante buone parole nei confronti di Brabham: vittoria imminente, possibilità di riaprire il mondiale, a ogni sua passata vittoria in Gran Bretagna aveva poi vinto un mondiale...
Insomma, sembrava che per Brabham fosse ormai imminente un festeggiamento con parade lap caricato su un rimorchio trainato da un trattore.
Insomma, un mezzo che vedete qui, in questo screenshot, messo in piedi con lo stesso principio di un carro di carnevale. Sul suddetto mezzo di trasporto, tuttavia, come vincitore c'è salito Rindt, perché tutte quelle lodi sono state una notevole gufata: benzina finita praticamente a una curva dalla fine e Rindt che così si è procacciato la vittoria!
Da notare che era già la seconda volta nella stagione che Rindt vinceva in extremis per le sventure di Brabham, che era andato a sbattere all'ultimo giro a Montecarlo. Anche stavolta è giunto secondo, arrancando fino alla bandiera a scacchi, mentre Hulme ha chiuso terzo precedendo di fatto in volata Regazzoni, zona punti completata da Amon e Hill.
Un paio di persone nei commenti di Youtube ossevano come Rindt abbia vinto per cu*o, un po' come se fosse stato al volante di una vettura diversa dalla Ferrari nei giorni nostri, ma sinceramente mi sembra un po' azzardato. Seppure sia vero che la vittoria gli è piovuta dal cielo, è altrettanto vero che ha leaderato circa per tre quarti di gara.
Piccola curiosità, il risultato è stato convalidato solo dopo diverse ore, in quanto inizialmente pareva che Rindt fosse a rischio squalifica per presunta irregolarità nell'ala anteriore, che tuttavia a un secondo controllo è stata dichiarata regolare.
lunedì 21 marzo 2022
La prima vittoria di Ayrton Senna // GP Portogallo 1985
È il 21 Aprile 1985 e a Estoril sta per svolgersi il secondo evento del campionato, il primo in Europa, a distanza di due settimane dall'inizio della stagione, perché i mondiali a quanto pare non iniziano più in gennaio come accadeva fino a pochi anni prima. Il primo evento stagionale si è svolto in Brasile a Jacarepaguà e abbiamo assistito a uno scontro per la vittoria tra Michele Alboreto e Alain Prost. All'inizio le Williams dei due piloti baffuti erano sembrate in spolvero: Keke Rosberg è passato in testa superando il poleman Alboreto, Nigel Mansell gli è arrivato a ridosso. Un contatto con il ferrarista ha però mandato Mansell per prati e nelle retrovie prima del suo ritiro con il motore fumante, seguito a ruota dal ritiro del leader Rosberg con il motore fumante. A quel punto Alboreto ha leaderato fino al momento del sorpasso di Prost, che poi è stato imprendibile.
Mentre anche Alboreto faceva gara a sé, in terza posizione c'era la Lotus di Ayrton Senna, brevemente in lotta con Niki Lauda fino alla defezione per problemi tecnici del pilota McLaren. Tra pitstop vari e altro a giocarsi la quarta posizione sembravano Andrea De Cesaris e René Arnoux, poi protagonisti di un contatto che ha costretto il pilota Ligier al ritiro e quello della Ferrari a un cambio gomme per foratura. L'ha spuntata quindi Elio De Angelis poi giunto terzo grazie al ritiro del compagno di squadra Senna. Arnoux è riuscito a risalire fino al quarto posto nella sua ultima gara in Ferrari, prima del suo licenziamento per motivi mai del tutto chiariti (la versione più sportivamente accreditata è che non fosse al pieno della forma fisica a seguito o di un intervento chirurgico o di un infortunio sugli sci), prima di essere sostituito da Stefan Johansson.
A Estoril, quindi, troviamo l'algido e biondissimo pilota che toglie la tuta della Tyrrell per mettere quella rossa. Specifico anche che in Brasile stava alla Tyrrell perché per dissidi sul contratto tra il team e Stefan Bellof, quest'ultimo è stato appiedato in corso d'opera. Johansson pare si trovasse in Brasile just for fun per assistere all'evento in assenza di un volante. Per il Portogallo, dopo un accordo tra il proprio manager e Ken Tyrrell, Bellof è finalmente al volante. Però dall'alto della sua pole position Senna lo guarda e dice "e tu chi ca**o sei, questo post è dedicato alla mia prima vittoria in Formula 1 e sinceramente penso che due paragrafi e mezzo di introduzione siano anche troppi, facciamo partire questo gran premio e così vi dimostro che ce l'ho enormehhhh e che quando piove ce l'ho ancora più enormehhhh del solito".
Piccola digressione, il GP Brasile l'ho trovato in versione integrale, per il Portogallo invece ho dovuto arrangiarmi perché solo la prima ora era intera, dopo sono dovuta passare a frammenti e highlight. Adesso però facciamo partire la gara, mettiamo Senna davanti a tutti e a seguire, a una certa distanza, De Angelis e Prost a lottare per la seconda posizione, con il francese che ha la Lotus a portata di baguette ma che non riesce a infilare la suddetta baguette su per il retrotreno della Lotus suddetta (avevo in mente di dirla in modo più volgare, ma De Angelis sembrava un tipo elegante - una sorta di principe disney dei gran premi anni '80 - e non meritava di essere contaminato da tale volgarità). Frattanto numerose vetture si esibiscono in testacoda e incidenti. La Williams di Rosberg viene anche stata lasciata in mezzo alle scatole dopo un incidente.
La ragione per cui ci sono tanti testacoda e incidenti è che le condizioni meteo sono abbastanza discutibili e che siamo in un'epoca in cui è equamente probabile o una bandiera rossa o che si continui a oltranza. Ci avviciniamo a metà gara, quando Senna si mette addirittura a sbracciarsi all'indirizzo del direttore di gara per segnalargli qualcosa tipo: "ehi tu, non lo vedi che questi miseri popolani non sono capaci di tenere una vettura in strada? fermati prima che gente tipo Prost finisca fuori". Prost, che sta ancora negli scarichi di De Angelis, replica: "guarda che ho grandi ambizioni di carriera, penso che vincerò quattro titoli, anche se nessuno con la Ferrari e che un giorno, quando sarò in Ferrari, verrò messo alla porta e screditato". Infatti guidando esattamente come tale a un certo punto si esibisce in un testacoda multiplo e va a sbattere.
La gara prosegue, Senna ha un vantaggio abissale nei confronti di De Angelis, che adesso non ha più nessuno dietro di sé, ma si tratta solo di una fase momentanea, dato che Alboreto inizia ad avvicinarsi e più avanti si porta in seconda posizione. De Angelis chiude quarto, con Patrick Tambay, su Renault, sul gradino più basso del podio. Sia Tambay sia De Angelis arrivano doppiati di un giro, con Alboreto a sua volta a debita distanza dal leader (circa un minuto di gap da Senna), ma tutto sommato arrivano quindi se la passano bene. Sono pochi i piloti che possono vantare tale risultato e nessuno di questi guida una Brabham: Nelson Piquet e François Hesnault (pronuncia "enò") sono ritirati sia in Portogallo sia nella gara precedente in Brasile. In compenso il futuro baffuto best friend forever di Piquet arriva quinto.
All'età di venticinque anni e un mese (essendo nato il 21 Marzo 1960 oggi avrebbe compiuto 62 anni) Ayrton Senna ottiene quindi la sua prima vittoria in Formula 1. Ne seguiranno altre quaranta, tutte alla faccia dei driverstosurviver che al giorno d'oggi dicono che solo gli scarsi non vincono gare prima dei venticinque anni. Sotto uno dei video che ho guardato sulla gara, un tipo osservava che la direzione gara non aveva redflaggato la gara per un kompl8 contro Senna nella speranza che capitasse qualcosa per impedirgli di vincere, quindi anche senza driverstosurviver a quanto pare c'erano teorie del complotto fuori dagli schemi. Ne voglio inventare una anch'io... ed è che Senna abbia deciso di vincere solo per una ragione: rubare l'attenzione, per evitare che il mondo si accorgesse del primo punto (effettivo) di Bellof, sesto classificato!
Mentre anche Alboreto faceva gara a sé, in terza posizione c'era la Lotus di Ayrton Senna, brevemente in lotta con Niki Lauda fino alla defezione per problemi tecnici del pilota McLaren. Tra pitstop vari e altro a giocarsi la quarta posizione sembravano Andrea De Cesaris e René Arnoux, poi protagonisti di un contatto che ha costretto il pilota Ligier al ritiro e quello della Ferrari a un cambio gomme per foratura. L'ha spuntata quindi Elio De Angelis poi giunto terzo grazie al ritiro del compagno di squadra Senna. Arnoux è riuscito a risalire fino al quarto posto nella sua ultima gara in Ferrari, prima del suo licenziamento per motivi mai del tutto chiariti (la versione più sportivamente accreditata è che non fosse al pieno della forma fisica a seguito o di un intervento chirurgico o di un infortunio sugli sci), prima di essere sostituito da Stefan Johansson.
A Estoril, quindi, troviamo l'algido e biondissimo pilota che toglie la tuta della Tyrrell per mettere quella rossa. Specifico anche che in Brasile stava alla Tyrrell perché per dissidi sul contratto tra il team e Stefan Bellof, quest'ultimo è stato appiedato in corso d'opera. Johansson pare si trovasse in Brasile just for fun per assistere all'evento in assenza di un volante. Per il Portogallo, dopo un accordo tra il proprio manager e Ken Tyrrell, Bellof è finalmente al volante. Però dall'alto della sua pole position Senna lo guarda e dice "e tu chi ca**o sei, questo post è dedicato alla mia prima vittoria in Formula 1 e sinceramente penso che due paragrafi e mezzo di introduzione siano anche troppi, facciamo partire questo gran premio e così vi dimostro che ce l'ho enormehhhh e che quando piove ce l'ho ancora più enormehhhh del solito".
Piccola digressione, il GP Brasile l'ho trovato in versione integrale, per il Portogallo invece ho dovuto arrangiarmi perché solo la prima ora era intera, dopo sono dovuta passare a frammenti e highlight. Adesso però facciamo partire la gara, mettiamo Senna davanti a tutti e a seguire, a una certa distanza, De Angelis e Prost a lottare per la seconda posizione, con il francese che ha la Lotus a portata di baguette ma che non riesce a infilare la suddetta baguette su per il retrotreno della Lotus suddetta (avevo in mente di dirla in modo più volgare, ma De Angelis sembrava un tipo elegante - una sorta di principe disney dei gran premi anni '80 - e non meritava di essere contaminato da tale volgarità). Frattanto numerose vetture si esibiscono in testacoda e incidenti. La Williams di Rosberg viene anche stata lasciata in mezzo alle scatole dopo un incidente.
La ragione per cui ci sono tanti testacoda e incidenti è che le condizioni meteo sono abbastanza discutibili e che siamo in un'epoca in cui è equamente probabile o una bandiera rossa o che si continui a oltranza. Ci avviciniamo a metà gara, quando Senna si mette addirittura a sbracciarsi all'indirizzo del direttore di gara per segnalargli qualcosa tipo: "ehi tu, non lo vedi che questi miseri popolani non sono capaci di tenere una vettura in strada? fermati prima che gente tipo Prost finisca fuori". Prost, che sta ancora negli scarichi di De Angelis, replica: "guarda che ho grandi ambizioni di carriera, penso che vincerò quattro titoli, anche se nessuno con la Ferrari e che un giorno, quando sarò in Ferrari, verrò messo alla porta e screditato". Infatti guidando esattamente come tale a un certo punto si esibisce in un testacoda multiplo e va a sbattere.
La gara prosegue, Senna ha un vantaggio abissale nei confronti di De Angelis, che adesso non ha più nessuno dietro di sé, ma si tratta solo di una fase momentanea, dato che Alboreto inizia ad avvicinarsi e più avanti si porta in seconda posizione. De Angelis chiude quarto, con Patrick Tambay, su Renault, sul gradino più basso del podio. Sia Tambay sia De Angelis arrivano doppiati di un giro, con Alboreto a sua volta a debita distanza dal leader (circa un minuto di gap da Senna), ma tutto sommato arrivano quindi se la passano bene. Sono pochi i piloti che possono vantare tale risultato e nessuno di questi guida una Brabham: Nelson Piquet e François Hesnault (pronuncia "enò") sono ritirati sia in Portogallo sia nella gara precedente in Brasile. In compenso il futuro baffuto best friend forever di Piquet arriva quinto.
All'età di venticinque anni e un mese (essendo nato il 21 Marzo 1960 oggi avrebbe compiuto 62 anni) Ayrton Senna ottiene quindi la sua prima vittoria in Formula 1. Ne seguiranno altre quaranta, tutte alla faccia dei driverstosurviver che al giorno d'oggi dicono che solo gli scarsi non vincono gare prima dei venticinque anni. Sotto uno dei video che ho guardato sulla gara, un tipo osservava che la direzione gara non aveva redflaggato la gara per un kompl8 contro Senna nella speranza che capitasse qualcosa per impedirgli di vincere, quindi anche senza driverstosurviver a quanto pare c'erano teorie del complotto fuori dagli schemi. Ne voglio inventare una anch'io... ed è che Senna abbia deciso di vincere solo per una ragione: rubare l'attenzione, per evitare che il mondo si accorgesse del primo punto (effettivo) di Bellof, sesto classificato!
venerdì 12 febbraio 2016
I team che annaspano nelle zone di bassa classifica, i motori Honda, il pregiudizio ferrarista... e di nuovo i “double standard”
È giunto il momento di approfondire un argomento che mi è
balenato per la mente nel corso della mattinata e che ho deciso di non lasciare
cadere nel dimenticatoio, andando a occuparmi di qualcosa che c’entra ancora
una volta con i “double standard” (forse stavolta più con i “double standard”
piuttosto che con i “mille pesi e mille misure”), ma per una volta tratterò di
un “double standard” in cui è (almeno credo) impossibile vedere della polemica,
anche se a cercarla fosse uno di quelli a cui basta vedere la luna piena per
credere di avere avvistato un ufo.
In questa occasione, infatti, parlerò nientemeno che
delle gloriose performance della McLaren motorizzata Honda nella stagione
2015... e, no, se tifate proprio per la McLaren non correte a nascondervi,
perché ho intenzione di valorizzare il vostro team invece che screditarlo. Tanto
a screditarlo ci pensano già tutti gli altri...
Come tutti vi sarete accorti, la prima stagione con i
motori Honda non è andata come ci aspettavamo. C’era anche chi si aspettava che
andasse male, ma forse non così male. Io credo di appartenere a questi ultimi,
dato che non ho mai fatto parte dell’ampia percentuale di popolazione
motoristica convinta che bastasse andare a ripescare lo stesso fornitore di
motori che avevano qualcosa come venticinque anni fa per rivivere i fasti della
fine degli anni ’80-primi anni ’90. Va bene essere ottimisti, ma esserlo fino a quel punto mi sembrava un po' esagerato.
La prima stagione con i motori Honda non è andata bene, per la McLaren, questo è appurato. E' inutile ricordare tutte le power unit finite in fumo, tutte le qualifiche finite anzitempo, tutte le posizioni di retrocessione collezionate e quant'altro. Ciò su cui vorrei soffermarmi è la reazione media a tutto ciò.
La McLaren costretta ad annaspare nelle retrovie, fa parlare di sé.
"Eh beh, certo, è stata un top-team fino all'altro giorno, lo è tuttora, almeno in termini di nome, non potevamo non notarlo."
Mia risposta: "Esatto... ma è questione di due pesi e due misure."
Non lo intendo in senso negativo: a volte il "double standard" non dipende dalla volontà di vedere certe cose e non vederne altre e non dipende nemmeno dal non essere "politically correct". Semplicemente credo che, in certi momenti, sia frequente che ci capiti di avere il paraocchi. Io stessa ho avuto il paraocchi mentre scrivevo i commenti ai gran premi del 2015, citando la McLaren e le sue performance... o forse no, forse il paraocchi ce l'ho avuto prima.
La differenza tra la McLaren e altri non è che "la McLaren è stata un team vincente che adesso è in crisi, gli altri no".
La differenza è che gli altri, anche se lo sono stati, non vengono percepiti come tali... ed è a questo che mi riferisco con "pregiudizio ferrarista". Siamo (quasi) tutti abituati, ormai, a vedere la McLaren come l'avversaria della Ferrari nel "giorni di gloria", per intenderci, quei giorni in cui il mondiale non lo vinceva la Redbull o la Mercedes, anzi, non sapevamo nemmeno chi fossero quelli della Redbull e la Mercedes non pareva avere nessuna intenzione di comprare un giorno il team che all'epoca era noto come B.A.R. e guarda caso motorizzato Honda, con cui un più giovane Jenson Button cercava di cavare qualche ragno dal buco, non sempre riuscendoci, e ogni tanto assistendo in corso d'opera al barbecue della propria vettura.
Il problema è che ci sono stati altri "giorni di gloria", ma la mentalità odierna non li prende più in considerazione, perché qualcosa come appena sette o otto anni fa Ferrari e McLaren si sono giocate un paio di titoli e andando indietro di un ulteriore lustro, se non di più, se n'erano giocate altri tre.
A volte ho l'impressione che ormai, tutto quello che è successo prima del fatidico gran premio del Giappone del 2000 non se lo ricordi più nessuno, se non per parlare di "quando la McLaren Honda vinceva".
Mi spiego meglio: non è che non ci ricordiamo gli eventi, ma la questione dei rapporti di forza tra team è stata del tutto ridimensionata.
Quando ho parlato, nel titolo, di "team che annaspano nelle zone di bassa classifica" non mi riferivo alle varie Sauber, Force India o Toro Rosso.
No, mi riferivo alla Williams, uno dei team più vincenti della storia, che di stagioni terribili ne ha vissute varie, prima dell'epoca Mercedes... e che tra parentesi, parte di queste stagioni terribili le ha vissute con il motore Renault!
Eppure quelli che adesso parlano "McLaren Honda non al livello di quella di un tempo" non hanno mai fatto discorsi analoghi.
Io stessa non ne ho mai parlato, a suo tempo. Mi limitavo a osservare che era "sempre messa peggio", nei commenti post-stagionali, un anno sì e l'anno dopo pure. Mi limitavo a osservare che la vittoria del 2012 era del tutto inaspettata perché non pensavo che la Williams avrebbe mai più vinto un gran premio, dopo tutti gli anni di digiuno. Alla fine del 2014 credo di avere osservato che, per la prima volta dopo tanto tempo, avevo visto un netto miglioramento piuttosto che un lieve peggioramento.
Caso strano, la Williams non è l'unico team che ha passato momenti nelle zone di bassa classifica ad avere vinto in passato. No, c'è anche quel team di Enstone che, dopo un numero variabile di anni, cambia nome e rivernicia le proprie vetture di un altro colore.
Quelli che "trolleggiano su twitter quando le cose vanno male... e in realtà anche quando le cose vanno bene", hanno vinto dei titoli. Eppure nessuno se lo ricordava, ogni volta in cui erano nelle zone di bassa classifica.
^ennesima dimostrazione che i "double standard" si possono trovare ovunque.
Almeno, in qualche occasione, sono del tutto innocui.
Conclusione: buona fortuna alla McLaren, alla Williams e alla Renault. Io, comunque, conto sempre su altri, sulla Marussia in particolare.
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##Renault,
##Williams
lunedì 1 febbraio 2016
È tempo di addii, è tempo di trend ed è tempo di buone ragioni per non vedere l'ora che il campionato di Indycar inizi
Era da un po' che non vedevo nomi di piloti trendare su Twitter. Stasera, invece, nei trend mondiali c'era scritto grande come una casa "Pastor Maldonado", il che significava soltanto una cosa: la vicenda del Cinnamon Roll vs Cinnamon Troll è giunta alla sua conclusione, il Cinnamon Roll ne è uscito vincente e il Cinnamon Troll ha annunciato che nel 2016 non sarà in Formula 1. Nooooooo! Seriamente parlando, ne sentirò la mancanza, perché Pastorone è un concentrato di simpatia e cinnamontrollosità come pochi. Non metto in discussione che ci siano altri piloti le cui interviste sono alquanto memorabili, ma un conto è sentire Rosberg o Massa fare battute quando devono giustificare il fatto di avere girato mezzo secondo più lenti dei rispettivi compagni di squadra, un conto è sentire Maldonado che fa battute, più o meno involontarie, parlando di ritiri, incidenti o disgrazie random che gli sono accadute. Se al posto di Pastorone ci fosse qualcuno meno trollone, probabilmente qualcuno sarebbe stato mandato a quel paese molto tempo fa.
A parte questo, Pastor non ha annunciato al mondo che cosa farà nel 2016. Spero che vada a correre in Indycar e che vada a fare a sportellate con Montoya (no, non è questo il motivo per cui non vedo l'ora che inizi la stagione, di quello ne parlerò tra un po'), oppure che faccia il twitter-cronista della stagione 2016 in stile Van Der Garde.
Sarebbe bello vederlo comparire da qualche parte mentre sfila con indosso la tuta di "K-Mag", ma non si può avere tutto dalla vita, dato che la ragione per cui non gareggerà nel 2016 dipende dal suo sponsor. Sono certa, comunque, che con la tuta di K-Mag farebbe la sua bella figura...
K-Mag, K-Mag, K-Mag... sono felice del suo ritorno? ne sono infelice? Non saprei, perché al di là di dovere rinunciare a uno dei miei piloti preferiti, si tratta di riavere indietro un pilota che non mi è mai rimasto particolarmente impresso, se non per la storica gufata che ho tirato un attimo prima che Raikkonen gli andasse addosso a Monaco 2014, con tutte le gloriose conseguenze di quel glorioso e indimenticabile momento. Poi sì, ha ottenuto un secondo posto in occasione del debutto e, in quell'occasione, per l'ultima volta abbiamo visto due piloti McLaren metaforicamente sul podio (Ricciardo era arrivato 2°, prima della squalifica post-gara), o meglio, la penultima, dato che abbiamo visto Alonso e Button gironzolare per il podio quella volta in cui si sono messi a trolleggiare durante la Q2, perché tanto a quell'ora erano già a piedi da un po'. Oltre al podio e al contributo, dovuto alla sua sola esistenza, all'Elevazione della Marussia a reginetta incontrastata delle retrovie, di K-Mag mi ricordo solo che ha ottenuto vari richiami e penalità per sottigliezze comunemente denominate "forcing another driver out of the track", ma ormai in Lotus/ Renault/ come si chiama si sono abituati in questi anni, quindi non ci faranno neanche caso.
Poi sì, K-Mag assomiglia maledettamente a un mio amico dell'università (amico ai tempi dell'università, è meglio dire, tempi piuttosto andati, dato che peraltro si trattava della triennale, che ho terminato all'epoca in cui Bruno Senna, Karun Chandhok e Sakon Yamamoto si contendevano le uniche due HRT disponibili) che all'epoca un altro tizio del nostro corso aveva notato essere somigliante a Raikkonen.
Okay, chiudiamo (almeno per ora) il capitolo Cinnamon Roll vs Cinnamon Troll e concentriamoci sul precious baby. Max Chilton correrà in Indycar nel 2016, vestendo nientemeno che i colori del team Ganassi. *________*
Spero di non tirargliela scrivendolo, ma ne sono estremamente soddisfatta.
A parte questo, Pastor non ha annunciato al mondo che cosa farà nel 2016. Spero che vada a correre in Indycar e che vada a fare a sportellate con Montoya (no, non è questo il motivo per cui non vedo l'ora che inizi la stagione, di quello ne parlerò tra un po'), oppure che faccia il twitter-cronista della stagione 2016 in stile Van Der Garde.
Sarebbe bello vederlo comparire da qualche parte mentre sfila con indosso la tuta di "K-Mag", ma non si può avere tutto dalla vita, dato che la ragione per cui non gareggerà nel 2016 dipende dal suo sponsor. Sono certa, comunque, che con la tuta di K-Mag farebbe la sua bella figura...
K-Mag, K-Mag, K-Mag... sono felice del suo ritorno? ne sono infelice? Non saprei, perché al di là di dovere rinunciare a uno dei miei piloti preferiti, si tratta di riavere indietro un pilota che non mi è mai rimasto particolarmente impresso, se non per la storica gufata che ho tirato un attimo prima che Raikkonen gli andasse addosso a Monaco 2014, con tutte le gloriose conseguenze di quel glorioso e indimenticabile momento. Poi sì, ha ottenuto un secondo posto in occasione del debutto e, in quell'occasione, per l'ultima volta abbiamo visto due piloti McLaren metaforicamente sul podio (Ricciardo era arrivato 2°, prima della squalifica post-gara), o meglio, la penultima, dato che abbiamo visto Alonso e Button gironzolare per il podio quella volta in cui si sono messi a trolleggiare durante la Q2, perché tanto a quell'ora erano già a piedi da un po'. Oltre al podio e al contributo, dovuto alla sua sola esistenza, all'Elevazione della Marussia a reginetta incontrastata delle retrovie, di K-Mag mi ricordo solo che ha ottenuto vari richiami e penalità per sottigliezze comunemente denominate "forcing another driver out of the track", ma ormai in Lotus/ Renault/ come si chiama si sono abituati in questi anni, quindi non ci faranno neanche caso.
Poi sì, K-Mag assomiglia maledettamente a un mio amico dell'università (amico ai tempi dell'università, è meglio dire, tempi piuttosto andati, dato che peraltro si trattava della triennale, che ho terminato all'epoca in cui Bruno Senna, Karun Chandhok e Sakon Yamamoto si contendevano le uniche due HRT disponibili) che all'epoca un altro tizio del nostro corso aveva notato essere somigliante a Raikkonen.
Okay, chiudiamo (almeno per ora) il capitolo Cinnamon Roll vs Cinnamon Troll e concentriamoci sul precious baby. Max Chilton correrà in Indycar nel 2016, vestendo nientemeno che i colori del team Ganassi. *________*
Spero di non tirargliela scrivendolo, ma ne sono estremamente soddisfatta.
sabato 30 gennaio 2016
My precious cinnamon troll, too good to be true
Ci siamo lasciati due giorni fa, nel giorno del Genetliaco del Sommo Samurai Sato-chan, con gli ultimi pettegolezzi relativi a nientemeno che all'ipotetico approdo di K-Mag, il "precious cinnamon roll" delle tumblrere, al posto del Pastorone Trollone.
Seriamente parlando, non riesco a capire tutto questo entusiasmo. Voglio dire, al di là dei risultati di Magnussen e del risultati di Maldonado, davvero la gente non è divertita da Maldonado, dalle sue peripezie, dal suo ruolo di presunto "villain" e soprattutto dalle sue gloriose interviste tanto quanto lo sono io?
Va beh, entusiasmo a parte e trollate varie, mi sono fatta un giro su Twitter e su Tumblr per vedere i commenti, scoprendo che su Tumblaaaaaaahhhhh dopo due giorni senza conferme sembrano avere momentaneamente abbandonato i festeggiamenti, in attesa di tirarli fuori non appena sentiranno di nuovo pronunciare il nome del "cinnamon roll". Non per altro, ma ci sono tanti cinnamon roll di cui devono occuparsi, non possono concentrare i loro sforzi soltanto sul "precious K-mag", che per fortuna è ancora dotato di capelli, perché quando avrà una testa lucente come quella di "J-Mag", difficilmente avrà ancora lo stesso pubblico di fan. Però ci sono anche le fan dei rasati, quindi in quei futuri tempi, saranno loro a concentrarsi su di lui.
Su Twitter ne ho lette delle belle, con gente che paragonava Maldonado a Inoue, il che non sarebbe nemmeno troppo grave, se dessimo per scontato che questi siano convinti che Inoue sia solo una figura leggendaria che scrive su Twitter osservazioni talvolta divertenti, talvolta noiose perché è da anni che dice le stesse, talvolta di pessimo gusto.
Il problema è che basta una semplice consultazione di Wikipedia per scoprire che, così facendo, stanno comparando un campione di GP2 con uno che pare non avere mai fatto un singolo punto nemmeno nelle serie minori, giusto per capire come siamo messi.
Poi sì, su Twitter ho letto un tweet in una specie di ispano-portoghese in cui ho letto i nomi di Maldonado, Massa e Nicolas Todt riportati tutti nella stessa frase.
NOOOOOOOOOH.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHH.
NOTAGAIN.
Sono fuggita a gambe levate, perché generalmente vedere il nome di Nicolas Todt all'interno della stessa frase in cui era contenuto il nome di qualche pilota, ha iniziato a darmi il voltastomaco da almeno un lustro.
Però una ricerca su Wikipedia me la sono andata a fare, scoprendo che Todt Jr. è anche il manager di José Lopez, per intenderci, quello che fu ufficializzato come pilota della USF1 per il 2010, se non fosse stato per il piccolo dettaglio che la USf1 non produsse mai una monoposto.
Pensiero conclusivo: non è detto che sia la Renault... ma se così non fosse, io spero di vedere il Cinnamon Troll al volante di una delle due vetture ancora disponibili. Sono le Marussia? Who kers, anzi, tanto meglio. Tanto lo sappiamo tutti che tra Pastorone e la Marussia c'è sempre stato un buon feeling (quasi al livello del feeling che c'è tra lui e Perez).
Oh, a proposito... un giorno dovrò scrivere quella famosa fan fiction sui piloti che si trasformano in unicorni.
Perché mi è venuto in mente parlando di Maldonado e, in particolare, dopo avere nominato Perez? Wait and see. Anzi, wait e tappatevi gli occhi, forse è meglio!
Seriamente parlando, non riesco a capire tutto questo entusiasmo. Voglio dire, al di là dei risultati di Magnussen e del risultati di Maldonado, davvero la gente non è divertita da Maldonado, dalle sue peripezie, dal suo ruolo di presunto "villain" e soprattutto dalle sue gloriose interviste tanto quanto lo sono io?
Va beh, entusiasmo a parte e trollate varie, mi sono fatta un giro su Twitter e su Tumblr per vedere i commenti, scoprendo che su Tumblaaaaaaahhhhh dopo due giorni senza conferme sembrano avere momentaneamente abbandonato i festeggiamenti, in attesa di tirarli fuori non appena sentiranno di nuovo pronunciare il nome del "cinnamon roll". Non per altro, ma ci sono tanti cinnamon roll di cui devono occuparsi, non possono concentrare i loro sforzi soltanto sul "precious K-mag", che per fortuna è ancora dotato di capelli, perché quando avrà una testa lucente come quella di "J-Mag", difficilmente avrà ancora lo stesso pubblico di fan. Però ci sono anche le fan dei rasati, quindi in quei futuri tempi, saranno loro a concentrarsi su di lui.
Su Twitter ne ho lette delle belle, con gente che paragonava Maldonado a Inoue, il che non sarebbe nemmeno troppo grave, se dessimo per scontato che questi siano convinti che Inoue sia solo una figura leggendaria che scrive su Twitter osservazioni talvolta divertenti, talvolta noiose perché è da anni che dice le stesse, talvolta di pessimo gusto.
Il problema è che basta una semplice consultazione di Wikipedia per scoprire che, così facendo, stanno comparando un campione di GP2 con uno che pare non avere mai fatto un singolo punto nemmeno nelle serie minori, giusto per capire come siamo messi.
Poi sì, su Twitter ho letto un tweet in una specie di ispano-portoghese in cui ho letto i nomi di Maldonado, Massa e Nicolas Todt riportati tutti nella stessa frase.
NOOOOOOOOOH.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHH.
NOTAGAIN.
Sono fuggita a gambe levate, perché generalmente vedere il nome di Nicolas Todt all'interno della stessa frase in cui era contenuto il nome di qualche pilota, ha iniziato a darmi il voltastomaco da almeno un lustro.
Però una ricerca su Wikipedia me la sono andata a fare, scoprendo che Todt Jr. è anche il manager di José Lopez, per intenderci, quello che fu ufficializzato come pilota della USF1 per il 2010, se non fosse stato per il piccolo dettaglio che la USf1 non produsse mai una monoposto.
Pensiero conclusivo: non è detto che sia la Renault... ma se così non fosse, io spero di vedere il Cinnamon Troll al volante di una delle due vetture ancora disponibili. Sono le Marussia? Who kers, anzi, tanto meglio. Tanto lo sappiamo tutti che tra Pastorone e la Marussia c'è sempre stato un buon feeling (quasi al livello del feeling che c'è tra lui e Perez).
Oh, a proposito... un giorno dovrò scrivere quella famosa fan fiction sui piloti che si trasformano in unicorni.
Perché mi è venuto in mente parlando di Maldonado e, in particolare, dopo avere nominato Perez? Wait and see. Anzi, wait e tappatevi gli occhi, forse è meglio!
martedì 6 ottobre 2015
#14: Commento al Gran Premio del Giappone: 25-26-27 Settembre 2015
QUALIFICHE | GARA
La Formula 1 quest'anno è giunta
a Suzuka in largo anticipo, specie nella prospettiva di chi Suzuka se lo
ricorda come l'ultimo o il penultimo appuntamento della stagione, quello che
spesso assegnava il titolo, a meno che non fosse il probabile caso in cui il
titolo era già stato assegnato da due mesi. Per quanto la gente dica di no,
certe cose succedevano anche un tempo, ma non è il caso di scrivere commenti
sul latte versato, perché al giorno d'oggi c'è chi è disposto a dichiarare che
nel lontano passato, i mondiali finivano SEMPRE all'ultima gara, anche nel
2004... perché sì, il 2004 ormai è passato lontano, in cui correvano in Formula
1 esuberanti spagnoli a cui non era ancora spuntata la barba e piccoli
brasiliani dai capelli folti e rigogliosi... Oh, sì, e la Honda forniva motori
alla BAR, che aveva prestazioni un tantino superiori a quelle della McLaren
attuale, ma questo è un argomento che tratteremo in un secondo momento.
Siamo (metaforicamente) a
Suzuka, circuito su cui svetta una ruota panoramica che purtroppo nessuno si
fila neanche per sbaglio, non come a Singapore, dove nelle telecronache viene
dato più spazio alla Singapore Flyer che alle dichiarazioni di B€Rni€... non
che dare più spazio alla Singapore Flyer sia un errore, comunque... Siamo
appena usciti da una settimana in cui Sebbiiii ha portato i rossi colori sul
gradino più alto del podio accanto alla Singapore Flyer e, come al solito,
tutti si sono estasiati all'inverosimile.
Un fanboy:
"YAAAAAAAAAAAYYYYYY, adesso vinciamo il mondiale!"
Voce fuori campo: "Quale,
quello di briscola o quello di scala quaranta?"
Un fanboy: "Tu non puoi
capire. Tu non conosci la vera essenza della Formula 1, non come me, che la
seguivo già all'epoca di Senna, Lauda e Fangio."
Voce fuori campo: "Hai
ragione. Tu conosci profondamente la Formula 1, dato che riuscivi a guardarla
anche mentre eri all'interno di un loop temporale che ti faceva viaggiare da
un'epoca all'altra per ammirare i tuoi idoli."
Un fanboy: "Esatto.
Comunque forza Vettel! lui sì che è un idolo, altro che quel rimbecillito del
suo compagno di squadra... oh, aspetta, però, era sul podio a Singapore ed era
davanti alle Mercedes, quindi non è un rincoglionito ma un salvatore della
patria! E poi sul podio c'era anche Ricciardo, che è un cinnamon roll, anche se
non ai livelli di Jev."
Voce fuori campo:
"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Non mi dire che sei posseduto anche tu!"
*Scappa a gambe levate.*
Tutti si sono estasiati perché,
come a ogni vittoria della Ferrari, finora capitata ben tre volte su
quattordici gran premi, appariva chiaro ed evidente che la Ferrari tutto
sommato ha tutte le carte in regola per puntare al mondiale, poco importa che
in ogni altra circostanza le Mercedes abbiano il 90% di probabilità di ottenere
doppietta... Ma in realtà ci deve essere una ragione per cui Sebbiiii vincerà
il mondiale: il Gangster Rapper non è ancora visto come un concorrente diretto
della Ferrari (essendo questa di fatto senza speranze di vincere il titolo) e
ha ancora raggiunto lo status di "pilota vincente odiato dai fanboy"
e in quanto tale è inesistente, mentre Britney Bitch non se lo fila più nessuno
(anche se non dubito che alla sua prossima vittoria si trasformerà magicamente
nella rovina del mondo, nel salvatore della patria o molto più probabilmente in
entrambe le cose contemporaneamente), quindi il mondiale lo deve pur vincere
qualcuno, non possiamo mica farlo vincere allo spazzino della pitlane, che non
ha un volante e che se ne sta tutto il tempo nella pitlane a spazzare o a
traccannarsi dei bloody merhi.
Notte tra giovedì e venerdì, ore
3.00: mantenendo fede a una mia dichiarazione risalente allo scorso aprile, in
cui sostenevo che iniziando a lavorare alle 12.30 è possibile guardare almeno
parte delle prove libere notturne e che se avessi conservato il mio posto di
lavoro fino a ottobre avrei visto parte delle libere 1 del Giappone, mi sono
connessa a un sito di streaming brasiliano trovato linkato su twitter (su
quello che vado di solito i link sono stati caricati in lieve ritardo) e ho
iniziato a guardare le libere 1, davvero movimentate ed esaltanti... anzi, no:
pioveva a dirotto e in pista non ci andava nessuno con l'intenzione di fare sul
serio, giravano un po' giusto per far vedere quanto è bella la banda laterale
turchese sulle gomme full wet.
La telecronaca è stata
intrigante: tra un'inquadratura e l'altra di Jessica Michibata, abbiamo
scoperto che in Giappone è più famosa rispetto al marito... e questo la dice
lunga. Tra un'inquadratura e l'altra di Jessica Michibata, tra l'altro, ho
anche sospettato che Lara Alvarez se ne fosse rimasta a casa. A proposito, devo
apportare una correzione: Lara Alvarez si chiama Lara Alvarez e non Lara Adrian
come l'avevo definita qualche tempo fa. Ho scoperto che in compenso Lara Adrian
è il nome di una scrittrice di romanzi rosa fantasy simil-Twilight.
Tra un'inquadratura e l'altra di
Alex Rossi, inoltre, mi sono sorpresa che stessero inquadrando Alex Rossi...
però lo consideravano poco, stavano parlando di qualche disavventura alimentare
di Grosjiiii, ma non di un'intossicazione alimentare; piuttosto qualcosa del
tipo che gli hanno servito un cibo locale che ha mangiato senza sapere cosa
fosse, per poi esserne disgustato una volta che gli hanno detto gli
ingredienti... anche se non ho ben capito la vicenda perché erano le tre di
notte passate e, detto tra noi, crepavo di sonno, dato che quella serata era
stata comunque impegnativa: dopo avere passato un paio d'ore ad andarmene in
giro insieme a un'amica, ero tornata a casa a un quarto a mezzanotte e avevo
trascorso il tempo che mi separava alle 3.00 guardando gare di Formula Cart su
youtube a due alla volta (mi sono allenata all'epoca in cui seguivo la Nascar e
in certe occasioni gareggiava in contemporanea alla Indycar).
Al venerdì ho passato pochissimo
tempo a casa. Al lavoro ho sperato all'inizio di ogni ora che il notiziario
desse qualche notizia sulla Formula 1, ma ormai i risultati delle prove libere
(che peraltro sapevo) erano roba vecchia di ore e ore e hanno continuato a
parlare ogni volta delle stesse cose senza mai citare neanche lontanamente ciò
che avveniva nel paese del Sol Levante.
Il sol levante si è finalmente
fatto vedere sabato e, dopo un venerdì in cui nessuna Mercedes aveva mai
svettato in una classifica, Britney Bitch ha fatto registrare il miglior crono
nelle libere 3, dopo avere battuto il Gangster Rapper anche nelle due sessioni
precedenti. La ruota panoramica, travestita da gufo, gli ricordava
dell'esistenza della "sindrome di Felipe Massa", che si traduce nello
stare davanti agli altri solo quando non ci sono punti da conquistare.
Feliiiii, che tra parentesi al
venerdì aveva battuto Bo77as sotto la pioggia facendomi sorgere ulteriori dubbi
sul fatto che Bo77as sotto la pioggia sia una scheggia, profondamente offeso
dal fatto che la ruota panoramica si travestisse da gufo senza invitarlo a
quella chiara e ineluttabile festa di carnevale, ha deciso di travestirsi anche
lui da gufo, pronto al momento opportuno in cui avrebbe potuto auto-gufarsi. Il
momento, però, tardava ad arrivare...
La notte tra venerdì e sabato ho
dormito come un sasso fino a un orario in cui parlare di "notte" era
molto azzardato, dato che non ho 43 anni per fare questo genere di confusione.
Ho visto le qualifiche quando le hanno trasmesse sulla Rai, sperando che
venisse dedicato l'opportuno spazio alla ruota panoramica. Non è accaduto.
Anche la parte relativa alla storia del circuito quest'anno mi ha lasciata
delusa: non è stato detto niente di importante, tranne che Senna e Schumacher
lì ci hanno vinto dei titoli, probabilmente suscitando (sushi-tando, visto il
luogo!) dubbi esistenziali nei seguaci della Rushmania. Sono delusa, dicevo, e
sono delusa perché le tre vittorie della Benetton che venivano citate sempre
non le ho sentite nominare... però c'è anche da dire che ho visto solo le
qualifiche sulla Rai, quindi esiste la possibilità che quel glorioso aneddoto
sia stato narrato in altri momenti.
...Che poi, obiettivamente, chi
se ne frega della Benetton? Stessimo parlando della Simtek o della Pacific o
dell'Andrea Moda potrei anche commuovermi, ma per la Benetton no. U.U Lo so, è
dura avere scoperto i "team epici" troppo tardi, ed è dura anche
pensare che la Benetton avesse tutte le carte in regola per diventare un
"team epico", ma che abbia vinto 30+ gran premi e due mondiali di
troppo per essere insignita di questa gloriosa carica a cui tutti dovrebbero
ambire. E' anche vero che è molto improbabile che nei momenti vintage delle
telecronache si parli della Pacific e della Simtek. Insomma, per quanto capiti
spesso l'occasione di poter dire "vent'anni fa su questo circuito Paul
Belmondo cercò di qualificarsi, ma prese due secondi e mezzo da David
Brabham", difficilmente qualcuno lo dirà, quindi mettiamoci il cuore in
pace e occupiamoci del Kiwi.
Il Kiwi: "WTF?! E la parte
dedicata alla Q1 dov'è?"
Sorpresa: la parte dedicata alla
Q1 non c'è! Suvvia, qualcuno ha dei dubbi su chi abbia fatto registrare
l'ultimo tempo?
Who's that guy: "Io
sinceramente non ne ho idea."
Alex NSVR: "Nemmeno
io."
Who's that guy: "Infatti
non è semplice da definire limitandosi a guardare la classifica."
La classifica infatti diceva
Alex NSVR ultimo... ma era ultimo perché non aveva fatto registrare un tempo,
rimanendo ai box a fantasticare sul fatto che un giorno qualcuno, nel sentire
nominare Valentino Non Sono Alex Rossi pensi prima di tutto ad Alex. Who's that
guy di fatto era stato il più lento, ma su diciannove vetture in pista e non su
venti. Avete capito, immagino. Nel caso in cui non abbiate capito, invece,
rasserenatevi: è qualcosa che per voi non è importante!
In una Q2 in cui le sorprese
maggiori dovevano essere la presenza di Ferniiii e il fatto che non fosse
rimasto a piedi (sorprese del tutto insignificanti di fronte al fatto che la
McLaren non avesse collezionato posizioni di retrocessione, naturalmente, il
Kiwi ha deciso di dare il meglio di sé, nel tentativo di far venire un infarto
ai telespettatori. Intervistato dalla Rai, poi l'ha detto testualmente:
"ho fatto una cazzata".
La cazzata in questione è stata
finire dritto contro un muro, spiccare il volo e interpretare la parte di una
trottola. La vettura era a pezzi, ma in qualche modo l'hanno rimessa insieme.
Il giorno dopo è partito dalle retrovie, pronto a fare una prestazione degna
del suo compagno di squadra. Per certi versi c'è riuscito: nessuno ha notato né
l'uno né l'altro.
Feliiii: "Io, se permetti,
uno dei due l'ho notato."
L'Autrice(C): "Oh, sì...
ora, però, occupiamoci di cose fondamentali, del tipo, in pole position c'è
Britney Bitch."
Voce fuori campo:
"COMPLOTTOOOOOOOOOOOOOOO!"
Britney Bitch: "Guardate
che è stato un caso."
Voce fuori campo:
"Complottoooooo!"
Britney Bitch: "Guardate
che domani potrei perdere un po' di posizioni in partenza."
Voce fuori campo: "No, non
hai capito, la tua esistenza stessa è un complotto. Tu sei un membro del nuovo
ordine mondiale."
Altra voce fuori campo:
"Aspetta, però... di solito vengono accusati di essere membri del nuovo
ordine mondiale i leader politici, la gente molto interessata ai soldi e i
personaggi famosi che si vestono da tamarri."
Voce fuori campo: "Leader
politici, gente molto interessata ai soldi... mhm... perché ho un vago sentire
di gran premio della Russia imminente?"
Altra voce fuori campo: "Non
saprei. Per quanto riguarda i personaggi famosi che si vestono da tamarri,
invece, non hai niente da dire?"
Voce fuori campo: "Sìììììì!
voglio dire che il Gangster Rapper viene costretto a vestirsi da tamarro per
distogliere l'attenzione dal vero membro del nuovo orgine mondiale."
Altra voce fuori campo:
"Okay, va bene, facciamo come dici tu. Britney Bitch complotta per
assumere il controllo della Formula 1."
Britney Bitch: "La
caratteristica fondamentale per assumere il controllo della Formula 1 è indossare
un parrucchino. Io non indosso un parrucchino. Sono pronto a disintegrare
chiunque insinui che i miei rigogliosi capelli siano artificiali."
Voce fuori campo: "Saranno
anche naturali, ma sono spettinati."
Altra voce fuori campo:
"ahahahahahahahahah, la prima voce fuori campo si è giocata la propria
credibilità."
Okay, finiamola qui. Immagino
che possa interessarvi sapere che la seconda e la terza fila erano occupate
dalle Ferrari e dalle Williams in ordine sparso, come accadeva molto spesso un
po' di tempo fa.
La notte tra sabato e domenica
ho dormito....... wait, wait, wait... dormito? Ma sì, dai, diciamo che sono
andata a letto alle 3.45 e circa tre ore più tardi mi sono alzata per guardare
il gran premio. Ero già attrezzata, con il portatile sulla scrivania, tanto che
mi è bastato accenderlo, connettermi a internet e andare sullo stesso sito
brasiliano di streaming di due notti prima, giusto sulla fiducia. E' stata
un'ottima scelta, dato che si vedeva bene e che non si è interrotto neanche una
volta.
Tornando a noi: il mio percorso
è stato neanche troppo faticoso, ho dovuto raccattare una felpa e mettermi
davanti al pc... perfino meno faticoso che vedere una gara in TV, dove avrei
dovuto addirittura svolgere le ulteriori attività di: 1) cambiare stanza, 2)
ricordarmi di non avere preso con me gli occhiali e tornare a cercarli, 3)
tornare a cambiare stanza.
Finita la gara ho spento il
computer e sono tornata a letto, dormendo qualcosa come altre tre ore.
In ogni caso la gara è
partita...
Britney Bitch: "Cosa, cosa,
cosa?!?!?!? Qualcuno sta osando insinuare che io sia spettinato?! o.O Ciò non
mi soddisfa minimamente."
Era talmente spiazzante che non
si è nemmeno preoccupato del Gangster Rapper, di Sebbiiii e Bo77as che gli
facevano delle pernacchie mentre lo superavano alla partenza.
Alla fine della giornata,
comunque, Britney Bitch ha limitato i danni: 1) alla fine della gara era già
stabilmente secondo da almeno una mezza giornata, il che era talmente scontato
che ero del tutto indifferente di fronte all'ennesima doppietta Mercedes (terzo
Sebbiii, altra novità di un certo rilievo... ironicamente parlando), 2) ha
dimostrato che lui non ha i capelli spettinati.
All'inizio, nel frattempo, era
ora di vedere un po' di cocci rotti, o più che altro un po' di gomme forate. Al
via Feliiii e Dani-Smile hanno fatto strike, poi si è aggiunto anche Checo.
Sono andati tutti insieme
appassionatamente ai box, Dani-Smile e Checo in maniera piuttosto dignitosa,
Feliiiii un po' meno, tanto che in quel momento avrebbe probabilmente preferito
partirore un figlio in una fan fiction m-preg. Giusto per chiarire il concetto:
quando è tornato in pista era talmente indietro che ci ha messo due terzi di
gara per andare a recuperare le Sacre Cenerentole.
Ciò che mi ha supito maggiormanente
è che, al momento dei fuochi d'artificio delle Sacre Cenerentole, fosse lontano
abbastanza da non esserne coinvolto. Sulla questione "fuochi
d'artificio", non è accaduto niente di così particolarmente sconcertante,
se non che Who's That Guy ha fatto un balletto per i fatti suoi e Alex Non Sono
Valentino Rossi si è rifiutato di fargli da damigella, superandolo facendogli
una pernacchia, con tanto di estremo godimento da parte di un po' di ragazze su
Tumblaaaaahhhh, che progettano di fare cose imbarazzanti quando la Sacra
Cenerentola otterrà dei punti (sì, è vero, la Sacra Cenerentola ha già fatto
punti, ma solo pochi mesi dopo l'uscita di "Rush", quindi di
conseguenza quando non si erano ancora rese conto della sua esistenza).
Il resto della gara, di per sé,
è stato abbastanza emozionante, con Ferniiii che si lamentava con lo stesso
ritmo con cui il Piccolo Ves (destinato a diventare neomaggiorenne tre giorni
dopo il gran premio) faceva sorpassi... insomma, era una di quelle gare
potrebbero sembrare interessanti, a condizione che si sia interessati a duelli
oltre le posizioni del podio e che si possa trovare interessante una gara non
vinta dalla Ferrari.
Poi c'era Carlos Fanboyzzzzzz...
sì, perché Fanboyzzzzzz ha dato il meglio di sé, riuscendo in un'impresa che in
Formula 1 non si vedeva da almeno una decina d'anni: rovinare la propria
vettura andando a sbattere contro un paletto! E' un primo passo per la
conquista del cassonetto colombiano d'oro...
Successivamente Fanboyzzzzz ha
fatto finta di litigare con il Piccolo Ves, ma proprio ha appena accennato la
cosa, dato che è stato asfaltato...
Eventi random:
> il GP del Giappone è stato
l'ultimo gran premio con Verstappen minorenne (okay, questa l'ho già detta);
> l'unico ritirato è stato
l'Altro Felipe ma dopo avere commentato il 90% della gara, quindi tutte e venti
le vetture risultavano classificate;
> nei giorni prima del gran
premio Checo è stato ufficializzato dalla Force India, ma precedentemente
c'erano stati dei rumor su un suo approdo alla Lotus, che mi aveva fatto
sognare a occhi aperti un 2016 con i Mexico-Venezuelan Bros compagni di
squadra;
> in Giappone la Lotus non si
è potuta permettere di pagare per l'area hospitality, al che mio padre vedendo
le qualifiche ha commentato "quindi a pranzo vanno a mangiare sotto a un
ponte?"... ed effettivamente, essendo il circuito da forma di otto, la
possibilità c'era!
RISULTATO: 1. Hamilton
(Mercedes), 2. Rosberg (Mercedes), 3. Vettel (Ferrari), 4. Raikkonen (Ferrari),
5. Bottas (Williams), 6. Hulkenberg (Force India), 7. Grosjean (Lotus), 8.
Maldonado (Lotus), 9. Verstappen (Toro Rosso), 10. Sainz (Toro Rosso), 11.
Alonso (McLaren), 12. Perez (Force India), 13. Kvyat (Redbull), 14. Ericsson
(Sauber), 15. Ricciardo (Redbull), 16. Button (McLaren), 17. Massa (Williams),
18. Rossi (Marussia), 19. Stevens (Marussia), 20. Nasr (Sauber).
domenica 6 settembre 2015
GRAN PREMIO D'ITALIA: GARA
Domenica 6 Settembre: Gran Premio d'Italia, 52 giri,
condizioni meteo sereno.
Questa è la griglia di partenza aggiornata per le
penalità, con tipologia di gomme montate alla partenza da ciascun pilota:
Hamilton S - Raikkonen S
Vettel S - Rosberg S
Massa S - Bottas S
Perez S - Grosjean S
Hulkenberg S - Maldonado S
Nasr S - Ericsson S
Stevens S - Merhi S
Button S - Alonso M
Sainz M - Kvyat M
Ricciardo M - Verstappen S
Per la gara sono previste strategie a una sola sosta.
Le vetture partono regolarmente... o almeno, tutte
partono regolarmente tranne quella di Raikkonen, per un problema non duraturo,
dal momento che, dopo essere precipitato in ultima posizione, gira su ottimi
tempi e rimonta diverse posizioni.
Davanti Hamilton è in testa davanti a Vettel, mentre
Rosberg che si trovava subito dietro a Raikkonen sulla griglia di partenza ha
perso varie posizioni: adesso davanti a lui ci sono anche Massa, Bottas e
Perez, anche se comunque riuscirà a superare quest'ultimo entro breve tempo.
Redbull e Toro Rosso, così come Raikkonen, rimontano
diverse posizioni nel primo stint di gara, in particolare è Raikkonen quello
che guadagna di più, risalendo fino alla nona posizione.
Al momento delle soste, per montare gomme medium, Rosberg
guadagna nei confronti delle Williams: i pitstop di Massa e Bottas sono stati i
due pitstop più lenti tra i top-driver, ma quantomeno a entrambi sono state
montate gomme della stessa tipologia.
Attendono Hamilton e le Ferrari. Dopo Vettel, Hamilton
rientra al 27° giro mentre Raikkonen attende ancora due giri tornando in pista
in decima posizione, che diventerà ottava con la sosta di Ricciardo (in lotta
con Perez per il 7° posto fino a quel momento) e con un sorpasso su Ericsson.
A soste completate i primi dieci sono quindi: Hamilton,
Vettel, Rosberg, Massa, Bottas, Perez, Hulkenberg, Raikkonen, Ericsson,
Ricciardo, di cui solo quest'ultimo con gomme soft.
Raikkonen recupererà altre due posizioni, sulle Force
India, quella su Perez dopo un duello combattuto a tre giri dalla fine.
A due giri dalla conclusione, colpo di scena: Rosberg,
che era ormai alle spalle di Vettel, rompe il motore e si ritira. A quel punto
è duello per l'ultima posizione del podio tra le due Williams, con Massa che
mantiene per pochi decimi la posizione sul compagno di squadra.
Nel frattempo a Hamilton veniva comunicato che doveva
incrementare il proprio gap, a poco più di 25 secondi al momento della bandiera
a scacchi. Pare che ci siano state presunte irregolarità sulla pressione delle
gomme e che quel gap servisse in caso dovesse esserci una penalità di 25
secondi. Stay tooned, potrebbero esserci novità.
I TOP E I FLOP
Mercedes: ottime prove libere, ottime qualifiche, ottima
gara... anche se stavolta nel weekend hanno un po' di problemi, con Rosberg che
deve tornare al motore vecchio e abbiamo visto quel motore che fine ha fatto.
Che dire, almeno per una volta non sono il top dei top, e lo sarebbero ancora
meno se venisse confermata l'irregolarità. Hamilton ha fatto una gran gara, per
lui il titolo di top c'è; di medio livello la gara di Rosberg, né top né flop a
mio parere.
Ferrari: la vettura si è rivelata la seconda più
competitiva dietro alle Mercedes, il che tutto sommato è in linea con quanto ci
si poteva aspettare; Vettel ha fatto una buona gara, Raikkonen ha fatto una
buona rimonta dopo il problema iniziale.
Williams: dietro Mercedes e Ferrari c'erano le Williams e
in gara ci sono rimaste, anche loro facendo né più né meno di quanto ci si
aspettava; buona gara anche da parte dei piloti.
Force India: nulla da dire, in confronto al solito mi
pare che siano andati bene, hanno portato due vetture in top-ten e almeno in gara
non hanno avuto disgrazie meccaniche che compromettessero il risultato.
Redbull e Toro Rosso: avevano deciso di cambiare motore
qui perché tecnicamente era possibile rimontare... ma non è che abbiano
sfoderato chissà quali prestazioni; né top né flop direi, e per quanto riguarda
i piloti credo che quello che si è fatto più notare (in positivo) sia
Verstappen.
Sauber: in generale le performance sono state più o meno
in linea con quanto ci si aspettava; i piloti sembrano non avere fatto nula di
eccezionale, ma almeno Ericsson si è tenuto lontano dal caos e ha conquistato
punti.
McLaren: tutto ciò che abbiamo visto è stato che dietro
di loro c'erano solo le Marussia e che Button e Alonso stavano lottando tra
loro per la 15^ posizione... almeno fino al momento in cui a pochi giri dalla
fine Alonso non è rientrato ai box per non uscirne.
Marussia: questi due sono sempre ultimi, però al
traguardo ci arrivano sempre (o quasi).
Lotus: dopo avere rischiato di non arrivare nemmeno a
Monza per la causa giudiziaria relativa a Pic, in gara non hanno fatto molta
strada; si è visto Grosjean con la vettura ferma in fumo all'inizio della gara
e, ancora prima di quel momento, Maldonado era già fermo ai box. Che cosa ne
pensate di attribuire alla Lotus la carica di flop dei flop?
RISULTATO
1. Lewis Hamilton -- Mercedes -- 1:18:00.688
2. Sebastian Vettel -- Ferrari -- +25.042
3. Felipe Massa -- Williams -- +47.600
4. Valtteri Bottas -- Williams -- +47.900
5. Kimi Raikkonen -- Ferrari -- +1:08.860
6. Sergio Perez -- Force India -- +1:12.783
7. Nico Hulkenberg -- Force India -- +1 Lap
8. Daniel Ricciardo -- Redbull -- +1 Lap
9. Marcus Ericsson -- Sauber -- +1 Lap
10. Daniil Kvyat -- Redbull -- +1 Lap
11. Carlos Sainz -- Toro Rosso -- +1 Lap
12. Max Verstappen -- Toro Rosso -- +1 Lap
13. Felipe Nasr -- Sauber -- +1 Lap
14. Jenson Button -- McLaren -- +1 Lap
15. Will Stevens -- Marussia -- +2 Laps
16. Roberto Merhi -- Marussia -- +2 Laps
17. Nico Rosberg -- Mercedes -- +3 Laps
18. Fernando Alonso -- McLaren -- +6 Laps
dnf. Romain Grosjean -- Lotus -- +52 Laps
dnf. Pastor Maldonado -- Lotus -- +52 Laps
Sunshine© per F1GC.
domenica 23 agosto 2015
GP BELGIO: GARA
Domenica 23 Agosto - è il giorno di gara a Spa Francorchamps.
Condizioni meteo: sereno.
Numero giri: 44
Griglia di
partenza aggiornata post-penalità e con mescola di gomme:
1. Hamilton (Mercedes) S, 2. Rosberg (Mercedes) S
3. Bottas (Williams) S, 4. Perez (Force India) S
5. Ricciardo (Redbull) S, 6. Massa (Williams) S
7. Maldonado (Lotus) S, 8. Vettel (Redbull) S
9. Grosjean (Lotus) S, 10. Sainz (Toro Rosso) S
11. Hulkenberg (Force India) S, 12. Kvyat (Redbull) S
13. Ericsson (Sauber) S, 14. Nasr (Sauber) M
15. Stevens (Marussia) S, 16. Raikkonen (Ferrari) S
17. Merhi (Marussia) S, 18. Verstappen (Toro Rosso) S
19. Button (McLaren) M, 20. Alonso (McLaren) S
Grosjean e Raikkonen - retrocessi per sostituzione del
cambio;
Verstappen - retrocesso per sostituzione della power
unit;
Button e Alonso - retrocessi per doppia sostituzione
della power unit.
Prima della
partenza
Per la seconda gara consecutiva c'è un "aborted
start", causa vettura di Hulkenberg rimasta ferma sulla griglia di
partenza. La Force India viene riportata ai box, da dove non uscirà.
Nel secondo giro di formazione Sainz accusa problemi alla
vettura e rientra ai box anziché allinearsi sulla griglia di partenza.
La gara
Si parte, con soltanto 43 giri previsti come da
regolamento. Hamilton parte bene, Rosberg no e viene superato da Ricciardo e da
Perez. Quello che sorprende di più è il pilota della Force India che, nel corso
del primo giro, supera Ricciardo portandosi in prima posizione.
Top ten al termine del primo giro: Hamilton, Perez,
Ricciardo, Bottas, Rosberg, Vettel, Maldonado, Grosjean, Massa, Ericsson.
Maldonado si ritira al secondo giro per un guasto al
motore, mentre Sainz viene rimandato in pista con due giri di ritardo.
Davanti le Williams sembrano in difficoltà nel mantenere
le loro posizioni: Bottas viene immediatamente superato da Rosberg, mentre
entrambi subiranno dei sorpassi nei giri successivi, da parte di Kvyat (al 6°
su Massa) e Grosjean (all' 8° su Bottas), con Kvyat che commette un errore nel tentativo
di superare Bottas di lì a poco, senza rimetterci posizioni.
I pit-stop iniziano abbastanza presto, all'8° giro con
Ricciardo e un giro dopo con Perez che rimane davanti a Ricciardo. Proseguono i
pit-stop, mentre le Mercedes ancora rimangono in pista. Alla Williams
commettono un errore clamoroso, quando a Bottas vengono montate tre gomme soft
e una medium, problema per cui verrà in seguito penalizzato con un drive
through dopo essere rimasto per parecchi giri in pista con gomme di due mescole
diverse.
Le Mercedes rientrano al 13° (Rosberg) e al 14°
(Hamilton), dopo la sosta si trovano, almeno quando Vettel momentaneamente
leader rientrerà un giro più tardi (per le medium come i due della Mercedes),
in prima e seconda posizione, con Hamilton che ha circa tre secondi di
vantaggio su Rosberg.
Al termine dei pit-stop e dopo il rientro di Bottas i
primi dieci sono: Hamilton, Rosberg, Perez, Ricciardo, Grosjean, Vettel, Kvyat,
Massa, Raikkonen e Verstappen.
Ricciardo, Kvyat e Massa sono su gomme medium e, al momento,
sembrano in difficoltà rispetto agli altri che li seguono. Grosjean supera
Ricciardo al 18° giro e al 20° Perez, portandosi in terza posizione. Pochi
istanti dopo Ricciardo si ritira per problemi alla vettura, rimanendo fermo
sulla pista, il che provocherà un breve periodo di virtual safety car.
A circa due terzi di gara il cielo inizia ad annuvolarsi,
ma non viene a piovere. Vari piloti iniziano a rientrare per la seconda sosta,
Grosjean e Perez rientrano prima delle Mercedes.
Hamilton si ferma al 30°, Rosberg al 31°, entrambi
montano gomme soft e al rientro in pista le posizioni sono invariate, ma il gap
è incrementato a circa sette secondi. Terzo al momento c'è Vettel, che sembra
intenzionato a proseguire fino alla fine.
I primi dieci, quando mancano dieci giri, sono: Hamilton,
Rosberg, Vettel, Grosjean, Perez, Massa, Raikkonen, Kvyat, Bottas e Verstappen.
Nelle fasi conclusive della gara, il gap tra Hamilton e
Rosberg si abbassa a circa quattro secondo, mentre Grosjean si avvicina a
Vettel. Entrambi sono su gomme medium ma quelle di Grosjean sono molto più
fresche.
Kvyat, su gomme soft, nel frattempo si trova dietro a
Perez, Massa e Raikkonen tutti su gomme medium. Supera Raikkonen al 38° e due
giri dopo anche Massa, portandosi in sesta posizione. L'ultimo pilota alla sua
portata è Perez e Kvyat lo supera al 41° portandosi in quinta posizione.
Il colpo di scena è al 42° giro, quando la posteriore
destra di Vettel esplode. La strategia di arrivare alla fine con le gomme già
usurate non ha dato i suoi frutti.
Mentre Vettel perde posizioni, i piloti che si trovano
nella seconda parte della zona punti sono tutti molto vicini, con Raikkonen che
all'ultimo giro tenta il sorpasso su Raikkonen. Riesce a completare la manovra,
ma finisce largo perdendo la posizione appena conquistata.
Le Mercedes ottengono un'altra doppietta, con il gap tra
Hamilton e Rosberg sensibilmente diminuito nelle ultime tornate. Completa il
podio Grosjean, con una Lotus che sembra almeno un po' rivitalizzata.
I top e i flop:
analisi team per team
Questo paragrafo riflette solo ed esclusivamente il MIO
punto di vista, non vuole influenzare altri né vuole impedire ad altri di
esprimere le proprie opinioni.
MERCEDES: stavolta il team non sbaglia niente, Hamilton
non sbaglia niente, mentre Rosberg sbaglia la partenza ma fa bene tutto il
resto. Nel complesso non si può dire che abbiano deluso.
LOTUS: straordinari! ...fino a un certo punto, però,
perché il motore di Maldonado non è durato nemmeno due giri. Complimenti a
Grosjean, credo che sia uno dei piloti che si sono fatti notare maggiormente in
gara, più top lui che la squadra.
REDBULL: anche loro non sono andati male... fino a un
certo punto, e nel caso di Ricciardo il punto in questione è il momento del ritiro.
Per quanto riguarda Kvyat ha fatto un'altra ottima gara, mostrando che magari
non sarà il top dei top ma che tutto sommato la decisione della Redbull di
ingaggiarlo forse era meno campata in aria di quanto ci sembrava inizialmente,
anche lui più top che la squadra oggi.
FORCE INDIA: anche loro hanno portato al traguardo una
sola vettura e con una addirittura non sono nemmeno riusciti a partire. Perez
comunque si è fatto notare e anche parecchio, stavolta decisamente in positivo,
anche lui merita di stare tra i top.
WILLIAMS: no comment sul caos delle gomme montate sulla
vettura di Bottas, che li rende il flop dei flop. Niente da dire sui piloti, mi
pare che non abbiano fatto né più né meno di quanto potevano fare viste le
performance della vettura.
FERRARI: le cose non vanno decisamente bene già a partire
dal sabato e, se almeno i problemi di affidabilità oggi non si sono visti, la
scelta di far effettuare un solo pit-stop a Vettel non sembra eccezionale. Sono
stati un flop, entro certi limiti: se la gomma avesse resistito un giro in più
e Vettel avesse ottenuto il podio, saremmo qui ad acclamarli.
TORO ROSSO: ecco un altro team che ha portato al
traguardo una sola vettura e che con l'altra aveva anche rischiato di non
partire nemmeno. Verstappen ha fatto una buona gara.
SAUBER: né top né flop, non hanno fatto né più né meno di
quello che fanno di solito.
MCLAREN: non pervenuti... nel senso che proprio non mi
sono accorta della loro presenza, il che è sia negativo perché non si sono
visti molto sia positivo perché quantomeno non sono andati a parcheggiare ai
box anzitempo.
MARUSSIA: anche loro non hanno fatto né più né meno del
solito, ma intanto ancora una volta hanno portato due vetture al traguardo.
Risultato
1. Lewis Hamilton -- Mercedes -- 1:23:40.387
2. Nico Rosberg -- Mercedes -- +2.058
3. Romain Grosjean -- Lotus -- +37.988
4. Daniil Kvyat -- Redbull -- +45.692
5. Sergio Perez -- Force India -- +53.997
6. Felipe Massa -- Williams -- +55.283
7. Kimi Raikkonen -- Ferrari -- +55.703
8. Max Verstappen -- Toro Rosso -- +56.076
9. Valtteri Bottas -- Williams -- +1:01.040
10. Marcus Ericsson -- Sauber -- +1:31.234
11. Felipe Nasr -- Sauber -- +1:42.311
12. Sebastian Vettel -- Ferrari -- +1 Lap
13. Fernando Alonso -- McLaren -- +1 Lap
14. Jenson Button -- McLaren -- +1 Lap
15. Roberto Merhi -- Marussia -- +1 Lap
16. Will Stevens -- Marussia -- +1 Lap
DNF. Carlos Sainz -- Toro Rosso -- +11 Laps
DNF. Daniel Ricciardo -- Redbull -- +24 Laps
DNF. Pastor Maldonado -- Lotus -- +41 Laps
DNF. Nico Hulkenberg -- Force India -- +43 Laps
CLASSIFICA PILOTI:
Hamilton 277 - Rosberg 199 - Vettel 160 - Raikkonen 82 - Massa 82 - Bottas 79
- Kvyat 57 - Ricciardo 51...
CLASSIFICA
COSTRUTTORI: Mercedes 426 - Ferrari 24 - Williams 161 - Redbull 108...
Cronaca scritta da Milly Sunshine© per F1GC forum.
Ogni uso improprio della stessa (in particolare l’eventuale
intenzionale errata interpretazione di affermazioni oggettive o l’insinuazione
che tale cronaca sia usata per il monopolio ideologico degli articoli sulla F1)
comporterà che vi sia sguinzagliato dietro il Sommo Maestro Grosjiiii armato di
baguette.
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F1 stagione 2015,
GP Belgio
domenica 5 luglio 2015
GRAN BRETAGNA: gara
Domenica 5 Luglio, ore 13.00 locali: parte il Gran Premio di Gran Bretagna, nona prova del mondiale 2015. La gara parte in condizioni di asciutto, i giri previsti sono in totale 52 e a partire dalla pole position è Lewis Hamilton su Mercedes. Seguono Rosberg, Massa, Bottas, Raikkonen, Vettel, Kvyat, Sainz, Hulkenberg, Ricciardo, Perez, Grosjean, Verstappen, Maldonado, Ericsson, Nasr, Alonso, Button, Stevens e Merhi. Problemi ancora prima della partenza per Nasr, che risulta ritirato durante il giro di formazione.
Alla partenza lo spunto delle Mercedes non è eccezionale, Massa passa tra i due prendendo il comando e Bottas è sul punto di fare lo stesso, ma Hamilton riesce a difendere la seconda posizione.
A centro e fine schieramento si scatena il caos: c’è una collisione che coinvolge le Lotus e le McLaren, di quattro vetture soltanto quella di Alonso con l’ala anteriore danneggiata riesce a rimanere in pista, il pilota è però costretto a rientrare ai box. Per via delle vetture di Button, Grosjean e Maldonado ferme sul tracciato, entra in pista la safety car. Pare che Grosjean sia sotto indagine per l’incidente.
Si riparte al quarto giro, Hamilton tenta di riprendersi la leadership ma sbaglia l’attacco su Massa, mette le ruote fuori pista e anche Bottas lo supera. Un po’ più indietro Verstappen finisce fuori, ma stavolta la vettura viene rimossa senza eccessivi problemi.
La prima fase di gara è caratterizzata dalle Williams in prima e seconda posizione, i due sono distaccati di meno di un secondo e i primi giri sono tutto un susseguirsi di comunicazioni radio che esortano i due piloti a non lottare tra di loro o, se proprio devono farlo, di non permettere alle Mercedes di avvantaggiarsi.
I primi quattro sono tutti molto vicini, con le Mercedes che però non sono vicine abbastanza per tentare l’attacco nei confronti dei due piloti che li precedono. Molto più staccato, Hulkenberg è al momento in quinta posizione davanti a Raikkonen, al momento la meglio posizionata delle Ferrari, mentre Vettel che aveva perso alcune posizioni tra partenza e restart è in lotta con le Redbull.
Ricciardo e le Ferrari sono, tra il 12° e il 15° giro, i primi piloti a rientrare per passare da medium a hard, mentre tra i piloti di testa Hamilton è il primo (19°). È in questo momento che la gara inizia a prendere la svolta che porterà di nuovo le Mercedes al comando: rientrati al 20° giro Massa e Rosberg si accodano dietro a Hamilton, così come Bottas che rientrato un giro dopo rispetto al compagno di squadra rientra proprio in mezzo a Hamilton e Rosberg. Al momento la prima posizione è quindi di Hamilton, seguito dalle due Williams che perdono terreno ma che per il momento riescono a mantenere dietro almeno Rosberg.
In quei frangenti si ritira Ricciardo per un guasto, parcheggiando ai box.
La gara prosegue verso una situazione apparentemente di stallo, in cui tutto è tranquillo, a parte qualche scintilla con Sainz e Perez che lottano per la nona posizione, con Perez che, “distratto” da una sbavatura di Sainz, rischia di finire fuori pista in stile Maldonado-Verstappen lo scorso gran premio. La gara di Sainz si ferma al 33° giro, quando rimane fermo molto vicino alla pista. La vettura viene rimossa in regime di “virtual safety car” che dura per un paio di giri.
Intanto inizia a cadere la pioggia, di cui già si parlava da mezz’oretta. Non piove molto forte e si va verso una di quelle situazioni in cui montare le intermedie è un azzardo che potrebbe rivelarsi o vincente o disastroso, a seconda di quanto la pista si bagnerà.
Ad azzardare sono le Marussia, che fino a quel momento non si erano ancora fermate ai box in attesa della pioggia (situazione che avrebbe portato entrambe le vetture a finire ancora più indietro del solito), oltre che Stevens e Alonso nelle retrovie. Raikkonen, che era appena stato superato da Vettel per la quinta posizione, si ferma ai box al 39°. Davanti proseguono tutti sulle hard e al momento si rivela la soluzione migliore, in quanto la pioggia si calma e, sulla pista sempre meno bagnata, chi ha montato le intermedie finisce per deteriorarle anzitempo.
Tra i piloti di testa il più scatenato è Rosberg, che supera Bottas (39°) e Massa (41°) avvicinandosi anche a Hamilton che aveva un margine di sette o otto secondi su Massa, poi ridotto da un proprio errore.
La pioggia ricomincia a cadere un paio di giri dopo, Rosberg sta ancora recuperando su Hamilton che al 44° rientra ai box, un giro prima del compagno di squadra e delle Williams. Anche Vettel rientra nello stesso giro di Hamilton e si tratta di una decisione vincente per entrambi, soprattutto per il pilota della Ferrari che recupera due posizioni. Hamilton, Rosberg, Vettel, Massa e Bottas sono i primi cinque dopo la sosta, con distacchi abbastanza consistenti tra l’uno e l’altro.
Di fatto la situazione per i primi è stabile, mentre nella seconda parte della top-ten Raikkonen è costretto a un ulteriore tardivo pit-stop per il deterioramento del primo set di intermedie, tornando in pista in ottava posizione alle spalle di Kvyat e Hulkenberg.
Non si segnalano problemi eccessivi da parte di nessuno nel mantenere in pista le vetture, l’unico incidente coinvolge Stevens che finisce fuori pista va a sbattere contro le barriere al 48° giro rompendo l’ala anteriore, ma il pilota della Marussia riesce a proseguire verso i box, dal quale uscirà successivamente in ultima posizione.
Con la vittoria Hamilton consolida il proprio primato in classifica, portandosi a +17 dal compagno di squadra.
RISULTATO:
1. Lewis Hamilton -- Mercedes -- 1:31:27.729
2. Nico Rosberg -- Mercedes -- +10.956
3. Sebastian Vettel -- Ferrari -- +25.443
4. Felipe Massa -- Williams -- +36.839
5. Valtteri Bottas -- Williams -- +1:03.194
6. Daniil Kvyat -- Redbull -- +1:03.955
7. Nico Hulkenberg -- Force India -- +1:18.744
8. Kimi Raikkonen -- Ferrari -- +1 Lap
9. Sergio Perez -- Force India -- +1 Lap
10. Fernando Alonso -- McLaren -- +1 Lap
11. Marcus Ericsson -- Sauber -- +1 Lap
12. Roberto Merhi -- Marussia -- +3 Laps
13. Will Stevens -- Marussia -- +3 Laps
DNF. Carlos Sainz -- Toro Rosso -- +21 Laps
DNF. Daniel Ricciardo -- Redbull -- +31 Laps
DNF. Max Verstappen -- Toro Rosso -- +48 Laps
DNF. Pastor Maldonado -- Lotus -- +51 Laps
DNF. Romain Grosjean -- Lotus -- +52 Laps
DNF. Jenson Button -- McLaren -- +52 Laps
DNS. Felipe Nasr -- Sauber -- +52 Laps
TOP: è difficile etichettare a pieni titoli come “top” qualcuno in un weekend in cui più o meno tutti, vincitori inclusi, hanno commesso qualche errore di troppo che in altre occasioni avrebbe potuto avere conseguenze diverse. In questa gara più di ogni altra, la mia impressione è che in molti abbiano dimostrato sia i loro punti di forza sia i loro punti di debolezza.
La Mercedes è ancora al top, ma quando non si trova davanti la sua supremazia inviolabile viene messa più in discussione di quanto sia accaduto altre volte.
La Williams è ancora indietro e va forte solo in certe condizioni, ma venti giri primo e secondo non sono roba da poco e, con una migliore gestione delle tempistiche del primo pit-stop e senza pioggia, forse non avrebbero potuto vincere ma almeno un secondo e un terzo posto avrebbero potuto ottenerlo.
La Ferrari per come erano iniziate le cose tutto sommato ha portato a casa un podio che all’inizio non era facilmente pronosticabile. Se avessero osato di più tenendo fuori sulle slick entrambi i piloti al primo scroscio di pioggia, invece di differenziare le strategie, forse avrebbero ottenuto di più, ma personalmente non ritengo che sia il caso di puntare il dito contro qualcuno: è una di quelle situazioni in cui, se la pioggia fosse aumentata un paio di minuti prima, l’effetto sarebbe stato l’esatto opposto.
FLOP: al di là della buona posizione di Kvyat e del fatto che Verstappen sia finito fuori per i fatti suoi, non mi pare che Redbull e Toro Rosso abbiamo molto di cui rallegrarsi in termini di affidabilità, idem la Sauber che peraltro oltre alle Marussia è stato l’unico altro team a portare al traguardo una vettura senza riuscire a prendere punti.
IMPRESSIONI SULLA VIRTUAL SAFETY CAR: si tratta di un’opinione personale, ma questa innovazione non mi convince più di tanto. È vero che in termini di sicurezza è sicuramente meglio che non avere nulla, ma il mio parere è che, piuttosto che la VSC, sarebbe meglio se ci fossero regole chiare su quali siano le situazioni in cui la gara deve essere neutralizzata con la safety car e in quali non è necessario. In questo modo non si fa altro che dare ancora di più potere ai commissari di fare di testa loro: se la cosa anziché essere quasi del tutto irrilevante per il risultato del gran premio avesse potuto esserne determinante, forse ci sarebbero state polemiche in proposito.
EVENTI PITTORESCHI DA NON SOTTOVALUTARE:
- Alonso ha finalmente ottenuto 1 punto, cosa che non meriterebbe un eccessivo entusiasmo visto che dietro di lui c’erano solo una Sauber e le Marussia, ma si tratta comunque di un passo avanti in quanto era da un bel po’ che non vedevamo una McLaren giungere al traguardo;
- l’incidente al via che ha coinvolto le due Lotus e le due McLaren è (seppure probabilmente ci siano stati altri casi simili in passato) il primo incidente “di gruppo” tra compagni di squadra di due diversi team che io ricordi.
Milly Sunshine(C) per F1GC.
Alla partenza lo spunto delle Mercedes non è eccezionale, Massa passa tra i due prendendo il comando e Bottas è sul punto di fare lo stesso, ma Hamilton riesce a difendere la seconda posizione.
A centro e fine schieramento si scatena il caos: c’è una collisione che coinvolge le Lotus e le McLaren, di quattro vetture soltanto quella di Alonso con l’ala anteriore danneggiata riesce a rimanere in pista, il pilota è però costretto a rientrare ai box. Per via delle vetture di Button, Grosjean e Maldonado ferme sul tracciato, entra in pista la safety car. Pare che Grosjean sia sotto indagine per l’incidente.
Si riparte al quarto giro, Hamilton tenta di riprendersi la leadership ma sbaglia l’attacco su Massa, mette le ruote fuori pista e anche Bottas lo supera. Un po’ più indietro Verstappen finisce fuori, ma stavolta la vettura viene rimossa senza eccessivi problemi.
La prima fase di gara è caratterizzata dalle Williams in prima e seconda posizione, i due sono distaccati di meno di un secondo e i primi giri sono tutto un susseguirsi di comunicazioni radio che esortano i due piloti a non lottare tra di loro o, se proprio devono farlo, di non permettere alle Mercedes di avvantaggiarsi.
I primi quattro sono tutti molto vicini, con le Mercedes che però non sono vicine abbastanza per tentare l’attacco nei confronti dei due piloti che li precedono. Molto più staccato, Hulkenberg è al momento in quinta posizione davanti a Raikkonen, al momento la meglio posizionata delle Ferrari, mentre Vettel che aveva perso alcune posizioni tra partenza e restart è in lotta con le Redbull.
Ricciardo e le Ferrari sono, tra il 12° e il 15° giro, i primi piloti a rientrare per passare da medium a hard, mentre tra i piloti di testa Hamilton è il primo (19°). È in questo momento che la gara inizia a prendere la svolta che porterà di nuovo le Mercedes al comando: rientrati al 20° giro Massa e Rosberg si accodano dietro a Hamilton, così come Bottas che rientrato un giro dopo rispetto al compagno di squadra rientra proprio in mezzo a Hamilton e Rosberg. Al momento la prima posizione è quindi di Hamilton, seguito dalle due Williams che perdono terreno ma che per il momento riescono a mantenere dietro almeno Rosberg.
In quei frangenti si ritira Ricciardo per un guasto, parcheggiando ai box.
La gara prosegue verso una situazione apparentemente di stallo, in cui tutto è tranquillo, a parte qualche scintilla con Sainz e Perez che lottano per la nona posizione, con Perez che, “distratto” da una sbavatura di Sainz, rischia di finire fuori pista in stile Maldonado-Verstappen lo scorso gran premio. La gara di Sainz si ferma al 33° giro, quando rimane fermo molto vicino alla pista. La vettura viene rimossa in regime di “virtual safety car” che dura per un paio di giri.
Intanto inizia a cadere la pioggia, di cui già si parlava da mezz’oretta. Non piove molto forte e si va verso una di quelle situazioni in cui montare le intermedie è un azzardo che potrebbe rivelarsi o vincente o disastroso, a seconda di quanto la pista si bagnerà.
Ad azzardare sono le Marussia, che fino a quel momento non si erano ancora fermate ai box in attesa della pioggia (situazione che avrebbe portato entrambe le vetture a finire ancora più indietro del solito), oltre che Stevens e Alonso nelle retrovie. Raikkonen, che era appena stato superato da Vettel per la quinta posizione, si ferma ai box al 39°. Davanti proseguono tutti sulle hard e al momento si rivela la soluzione migliore, in quanto la pioggia si calma e, sulla pista sempre meno bagnata, chi ha montato le intermedie finisce per deteriorarle anzitempo.
Tra i piloti di testa il più scatenato è Rosberg, che supera Bottas (39°) e Massa (41°) avvicinandosi anche a Hamilton che aveva un margine di sette o otto secondi su Massa, poi ridotto da un proprio errore.
La pioggia ricomincia a cadere un paio di giri dopo, Rosberg sta ancora recuperando su Hamilton che al 44° rientra ai box, un giro prima del compagno di squadra e delle Williams. Anche Vettel rientra nello stesso giro di Hamilton e si tratta di una decisione vincente per entrambi, soprattutto per il pilota della Ferrari che recupera due posizioni. Hamilton, Rosberg, Vettel, Massa e Bottas sono i primi cinque dopo la sosta, con distacchi abbastanza consistenti tra l’uno e l’altro.
Di fatto la situazione per i primi è stabile, mentre nella seconda parte della top-ten Raikkonen è costretto a un ulteriore tardivo pit-stop per il deterioramento del primo set di intermedie, tornando in pista in ottava posizione alle spalle di Kvyat e Hulkenberg.
Non si segnalano problemi eccessivi da parte di nessuno nel mantenere in pista le vetture, l’unico incidente coinvolge Stevens che finisce fuori pista va a sbattere contro le barriere al 48° giro rompendo l’ala anteriore, ma il pilota della Marussia riesce a proseguire verso i box, dal quale uscirà successivamente in ultima posizione.
Con la vittoria Hamilton consolida il proprio primato in classifica, portandosi a +17 dal compagno di squadra.
RISULTATO:
1. Lewis Hamilton -- Mercedes -- 1:31:27.729
2. Nico Rosberg -- Mercedes -- +10.956
3. Sebastian Vettel -- Ferrari -- +25.443
4. Felipe Massa -- Williams -- +36.839
5. Valtteri Bottas -- Williams -- +1:03.194
6. Daniil Kvyat -- Redbull -- +1:03.955
7. Nico Hulkenberg -- Force India -- +1:18.744
8. Kimi Raikkonen -- Ferrari -- +1 Lap
9. Sergio Perez -- Force India -- +1 Lap
10. Fernando Alonso -- McLaren -- +1 Lap
11. Marcus Ericsson -- Sauber -- +1 Lap
12. Roberto Merhi -- Marussia -- +3 Laps
13. Will Stevens -- Marussia -- +3 Laps
DNF. Carlos Sainz -- Toro Rosso -- +21 Laps
DNF. Daniel Ricciardo -- Redbull -- +31 Laps
DNF. Max Verstappen -- Toro Rosso -- +48 Laps
DNF. Pastor Maldonado -- Lotus -- +51 Laps
DNF. Romain Grosjean -- Lotus -- +52 Laps
DNF. Jenson Button -- McLaren -- +52 Laps
DNS. Felipe Nasr -- Sauber -- +52 Laps
TOP: è difficile etichettare a pieni titoli come “top” qualcuno in un weekend in cui più o meno tutti, vincitori inclusi, hanno commesso qualche errore di troppo che in altre occasioni avrebbe potuto avere conseguenze diverse. In questa gara più di ogni altra, la mia impressione è che in molti abbiano dimostrato sia i loro punti di forza sia i loro punti di debolezza.
La Mercedes è ancora al top, ma quando non si trova davanti la sua supremazia inviolabile viene messa più in discussione di quanto sia accaduto altre volte.
La Williams è ancora indietro e va forte solo in certe condizioni, ma venti giri primo e secondo non sono roba da poco e, con una migliore gestione delle tempistiche del primo pit-stop e senza pioggia, forse non avrebbero potuto vincere ma almeno un secondo e un terzo posto avrebbero potuto ottenerlo.
La Ferrari per come erano iniziate le cose tutto sommato ha portato a casa un podio che all’inizio non era facilmente pronosticabile. Se avessero osato di più tenendo fuori sulle slick entrambi i piloti al primo scroscio di pioggia, invece di differenziare le strategie, forse avrebbero ottenuto di più, ma personalmente non ritengo che sia il caso di puntare il dito contro qualcuno: è una di quelle situazioni in cui, se la pioggia fosse aumentata un paio di minuti prima, l’effetto sarebbe stato l’esatto opposto.
FLOP: al di là della buona posizione di Kvyat e del fatto che Verstappen sia finito fuori per i fatti suoi, non mi pare che Redbull e Toro Rosso abbiamo molto di cui rallegrarsi in termini di affidabilità, idem la Sauber che peraltro oltre alle Marussia è stato l’unico altro team a portare al traguardo una vettura senza riuscire a prendere punti.
IMPRESSIONI SULLA VIRTUAL SAFETY CAR: si tratta di un’opinione personale, ma questa innovazione non mi convince più di tanto. È vero che in termini di sicurezza è sicuramente meglio che non avere nulla, ma il mio parere è che, piuttosto che la VSC, sarebbe meglio se ci fossero regole chiare su quali siano le situazioni in cui la gara deve essere neutralizzata con la safety car e in quali non è necessario. In questo modo non si fa altro che dare ancora di più potere ai commissari di fare di testa loro: se la cosa anziché essere quasi del tutto irrilevante per il risultato del gran premio avesse potuto esserne determinante, forse ci sarebbero state polemiche in proposito.
EVENTI PITTORESCHI DA NON SOTTOVALUTARE:
- Alonso ha finalmente ottenuto 1 punto, cosa che non meriterebbe un eccessivo entusiasmo visto che dietro di lui c’erano solo una Sauber e le Marussia, ma si tratta comunque di un passo avanti in quanto era da un bel po’ che non vedevamo una McLaren giungere al traguardo;
- l’incidente al via che ha coinvolto le due Lotus e le due McLaren è (seppure probabilmente ci siano stati altri casi simili in passato) il primo incidente “di gruppo” tra compagni di squadra di due diversi team che io ricordi.
Milly Sunshine(C) per F1GC.
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F1 stagione 2015,
GP Gran Bretagna
sabato 16 maggio 2015
#5: Commento al Gran Premio di Spagna: Montmelò, 08-10 Maggio 2015
Siamo a Montmelò. Siamo sul Circuit de Catalunya, se è
questo il nome che preferite. Siamo laddove tanti anni fa Massa e Alonso si
prendevano a sportellate alla prima curva quando c’era una vittoria in palio e
di lì a qualche mese Alonso accusava Massa di avere tentato di buttarlo fuori.
Uno dei due non vince un gran premio da sei anni e mezzo. L’altro non ne
vincerà per i prossimi sei anni e mezzo, se dovesse continuare ad avere una
vettura del genere. Adesso sono altri i protagonisti... per esempio lo Spazzino
della Pitlane. Nonostante sia stato invitato a partecipare alla sfilata dei
piloti di Amber Lounge a Monaco tra due settimane, forse lui a Montecarlo non
ci sarà nemmeno: sarà da qualche altra parte d’Europa a disputare un gran
premio del World Series by Renault, altro campionato a cui sta prendendo parte
e dove pensa di poter puntare al titolo, il che fa sì che con tutta probabilità
non lo rivedremo più al volante della Sacra Cenerentola a prendere tre giri dal
primo. Ci sono rumors su Guido Per Il Giardino, che però sostiene di non essere
interessato a guidare una Sacra Cenerentola. Detto da uno che ha esordito sul
Coccodrillo Rombante e che quest’anno il culo l’ha appoggiato solo sul divano
da cui segue i gran premi commentandoli su twitter potrebbe sembrare un
discorso un po’ campato in aria, però effettivamente perché sprecare i soldi
che ha ricevuto dalla Sauber per guidare una tale carretta, quando può
rimanersene a casa a improvvisare una nuova carriera di commentatore di gran
premi su twitter? Comunque non mi sorprenderei se dovessimo rivederlo proprio
sulla Sacra Cenerentola. Si sa che per i piloti che non hanno un sedile su cui
appoggiare il culo tutto sembra molto più brillante di quanto effettivamente
non sia.
Le polemiche immaginate dalla stampa spagnola tra lo
Spazzino della Pitlane e Who’s that guy frattanto sembrano cadute nel
dimenticatoio, ed effettivamente non credo che alla stampa spagnola interessi
molto parlare della Sacra Cenerentola, quando c’è qualcosa di molto più
intrigante di cui parlare: il futuro e immancabile dominio della McLaren di
Ferniiii.
A proposito di McLaren, ha cambiato livrea. Adesso è
nera. Tecnicamente dovrebbe ricordare un po’ la McLaren dell’epoca di Hakkinen
e Coulthard, però è più brutta, oltre che essere più lenta e meno affidabile.
Obiettivamente nel corso del weekend non ci ho nemmeno fatto caso più di tanto:
purtroppo per loro chi sta nelle retrovie viene inquadrato raramente.
Le cose non erano nemmeno iniziate così male: entrambi in
Q2, roba che non si vedeva dall’anno scorso. Le cose andavano peggio per la
Force India: entrambi fuori in Q1, cosa che l’ultima volta in cui era capitata nel
frattempo al box della Ferrari c’erano in un angolo Massa, Schumacher e Badoer
che ridevano per i cavoli loro del tutto incuranti del fatto che Raikkonen e
Fisichella non stavano cavando un ragno dal buco.
In realtà comunque la cosa che dava più nell’occhio era
quanto la griglia di partenza fosse pittoresca: i Marussia Boys in ultima fila,
i due della Force India in penultima, i due della Sauber subito davanti, poi i
due della McLaren e i due della Lotus... insomma, abbiamo dovuto arrivare alla
top-ten per vedere piloti di team
diversi che andavano ad affiancarsi l’uno con l’altro e
la cosa peraltro è accaduta in sole tre file su cinque, perché i piloti della
Toro Rosso erano l’uno accanto all’altro in terza fila. In prima fila,
ovviamente, c’erano i due Mercedes Boys e...
...
...
...
...
...
...OH MY DANI SMILE, ho avuto l’impressione che almeno
per una volta, nonostante tutto, fossimo stati graziati e che ci fosse concesso
di vedere qualcosa di diverso. Poi va beh, si può obiettare che vedere Britney
Bitch in pole con Hammiiii relegato in seconda posizione anziché l’esatto
contrario come al solito non fosse tutta questa novità. Obiettivamente no, non
lo è, però dannazione, dopo quattro gare con lo stesso pilota in pole position,
si sentiva la necessità di respirare un po’ d’aria fresca e di sperare che a
occupare la prima casella sulla griglia di partenza fosse uno degli altri 19
piloti. Poi che fosse il compagno di squadra del solito era facilmente
intuibile, ma non si può avere tutto dalla vita, un po’ come nel 2004 quando
vinceva Barrichello e ce lo facevamo bastare.
...
...
...Detto sinceramente, è una liberazione scriverlo.
Purtroppo da un annetto a questa parte ho l’impressione che, pur non correndo
per la Ferrari, essendo l’unica alternativa ed essendo spesso la Ferrari
esclusa dalle chance di vincere già a prescindere, l’atteggiamento generale sia
quello di ritenere intollerabile che qualcuno esprima commenti non palesemente
pro-Hamilton.
Peraltro passando parecchio tempo anche su siti
stranieri, ho la vaga impressione che per buona parte della popolazione
anglofona e non solo funzioni così: “non tifi Hamilton? quindi sei razzista”...
il che detto in un contesto in cui da secoli i piloti asiatici vengono
perculati e bollati come scarsi così a prescindere, mi sembra un po’ fuori
luogo.
Facciamo una piccola digressione. So che ormai abbiamo
iniziato a parlare dei compagni di squadra affiancati in griglia l’uno con
l’altro, come in una fan fiction slash, ma è il caso di fare un piccolo passo
indietro.
Venerdì, nella prima sessione di prove libere, c’era
Jolly Palmer in pista al posto di Grosjiiii, il che ha comportato qualche
commento in giro per tumblr sul fatto che la Lotus dovrebbe metterlo in pianta
stabile al posto di Maldiiii che quest’anno ha combinato solo casini
(giustamente se la gente ti viene addosso e se la macchina ti lascia a piedi,
se non sei iper-sexy e se non hai gli occhi azzurri la colpa non può essere che
tua - prima regola di tumblr). C’era anche Marciello al posto di Sonyericsson
alla Sauber, ma la rete funziona esattamente come il Ferrari Young Drivers
Academy: nessuno se l’è filato.
Poi c’era la Susina al posto di Bo77as, perché... non
preoccupiamoci del perché, c’era e basta, probabilmente per ricordare al mondo
che Toto Wolff ha una moglie e che la sua presenza alla Williams è un
promemoria sul fatto che Wolff e la Mercedes si possono infilare ovunque e
tenere chiunque sotto controllo. Senza nulla togliere alla Susina che, per
carità, le poche volte che ha girato durante le libere del venerdì tutto
sommato considerando il poco tempo che trascorre sulla macchina non se l’è
neanche cavata così male, obiettivamente non vedo il senso di far fare le prove
libere a un pilota che non si ha nessuna intenzione di promuovere mai a
titolare, quando hanno due titolari che vanno più forte della Susina e che
magari sarebbe più opportuno che disputassero tutte le sessioni di libere. In
realtà della Susina ci sono anche tante altre cose che non capisco, per esempio
perché da anni ripeta che prima o poi debutterà in Formula 1, quando lei stessa
sa benissimo che non accadrà. Fosse terza pilota in uno di quei team in cui
tutto ciò che conta è portare la macchina al traguardo perché non c’è altro da
fare (tipo Stevens che un tempo era terzo pilota della Marussia), magari
qualche chance di promozione ce l’avrebbe anche, ma di sicuro non in un team che
punta al terzo posto in classifica. Fosse terza pilota in un team che fornisce
motori ad altri team e che potrebbe piazzarla in qualche scuderia di fondo
classifica (tipo Gutierrez che in qualità di terzo pilota Ferrari potrebbe
eventualmente un giorno finire in Marussia o addirittura tornare alla Sauber),
magari anche lì avrebbe qualche chance. Avesse vent’anni al posto che trentadue potrei
capirla ugualmente... ma, no, Susina, non hai vent’anni e sei in un team che non
ti farà mai fare nemmeno una gara né lì né altrove, che cavolo ci stai a fare
lì, in nome del presunto desiderio di gareggiare prima o poi, quando ci sono
altre serie in cui potresti andare a correre e dove magari a mezza classifica
potresti anche arrivarci? In un team che ingaggia Sutil per premunirsi nel caso
uno tra Massa o Bottas venga rapito dagli alieni e che ti dice chiaro e tondo
che non ti considera nemmeno una riserva, mi pare che l’andazzo sia abbastanza
chiaro ed è impossibile che la Susina non lo capisca. Quindi la mia conclusione
è una soltanto: le va più che bene stare lì e farsi un paio di comparse ogni
anno, giusto per non farsi mancare niente.
Se qualcuno del popolo di Tumblr eventualmente conoscesse
l’italiano e mi stesse leggendo: no, questo discorso non c’entra niente con il
femminismo e il maschilismo, è semplicemente logica e direi le stesse cose se
la Susina avesse qualcosa di lungo in mezzo alle gambe. Tra l’altro la Susina
mi sembra anche una ragazza simpatica ma, no, non posso inventarmi cose che non
esistono solo perché al mondo c’è chi è convinto che la Susina abbia la
possibilità di debuttare in Formula 1.
SCATTANO LE VETTUREEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
Britney Bitch mantiene la prima posizione e il Gangster
Rapper non mantiene la seconda.
Sebbiiiii: “Yaaaaaayyyyy, era da tutto l’anno che
aspettavo il momento di superarlo facendogli una pernacchia.”
Voce fuori campo: “Complottooooo!”
Sebbiiiii: “I’m the boss!”
Il Gangster Rapper: “Aspetta e vedrai. Attendo il momento
di scrivere una canzone piena di insulti su di te. Yo yo!”
Sebbiiiii: “E io non vedo l’ora di farti una pernacchia
dal gradino più alto del podio.”
Britney Bitch: “Scusate, ma nessuno di voi mi prende sul
serio?! O.O”
Sebbiiiii: “Perché dovremmo? Io e il Gangster Rapper
abbiamo la vittoria in tasca. Perché dovremmo perdere tempo con te?”
Britney Bitch: “Giusto, perché dovreste perdere tempo con
me?”
Britney Bitch ha approfittato dell’occasione per andare a
vincere la gara.
Su Tumblr c’è stato chi ha polemizzato: c’era troppa
gente che si dichiarava felice della vittoria di Britney Bitch in confronto a
quanta gente è di solito felice di una vittoria del Gangster Rapper.
Allora, credo che a questo punto ci sia da chiarire un
concetto: il 90% del fandom della Formula 1 su tumblr è composto di ragazzine
tutto sommato gentilissime che passano le proprie giornate a pubblicare foto di
piloti con gli occhi azzurri, di piloti francesi, di piloti biondi, di piloti
latino-americani, di mogli o fidanzate o figli dei piloti, delle braccia
tatuate di Magnussen, di Smeddy che abbraccia Feliiii, ecc... fregandosene
altamente di quello che succede in pista, se non per dichiararsi contrariate
dalla partenza di Hulkenberg in penultima fila o dal fatto che K-Mag non abbia
un volante; l’altro 10% generalmente polemizza su cose che, prima di arrivare
su tumblr, mi sembrava impossibile che potessero essere oggetto di polemica. Eppure,
in un mondo che idolatra un certo soggetto finlandese che sta in Ferrari, è più
che opportuno fare polemiche sul fatto che un pilota che arriva secondo o terzo
abbia un’espressione da funerale sul podio. Vogliamo poi parlare di quella
povera vittima del sistema che è arrivato secondo e che, avendo vinto soltanto
tre gran premi su cinque quest’anno è stato derubato di una vittoria che doveva
indubbiamente essere sua? La sua espressione insoddisfatta sul podio diceva
tutto. Peccato che i piloti trolloni a prescindere dal risultato, tipo quelli
che osservano come “finalmente sia scoppiato il motore” vengano ugualmente
perculati... ma loro non sono fighi. U.U Certo, non so che cosa ci sia di particolarmente
figo nell’andarsene in giro con un’acconciatura da tossicodipendente
giamaicano, travestito da rapper americano e tenendo al guinzaglio un cane
costretto a indossare una catena d’oro, ma evidentemente funziona così.
...Ah, sì, alla fine il Gangster Rapper è arrivato
secondo, differenziando la strategia nei confronti degli altri. Ha fatto una
sosta in più, riprendendosi la posizione su Sebbiiii. In quel momento ho visto
la luce: il fatto che in Mercedes per finire primo e secondo abbiano bisogno di
modificare le strategie è il passo non del tutto antecedente al fatto che
qualcuno, in futuro, lavorando sulla strategia possa avere almeno raramente la
meglio su di loro.
Credo che sia opportuno, a questo punto, abbandonare i
primi tre classificati al proprio destino, perché detta come va detta non ho
intenzione di costruire un commento incentrato completamente su di loro: c’è
già abbastanza gente, al mondo, che parla delle loro performance.
I Toro Rosso Boyssssss partivano dalla terza fila,
abbiamo detto, dopo un weekend in cui erano andati sempre bene. In fin dei
conti non sono andati nemmeno così male, dato che hanno portato il motore fino
in fondo. In realtà, però, hanno iniziato fin da subito a soccombere nei
confronti dei sorpassi di chi avevano dietro... per esempio i Lotus Boyssss,
che si apprestavano a rendersi protagonisti di un pomeriggio molto memorabile,
soprattutto per quel poveretto che di lì a un’ora sarebbe stato costretto a
mettersi una borsa del ghiaccio sui testicoli.
Tutto comunque è iniziato con calma...
Maldiiii: “OH MY TROLLFACE! Sono in zona punti, sto
asfaltando i due poppanti della Toro Rosso e sto anche superando il mio
compagno di squadra.”
Grosjiiii: “Liberté, égalité, fraternité, baguette!”
Il momento che aspettavamo fin da quando i due erano
finiti in squadra insieme è arrivato: i due si sono toccati.
Il popolo di Tumblr: “Oh, c’è Maldiiii che ha innescato
un incidente! Al rogo!”
Maldiiii: “No, scusate, ma siete ciechi o che cosa?! Quel
folle con la baguette mi è venuto addosso, rompendomi l’ala posteriore.”
Il popolo di Tumblr: “Oh, c’è Maldiiii con l’ala rotta,
che strano...”
Maldiiii: “Del fatto che, con l’ala rotta me ne stia
davanti al mio compagno di squadra e che vada comunque forte non dite niente?”
Il popolo di Tumblr: “Qualcuno ha detto qualcosa?”
I meccanici Lotus: “Sìììì, noi. Per esempio abbiamo detto
che abbiamo la soluzione per tutti i mali.”
Maldiiii: “Non so perché, ma ho il brutto presentimento
che la vostra soluzione per tutti i mali non mi riservi nulla di buono.”
E infatti in Lotus hanno pensato bene di darsi la zappa
sui piedi da soli: dopo avere impiegato mezzo secolo per staccare del tutto un
pezzo di ala, hanno rimandato Maldiiii in pista nelle retrovie.
Il popolo di Tumblr: “Oh, c’è Maldiiii che è finito nelle
retrovie. La cosa non ci sorprende.”
Maldiiii: “Adesso basta, quest’anno tra tutte le sfighe
che mi sono capitate e la gente che mi è venuta addosso non ho nemmeno ancora
avuto l’occasione di innescare io stesso un incidente.”
In Lotus, comunque, non era ancora finita lì, ma ne
parliamo tra un po’.
Nel frattempo sono capitate altre cose interessanti.
McLaren: “Box box box box box box box...”
Ferniiii: “Mi state indicando il box doccia, sostenendo
che tra pochi minuti potrò scendere dalla macchina e andarmene in bagno?”
McLaren: “No, perché mai?”
Ferniiii: “Non saprei.” Rientra ai box. “OH MY DANI
SMILE, levatevi di torno, questa macchina non frena più, già guido un cesso,
non voglio anche avere dei cadaveri sulla coscienza!”
McLaren: “Oh... forse è meglio che ti ritiri, invece di
rischiare di stirare qualcuno.”
Ferniiii: “Stirare, stirare... sì, avrei fatto meglio ad
andare a lavorare in una lavanderia.”
McLaren: “Comunque se non altro la giornata non è del
tutto negativa. Jensinho è ancora in pista.”
Jensinho: “Sono lieto di informarvi che questa è la
macchina peggiore che io abbia mai guidato, e per avere guidato la Honda nel
2008 non lo intendo come un complimento. Tra l’altro va ovunque tranne dove
voglio mandarla, tra un po’ dovrò iniziare ad andare in retromarcia per andare
avanti. Se continuiamo così, non facciamo punti fino alla fine della stagione.
Mi serve qualcuno che mi venga addosso: magari se qualcuno mi manda a sbattere
contro un muro poi la macchina va meglio.”
Lotus-time!
Più avanti nel corso della gara, Grosjiiii ha dato il
meglio di sé.
Grosjiiii: “BANZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIIIIIII!”
È rientrato ai box, dimenticandosi di frenare in
corrispondenza del meccanico con il lollipop, che si è buttato a terra per
evitarlo. Sfortunatamente il meccanico non aveva indossato una cintura di
castità, quindi ha sbattuto le parti intime a terra.
Si può notare che nei momenti successivi:
- lo si è visto nel box con del ghiaccio in
corrispondenza di quella parte del corpo;
- tutti quelli che gli stavano intorno ridevano a
squarciagola;
- la Lotus continuava a trolleggiare su twitter così come
se niente fosse.
Va anche notato, per onore di cronaca, come abbiano avuto
l’acume di riuscire a fare un pit-stop decente quando Maldiiii è rientrato di
lì a un paio di giri. Le cose sono andate bene, ma non a lungo: un paio di giri
dopo Maldiiii è andato dentro un’altra volta, definitivamente.
La gara è finita con Carlos Santana che superava il
piccolo Max per la 10^ posizione, relegando il compagno di squadra fuori dalla
zona punti e in quanto tale costretto a subire una punizione da parte di Jos
the Boss, che senz’altro gli impedirà di guardare i cartoni animati fino al
prossimo gran premio. Poi, non contento, è andato a raggiungere anche il Kiwi,
che tra alti e bassi era riuscito a precipitare fuori dalla zona punti al via
ma a ritornarci in qualche modo prima della fine della gara, si sono presi a
sportellate e Carlos Santana ha portato a casa un’altra posizione.
RISULTATO: 1. Nico Rosberg (Mercedes), 2. Lewis Hamilton (Mercedes),
3. Sebastian Vettel (Ferrari), 4. Valtteri Bottas (Williams), 5. Kimi Raikkonen
(Ferrari), 6. Felipe Massa (Williams), 7. Daniel Ricciardo (Redbull), 8. Romain
Grosjean (Lotus), 9. Carlos Sainz (Toro Rosso), 10. Daniil Kvyat (Redbull), 11.
Max Verstappen (Toro Rosso), 12. Felipe Nasr (Sauber), 13. Sergio Perez (Force
India), 14. Marcus Ericsson (Sauber), 15. Nico Hulkenberg (Force India), 16. Jenson
Button (McLaren), 17. Will Stevens (Marussia), 18. Roberto Merhi (Marussia), RIT.
Pastor Maldonado (Lotus), RIT. Fernando Alonso (McLaren).
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