domenica 5 luglio 2015

GRAN BRETAGNA: gara

Domenica 5 Luglio, ore 13.00 locali: parte il Gran Premio di Gran Bretagna, nona prova del mondiale 2015. La gara parte in condizioni di asciutto, i giri previsti sono in totale 52 e a partire dalla pole position è Lewis Hamilton su Mercedes. Seguono Rosberg, Massa, Bottas, Raikkonen, Vettel, Kvyat, Sainz, Hulkenberg, Ricciardo, Perez, Grosjean, Verstappen, Maldonado, Ericsson, Nasr, Alonso, Button, Stevens e Merhi. Problemi ancora prima della partenza per Nasr, che risulta ritirato durante il giro di formazione.

Alla partenza lo spunto delle Mercedes non è eccezionale, Massa passa tra i due prendendo il comando e Bottas è sul punto di fare lo stesso, ma Hamilton riesce a difendere la seconda posizione.
A centro e fine schieramento si scatena il caos: c’è una collisione che coinvolge le Lotus e le McLaren, di quattro vetture soltanto quella di Alonso con l’ala anteriore danneggiata riesce a rimanere in pista, il pilota è però costretto a rientrare ai box. Per via delle vetture di Button, Grosjean e Maldonado ferme sul tracciato, entra in pista la safety car. Pare che Grosjean sia sotto indagine per l’incidente.
Si riparte al quarto giro, Hamilton tenta di riprendersi la leadership ma sbaglia l’attacco su Massa, mette le ruote fuori pista e anche Bottas lo supera. Un po’ più indietro Verstappen finisce fuori, ma stavolta la vettura viene rimossa senza eccessivi problemi.

La prima fase di gara è caratterizzata dalle Williams in prima e seconda posizione, i due sono distaccati di meno di un secondo e i primi giri sono tutto un susseguirsi di comunicazioni radio che esortano i due piloti a non lottare tra di loro o, se proprio devono farlo, di non permettere alle Mercedes di avvantaggiarsi.
I primi quattro sono tutti molto vicini, con le Mercedes che però non sono vicine abbastanza per tentare l’attacco nei confronti dei due piloti che li precedono. Molto più staccato, Hulkenberg è al momento in quinta posizione davanti a Raikkonen, al momento la meglio posizionata delle Ferrari, mentre Vettel che aveva perso alcune posizioni tra partenza e restart è in lotta con le Redbull.

Ricciardo e le Ferrari sono, tra il 12° e il 15° giro, i primi piloti a rientrare per passare da medium a hard, mentre tra i piloti di testa Hamilton è il primo (19°). È in questo momento che la gara inizia a prendere la svolta che porterà di nuovo le Mercedes al comando: rientrati al 20° giro Massa e Rosberg si accodano dietro a Hamilton, così come Bottas che rientrato un giro dopo rispetto al compagno di squadra rientra proprio in mezzo a Hamilton e Rosberg. Al momento la prima posizione è quindi di Hamilton, seguito dalle due Williams che perdono terreno ma che per il momento riescono a mantenere dietro almeno Rosberg.
In quei frangenti si ritira Ricciardo per un guasto, parcheggiando ai box.

La gara prosegue verso una situazione apparentemente di stallo, in cui tutto è tranquillo, a parte qualche scintilla con Sainz e Perez che lottano per la nona posizione, con Perez che, “distratto” da una sbavatura di Sainz, rischia di finire fuori pista in stile Maldonado-Verstappen lo scorso gran premio. La gara di Sainz si ferma al 33° giro, quando rimane fermo molto vicino alla pista. La vettura viene rimossa in regime di “virtual safety car” che dura per un paio di giri.

Intanto inizia a cadere la pioggia, di cui già si parlava da mezz’oretta. Non piove molto forte e si va verso una di quelle situazioni in cui montare le intermedie è un azzardo che potrebbe rivelarsi o vincente o disastroso, a seconda di quanto la pista si bagnerà.
Ad azzardare sono le Marussia, che fino a quel momento non si erano ancora fermate ai box in attesa della pioggia (situazione che avrebbe portato entrambe le vetture a finire ancora più indietro del solito), oltre che Stevens e Alonso nelle retrovie. Raikkonen, che era appena stato superato da Vettel per la quinta posizione, si ferma ai box al 39°. Davanti proseguono tutti sulle hard e al momento si rivela la soluzione migliore, in quanto la pioggia si calma e, sulla pista sempre meno bagnata, chi ha montato le intermedie finisce per deteriorarle anzitempo.
Tra i piloti di testa il più scatenato è Rosberg, che supera Bottas (39°) e Massa (41°) avvicinandosi anche a Hamilton che aveva un margine di sette o otto secondi su Massa, poi ridotto da un proprio errore.

La pioggia ricomincia a cadere un paio di giri dopo, Rosberg sta ancora recuperando su Hamilton che al 44° rientra ai box, un giro prima del compagno di squadra e delle Williams. Anche Vettel rientra nello stesso giro di Hamilton e si tratta di una decisione vincente per entrambi, soprattutto per il pilota della Ferrari che recupera due posizioni. Hamilton, Rosberg, Vettel, Massa e Bottas sono i primi cinque dopo la sosta, con distacchi abbastanza consistenti tra l’uno e l’altro.
Di fatto la situazione per i primi è stabile, mentre nella seconda parte della top-ten Raikkonen è costretto a un ulteriore tardivo pit-stop per il deterioramento del primo set di intermedie, tornando in pista in ottava posizione alle spalle di Kvyat e Hulkenberg.
Non si segnalano problemi eccessivi da parte di nessuno nel mantenere in pista le vetture, l’unico incidente coinvolge Stevens che finisce fuori pista va a sbattere contro le barriere al 48° giro rompendo l’ala anteriore, ma il pilota della Marussia riesce a proseguire verso i box, dal quale uscirà successivamente in ultima posizione.

Con la vittoria Hamilton consolida il proprio primato in classifica, portandosi a +17 dal compagno di squadra.

RISULTATO:
1. Lewis Hamilton -- Mercedes -- 1:31:27.729
2. Nico Rosberg -- Mercedes -- +10.956
3. Sebastian Vettel -- Ferrari -- +25.443
4. Felipe Massa -- Williams -- +36.839
5. Valtteri Bottas -- Williams -- +1:03.194
6. Daniil Kvyat -- Redbull -- +1:03.955
7. Nico Hulkenberg -- Force India -- +1:18.744
8. Kimi Raikkonen -- Ferrari -- +1 Lap
9. Sergio Perez -- Force India -- +1 Lap
10. Fernando Alonso -- McLaren -- +1 Lap
11. Marcus Ericsson -- Sauber -- +1 Lap
12. Roberto Merhi -- Marussia -- +3 Laps
13. Will Stevens -- Marussia -- +3 Laps
DNF. Carlos Sainz -- Toro Rosso -- +21 Laps
DNF. Daniel Ricciardo -- Redbull -- +31 Laps
DNF. Max Verstappen -- Toro Rosso -- +48 Laps
DNF. Pastor Maldonado -- Lotus -- +51 Laps
DNF. Romain Grosjean -- Lotus -- +52 Laps
DNF. Jenson Button -- McLaren -- +52 Laps
DNS. Felipe Nasr -- Sauber -- +52 Laps

TOP: è difficile etichettare a pieni titoli come “top” qualcuno in un weekend in cui più o meno tutti, vincitori inclusi, hanno commesso qualche errore di troppo che in altre occasioni avrebbe potuto avere conseguenze diverse. In questa gara più di ogni altra, la mia impressione è che in molti abbiano dimostrato sia i loro punti di forza sia i loro punti di debolezza.
La Mercedes è ancora al top, ma quando non si trova davanti la sua supremazia inviolabile viene messa più in discussione di quanto sia accaduto altre volte.
La Williams è ancora indietro e va forte solo in certe condizioni, ma venti giri primo e secondo non sono roba da poco e, con una migliore gestione delle tempistiche del primo pit-stop e senza pioggia, forse non avrebbero potuto vincere ma almeno un secondo e un terzo posto avrebbero potuto ottenerlo.
La Ferrari per come erano iniziate le cose tutto sommato ha portato a casa un podio che all’inizio non era facilmente pronosticabile. Se avessero osato di più tenendo fuori sulle slick entrambi i piloti al primo scroscio di pioggia, invece di differenziare le strategie, forse avrebbero ottenuto di più, ma personalmente non ritengo che sia il caso di puntare il dito contro qualcuno: è una di quelle situazioni in cui, se la pioggia fosse aumentata un paio di minuti prima, l’effetto sarebbe stato l’esatto opposto.

FLOP: al di là della buona posizione di Kvyat e del fatto che Verstappen sia finito fuori per i fatti suoi, non mi pare che Redbull e Toro Rosso abbiamo molto di cui rallegrarsi in termini di affidabilità, idem la Sauber che peraltro oltre alle Marussia è stato l’unico altro team a portare al traguardo una vettura senza riuscire a prendere punti.

IMPRESSIONI SULLA VIRTUAL SAFETY CAR: si tratta di un’opinione personale, ma questa innovazione non mi convince più di tanto. È vero che in termini di sicurezza è sicuramente meglio che non avere nulla, ma il mio parere è che, piuttosto che la VSC, sarebbe meglio se ci fossero regole chiare su quali siano le situazioni in cui la gara deve essere neutralizzata con la safety car e in quali non è necessario. In questo modo non si fa altro che dare ancora di più potere ai commissari di fare di testa loro: se la cosa anziché essere quasi del tutto irrilevante per il risultato del gran premio avesse potuto esserne determinante, forse ci sarebbero state polemiche in proposito.

EVENTI PITTORESCHI DA NON SOTTOVALUTARE:
- Alonso ha finalmente ottenuto 1 punto, cosa che non meriterebbe un eccessivo entusiasmo visto che dietro di lui c’erano solo una Sauber e le Marussia, ma si tratta comunque di un passo avanti in quanto era da un bel po’ che non vedevamo una McLaren giungere al traguardo;
- l’incidente al via che ha coinvolto le due Lotus e le due McLaren è (seppure probabilmente ci siano stati altri casi simili in passato) il primo incidente “di gruppo” tra compagni di squadra di due diversi team che io ricordi.


Milly Sunshine(C) per F1GC.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine