sabato 25 luglio 2015

Gran Premio d'Ungheria: Qualifiche

“È importante partire davanti, su una pista come questa in cui è difficile sorpassare. Qui l’anno scorso ci fu il record di sorpassi, 49 di cui 26 senza l’ausilio del DRS.” - Primo principio della coerenza.


Prima della pausa estiva di quasi un mese, dopo tre settimane dallo scorso gran premio di Gran Bretagna, viene disputato il gran premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring nei pressi di Budapest.
Le prove libere di venerdì e sabato mattina hanno mostrato un’ormai attesa supremazia Mercedes, in particolare finora Hamilton si è dimostrato il pilota più performante.
Per i “best of the rest” pare opportuno tenere d’occhio le Redbull, che sono andate piuttosto forte nelle libere.

Le mescole di gomme portate dalla Pirelli per questo circuito sono medium e soft, con le soft che permettono di migliorare i tempi di circa due secondi al giro, tanto che stavolta alcune vetture tipo le McLaren faranno due run entrambi sulle soft e quasi tutti le monteranno almeno nel secondo run.
La prima manche è caratterizzata da poche sorprese e, come al solito, il dubbio principale permane lo stesso: riuscirà la McLaren a superare la “tagliola” della Q1? La risposta è più o meno la solita: non del tutto, dal momento che Alonso passa avanti per pochi decimi mentre Button risulta il primo degli esclusi; a seguire le Sauber in penultima fila e le Marussia in ultima.

Torniamo alla McLaren: le peripezie di Button sono finalmente terminate, ma non si può dire lo stesso di Alonso, che a metà della Q2 rimane fermo per un guasto al motore, il che ancora una volta dà molto l’impressione di dejà-vu. Viene esposta inizialmente bandiera gialla, dopodiché viene esposta anche la bandiera rossa. A quel punto i commissari di percorso raggiungono Alonso che stava cercando di spostare la vettura in una via di fuga da solo.
La qualifica riprende qualche minuto più tardi, con le Force India, Sainz e Maldonado (non in questo ordine esatto) che vengono eliminati.

In Q3 assistiamo infine a una conferma di quanto facilmente prevedibile: pole position di Hamilton, con Rosberg in seconda posizione. Nelle tre file successive ci sono Ferrari, Redbull e Williams in posizioni sparse, con la Williams che sembra pagare un po’ nei confronti della Redbull e soprattutto della Ferrari. Verstappen e Grosjean chiudono la top-ten.

1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Nico Rosberg (Mercedes)
3. Sebastian Vettel (Ferrari), 4. Daniel Ricciardo (Redbull)
5. Kimi Raikkonen (Ferrari), 6. Valtteri Bottas (Williams)
7. Daniil Kvyat (Redbull), 8. Felipe Massa (Williams)
9. Max Verstappen (Toro Rosso), 10. Romain Grosjean (Lotus)
11. Nico Hulkenberg (Force India), 12. Carlos Sainz (Toro Rosso)
13. Sergio Perez (Force India), 14. Pastor Maldonado (Lotus)
15. Fernando Alonso (McLaren), 16. Jenson Button (McLaren)
17. Marcus Ericsson (Sauber), 18. Felipe Nasr (Sauber)
19. Roberto Merhi (Marussia), 20. Will Stevens (Marussia)


Milly Sunshine© per F1GC.


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