mercoledì 3 agosto 2022

Commento al Gran Premio d'Ungheria 2022

Benvenuti all'Hungaroring, quella gara che di solito viene preceduta da considerazioni sul fatto che il layout del circuito sia tutt'altro che entusiasmante e che la gara sarà noiosa, salvo poi assistere a una gara che - a meno di non essere nel 2004 - si rivela meno noiosa di quanto viene definita prima che accada. Quest'anno comunque non c'è stato troppo tempo per parlare del circuito noioso, perché il giovedì prima del gran premio tutti i sogni proibiti del Vanz si sono materializzati: Vettel ha annunciato il proprio ritiro alla fine della stagione. Pare che sui social di Sky sia stato fatto un sondaggio ai telespettatori, ai quali veniva chiesto di votare quali fossero i peggiori gran premi della sua carriera. Ammetto che sono abbastanza stupita da tutto ciò, di solito i piloti che se ne vanno si cerca di ricordarli nel modo più positivo possibile, dimenticandosi di tutte le loro pecche e parlando di quanto ci mancheranno mentre staranno nelle loro tenute ad allevare galline ornamentali, invece in questo caso a quanto pare Crazy Frog è da perculare fino all'ultimo. Ne sarà sicuramente preoccupato, lo immagino mentre piange in disparte venendo consolato dalla rana. La rana comunque doveva essere in uno stato di eccitazione alquanto evidente, dato che nel corso delle prove libere del sabato mattina - che poi si svolgono alle 13.00 quindi non proprio esattamente di mattina - gli è saltata fuori all'improvviso dal taschino della tuta ed è andato a sbattere sfasciando la monoposto che, per le qualifiche, è stata rimessa in sesto dai meccanici Aston aiutati da lui stesso. Adesso però basta parlare di faccende da poco conto tipo il ritiro di Vettel, non sentite anche voi un ruggito micidiale da marmotta assassina del Quebec? Infatti nella sessione di prove libere sul bagnato del sabato post-mattinata c'è stato un pilota che ha fatto il miglior tempo a caso e quel pilota è stato Latifi! Si vede che era triggerato dal Piccolo Principe e adesso ha reazioni diverse dallo schiantarsi senza essere stato minimamente toccato dal Piccolo Principe stesso. A proposito, nel frattempo si facevano insistenti i rumour sul fatto che fosse proprio Schumacher il successore di Vettel alla Aston Martin, tanto che c'erano già degli iNsAiDeR che davano per certa la sua uscita dall'Academy Ferrari per essere ingaggiato dalla Green Panther per la prossima stagione.
Voce fuori campo: "Un pilota annuncia il ritiro e si parla già di chi sarà il suo sostituto, lamentandosi che non sarà un nome di alto profilo. Tutto ciò è divino."
L'Autrice(C): "Eh no, così non va bene. Le voci fuori campo non possono fare spoiler e anticipare che lunedì mattina, così a caso, verrà annunciato che il sostituto di Vettel in Aston Martin sarà Alonso, lasciando l'Alpine in modo random."
Voce fuori campo: "Planston Martin."
Le -L di Russell: "Tutto ciò è molto interessante, ma non potremmo parlare di altre cose tipo le qualifiche? Stiamo inseguendo Russell che, dispiaciuto per il fatto che sua nonna tifosa di Vettel gli ha detto che smetterà di seguire la Formula 1 nel 2023, sta cercando disperatamente di farle cambiare idea andando a procacciarsi la pole position."
I Leclainz: "What the f*ck?"
Crazy Frog: "Non si dicono queste parole. Perché insistete per forza ad avere un linguaggio come il mio, un po' come se foste dei Tsunoda qualsiasi?"
Predestinatohhhh: "Vorrei essere Tsunoda, perché sta in Alpha Tauri quindi accanto al Pokemon. AAAAWWWW."
Marmotta del Quebec: "Anch'io sto accanto al Pokemon, dato che si è qualificato diciannovesimo. Anzi, non sto accanto al Pokemon, perché sta per partire dalla pitlane dopo avere cambiato il motore."
L'Autrice(C): "Datti una calmata, è solo sabato, nessuno sta ancora partendo dalla pitlane per le prossime ventidue ore. Dobbiamo annunciare la pole di Russell e di tutte le sue -L, osservare come Verstappino sia solo decimo per un problema di motore e Checo non sia neanche arrivato in top-ten. Sembra che il destino per la Redbull sia segnato, o almeno così la pensano in Ferrari, ormai certi di avere la vittoria in tasca, o quantomeno i gradini più bassi del podio qualora non fosse possibile superare tutte le -L di Russell in corso d'opera."

1^ fila: Russell - Sainz
2^ fila: Leclerc - Norris
3^ fila: Ocon - Alonso
4^ fila: Hamilton - Bottas
5^ fila: Ricciardo - Verstappen
6^ fila: Perez - Zhou
7^ fila: Magnussen - Stroll
8^ fila: Schumacher - Tsunoda
9^ fila: Albon - Vettel
10^ fila: Latifi - Gasly

La gara è iniziata con rischio pioggia (ma vi anticipo subito che non è venuta più di qualche goccia, quindi la gara è rimasta asciutta) e con una varietà di strategie diverse, con alcuni piloti che partivano con gomme soft, altri che partivano con gomme medium per fare un primo stint più lungo e due piloti nello specifico che invece partivano con gomme medium per fare uno stint lungo tale e quale a quello dei piloti con gomme soft. Non è chiaro perché non siano partiti con le soft, forse i Grandi Strateghi hanno deciso di essere creativi e gomma rossa su vettura rossa non era abbastanza creativa, quindi sono passati alla gialla. Ciò che si prospettava come plausibile era questo: sorpasso delle due Ferrari su Russell e tutte le sue -L al via in modo da potere subire undercut quando questo, con gomme soft, si fosse fermato prima di loro. Non sono però riusciti a superarlo, rimanendo secondo e terzo, quindi questa ipotesi è sfumata, era quindi doveroso trovare un altro modo per complicarsi la vita. Nel frattempo Norris perdeva qualche posizione, gli Alocon duellavano come se non ci fosse un domani con Ocon che la spuntava, mentre le Redbull risalivano like a boss. In un primo momento sembrava Perez quello che aveva recuperato più posizioni, ma alla fine l'ha spuntata Verstappino.
Gangster Rapper: "A proposito, io sono davanti agli Alocon, qualcuno mi ha notato?"
Voce fuori campo: "Ma anche tu, cosa ti aspetti di essere preso in considerazione in un commento a un gran premio? Dopo quindici anni non hai ancora capito che i commenti di Milly Sunshine sono un'accozzaglia di cose a caso senza inserire nulla nel giusto contesto?"
Gangster Rapper: "Non sono d'accordo, l'Autrice(C) è piuttosto focalizzata sui dettagli, tipo si è sicuramente accorta che Kmag è partito molto bene, ma ha l'ala anteriore penzolante e sta per ricevere bandiera nera con cerchio arancione."
Crazy Frog: "E dove lo metti Albon che cerca di attirare la mia attenzione prendendomi a sportellate? C'è stata anche una virtual safety car per questo e ha sparso dei pezzi in giro. Poi forse è andato ai box perché è dietro e non di poco anche alla marmotta del Quebec. Rimango del parere che non finirà la gara dietro alla marmotta del Quebec, ma questi sono dettagli. Invece ho l'impressione che Kmag finisca la gara dietro al Piccolo Principe."
Gangster Rapper: "Va bene che ti ritiri a fine stagione, ma non ti pare un po' troppo presto per tirarla a tutti così come se niente fosse?"
Crazy Frog: "No, per niente. Mi spingo anche ad affermare, e presto Kmag potrà confermarlo, che le gomme hard che ha messo fanno abbastanza schifo. Però è ancora presto per notarlo e quando si fermeranno per fare una sosta sola gli Alpine Bros metteranno entrambi le hard ritrovandosi in poco tempo a novanta. Al ritorno in pista riprenderanno a battagliare tra di loro e verranno anche asfaltati like a boss da Dani-Smile nello stesso momento. Dani-Smile in questo momento della gara fa meno schifo di come dicono, ma passerà alla storia per una penalità che si procaccerà più avanti nel corso della gara per avere tirato una sportellata al mio compagno di squadra Strollino facendogli fare un breve testacoda un po' come se fosse me. Spero che, diversamente da quando ha detto di non avere imparato niente da Massa, Strollino abbia imparato qualcosa da me e dica qualche 'f*ck' mentre torna a girarsi dal lato giusto. Se così non fosse, gli lascerò un'opportunità di farlo anche a fine gara, quando dopo essergli stato dietro fin da ieri, gli strapperò la posizione."
Distratti dal monologo di Crazy Frog, i Grandi Strateghi nel frattempo erano all'opera per cercare di fare confusione. Il primo giro di pitstop, a parte essere stato fatto in largo anticipo, non è neanche andato male, se non prendiamo in considerazione che quello di Sainz è durato più di quanto dura in media un pitstop. Però visti gli standard a cui la Rossa ci sta abituando, questa è la normalità. Non solo per gli standard in effetti, perché di pitstop lenti ce n'è minimo uno per gara, quando va bene anche due o tre. Ad ogni modo Russell era ancora in testa, seguito dalle sue -L ma stavolta aveva dietro la più predestinata delle due vetture rosse. Si è acceso un duello piuttosto movimentato, culminato dopo un po' con il sorpasso di Leclerc su Russell. Si è quindi portato in testa alla gara e improvvisamente sembrava fatta. Sainz intanto è giunto timidamente alle spalle delle -L di Russell e qualcuno stava addirittura sognando una doppietta. Sainz, però, non ha superato Russell quindi la Ferrari non ha fatto doppietta. E in realtà il fatto che Sainz non abbia superato Russell è stato il male minore. Verstappino, che nella prima parte di gara aveva recuperato posizioni varie portandosi a ridosso del Gangster Rapper, ha infatto undercuttato il Gangster Rapper portandosi quarto, sempre più vicino a Sainz e a Russell. In più era su una strategia più promettente delle Ferrari, esattamente come Russell: soft nel primo stint, medium nel secondo e la possibilità di montare ancora medium. Le Ferrari invece erano al secondo stint sulle medium e dovevano scegliere tra due opzioni: allungare il secondo stint subendo undercut e poi finire la gara sulle soft, oppure fermarsi in contemporanea agli altri e fare l'ultimo stint sulle hard. La strategia pianificata sembra fosse passare alle hard, sulle quali le Alpine faticavano, le Haas avevano faticato passando di nuovo alle medium, le Alfa Romeo sembra faticassero a loro volta, mentre le McLaren sembravano fare appena un po' meno fatica. Però ecco, non sembravano esattamente le gomme più adatte per terminare la gara.
Verstappino è rientrato. Poi sono rientrati subito dopo Russell e Leclerc. Leclerc ha mantenuto la posizione su Verstappen, Russell no. A questo punto la predestinata vettura rossa numero 16 era virtualmente in testa alla gara (davanti c'erano Sainz e Hamilton che dovevano ancora fermarsi), ma Verstappino si avvicinava con un ritmo tale da pensare che non sarebbe durata molto a lungo. Infatti ha superato Leclerc facendogli una pernacchia e si è portato davanti. Poi si è distratto facendo la pernacchia e ha fatto un testacoda tornando dietro. Ancora una volta in due secondi contati si è ripreso la posizione, mentre Russell scambiando Leclerc per un tappeto rosso si è portato davanti a sua volta. A quel punto, nel frattempo, è stato decretato che per Sainz era tardi per evitare l'undercut, quindi bisognava improvvisare una strategia alternativa per salvare il salvabile. Problema enorme: la strategia alternativa per salvare il salvabile era già più presentabile che quella ideata per dominare la gara. Sainz così come Hamilton si è fermato più tardi per passare alle gomme soft e obiettivamente andavano decisamente più veloci di Leclerc, soprattutto Hamilton che andava in realtà più veloce di tutti. Leclerc ha fatto un'ulteriore sosta perché le gomme hard erano le peggiori per gestire le poche gocce di pioggia e ne è uscito sesto alle spalle di Perez. Però anche sulle soft non sembrava ci fosse molto da fare per recuperare la posizione. La ciliegina sulla torta è arrivata quando Sainz, che era terzo, è stato superato da Hamilton per la terza posizione. Quindi nessun pilota della Rossa è andato sul podio a procacciarsi una bottiglia di spumante nella quale affogare i dispiaceri della giornata.
Gangster Rapper: "Per fortuna ce n'è una a disposizione per Russell, tutte le sue -L ne avranno molto bisogno."
Con una zampata, infatti, si è preso la seconda piazza, facendo nel frattempo una pernacchia non al compagno di squadra quanto piuttosto alla gente che il giorno prima gli dava del bollito. Poi giusto per confondere le idee ha anche fatto un ruggito tale che perfino la marmotta del Quebec si è guardato intorno con aria smarrita. E ci credo, è anche arrivato penultimo, dato che Tsunoda si è ritrovato nelle retrovie dopo un testacoda, arrivando diciannovesimo - c'è stato infatti un solo famelico ritirato per problemi di motore, facendo mettere una virtual safety car verso fine gara, giusto in tempo per fare un giro finale, condizionto dalla pioggia che effettivamente, in quel momento iniziava davvero a scendere.

RISULTATO: 1. Max Verstappen (Redbull), 2. Lewis Hamilton (Mercedes), 3. George Russell (Mercedes), 4. Carlos Sainz (Ferrari), 5. Sergio Perez (Redbull), 6. Charles Leclerc (Ferrari), 7. Lando Norris (McLaren), 8. Fernando Alonso (Alpine), 9. Esteban Ocon (Alpine), 10. Sebastian Vettel (Aston Martin), 11. Lance Stroll (Aston Martin), 12. Pierre Gasly (Alpha Tauri), 13. Guanyu Zhou (Alfa Romeo), 14. Mick Schumacher (Haas), 15. Daniel Ricciardo (McLaren), 16. Kevin Magnussen (Haas), 17. Alex Albon (Williams), 18. Nicholas Latifi (Williams), 19. Yuki Tsunoda (Alpha Tauri), Rit. Valtteri Bottas (Alfa Romeo).

PS. Il commento che avete letto finora è stato scritto nella giornata di martedì prima che scoppiasse l'altra faccenda che ha incasinato il mercato piloti e spento i riflettori dai Vettonso. In sintesi è andata così: dopo che Vettel ha annunciato il ritiro (giovedì 28) e Alonso ha annunciato il passaggio in Aston (lunedì 1), Alpine ha annunciato l'ingaggio di Piastri (martedì 2, al pomeriggio). Piastri, però, ha in seguito affermato che non correrà per l'Alpine nella prossima stagione (martedì 2, in prima serata), con modalità che ricordano quando Palou ha negato di avere un contratto con Ganassi per correre il campionato 2023 di Indycar con loro nonostante l'ingaggio e in seguito ha annunciato il passaggio in Arrow McLaren. E proprio in McLaren ma in Formula 1 si appresterebbe a debuttare Piastri nel 2023, prendendo il posto di Ricciardo (che qualcuno sostiene possa andare in Alpine, ma è solo un rumour). Siamo partiti da Vettel e passati per Alonso, quindi è doveroso informarvi che il trittico dello scorso decennio si sta ricomponendo: il premio Oscar per il migliore attore non protagonista va al manager di Piastri... ovvero Mark Webber!



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