martedì 16 agosto 2022

Formula E 2022: il titolo di Stoffel Vandoorne nel 100° eprix della storia

In quest'ultimo weekend è terminato il campionato 2021/22 disputato in realtà nel solo 2022 di Formula E, di cui devo ancora raccontarvi anche il double header di Londra risalente a due settimane fa. Credo sia ora di metterci in pari, iniziando dalla pole position di Jake Dennis, pilota del team Andretti. Ha conservato la posizione nei confronti della Mercedes di Stoffel Vandoorne, mentre dietro a centro gruppo c'era un po' di caos con dei contatti. Una delle vetture coinvolte era la Jaguar di Sam Bird che si è ritirato, un altro era Edoardo Mortara sulla Venturi, precipitato nelle retrovie, il che non era sicuramente utile alla sua rincorsa al titolo. Le posizioni dei primi due non sono cambiate per la durata della gara, con la Mercedes di Nyck De Vries che ha avuto per quasi tutto il tempo la terza posizione.

La Dragon Penske di Sergio Sette-Camara (compagno di squadra di Antonio Giovinazzi) ha brevemente illuso al quarto posto, scivolando però progressivamente indietro nel corso della gara e addirittura rimanendo fermo nel corso dell'ultimo giro (con Giovinazzi già costretto al ritiro). De Vries ha conservato la terza piazza arrivando quasi al photofinish con la Envision di Nick Cassidy, mentre la top-5 è stata completata in pista da Oliver Askew, compagno di squadra di Dennis. Una penalità a De Vries l'ha fatto scivolare al sesto posto, dietro anche alla Jaguar di Mitch Evans. La Techeetah di Antonio Felix Da Costa (in precedenza protagonista di una lieve toccata con il compagno di squadra Jean-Eric Vergne) ha chiuso al settimo posto davanti a Maximilian Gunther (Nissan eDams), Lucas Di Grassi (Venturi) e Pascal Wehrlein (Porsche).

La gara dell'indomani, iniziata con Dennis in testa davanti a Di Grassi, è cominciata con una sorpresa positiva: reduce da un'ottima qualifica, Giovinazzi in terza posizione. Non era destinato a durare in quella posizione, dato che poi l'abbiamo visto scivolare al quinto posto, ed è stato allora che è arrivata una sorpresa negativa: un drive through per "overpower". È successivamente seguito anche un ritiro, perché ormai sembrava rigoroso che Giovinazzi non dovesse avere nessuna gioia. Dennis, diversamente dal sabato, alla domenica ha dovuto accontentarsi del secondo posto sopravanzato da Di Grassi, mentre De Vries ha chiuso il podio. Approfittando anche del ritiro di Evans Vandoorne è giunto quarto precedendo Da Costa. L'ex campione Sebastien Buemi (Nissan eDams) è arrivato sesto, mentre Robin Frijns (Envision) ha chiuso in settima piazza.

Per Sam Bird, ottavo classificato davanti a Sette-Camara e Wehrlein, quella di Londra è stata l'ultima partecipazione stagionale, in quanto ha dovuto saltare l'eprix di Corea a Seoul a causa di una frattura a un polso per la quale ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico. Si è avuta quindi la prima sostituzione in corso d'opera della stagione, dato che in entrambe le gare coreane il suo posto è stato preso da Norman Nato. Non è stata l'unica sostituzione: Giovinazzi, infatti, palesemente perseguitato dalla iella perché non ci sono altre spiegazioni ormai, nella gara di sabato di Seoul ha rimediato un infortunio a una mano, dovendo dare forfait per la gara della domenica. Il suo posto presso il team Dragon Penske è stato preso quindi da Sacha Fenestraz (il cognato di José Lopez).


La gara di apertura del weekend coreano è stata caratterizzata da una bandiera rossa dovuta a un "vistoso" incidente innescato dalla pista bagnata, con varie vetture finite fuori pista alla stessa curva e una vera e propria ammucchiata. De Vries addirittura si è infilato sotto alla monoposto di Buemi, con altre sei vetture coinvolte, Norman Nato e Nick Cassidy che sono riusciti a proseguire ripartendo dopo la bandiera rossa, e invece ritirati la Andretti di Oliver Askew, la Porsche di André Lotterer ed entrambe le NIO di Oliver Turvey e Dan Ticktum. Tutto ciò è accaduto nelle prime fasi di gara, quindi ritengo doveroso specificare anche cosa succedeva davanti: Oliver Rowland su Mahindra si era procacciato la pole per la gara del sabato, venendo subito superato da Evans e Di Grassi, con il pilota della Jaguar in testa alla gara.

Giovinazzi ha chiuso la gara fermo ai box con l'ennesimo ritiro, mentre le speranze di vincere il titolo per Mortara si sono esaurite a causa di una slow puncture che l'ha costretto al ritiro, mentre vincendo davanti a Rowland e Di Grassi (in regime di safety car per un incidente nel finale che ha coinvolto la Mahindra di Alexander Sims), Evans ha conservato speranze di potete battere Vandoorne, quinto in questa gara dietro a Dennis, seppure lontano di una ventina di punti. Hanno preso punti anche Vergne, Wehrlein, Frijns, Da Costa e Cassidy. Da Costa la domenica ha anche conquistato la pole position, mentre Vandoorne sembrava decisamente favorito con il suo quarto posto rispetto a Evans che si è qualificato solo in tredicesima posizione, rendendo improbabili le sue chance di vittoria del titolo.

La gara della domenica l'ho vista in diretta su Italia 1 e ha visto la vittoria di Mortara, con Vandoorne classificato in seconda posizione. Al traguardo era arrivato terzo dietro a Dennis, ma quest'ultimo ha ricevuto una penalità, mi pare di capire per incidente con Da Costa, nella prima parte di gara in lotta per il podio. A Dennis è andata bene perché ha chiuso comunque terzo, mentre Frijns, Askew e Vergne hanno preceduto Evans autore comunque di una buona rimonta vista la posizione di partenza. La gara è stata abbastanza movimentata, con ritiri più (De Vries, Wehrlein) e meno (Ticktum, a inizio gara in top-10) illustri, e ha visto Da Costa risalire fino alla decima piazza dietro a Cassidy e Buemi, superando in extremis Sette-Camara, che comunque era destinato a una penalità che gli avrebbe fatto perdere la top-10.

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Milly Sunshine