mercoledì 17 agosto 2022

Indycar 2022: #14 Gran Premio di Nashville

Nel weekend a venire tornerà il campionato di Indycar, quindi direi che è anche ora di riepilogare quanto accaduto dieci giorni fa in un evento denominato "Big Machine Music City Grand Prix", che nonostante gli accenni a music city varie non è un festival musicale quanto piuttosto un festival dell'incidente. La gara, iniziata in ritardo a causa di un rain delay, è stata un susseguirsi di contatti che hanno provocato un verdetto unanime: gli incidentihhhh che generano spettakolohhhh, BeLiXiM0 KoNtYnUa!!!11!!11!! Lungi da me valutare se questa gara debba o non debba ripetersi, ma il mio giudizio non può che essere uno solo: almeno da un certo punto in poi l'incidente ha perso il potere di "generare spettacolo". Se lo spettacolo si genera tramite sorprese, c'era più da sorprendersi nei momenti in cui incidenti non ne sono avvenuti.

Tutto è iniziato con Scott McLaughlin (Penske) partito dalla pole position in testa davanti a Romain Grosjean (Andretti) e Alex Palou (Ganassi) con Christian Lundgaard (Rahal) nelle zone alte della classifica: il ragazzo della Formula 2 sta iniziando a farsi notare. Fin dalle prime battute si è capito che c'era un elevato rischio di contatti e ad aprire le danze è stata una piccola pennellata: Colton Herta (Andretti) è stato inquadrato con l'ala anteriore danneggiata. Niente di grave, tutto a posto, la prima safety car è entrata per opera del suo compago di squadra Alexander Rossi, rimasto fermo dopo un testacoda(?), la cui è poi proseguita. Altro team (Meyer Shank), altra vettura fucsia: il secondo incidente di un certo livello è ststo quello di Helio Castroneves, a sua volta riuscito a proseguire nella gara.

Arrivati a questo punto e con le safwty car in successione le strategie si sono un po' rimescolate e ci siamo ritrovati con Palou in testa. Frattanto un nuovo incidente ha messo fuori Patricio O'Ward (Arrow McLaren) tamponato(?) da Graham Rahal (Rahal) a seguito del quale sono state inquadrate altre vetture ferme in modo random. Risultano essersi ritirati in quei frangenti anche Dalton Kellett (Foyt) e Simona De Silvestro (Paretta), mentre il successivo incidente ha visto protagonisti Takuma Sato (Coyne) e Devlin DeFrancesco (Andretti). Più o meno a questo punto della gara McLaughlin era secondo dietro a Palou e Grosjean quarto dietro al rookie David Malukas (Coyne). Abbiamo poi visto Rinus Veekay (Carpenter) sbinnarla e ripartire, salvo poi finire fuori gioco sbattendo contro Rahal in precedenza finito in barriera.

Josef Newgarden (Penske) per questioni di strategia si 3è ritrovato in testa davanti a Scott Dixon (Ganassi) e Felix Rosenqvist (Arrow McLaren), mentre i piloti in precedenza protagonisti erano un po' più arretrati. O, nel caso di Malukas, non destinati a vedere la fine della gara, toccato da Kyle Kirkwood (Coyne) è stato infatti costretto al ritiro insieme all'avversario. Poi la gara si è messa tranquilla, anzi no. Grosjean si è ritrovato in lotta con il compagno di squadra Herta, in notevole rimonta, e una sua vecchia conoscenza, Marcus Ericsson (Ganassi) il quale sembra avere riportato danni alla vettura, che poi l'indomani ha messo like a tweet vari contro Grosjean e criticato lo stesso Grosjean accusandolo di criticare altri quando innescano incidenti e poi di fare ugualmente la stessa cosa in prima persona.


Prima del fattaccio con Newgarden è stato un compagno di squadra di Ericsson, Jimmie Johnson, ad avere qualche istante di popolarità, non in positivo ma per un incidente e l'ennesimo ingresso della safety car, mentre a pochi giri dalla fine è stata la volta di Newgarden. Rientrato ai box ha lasciato la leadership a Dixon e si è ritrovato dopo la sosta in bassa top-ten iniziando a rimontare e a superare varie vetture contemporaneamente. Purtroppo a Grosjean ha cercato di passarlo quasi andandogli sopra ed ecco che è finito in barriera, per poi fare polemica contro il pilota della Penske. Frattanto Ericsson era fermo e la gara veniva redflaggata al solo scopo di avere un finale a effetto. È seguita la polemica Ericsson vs Grosjean, con Ericsson che ha in seguito accennato su Twitter a un chiarimento telefonico con il suo best friend forever.

Il finale della gara è ststo un susseguirsi di posizioni perse da Lundgaard, con Dixon vincitore davanti a McLaughlin e Palou sul terzo gradino del podio. Seguivano Rossi e Herta, poi Newgarden, con Rosenqvist che ha preceduto Lundgaard, solo ottavo. Simon Pagenaud (Meyer Shank) e Jack Harvey (Rahal) hanno preceduto Will Power (Penske), solo undicesimo. Veekay e Castroneves hanno terminato a un giro, con ultime due vetture in pista, ma doppiate di vari giri e quindi classificate anche dietro a qualche ritirato, quelle di Callum Ilott (Juncos) e Conor Daly (Carpenter), con essenzialmente quindici vetture ancora in gara su un totale di ventisei presenti al via. Non mi sembra esattamente una buona media, ma chi sono io per giudicare? Buon lavoro Nashville, se lo spettakolohhhh si fa così, allora spettacolo sia.


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