giovedì 25 agosto 2022

GP Australia 1990: la Formula 1 fa 500!

Ricordate quando qualche anno fa si è svolto il gran premio numero 1000 della storia della Formula 1 e si faceva un gran parlare del gran premio numero 1000 della storia della Formula 1? Forse vi sarete chiesti se anche quando si è svolto il gran premio numero 500 si faceva un gran parlare del fatto che fosse il gran premio numero 500 della storia, dopotutto è un numero di tutto rispetto. Magari era un gran premio piazzato in un momento di calma piatta, quindi c'era modo di parlare solo del numero 500... e invece no! Il gran premio numero 500 della storia è stato quello d'Australia 1990, quindi successivo al GP del Giappone, quindi come potrete sicuramente immaginare, in quei momenti si parlava prevalentemente del fatto che poco tempo prima Ayrton Senna e Alain Prost si fossero auto-eliminati al via del gran premio precedente in concomitanza con l'assegnazione del titolo mondiale.

Il GP d'Australia è stato anche anticipato dalla famosa citazione, in un'intervista con Jackie Stewart, delle parole "if you no longer go for a gap that exist you're no longer a racing driver", che oggi viene citata ad ogni soffio di vento in caso di manovre controverse che si concludono con contatti, incidenti o gente che urla "you have to leave the space". Questo significa che la citazione in sé è stata ormai totalmente estrapolata dal proprio contesto originario, perché tecnicamente quando Senna parlava di un gap esistente, si stava in realtà riferendo a un gap non esistente. Questo però non ci tocca, si avvicina il momento della gara e il pilota della McLaren sta per scattare dalla pole position accanto a Gerhard Berger, mentre quello della Ferrari è quarto, dietro al proprio compagno di squadra Nigel Mansell. Dietro di loro c'è al quinto posto la Tyrrell di Jean Alesi.

Vorrei potervi dire di avere visto il gran premio in versione integrale o almeno in extended highlight, ma non c'è né la versione integrale né l'extended highlight su Youtube, anzi, quest'ultima un account ha tentato di pubblicarla, ma il video è stato oscurato. Quindi mi sono dovuta accontentare di un highlight di dieci minuti in cui si vedono solo i momenti salienti, però c'è da dire che i momenti salienti ci sono e credo sia giusto ripercorrerli. Senna parte bene, Mansell anche e si porta secondo, Berger slitta in terza posizione, mentre quarto c'è Prost, per il momento. Murray Walker sta elencando le posizioni retrostanti nel momento in cui compare la sagoma della Benetton di Nelson Piquet davanti alla Ferrari di Prost. È una scena inattesa in un contesto in cui McLaren e Ferrari sembrano nettamente superiori alla concorrenza, quindi Walker assume un tono eccitato. Non per dire che Piquet ha superato Prost, ma semplicemente nel suo elenco di posizioni.

Il nome di Roberto Moreno viene urlato così, a caso, nonostante si trovi nella zona bassa della top-ten e non sembri al momento di ripetere il podio della volta precedente. Come forse immaginerete, non solo non sembra sul punto di ripeterlo, ma proprio direttamente non si avvicina neanche alla zona podio. Va comunque peggio ad Aguri Suzuki, che dopo pochi giri di gara figura già come ritirato, eccone un altro che non riuscirà a ripetere la propria performance, segno evidente che tutte le cose belle che accadono nella vita sono destinate a durare poco. Tra un ritiro e l'altro frattanto Senna è in testa inseguito molto da vicino da Mansell, mentre Piquet, strappata la terza posizione a Berger, sta staccando di qualche secondo il pilota della McLaren. Prost si trova ancora in quinta piazza, mentre i Sensell si liberano dei doppiati, con Mansell ancora vicino a Senna, ma un po' meno di prima. Poi per il pilota della Ferrari iniziano problemi con le gomme.

Senna fugge, Mansell adesso è lontano. Anche Mansell tenta di fuggire, da Piquet che gli sta negli scarichi, ma la fuga non dura molto a lungo: Piquet lo supera e passa in seconda posizione, Mansell di lì a poco - siamo appena oltre metà gara - decide di rientrare ai box per effettuare un cambio gomme. Prost adesso è davanti a Berger in terza piazza ed è a Berger che Mansell si avvicina quando ritorna in pista, arrivando a raggiungerlo e a superarlo. Adesso è quarto, ma la sua posizione diventerà addirittura terza intorno a tre quarti di gara: Senna ha infatti un guasto improvviso al cambio, a causa del quale perde la vettura e finisce fuori pista. Aveva mezzo minuto di vantaggio su Piquet, che adesso è il nuovo leader della gara, con i piloti della Ferrari 2/3 e Mansell che è palesemente più veloce di Prost. Per il francese non c'è niente da fare che vederlo andare via. Mansell si avvicina frattanto a Piquet, ma la gara sta andando ormai verso la fine.

È il gran premio numero 500 della storia, quindi per forza di cose i pianeti devono essersi allineati e invocano a gran voce che accada qualcosa di epicamente fuori contesto, che sembri uscito dal passato recente della Formula 1. Non so, qualcosa tipo un duello tra i Manselquet per la vittoria. Curiosamente tutto ciò viene reso possibile da un mezzo testacoda di Piquet a tre giri dalla fine, dopo il quale si ritrova con Mansell negli scarichi e la Brabham di Stefano Modena ormai pronta da doppiare di lì a poco, nel corso dell'ultimo giro di gara. È dopo che l'hanno doppiato entrambi che Mansell si lancia all'attacco di Piquet... e niente, l'attacco non va in porto e questo è comprensibile, ciò che va oltre l'umana immaginazione è come tutto ciò non si sia tradotto in incidente. Piquet vince, Mansell è secondo, Prost terzo a debita distanza, Berger è in quarta piazza davanti alle Williams di Thierry Boutsen e Riccardo Patrese, con a seguire Moreno e Alesi.


Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine