domenica 29 ottobre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Europa 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007.

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Europa 2007: Incidenti, gru, insulti e la consapevolezza che tutti possono essere eroi per mezz'ora

Due settimane dopo Silverstone, la Formula 1 è arrivata al Nürburgring, vecchia sede del Gran Premio d'Europa che è tuttora sede del gran premio d'Europa.
So che, detto così, c'è il rischio di non capirci nulla, quindi spiegherò meglio la questione. Il regolamento attuale prevede che non possano esserci più di due gran premi nello stesso stato, il che fino al 2006 accadeva sia in Italia sia in Germania. In Italia  stata tolta Imola ed è stato eliminato quindi il Gran Premio di San Marino, mentre era stato annunciato che il Gran Premio di Germania si sarebbe alternato tra Nürburgring e Hockenheim nel corso degli anni. È quello che sta succedendo da quest'anno, solo che, invece di chiamarsi Gran Premio di Germania, il Gran Premio di Germania, essendo disputato al Nürburgring, continua a chiamarsi Gran Premio d'Europa, cosa che ho scoperto soltanto nel corso del weekend stesso.

Prima di iniziare, partiamo con un po' di notizie di vario genere relative a quanto sta succedendo nel mondo della Formula 1, sia dentro sia fuori dalle piste:

> La faccenda del sabotaggio delle Ferrari non è stata dimenticata ma, anzi, sembra che si siano aggiunte altre novità, che non sono neanche più tanto novità, perché se ne parla da un po'. Pare che il presunto sabotatore abbia anche passato dei progetti a qualcuno che stava in McLaren. La McLaren ha smentito di essere a conoscenza di questi fatti, ma presto la posizione del team sarà chiarita in tribunale.

> Il contratto di Christijan Albers con la Spyker è stato interrotto perché lo sponsor di Albers ha smesso di pagare e Albers è quindi stato definitivamente appiedato. Si era parlato di un potenziale arrivo di Christian Klien, l'austriaco alto un metro e un tappo che c'era in Redbull l'anno scorso prima di essere rimpiazzato da Doornbos per le gare finali, come suo sostituto. In realtà non è arrivato Klien, ma un certo Marcus Winkelhock, figlio del pilota degli anni '80 Manfred Winkelhock.

> È uscito uno spot pubblicitario della Mercedes bellissimo che ho visto grazie a mio padre che mi ha chiamata a vederlo in TV mentre lo stavano trasmettendo: in quello spot Alonso e Hamilton si rincorrevano l'uno con l'altro e alla fine si ritrovavano in una sauna insieme a Mika Hakkinen!

> Si parlava molto del fatto che sul circuito del Nürburgring una curva sarebbe stata dedicata a Michael Schumacher nel corso del weekend, prima della gara...
...
...
...
...e di quella curva si è finito per parlare più di quanto avremmo pensato e per ragioni che poco hanno a che vedere con Michael Schumacher.
Me l'ha chiesto mia nonna, domenica, quando abbiamo acceso la TV prima del gran premio. "Hai visto l'incidente di ieri?"
Lei l'aveva visto al telegiornale, segue le gare a tratti, ma non penso che abbia mai guardato una sola sessione di qualifiche. Ho risposto di sì, io le qualifiche le guardo quasi sempre, adesso che ne ho la possibilità.
Non so che cosa sia stato a dare così tanta importanza all'incidente in sé, se la dinamica o se il protagonista. Perché non ho ancora detto che il protagonista è stato Lewis Hamilton, leader del campionato da settimane.
Hamilton è andato dritto alla curva Audi, quella che era destinata ad essere dedicata a Schumacher, e la scena mi ha ricordato, quando ho visto il replay, quella dell'incidente di quest'ultimo al Gran Premio di Gran Bretagna 1999: una vettura che va dritta e che va a sfondare le barriere, bandiera rossa e barriere da rimettere in sesto.
La vettura di Hamilton ha resistito bene.
Ne è uscito illeso.
Come al solito c'è voluto un po' prima di saperlo e come al solito mi sono fatta dei viaggi mentali che avrei preferito non farmi. Comunque è andata meglio di quando ho assistito all'incidente di Kubica a Montreal.
Dopo quello, questo di Hamilton l'ho vissuto con maggiore tranquillità, anche perché la dinamica mi ricordava Silverstone 1999 e il peggio a cui ho pensato è stato mooooolto meno peggio del peggio che ho pensato dopo avere visto l'incidente di Kubica il mese scorso.
Poi, come succede sempre in queste occasioni, sono partiti i paragoni.
Hamilton è il nuovo Schumacher, così come lo era Raikkonen fino all'altro giorno. Però quantomeno quello era stato scelto per la vettura che guidava, non per un incidente.
A me i paragoni non interessano. Sono sempre molto campati in aria. Hamilton non è il nuovo Schumacher, Hamilton è Hamilton, Schumacher è Schumacher, sono due persone diverse, due piloti diversi. Questo non significa che nessuno vincerà mai tanto quanto Schumacher o cose del genere. Schumacher ha ottenuto un numero di vittorie elevatissimo, che difficilmente qualcuno riuscirà a raggiungere, ma se anche dovesse accadere i piloti rimangono sempre diversi l'uno dall'altro, anche se l'hobby di molta gente, in rete, è litigare a proposito di chi sia stato il migliore tra piloti di epoche diverse l'uno dall'altro. Tanto, poi, in ogni caso, a nessuno interessa di parlare di Raikkonen o di Hamilton, in quelle circostanze, ciò che interessa alla gente è in genere parlare di chi sia stato migliore tra Senna e Schumacher, perché altri piloti pare che non ne siano mai esistiti e perché l'argomento deve essere tirato fuori a caso anche quando si sta parlando d'altro.

Anche noi dovremmo parlare d'altro, come ad esempio dei telecronisti spagnoli innamorati di Fernando Alonso, preoccupati dal fatto che qualcuno possa battere i record appartenenti al loro idolo (su questo argomento ci tornerò, perché per certi versi è stato divertente).
Partiamo dall'inizio, ovvero dalla griglia di partenza:

1^ fila: Raikkonen - Alonso
2^ fila: Massa - Heidfeld
3^ fila: Kubica - Webber
4^ fila: Kovalainen - Trulli
5^ fila: R.Schumacher - Hamilton
6^ fila: Rosberg - Wurz
7^ fila: Fisichella - Barrichello
8^ fila: Davidson - Sato
9^ fila: Button - Speed
10^ fila: Liuzzi - Coulthard
11^ fila: Sutil - Winkelhock

Winky si era qualificato ultimo, come facilmente prevedibile dato che si trattava di un debuttante sulla peggiore monoposto disponibile, ma la cosa non mi ha fatto battere ciglio, sabato pomeriggio. Non sapevo che Winky era destinato a diventare, a modo suo, un eroe del motorsport. Non sapevo che io ero destinata ad arrivare a sperare che una gara interrotta con bandiera rossa al terzo giro potesse non ripartire, rinunciando a un'intera gara fatta di spettacolo, affinché la vittoria, seppure con punteggio dimezzato, potesse essere assegnata ad una Spyker.
Fingete di non sapere niente del risultato.
Fingete di non sapere niente di quello che è successo in pista.
Fingete di avere letto la mia affermazione ignorando che, se ho inserito i termini "vittoria" e "Spyker" in una frase un velatissimo senso logico poteva anche esserci.
Immagino le vostre reazioni. Vi starete senz'altro chiedendo che cosa sia successo all'Autrice(C), se sia andata definitivamente fuori di testa... e la risposta è sì, decisamente sì! l'Autrice(C) è andata fuori di testa e, da un giorno all'altro, ha improvvisamente deciso che l'esistenza di figli di ex piloti che gareggiano in Formula 1 non è un male così, a prescindere, e che le vetture arancioni sono degne di rispetto e considerazione.

La gara è partita con la pioggia.
Sulla griglia di partenza c'erano solo ventuno vetture.
Voce fuori campo: "Winky dov'è? L'abbiamo già perso?"
Winky: "No, sono solo rientrato dopo il giro di formazione per mettere gomme da bagnato estremo, che mi sembra la decisione più sensata con questo tempo."
Il nuovo arrivato è partito dai box, mentre davanti le Ferrari si portavano in testa alla gara.
Raikkonen c'era già.
Massa non era secondo, ma si è portato tale.
C'era un po' di caos, poco più indietro, Kubica che ballava prima di girarsi di nuovo nel senso corretto, e tutti si apprestavano per rientrare ai box.
Raikkonen: "Temo di essermi perso. Dove sono?"
Mentre Raikkonen accennava ad entrare in pitlane e poi usciva così, all'improvviso, scartando di lato e ritrovandosi in pista, gli altri sono entrati tutti.
Raikkonen ha atteso un altro giro.
Aveva nel frattempo perso terreno nei confronti di Massa, che si era ritrovato in testa alla gara...
...
...
...anzi, no. Assolutamente no. In quel momento stava succedendo qualcosa di eroico: MARCUS WINKELHOCK, PILOTA DELLA SPYKER DI CUI NON ERAVAMO NEMMENO AL CORRENTE DELL'ESISTENZA VENTIQUATTRO ORE PRIMA, ERA IN TESTA ALLA GARA CON 33 SECONDI DI VANTAGGIO SULLA FERRARI DI MASSA. Era un giorno che meritava di essere consacrato alla storia del motorsport. Peccato che fosse doveroso parlare d'altro, visto quello che stava succedendo di lì a poco.

Button fuori!
Finito in aquaplaning, è andato a impantanarsi nella curva più bagnata della pista.
Winkelhock fuori!
...e invece no! I telecronisti, probabilmente infervorati dall'idea che uno dei piloti che stavano davanti al loro amato Fernando, avevano preso un abbaglio. Il pilota della Spyker che aveva appena avuto un incidente era Sutil.
Posso dire che la cosa non mi sorprende particolarmente, visto il curriculum di costui?
No, non posso dirlo, perché è accaduto un altro fatto di un certo livello, quello di cui tutti erano destinati a discutere per il resto della giornata, sbattendosene altamente di Winky e del fatto che fosse in testa al gran premio. Tra parentesi, mi fa uno strano effetto scrivere che Winkelhock era in testa a un gran premio.
Sta di fatto che, ormai appurato che quello impantanato era Sutil, in quella stessa curva ha fatto la propria comparsa nientemeno che una McLaren. Era quella di Hamilton e, vorrei ricordarlo, Hamilton non ha la reputazione di essere uno qualsiasi. Chi non corre per un top-team può finire fuori senza che se ne parli per tutto il giorno, chi corre per un top-team no.
Però non era finita lì, quindi ho intenzione di raccontare quello che è successo dopo.
In quella curva è uscito anche Rosberg.
La cosa ha fatto molto piacere ai telecronisti, perché hanno spiegato che Rosberg era, tra i piloti presenti in pista, l'unico più giovane di quanto lo fosse stato Alonso quando vinse il GP d'Ungheria 2003 e che supererà quell'età nei prossimi giorni, pertanto questa era l'unica occasione in cui, in caso di vittoria, avrebbe potuto rubare ad Alonso il record di più giovane vincitore di sempre.
Sono completamente d'accordo con i telecronisti. Non mi spiego come ho fatto finora a dormire sonni tranquilli, forse tutto dipende dal fatto che 1) non sono mai stata a fare questo genere di calcoli e soprattutto 2) non mi è mai passato neanche lontanamente per la testa l'idea che Rosberg potesse vincere un gran premio al volante di una Williams. In realtà è da molto tempo che non mi passa neanche lontanamente l'idea per la testa che chiunque altro possa vincere un gran premio al volante di una Williams, ma questi sono dettagli dalla scarsa rilevanza.
La "strage" di quella curva non era ancora finita, dato che è finita mestamente lì anche la gara di Scott Speed; mentre una Super Aguri, non mi è chiaro se quella di Sato o quella di Davidson, ha rischiato di andare a impantanarsi, ma il pilota è riuscito a ritornare in pista.
Nel frattempo c'era una gru che, si sarebbe scoperto di lì a poco, era venuta a riportare in pista Hamilton, che era l'unico che aveva lasciato il motore acceso.
Non mi è per nulla chiaro da quando le vetture vengano ripescate da delle gru una volta che sono andate a impantanarsi e non mi sembra di avere mai visto nulla di tutto ciò.
Ciò ha fatto passare in secondo piano l'ennesimo colpo di scena: finito in testacoda mentre c'era già la safety car in pista, Liuzzi ha evitato al pelo la safety car ed è andato a colpire, con il posteriore della propria vettura, la ruota posteriore della gru che stava andando a recuperare Hamilton.
A quel punto, prima che la gara terminasse per esaurimento di vetture presenti, è stata esposta bandiera rossa e le vetture sono andate a piazzarsi sulla griglia di partenza.
Nonostante l'elevata improbabilità che ciò accadesse, ho sperato che la gara venisse interrotta. Se fosse successo, la vittoria sarebbe andata a Marcus Winkelhock e alla Spyker. Sarebbe stato qualcosa di un'epicità unica, un bene superiore per il quale tutti avrebbero dovuto mobilitarsi.
La realtà dei fatti, però, mi ha messo di fronte alla realtà: la gara sarebbe partita e sarebbe stata la prima volta dal 2001 in cui c'era una gara interrotta con bandiera rossa che ripartiva. All'epoca capitò nel Gran Premio del Belgio, a causa di uno spaventoso incidente il cui protagonista era stato il brasiliano Luciano Burti, che in seguito fu anche test driver della Ferrari.

Il restart è avvenuto dietro la safety car.
Come da prassi, dietro la safety car le vetture doppiate si possono sdoppiare.
È esattamente quello che è successo a Hamilton, anche se i piloti non avevano la più pallida idea di perché qualcuno li stesse superando, forse ignari che ci fosse una vettura doppiata sul tracciato nonostante fossero stati percorsi fino a quel momento solo una manciata di giri.

Poi la safety car si è levata di torno e intanto la pista si asciugava lentamente.
La prima posizione di Winkelhock, perché Winkelhock era ripartito in testa, sia chiaro, è durata per pochi secondi.
L'ha superato Massa.
L'ha superato Alonso.
L'ha superato Coulthard e vorrei soffermarmi sul fatto che in quel momento Coulthard era terzo.
L'hanno superato anche un po' tutti gli altri.
Era già nelle retrovie quando, al 14° giro, il suo motore ha detto basta.
Addio Winky, la tua presenza in Formula 1, per quanto breve, sarà sempre ricordata con immenso piacere.
Avrei ricordato con molto piacere anche un terzo posto di Coulthard, ma non era destinato a portare a casa un risultato così eccellente, quanto piuttosto a perdere posizioni rientrando ai box nel momento sbagliato.

È andata peggio ad altri, che non hanno nemmeno terminato la gara:
Ralf: "Tutta colpa di Heidfeld! è stato lui che mi ha buttato fuori, ed è anche riuscito a proseguire così come se niente fosse! Tutto ciò è ingiusto."
Sato: "Vogliamo parlare di me? Mi sono ritirato abbastanza nell'anonimato, senza andare addosso a nessuno e senza avere nessuna chance di lottare per una vittoria che mi apparteneva di diritto!"
Raikkonen: "La mia macchina mi ha abbandonato proprio quando avevo preso gusto nel duellare con Kovalainen. Avevamo stabilito che chi fosse uscito vincente dal nostro duello avrebbe scroccato dall'altro una cena a base di stufato di renna!"
Kovalainen: "Quindi pagherai tu!"
Raikkonen: "Come ti permetti di parlare proprio adesso? Questo spazio è riservato solo a chi non finisce la gara e mi pare che tu abbia intenzione di finirla."
Kovalainen: "Certo che sì, ora che Rosberg si è levato di torno sono sicuro di vincere. Peccato che io, diversamente da lui, non possa battere il record di Alonso in caso di vittoria!"
Trulli: "Ah, perché tu vorresti vincere? Datti una ridimensionata, perché il principale candidato alla vittoria sono io."
Kovalainen: "Ma se ho appena letto nella mia sfera di cristallo che arriverai ultimo..."
Trulli: "Tutto ciò è profondamente ingiusto. Mi consolerò guardando il posteriore di Wurz."
Davidson: "Mi dispiace, ma quello che ti sta davanti sono io, non Wurz."
Trulli: "E Wurz dov'è?"
Davidson: "Non ne ho idea, non lo vedo da queste parti, il che è strano."

Alla fine, mentre i telecronisti, uno dei quali era De La Rosa, si davano da fare con i loro "ah ah ah", i loro "oh oh oh" e il loro parlare di Fernando Alonso, quantomeno per una giusta causa, stavolta, non come quella volta che Alonso ha trascorso tutta la gara alle spalle di Heidfeld, è tornato a piovere.

Massa.
Alonso.
Webber.
Wurz.
Coulthard.

Quella era la top-5, in quel momento, ed era una top-5 a mio parere piuttosto epica.
C'è stato un bel duello tra Webber e Wurz, peccato che siano passati un po' in secondo piano perché nel frattempo c'era un altro duello per la prima posizione tra Massa e Alonso: quando c'è molta azione, c'è sempre parte dell'azione che sfugge.
Parlerò dopo di Massa e Alonso, adesso vorrei soffermarmi un attimo su Webber e Wurz.
È stato uno di quei momenti in cui mi era impossibile prendere una posizione. Una parte di me voleva che Wurz salisse sul podio, un'altra si diceva che sarebbe stato più pittoresco se ci fosse salito Webber, un'altra parte, addirittura, ha formulato questo pensiero: e se Massa e Alonso si toccassero, finissero fuori e sul podio salissero Webber, Wurz e Coulthard? Quello sì che sarebbe stato epico! ...anche se le conseguenze sarebbero state devastanti: se Massa fosse finito fuori, sarebbe stato molto lontano dalla vetta della classifica e, se fosse capitato anche ad Alonso, non ci sarebbero state possibilità che il campionato si riequilibrasse in qualche modo, almeno nelle primissime posizioni: Hamilton era stabilmente fuori dalla zona punti e Alonso gli avrebbe recuperato otto punti su dodici con un secondo posto e addirittura dieci punti su dodici con una vittoria. Eppure, in quel momento, c'è stato un attimo in cui ho pensato che, di fronte a un bene superiore, tutto potesse essere sacrificato, perfino la lotta per il titolo.

Facendola breve, su Webber e Wurz, Webber ha conservato la terza piazza ed era destinato a salire sul podio.
Non so se mi spiego: Webber sul podio, al volante di una Redbull. Non che la Redbull non sia mai salita sul podio, c'è già il precedente di Monaco 2006 con Coulthard che indossava un mantello da Superman perché in quel weekend la Redbull era sponsorizzata dal film "Superman Returns" che ho successivamente guardato solo ed esclusivamente per quella ragione, ma questo non rendeva l'evento meno epico.
Non so se avete presente, se vi capita mai di assistere a qualcosa che un giorno vi piacerebbe raccontare ai vostri ipotetici figli, se ne avrete.
Quello era uno di quegli eventi. "Sai che un giorno, all'epoca in cui Alonso non aveva ancora vinto il titolo con la McLaren, in cui Kovalainen era ancora un debuttante invece che un due volte campione del mondo e in cui la Super Aguri non arrivava mai tra le prime posizioni, un certo Mark Webber che gareggiava in Formula 1 a quei tempi salì sul podio per l'unica volta nella sua carriera guidando una Redbull? Ti immagini? Una Redbull sul podio! Fu qualcosa di davvero esilarante che, nel suo piccolo, mi rimase molto impressa."

Davanti, però, stava succedendo di tutto. Alonso ha affiancato Massa, che ha cercato di difendere la propria leadership, ma non c'è stato nulla da fare: Alonso si è portato in testa alla gara, dopo che tra lui e Massa c'era stato un piccolo contatto, ha vinto e, dopo avere parcheggiato al parc fermé, s'è messo a esultare in modo scalmanato mentre i telecronisti esclamavano "oh, oh, oh!" Intanto Webber ci metteva un secolo a scendere dalla vettura e veniva accolto da Wurz che invece era già fuori dalla vettura da un bel po' e che attirava la sua attenzione con un colpo sul casco.
I telecronisti spagnoli, mentre Alonso entrava nella sala che c'è dietro al podio, erano molto eccitati per quello che avrebbe potuto succedere, dato che avevano appean fisto Alonso che, mentre celebrava in modo scalmanato, indicava i segni rimasti sulla sua monoposto dopo il contatto con Massa.
Intanto la scena è andata su Massa, inquadrato di spalle, in tuta rossa con un nastro nero sul braccio destro, in onore delle vittime di un incidente aereo(?) avvenuto a Sao Paulo. Poi Alonso gli è avvicinato, ha detto qualcosa che non si è capito, al quale Massa ha risposto, in italiano:
"Ho fatto apposta?"
Alonso: "Mi hai rotto tutto il deflettore."
Massa: "Ma va' a ca*are. Vinci e fai una cosa così? Sei un co***one! Vinci e dici una cosa così? Vinci e dici una cosa così?...
Alonso: "Ho lottato con Heidfeld, ho lottato con tutti..."
...Vinci e dici una cosa così, amico?"
Alonso: "...e quello non si può fare."
Massa: "Prova a imparare."
Alonso: "Prova te a imparare."
A quel punto Massa è andato a sedersi, dopodiché si è rialzato e, dando una pacca su una spalla ad Alonso, ha detto: "Sì, l'ho fatto apposta, l'ho fatto apposta come nella prima gara a Barcellona. Impara, impara."
Poi si è avvicinato Ron Dennis e ha fatto segno a Massa di calmarsi.
Massa gli ha fatto il gesto di andare a quel paese e ha puntualizzato, in italiano, "è lui".
Poi, finalmente, è arrivato Webber, che ha stretto la mano ad Alonso, il quale si è poi recato al cospetto di Ron Dennis, ha baciato la telecamera e, ancora piuttosto scatenato, si è diretto sul podio, laddove Massa era già andato.
Michael Schumacher, che era stato visto indossare un maglioncino di lana della Ferrari (la temperatura era molto bassa, al Nürburgring), è salito sul podio, indossando una camicia a righe, per consegnare a Ron Dennis il trofeo del team.

Nei giorni successivi, in giro per il web, ho letto di gente che discuteva a proposito di quanto avvenuto tra Alonso e Massa (vorrei specificare che il dialogo che ho riportato lì sopra è avvenuto così, non ci ho lavorato sopra di fantasia, è quello che ho sentito chiaramente andando a rivedermi il video), del fatto che insultarsi sia un comportamento scorretto... e poi, quelle stesse persone scandalizzate per gli insulti che avevano sentito, si sono messe a insultarsi tra di loro! Non ho parole.

RISULTATO: 1. Fernando Alonso (McLaren), 2. Felipe Massa (Ferrari), 3. Mark Webber (Redbull), 4. Alexander Wurz (Williams), 5. David Coulthard (Redbull), 6. Nick Heidfeld (BMW), 7. Robert Kubica (BMW), 8. Heikki Kovalainen (Renault), 9. Lewis Hamilton (McLaren), 10. Giancarlo Fisichella (Renault), 11. Rubens Barrichello (Honda), 12. Anthony Davidson (Super Aguri), 13. Jarno Trulli (Toyota), Rit. Kimi Raikkonen (Ferrari), Rit. Takuma Sato (Super Aguri), Rit. Ralf Schumacher (Toyota), Rit. Marcus Winkelhock (Spyker), Rit. Jenson Button (Honda), Rit. Adrian Sutil (Spyker), Rit. Nico Rosberg (Williams), Rit. Scott Speed (Toro Rosso), Rit. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso).

CLASSIFICA: Hamilton 70, Alonso 68, Massa 59, Raikkonen 52. Alonso e Massa hanno recuperato rispettivamente dieci e otto punti a Hamilton, portandosi a -2 e -11, mentre Raikkonen è rimasto distaccato tanto quanto dopo lo scorso gran premio, a -18. Dieci gran premi sono già stati disputati, sette sono ancora da disputare e il prossimo che ci aspetta è il GP d'Ungheria, l'ultimo prima della pausa estiva.
A quel punto vedremo se Hamilton riprenderà a guadagnare punti o se i suoi avversari ne recupereranno. Intanto stavolta ha fatto parlare di sé perché non ha guadagnato punti. È la prima volta che gli succede da quando è in Formula 1 e, in realtà, è anche la prima volta da quando è in Formula 1 che non sale sul podio. Più guardo la classifica e più non mi spiego come mai si sia ritrovato ad avere soltanto due punti di vantaggio.

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