sabato 28 ottobre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Gran Bretagna 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007.

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Gran Bretagna 2007: La triste abitudine di vincere gran premi sorpassando ai box o di arrivare secondi provandoci

Australia: Raikkonen.
Malesia: Alonso.
Bahrein: Massa.
Spagna: Massa.
Monaco: Alonso.
Canada: Hamilton.
Stati Uniti: Hamilton.
Francia: Raikkonen.

Due vittorie per Raikkonen.
Due vittorie per Alonso.
Due vittorie per Massa.
Due vittorie per Hamilton.

Equilibrio di vittorie, squilibrio nella classifica piloti, che si rifletteva in proporzioni ancora più elevate nella classifica costruttori.
Questa è stata la situazione da cui siamo partiti, la situazione che si presentava ai nostri occhi mentre ci apprestavamo a vivere il Gran Premio di Gran Bretagna, gran premio di casa di Lewis Hamilton, leader della classifica.
Mi è capitato di vedere alcuni dei gran premi che ho commentato di recente con telecronaca britannica e devo dire che i telecronisti britannici sono abbastanza esaltati per i risultati di Hamilton e probabilmente non solo loro, in Gran Bretagna.
Dopo anni e anni passati ad attendere in silenzio, hanno finalmente trovato un nuovo idolo e, in telecronaca, sono anche capaci di commentare la gara parlando di quello che vedono, non come i telecronisti spagnoli che "c'è Coulthard che sta parcheggiando ai box, ma chi se ne frega, perché Alonso esiste quindi dobbiamo parlare di lui anche se la regia non lo sta inquadrando e nulla lascia pensare che stia facendo qualcosa che valga la pena di ricordare".
Chissà come se la passano, in Spagna, durante le telecronache, adesso che la classifica è quella che è.
Tutto ciò, comunque, non importa, concentriamoci sulle gioie dei tifosi britannici, riassumibili in questa griglia di partenza:

1^ fila: Hamilton - Raikkonen
2^ fila: Alonso - Massa
3^ fila: Kubica - R.Schumacher
4^ fila: Kovalainen - Fisichella
5^ fila: Heidfeld - Trulli
6^ fila: Webber - Coulthard
7^ fila: Wurz - Barrichello
8^ fila: Speed - Liuzzi
9^ fila: Rosberg - Button
10^ fila: Davidson - Sutil
11^ fila: Sato - Albers

Abbiamo parlato delle gioie dei tifosi britannici (parlo della pole position di Hamilton, immagino che si sia capito) e concentriamoci sulle gioie dell'Autrice(C) di questo commento.
Si portebbe parlare di una banalità, del tipo che una delle Williams si è qualificata in mezzo al nulla e che la Williams in questione non è quella di Wurz. Non mi pare una cosa da poco, anche se la tredicesima piazza di Wurz è comunque qualcosa di cui non andare particolarmente soddisfatti. Per fortuna capitano anche cose piuttosto eroiche, in certe occasioni, e... non so sapevo se credere ai miei occhi oppure no: RALF SCHUMACHER IN TERZA FILA! Se qualcuno me l'avesse detto in anticipo, non sarei riuscita a crederci. In realtà anche quando è successo davvero non riuscivo a crederci e, siccome mi piace sostenere le cause perse, anche se a suo tempo non tifavo Ralf, ma anzi, nel periodo 2000 e dintorni non è neanche che mi piacesse poi così tanto.
Sarebbe bello vedere tra le prime posizioni piloti come lui, Coulthard, Barrichello...
...
...
...a proposito di Coulthard e di Redbull, la livrea speciale per Silverstone non è che mi sia piaciuta più di tanto. È un collage di fotografie di tifosi che hanno pagato dieci sterline per avere il proprio volto immortalato sulla vettura, con il risultato che nessuna immagine si distingueva chiaramente perché erano tutte piccolissime e davano alla Redbull una colorazione simile a quella dell'interno delle carte da uova di Pasqua. Peccato che Pasqua sia passata da mesi, ormai.
Poi, dopo la gioia, seppure moderata, è venuto il disappunto: Sato partiva dai box. Si trattava di un disappunto comunque moderato, vista la sua posizione di qualifica non c'era tanta differenza.
Intanto la gara si apprestava a partire e l'equilibrio di due vittorie per ciascun pilota si sarebbe inesorabilmente infranto, dato che uno dei quattro avrebbe portato a casa la terza vittoria stagionale, senza offesa per Kubica che partiva dietro al quartetto delle McLaren e delle Ferrari piazzate in ordine sparso sulle prime due file della griglia di partenza.
Poi, all'improvviso, ecco il colpo di scena: invece del via, ci sono state le bandiere gialle al vento.
Voce fuori campo: "Cos'ha fatto Fisi stavolta?"
Fisi: "Piano con le accuse, non sono io il colpevole."
Non era lui il colpevole e di lì a pochi minuti lo si sarebbe visto mentre teneva alti i colori della propria squadra insieme al proprio compagno di squadra Kova; i due erano molto vicini e sarebbe stato interessante assistere a un duello tra i loro. Questo, però, è un altro discorso e direi di lasciarlo da parte.
Le bandiere gialle erano state esposte perché la vettura di Massa aveva il motore spento.
Fuori uno (o meglio, partito dai box quando finalmente c'è stata una partenza degna di questo nome), rimanevano soltanto tre contendenti alla vittoria e non ci si poteva aspettare altro che un susseguirsi di duelli per la prima posizione.

Invece no.
Non è accaduto nulla di tutto ciò.
Se volevamo vedere un duello degno di questo nome dovevamo accontentarci del duello intestino tra le Williams.
Anche lì le soddisfazioni non è che fioccassero più di tanto, dato che all'inizio Wurz era davanti a Rosberg e, appunto, ciò è successo solo all'inizio. Poi, ancora una volta, Wurz sembrava destinato a involarsi verso il nulla, che è il luogo in cui sta in genere quando non ci sono possibilità concrete di salire sul podio. Non sarebbe neanche una pessima idea, se non fosse che le possibilità concrete di salire sul podio sono in genere pari a zero.
Parliamo subito del duello Williams motorizzata Toyota vs Toyota, perché è una faccenda interessante quasi quanto quello della Super Aguri contro la Honda.
Partiamo da un concetto di base: Ralf Schumacher era partito sesto, anzi, quinto, dato che Massa era stato mandato a Magny-Cours affinché partisse da là.
Ovviamente Ralf Schumacher non ha né mantenuto la posizione, né dato segno di riuscire a portare a casa un buon piazzamento... né ha finito la gara.
A quel punto l'unica Toyota disponibile era quella di Trulli e lo si è visto inquadrato a gara inoltrata mentre era in lotta con le due Williams. Ce ne aveva una davanti e una dietro. Poi Wurz l'ha superato.
La gara di Trulli non era destinata a durare fino al traguardo, mentre la gara di entrambe le Williams sì. Ho visto Wurz in scia a Rosberg per diversi giri e ho quasi sperato che potesse farcela. Poi mi sono resa conto che, anche se ce l'avesse fatta, si sarebbe portato a casa nientemeno che la bellezza di una dodicesima posizione.

Il duello Super Aguri motorizzata Honda vs Honda è stato abbondantemente vinto dalla Honda. Barrichello e Button non hanno visto i loro punti incrementare in classifica, rimanendo l'uno fermo a 0 e l'altro fermo a 1, ma sono arrivati entrambi nelle posizioni finali della top-10.
Davidson non pervenuto.
Sato al traguardo dietro a Wurz.
Qualora dovessimo inventarci un duello nel duello tra motori giapponesi, si potrebbe affermare che i motori Honda hanno vinto contro i motori Toyota.
Barrichello: "Sì, ma qua non ha fatto punti nessuno, quindi forse sarebbe meglio scappare tutti in branco e cercare di farci ingaggiare dalla Toro Rosso."
Button: "E a quale scopo?"
Barrichello: "Finire una gara. Se ci riuscissimo, diventeremmo degli eroi."
Button: "Quindi Liuzzi è ufficialmente un eroe."
Barrichello: "E Speed?"
Wurz: "Non parlatemi di Speed! Sono felice che si sia ritirato molto tempo fa. Mi è venuto addosso e mi ha fatto quasi alzare da terra. Sono felice che si sia ritirato per quel contatto e che sia stato mandato a dare da mangiare ai tori in compagnia di Webber."
Webber: "Fermi tutti, io non voglio essere citato nella stessa frase di Speed! Io non faccio danni come lui, è colpa della vettura che mi ha costretto ad andare ai box a parcheggiarla perché era stanca!"
Coulthard: "Anche la mia era stanca, ma l'ho convinta ad arrivare fino al traguardo."
Webber: "Vista la posizione in cui sei arrivato, ho l'impressione che la tua vettura si sia addormentata diverse volte, nel corso della gara."
Liuzzi: "Tacete, sono un eroe."
Webber: "Datti una ridimensionata. Sei arrivato ultimo e, a rendere la cosa ancora più grave, sei arrivato ultimo in una gara in cui c'era una Spyker in pista."
Sutil: "La mia, invece, mi ha abbandonato. Il motore ha voluto finire in fumo perché temeva che, se fosse durato ancora qualche giro, io avrei potuto approfittarne per sfasciare la macchina. Neanche fossi Albers!"
Albers: "Guarda che sei tu quello che fa incidenti, tra di noi."
Sutil: "Io finora non sono ancora andato in pista portando con me il bocchettone del rifornimento."
Team Spyker: "A proposito di rifornimento, dovremmo rifornirci di pezzi di ricambio. Questa volta è andata bene, ma non andrà sempre così."

Questo è quanto.
C'è stata anche un'altra gara, là davanti, tra le McLaren e l'unica Ferrari superstite, che poi unica Ferrari superstite non è corretto, perché Massa al traguardo c'è arrivato eccome e S. mi ha mandato dei messaggi estasiata, entusiasmandosi perché Massa era secondo dopo essere partito ultimo, a un certo punto. È capitato in attesa dei pitstop, quado gli altri si erano già fermati e Massa no, il che mi ha fatto capire che S. non ha ben chiare le dinamiche di un gran premio.
Non ha importanza.
S. stava seguendo il gran premio e mi mandava messaggi in proposito, nella vita ci vuole anche qualche soddisfazione.
Credo che sia tifosa di Massa o qualcosa del genere, se l'idea di tifare per qualche pilota è da lei contemplata, cosa che non mi è molto chiara, visto che fino a oggi non ero del tutto certa che guardasse anche gran premi interi, invece che servizi al telegiornale sui gran premi stessi.
A proposito di Massa, a scuola c'è stato un periodo in cui io e S. decoravamo le copertine dei nostri quaderni con la scritta M.F.C. che stava per "Massa Fan Club", come ci definivamo io e lei quando parlavamo di Formula 1.
Temo di essere stata io a contagiarla.
Una volta affermava di tifare per la Ferrari, ma non mi era mai sembrata particolarmente presa da un pilota nello specifico.
Tornando a noi, Massa è arrivato quinto, dietro a Kubica, che è arrivato quarto pur non essendo Heidfeld.
Questo è tutto anche per quanto riguarda Massa, la "vera" battaglia era quella che si stava consumando tra i primi tre a base di entrate ai box in momenti strategici.

Al primo giro di pitstop Hamilton è stato il primo a rientrare.
Aveva Raikkonen negli scarichi, in pista.
La sua sosta è stata tutt'altro che eccezionale, stava anche per ripartire in anticipo.
Raikkonen è rientrato dopo di lui e gli è uscito davanti.
Alonso è rientrato dopo di Raikkonen ed è uscito davanti a tutti.
Molto emozionante, vero?
Al secondo giro di pitstop le cose sono cambiate ancora una volta, tranne per Hamilton che terzo era e terzo è rimasto.
Alonso non è più uscito davanti a tutti.
Stavolta è stato Raikkonen a svettare.
Molto emozionante anche questo, vero?
Per i meccanici della Ferrari indubbiamente sì, visto come stavano esultando.
Non mi lamento, sia chiaro. Un gran premio è sempre un gran premio e le posizioni che cambiano ai box sono una possibilità. Però sarebbe stato bello se il duello per la vittoria si fosse consumato in pista e se la possibilità di diventare il primo pilota con tre vittorie stagionali del 2007 fosse stata conquistata sul campo. Non sarebbe cambiato nulla, ma sarebbe rimasto qualcosa di più, a futura memoria.
Non è andata così ed è la seconda gara di seguito che viene vinta rientrando ai box nel momento più opportuno, con un'unica considerazione da fare: invece di allungare la classifica, le posizioni finali l'hanno accorciata, seppure non di tanto.
Il vero Raikkonen è tornato, si dice.
Premesso che non mi è chiaro chi sia il vero Raikkonen, immagino che, se non avesse vinto le ultime due gare, riceverebbe ancora uno stuolo di critiche.
È quantomeno curioso come rientrare ai box al momento giusto o al momento sbagliato possa elevare o rovinare la reputazione di un pilota. So perfettamente che spetta anche al pilota fare giri veloci con la vettura scarica per stare davanti a chi è già andato a rifornire, ma dubito che l'opinione pubblica tenga conto ciò che fa il pilota.
Il "vero Raikkonen" non è tornato perché ha fatto dei giri veloci con la vettura scarica.
Il "vero Raikkonen" è tornato perché ha vinto e tutto ciò che viene giudicato è l'ordine d'arrivo.
Allo stesso modo in cui è tornato il "vero Raikkonen", sembra non essere chiaro che fine abbia fatto il "vero Hamilton", quello che ha vinto due gran premi l'uno dietro l'altro, per intenderci, quello che ha un vantaggio in classifica tale che sembra che non abbia avversari...
...
...
...ah, già, il "vero Hamilton" esiste ancora, perché il suo vantaggio in classifica è ancora tale da far pensare che di avversari non ne abbia: ha 70 punti, contro i 58 di Alonso. Con la seconda vittoria consecutiva Raikkonen si è portato al terzo posto, con 52 punti contro i 51 di Massa. Ormai si stanno definitivamente lasciando alle spalle Heidfeld, che di punti ne ha solo 33.

RISULTATO: 1. Kimi Raikkonen (Ferrari), 2. Fernando Alonso (McLaren), 3. Lewis Hamilton (McLaren), 4. Robert Kubica (BMW), 5. Felipe Massa (Ferrari), 6. Nick Heidfeld (BMW), 7. Heikki Kovalainen (Renault), 8. Giancarlo Fisichella (Renault), 9. Rubens Barrichello (Honda), 10. Jenson Button (Honda), 11. David Coulthard (Redbull), 12. Nico Rosberg (Williams), 13. Alexander Wurz (Williams), 14. Takuma Sato (Super Aguri), 15. Christijan Albers (Spyker), 16. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso), Rit. Jarno Trulli (Toyota), Rit. Anthony Davidson (Super Aguri), Rit. Scott Speed (Toro Rosso), Rit. Ralf Schumacher (Toyota), Rit. Adrian Sutil (Spyker), Rit. Mark Webber (Redbull).

Sul podio Raikkonen ha addirittura accennato un mezzo sorriso.
"Yeah! Sono il primo che vince tre gare quest'anno, non è chiaro perché io abbia 18 punti di gap dalla vetta della classifica ma non importa, quello che conta è che l'inquadratura sia su di me e non sul padre di Hamilton!"
Hamilton: "Perché, cos'ha fatto di male mio padre?"
Raikkonen: "Niente, è solo un catalizzatore di attenzione. Dopotutto siamo noi che vinciamo i gran premi."
Hamilton: "Io e te, intendi? Concordo! È da quattro gran premi che Alonso non vince! E poi gli piace arrivare settimo, guardando il retrotreno delle Super Aguri e delle Renault!"
Alonso: "Taci, poppante. Ti ricordo che oggi sei stato tu a guardare il mio retrotreno."
Voce fuori campo: "E che negli ultimi due gran premi sei arrivato solo terzo! Avresti dovuto vincerli e vincere il campionato in agosto!"
Hamilton: "Siamo solo all'8 luglio, ho ancora tempo."
Voce fuori campo: "No, il migliore pilota in pista è Raikkonen, rassegnati. Il più scarso di tutti è Massa, invece."
Massa: "Quando ho vinto due gran premi di seguito, però, ero il tuo idolo."
Voce fuori campo: "Questi sono dettagli."
Sato: "Basta con queste chiacchiere, tanto sapete tutti che il migliore di tutti sono io!"
Alonso: "Taci, kamikaze. Quante gare hai vinto, tu?"
Sato: "E quante McLaren hai sorpassato al volante di una Super Aguri, tu?"
Con questa considerazione di un certo livello direi di chiudere il nostro commento al Gran Premio di Gran Bretagna e di prepararci a vivere le due settimane che ci separeranno dal prossimo gran premio.

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