mercoledì 25 ottobre 2017

Dieci anni di Commenti ai Gran Premi: Canada 2007

Nel 2007 nascevano i Commenti ai Gran Premi e, per ironia della sorte, proprio in quell'anno si svolgeva uno dei campionati a mio parere più belli e avvincenti di questo secolo.
Per celebrare il 2007 ho deciso di infilarmi in questa iniziativa: rivedermi tutti i gran premi dell'epoca e scrivere commenti ai gran premi di allora nel modo in cui scrivo commenti ai gran premi adesso, rievocando i fatti di quell'epoca e cercando di viverli con la mentalità di quell'epoca. Nello specifico i #DieciAnniDiCommentiAiGranPremi sono commenti ai gran premi del 2007 scritti nel 2017 ma fingendo di essere nel 2007.

******

Canada 2007: Punto di non ritorno


Ci sono commenti che si lasciano scrivere quasi da soli, in cui non so che cosa andrà a riempire la schermata bianca, ma in cui la schermata bianca si riempie da sola.
Questo avrebbe dovuto essere uno di quei commenti, ma non lo sarà.
Magari mi sarei potuta lamentare del fatto che un pilota della McLaren abbia vinto, per giunta partendo dalla pole, ma che sia comunque andata meglio del previsto, perché di McLaren davanti ce n'erano due, al momento della partenza.
Oppure mi sarei potuta lamentare che, nonostante tutto, il titolo sembra sempre qualcosa di interno alla McLaren, perché in Ferrari non hanno portato a casa un gran risultato.
Mi sarei potuta lamentare della squalifica del mio pilota preferito in assoluto, oppure compiacermi del fatto che gli altri due miei piloti preferiti abbiano concluso la gara in posizioni inaspettate, uno sul podio e l'altro... l'altro... l'altroooooooo... l'altro ha fatto qualcosa di eroico, che probabilmente né lui né nessun altro eguaglieranno mai più.
Mi sarei potuta lamentare del fatto che, proprio mentre stavo guardando il gran premio, i miei genitori abbiano deciso che dovevamo prendere delle pizze in una pizzeria take-away vicino a casa nostra per cena e che io dovevo accompagnare mia madre a prenderle; ciò mi ha costretta, a metà gara, ad uscire e a registrare la parte rimanente, e che non è la prima volta che quest'anno mi capita di non seguire un gran premio in diretta.
Oppure, per rendere il tutto più pittoresco, avrei potuto parlare del fatto che Anthony Davidson, a bordo di una Super Aguri, abbia occupato la terza posizione per una manciata di giri.
Però quando è successo non me ne fregava niente, perché in quel momento ero convinta che Robert Kubica fosse morto. Poi, quando ho scoperto che non era così, sono riuscita ad entusiasmarmi per alcune delle cose che vedevo e ad essere insoddisfatta di altre, ma rimane il fatto che non mi aspettavo di vedere una gara di questo genere.
Alla fine della giornata, quando ho capito che, a prescindere dal risultato, non era comunque andata male, mi sono resa conto del fatto che, tutto sommato, ci sono cose alle quali si può passare tranquillamente sopra.
La McLaren ha vinto?
Lo ha fatto per la seconda volta di seguito?
Entrambi i piloti hanno dimostrato di essere capaci di vincere, in diverse occasioni?
Entrambi hanno dimostrato che, quando tutto va bene e nessuno fa errori, potrebbero fare doppietta, dato che anche stavolta sono partiti davanti.
La Milly del 2000 o giù di lì odiava la McLaren.
La Milly del 2007 è molto più controllata di quella di un tempo, ma rimane il fatto che vedere una McLaren vincere non fa piacere nemmeno alla Milly 19enne. Però ci sono scenari peggiori di uno in cui quelli in cui una McLaren vince un gran premio e quando la consapevolezza che nessuno degli scenari peggiori che avevi immaginato si è verificato, all'improvviso non ti importa più nulla di quello che è successo e in realtà non ti importa nemmeno di fare le ovvie considerazioni del caso.
Lewis Hamilton ha vinto un gran premio.
Per essere più precisi, ha vinto nel sesto gran premio della sua carriera, dopo avere fatto cinque apparizioni sul podio nei cinque eventi precedenti, qualcosa di mai visto nella storia della Formula 1.
Ci sarebbero mille cose da dire, alla fine della giornata, ma l'unica che ti viene in mente è che ti sembra incredibile che Kubica sia uscito indenne da quel botto e che già si parla della sua partecipazione al prossimo gran premio.
Quindi, l'unica cosa da fare per dire quello che c'è da dire, o almeno per provarci, non è focalizzarsi sulla fine della giornata, ma sull'inizio.

Il Gran Premio del Canada è iniziato così:
1^ fila: Hamilton - Alonso
2^ fila: Heidfeld - Raikkonen
3^ fila: Massa - Webber
4^ fila: Rosberg - Kubica
5^ fila: Fisichella - Trulli
6^ fila: Sato - Liuzzi
7^ fila: Barrichello - Coulthard
8^ fila: Button - Speed
9^ fila: Davidson - R.Schumacher
10^ fila: Kovalainen - Wurz
11^ fila: Speed - Albers

Cose poco importanti: Kovalainen è stato retrocesso di dieci posizioni per sostituzione del motore, che poi non erano dieci perché si era qualificato in penultima fila, mentre Albers era destinato a partire dai box, ma questo l'avremmo scoperto domenica al momento della gara.
Cose molto importanti: è abbastanza chiaro come sia stata accolta la pole position di Hamilton, sabato sera. Osservazioni del tipo "è un predestinato" o "è più veloce di Alonso, la Formula 1 ha un nuovo eroe" non si sono sprecate. In realtà le sentivamo già da un po' e una volta sono anche stata accusata di cose assurde da della gente del forum di Chatta.it (sito che non frequento da una vita) per avere espresso la mia opinione in proposito, ma adesso il clamore di tutto ciò è incrementato. Io, però, non sono più tornata su Chatta.it, anche se questa storia ci tengo a raccontarla, giusto per alleggerire un po' la narrazione di quello che verrà...
...
...
...perché Hamilton, in apparenza, è riuscito nell'eroica impresa di vincere proprio in un giorno in cui c'erano anche tantissime altre cose da parlare e, alla fine, non ci si è occupati più di tanto di lui.
Per quanto riguarda Chatta, è un sito che la mia amica S. frequenta di tanto in tanto e un giorno di qualche settimana fa, a scuola, mi ha informata che sul forum del sito c'era un topic in cui vari utenti (o chatterini, come li chiamano da quelle parti) stavano parlando di Formula 1.
Ho pensato che valesse la pena di andare a vedere quella discussione e sono addirittura intervenuta. Si stava dibattendo del fatto che Hamilton andasse molto forte e c'era gente che si chiedeva se quest'anno avrebbe fatto meglio o peggio di Alonso.
Ho risposto sostenendo che Hamilton ha fatto un ottimo inizio di stagione e che ha buone possibilità di arrivare in alto, ma che era un po' presto per prendere una posizione e predire chi farà più punti alla fine del campionato (e verosimilmente vincerà il campionato).
Un tipo mi ha accusata di avere dato quella risposta perché voglio aspettare di vedere chi vince per decidere chi tifare.
Oh...
Dunque...
Io starei aspettando di vedere come va a finire questo campionato per decidere se voglio tifare un pilota che indossa una tuta della McLaren o l'altro pilota che indossa la tuta della McLaren?
Non so se è chiaro il concetto: MILLY NON TIFA PILOTI CHE INDOSSANO LA TUTA DELLA MCLAREN, NÉ OGGI, NÉ DOMANI, NÉ MAI. Se e quando uno dei piloti McLaren vincerà il titolo mi metterò il cuore in pace e penserò che se l'è meritato, ma non ho intenzione di sostenere attivamente né l'uno né l'altro nel corso di questo campionato. Se e quando il titolo si deciderà tra loro due alla fine della stagione probabilmente avrò le mie preferenze, perché le ho sempre avute, ma oggi non è la fine della stagione così come non lo era qualche settimana fa quando ho risposto a quel topic.
Ho deciso di replicare a quell'accusa con un "veramente sono tifosa di Sato" il che tecnicamente non è falso.
Massa è il mio pilota preferito in assoluto tra quelli "che contano", mentre tra quelli che "non contano" (definizione che detesto, specie quando si parla della Super Aguri e di Sato) è sicuramente quello che più di ogni altro mi fa spalancare gli occhi e pensare che anche grazie a lui il mondo è un posto migliore.

Andiamo con la gara, adesso, perché ci sono tante cose da dire.
All'inizio è stato tutto tranquillo.
C'era Hamilton che partiva bene.
C'era Alonso che partiva male.
Ha finito per tagliare una chicane, come nel GP di Spagna con Massa, ma senza che lui e Hamilton si toccassero e senza che gli andasse altrettanto male. Ha perso solo una posizione, secondo adesso c'era Heidfeld.
Poi c'era Massa.
Poi c'era Rosberg.
Poi c'era Raikkonen e c'ero io che mi chiedevo che cosa ci facesse Raikkonen dietro a Massa e dietro a Rosberg. Probabilmente se lo stava chiedendo anche lui.
Lo scontro Honda vs Super Aguri Honda ci raccontava che la Honda non era esattamente nello stato di grazia per potere battere la Super Aguri, considerando che la Super Aguri, quantomeno, aveva due vetture in pista anche dopo il primo metro di gara.
Button era fermo per problemi tecnici.
Lo si è visto gironzolare a piedi e senza casco, nei minuti seguenti.
Aveva i capelli un po' in disordine e la barba, ma il suo livello di figaggine era immutato, considerazione che ho fatto nel vederlo e che quindi ho pensato di riportare anche in questo commento.
È un commento strano, che più che racchiudere pensieri immaginari di altri racchiude i pensieri miei, nel vedere la gara.

Dopo otto giri ho visto Speed che andava lento, con la vettura danneggiata.
Aveva tamponato da dietro una vettura che mi è sembrata una Williams, probabilmente quella di Wurz, dato che in quel momento Rosberg era in quinta posizione e che, per tamponarlo, Speed avrebbe dovuto essere sesto, e ovviamente non lo era, essendo un gran premio e non un film di fantascienza.

Poi, dopo una ventina di giri di gara, è stata la volta di Sutil.
È andato a schiantarsi a muro, il che visto il soggetto non mi pare una grossa novità.
Hamilton frattanto stava rientrando ai box, prima che venisse esposto il segnale di safety car e che la pitlane venisse chiusa.
Piccola digressione: da quest'anno, quando entra in pista la safety car, ma pitlane viene chiusa e nessuno può rientrare ai box finché non viene riaperta. Può capitare, però, che mentre la pitlane è chiusa qualcuno corra il rischio di rimanere senza benzina, se resta fuori. Può rientrare ai box e rifornire, ma poi sconterà (non in regime di safety car) uno stop and go di dieci secondi.
Voci di corridoio narravano che sia Alonso sia Rosberg fossero rientrati ai box DOPO l'esposizione del segnale di safety car, quindi con pitlane chiusa. Gli altri piloti hanno aspettato e alcuni sono rimasti in pista.
Al momento di tornare in pista, Massa e Fisichella sono usciti dalla pitlane quando i semafori erano rossi, mentre gli altri piloti presenti si sono fermati tutti ad attendere che il semaforo all'uscita dei box diventasse verde.

Poi è accaduto qualcosa.
È accaduto che, approssimativamente un giro dopo il restart, è stato inquadrato quello che rimaneva di una vettura che aveva impattato contro un muro ed era rimbalzata attraverso la pista, evitando miracolosamente le altre vetture, andandosi a schiantare contro le barriere.
Era la BMW di Kubica.
Avremmo scoperto più tardi che tutto era stato innescato da un contatto tra lui e Trulli, dopo il quale Kubica aveva spiccato il volo finendo contro il muro.
In quel momento ho provato una sensazione che non avevo mai provato prima, un senso di gelo che non conoscevo.
Non ricordo di avere mai visto un incidente e di avere pensato, negli istanti successivi, che il pilota fosse morto.
Nemmeno quando era successo davvero.
È stato agghiacciante.
Un attimo prima ero lì che guardavo la gara e che mi chiedevo se qualcuno fosse in grado di mettere i bastoni tra le ruote ai piloti McLaren, prima o poi.
Un attimo dopo vedevo le condizioni della BMW, vedevo che ci voleva del tempo per estrarre Kubica dalla vettura e vedevo che non accadeva nulla che lasciasse intendere che fosse 1) vivo, 2) in buone condizioni di salute.

Intanto, in sovrimpressione scorrevano affermazioni insignificanti del tipo "stop and go penalty for car 16".
Penalità per Rosberg per la storia del pitstop in regime di safety car, chi se ne frega.
Intanto, in sovrimpressione scorrevano affermazioni insignificanti del tipo "stop and go penalty for car 1."
Penalità anche per Alonso per la stessa storia del pitstop in regime di safety car, chi se ne frega.
Non mi importava più niente di niente, guardavo la gara per inerzia, pensando all'improvviso che non ci fosse più niente che contava.
Dopo quella che mi è sembrata un'infinità di tempo c'è stato il restart. I primi cinque erano Hamilton, Heidfeld, Alonso, Rosberg e Davidson.
Non sto scherzando, Anthony Davidson non si era ancora fermato ai box ed era in quinta posizione.
Sato, invece, ha superato Raikkonen. Non so se mi spiego, se è chiara l'enormità di quello che ho scritto: SATO HA SUPERATO RAIKKONEN.
Un paio di giri più tardi sia Alonso sia Rosberg sono rientrati ai box per scontare la penalità.
A quel punto DAVIDSON ERA TERZO.
C'era una Super Aguri in terza posizione, non con il mio preferito tra i piloti Super Aguri al volante, ma era pur sempre una Super Aguri in terza posizione, cose che non si vedono tutti i giorni, e neanche un giorno sì e un giorno no o una volta ogni dieci anni.
Poi, poco dopo, è rientrato ai box.
Ai box non lo stavano aspettando e ha perso un bel po' di tempo, tornando nell'anonimato in cui trascorre tutti i suoi gran premi.
In circostanze normali avrei fatto caso alla terza piazza di Davidson.
Invece no.
In circostanze normali avrei trovato molto divertente il fatto che (non avevo ancora parlato del duello Toyota vs Williams motorizzata Toyota, quindi facciamolo adesso che ne vale la pena) Rosberg e Trulli siano finiti in testacoda nello stesso momento, mentre erano in lotta tra di loro, senza toccarsi.
Invece no.
In circostanze normali mi sarebbe forse dispiaciuto per il ritiro di Coulthard, che è andato a parcheggiare ai box.
Invece no.

Per provare un po' di delusione ho dovuto attendere la squalifica di Massa e di Fisichella per la storia del semaforo.
È arrivata molto tempo dopo, quando penso che chiunque si fosse dimenticato del semaforo, visto che per gran parte della gara era successo di tutto...
...
...
...e il tutto non si è esaurito a quello che ho raccontato finora.
Mancavano poco più di venti giri alla fine e giravano voci secondo cui Kubica era in "condizioni stabili", definizione che poteva significare tutto e niente, quando c'è stato un altro incidente che ha provocato l'ingresso della safety car: stavolta il colpevole era Albers, segno evidente che la Spyker dovrebbe prendere in seria considerazione l'idea di chiudere il team e aprire un'impresa di demolizioni. Farebbero affari d'oro.
Vari piloti sono rientrati ai box.
Altri erano rientrati prima.
Altri non sono rientrati affatto.
Ho avuto l'impressione che Alonso e Raikkonen fossero molto vicini, nella pitlane.
Hamilton era in testa davanti a Heidfeld, Barrichello e Wurz.
Poi ci sono stati degli altri incidenti, dopo il restart.
C'è stato Liuzzi, che ne ha fatta entrare un'altra.
C'è stato anche Trulli, mentre la safety car era ancora in pista.
Poi è arrivato il momento della verità: questa gara lunga e piena di caos si stava lentamente involando verso il suo termine naturale.

Restart, lotta tra Ralf Schumacher e Alonso per la settima posizione!
Raikkonen era davanti a entrambi, probabilmente era uscito davanti ad Alonso quando li avevo visti vicini nella pitlane.
Poi, a sette giri dalla fine, Barrichello è rientrato ai box per effettuare l'ultimo pitstop, precipitando fuori dalla zona punti. Sato, che era dietro a Ralf Schumacher, da nono che era si è ritrovato ottavo, quindi in zona punti.
Barrichello si era già fermato.
Wurz doveva ancora fermarsi...
...
...
...
...ma avremmo scoperto che in realtà non doveva fermarsi affatto e che, partendo in mezzo al nulla e facendo una sosta in meno, si era appropriato saldamente di una terza posizione che avrebbe conservato fino al traguardo.
So che sarebbe bello parlare di Wurz, adesso.
Sarebbe bellissimo, ma a volte gli eventi bellissimi avvengono tutti in una volta, e magari passano in secondo piano perché nel frattempo c'è un'inquadratura del padre di Hamilton ai box della McLaren.
A quattro giri dalla fine, mentre l'onnipresente Anthony Hamilton veniva inquadrato ai box della McLaren, Takuma Sato ha superato Ralf Schumacher per il settimo posto.
So che, detta così, potrebbe sembrare una cosa da niente.
Infatti è una cosa da niente, al confronto con quello che è successo dopo.
Ralf Schumacher è stato rilevante, un tempo, ha ottenuto risultati di un certo livello, risultati che se avesse portato un cognome diverso non l'avrebbero marchiato a vita come "il fratello scarso di Michael Schumacher", ma oggi non mi pare che stia più concludendo molto.

A due giri dalla fine è avvenuto qualcosa di epico.
È avvenuto qualcosa di eroico, qualcosa che forse avrei preferito fosse accaduto in un altro giorno.
Un paio di giorni dopo, nonostante la scuola sia finita, sono stata a scuola per un incontro con la professoressa d'italiano che voleva dare a noi della classe delle dritte per l'esame di maturità, in particolare per l'orale.
Quando sono entrata in classe erano già arrivati quasi tutti; io ho dovuto prendere l'unico autobus che passava per il mio paese e sono arrivata un po' dopo.
Mi sono seduta accanto a S., mentre L. era seduto dall'altra parte.
Ci siamo guardati un attimo e L. ha esclamato, tutto estasiato: "hai visto Sato?"
Non c'è stato bisogno di contestualizzazione, sapevo di cosa stesse parlando. Stava parlando di quello che è avvenuto a due giri dalla fine, quando Takuma Sato, al volante di una Super Aguri, è andato a prendersi la sesta posizione, asfaltando con un sorpasso Fernando Alonso, al volante di una McLaren sulla quale svetta un numero 1 che qualcosa starà pur sempre a significare.
A volte non tutti i mali vengono per nuocere.
Se Sato non fosse stato scaricato dalla B.A.R., probabilmente non sarebbe mai riuscito a mettersi in mostra come ha fatto quest'anno al Gran Premio del Canada.
Aveva la reputazione dello sfasciacarrozze, di quello che combinava guai di continuo.
D'ora in avanti sarà uno sfasciacarrozze che combina guai, ma che ha superato Alonso per andare a ottenere un risultato che, per la Super Aguri, sembrava improponibile.
Mi sembra un passo avanti notevole, uno di quelli che cambiano radicalmente la situazione.

Poi la gara è finita.
Sono arrivate notizie più confortanti su Kubica.
Pareva si fosse fratturato una gamba, ma che fosse cosciente.
Poi è venuto fuori che non si è affatto fratturato una gamba. Di fratture non ne ha.
Mi sono sentita sollevata e, per la prima volta, ho avuto la consapevolezza che non fosse accaduto nulla di irreparabile.
Questo gran premio, comunque, mi ha trasmesso qualcosa che nessun altro gran premio mi aveva mai trasmesso prima d'ora, una sensazione di disagio che non pensavo di potere provare guardando un gran premio.
L'importante è che sia finito e che un giorno ci ricorderemo le belle cose... o magari ce le dimenticheremo, ma sarà perché non hanno più importanza e perché sono state soppiantate da tante altre belle cose.

RISULTATO: 1. Lewis Hamilton (McLaren), 2. Nick Heidfeld (BMW), 3. Alexander Wurz (Williams), 4. Heikki Kovalainen (Renault), 5. Kimi Raikkonen (Ferrari), 6. Takuma Sato (Super Aguri), 7. Fernando Alonso (McLaren), 8. Ralf Schumacher (Toyota), 9. Mark Webber (Redbull), 10. Nico Rosberg (Williams), 11. Anthony Davidson (Super Aguri), 12. Rubens Barrichello (Honda), Rit. Jarno Trulli (Toyota), Rit. Vitantonio Liuzzi (Toro Rosso), Rit. Christijan Albers (Spyker), Rit. David Coulthard (Redbull), Rit. Robert Kubica (BMW), Rit. Adrian Sutil (Spyker), Rit. Scott Speed (Toro Rosso), Rit. Jenson Button (Honda), DSQ. Felipe Massa (Ferrari), DSQ. Giancarlo Fisichella (Renault).

È stato bello vedere Alex Wurz sul podio.
Non so se accadrà mai più, ma la realtà dei fatti è che era già accaduto altre volte e che non bisogna mai perdere le speranze.
Tra parentesi, durante gli inni nazionali ho notato che lo sporco sulla tuta creava strani giochi di luce che davano l'illusione ottica che fosse piuttosto gonfia in corrispondenza delle parti intime. E con questa osservazione molto colta non mi resta altro da fare che mettere fine al Commento al Gran Premio del Canada.

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per essere arrivato/a fino in fondo. Se vuoi, fammi cosa ne pensi con un commento. :-) Puoi farlo anche in maniera anonima.

Se sei capitato/a qui per caso ti invito a visitare il mio blog, in particolare le etichette "Commenti ai GP" e "F1 vintage".

Se invece mi leggi abitualmente e sei arrivato/a qui di proposito, ti ringrazio per l'apprezzamento e spero continuerai a leggermi.

Buon proseguimento di giornata (o a seconda dell'orario, di serata, o buona notte). <3

Milly Sunshine