mercoledì 5 agosto 2020

Scrivo per fare inca**are la gente? No, non sono responsabile della frustrazione altrui

Più il tempo passa e più mi faccio delle domande, che sono diverse da quelle che si farebbe il tifoso medio standard da social network. Per esempio, se fossi un tifoso medio standard, ieri sera, trovando un cruciverba dedicato ai piloti di Formula 1, mi sarei dovuta indignare perché c'erano dei vecchiacci come Vettel, Hamilton, Ricciardo e Bottas (anche se le foto sembrano scattate ben prima che giungessero all'età pensionabile) invece che gente tipo Norris, idolohhhh delle follehhhh e dei follihhhh.
Ad ogni modo non sono qui per parlare di Norris, ma di un evento recente accaduto tra i commenti a un mio articolo uscito l'altro giorno su RedF1GP. Era un GP Focus sul Gran Premio di Gran Bretagna, dove mi ero focalizzata su Hamilton che, più che baciato dalla fortuna, mi è sembrato capace di metterlo in quel posto alla sfortuna e che questa è soltanto un'altra componente della sua scalata verso i grandi numeri... scalata ai grandi numeri che mi sembra di avere dipinto in termini totalmente neutrali, osservando casomai che è il fatto che in molti non siano né suoi tifosi né spettatori neutrali a disturbare, prima ancora dei suoi numeri in sé.

Ho aggiunto riflessioni che potrei considerare quasi filosofiche, sul fatto che, seppure non stiamo assistendo a un intrigante duello per il campionato tra tre o quattro piloti appartenenti a due o tre team diversi, un giorno ci resterà qualcosa di tutto ciò, così come ci è rimasto qualcosa di Schumacher a suo tempo all'inseguimento di simili numeri.
Non mi sembra di avere fatto confronti tra l'uno e l'altro, semplicemente di avere confrontato due situazioni. Non ho nemmeno parlato più di tanto dei piloti in sé, quanto piuttosto di una visione "esterna", da parte di chi sta a casa a guardare il gran premio e magari tra qualche anno si ricorderà di questi eventi.
A quel punto ho aggiunto una considerazione, ovvero che se al posto di Hamilton e Bottas ci fossero stati Schumacher e Barrichello, una foratura di quest'ultimo sarebbe stata accolta con ilarità, come succedeva ai tempi in cui erano compagni di squadra in Ferrari e Barrichello era considerato il pilota da sbeffeggiare in tono scherzoso (e a volte in tono neanche troppo scherzoso). Per chi dice di no, è vero. Ai tempi Schumacher e Barrichello venivano citati in schetch comici vari, per scherzare sul contrasto pilota vincente vs pilota al quale oltre non essere un vincente succedono anche cose strane random.

In conclusione mi sono soffermata sul fatto che, oggi come oggi, Hamilton venga percepito come non all'altezza dei campioni delle passate generazioni, ricevendo però la più completa ammirazione da parte soprattutto di chi ha iniziato a seguire la Formula 1 ai suoi tempi. Ho osservato come questo non sia tanto diverso dall'atteggiamento che c'era nei confronti di Schumacher, da parte dei tifosi di vecchia data, che tacciavano i giovincelli di allora (cioè noi) di portarlo su un piedistallo perché non avevamo conosciuto i "veri" piloti. Lasciavo quindi intendere che, molto probabilmente, dopo la fine della sua carriera Hamilton sarà visto in modo diverso da come viene visto ora.
E non osate dire che non è vero, che nessuno intorno alla metà degli anni 2000 abbia mai affermato che si stava meglio ai tempi di Lauda, o che nessuno abbia mai tacciato Schumacher di non meritare i suoi titoli perché "non li avrebbe vinti se Senna non fosse morto" (nonostante cinque dei sette titoli di Schumacher sarebbero stati vinti quando Senna aveva oltre quarant'anni).

Ebbene, uno dei miei lettori sembra avere apprezzato molto l'articolo. Questo gentile signore ha chiesto se scriviamo pezzi del genere per fare inca**are la gente, altrimenti non si spiega perché non parliamo del fatto che Hamilton sia un "pagliaccio" che si lamenta sempre quando la Ferrari va più veloce (avrei dei dubbi su quel "sempre" e "la Ferrari va più veloce", concetti espressi nella stessa frase)... e niente, al di là del fatto che questo lettore probabilmente non è la persona migliore per criticare gli altri per essere dei lamentosi, la cosa che mi ha colpita maggiormente è come nella sua risposta abbia espresso tanti concetti, NESSUNO dei quali aveva la benché minima pertinenza con quello che avevo scritto.
Nel mio post non avevo parlato della personalità dei piloti né del dominio di una squadra sulle altre (dominio Mercedes correlato ovviamente al dominio di Hamilton, ma rimane il fatto, non da sottovalutare, che la Mercedes potrebbe verosimilmente vincere il mondiale con una buona metà dei piloti presenti in griglia e ha scelto quello, tenendoselo da anni e anni, pagandolo fior di milioni quando ogni pilota sarebbe disposto a correre per quel team anche gratis).

Non sembra neanche uno di quei lettori che leggono e commentano solo ed esclusivamente i titoli, perché neanche il titolo parlava degli argomenti da lui citati. Se ha avuto l'impressione che io abbia scritto il mio articolo solo per fare indignare chi lo leggeva, non posso fare altro che pensare che sia uno che si indigna con poco e niente, non ho altre spiegazioni.
Sul fatto che, secondo lui, non posso credere veramente in quello che ho scritto... sarò obiettiva, nel replicare alla sua accusa, non mi sembra di avere scritto niente che fosse completamente fuori dagli schemi. Ho scritto cose ben più contestabili in passato. In ogni caso, nulla gli impediva di rispondere qualcosa tipo: "ho letto il tuo articolo e sono completamente in disaccordo, perché penso che le nuove generazioni riconosceranno comunque una superiorità dei piloti dell'epoca passata su quelli della nostra epoca e non penso che apprezzeranno la personalità di Hamilton, che diversamente dai piloti del passato, che non avevano profili social e le cui comunicazioni radio non erano pubbliche, ha meno possibilità di nascondere i lati negativi della propria personalità". Se sono riuscita io in due minuti a replicare in tono civile e pacato al mio stesso articolo, penso che potesse riuscirci tranquillamente anche chi, leggendo il mio articolo, si era accorto di non concordare con i contenuti.


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