sabato 29 agosto 2020

Y____Y

A volte le parole non servono, basterebbe soltanto stare in silenzio e farsi delle domande.
A volte, seppure nemmeno le parole servirebbero, c'è addirittura chi scatena polemiche, c'è chi ha accusato Gasly di essersi fatto "pubblicità" grazie a questo scatto e di avere fatto parlare di sé. C'è chi l'ha criticato per essere stato troppo formale, quando parlava di ciò che ha provato e che prova tuttora dopo la scomparsa di Hubert.
A volte le parole non servono, mentre altre sì, e questo me la sento di dirlo: è Gasly che ha perso un amico e un collega - e come lui tutto il resto dei piloti - ed è lui che è consapevole che avrebbe potuto toccare a chiunque altro, lui stesso compreso.
Non c'è bisogno di eleggersi a fonti universali della conoscenza e soprattutto non c'è bisogno di comportarsi da str***i. Ciascuno di noi è libero di ricordare i propri cari come meglio crede, e ciascuno di noi è libero di non avere assurde rotture di co***oni perché non l'ha fatto allo stesso modo in cui l'avrebbero fatto altri. Solo perché, in linea teorica, abbiamo la possibilità di utilizzare i social network per scrivere tutto quello che ci passa per la testa, non significa che dobbiamo sentirci obbligati a farlo, mancando di rispetto ad altri.

Screenshot preso dal Twitter di Pierre Gasly, immagine di proprietà dell'Alpha Tauri, credo.

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Milly Sunshine