Domenica 10 Maggio. A Montmelò si fa sul serio e, dopo un
weekend in cui le Mercedes si sono sempre dimostrate le vetture più
performanti, tutto promette un ripetersi della solita storia, dato che le due
Mercedes partono affiancate in prima fila. L’unica novità è che, per la prima
volta in questa stagione, è Rosberg a conquistare la pole position davanti a
Hamilton. Seguono Vettel, Bottas, Sainz, Verstappen, Raikkonen, Kvyat, Massa,
Ricciardo, Grosjean, Maldonado, Alonso, Button, Nasr, Ericsson, Hulkenberg,
Perez, Stevens, Merhi. Quasi tutti i piloti, eccetto quelli che partono dalle
ultime file, sono su gomme medium.
I giri previsti sono 66 e il cielo è sereno.
Rosberg parte bene, mantenendo la prima posizione, mentre
Hamilton viene superato da Vettel proprio in partenza. Vettel è quarto davanti
alle Toro Rosso, a Raikkonen, Massa, Grosjean e Ricciardo a completare la
top-ten. Le due Toro Rosso verranno comunque superate prima da Raikkonen e poi
da Massa nei primissimi giri di gara.
Kvyat ha perso diverse posizioni precipitando al di fuori
della top-ten mentre Maldonado sta recuperando superando prima Grosjean
(sorpasso in seguito al quale il compagno di squadra lo tocca da dietro
provocando un danneggiamento dell’alettone posteriore) e poi le Toro Rosso,
risalendo fino alla settima posizione. Verstappen manterrà la propria posizione
ma non accadrà lo stesso a Sainz che nei giri successivi verrà superato da
alcune vetture.
In attesa della prima sosta, i primi dieci sono Rosberg,
Vettel, Hamilton, Bottas, Raikkonen, Massa, Maldonado, Verstappen, Ricciardo e
Grosjean. È interessante vedere che Verstappen, intorno all 10° giro di gara,
si difende da un tentativo di sorpasso da parte della Redbull di Ricciardo.
Prima della sosta il gap tra Rosberg e Vettel si porta a
circa 6 secondi, con Hamilton che dietro al pilota della Ferrari non riesce a
superarlo. È il primo a rientrare ai box e la sosta dura a lungo (5.3 secondi)
perché la posteriore sinistra fa fatica a imbullonarsi.
Gli altri piloti si fermano nei due-tre giri successivi e
i primi sei sono sempre Rosberg, Vettel, Hamilton, Bottas, Raikkonen e Massa.
Maldonado, che era settimo prima della sosta, rimane fermo ai box a lungo:
stanno cercando di sistemare il danno all’alettone, con il solo risultato che lo
rimandano in pista con un pezzo di alettone mancante, oltre che tra le ultime
posizioni. Completano quindi i primi dieci Ricciardo, Grosjean, Verstappen e
Kvyat, tutti quanti su medium a parte Raikkonen sulle hard.
In un primo momento dopo la sosta Hamilton è molto vicino
a Vettel (che è ancora a circa 6 secondi da Rosberg), ma non riesce a
concretizzare la possibilità di tentare il sorpasso.
Chi invece viene superato è Verstappen, che alcuni giri
dopo si trova dietro a Kvyat anziché davanti e deve contenere anche Sainz che è
dietro di lui in 11^ posizione.
Poco prima che sia completata metà della gara Alonso si
ritira per un problema ai freni, dopo avere faticato a fermarsi arrivando lungo
ai box. Anche Button al momento non se la passa molto bene e si trova nelle
retrovie, ma quantomeno è ancora in gara, se può essere una soddisfazione.
Al 33° Hamilton rientra ai box per la seconda sosta per
montare gomme hard, tornando in pista dietro a Raikkonen, che riuscirà a
superare in breve tempo, prendendo ad avvicinarsi a Bottas, che supererà alcuni
giri più tardi portandosi in terza posizione. Hamilton ha optato per una
strategia su tre soste, nel tentativo di recuperare posizioni, mentre gli altri
piloti della top-ten sono su due soste (con la sola eccezione di Massa,
rientrato per la seconda sosta nello stesso giro di Hamilton e sempre 6° sia
prima sia dopo la sosta).
Rosberg rientra ai box per la seconda sosta al 45° giro,
erano rientrati prima di lui i piloti della Ferrari e Bottas.
Hamilton è al momento in testa con +2,9 su Rosberg, +17
su Vettel, +30 su Bottas, +37 su Massa e +38 su Raikkonen. Quest’ultimo
supererà Massa di lì a poco (il pilota della Williams inoltre si fermerà ai box
per la terza e ultima sosta al 48°).
Continuano nel frattempo le peripezie della Lotus: al
42°(?) giro Grosjean arriva lungo ai box, il meccanico con il lollipop si butta
a terra per schivarlo; con Maldonado, che rientra a breve, le cose vanno un po’
meglio... ma per poco, dal momento che al 47° giro sarà costretto a rientrare
per ritirarsi.
Al 52° giro Hamilton rientra ai box per la sua ultima
sosta montando stavolta gomme medium. Rientra in pista con un vantaggio di
circa tre secondi su Vettel, vantaggio destinato ad aumentare molto rapidamente
grazie alle gomme fresche. È a circa 19 secondi di distacco da Rosberg, ma
questo gap diminuirà parecchio nei giri successivi. Tuttavia nei giri finali rallenterà
il suo ritmo, chiudendo a 17 secondi di distacco dal compagno di squadra. Terzo
Vettel, seppure distaccato, con Bottas e Raikkonen che fino all’ultimo sono
molto vicini ma non abbastanza per permettere al pilota Ferrari di tentare un
concreto attacco nei confronti del connazionale; in sesta posizione seppure
piuttosto distante Massa è l’ultimo pilota a concludere a pieni giri.
Nelle fasi conclusive della gara la situazione è
abbastanza infiammata nelle posizioni conclusive della top-ten: al 63° Verstappen
viene superato da Sainz per la decima posizione, avvicinandosi poi a Kvyat che
era nono. Il culmine arriva all’ultimo giro, quando i due si toccano nel
tentativo di Kvyat di difendere la propria posizione, tentativo che non va a
buon fine.
RISULTATO:
1. Nico Rosberg --- Mercedes --- 1:41:12.555
2. Lewis Hamilton --- Mercedes --- +17.000
3. Sebastian Vettel --- Ferrari --- +45.000
4. Valtteri Bottas --- Williams --- +59.000
5. Kimi Raikkonen --- Ferrari --- +1:00.000
6. Felipe Massa --- Williams --- +1:21.000
7. Daniel Ricciardo --- Red Bull --- +1 Lap
8. Romain Grosjean --- Lotus --- +1 Lap
9. Carlos Sainz Jr. --- Toro Rosso --- +1 Lap
10. Daniil Kvyat --- Red Bull --- +1 Lap
11. Max Verstappen --- Toro Rosso --- +1 Lap
12. Felipe Nasr --- Sauber --- +1 Lap
13. Sergio Perez --- Force India --- +1 Lap
14. Marcus Ericsson --- Sauber --- +1 Lap
15. Nico Hulkenberg --- Force India --- +1 Lap
16. Jenson Button --- McLaren --- +1 Lap
17. Will Stevens --- Manor --- +3 Laps
18. Roberto Merhi --- Manor --- +4 Laps
DNF. Pastor Maldonado --- Lotus --- +21 Laps
DNF. Fernando Alonso --- McLaren --- +40 Laps
I TOP:
- Rosberg: per la prima volta in questa stagione è andato
bene per tutto il weekend, spesso anche meglio del compagno di squadra;
- Mercedes: sono ancora i più veloci, non lo si può
mettere in discussione, con poche eccezioni, se continuano così, vinceranno
quasi tutte le gare della stagione;
- Ferrari: seppure siano ancora più indietro della
Mercedes, tutto sommato sono stati in grado di contenere i danni.
I FLOP:
- McLaren: Alonso non arriva neanche a metà gara, Button
finisce ultimo tra i piloti che hanno a disposizione una vettura 2015... ma
questo non basta per farli primeggiare;
- Lotus: dunque, Grosjean tocca Maldonado che rompe l’ala
posteriore, nonostante la vettura abbia ancora buone performance ai box
pasticciano togliendone via un pezzo e mettendoci un secolo, Grosjean arriva
lungo nel successivo pit-stop e il meccanico col lollipop è costretto a
buttarsi a terra per evitarlo... tutto questo mentre scrivono tweet comici e
mentre l’intero team viene inquadrato a ridere a crepapelle mentre quel tizio
ha la borsa del ghiaccio sulle parti intime... poi, per completare l’opera,
Maldonado si deve ritirare per qualche imprecisato problema tecnico.
Sunshine© per F1GC.
Questa cronaca è stata scritta osservando (in linea
teorica, dato che non l’hanno nemmeno inquadrato) la grazia illuminante di uno
dei piloti di casa, l’intramontabile Spazzino della Pitlane, di cui quella di
oggi potrebbe essere l’ultima comparsa, almeno per il 2015, nelle retrovie del
campionato di Formula 1 con i graziosi colori della Sacra Cenerentola.
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