sabato 19 novembre 2016

Commento al Gran Premio del Brasile: Interlagos, 11-13 Novembre 2016

QUALIFICHE + GARA

Quando il mondiale si avvicina alla fine è dovere di ogni Autrice(C) che si rispetti quello di salvare tanti lettori di Commenti Ironici da lunghe notti insonni, magari raccontando di lunghi gran premi che durano tre ore e che ogni tanto sono caratterizzati dall'esposizione di una bandiera rossa. I gran premi che durano tre ore e che contano più di una bandiera rossa possono riservare colpi di scena inaspettati che stravolgono completamente la storia del campionato. Possono fare risalire qualcuno e fare sprofondare qualcun altro, ma di questo ne parleremo più tardi, quando sarà il momento giusto per approfondire la questione, per inchinarsi di fronte all'immensità di Nasr e per andare in un angolo a lamentarsi del destino crudele che ha negato alla Manor la gioia di vedere almeno un misero punto dopo che Ocon aveva percorso più giri in top-ten dei giri in top-ten totali percorsi da piloti della Sacra Cenerentola dal 2010 a oggi. Purtroppo certe soddisfazioni non sono destinate a concretizzarsi, e devo ammettere che, anche se Ocon fosse arrivato decimo e la Sacra Cenerentola fosse comunque sprofondata in classifica dietro alla Sauber, il mio lato di Marussia-fan ne sarebbe stato ugualmente soddisfatto, perché i punti della Sacra Cenerentola sono qualcosa di destinato a entrare negli annali della storia della Formula 1.
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...Va bene, va bene, procediamo, invece di continuare a vaneggiare a proposito del punto sfortunatamente non conquistato da Ocon (blame on you, Alonso! blame on you too, Bottas). Prima di entrare a pieno nell'atmosfera del "grandi premiu du Brasiu" è doveroso concentrarci sui gossip di mercato che hanno caratterizzato gli ultimi tempi.
Ero rimasta a Hulkenberg pronto a passare in Renault per andare a fare coppia non si sa bene con chi. Pare che finalmente sia giunto un responso ufficiale: farà coppia con Jolly Palmahhhhh, mentre Kmag sarà costretto ad emigrare negli States. Alla Haas farà coppia con Grosjean. Manca qualcuno? Ah, già, il sostituto di Hulkenberg alla Force India. Avevo sperato in qualche plot twist di un certo livello e magari in un comeback di un certo pilota venezuelano che avrei visto benissimo a fare coppia con Checo, ma chiaramente stiamo parlando di uno scenario che esisteva soltanto nella mia mente e che nella mia mente è rimasto. Però c'è comunque una news di un certo livello: a occupare quel sedile vacante sarà Ocon.
Ho intravisto sui social media una diatriba a proposito del fatto che Ocon meritasse o non meritasse quel volante e a proposito del fatto che sia un pilota pagante e quindi il Malehhhh Assolutohhhh, perché è troppo giovane quindi è come Verstappen e soprattutto perché non ha mai fatto punti, il che è una cosa gravissima. E' bello ed emozionante sapere che c'è gente che pensa che fare punti al volante della Marussia sia una cosa che capita tutti i giorni. E' davvero molto emozionante, peccato che nella realtà dei fatti i punti della Marussia si contino sulle dita della mano di un mutilato quando siamo quasi al termine della sua settima stagione in Formula 1 e che purtroppo, nonostante il weekend che abbiamo visto, non siano incrementati proprio grazie a Ocon.
In tutta questa trafila non si sa ancora 1) se Wehrlein resterà alla Marussia, ma pare verosimile, 2) chi sarà il suo nuovo compagno di squadra. Quello che appare chiaro è che la matematica non è un'opinione.
Renault: Hulkenberg + Palmer.
Force India: Perez + Ocon.
Haas: Grosjean + Magnussen.
La matematica, che continua a non essere un'opinione, ci dice che a rimanere senza volante sarà lo scoiattolo nerd che tra parentesi è fresco di matrimonio (in Rai lo sanno? e soprattutto in Rai sanno che la Minttu ha annunciato su Instagram l'arrivo di un altro piccolo Iceman?). Avevamo dei dubbi? Qualora così dovesse essere, troverebbe conferma una mia vecchia "profezia": ricordo di avere scritto, in un commento a un gran premio delle passate stagioni, che Gutierrez sarebbe diventato il Massa dei poveri una volta che Massa si fosse ritirato dalla Formula 1, sempre ammesso che al momento del ritiro di Massa avesse avuto ancora un volante. Tutto lascia pensare che Gutierrez non avrà un volante... anche se c'è ancora la Marussia, in realtà. Il volante di Massa, qualora facciate parte di quella ristretta minoranza di persone che non è al corrente di questa informazione, passerà invece a Lance (S)Troll, di cui conto sulla speranza che sia un trollone in modo da mantenere fede al proprio cognome.

Dopo il gossip di mercato è arrivato il momento di concentrarci sul giovedì, giorno della conferenza stampa. Era doveroso convocare Massa e piazzarlo al centro della scena, attorniato dai due piloti Mercedes, la cui presenza era ugualmente doverosa, se ci si vuole ricordare ogni tanto che c'è anche un titolo ancora da assegnare, tra le tante cose. Questa era la fila davanti, in cui Massa sorrideva con aria da grillo parlante, Hamilton smanettava con il cellulare e Rosberg guardava la telecamera che lo stava riprendendo con l'aria da intellettuale. Nella fila dietro c'erano nientemeno che Ricciardo, Vettel e Verstappen, ovvero per intenderci i grandi protagonisti dell'ultimo giro del gran premio del Messico. Poi è arrivato anche Charlie Whiting, presente per spiegare alla stampa i criteri sui quali erano state assegnate le penalità nell'occasione precedente. Si è piazzato di fianco a Hamilton, il che ha fatto sì che i piloti in prima fila finissero tutti vicini l'uno all'altro, il che ha permesso sia a Hamilton sia a Rosberg di passare il resto della conferenza stampa con un gomito appoggiato sulla sedia di Massa. Alla fine il bilancio della conferenza stampa è stato positivo, in seconda fila sono stati tutti tranquilli e politically correct, mentre in prima fila Hamilton si girava sistematicamente indietro per passare lo smartphone a Ricciardo e Vettel, visibilmente più interessati allo smartphone di Hamilton che a litigare tra di loro o con Verstappen. Il momento più culturalmente elevato lo si è avuto quando Hamilton ha pubblicato su Instagram il selfie insieme a Massa senza aggiungerci particolari imbarazzanti tipo a orecchie da coniglio.
No, scherzo, il momento più acculturato della conferenza stampa è stato quando è qualcosa di questo genere:
Domanda: "Mercedes Boys, avete paura che Verstappino vi rompa le scatole durante il weekend ostacolando le vostre speranze di vittoria?"
Britney: "No." *Si gratta le parti intime con la forza del pensiero.*
Gangster Rapper: "Qual è la domanda?" *Si guarda intorno nella speranza che qualcuno gliela ripeta e, quando non succede, risponde a caso.* "Comunque no." *Si gratta anche lui le parti intime con la forza del pensiero.*
Domanda: "E tu Verstappino? Cosa pensi che farai?"
Verstappino: "Aspetto di vedere chi mi paga di più."
Domanda: "E voi altri, cosa fareste se vi trovaste a lottare per la vittoria con i piloti della Mercedes? Li lascereste andare in nome della lotta per il titolo?"
Dani-Smile: "Non ci penso nemmeno."
Sebbiiii: "Nemmeno io."
Feliiii: "Lottare per la vittoria con i piloti della Mercedes? Cos'è, fantascienza?"

La notizia più intrigante della giornata è stata comunque la telefonata di Toto Wolff a Jos Verstappen, che non è stata gradita dalla Redbull. Insomma, qualcosa che potrebbe essere andato così:
Wolff: "Ehi Big Ves!"
Big Ves: "Ciao Lupo. Mi hai chiamato per chiedermi di fare da padrino al battesimo del tuo futuro figlio?"
Wolff: "Non ci penso nemmeno. Ti ho chiamato per chiederti di tenere al guinzaglio tuo figlio, di fargli la predica e magari di tirargli un paio di sberle."
Big Ves: "Per quale motivo?"
Wolff: "Perché se dovesse mettersi sulla strada dei miei preziosihhhhh pilotihhhhh sarei io a tirargli un paio di sberle. Anzi, dato che lui è un poppante, dovrei tirarle a te."
Big Ves: "Mi stai sfidando, Lupo? Non aspetto altro!!111!!!111!!"
Wolff: "Okay, lo prendo come un no. Pazienza, mi dimenticherò del fatto che tuo figlio è un bambino innocente. Se dovesse anche solo avvicinarsi ai miei preziosihhhh pilotihhhh invece di continuare a litigare con Sebbiiii, gli farò una macumba."
Big Ves: "Non credo nelle macumbe."
Wolff: "Fai male. Ora ti saluto. Che Stefiiii possa vegliare sugli strateghi della Redbull."

Dopo le rituali polemiche su Verstappen è finalmente iniziato il weekend. E' iniziato con le Mercedes che ottenevano i migliori tempi nelle prove libere e la vaga sensazione che non si potesse nemmeno affermare che la Ferrari aveva il mondiale in tasca. Ciò ha portato una vampata di serietà, ma anche una vampata di delusione, perché OMG, siamo dietro alle Redbull!!!!!11!!!! ma ci siamo sempre, quindi preoccupiamoci del fatto che siamo anche dietro alle Williams!!111!!11!!!!1!! ...ed effettivamente sì, essere dietro alle Williams potrebbe anche apparire preoccupante.
Nel frattempo tutti erano infervorati per le Williams, e per "tutti" intendo verosimilmente qualche migliaio di fan che raggiungono il circuito di Interlagos alle sette del mattino e che subito iniziano a urlare, cantare, saltellare e invocare il nome del loro Eroe Do Brasil. Purtroppo tali migliaia di fan dell'Eroe Do Brasil erano destinati a non essere altrettanto soddisfatti sabato dopo le qualifiche, ma dopotutto qual è il problema? A loro basta potere urlare, cantare, saltellare e invocare il nome del loro Eroe Do Brasil, cosa che fanno sempre e comunque con il sorriso sulle labbra. Che poi nel frattempo abbiano ancora come massima aspirazione quella di avere un nuovo Senna (non quel "nuovo Senna" che correva per la HRT) è ormai chiaro e scontato, ma in attesa del giorno in cui ciò accadrà si consolano con ciò che hanno a disposizione. Se non hanno nulla a disposizione, naturalmente, non è un grosso problema: quello che conta è continuare a urlare, cantare e saltellare, dalle sette del mattino fino alle quattro o alle cinque del pomeriggio quando finisce la gara, con qualunque condizione meteo. Bisogna ammettere, però, che ultimamente devono affrontare la concorrenza dei tifosi messicani, che a differenza loro anziché concentrarsi solo sui loro idoli nazionali tifano praticamente per chiunque, quindi urlano, cantano e saltellano inneggiando un po' a chiunque. In ogni caso, ormai, tifare per Feliiii poteva considerarsi una soddisfazione, per loro: non è arrivato in top-ten, ma quantomeno non si è piazzato ultimo come l’Altro Felipe, affiancato dal compagno di squadra mentre davanti a loro c’erano le Sacre Cenerentole. Non ci sono rimaste a lungo, o meglio, una c’è rimasta, l’altra no, perché abbiamo ritrovato il giorno successivo l’Oki in ultima posizione sulla griglia di partenza. Avevo capito che avesse cambiato il motore... invece no! Aveva dovuto scontare tre posizioni di penalità per avere intralciato Jolly Palmahhhh in qualifica.
Jolly Palmahhhh: “Quindi tutto ciò significa che, senza essere rallentato, chissà cosa avrei fatto, dato che venendo rallentato sono comunque riuscito a passare in Q2 a spese di Kmag!”
Kmag: “Nobody loves me.”
Jolly Palmahhhh: “Guarda al lato positivo, partirai accanto a Jensinho. E tu, Jensinho, sei soddisfatto di partire accanto a Kmag?”
Jensinho: “Era proprio quello che desideravo. GP2-GP2-GP2!!!111!!!!”
Ferniiii: “Smettila di lamentarti, questa macchina è da top-ten!”
Jensinho: “Ne dubito fortemente.”
...*Qualche minuto più tardi.* Ferniiii: “Addio Williams Boys, addio Scoiattolo Nerd, addio Vitellini Rossi, addio Jolly. Indovina chi è passato in top-ten?”
Jensinho: “Meriti che ti venga fatto il malocchio. Arriverai ultimo, dietro alle Force India. E sarete tutti e tre dietro a Grosjean.”
Mentre le trombe dell’Apocalisse si mettevano a suonare al passaggio di Grosjean qualificato settimo, il Gangster Rapper ha conquistato la pole davanti a Britney e davanti a Iceman... ICEMAN, OH ICEMAN! ILLUMINACI TU, CON LA TUA AURA GLACIALE! Dietro c’erano Verstappino, Sebbiiiii e Dani-Smile, ma lo riporto solo per onore di cronaca, perché il dopo-qualifica che nulla ha a che vedere con questi tre è stato abbastanza intrigante.
Questo è il modo in cui è sintetizzabile, all’incirca, il dopo-qualifica su Tumblahhhh:
“Che qualifica orribilehhhhhh! Contro tutte le mie aspettative Ricciardo non ha ottenuto la pole staccando le Mercedes di un secondo e mezzo!”
“OMG, Hamilton e Rosberg si sono stretti la mano, che scena erotica!”
“Kimi! <3 Mi ero dimenticata che Kimi esisteva ancora e che ha ottenuto il terzo posto!”
“I tifosi della Ferrari dovrebbero smettere di lamentarsi. Hanno visto le posizioni di qualifica di Alonso e Button?”
“AAAAAAWWWWWW, bellissima qualifica di Ericsson, è ben ventunesimo e, data la retrocessione di Ocon, partirà addirittura ventesimo!”
Ci voleva qualcosa di più intrigante per allietare la nostra giornata e qualcosa di intrigante è avvenuto in conferenza stampa.
Sintesi della conferenza stampa:
Gangster Rapper: “Ho ottenuto la pole e ciò è importantissimo per la gara.”
Britney: “Partirò dalla primahhhhh filahhhhh e la gara è domani, quindi smettila di fare il galletto.”
Gangster Rapper: “La gara è domani, ma la vincerò io. Tunz tunz tunz!!!111!!11!!!”
Iceman: “Bwoahhhhh.”
Oltre ai numerosi “bwoahhhh” di rito, è stato comunque protagonista anche di una scena di un certo livello. Mentre l’argomento delle domande era diventato l’imminente ritiro dalla Formula 1 di Massa, Iceman ha dato la sua risposta e, subito dopo, non appena ha smesso di parlare, Britney gli si è rivolto dicendo qualcosa sottovoce. Iceman è scoppiato a ridere. Chissà, magari stavano parlando di pettegolezzi vari su Feliiii...

Poi è arrivata la domenica. Pioveva. Pioveva e Grosjiiii è stato il primo ad inaugurare una serie di incidenti dovuti all’aquaplaning. Sfortunatamente per lui, è l’unico che l’ha fatto nel giro di formazione invece che durante la gara, quindi la sua reputazione potrebbe non esserne uscita tanto linda e immacolata quanto quella degli altri. Era una giornata in stile NASCAR e la gara è iniziata (dietro la safety car) dopo un lungo rain delay.
Poi la safety car si è levata di torno.
Verstappino: “I’M THE BOSS, JOS THE BOSS!”
Ha superato Iceman, pronto ad addentrarsi ancora di più nell’Olimpo del motorsport. Sonyericsson, nel frattempo, si addentrava in un muro... o per meglio dire, nella pitlane. In sintesi: è andato contro un muro, poi è andato a finire nel bel mezzo dell’ingresso della pitlane.
Voce fuori campo: “Va bene, va bene, da questa sintesi non si capisce un tubo, quindi vediamo di spiegare ciò che non è stato spiegato. Pioveva, ma ciò nonostante qualcuno pensava che fosse giunto il momento di montare le intermedie. Dietro l’hanno fatto tutti, tranne le Sauber e le Sacre Cenerentole. Davanti l’ha fatto qualcuno, tipo Sebbiiii dopo avere spiattellato le gomme in un testacoda senza altre conseguenze, tipo Verstappino quando Sonyericsson girava come una trottola, tipo Dani-Smile dopo che la pitlane era stata chiusa vista la presenza della vettura incidentata di Sonyericsson. Dani-Smile si è conquistato uno stop and go da scontare successivamente.”
In quel momento, dettaglio di un certo livello, l’Oki era decimo e Werly era undicesimo, posizioni tenendo conto solo delle monoposto e non della safety car, che ovviamente era ancora presente in pista. Poi la safety car ha spento le luci e Bernd Maylander stava già iniziando a pregustare la partita di briscola a cui avrebbe partecipato.
Tre.
Due.
Uno.
Vai col botto! Stavolta ci ha pensato Iceman, che ha sbattuto da una parte, ha rimbalzato dall’altra, è stato evitato da Verstappino, è stato sfiorato da Hulk e poi evitato da tutti quelli che aveva dietro. È stato in quel momento che abbiamo avuto la prima bandiera rossa della giornata, con le vetture che tornavano nella pitlane, laddove tutti montavano gomme full wet, sia chi era partito con le full wet, sia quelli che avevano deciso di passare alle intermedie.
Sarò breve e indolore su questi passaggi: la gara è ripartita dietro la safety car dopo mezz’ora, salvo poi decretare che non c’erano condizioni di sicurezza tali per gareggiare ed è seguita un’altra mezz’ora di interruzione. C’erano l’Oki ottavo e Werly nono, dopo il ritiro di Iceman e un pit-stop di Hulkenberg prima della seconda bandiera rossa e, dato che Dani-Smile doveva ancora scontare la penalità, c’era la possibilità che risalissero settimo e ottavo qualora la gara fosse stata conclusa in anticipo e fossero tornati tutti a casa con punteggio dimezzato. Nasr era addirittura sesto. Un lato di me sperava fortemente che andassero davvero tutti a casa con punteggio dimezzato. La Sauber avrebbe portato a casa quattro punti e le Manor tre, con la Sauber ugualmente davanti in classifica a parità di punti per via del sesto posto di Nasr, ma come ho già detto di fronte ai punti della Sacra Cenerentola tutto il resto perde d’importanza, specie alla luce del fatto che un settimo o un ottavo posto sarebbero stati i risultati migliori della storia. Sfortunatamente, però, una legge non scritta della Formula 1 dice che una Sacra Cenerentola può conquistare punti soltanto se posizionata a caso sulla griglia di partenza e indubbiamente nessuno dei due piloti l’aveva fatto.
Se la gara non fosse ripresa, però, si sarebbe parlato a lungo di “mondiale falsato”... perché si sa, quando piove non piove per tutti, ma solo per chi arriva ultimo. E poi, se la gara non fosse ripresa, non avremmo potuto assistere a una scena destinata ad entrare negli annali della Formula 1, la scena per cui forse il campionato 2016 verrà ricordato.

Eravamo rimasti alla seconda bandiera rossa e, come ogni bandiera rossa che si rispetti, è stata seguita da un restart dietro la safety car. Non appena la safety car si è levata di torno...
Voce fuori campo: “Verstappino, ti ricordi almeno vagamente che il Lupo non vuole che vai a disturbare i suoi santissimihhhhh pilotihhhhh?”
Verstappino: “Scusa, voce fuori campo, non ti ho sentito perché stavo superando Britney Bitch. Che cos’hai detto?”
Voce fuori campo: “Niente, lasciamo stare.”
Wolff: “Bene, Verstappino. Adesso ti faccio il malocchio.”
Il malocchio ha fatto effetto soltanto a metà: a un certo punto Verstappino ha fatto un gran svarione ed è tornato in pista con Britney negli scarichi. Britney ha deciso di accodarsi pazientemente in attesa di un plot twist di qualche genere, desideroso di non essere presente qualora Verstappino fosse finito nel bel mezzo di una tempesta tropicale o di un temporale monsonico. Poi, più tardi, anche Britney Bitch ha fatto un piccolo svarione, ma non plateale come quello di Verstappino. Terzo era e terzo è rimasto, con Checo al momento quarto e abbastanza distante.
Frattanto c’era chi andava a montare le intermedie. Dani-Smile è stato uno di questi e ha scontato nel frattempo la sua penalità. Verstappino anche, è rientrato anche lui ai box. Nel frattempo c’era chi teneva un comizio via radio per decretare quale fosse la cosa migliore da fare.
Jensinho: “C’è troppo bagnato, non riesco a guidare.”
Box McLaren: “Che cosa dici? Stanno tutti passando alle intermedie. Adesso è il tuo momento.”
Jensinho: “Non ci penso nemmeno! Qui servirebbero gomme da temporale monsonico.”
Box McLaren: “WTF?! Sei sicuro di ricordarti come si guida sul bagnato?”
Jensinho: “Sì, e sono anche sicuro che questa macchina sia un catorcio.”
Box McLaren: “Adesso non esagerare. Hai il mondiale in tasca. Ti basterà accodarti dietro ai tuoi avversari pensando al fatto che sei davanti a loro in classifica.”
Jensinho: “Sarò anche davanti ai vari Wehrlein di turno in classifica, ma in pista sono dietro a tutti e devo ammettere che questa cosa mi preoccupa abbastanza.”
Box McLaren: “Va beh, dai, capiterà qualcosa che possa rompere la noia e la monotonia della Formula 1 moderna.”
...
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...Voce fuori campo: “Avanti, serve un po’ d’atmosfera! Qualcuno metta su ‘Summertime Sadness’ di Lana Del Rey.”
Il muro: “Crash me hard before you go, Brazil-time sadness, everyone just wants you to know, that baby you’re the best. You’ve not a red suit on tonight, dancing on the track you still look fine...”
Voce fuori campo: “Oh my Feliiii cry.”
Altra voce fuori campo: “Mai parole furono più azzeccate nella storia dei Commenti Ironici ai Gran Premi.”
Dopo essersi schiantato come un Sonyericsson qualsiasi, Feliiii è sceso dalla propria monoposto incidentata e, in quel momento, non c’è più stato nessun gran premio in corso. Voglio dire, c’era ovviamente un gran premio in corso, con la safety car in pista, mentre si andava verso i tre quarti di gara, ma nemmeno alla regia interessava inquadrare ciò che succedeva in pista.
Non saprei come descrivere la scena. Non saprei nemmeno da dove iniziare. Potrei dire che, per l’unica volta nella storia della Formula 1, ho visto un pilota venire acclamato come un eroe dopo un incidente, con commissari di percorso che lo abbracciavano piangendo e con tanto di meccanici delle altre squadre che uscivano dal loro box per andare sotto la pioggia ad applaudirlo. Alcuni di quelli della Ferrari sono addirittura andati ad abbracciarlo. Poi, lì dietro di loro, c’era Gino Rosato della Ferrari (che è stato il padrino di Robin Ice, tra parentesi) con la sua solita aria semi-esaltata. E c’era il pubblico che urlava festosamente coprendo il rumore dei motori, poi Raffa e Felipinho che correvano verso Felipe, che nel frattempo aveva le lacrime agli occhi e continuava a tenere in alto una bandiera del Brasile. L’unica nota stonata era che Raffa non aveva il solito tacco dodici: indossava un paio di scarpe da bagnato estremo, ma non si può avere tutto dalla vita.
Ho sintetizzato in un paragrafo una scena che difficilmente può essere descritta in tutto il suo splendore. Il concetto che ne veniva fuori, di fatto, era uno e uno soltanto: che cosa te ne fai di diventare campione del mondo e di guidare per un top team quando là fuori c’è qualcuno che viene idolatrato per il semplice fatto che esiste e che la sua esistenza ha allietato, anche se per pochi istanti, la vita di qualcuno?

Mentre la safety car era in pista, non importava più niente a nessuno del fatto che la gara stesse per ripartire e che ormai fosse sul punto di essere superata la fatidica soglia dei tre quarti, quella dopo la quale in caso di necessità il gran premio avrebbe potuto essere redflaggato definitivamente mandando a casa tutti con punteggio pieno.
Dietro la safety car Dani Smile e Verstappino sono andati a montare gomme full wet, una volta in cui la pitlane è stata riaperta. Verstappino è tornato in pista quindicesimo ed è passato sotto la bandiera a scacchi in terza posizione. Naturalmente non ci sono state vie di mezzo nei commenti, tra “è il pilotahhhh più fortehhhh di tutti i tempi” e “è un brocco che aveva le gommehhhh più freschehhhh, poco importa che anche altri ce le avevano e non hanno cavato un ragno dal buco”. Si sa, quando si tratta di Verstappino l’obiettività non esiste, né da una parte né dall’altra. Verstappino è quel pilota che risveglia l’anima adolescenziale di ognuno di noi e ci riporta in quella fase della vita in cui è tutto giusto e tutto è sbagliato e in cui non è possibile ammettere che un pilota abbia fatto una gran gara senza dovere andare a scomodare gare random di altre epoche.
Naturalmente non ci sono state vie di mezzo nemmeno per commentare la scelta della Redbull di mettere le gomme intermedie, in quel punto della gara in cui Jensinho sosteneva che per stare in pista ci volessero le full wet: ad un certo punto erano dei geni che avrebbero undercuttato chiunque, cinque minuti più tardi erano degli imbecilli che avevano fatto qualcosa di impensabile.
Poi c’è chi, con un minimo di lucidità, si sofferma sul fatto che quei due pitstop in più abbiano parato il culo a Britney, permettendogli di arrivare secondi invece che terzo e di perdere soltanto sette punti dal Gangster Rapper. Io, intanto, rifletto sul senso della vita e penso che, con Verstappino così scatenato e con i vantaggi annullati dalla safety car, se non ci fossero stati quei due pitstop Britney non sarebbe arrivato secondo, ma con buone probabilità nemmeno il Gangster Rapper avrebbe vinto.
Poi smetto di riflettere sul senso della vita, penso al podio perduto di Checo (era terzo, prima di diventare l’ultima “vittima” della rimonta di Verstappino), penso alle schermaglie tra Sebbiiii e Ferniiii (con Ferniiii che girava per prati ripetendo il suo grido di battaglia “you have to leave the space, you have always to leave the space”), ma soprattutto penso al povero Oki, che per buona parte della gara è rimasto aggrappato a quel decimo posto che avrebbe potuto renderlo improvvisamente un eroe. Purtroppo non tutti sono fatti per diventare degli eroi e, con buone probabilità, il piccolo Oki non vedrà mai la gloria al volante di una Sacra Cenerentola. Passerà in Force India e sicuramente otterrà risultati di maggiore spessore, ma nulla è e sarà mai equiparabile, secondo il mio spassionato punto di vista, ai punti conquistati al volante di una carretta.
Come si dice in queste situazioni(???) anche le gare più lunghe prima o poi arrivano al momento della bandiera a scacchi. Poi arriva la conferenza stampa, dove talvolta accadono momenti destinati a entrare negli annali della Formula 1.
Domanda: “In passato ci sono stati gran premi ancora più bagnati di questo, in cui era possibile rimanere in pista, tipo il Gran Premio del Giappone 2007. Che differenza c’è tra gareggiare adesso sul bagnato e gareggiare sul bagnato nel 2007?”
Britney: “Che le vetture sono diverse e che le gomme sono diverse.”
Gangster Rapper: “Che le vetture sono diverse e che le gomme sono diverse.”
Verstappino: “Mhm...” *Ripensa al fatto che lui nel 2007 giocava con la playstation.*

Chiudiamo questo lungo commento con il risultato e le osservazioni di rito, perché qualche tassello di questo puzzle altrimenti noto come Gran Premio del Brasile non è ancora stato messo a posto:
1. Lewis Hamilton - Mercedes
Per vincere il mondiale non gli resta che vincere il gran premio di Abu Dhabi e sperare che Rosberg non sia sul podio. Detta così non sembra neanche così tanto difficile, specie adesso che Hamilton ha vinto tre gran premi di fila ed è portato su un piedistallo esattamente come accadeva a Rosberg nell'epoca in cui era stato lui ad avere vinto tre gran premi di fila mentre Hamilton pubblicava foto di dubbio gusto su Snapchat.
2. Nico Rosberg - Mercedes
Il punto è che, statisticamente, finora Rosberg ha chiuso sul podio quindici gran premi su venti. Di fatto si può dire che, a favore di Hamilton, in questo momento c'è solo l'imprevedibilità della Formula 1.
3. Max Verstappen - Redbull
Vorrei scrivere un commento che ha a che vedere con ipotetiche future lotte per il titolo, ma ho molta paura. Direi di rimandare questo discorso a data da destinarsi, ovvero mai.
4. Sergio Perez - Force India
Chiaramente speravo in un podio.
5. Sebastian Vettel - Ferrari
"Leave the space, leave the space..."
6. Carlos Sainz Jr - Toro Rosso
Speravo di vederlo arrivare in top-ten, ma non si può avere tutto dalla vita.
7. Nico Hulkenberg - Force India
Okay, dai, riprendiamo per vie traverse il discorso di prima. Conto sulla speranza che, quando la Mercedes avrà finito di dominare campionati, la Renault possa riprendersi dal suo stato catatonico e mettere in pista una vettura vincente. Spero in un duello Ferrari vs Renault. Tra il secondo titolo di Raikkonen (perché sì, non bisogna mai perdere speranze che fino all'altro ieri non sapevo nemmeno di avere) e il quinto e il sesto titolo di Vettel ci può stare anche un titolo di Hulkenberg. Anche se io, in realtà, continuo a sperare in Jolly Palmahhhh.
8. Daniel Ricciardo - Redbull
Anzi, no, vedrei bene una coppia Hulkenberg + Ricciardo in Renault e vorrei che l'ipotetico titolo vinto dalla Renault lo vincesse proprio Dani-Smile. Non per altro, ma perché un'altra speranza che non sapevo di avere fino all'altro ieri è che anche Dani-Smile vinca un titolo e farglielo vincere in Redbull potrebbe essere un'impresa ardua.
9. Felipe Nasr - Sauber
EROEHHHHH NAZIONALEHHHHH.
10. Fernando Alonso - McLaren
Oh, giusto, gli facciamo vincere all'età di quarant'anni suonati anche il famoso terzo titolo al volante della McLaren o è chiedere troppo?
11. Valtteri Bottas - Williams
A lui posso concedere qualche vittoria. Dopotutto la Williams è pur sempre la Williams è Bo77as è pur sempre Bo77as.
12. Esteban Ocon - Manor
Non sarà l'eroe nazionale di nessuno, ma è l'eroe mio e questo dovrebbe bastare e avanzare.
13. Daniil Kvyat - Toro Rosso
Contiene olio di palmahhhhh.
14. Kevin Magnussen - Renault
Visti i risultati, in realtà, non mi sembra che l'ipotetico ritorno tra i big della Renault sia particolarmente probabile, ma nevermind...
15. Pascal Wehrlein - Manor
Oki > Werly.
16. Jenson Button - McLaren
Ci mancava poco che stavolta toccasse a lui ripetere "GP2 GP2 GP2".
DNF. Esteban Gutiérrez - Haas
Lo si è visto ritirarsi per un guasto non meglio precisato. Lo si è visto lanciare oggetti per aria. Lo si è visto mentre il team principal lo strattonava e sbraitava contro di lui. Poi è caduto nel dimenticatoio.
DNF. Felipe Massa - Williams
Brazil caput mundi.
DNF. Jolyon Palmer - Renault
Prima di una delle bandiere rosse ha tirato una sportellata al Kiwi e ha danneggiato la propria vettura al punto tale che non ha ripreso il via. Chissà che effetto fa mescolare il succo di kiwi con l'olio di palma.
DNF. Kimi Raikkonen - Ferrari
E' finito in una pozzanghera e ne è uscito con onore.
DNF. Marcus Ericsson - Sauber
E' finito in una pozzanghera e ne è uscito con onore.
DNF. Romain Grosjean - Haas
E' finito in una pozzanghera e ne è uscito con disonore, ma per la classica fortuna del principiante a nessuno importava un tubo di lui.

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Milly Sunshine