sabato 2 luglio 2016

Indycar 2016: #9(?) Road America

Miei cari lettori, ne sono consapevole: la cosa non è da me, ma è già sabato pomeriggio quando finalmente mi appresto a salutarvi cordialmente, dato che ci stiamo avviando verso il recap di quanto accaduto quasi una settimana fa a Elkarth Lake AKA Road America; gara breve e indolore, di una cinquantina di giri, durata in totale meno di due ore.

Andiamo con ordine e ricapitoliamo, perché nel corso del tempo ci siamo persi un po' di cose.
Eravamo rimasti, per esempio, a Hinchy incavolato nero con Carletto Muñoz colpevole, a suo dire, di averlo messo fuori gioco al via della gara di Detroit, poi ci siamo ritrovati con Hinchy che dopo avere visto un replay realizzava che in realtà Carletto non c'entrava nulla e che era stato a sua volta coinvolto nel big mess alla partenza.
Poi c'è stato un tentativo di disputare la Texas Firestone, tentativo con cui la pioggia non sembrava particolarmente d'accordo. Sono stati disputati alcuni giri e la gara riprenderà tra due mesi. Nel frattempo Nuovogiardino aveva avuto modo di fracassarsi un po' di ossa... ma non al punto tale da rimanersene a casa dopo due settimane. Infatti ce lo siamo ritrovati in pista a Road America. *inchino*

Procediamo con ordine, ancora una volta, e andiamo con la griglia di partenza:
1^ fila: Power - Dixon
2^ fila: Kanaan - Pagenaud
3^ fila: Castroneves - Rahal
4^ fila: Chilton - Hunter-Reay
5^ fila: Daly - Muñoz
6^ fila: Kimball - Bourdais
7^ fila: Aleshin - Montoya
8^ fila: Sato - Rossi
9^ fila: Pigot - Hawskworth
10^ fila: Chaves - Newgarden
11^ fila: Andretti - Hinchcliffe

Procediamo ancora con un commento breve e indolore a quanto accaduto: per fortuna la gara non è stata molto movimentata dai colpi di scena, quindi realizzare un commento breve non sarà particolarmente difficile.

Partiamo da Powaaaaaaahhhhh. E' partito primo, accanto al suo collega Detersivo. Ha chiuso primo, mentre il suo collega detersivo non ha finito la gara e, anzi, si è ritirato abbastanza in fretta.
Conclusioni: tra l'ammorbidente e il detersivo (sì, perché Powaaahhhh è un ammorbidente onorario) a uscire vincitore dallo scontro è stato abbondantemente l'ammorbidente. Meriterebbe di ricevere un bacio del vincitore da quella che si chiama Dasha come il Dash... Tanto Dasha ci aveva già fatto l'abitudine a baciare piloti che hanno l'hobby di perdere il titolo all'ultimo gran premio stagionale...

Procediamo con Sebbiiii e Aleshinnnn che in realtà non hanno fatto niente di che, se non che Sebbiiii ha avuto qualche problema già nella prima fase della gara e si è ritrovato doppiato.
Aleshiiiinnnn non ha fatto nulla di eccezionale, tranne partire abbastanza vicino a Sebbiiii. Speravo che ci fosse qualche scintilla tra di loro, ma non si può avere tutto dalla vita.

Nello scontro tra Marussia Boyssss del passato (a proposito, sono la sola che sente la mancanza di Rodolfo Gonzalez?) Chilliiii era uscito indubbiamente vincitore nelle qualifiche.
Poi a metà gara l'ho visto che veniva mosso a spinta... non so che cosa gli sia accaduto esattamente, se non che è in qualche modo riuscito a ripartire, ma che ha concluso la gara nelle retrovie.

Il clou è stato quando Dalyyyy, figlio onorario di Juanpablinho e Paul Tracy, a 11 giri dal termine si è ritirato per un incidente dovuto alla probabile rottura di una sospensione, anche se per qualche ragione Dalyyyy si è ritrovato a imprecare contro Hunter-Reay.
E' entrata la safety car, per l'unica volta nel corso della gara.
Quando la safety car si è levata di torno, abbiamo vissuto qualche momento di spicco.
Per esempio Pagy era secondo al momento del restart, ma la sua baguette non ha potuto nulla nei confronti di chi lo stava asfaltando.
Vin Diesel è quello che era più portato per l'asfaltatura ed è andato a finire negli scarichi di Powahhhh. Il problema è che le gare non si vincono arrivando negli scarichi di qualcun altro.
Il top del top, però, è stato il duello tra Nuovogiardino e Juanpablinho. Per avere una spalla fratturata e una mano altrettanto fratturata, Nuovogiardino ha dato il meglio di sé. Poi sì, va bene, è arrivato al traguardo dietro a Juanpablinho, ma non possiamo pretendere che Juanpablinho non asfalti come un tombino uno in quelle condizioni.

Conclusione finale: un certo pilota è arrivato 12°, ma io sarei pronta ad affermare che in pista non ci fosse e che il suo nome abbia lo scopo di abbellire la grafica... *rolleyes*

RISULTATO: 1. Will Power (Penske), 2. Tony Kanaan (Ganassi), 3. Graham Rahal (Rahal), 4. Ryan Hunter-Reay (Andretti), 5. Helio Castroneves (Penske), 6. Charlie Kimball (Ganassi), 7. Juan Pablo Montoya (Penske), 8. Josef Newgarden (Carpenter), 9. Spencer Pigot (Rahal), 10. Carlos Muñoz (Andretti), 11. Jack Hawskworth (Foyt), 12. Marco Andretti (Andretti), 13. Simon Pagenaud (Penske), 14. James Hinchcliffe (Schmidt), 15. Alexander Rossi (Andretti), 16. Mikhail Aleshin (Schmidt), 17. Takuma Sato (Foyt), 18. Sebastien Bourdais (KV), 19. Gabby Chaves (Coyne), 20. Max Chilton (Ganassi), 21. Conor Daly (Coyne), 22. Scott Dixon (Ganassi).

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