A volte ci sono situazioni strane: sono quelle in cui
potrebbe accadere qualcosa di anomalo, come ad esempio una Sacra Cenerentola
che, con un guizzo felino, si piazza in prima posizione davanti a tutti. Ci
sono però anche altre situazioni strane: quelle in cui, per quanto sarebbe
interessante vedere Charles Pic materializzarsi dal nulla e conquistare il
miglior tempo in una sessione di qualcosa al volante di una monoposto
rossonera, non c'è né Pic, né ci sono monoposto rossonere, né tantomeno c'è la
concreta possibilità di vedere un risultato così anomalo, anche se ormai c'è
gente disposta a giurare che in qualunque gran premio la pole position non
venga conquistata da un certo pilota, è un gran premio anomalo. Quel
"certo pilota" è chiaramente quello a cui deve ancora spuntare la
barba, che da qualche mese è ormai come il prezzemolo e ce lo ritroviamo
dappertutto, al punto che ad ogni occasione devo ricorrere alla speranza che,
se i due piloti Mercedes decidono di prendersi a sportellate, almeno uno dei due
abbia l'accortezza di riuscire a vincere la gara.
Ora, però, soprassediamo sul fatto che quel certo pilota
spunti dappertutto come il prezzemolo, ma solo prima delle dieci di sera, e
occupiamoci di cose di un certo livello, tipo delle qualifiche che sono andate
in scena alle due del sabato pomeriggio; anzi, partiamo dalle prove libere.
Le prove libere sono state disputate nella giornata del
22 Luglio, giorno storico per la Formula 1, dato che in occasione del 22 Luglio
accaddero tanti eventi di un certo livello, tra cui Alonso che provava a
imparare, Massa che provava anche lui a imparare, ma soprattutto Winky... oh,
Winky! *_________* Piccolo eroe dei bassifondi, grazie per averci illuminati
con la tua aura e averci ricordato che un giorno i piloti provenienti dai
piccoli team spaccheranno il cu*o a tutti.
Per chi non si ricordasse di che cosa sto parlando
(ammetto che la lite in diretta TV tra i due soggetti citati qualche riga più
in su ha distolto l'attenzione già minima dal vero eroe della giornata), il 22
Luglio 2007 Markus Winkelhock percorse ben cinque giri in testa al gran premio
d'Europa al volante di una Spyker. Per quanto la cosa sia avvenuta in regime di
safety car, dobbiamo farcela bastare, perché di piloti che con la vettura più
scarsa del lotto si trovano nelle zone alte non se ne vedono tanti, neanche in
circostanze che hanno un po' di paranormale. Sì, un po' di tempo fa abbiamo
visto Werly che ha percorso vari giri tra la quarta e la quinta posizione, ma
vogliamo mettere un quarto/quinto posto con la leadership della gara? Per non
parlare di tutti i record che ha conquistato Winky nella mezz'ora che ha
trascorso al volante quel giorno, ma questo è un altro discorso.
La cosa più emozionante delle prove libere del venerdì
(di oggi, non di quelle dell'epoca Winky) è che la prima sessione è stata
citata per radio al notiziario delle due del pomeriggio e sono stati citati i
nomi dei piloti Mercedes, Ferrari e Redbull. Su quel canale, su cui i più
autorevoli opinionisti (quelli che vengono definiti tali) sono in grado di dare
la classifica due volte in mezzo minuto cambiando il punteggio da una volta
all'altra, è sorprendente sentire nominare sei piloti di fila, di cui ben
quattro non vestiti di rosso.
Poi cos'altro è successo? Ah, sì, a quanto ho letto il
Gangster Rapper ha verniciato muri nella seconda sessione, mentre la notizia
più importante del giorno avrebbe dovuto essere il rinnovo contrattuale di
Britney Bitch, ma in realtà trattandosi semplicemente della Mercedes e non
della Ferrari non importa niente a nessuno.
Poi è arrivato sabato, sono arrivate le 14.00 e nella
Montecarlo senza muretti stava diluviando, tanto che lo start è stato rimandato
di venti minuti senza che la Formula 1 morisse. Poi sì, la Formula 1 è morta lo
stesso, avrei avuto modo di scoprire su Tumblr, ma quello soltanto perché -
SPOILER ALERT - le Mercedes hanno conquistato la prima fila mentre in seconda
fila non c'era nessuna Ferrari (e se un fanbase non italiano sostiene che la
Formula 1 è morta per questo, inizio davvero a riconsiderare i tifosi da bar
italiani).
Era un post molto interessante, ma sfortunatamente avevo
appena letto su Twitter una teoria secondo cui Keke Rosberg detiene
segretamente il controllo della Formula 1 e che stia falsificando i risultati
di qualifiche e gare nel tentativo di far vincere il mondiale a suo figlio
(oooookay, assumiamo che sia possibile truccare i tempi nelle qualifiche, ma
come si fa a falsificare il risultato di una gara???), quindi non era un
momento favorevole, per essere positivamente impressionata dal fatto che la
Formula 1 è morta perché le Mercedes conquistano la prima fila mentre Sebbiiii
no e il mondo è ingiusto!!!111!!!111!! No, il fatto che ci sia gente che è al
corrente dell'esistenza di Keke Rosberg mi lascia molto più impressionata.
La Q1 è finalmente iniziata ed è stata caratterizzata da
quattro bandiere rosse:
1) pioveva troppo;
2) Ericsson è andato per muretti;
3) Massa è andato per muretti dopo essere stato uno dei
primi a mettere le intermedie (bonus: sono seguiti dieci minuti in cui si è
parlato degli errori strategici della Williams, dieci minuti nel corso dei
quali Capelli ne ha approfittato per dare più o meno velatamente del brocco a
Massa in diretta televisiva e Mazzoni per raccontarne la storia della sua
vita);
4) Rio si è impantanato e siccome ormai non c'erano più
capre e cavoli da tirare fuori dal buco quella è stata la bandiera rossa
definitiva (con questo innocuo fuori pista Rio si è trasformato nell'eroe del
secolo, dato che grazie alla sua trollata nessuno è riuscito a migliorarsi e
soltanto in 12 risultano essere stati entro il 107% in Q1).
Restavano da disputare la Q2 e la Q3, in cui si sarebbe
salvato chi avesse girato al momento più opportuno, dato che la pista andava
progressiamente asciugandosi, avendo l'accortezza di non finire sul bagnato nel
frattempo.
Il Ferrari Robot non è stato uno di questi.
Il Ferrari Man per fortuna sì, quindi almeno ci siamo
risparmiati ancora un'ondata di "la Formula 1 è morta all'epoca in cui
Schumacher era un arrembante ragazzino in tuta gialla e in cui Senna lo
inseguiva per fargli la predica indossando un maglioncino arancione". Tra
parentesi, sembrava una maglia del pigiama, ma non siamo qui per sindacare
sulla moda dei primi anni '90, gloriosi tempi in cui il Kiwi al retrogusto di
mirtillo doveva ancora nascere.
Ora invece il Kiwi è nato già da un po' e, proprio mentre
speravo che conquistasse la Q3, è andata a finire che non l'ha conquistata. A
peggiorare la situazione Verstappino aveva in concomitanza conquistato il
miglior tempo in Q2.
Oh my Dani Smile, salvaci tu.
Okay, Dani Smile non vuole salvarci, però per fortuna
l'esistenza delle Mercedes è ancora contemplata e mentre Mazzoni era in
trepidante attesa del momento in cui qualcuno sarebbe sceso sotto il muro del
minuto e venti la Q3 è iniziata. Sia Dani Smile sia Sebbiiii hanno girato per
pozzanghere per un attimo, prima di rimettersi in strada.
Sebbiiii si è conquistato un quinto posto degno dei
vecchi tempi e #FinalmenteUnaGioia Verstappino è stato il primo a prendere la
bandiera a scacchi rimanendo in quarta posizione, cosa che ci ha evitato di
sentire e leggere ulteriori sviolinate su di lui, accanto a Dani Smile.
Davanti il Gangster Rapper si apprestava a spaccare il
cu*o a tutti e a portarsi via le capre, i cavoli, i muretti e le gomme
intermedie (sì, lo so, è un'accozzaglia di roba che non c'entra niente, ma mi
sono caduti gli occhi su quanto ho scritto poco fa e ho iniziato a piazzare
termini a caso) quando si è ritrovato davanti nientemeno che la McLaren di
Alonso... già perché Alonso, insieme al suo collega Jensinho era approdato in
Q3, ma questo è un altro discorso. Il vero discorso è che l'Hungaroring è
l'Hungaroring e ogni tanto stare sulla strada del Gangster Rapper
all'Hungaroring è una di quelle cose che Ferniiii deve fare. Giusto per
specificare, il Gangster Rapper se l'è ritrovato davanti mentre ballava la
conga.
Mazzoni nel frattempo osservava che le qualifiche erano
già finite anzitempo e che nessuno era sceso sotto il muro dell'uno e venti.
Poi sì, va beh, in qualche modo Britney Bitch ha ottenuto la pole girando
sull'1'19" e qualcosa............
...
...
...
...suvvia, cosa ci fate lì imbambolati come delle statue
greche? Festeggiate, finalmente qualcuno è sceso sotto all'uno e venti, il che
era la cosa principale che doveva accadere nel corso della giornata, come
potete essere così indifferenti?
Va beh, non fa niente, la cosa vi lascia indifferenti,
così come vi lascia indifferenti il fatto che l'1'18" e qualcosa di
Barrichello secoli fa sia ancora inviolato. C'è troppa insensibilità a questo
mondo...
Ora, però, concentriamoci e facciamo le cose sul serio e
vi spiego in breve e per bene quello che è successo nel corso del weekend, nel
senso che ve lo spiego in modo serio, soprassedendo quindi per un attimo al
fatto che le conferenze stampa post-gara sono momenti strani in cui i piloti
sentono il bisogno di andare in bagno o di infilare bottiglie in mezzo alle
gambe altrui (non sto scherzando, queste cose sono accadute veramente).
...
...
...
...Here we go! Il Gran Premio d'Ungheria viene disputato
dal 1986 sul circuito dell'Hungaroring e quella del 2016, che si svolge nel
weekend del 24 Luglio, è la 31esima edizione dell'evento e la gara prevedeva 70
giri.
Le condizioni meteo sono variate nel corso del weekend:
mix di asciutto e bagnato al venerdì, bagnato al sabato, asciutto la domenica,
giorno in cui splendeva il sole.
Le qualifiche sono iniziate sul bagnato, con la Q1
redflaggata quattro volte (come già detto una volta perché pioveva troppo, tre
volte per incidenti di Ericsson, Massa e Haryanto), con la Q2 disputata mentre
la pista andava già asciugandosi e la Q3 mentre la pista stava ancora
migliorando, hanno visto Rosberg ottenere la pole position, grazie anche
all'essersi trovato al posto giusto nel momento giusto, ovvero lontano da
Alonso quando questo è finito in testacoda sul finale della sessione, bloccando
di fatto il tentativo di migliorarsi della maggior parte dei piloti.
Il risultato è stato il seguente e, esclusa la
retrocessione di Haryanto per la sostituzione del cambio (ma era già ultimo) e
la partenza di Ericsson dalla pitlane, non ci sono stati grossi sconvolgimenti
nell'andare a delineare la griglia di partenza:
1.
Rosberg Mercedes - 2. Hamilton Mercedes
3.
Ricciardo Redbull - 4. Verstappen Redbull
5. Vettel Ferrari - 6. Sainz Toro Rosso
7. Alonso McLaren - 8. Button McLaren
9.
Hulkenberg Force India - 10. Bottas Williams
11.
Grosjean Haas - 12. Kvyat Toro Rosso
13. Perez Force India - 14. Raikkonen Ferrari
15. Gutierrez Haas - 16. Nasr Sauber
17.
Palmer Renault - 18. Massa Williams
19. Magnussen
Renault - 20. Ericsson Sauber
21.
Wehrlein Manor - 22. Haryanto Manor
Come già specificato, la gara è stata disputata
sull'asciutto e, questo ancora non l'ho specificato, non ci sono stati
eccessivi colpi di scena, tanto che il momento più importante è stata la
partenza: Ricciardo è andato vicino a prendere la leadership della gara,
arrivando affiancato alle Mercedes, ma alla fine è stato Hamilton a prendere la
testa della gara davanti a Ricciardo, che alla seconda curva è stato
sopravanzato da Rosberg.
Le Mercedes sono state in prima e seconda posizione per
tutta la gara, con il gap tra i due piloti che oscillava a seconda dei giri e
dei doppiaggi da effettuare, salendo a circa quattro secondi nei momenti di
maggiore distanza e scendendo a meno di un secondo in alcune occasioni. Per
quanto riguarda i pitstop, non sono stati particolarmente determinanti per
l'innalzamento del gap. I due piloti della Mercedes, come la maggior parte
degli altri piloti, sono partiti con gomme supersoft, con cui hanno disputato
una quindicina di giri, per poi effettuare il secondo e il terzo stint sulle
soft senza che il gap tra i due fosse mai basso abbastanza da permettere un
vero duello tra i due. Hamilton ha conquistato la vittoria, prenendo la
leadership del campionato con sei punti di vantaggio sul compagno di squadra,
giunto secondo al traguardo. Curiosità: era da un bel po' che non vedevamo una
doppietta Mercedes.
Ricciardo, Verstappen e Vettel che partivano in top-5
erano sulla stessa identica strategia e, dopo la prima sosta, anticipata da
Vettel, quest'ultimo si è ritrovato davanti a Verstappen, mentre dopo la
seconda si è avvicinato notevolmente a Ricciardo che al momento occupava la
terza posizione. Non è mai stato vicino abbastanza, però, per tentare il sorpasso.
Raikkonen, partito 14° su gomme soft, era invece su
strategia diversa e ciò gli ha permesso di rimontare risalendo in quarta
posizione tra un pitstop e l'altro e poi rimanendo in sesta posizione dopo
avere effettuato i due pitstop. Su gomme supersoft ha avuto la possibilità di
avvicinarsi notevolmente a Verstappen, tanto da effettuare un tentativo di
sorpasso andato a vuoto a causa di un lieve contatto tra i due. Nelle fasi
conclusive della gara ci ha provato di nuovo, rischiando però il fuori pista e,
come Ricciardo ha mantenuto la posizione su Vettel, Verstappen ha mantenuto la
posizione su Raikkonen.
I primi sei sono stati gli unici piloti giunti al
traguardo a pieni giri con Alonso settimo primo dei doppiati: per la prima
volta da almeno trenta gran premi entrambe le McLaren avevano avuto accesso
alla Q3 in qualifica, ma purtroppo ancora una volta una delle due non è
arrivata al traguardo. La gara di Button è stata un susseguirsi di peripezie:
problemi all'inizio della gara, un drive through per una comunicazione proibita
via radio, nonché la permanenza stabile in 19^ posizione almeno fino al ritiro,
per problemi tecnici, sul finale della gara.
A punti anche Sainz, 8° mentre il suo compagno di
squadra, autore peraltro di una brutta partenza, ha chiuso molto più indietro.
A punti anche Bottas, 9°, ed è l'unica buona notizia
della settimana per la Williams. Massa nel frattempo dopo una lunga permanenza
in 18^ posizione ha chiuso proprio lì, dopo un tentativo malriuscito, dopo la
partenza sulle soft, di effettuare una sola sosta e di completare la gara su
gomme medium (è rientrato sul finale).
A punti anche Hulkenberg che ha conquistato la 10^
posizione seguito dal compagno di squadra.
Per quanto riguarda i team che non hanno chiuso a punti:
- Palmer ha battuto Magnussen conquistando una dignitosa
12^ posizione;
- Gutierrez ha battuto Grosjean nonostante una penalità
per non avere rispettato le bandiere blu mentre le Mercedes si accingevano a
doppiarlo (curiosità: in quei frangenti Hamilton gli ha rivolto un gesto poco
elegante, per poi essere criticato su Twitter dallo stesso Gutierrez);
> Nasr ha battuto Ericsson e Wehrlein ha battuto
Haryanto, con quest'ultimo che ha chiuso la gara in ultima posizione (penultimo
è arrivato Ericsson).
Il dopogara è stato uno di quelli di un certo livello.
Mentre la Rai trasmetteva un'intervista a Iceman (e detto sinceramente qui
Iceman mi è scaduto: come ha fatto a farsi placcare così da Stella Bruno un
nanosecondo dopo essere sceso dalla macchina? in altri tempi sarebbe passata
almeno una mezz'ora prima solo che iniziasse a valutare l'eventualità di
togliersi il casco), c'era il Gangster Rapper che con asciugamano si puliva la
tuta sul posteriore e ha continuato per almeno cinque minuti. Poi c'era Britney
Bitch che aveva l'aria da zombi (sì, insomma, il classico zombi da paranormal
romance young adult, generalmente rappresentato come ragazzo attraente che
sembra stia per addormentarsi in piedi) con i capelli
spettinati!!!1111!!!111!!! e sì, ci vogliono una serie di one-one-one che non
finiscono più. Poi sì, ecco, l'effetto che i capelli spettinati fanno a Britney
Bitch è molto diverso da quello che fanno i miei, ma questi sono dettagli.
In clou dei clou, che ho pensato che fosse il momento
migliore della giornata, è stato quello in cui Dani-Smile, seduto sul
divanetto, si è messo a ridere sguaiatamente da solo tenendo una bottiglia
d'acqua in mezzo alle gambe, appoggiata sulle parti intime, mentre veniva
ripreso. Mi sbagliavo, perché c'è anche qualcosa di più pittoresco che mettersi
una bottiglia d'acqua sulle parti intime: metterla sulle parti intime di un
altro. Prima di arrivarci bisogna però citare le interviste sul podio, ma solo
per menzionare il fatto che l'intervistatore indossasse un paio di pantaloni giallo
limone con scarpe in tinta. Poi finalmente arriviamo al vero clou dei clou,
ripercorrendo quanto accaduto in conferenza stampa, che ho visto sul Tubo,
rimanendo abbastanza sconcertata in più di un'occasione.
Mi rendo conto che dopo la famosa conferenza stampa del
giovedì dell' "are you ready to become a father?" risalente a qualche
anno fa potevo aspettarmi di tutto, però non credevo che una conferenza stampa
potesse essere così folle. o.O
Per carità, tutto era iniziato in modo molto calmo, con
domande anche abbastanza normali. Se non ci fosse stato Rosberg che faceva
boccacce al nulla, sarebbe stata una scena del tutto normale.
Poi qualcuno ha avuto la bella idea di chiedere a
Hamilton che cosa ne pensasse dell'abbigliamento delle grid girl locali (speriamo
che su Tumblr non lo scoprano) e Hamilton ha detto che trova attraenti le donne
del posto o qualcosa del genere, il che è positivo per lui e Ricciardo che sono
single (wait, wait, wait, ma la Gemma che fine ha fatto?).
Poi è arrivato il solito giornalista buontempone che ha
pensato bene che si stesse trolleggiando troppo e ha fatto una domanda seria,
che suonava più o meno "cosa ne pensate del finale delle qualifiche di
ieri".
Le risposte sono state qualcosa del tipo:
LH: "bisogna parlarne perché è pericoloso!!!111!!!11!!!1
e Rosberg era da penalizzare!!!111!!!11!!"
NR: "ma io ho rallentato!!!111!!!111!!! facevo venti
chilometri orari in meno!!!1111!!!111!"
DR: "c'erano le doppie bandiere gialle e va bene, le
bandiere gialle singole non le rispetta nessuno, ma le doppie bandiere gialle
vanno rispettate."
Tutto ciò naturalmente è una sintesi, loro non avevano
gli one-one-one che gli uscivano dagli occhi brillando, però brillavano i denti
di Dani-Smile che ha continuato a mostrarli per tutto il tempo, mentre
affermava più o meno velatamente che certe regole non le rispetta nessuno.
Quando credevo che tutto stesse tornando alle condizioni
di serietà, si sono visti Hamilton e Ricciardo che chiacchieravano per i fatti
loro mentre Rosberg rispondeva a una domanda.
Poi, quando è stato il turno di Ricciardo al microfono,
verso la fine della conferenza stampa, è andato in scena uno dei momenti più
pittoreschi della giornata: così dal nulla Rosberg si è chinato a raccogliere
una bottiglia d'acqua e l'ha infilata tra le gambe di Hamilton.
...
...
...
...no, voglio dire, what the fuck?!?!?!?!?!?
COULTHARD, ESCI DA QUESTI CORPI, IMMEDIATAMENTE!
...
...
...Infine non restava che un'ultima perla di saggezza
(sì, perché dopo ciò a cui avevamo appena assistito, giustamente qualcosa
ancora ci mancava), con una domanda a Hamilton:
"Quale canzone sceglieresti per descrivere come ti
senti in questo momento?"
"Non lo so, in questo momento sento di avere bisogno
di andare in bagno."
Ooooooookay, se queste cose accadessero dalle mie parti,
verrebbe suggerito ai protagonisti di cambiare spacciatore. Qualche dubbio
sull'identità dello spacciatore ce l'avrei, ma lascio tutto alla vostra
immaginazione. Con un po' di attenzione, potreste riconoscerlo dai denti...
Okay, chiudiamo con un po' di osservazioni sensate,
ovvero che stiamo per vedere (non ancora, in realtà) l'alba del 25 luglio,
giorno che per varie ragioni credo che sia finito già da un po' sulla lista
nera di quel gangster degli anni '30 che seminava il panico tra i bambini
innocenti delle ultime file...
Oh, aspetta, seminava il panico fino a un certo punto.
Direi di soprassedere su tutto il resto: perché va bene, Feliiii è andato per
prati e per muri in qualifica, ai box hanno optato per una strategia che
casualmente nessun altro ha adottato, perché va bene il gatto nero che passa
per la strada, ma una Williams che, piazzata in mezzo alle Sauber e alle Manor,
rimane piazzata in mezzo alle Sauber e alle Manor, proprio non la si può
vedere!
Finiamola qui, con il risultato:
1. Lewis
Hamilton - Mercedes 1:40:30.115
2. Nico
Rosberg - Mercedes + 1.977
3. Daniel Ricciardo - Redbull +27.539
4. Sebastien Vettel - Ferrari +28.213
5. Max Verstappen - Redbull +48.659
6. Kimi Raikkonen - Ferrari +49.044
7. Fernando Alonso - McLaren +1 Lap
8. Carlos Sainz - Toro Rosso +1 Lap
9. Valtteri Bottas - Williams +1 Lap
10. Nico Hulkenberg - Force India +1 Lap
11. Sergio Perez - Force India +1 Lap
12. Jolyon Palmer - Renault +1 Lap
13. Esteban Gutierrez - Haas +1 Lap
14.
Romain Grosjean - Haas +1 Lap
15.
Kevin Magnussen - Renault +1 Lap
16.
Daniil Kvyat - Toro Rosso +1 Lap
17.
Felipe Nasr - Sauber +1 Lap
18.
Felipe Massa - Williams +2 Laps
19.
Pascal Wehrlein - Manor +2 Laps
20.
Marcus Ericsson - Sauber +2 Laps
21. Rio Haryanto - Manor +2 Laps
DNF. Jenson Button - McLaren +10 Laps
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Milly Sunshine