Nel corso del weekend del 17/18 Maggio e di quello del 31 Maggio/ 1 Giugno si sono svolti due appuntamenti della Formula E, entrambi double header, prima a Tokyo e poi a Shanghai. Nell'evento giapponese, Oliver Rowland ha ottenuto il miglior tempo nelle prove libere e, quando la qualifica è stata cancellata per maltempo, questo miglior tempo è stato convertito in pole position per la gara di sabato.
Seguivano Edoardo Mortara (Mahindra), il compagno di squadra del poleman Norman Nato (Nissan), Taylor Barnard (McLaren), Nyck De Vries (Mahindra), Sebastien Buemi (Envision), Dan Ticktum (Cupra Kiro), Jean-Eric Vergne e il compagno di squadra Maximilian Gunther (DS Penske), infine Robin Frijns (Envision) a completare la top-ten sulla griglia di partenza. La gara, che si è svolta sotto la pioggia, è iniziata dietro la safety car e sono trascorsi alcuni giri prima che la vettura di sicurezza rientrasse.
In questa occasione era imposto il pitboost e Stoffel Vandoorne (Maserati) partito dalla quattordicesima casella della griglia era su una strategia totalmente diversa dagli avversari. Ha infatti usato molto l'energia nella prima fase di gara e anticipato la sosta. Quanto Gunther è rimasto fermo, costringendo la direzione gara a dare bandiera rossa, l'ex pilota della McLaren in Formula 1 era l'unico che aveva già smarcato il pitstop.
Con le soste altrui, si è ritrovato con una leadership abbondante e, nonostante una sbinnata, ha vinto senza problemi precedendo Rowland, Barnard, Buemi, Ticktum e Mortara. In ottava piazza si è classificato Antonio Felix Da Costa (Porsche) che era partito oltre la top-ten, seguito da Vergne, Frijns e da Nick Cassidy (Jaguar) che era partito ugualmente oltre la top-ten. De Vries era settimo al traguardo, ma a causa di una penalità per un incidente con Mitch Evans (Jaguar) ha avuto una penalità che l'ha fatto scivolare undicesimo.
L'indomani - giornata asciutta - abbiamo avuto una normale sessione di qualifiche per la gara domenicale, ma non è cambiato il fatto che Rowland sia partito dalla pole position, battendo Ticktum agli scontri diretti anche grazie a un incidente di Dan. Pascal Wehrlein (Porsche) si è classificato terzo davanti a Vergne, mentre Mortara è stato affiancato da Lucas Di Grassi (Lola) con Da Costa e Nato a completare la top-8. Barnard e il compagno di squadra Sam Bird hanno completato la top-ten sulla griglia di partenza.
La gara ha visto Rowland rinunciare alla leadership nella sua prima parte per una gestione differente degli attack mode. Mentre inizialmente si sono alternati in testa Ticktum e Wehrlein, in seguito Rowland è tornato in auge e si è riportato nuovamente leader. A gara ormai inoltrata era seguito molto da vicino da Wehrlein, Barnard e Ticktum, con Dan autore di un sorpasso su Taylor, che è stato tamponato da Mortara ed è andato a finire contro le barriere. Entrata la safety car, c'è stato un restart nel quale Rowland ha mantenuto brillantemente la testa della gara ed è andato a vincere davanti a Wehrlein e Ticktum, quest'ultimo autore del suo primo podio nella categoria.
Jake Dennis (Andretti) che partiva quattordicesimo ha completato la gara al quarto posto, mentre Mortara è giunto quinto al traguardo ma a causa della penalità è scivolato indietro di parecchie posizioni uscendo dalla zona punti, dove invece si sono classificati Di Grassi, Vergne, Cassidy, Bird, Buemi e Gunther. Mortara ha chiuso soltanto dodicesimo, dietro anche a Nico Muller (Andretti). Il vincitore del giorno precedente Vandoorne si è ritirato in questa occasione a causa di un incidente.
Gunther ha conquistato la pole position per la gara del sabato a Shanghai, dove si gareggia nello stesso circuito della Formula 1 ma con un differente layout, precedendo Bernard, Wehrlein, Cassidy, De Vries, Rowland, Dennis e Beckmann come piloti della top-8. Jake Hughes (Maserati) si è classificato in nona piazza e Vergne ha completato le prime dieci posizioni.
La gara ha visto Gunther sopravvivere ai vari attack mode e al pitboost perdendo la leadership nella parte centrale della gara, per poi andare a riprenderla in una fase più avanzata. Il suo compagno di squadra Vergne, che pare essere stato a un certo punto della gara coinvolto a qualche titolo in un contatto tra Cassidy e Mortara, ha conquistato nelle fasi conclusive della gara il secondo posto, beffando Barnard - poi terzo - e Ticktum che erano in lotta per la seconda posizione, quest'ultimo giunto quarto al traguardo, comunque un brillante risultato considerando che era soltanto ventunesimo sulla griglia di partenza.
Il leader della classifica Rowland ha portato a casa una quinta piazza, mentre Nato, Bird, De Vries, Buemi e Frijns hanno completato la zona punti.
La gara della domenica è partita in ritardo per le avverse condizioni meteo. Sono partiti dalla top-ten Cassidy, Da Costa, Wehrlein, Di Grassi, Hughes, Vergne, De Vries, Vandoorne, Gunther e Muller, dietro alla safety car che è rimasta in pista per diverso giri.
Cassidy ha mantenuto stabilmente la pole position, mentre nel corso della gara si sono viste parecchie sbinnate. Una delle prime è stata quella di De Vries, che è riuscito a ripartire senza colpire nulla. Se ne sono visti altri nel corso della gara e quando Gunther(?) ha danneggiato la macchina gli è stata esposta bandiera nera cerchio arancione, a suo tempo cavallo di battaglia di Gianfranco Mazzoni che amava menzionarla nel corso delle telecronache, spesso anche in maniera non troppo contestualizzata.
Tra i piloti che si sono esibite in tardive sbinnate ci sono stati anche Bird e Vandoorne. Stoffel è riuscito tuttavia a mantenere una posizione rispettabile concludendo in zona punti.
Cassidy ha vinto la gara con Wehrlein e Da Costa a completare il podio. Hughes, Vergne, Muller, Vandoorne, Frijns, Di Grassi e Barnard hanno completato la zona punti. Rowland ha chiuso la gara soltanto tredicesimo ma rimane in testa alla classifica con un vantaggio abissale, +68 su Wehrlein, con quasi il doppio dei punti di Da Costa e Barnard che si trovano quarto e quinto.
Con il termine del weekend di Shanghai, David Beckmann (Cupra Kiro) e Zane Maloney (Lola), che prima di questi ultimi due double header erano gli unici piloti a non avere mai ottenuto un solo punto in questa stagione, permangono gli unici due piloti a non avere segnato un solo punto.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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Milly Sunshine