Credo sia giunto il momento di fare un bel viaggio nel passato e per oggi ho pescato una perla di puro trash: il Gran Premio degli Stati Uniti Est del 1982, disputato dopo Monaco. Non si tratta di una gara particolarmente famosa né di quelle che su Youtube vengono postate in tutte le salse e con tutte le telecronache, ma ho avuto la fortuna di trovarla ieri su un canale brasiliano o portoghese che ha postato la gara con cronaca italiana... a parte i primissimi minuti, in cui c'è un mash-up con la cronaca americana (con voce di Jackie Stewart e ho sentito nominare anche Jody Scheckter ma penso fosse un semplice inviato e non l'altra voce), perché la Rai ha iniziato il collegamento in ritardo e quindi il primo giro non è stato trasmesso in Italia. Ma questo è niente in confronto a come sono andate le cose in pista.
Il circuito cittadino di Detroit ha fatto nel 1982 il proprio esordio con l'asfalto inadatto a un gran premio e venendo duramente criticato da piloti e addetti ai lavori. I piloti hanno minacciato di non prendere parte alla gara, se non fosse stata fatta qualche sistemazione urgente... e niente, era già la seconda volta in sette gran premi che qualcuno minacciava di non correre, dopo lo sciopero del Sudafrica. Anzi, di fatto la terza, perché la seconda è stato a Imola quando la metà dei team sono rimasti direttamente a casa per il boicottaggio. La sistemazione urgente è stata fatta con qualche intervento su asfalto e tombini e SABATO MATTINA il circuito è stato finalmente pronto. Insomma, fino a qui era stato tutto abbastanza trash, immagino sarete anche voi d'accordo.
Il campione del mondo in carica Piquet non era presente sulla griglia: nella prima sessione di qualifiche ha avuto un problema tecnico e nella seconda è venuto a piovere quindi non ha potuto fare un tempo degno di qualifica ed è rimasto a guardarsi la gara in TV, così come De Villota e come Lammers che si è infortunato a una mano. E così come Paletti che si è qualificato, ma ha dovuto cedere la propria vettura al compagno di squadra Jarier dopo un incidente di quest'ultimo nel warm up. Comunque la gara è partita e tutto filava liscio, a parte che abbiamo per strada Baldi e Boesel e visto brevemente sul tracciato un mezzo dei commissari. I primi erano Prost, De Cesaris, Rosberg, Pironi, Mansell e Giacomelli. Tempo due giri e De Cesaris ha avuto un guasto e si è ritirato, stesso destino di Winkelhock e Jarier. Davanti, grazie al ritiro di De Cesaris, è salito in zona punti Cheever, "l'americanino di Roma o il romanino d'America". Grazie per questa perla, Poltronieri!
Poi, al sesto giro, la gara della Brabham è definitivamente terminata: fuori Patrese per incidente e fuori anche Guerrero. Le immagini non sono state ben chiare sulla dinamica (leggendo statsf1 pare che Guerrero si sia toccato con De Angelis e che Patrese poi non sia riuscito a evitarlo), ma è stata ben chiara la bandiera rossa esposta che ha portato a una...
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...lunga interruzione...
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...di un'ora e dieci. Non ho idea di che ora fosse in Italia, spero serata non troppo tarda, anche perché mantenere la concentrazione era fondamentale per comprendere i fatti successivi: bandiera rossa, quindi tempi aggregati. Quindi Prost è partito portandosi dietro Rosberg e se Rosberg l'avesse superato portandosi in testa, sarebbe stato in testa ancora Prost finché Rosberg non avesse recuperato il gap precedente alla bandiera rossa di qualcosa come tre secondi.
Tutto chiaro? Se la risposta è no, non importa. Davanti avevamo Prost e Rosberg a tu per tu, a fare da crack pairing nella mente delle fungirl early 80s. Poi seguiva il "terzetto degli inseguitori". C'erano Pironi, Giacomelli e Cheever e secondo Poltronieri, Giacomelli "ha deciso di rompere gli indugi". Ha pronunciato questa frase troppo presto, dato che Giacomelli non ha fatto in realtà alcun sorpasso, ma è rimasto nel mezzo di un trenino al quale si è unito anche Lauda. Poi dietro c'era Watson fisicamente settimo ma in realtà nono, per il momento, perché era attardato nella prima parte di gara. Il meglio, però, doveva ancora venire... no Salazar, non parlo di te, della tua verniciatura di muretto e del tuo conseguente ritiro. Però quantomeno Salazar era riuscito a qualificarsi, anche se non bene tanto quanto il suo compagno di squadra Winkelhock che era partito dalla terza o dalla quarta fila.
Pare si sia ritirato anche De Angelis per problemi tecnici, ma nessuno se l'è filato, anche perché il suo best friend forever Sexy Baffo era ormai negli scarichi di Prost. Poi l'ha superato. All'esterno. Fuori dalle linee di demarcazione della pista, ma non perché avesse tagliato. L'ha presa, di fatto, più lunga. Si è portato in testa fisicamente ma non di fatto per i tempi aggregati, anche se è stata una questione di poco tempo. Prost aveva problemi ed è precipitato indietro, con tanto del "terzetto degli inseguitori" ormai in quartetto, che in realtà non inseguivano ma non vedevano Rosberg nemmeno con il binocolo, venendo superato da tutti incluso Watson. Quindi al momento era ancora secondo, ma dietro al pilota che si trovava al nono posto, sempre ammesso che Watson fosse ancora nono. Seriamente, questa cosa dei tempi aggregati era parecchio confusionaria.
Nel frattempo Giacomelli più che rompere gli indugi stava per assistere alla rottura della sua monoposto. Già superato da Cheever e Lauda, doveva vedersela con Watson, che l'ha superato di forza mandandolo contro un muretto mentre andavamo verso metà gara. Giacomelli ha lasciato la monoposto "in posizione non pericolosa". Cioè a bordo pista dato la quasi totale mancanza di vie di fuga, quindi mi piacerebbe sapere quali fossero quelle pericolose. Il gruppetto degli "inseguitori" torna ad essere un quartetto con Watson in coda, almeno finché non "rompe gli indugi" e passa tutti i tre che ha davanti, salendo al second-... restando al quinto posto. Seriamente parlando, i piloti stessi come facevano a capire in quale posizione si trovavano? Andavano a intuito? Va beh, Watson stava soltando andando a prendere Rosberg, ormai...
I duellihhhh e i sorpassihhhh sono continuati, con vari scambi di posizioni, Lauda si è portato al terzo posto, che in realtà era secondo e, mentre la regia si soffermava su un sorpasso di Cheever su Pironi, davanti non inquadrato ma mostrato in replay Watson ha preso la testa della gara con un sorpasso su Rosberg, ma di fatto era ancora terzo secondo i tempi aggregati. Poi, poco dopo, hanno iniziato a succedere tante cose tutte insieme: Lauda si è ritirato per incidente parcheggiando a bordo pista, Pironi è stato inquadrato mentre percorreva una delle rare via di fuga, Rosberg ha perso la posizione su Cheever ma non è stato considerato dalla regia, mentre poco dopo è stato inquadrato in primo piano Alboreto fuori dalla vettura dopo il ritiro con un grosso logo di Candy sulla tuta. Anche stavolta Candy ha portato a casa una sostanziosa inquadratura.
Mansell si è poi ritirato, con un commissario che da verohhhh uomohhhh ha attraversato la pista di corsa (non si sa perché, l'auto è stata lasciata lì) mentre di lì a poco sono arrivate delle vetture, ma focalizziamoci un attimo sulla vera scheggia impazzita: Laffite è sbucato improvvisamente fuori dal nulla. Davanti Watson era leader con un ampio gap su Cheever che a sua volta aveva un ampio gap sul "gruppetto degli inseguitori". Laffite era il primo del gruppetto degli "inseguitori", davanti a Pironi (che secondo le ricostruzioni delle tumbler era il suo compagno di letto allo sciopero di Kyalami) e Rosberg, ma le loro tre posizioni per tempi aggregati erano l'esatto opposto di quelle che vedevamo in pista. Quindi non c'era più caos per i primi due, ma sul resto della top-5 si continuava a capire poco e niente, se non che la vettura di Laffite aveva l'anteriore che cadeva un po' a pezzi un po' come se non avesse verniciato un solo muretto, ma direttamente tutto il circuito.
Nella fase conclusiva della gara, destinata a finire per raggiungimento delle due ore, non senza che la McLaren sbagliasse i calcoli esponendo a Watson il cartello che mancava ancora giro, quando poi il pilota è stato accolto dalla bandiera a scacchi, chiunque non fosse il leader è stato abbandonato a se stesso dalla regia, con tanto di Laffite e Rosberg che perdevano terreno e nel caso di Laffite anche posizioni. Fun fact: così, a intuito, la top-6 si è verosimilmente riallineata e Watson, Cheever, Pironi, Rosberg, Laffite e Daly sono stati classificati nelle posizioni che effettivamente occupavano in pista, a parte Daly forse, secondo statsf1 si trovava quarto al momento della bandiera a scacchi, ma who kers, è solo Daly e non era a bordo di una Tyrrell! Dietro di loro sono arrivati Mass, Surer, Henton, Arnoux, Serra e, senza completare il 90% della gara, sembrerebbe anche Prost. Poi il video è terminato, sembrerebbe perché era terminato anche il collegamento sulla Rai un nanosecondo dopo la fine della gara.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
venerdì 26 novembre 2021
Dal caos e dal trash esce John Watson partito diciassettesimo: GP Stati Uniti Est - Detroit 1982
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