Al Redbullring l'italiano Leonardo Fornaroli (Invicta) ha conquistato la pole position, precedendo Victor Martins (AIX), Richard Verschoor (MP Motorsport), Gabriele Minì (Prema), Amaury Cordeel (Rodin), Roman Stanek (Invicta), Alex Dunne (Rodin), Joshua Durksen (AIX), Pepe Martí (Campos), e John Bennett (Van Amersfoort) a completare la zona reverse grid.
Bennett è partito dalla pole nella gara di sabato, (con ventuno vetture al via causa DNS di Jak Crawford/ DAMS), ma è stato immediatamente superato da Durksen che ha preso la testa della gara, che è iniziata nella massima tranquillità durata all'incirca due o tre minuti, perché nel corso del secondo giro abbiamo avuto una bandiera rossa, dopo un botto agghiacciante, protagonisti Sami Meguetounif (Trident), Arvin Lindblad (Campos) e Luke Browning (Hitech).
Meguetounif ha tentato l'attacco su Lindblad, che a sua volta era in lotta con Browning, ma dopo un contatto ha spiccato il volo, si è ribaltato, la sua macchina ha centrato dall'alto quella di Browning, con contatto rollbar contro rollbar, per poi atterrare ribaltata.
Quando la gara è ripartita, abbiamo avuto subito una safety car dovuta alla vettura di Dino Beganovic (Hitech), ferma dopo un incidente. Durksen nel frattempo era ancora in testa davanti a Martí, che tuttavia oltre metà gara si è appropriato della leadership. Seguivano Stanek e Cordeel, ma quest'ultimo aveva in serbo per noi un colpo di scena: all'ultimo giro è finito in testacoda a random innescando un tamponamento a catena con Minì, Fornaroli e Bennett, che ha provocato il ritiro di tutti e quattro.
Martí ha conquistato la vittoria davanti a Durksen, Stanek, mentre seguivano Verschoor, Sebastian Montoya (Prema), Alex Dunne (Rodin), Martins e Ritomo Miyata (ART) a completare la zona punti, estesa ai soli primi otto. Seguivano Rafael Villagomez (Van Amersfoort), Max Esterson (Trident), Oliver Goethe (MP Motorsport) Cian Shields (AIX), mentre Kush Maini (DAMS) che era doppiato è stato classificato dietro agli ultimi ritirati.
Nella gara della domenica, trasmessa in diretta sulla TV dei povery, Fornaroli è uscito vincente da un duello al via con Verschoor, dietro di loro si è accodato Martins, mentre poco dopo abbiamo assistito al ritiro di Minì con il motore in fumo, destino simile a quello che sarebbe toccato più tardi a Cordeel. Nel frattempo, poco dopo un contatto con Bennett ha fatto precipitare Montoya nelle retrovie.
Martins ha undercuttato Verschoor che ha undercuttato Fornaroli, che abbiamo trovato a duellare prima con Martí e poi Dunne.
Quest'ultimo nella parte centrale della gara era il più veloce in pista, ed è andato a superare Martins per poi lanciarsi all'inseguimento di Verschoor, leader virtuale in attesa che Montoya e Maini andassero ai box. Con le posizioni di Verschoor e Dunne ormai consolidate (avrebbero finito 1/2), si è acceso il duello per il terzo posto, tra Martins, Fornaroli e Martí. Inizialmente vicino al sorpasso su Martins, Fornaroli si è visto superare da Martí, per poi approfittare di un contatto Martí vs Martins per risalire terzo. Quarto al traguardo, Martí ha avuto una penalità per quanto accaduto, scivolando più indietro.
Martins ha trascorso la parte conclusiva della gara duellando con Browning, Crawford e chiunque gli capitasse a tiro. Montoya dopo la sosta ne ha approfittato per superare tutto il gruppo eccetto Crawford. Hanno chiuso quindi tra la quarta e la decima posizione Crawford, Montoya, Browning, Martins, Stanek e Beganovic, ma successivamente Dunne è stato squalificato per irregolarità tecniche. Di conseguenza Fornaroli e Crawford risultano 2/3 e tutti i piloti sopracitati hanno migliorato di una posizione, con Meguetounif risalito in zona punti.
Hanno completato l'ordine d'arrivo, Villagomez, Lindblad, Durksen, Bennett, Esterson e Maini, questi due protagonisti di un contatto dopo la sosta di Maini. Goethe si è invece ritirato all'ultimo giro per un incidente con Lindblad.
Silverstone // la pole position è andata a Martins, che ha preceduto Dunne, Crawford, Stanek, Montoya, Durksen, Verschoor, Beganovic, Maini e Fornaroli, con l'italiano che si è di conseguenza aggiudicato la pole position da reverse grid, mentre il connazionale Minì aveva invece il sedicesimo tempo, valevole per l'una e per l'altra gara.
Beganovic è dovuto partire dai box per la sprint di sabato. Maini ha strappato la leadership a Fornaroli al via, Leonardo tuttavia si è ripreso la posizione dopo un duello... alla Copse. XDXDXD Montoya nel frattempo si era accodato in terza piazza e si avvicinava a Maini.
Mentre avevamo un italiano in testa, Minì stava rimontando ed è rimasto in seguito coinvolto in un contatto con Dunne, il quale è stato costretto ad andare ai box su tre ruote ritrovandosi nelle retrovie e più tardi verso la fine della gara si è ritirato. Minì ha ricevuto invece una penalità.
Montoya in corso d'opera si è procacciato la seconda posizione, iniziando ad allungare su Maini, dietro al quale si è formato un trenino. Stanek è riuscito a passarlo, anche se con il dubbio che avesse messo le ruote fuori dalla pista nell'effettuare la manovra, ha tuttavia mantenuto il risultato, quindi a podio Fornaroli, Maini e Stanek.
All'ultimo giro un contatto tra Browning e Martins ha fatto sì che questo fosse passato da Verschoor, nella parte bassa della zona punti. Maini, Durksen, Crawford, Verschoor e Martins hanno completato la top-8 dopo, questi ultimi due risaliti dopo la penalità ricevuta da Browning, precipitato quindi dodicesimo dietro a Lindblad, Martí e Goethe. Seguivano Meguetounif, Minì penalizzato per il contatto con Dunne, dopodiché Bennett, Villagomez, Shields, Beganovic, Cordeel, Miyata, Esterson.
Nella feature della domenica la pista era umida e i piloti sono partiti sulle gomme da bagnato. Martins ha fatto una pessima partenza, venendo superato da Crawford e Dunne, ritrovandosi terzo davanti a Stanek. Fornaroli nel frattempo nella prima parte di gara è stato impegnato a duellare con Lindblad, il quale ha poi ricevuto un warning(?) per essere andato a zigzag.
Browning è risalito fino a ridosso della zona podio e ha anche superato Martins in corso d'opera mentre la pista andava via via asciugandosi, ma non abbastanza per le slick: Minì ci ha provato, ma è finito in testacoda e ha cozzato contro Goethe. In seguito è finito fuori pista con conseguente virtual safety car, divenuta poi safety car quando Stanek è rimasto fermo.
Browning era rientrato per il pitstop obbligatorio prima di questi fatti, Crawford e i piloti a seguire dopo. Le posizioni della top-5 al restart, a due giri dalla fine, erano Crawford, Dunne, Browning, Durksen e Martins. Un testacoda di Durksen rimasto poi piantato nel bel mezzo della pista ha fatto sì che la gara finisse in safety car, mentre Martins che aveva perso molte posizioni causa ala anteriore danneggiata, è rientrato ai box.
Crawford ha quindi vinto davanti a Dunne, Browning, Beganovic, Montoya, Fornaroli, Verschoor, Lindblad, Martí e Villagomez a completare la zona punti. Seguivano Goethe, Bennett, Esterson, Shields, Miyata, Maini, Cordeel e Meguetounif.
Verschoor 122, Crawford 116, Dunne 108, Fornaroli 104, Browning 98.
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