venerdì 2 novembre 2012

#17 Commento al Gran Premio d'India (26-27-28 ott. 2012)


Un tempo in linguaggio mazzoniano l’esclusione da una manche di qualifiche era l’inferno. In occasione del GP di Corea chi rischiava l’esclusione si trovava in mezzo alle melme della bassa classifica. Ora siamo passati alle sabbie mobili. Le parole esatte, pronunciate durante la Q2, sono state: “Ricciardo non riesce a uscire dalle sabbie mobili che si trovano oltre la decima posizione”. #EPICWIN!
Ma stiamo perdendo la concentrazione da ciò che è veramente rilevante. Il gran premio dell’India, infatti, già per il fatto di essere disputato nel paese natale di un pilota di estremo spicco che ha una grande importanza per il mondiale (infatti permette generalmente a tutti i piloti di essere relativamente sicuri del fatto che non arriveranno ultimi), merita che focalizziamo la nostra attenzione sul pilota in questione: si tratta di Narain Karthikeyan, colui che nel gran premio di Indianapolis del 2005 conquistò una quarta posizione su sei vetture, che in proporzione sarebbe come arrivare sedicesimo su ventiquattro. Naturalmente Karthyyyyy conta sulla grande speranza che prima o poi, prima che la sua carriera in Formula 1 possa terminare a fine stagione, ricapiti un’occasione tipo il gran premio degli Stati Uniti precedentemente menzionato, e ho la certezza matematica che non è Karthyyyy il solo pilota, tra quelli presenti in F1 al momento, a sperare che un gran premio del genere si ripresenti. Per capire a chi mi sto riferendo, basta pensare a quale altro pilota, oltre a Karthyyyy, ha avuto l’onore di prendere parte a quella gara estremamente movimentata.
A proposito di Indy2005, a volte mi chiedo che fine abbia fatto Tiago Monteiro, pilota di cui ricordo soltanto quattro cose:
> arrivò terzo in quell’occasione e fu l’unico a festeggiare sul podio, mentre Schumacher e Barrichello se ne stavano imbambolati e immobili come se avessero dovuto interpretare la parte di Raikkonen in un momento di grande allegria;
> nel 2005 andò a punti anche un’altra volta arrivando ottavo con la Jordan e terminò tutte le gare della stagione e non ebbe alcun incidente;
> si rifece nel 2006, quando era compagno di squadra di Albers alla Midland (Albers = pilota partito DAVANTI a Karthikeyan a Indy 2005 e giunto al traguardo DIETRO a Karthikeyan; nonché bersaglio preferito di Yuji Ide per i suoi esperimenti di sollevamento in aria di vetture altrui), ha avuto tipo tre incidenti con Albers stesso durante la stagione, quasi tutti provocati da lui stesso – e fu solo una parte del tutto;
> mia madre, sentendolo nominare in TV, sarà stato nel 2005, commentò che il nome Tiago secondo lei è orrendo, ma non credo che se ne ricordi più, né del commento che ha fatto né di Monteiro (la memoria di mia madre per i piloti di F1 contiene al massimo 15 elementi, appartenenti a diverse epoche che vanno dagli anni ’70 in poi, difficilmente attribuibili all’epoca corretta).

Dubbio: ma che c’entra Monteiro? Fa niente, andiamo avanti...
Partiamo dal venerdì, in cui Vettel ha iniziato a conquistare il miglior tempo in ogni possibile e immaginabile sessione di prove libere, nello specifico le due venerdì e quella del sabato (no, Vettel non ha conquistato il miglior tempo nelle libere del sabato al venerdì, se vi stavate chiedendo questo, è la frase che mi è uscita ingarbugliata), ma veniamo al sabato, al momento delle qualifiche.
Alle 10,30 mi sono posizionata davanti a Raidue nell’attesa di vederne delle belle, come ad esempio sperando che Karthikeyan potesse ottenere la pole position. A proposito di Karthyyyy c’è da dire che sta diventando il mio preferito tra i talenti indiani, sopravanzando di gran lunga il sommo Chandy. È un pilota molto pittoresco, non lo si può negare. U.U
Va beh, procediamo, non perdiamoci in chiacchiere. #KarthyForTheWin! #KarthyTheBest! ...dicevamo? Ah, già, le qualifiche.
Non è accaduto niente di particolarmente sconcertante, se non che si sono verificati alcuni fatti che non necessariamente ci aspettavamo:
1) per una volta né Ricciardo, né Senna, né Kobayashi né altri sono finiti su per qualche muro o hanno girato abbastanza lentamente da finire fuori già da subito, quindi tale onore è andato a Vergne;
2) come capita abbastanza spesso ultimamente gli Angry Birds non sono stati molto soddisfatti, in quanto Kovaaaaa l’ha preso in quel posto da Petrov, che è stato il migliore dei piloti dei “nuovi team”;
3) Pic ha fatto l’ultimo tempo, ciò significa è stato battuto da entrambe le HRT;
4) il tempo di DLR era 1’30’’592, contro 1’30’’593 di Karthikeyan, il che significa che Karthyyyy l’ha preso in quel posto per un solo millesimo, dannazione! #SonoSconvolta.

Ah, già, già dalla Q1 è capitato anche un altro fatto molto interessante: Mazzoniiii, il Nostradamus del terzo millennio, ha declamato un’eclatante verità: le Mercedes potevano lottare per la pole position. Sfortunatamente Rosberg e Schumacher non hanno provveduto a una repentina grattata di parti intime (rituale che generalmente viene effettuato dai piloti che partono accanto a Grosjean o che vengono superati da Maldonado), e infatti s’è visto come è andata a finire.
In Q2 comunque non è capitato niente di particolare, se non che Grosjean vagando per i prati si è giocato la possibilità di accedere alla Q3, ed è stato eliminato insieme a Hulkenberg, Senna, Schumacher, Ricciardo, Di Resta e Kobayashi.
In Q3, come ormai ci si aspettava, è stato ancora una volta dominio Redbull, stavolta però non è capitato nulla che facesse sospettare l’immediatezza di una tempesta di neve improvvisa. Per intenderci Webber si è ritrovato secondo dietro a Vettel, per poi mostrare un’espressione da funerale nell’immediatezza, dopo la fine delle qualifiche. E lì mi sono detta: “ma allora è da anni che Webbiiii ha un’espressione da funerale perenne!”... Ah, già! Webber è l’unico pilota che, seppure lo prenda spesso e volentieri e da anni in quel posto dal compagno di squadra è palesemente e inevitabilmente superiore allo stesso compagno di squadra. Credo che Massa, Schumacher e Button stiano invidiando ferocemente la sua posizione privilegiata. U.U
#VaBeh #AndiamoAvanti... Dicevamo? Ah, già, Vettel e Webber in prima fila, Hamilton e Button in seconda, Alonso e Massa in terza, dopodiché Raikkonen, Perez, Maldonado e Rosberg che non ha girato in Q3 per risparmiare un set di gomme, sperando che Grosjean che partiva 11° non lo tamponasse.

E Grosjiiii ha sorpreso tutti: per la seconda volta consecutiva, niente incidenti al via. #EpicWin. Diciamo anche che Grosjiiii è stato abbastanza irrilevante nell’ambito della partenza e delle prime fasi, quindi vediamo di passare oltre e di concentrarsi su chi è rilevante.
Vettel è scattato bene mantenendo la prima posizione e venendo però quasi insidiato da Webbiiii che si è dovuto accodare, seguito dalle McLaren e da Alonso, partiti bene (forse Hamilton un po’ meno bene) in lotta tra loro. WTF?! O_______O Webber, partito secondo, è rimasto secondo?! Ebbene sì, ogni tanto capitano anche miracoli di questo tipo e il nostro caro Webbiiii non ha perso alcuna posizione in partenza. Però ci avrebbe riservato qualche sorpresa... o meglio, la sua vettura dotata di vita propria ci avrebbe riservato qualche sorpresa... e in particolare ne avrebbe riservate a lui.

I primi giri sono stati parecchio infiammati da Alonso e dai due piloti della McLaren, dopo un’accesa lotta a tre Button si è conquistato la terza posizione dietro alle Redbulle davanti a Ferniiii e a Hammiiii, ma per Jensiiii non c’è stato nulla da fare: dopo quattro giri Ferniiii gli stava davanti. Per Jensiiii la situazione è peggiorata ulteriormente quando il compagno di squadra, di lì a un paio di giri, l’ha superato a sua volta facendolo precipitare nel dimenticatoio e divenire irrilevante per il contesto della gara, ma poi tanto irrilevante non lo è stato: anche se non si è più sentito parlare di lui ha portato a casa dei punti sicuramente utili alla McLaren.
Ma non iniziamo dalla fine, torniamo all’inizio, dove gli alettoni della Toro Rosso hanno mostrato che, grazie al trattamento di qualche arrotino, i loro alettoni sono diventati più affilati di una ghigliottina. Il pilota più giovane della Formula 1 ha probabilmente ripensato a quando a Singapore si destreggiava in top ten...
«THE POWER OF FRANCE! LIBERTÉ, EGALITÉ, FRATERNITÉ! SCHUMÌ CHE MI HA TAMPONATO SARÀ GHIGLIOTTINÉ!»
Nonno Schumiiii s’è guardato alle spalle con aria circospetta e... THE POWER OF CRASH! [cit. Maldiiii & Grosjiiii].
Il pilota più giovane ha tamponato il pilota più vecchio, nonno Schumiiii ha forato una gomma e la sua gara ha assunto un significato parecchio pittoresco per la storia della Formula 1.
È stato infatti un susseguirsi di questi passaggi:
1) fare un giro intero su tre ruote, arrivare ai box e finalmente uscirne staccato di oltre quaranta secondi anche da Karthikeyan;
2) essere messo sotto indagine per non avere rispettato le bandiere blu mentre veniva doppiato;
3) riuscire finalmente a mettersi dietro un paio di vetture dopo lungo tempo (una HRT e le Marussia, se non sbaglio);
4) ritirarsi quando aveva già superato il 90% dell’intera percorrenza e, di conseguenza, essere classificato in ultima posizione.
E lì mi è sovvenuto un dubbio: la Mercedes e Schumiiii sono stati pagati per quel ritiro, proprio in quel giro? :-P No, perché secondo me non c’erano altri mezzi per salvare dall’ultima posizione il pilota di casa.

Oh, che sbadata... vi ho detto già in anticipo che Karthyyyy non ha lottato per la vittoria. Come ho potuto essere così poco attenta? :-P

Andiamo avanti... Veniamo agli altri eventi salienti della gara. Dopo lo spiattella mento della gomma di Schumiiii dopo la foratura, è stata la volta di Perez.
Mentre era in lotta con Hulkenberg, lo Speedy Gonzales della F1 ha logorato un po’ troppo le gomme e, al fine di mettere in atto una performance da pilota della Mercedes, al 15° giro è stato il primo pilota a rientrare per la prima sosta. Dopo pochi giri, però, ha avuto un contatto con Ricciardo, con l’ala anteriore più tagliente di una ghigliottina... e potete immaginare che Speedy Gonzales ha fatto ben presto la fine di Schumacher. Anzi, anche peggio: dopo il pit-stop per cambiare gomme è dovuto rientrare nuovamente, stavolta per un ritiro definitivo.
Certo che essere classificato ultimo dietro a Karthikeyan non era poi così tanto meglio che figurare ritirato, quindi che a Perez sia andata peggio che a Schumacher in effetti è alquanto discutibile.

Veniamo ora all’alter-ego di Perez. Mi riferisco a Maldiiiii, il guru degli incidenti. È capitato qui un evento davvero eccellente: Maldiiii si è ritrovato in lotta con Grosjiiii, per la seconda gara consecutiva, e per la seconda volta di seguito non ci sono stati incidenti! #EPICO!
Per Maldiiii però le cose non sono andate esattamente per il verso giusto: è stato superato infatti non solo da Grosjiiii, ma anche da Senna che sopraggiungeva dietro di loro.
Tutto ciò è avvenuto più o meno nel periodo delle peripezie di Perez. Prima che la metà della gara fosse completata, però, le peripezie di Maldiiii sono ricominciate. Lui e il compagno di squadra si sono ritrovati infatti alle spalle di Kobyyyy.
«THE POWER OF JAPAN! KOBY FOR THE WIN!»
«THE POWER OF CRASHHHHH!»
Ed ecco che, dopo una collisione con il kamikaze della F1, Maldiiii si è ritrovato con una gomma forata, è stato costretto a un’altra sosta e si è ritrovato nelle retrovie. Eccetto il fatto di Kobayashi, mi sembrava molto un dejà-vu.
Nel frattempo Bruninho ha superato Kobyyyy, non me ne sono nemmeno accorta al momento, ma dato che il fatto è stato menzionato nei Minidrivers usciti qualche giorno dopo il gran premio tanto vale citarlo. U.U

Dopo il secondo pit-stop Kimiiii ha superato Feliiii, che è rientrato un giro più tardi, per la sesta posizione.
Kimiiii: «Ehi, Algida power, oppa vodka style!”
Feliiii: «Ehi Felipe Baby, oppa Feliiii style!»
* Feliiii supera Kimiiii, sottraendogli anche il gelato... *
Kimiiii: «Toglietemi tutto, ma non il mio cremino! Ç_____ç Oppa vodka style!»

A tre quarti di gara, quindi intorno al 45° giro, la Accaerretì ha mostrato segni di poca efficienza e affidabilità. Infatti sulla vettura di DLR ha ceduto qualcosa e il torero anziano della F1, che il prossimo anno sarà il pilota più anziano in pista e che fortunatamente ci sarà, perché è un personaggio pittoresco e la sua sola presenza può soddisfarmi, si è ritrovato contro le barriere. Mi spiace per lui, ma almeno stavolta è stata la sua di HRT a fermarsi. KARTHY FOR THE WIN! *______*
A proposito di nuovi team, c’è da dire che c’era un’altra cosa che avevo notato già da un po’ e che mi soddisfaceva abbastanza: PIC DAVANTI A GLOCK! *-* #WeBelieveInPic! Anche questo era parecchio soddisfacente, come ho detto appunto da neanche mezza frase e non era rilevante ripeterlo.

Gli ultimi giri sono stati bollenti.
Il kers di Webbiiii: «Bene, mancano ancora 12 giri di gara, ma direi che è ora di andare a letto.»
Il DRS di Schumiiii: «Sai che hai avuto proprio un’ottima idea? Io sarò con te a sostenerti fino alla fine! U.U»
Webbiiii: «Ehi, voi due, come vi permettete di complottare alle mie spalle? Adesso per colpa vostra dovrò presentarmi sul podio con un’espressione da funerale!»
* Ferniiii supera Webbiiii. *
Ferniiii: «Già che ci sei, puoi anche salire come terzo classificato invece che come secondo.»
* Hammiiii si avvicina minaccioso. *
Hammiiii: «O magari non salirci affatto!»
Webbiiii: «La mia monoposto non è così crudele da lasciarmi giù dal podio. Vero Kinky Kylie?»
La vettura di Sebbiiii: «Ehi, ma Kinky Kylie sono io, non la tua! O.O»

E dopo quest’ultima evoluzione, Webbiiii è riuscito a conservare almeno la terza posizione, mentre Hammiiii si avvicinava.
Null’altro di significativo è accaduto fino al sessantesimo giro se non che, quando Mazzoniiiii aveva pronosticato un grand chelem per Sebbiiii, dopo quello che aveva ottenuto in Corea (quando sappiamo benissimo che c’era Webbiiii in pole, quindi semmai si riferiva al Giappone), all’ultimo giro Jensiiii ha fatto segnare il giro più veloce, mentre chiudeva la gara in quinta posizione, davanti a Feliiii, Kimiiii, Hulk, Grosjiiii e Bruninho (con quest’ultimo che nella fase conclusiva della gara ha dato una grande soddisfazione alla Mercedes – in senso ironico chiaramente – mettendo Rosbiiii fuori dalla topten), e mentre io mi disperavo perché mancano soltanto tre gran premi alla conclusione della stagione. #OppaF1Style!

Il vantaggio di Vettel in classifica è salito a +13 punti su Alonso. Ormai sembra chiaro che sarà una lotta a due fino alla fine.

Il risultato:
1. Vettel (Redbull), 2. Alonso (Ferrari), 3. Webber (Redbull)
4. Button (McLaren), 5. Hamilton (McLaren), 6. Massa (Ferrari), 7. Raikkonen (Lotus), 8. Hulkenberg (Force India), 9. Grosjean (Lotus), 10. Senna (Williams)
11. Rosberg (Mercedes), 12. Di Resta (Force India), 13. Ricciardo (Toro Rosso), 14. Kobayashi (Sauber)
+1 giro: 15. Vergne (Toro Rosso), 16. Maldonado (Williams), 17. Petrov (Caterham), 18. Kovalainen (Caterham), 19. Pic (Marussia)
+2 giri: 20. Glock (Marussia), 21. Karthikeyan (HRT)
+5 giri: 22. Schumacher (Mercedes) Rit.
RIT: De La Rosa (HRT), Perez (Sauber)

Ebbene, ce l’ho fatta. *-*
Buon gran premio di Abu Dhabi a tutti! ;-)

2 commenti:

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