Cronaca / Pre-commento
Ad Abu Dhabi è andata in scena la diciottesima gara della stagione, che ha visto il ritorno della McLaren in pole position: Lewis Hamilton è infatti partito dalla prima posizione, accanto a Mark Webber, con Maldonado e Raikkonen in seconda fila seguiti da Button, Alonso, Rosberg, Massa, Grosjean e Di Resta. Per Vettel si preannunciava una gara complicata: rimasto fermo nell’ultima manche delle qualifiche, è stato retrocesso in fondo allo schieramento per non aver imbarcato sufficiente benzina per la Q3. Il pilota della Redbull è partito quindi dalla pit-lane; insieme a Michael Schumacher e Bruno Senna era uno dei tre piloti che partivano su gomme medie invece che sulle soft, in una gara in cui era previsto un solo pit-stop.
Ad Abu Dhabi è andata in scena la diciottesima gara della stagione, che ha visto il ritorno della McLaren in pole position: Lewis Hamilton è infatti partito dalla prima posizione, accanto a Mark Webber, con Maldonado e Raikkonen in seconda fila seguiti da Button, Alonso, Rosberg, Massa, Grosjean e Di Resta. Per Vettel si preannunciava una gara complicata: rimasto fermo nell’ultima manche delle qualifiche, è stato retrocesso in fondo allo schieramento per non aver imbarcato sufficiente benzina per la Q3. Il pilota della Redbull è partito quindi dalla pit-lane; insieme a Michael Schumacher e Bruno Senna era uno dei tre piloti che partivano su gomme medie invece che sulle soft, in una gara in cui era previsto un solo pit-stop.
Anche De La Rosa, che avrebbe dovuto scattare dalla 22^
posizione, è partito inoltre dalla pit-lane, a causa di un problema avuto allo
scattare del giro di formazione.
Al via Hamilton ha superato Webber, che si è visto
sfilare anche da Raikkonen e Maldonado, per poi perdere anche la quarta
posizione a vantaggio di Alonso nel corso del primo giro. Più indietro c’erano
state due diverse collisioni: una tra Rosberg e Grosjean, che ha costretto i
due a una sosta ai box e a tornare in pista nelle retrovie; oltre che un’altra
tra Hulkenberg e Senna, che ha mandato il pilota della Williams in testacoda (ma
è riuscito a proseguire, seppure perdendo posizioni), mentre il pilota della
Force India è stato costretto al ritiro.
Al secondo giro Hamilton ha commesso una piccola sbavatura,
cosicché Raikkonen ha potuto avvicinarsi, ma non abbastanza da infastidirlo. Completavano
la top-ten Maldonado, Alonso, Webber, Button, Massa, Kobayashi, Perez e
Schumacher.
Frattanto Vettel nelle retrovie stava rimontando diverse
posizioni e al 7° giro era in 14^ posizione alle spalle di Kovalainen (che ha
superato all’8° giro), scegliendo di non rientrare per la sostituzione del
musetto, nonostante un lieve danneggiamento all’ala anteriore. Chiudevano al
momento Rosberg, Grosjean e Di Resta, con quest’ultimo anch’esso costretto ai
box all’inizio della gara, probabilmente coinvolto in una delle collisioni
avvenute al via.
Al 9° giro il primo colpo di scena ha stravolto la gara:
Rosberg è giunto alle spalle di Karthikeyan, con l’indiano che ha rallentato
per lasciar passare agevolmente la vettura più performante del pilota tedesco.
Rosberg, però, ha male interpretato il rallentamento di Karthikeyan e ha finito
per andare a impattare pesantemente contro la HRT: la sua Mercedes s’è alzata
da terra, ha oltrepassato la HRT ed è andata a impattare violentemente contro
le barriere. Fortunatamente entrambi i piloti sono usciti illesi da questo
incidente spettacolare.
A causa dei detriti sparsi sulla pista è entrata la
safety car. Alcuni piloti, come Grosjean e i due piloti della Toro Rosso, ne
hanno approfittato per rientrare ai box a sostituire le gomme. Al 13° giro,
quando si trovava in 11^ posizione, Vettel è stato costretto a rientrare ai box
a causa dei danni riportati dall’aver calpestato un tabellone di polistirolo. Ha
montato gomme soft ed è rientrato in pista in ultima posizione.
Al 15° giro la safety car è uscita e la gara è ripartita
con Alonso e Webber in lotta per la quarta posizione. Nel frattempo un giro più
tardi nelle retrovie la gara era accesa con Grosjean, Vettel e Di Resta che si
sono ritrovati a superare la Marussia di Glock. Mentre superavano la vettura
più lenta del pilota tedesco, Vettel ha tentato di superare anche Grosjean,
quando ha completato la manovra però ha dovuto cedere nuovamente la posizione
al francese della Lotus, dal momento che era uscito con tutte le ruote dalle
linee che delimitano la pista. Al passaggio successivo, però, Vettel è riuscito
a liberarsi definitivamente di Grosjean e ha ripreso la propria rimonta, mentre
il suo compagno di squadra Webber, alle spalle di Maldonado e Alonso, non
riusciva a sfruttare al meglio la loro notevole vicinanza.
Al 20° giro ecco un altro colpo di scena: l’ennesima
sfortuna stagionale per Hamilton, costretto al ritiro per un guasto meccanico
mentre si trovava al comando del gran premio, stessa cosa che gli era capitata
già a Singapore. Passava quindi in testa alla gara, a sorpresa, Kimi Raikkonen.
Al 21° giro, mentre Vettel era già 11°, Alonso ha
conquistato la seconda posizione approfittando di un piccolo errore commesso da
Maldonado, che si è ritrovato a dover gestire la posizione anche nei confronti
di Webber. Al 23° giro l’australiano ha tentato il sorpasso, tra i due vi è
stato un contatto (riconosciuto successivamente come normale incidente di gara)
che ha mandato Webber in testacoda facendogli perdere varie posizioni. Il pilota
della Redbull è infatti precipitato dalla quarta alla settima posizione, dietro
a Button, Massa e Perez. Maldonado invece ha perso successivamente una
posizione a vantaggio di Button.
Al 24° giro Perez ha superato Massa, che ormai iniziava a
mostrare difficoltà sulle gomme soft già usurate. Vettel nel frattempo è
entrato in zona punti superando le Toro Rosso e si è apprestato a sopravanzare
anche Michael Schumacher per la nona posizione, sorpasso che ha compiuto due
giri più tardi. Nel frattempo, nel corso del 26° giro, Kobayashi è stato il
primo dei piloti della top-ten che ancora non si erano fermati a rientrare ai
box per montare gomme intermedie.
Nel corso dello stesso passaggio Webber ha tentato il
sorpasso su Massa, diventando co-protagonista di un ulteriore contatto (anch’esso
ritenuto incidente di gara) nel quale il brasiliano è finito in testacoda
perdendo alcune posizioni e rientrando ai box per l’unica sosta della sua gara.
Vettel intanto aveva rimontato ulteriori posizioni e si è
ritrovato settimo, proprio all’inseguimento del compagno di squadra che si
trovava in sesta posizione.
Per i piloti che non avevano ancora cambiato gomme
intanto è giunto il momento della sosta: si è fermato ai box Alonso al 29°
giro, al 30° giro sono rientrati Button e Maldonado (che era appena stato
superato da Perez), al 31° giro Webber (che era subito dietro a Perez e
tallonato da Vettel) e al 32° giro Raikkonen.
Una volta che sono stati completati i pit-stop dai piloti
di testa Raikkonen era ancora leader davanti a Vettel, Alonso e Button, ma
Vettel, che aveva sostituito le gomme al 13° giro montando le soft, difficilmente
sarebbe potuto arrivare al termine della gara.
Dietro ai quattro al momento era in quinta posizione
Vergne, che a sua volta si era fermato poco prima di Vettel, mentre la safety
car era in pista. Dopo che il francese è rientrato ai box per sostituire gomme
al 34° giro, Grosjean, Di Resta e Perez si sono ritrovati rispettivamente in
quinta, sesta e settima posizione, davanti a Webber che, grazie al pit-stop,
era riuscito a superare Maldonado.
Al 37° giro Vettel si è fermato per la sua seconda sosta,
montando gomme intermedie. È tornato in pista in quarta posizione, mentre i
primi tre erano al momento Raikkonen, Alonso e Button.
Subito dopo, nel corso del 38° giro, Di Resta ha
attaccato e superato Grosjean, mentre Perez si avvicinava ai due. I tre sono
stati protagonisti di un incidente innescato dal messicano, che ha costato il
ritiro a Grosjean e anche a Webber (protagonista quindi del suo terzo contatto
in quindici giri) che sopraggiungeva e che è andato a impattare contro la Lotus
del francese. Perez, Di Resta e Ricciardo (rimasto coinvolto a sua volta nell’incidente,
probabilmente passando sui detriti) sono rientrati ai box, mentre in pista è
entrata la safety car a causa dell’elevata quantità di detriti rimasti sul
tracciato.
Perez, riconosciuto responsabile dell’incidente, è stato
penalizzato con uno stop and go di 10 secondi che ha scontato alcuni giri più
tardi.
Dietro la safety car in top ten c’erano: Raikkonen,
Alonso, Button, Vettel, Maldonado, Kobayashi, Schumacher, Massa, Senna e
Vergne.
Al 42° giro, proprio mentre Pic si ritirava per problemi
tecnici parcheggiando la propria vettura al box della Marussia, Schumacher è
rientrato ai box per una foratura, probabilmente causata dal passaggio sui
detriti dell’incidente. È ritornato in pista in ultima posizione.
Al 44° giro la gara è ripartita, nessuna posizione di
rilievo è cambiata tra i piloti di testa, mentre invece Di Resta, che si
trovava in decima posizione, ha superato Vergne per la nona, portandosi alle
spalle della Williams di Senna. Nel frattempo nelle retrovie Schumacher ha
superato diverse vetture raggiungendo in qualche giro la 12^ posizione alle
spalle di Ricciardo. Tra i due vi è stato un acceso duello per l’11^ posizione
che ha visto Schumacher superare l’australiano della Toro Rosso al 48° giro,
che si è ripreso nuovamente la posizione prima del sorpasso definitivo di Schumacher
avvenuto al 49° giro.
Nel frattempo Alonso era riuscito a liberarsi della
presenza di Button, in un primo tempo pressante, mentre l’inglese della McLaren
doveva guardarsi da Vettel, che era quarto alle sue spalle.
Gli ultimi giri sono stati carichi di suspense: al 51°
giro infatti il gap tra Raikkonen e Alonso si è portato a soli due secondi, con
lo spagnolo più veloce del finlandese.
Vettel frattanto si è avvicinato a Button e nel corso del
52° passaggio, prendendosi anche un certo rischio è riuscito a superare l’inglese,
mentre Alonso si faceva più vicino a Raikkonen.
Al 54° giro il finlandese si è ritrovato ad avere un solo
secondo di vantaggio, mentre Alonso non riusciva più ad essere tanto più
performante. All’inizio dell’ultimo giro il gap era pressoché invariato e
Raikkonen è stato il primo a passare sul traguardo dopo aver completato 55 giri,
con Alonso e Vettel a completare il podio.
Hanno chiuso in top ten: 4° Button, 5° Maldonado, 6°
Kobayashi, 7° Massa, 8° Senna, 9° Di Resta, 10° Vergne.
Quest’ultimo ha difeso la posizione negli ultimi giri dalla
risalita di Michael Schumacher, che ha concluso 11° a pochi decimi dal francese.
Per la Mercedes è sfumata quindi la possibilità di entrare in top-ten e, per la
quarta gara consecutiva, il team non ha ottenuto punti.
È da rimarcare inoltre la tredicesima posizione di Heikki
Kovalainen sulla Caterham, che non basta comunque per sopravanzare in
classifica la Marussia, stabilmente in decima posizione dopo che Glock concluse
12° a Singapore.
Kimi Raikkonen è l’ottavo vincitore stagionale e per il
team di Enstone si tratta della prima vittoria in quattro anni: il digiuno
perdurava dalla vittoria di Alonso nel gran premio del Giappone del 2008,
quando il team si chiamava ancora Renault. Per andare a cercare l’ultima
vittoria ottenuta in Formula 1 dal marchio Lotus, invece, bisognava tornare
indietro addirittura fino al 1987.
Per quanto riguarda la classifica piloti, Vettel aveva 13
punti di vantaggio su Alonso prima di questa gara e, al termine, ne conserva
10. Il mondiale è quindi ancora molto aperto e i prossimi appuntamenti, tra due
settimane in Texas per la prima edizione del gran premio che si svolgerà a sul
circuito di Austin e a fine mese a Interlagos, saranno senza dubbio bollenti.
Il risultato
1. Kimi Räikkönen
Lotus 1:45:58.667
2. Fernando Alonso
Ferrari +0.852
3. Sebastian Vettel
Red Bull +4.163
4. Jenson Button
McLaren +7.787
5. Pastor Maldonado
Williams +13.007
6. Kamui Kobayashi
Sauber +20.076
7. Felipe Massa
Ferrari +22.896
8. Bruno Senna
Williams +23.542
9. Paul di Resta
Force India +24.160
10. Daniel Ricciardo
Toro Rosso +27.463
11. Michael Schumacher
Mercedes +28.075
12. Jean-Eric Vergne
Toro Rosso +34.906
13. Heikki Kovalainen
Caterham +47.764
14. Timo Glock
Marussia +56.473
15. Sergio Perez
Sauber +56.768
16. Vitaly Petrov
Caterham +1:04.595
17. Pedro de la Rosa
HRT +1:11.778
RIT. Charles Pic
Marussia +14 Giri
RIT. Romain Grosjean
Lotus +18 Giri
RIT. Mark Webber
Red Bull +18 Giri
RIT. Lewis Hamilton
McLaren +36 Giri
RIT. Narain Karthikeyan
HRT +48 Giri
RIT. Nico Rosberg
Mercedes +48 Giri
RIT. Nico Hülkenberg
Force India +55 Giri
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