Oh my Feliiii... cry!
Buon 2019, miei cari lettori, e preparatevi ad immergervi nella lettura del Commento all'eprix d'Arabia Saudita, che ha aperto la stagione 2018/19 di Formula E.
Dopo quattro campionati con vetture di prima generazione, siamo passati alla seconda generazione, che ha visto alcuni cambiamenti, il più importante che adesso le batterie durano tutta la gara, quindi non c’è più il pitstop per cambiare monoposto a metà dell’eprix. Sono combattuta in proposito: mi sarebbe piaciuto che continuasse ad esserci qualcosa del genere perché era epico... ma non mi sarebbe piaciuto affatto leggere costantemente polemiche a proposito del fatto che i piloti sono rallentati nel cambiare monoposto dalla presenza dell’halo, proprio adesso che abbiamo raggiunto un livello di accettazione tale che è tornato ad essere possibile commentare una gara senza che qualcuno se ne esca con “ma l’halo...” anche quando si sta parlando di tutt’altro. Le gare, inoltre, non hanno più un numero fisso di giri: durano 45 minuti più un giro, sempre e comunque.
Ci sono stati alcuni team che hanno conservato la propria line-up e altri che l’hanno cambiata. Audisport Abt continua a schierare Lucas Di Grassi, campione del mondo 2017, e Daniel Abt, così come in Techeetah ci sono ancora Jean-Eric Vergne, campione in carica, e il mio Yd0L0 André Lotterer. <3
La Renault eDams è diventata Nissan eDams, il campione del mondo 2016 Sebastien Buemi è ancora al proprio posto, mentre al suo fianco è arrivato Oliver Rowland. Doveva arrivare, in realtà, Alex Albon, ma Albon è stato convocato d’urgenza ad appoggiare il fondoschiena su una Toro Rosso e debutterà in Formula 1 nella stagione a venire.
È rimasto al proprio posto anche Nelsinho Piquet, campione del mondo 2015 nonché pilota Jaguar, affiancato dal suo compagno di squadra Mitch Evans, colui che a suo tempo mise indirettamente fine a molte amicizie formato Tumblahhhh.
Sam Bird è rimasto alla Virgin e Antonio Felix Da Costa è rimasto alla BMW Andretti. I loro compagni di squadra sono, in questa stagione, Robin Frijns e il debuttante Alexander Sims. Tom Dillmann è passato alla NIO, dove è rimasto anche Oliver Turvey. José Lopez è rimasto in Dragon, mentre come suo compagno di squadra è arrivato Max Gunther, che ho visto gareggiare nel 2017 in Formula 3 Europea e nel 2018 in Formula 2.
Poi ci sono stati alcuni arrivi dalla Formula 1, che hanno fatto parlare di sé: è arrivato Felipe Massa alla Venturi, la cui team manager è nientemeno che Susie Wolff. Farà coppia con Edoardo Mortara. Parlo da Massa come compagno di squadra, non di Susie Wolff: sia lei sia Mortara sono entrambi sposati. ;-)
È arrivato anche Stoffel Vandoorne con HWA, team imparentato con la Mercedes. Mentre dormirà nel suo van, al suo fianco ci sarà Gary Paffett che, nato trentadue giorni prima di Massa, è il pilota più anziano presente in Formula E! Era test driver della McLaren oltre dieci anni fa e si parlava di un suo debutto imminente alla Prodrive, all’ingresso della Prodrive in Formula 1. Se non sapete di cosa sto parlando, vuole dire che siete giovani. Non tutti i mali vengono per nuocere: quantomeno vi siete risparmiati anche le polemiche dello spy-gate tra Ferrari e McLaren della stagione 2007, contemporanee ai rumour sull’avvento della Prodrive.
Doveva arrivare dalla Formula 1 anche Pascal Wehrlein, ma non è arrivato... o almeno, non ancora. Doveva affiancare Jerome D’Ambrosio arrivato alla Mahindra dopo il ritiro dalle competizioni di Nick Heidfeld (ritiro che ha reso invariate le probabilità di vincere una gara dello stesso Heidfeld), ma arriverà a partire da Marrakesh: a Riyad c’era ancora Felix Rosenqvist, alla sua ultima partecipazione prima del passaggio in Indycar.
I miei profili social lasciavano pensare che, se la gente che seguo somiglia a quella che c’è nel resto del mondo, Vandoorne e Massa fossero i fan favourite. Vandoorne ne ha anche approfittato per svegliarsi per un attimo e fare una buona qualifica, non prima che ci fossero varie peripezie, tipo una sessione di prove libere annullata per pioggia, al punto da far dimenticare che la gara era nel deserto. La pole position, nel frattempo, è andata ad Antonio Felix Da Costa, altresì noto nei miei commenti come Antonio Felice Sulla Costa, colui che a suo tempo scrisse, senza punteggiatura “my bad mate Jacques Villeneuve” sul suo profilo Twitter a commentare un incidente avvenuto tra di loro.
GRIGLIA DI PARTENZA:
1^ fila: Da Costa - Lopez
2^ fila: Buemi - Vandoorne
3^ fila: Vergne - D'Ambrosio
4^ fila: Lotterer - Evans
5^ fila: Paffett - Sims
6^ fila: Abt - Massa
7^ fila: Mortara - Rowland
8^ fila: Piquet - Gunther
9^ fila: Rosenqvist - Di Grassi
10^ fila: Bird - Frijns
11^ fila: Turvey - Dillmann
La gara è iniziata alle 13.00 ora italiana, mentre ero a pranzo e mentre non la stavo guardando.
Nel pomeriggio sono andata a cercarla sul sito della Mediaset, ma non l'avevano ancora caricata. Ho tentato su Youtube e... sorpresa! Sul profilo ufficiale della Formula E era già possibile guardarla, non ci speravo proprio. Tra i telecronisti British c’era anche Dario Franchitti. *-*
La gara è partita sull’asciutto, dopo il giro di formazione: una volta non c’era il giro di formazione, troppe novità in un colpo solo!
Dalla pole position, Antonio Felice Sulla Costa si è piazzato a caso sulla griglia di partenza, tanto che se fosse stato in Formula 1 al volante di una Marussia avrebbe sicuramente ottenuto almeno un punto.
Ha cercato di sistemarsi, ma era comunque girato un po' di lato. Ciò non ha comportato problemi: è partito regolarmente mantenendo regolarmente la posizione, ma ciò non è accaduto a J-Lo, che è sicuramente un BrOkK0 perché il suo...
...
...
...
...okay, mi fermo prima di scrivere qualcosa di innominabile, ma forse ci siamo capiti e peraltro forse certi tormentoni del passato verranno rispolverati all’occorrenza in futuro.
Lopez ha perso una posizione, venendo sfilato da Buemi, poi ne avrebbe perse nei primi giri anche a vantaggio di Jev e Lotterer: i due Techeetah Bros erano molto scatenati e Lotterer lo era anche quando J-Lo gli è arrivato a ridosso. Sono rimasta un po' delusa dall'assenza di sportellate, ma la stagione è lunga e prima o poi Lotterer farà a sportellate con qualcuno.
Vandoorne nel frattempo era qualche posizione più indietro.
Lotterer: “Chi se ne frega di Stoffy che dorme nel van, sono io l’idolohhhh delle folle!”
Van Dorme: “Io sono figo e tu no. E poi hai i capelli brizzolati, sei già un V3Kk1aCç10, mentre io sono giovane, prestante e amico di Hulkenberg. Gli ho anche toccato i capelli sparati in aria, quando se li era decolorati.”
Lotterer: “Io, se fossi passato accanto a Hulkenberg, tutto ciò che avrei fatto sarebbe stato tirargli una sportellata tale da fargli spiccare il volo e da farlo atterrare sul podio.”
Van Dorme: “Questa è Formula E, non possiamo sprecare il nostro tempo a parlare delle mancate top-3 di Hulkenberg. Però se dovesse passare in Formula E potrebbe puntare a non salire mai sul podio nemmeno in questa serie.”
Hulk: “Nobody loves me.”
Van Dorne: “Io ti amavo, ma poi tu mi hai tradito con Dani-Smile.”
Tornando al primo giro, Mortara è finito a muro, con tanto di full course yellow. Poi a me è sembrato che le vetture fossero ancora lì che duellavano durante la full course yellow stessa, ma nevermind. Mentre la grafica corredava il botto di Mortara con una sua immagine nella posa del facepalm, il suo compagno di squadra Massa era al momento in top-ten e un replay della partenza l'ha inquadrato mentre affiancava e superava delle vetture. Secondo i telecronisti una vettura da quelle parti, non ben identificata, si era macchiata del reato di jump start, ma la direzione gara ha apparentemente decretato che erano dei visionari paragonabili a Vettel al cospetto di Bottas.
Mortara è ripartito, sotto di un giro, mentre Rosenbitch, che prossimamente non ci sarà perché nel 2019 gareggerà in Indycar, come ho già anticipato, è finito a muro dopo dodici minuti di gara, mentre nel frattempo Jev superava Buemi, facendogli una pernacchia e ricordandogli che a suo tempo l'aveva rimpiazzato alla Toro Rosso. Avrebbe in seguito anche superato anche Antonio Felice sulla Costa per la prima piazza, ma Da Costa è stato scartato molto prima di arrivarci, in Toro Rosso.
Poi Massa ha superato Vandoorne, mandandolo a dormire in un van in decima piazza. Ai box è stato inquadrata Susie Wolff! *-*
Feli: “AAAAAAAAAWWWWWWWWWWW!”
Susie: “Non sarai figo tanto quanto i principi disney o i rapper tamarri, però anche tu sei tanto dolce e kawaii.”
Feli: “Ho intenzione di superare anche Sims, presto o tardi.”
Le telecamere sono tornate sul circuito, dove c'era Lotterer che superava Buemi, anche lì senza sportellate. Peccato, perché ciò avrebbe reso il dopogara sicuramente divertente!
Feli: “Ehi, non distogliete l’attenzione da me. Sto per ottenere uno dei più prestigiosi riconoscimenti...
...
...
...e per qualche strana ragione uno stormo di miei simili sta affermando che potrebbe non essere una cosa così positiva.”
Il winnahhhh of the winnahhhhs nella classifica del fanboost è stato nientemeno che Stoffy che dorme in un van, seguito da Massa, Da Costa, Abt e Di Grassi. A Buemi sembrava non essere di disturbo il fatto di non essere incluso nella classifica del fanboost, dato che stava duellando con J-Lo. Sarà stato però sicuramente infastidito dall’avere perso il suddetto duello con J-Lo e di essere superato anche da D’Ambrosio.
D’Ambri: “Quanta gente ho davanti? Esiste la possibilità che tutti vengano penalizzati e che io riesca a conquistare la vittoria?”
Voce fuori campo: “Lascia un attimo all’ex Caterham Boy il tempo di mettersi in mostra superando Antonio Felice sulla Costa, poi ci mettiamo in ordine con le penalità.”
Penalità per Jev, che era primo.
Penalità per Lotterer, che era secondo.
Penalità per Massa, che era ottavo.
Penalità per Sims, che era nono.
Il primo e il secondo, oltre che due piloti della top-ten sono stati penalizzati senza che nessuno capisse per quale ragione.
Tutto ciò ha contribuito a far tornare Antonio Felice sulla Costa in testa, mentre D’Ambrosio e i suoi occhi azzurro shocking vedevano la luce della seconda posizione, dopo un sorpasso su J-Lo. I Techeetah Bros avevano salvato il salvabile, ritrovandosi quinto e settimo, mentre Sims e Massa si sono ritrovati nelle retrovie, quindicesimo e sedicesimo.
J-Lo: “Adesso, però, basta parlare di Sims e di Massa. Ci sono anch’io e posso farmi notare like a boss.”
Like a boss ha perso posizioni e poi è finito a muro: prima c’è stata una full course yellow, poi in seguito è arrivata la safety car.
Dietro la safety car, Vandoorne è lentamente scivolato in diciottesima posizione, mentre i telecronisti parlavano di “attack mode”, una sorta di push to pass attivabile a casaccio nel corso della gara, che sinceramente non mi è piaciuto granché. E prima che lo si paragoni al DRS, ci terrei a precisare che non ho niente contro il DRS: può piacere o non piacere, però la regola secondo cui si può aprire in momenti ben precisi, a condizioni ben precise e che una volta che chi tentava il sorpasso è riuscito a sorpassare non possa più utilizzarlo per difendersi, mi pare decisamente più sensata che la “attack mode” della Formula E. Per il momento non è una cosa che mi convince.
Bird: “Comunque dentro le mutande abbiamo anche noi l’ala mobile.”
Voce fuori campo: “La domanda è piuttosto perché tu non la tenga al vento nascosta dietro a un casco.”
Bird: “Sono d’accordo, mi sentirei molto più a mio agio.”
Voce fuori campo: “Tutto lascia pensare che Buemi che è senza attack mode verrà asfaltato da un po’ di gente e che Jev sia sul punto di superare D’Ambrosio facendogli una pernacchia.”
Antonio Felice Sulla Costa: “Ma non raggiungerà me! <3 I’m dahhhh winnahhhh!”
La sua vittoria è stata meno scontata del previsto, dato che comunque Jev gli è arrivato a ridosso e la gara è finita al photofinish.
D’Ambrosio si è accontentato del gradino più basso del podio, sul quale oltre a non esserci lo champagne come facilmente prevedibile, non c’era neanche il waard. Dani-Smile sarebbe rimasto molto traumatizzato, se non avesse potuto festeggiare una vittoria nemmeno con uno shoey analcolico.
La gente, frattanto, si lamentava sui social che la gara era noiosa, perché gli uomini e le donne del pubblico portavano in testa rispettivamente dei turbanti e degli hijab, invece che cappellini della Ferrari, che di certo avrebbero incrementato il livello di spettacolohhhh percepito.
RISULTATO: 1. Antonio Felix Da Costa (BMW Andretti), 2. Jean-Eric Vergne (Techeetah), 3. Jerome D’Ambrosio (Mahindra), 4. Mitch Evans (Jaguar), 5. André Lotterer (Techeetah), 6. Sebastien Buemi (Nissan eDams), 7. Oliver Rowland (Nissan eDams), 8. Daniel Abt (Audisport Abt), 9. Lucas Di Grassi (Audisport Abt), 10. Nelsinho Piquet (Jaguar), 11. Sam Bird (Virgin), 12. Robin Frijns (Virgin), 13. Oliver Turvey (NIO), 14. Felipe Massa (Venturi), 15. Tom Dillman (NIO), 16. Maximilian Gunther (Dragon), 17. Stoffel Vandoorne (HWA Racelab), 18. Alexander Sims (BMW Andretti), 19. Edoardo Mortara (Venturi), 20. José Lopez (Dragon), DNF. Gary Paffett (HWA Racelab), DNF. Felix Rosenqvist (Mahindra).
Post-gara: varie fonti hanno riportato come dopo la gara Massa sia stato penalizzato con un drive-through (in pratica con 25 secondi di penalità aggiunta al suo risultato di gara) per irregolarità nell’utilizzo del fanboost.
Questo l’avrebbe retrocesso in 17esima posizione, facendo risalire Dillman, Gunther e Vandoorne in 14-15-16esima posizione. Il problema è che pare che questa notizia sia stata o inventata di sana pianta o che sia derivata da un misunderstunding colossale, dal momento che il risultato riportato sul sito ufficiale della Formula E è quello con Massa 14esimo e gli altri tre a seguire. Qualunque altra fonte, invece, riporta Dillman 14esimo e gli altri a seguire.
Il Twitter ufficale del team Venturi parla di una penalità dovuta a un utilizzo irregolare del fanboost, ma si riferisce a quello scontato da Massa in gara. La mia impressione è che varie fonti abbiano considerato quel tweet come relativo a un’ulteriore penalità e che si sia generato questo caos.
IL TEST DELLA DOMENICA: se sabato si è svolta la gara, il giorno successivo si è svolto un test, al quale erano state invitate anche nove donne. Nello specifico c’erano Simona De Silvestro e Katherine Legge (entrambe ex Formula E oltre che ex Indycar), Tatiana Calderon (GP3), Jamie Chadwick (Formula 3), Beitske Visser (ex GP3 e World Series by Renault), Pippa Mann (Indycar), Carmen Jordà (ex GP3), Amna Al Qubaisi (F4) e Carrie Schreiner (ex F4). Ho visto una foto di tutti i piloti presenti in cui quest’ultima compariva al fianco di Massa ed era di una decina di centimetri più bassa.
La De Silvestro e la Calderon sono state quelle che sono andate meglio, la Chadwick e la Legge hanno ottenuto risultati discreti, la Visser un po’ meno e ancora meno la Mann. La Jordà non ha praticamente completato un solo giro, mentre la Al Qubaisi e la Schreiner apparivano come fanalini di coda. A volere essere obiettiva, visti la pochissima esperienza di queste due su delle monoposto, la loro presenza in un test di Formula E mi sembra decisamente prematura. Se fosse stato un test di Formula 1, le polemiche si sarebbero trascinate quantomeno fino a oggi, quando a due settimane di distanza sto postando il Commento all’Eprix che ha aperto la stagione.
Il prossimo evento sarà l’Eprix del Marocco, che si svolgerà quattro settimane dopo di quello inaugurale, ovvero a meno di due settimane di distanza da oggi. Augurandomi che abbiate trovato questo commento elettrizzante, vi do appuntamento al prossimo evento.
MILLY SUNSHINE // Mentre la Formula 1 dei "miei tempi" diventa vintage, spesso scrivo di quella ancora più vintage. Aspetto con pazienza le differite di quella attuale, ma sogno ancora uno "scattano le vetture" alle 14.00 in punto. I miei commenti ironici erano una parodia della realtà, ma la realtà sembra sempre più una parodia dei miei commenti ironici. Sono innamorata della F1 anni '70/80, anche se agli albori del blog ero molto anni '90. Scrivo anche di Indycar, Formula E, formule minori.
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Milly Sunshine